[Stml3] 03.01 - BRUCE - CASSE & SIMPATIA

Cmdr. Arjian Kenar arjiankenar a gmail.com
Sab 23 Lug 2016 15:37:45 CEST


Il brano è online
<http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Seatiger/main.php?include=viewlogs_2.php&missione=122&viewlog=0>
.
Ho inserito le date stellari e corretto Keran in Kenar.

Michele

Il giorno 20 luglio 2016 11:16, Valentino Schiavetti <val94rm a outlook.it>
ha scritto:

> *USS Seatiger, Ingegneria, 30 novembre 2394, 09.48*
>
>
>
> “Come sarebbe a dire, Capo Carelli?”
>
> “Quello che le ho detto Capitano. Non ho idea di cosa siano quelle casse”
>
> “Le ha analizzate?”
>
> Lo sguardo che la donna lanciò al suo Capitano voleva dire tante cose: si
> conoscevano da tre anni ormai.
>
> Kenar intuì ed abbozzò silenziosamente, lasciando a Droxine il compito di
> continuare
>
> “I nostri tricorder non rilevano nulla oltre la composizione delle stesse.
> Dovrei tentare di aprirne una e..”
>
> “Prima vorrei sapere come sono arrivate a bordo e perché..”
>
> “A quello so rispondere io Capitano”
>
> L’Andoriano Tholos aveva fatto il suo ingresso trascinandosi dietro un
> pallidissimo umano della sua sezione.
>
> “Il qui presente guardiamarina era l’addetto teletrasporto nel turno in
> cui dalla I.N. Kotschyi hanno fatto ‘evadere’ il Comandante Corelli”
>
> “E?”
>
> “E a quanto pare ha autorizzato il teletrasporto non solo della nostra
> responsabile ingegneria, ma anche di  quelle quattro enormi casse”
>
> “Cinque...” balbettò l’uomo
>
> Droxine spalancò gli occhi, Tholos lo fulminò con lo sguardo, ma fu il
> Capitano Kenar a dare fiato ai pensieri unanimi dei tre ufficiali:
>
> “Dov’è la quinta cassa?”
>
> “In infermeria, Capitano!”
>
>
>
>
>
> *USS Seatiger, Infermeria, 30 novembre 2394, 10.00*
>
>
>
> Il quartetto guidato ad ampie falcate dal Capitano giunse in infermeria,
> come un tornado che si abbatte all’improvviso in una tranquilla mattinata
> di sole.
>
> Il locale che si apriva davanti ai loro occhi non differiva molto dal
> resto della nave.
>
> Un po’ tutto avrebbe avuto bisogno di riparazioni.
>
> Eppure qualcosa non quadrava.
>
> Sia Tholos, sia Carelli erano attratti o distratti da alcuni particolari
> anomali.
>
> Come se ci fosse qualcosa che non riuscivano a mettere completamente a
> fuoco che dava ad alcune apparecchiature dell’infermeria una parvenza di
> efficienza maggiore rispetto al resto dell’ambiente circostante.
>
> Kenar fu attratto da un fitto chiacchiericcio proveniente da una piccola
> stanza attigua: una voce femminile e tre maschili, di cui due sembravano
> abbastanza giovani, mentre l’ultima era l’indistinguibile tono di voce del
> responsabile medico.
>
> Tholos si soffermò ad osservare un circuito che a rigore di logica doveva
> essere interrotto in quanto danneggiato ed invece pareva in funzione.
>
> Carelli letteralmente sparì infilandosi sotto un condotto proveniente
> dall’ingegneria: l’energia inviata in infermeria era sì maggiore rispetto
> ad altri sistemi, ma non doveva essere in grado di alimentare il numero di
> apparecchiature che invece aveva visto accese.
>
> Keran invece si avvicinò alla fonte del chiacchiericcio, seguito da un
> inebetito guardiamarina che non sapeva ancora se aspettarsi una punizione o
> un grazie.
>
> Nello stanzino, a cavallo della quinta cassa, ormai aperta, stava il doc
> di bordo che abbracciava un po’ paternamente e un po’ con fare lussurioso
> un giovanissimo guardiamarina dai riccioli castani, raccontando non si sa
> cosa che strappò una risata a tutti i presenti.
>
> Un colpo di tosse particolarmente stizzito del Capitano, attirò su di sé
> l’attenzione di tutti che scattarono in piedi come molle.
>
> Beh, non tutti..
>
> Symon si alzò dalla cassa con molta calma.
>
> Con fare fintamente cordiale e professionale, ma abbastanza seccato da
> quell’interruzione.
>
> Non chiese cosa volesse il Capitano.
>
> Rimase semplicemente in attesa, valutando con occhio clinico
> l’interlocutore.
>
> Arjian non perse molto tempo prima di sbottare ed esprimere il suo
> disappunto:
>
> “Tenente Bruce chi l’ha autorizzata ad aprire quella cassa?”
>
> “Perché?”
>
> “Risponda alla domanda Tenente!”
>
> “Non ho bisogno di autorizzazioni scritte o orali per aprire qualcosa
> indirizzato a me”
>
> Keran lanciò uno sguardo infuocato
>
> Bruce sostenne quello sguardo come se non gli riguardasse
>
> Lo stallo fu interrotto da Tholos e Carelli che avevano ultimato le loro
> ispezioni.
>
> “Ebbene?” chiese Keran spazientito
>
> “Ci sono innesti di natura a noi sconosciuta che fungono da pezzi di
> ricambio sembrerebbe adeguati per alcuni dei nostri sistemi”
>
> Fu la concorde risposta dei due
>
> Il trio si rivolse nuovamente verso Bruce che questa volta parlò per primo
>
> “Non pensavate che montassi qualcosa di inadatto spero.. non capirò nulla
> di operazioni, di navigazione, di ingegneria, ma so bene come governare la
> mia infermeria”
>
> E l’accento sul mia fu chiarissimo ai tre ufficiali superiori.
>
> “La cassa è un dono della Prima Commissaria LissTiss, con tanto di
> messaggio audio video di ringraziamento e di spiegazione sull’utilizzo
> della stessa per l’apertura”
>
> “Ringraziamento a lei??”
>
> La domanda di Droxine fu fin troppo carica di pura sorpresa
>
> “A me? A lei? A tutti? Insignificante.. ma se questa è giunta in
> infermeria, qualcosa vorrà dire”
>
> Il tono della voce equivalse ad una nuova frecciatina che i tre ufficiali
> superiori colsero al volo: se la cassa non avesse superato i controlli non
> sarebbe dovuta finire in infermeria.. ed invece era lì quindi la
> responsabilità dell’apertura della stessa non poteva essere attribuita ad
> un errore suo, ma di qualcun altro.
>
> Il guardiamarina delle operazioni divenne ancora più bianco.
>
> “In ogni caso, ho chiesto aiuto ad alcuni giovani e preparati ragazzi che
> mi hanno gentilmente offerto il loro aiuto e ho rimesso in funzione buona
> parte dei sistemi della mia infermeria. Certo sono rattoppati e non è un
> lavoro definitivo, ma meglio che aspettare i comodi dei membri delle vostre
> sezioni: da quanto ho saputo avevano troppo da fare altrove per dedicarsi
> all’infermeria. Me ne ricorderò quando avranno ustioni e bruciature o tagli
> di qualsiasi genere. Chi lo sa? Magari potrei avere di meglio da fare pure
> io”
>
> “Tenente Bruce!” lo zittì il Capitano prima che potesse dire troppo
>
> “Lamenta qualche dolore? Altrimenti vorrei finire di gustare alcune
> delizie coi miei collaboratori, prima di mandarli a riposare.. queste sono
> una gentile offerta del Gran Cerimoniere della I.N. Kotschyi”
>
> “Abbiamo bisogno di lei per aprire le casse in ingegneria. Ci segua!”
>
> “Niente affatto”
>
> “Come scusi?”
>
> “Il fatto che il comandante Carelli non sia capace di aprire da sola le
> casse credo non sia veritiero. In ogni caso non è un problema mio. Chiamate
> l’assatanata denobulana, sempre se riuscite a staccarla dal musicista dalla
> fortuna sfacciata..”
>
> Kenar si irrigidì
>
> “Sta parlando di suoi superiori, la smetta immediatamente o la metto agli
> arresti. Un po’ di isolamento potrebbe farla riflettere sul corretto uso
> delle parole”
>
> “Sì? E poi chi ve le aprirebbe le casse in ingegneria?”
>
> La battuta strappò qualche risata a stento contenuta dai giovani presenti
> e anche da Droxine.
>
> Tholos rimase indifferente, mentre Arjian stava per scoppiare come una
> pentola a pressione lasciata troppo sul fuoco senza acqua.
>
> Symon se ne accorse e alzò le braccia in segno di tregua, poi si voltò,
> rovistò dentro la cassa e ne estrasse un piccolo dispositivo che lanciò
> all’andoriano.
>
> “Qui ci sono le istruzioni vocali per l’apertura di questa cassa, suppongo
> funzionino anche per quelle in ingegneria.. se così non fosse non ho idea
> di come aiutarvi. Non è di mia competenza, quindi vi prego di scusarmi ma
> sono spiacente di non poter ottemperare alle vostre richieste Capitano”
>
> Il trill respirò rumorosamente col naso, in un maldestro tentativo di
> placare i nervi velocemente sospirando.
>
> Lo stato d’animo in cui era quasi precipitato però lo fece riflettere
> sull’esigenza per tutto l’equipaggio di poter esprimere i propri sentimenti
> e preoccupazioni.
>
> Il dottore sembrava sfogare bene la sua ansia, scaricando frecciate e
> battute su altri membri dell’equipaggio, riservando impensabili attenzioni
> a pochi fortunati.
>
> Ma l’errore commesso dall’imbambolato addetto teletrasporto in altre
> circostanze gli sarebbe costato molto più che un rimprovero scritto messo
> sul ruolino di bordo, in attesa di essere valutato se formalizzarlo come
> nota sul curriculum.
>
> Si poteva leggere nei suoi occhi la paura e l’ansia per una situazione
> tutta nuova.. avrebbe dovuto parlare col Consigliere di bordo.
>
> “Come sta il Comandante Cacciatore?”
>
> “Chi?”
>
> “Il Consigliere!”
>
> “Ah.. si chiama così l’ufficiale steso di là? Beh buono a sapersi.. “
>
> Keran sospirò nuovamente.
>
> “Sta meglio, che io sappia.. ho ordinato di tenerlo sedato, perché si
> professa medico e pretende di poter decidere da sé sul suo decorso
> ambulatoriale.. ma fino a prova contraria qua comando io e la ferita alla
> testa, seppur si trattasse solo di un graffio poco profondo, era
> sufficiente per metterlo fuori combattimento e renderlo inabile a svolgere
> qualsiasi mansione pensasse di dover ricoprire”
>
> “E ora?”
>
> Symon scrollò le spalle in un muto ‘E che ne so io?’
>
> In fin dei conti era stato rapito da Anari per soccorrere Carelli e poi a
> loro volta prelevati dalla I.N. Kotschyi, poi spedito sulla I.N. Buji a
> fare da giudice in una pagliacciata divertente. Tornato sulla Seatiger
> aveva messo su una mini squadra per riparazioni in infermeria.
>
> Che fine avesse fatto il Consigliere di Bordo era per Bruce del tutto
> irrilevante in quel momento.
>
> Quasi fosse stato evocato, Gabriele uscì da una delle piccole stanze
> ambulatoriali, in fondo alla sala diagnostica, inseguito da una corpulenta
> infermiera sbraitante.
>
> L’altezza dei due era simile, una trentina di centimetri più bassi di
> Bruce, ma l’enormità della diversa corporatura fra i due li faceva
> assomigliare ad una vaga copia di un famoso duo comico terreste dei tempi
> che furono: Stanlio e Olio.
>
> Symon sorrise e si voltò verso il Capitano
>
> “Eccolo qua!”
>
> Prima che Kenar potesse sfogare la sua frustrazione, la voce dell’altra
> gigantesca fonte di stress fece capolino attraverso i comunicatori:
>
> =^= Finn a Capitano.. mi sa che.. si insomma.. mi sa che siamo entrati
> nello spazio aereo di qualcuno che non ama molto le visite =^=
>




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OOOO
Capt. Arjan Kenar
Commanding Officer  USS Seatiger NCC-72733
ICQ Combadge: 126295405
Private comunicator: arjiankenar a gmail.com
http://starfleetitaly.it/seatiger
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