[Stml3] [MEX 04.10] Lawtoein - Bolle, sfere e piume

Consigliere Lawtoein lawtoein a gmail.com
Ven 3 Nov 2017 13:57:11 CET


Diciamo che il senso estetico di Anena è molto diverso da quello di
altri... sai... 1.68 con la barba... è un nano peloso :*

Il giorno 3 novembre 2017 13:28, Com. Dewey Finn <dewey_finn a crepuscolo.it>
ha scritto:

> Non capisco il "nano peloso"... abbiamo un nano in giro per la nave? E
> perchè una drag queen è uscita dalla palla borg insieme ad un grosso cane
> con un occhio solo? E il Capitano sta di nuovo male? Secondo me quelle
> macchie sono un allergia...
>
> Comunque bel brano e bella entrata in scena.
>
> Tanto per chiarezza quel coso che esce dalla sfera borg è la regina... non
> deve essere per forza umanoide.
>
>
>
> Il 03/11/2017 10:54, Consigliere Lawtoein ha scritto:
>
>> *****************************************
>> Brano: 04-10
>> Titolo: Bolle, sfere e piume
>> Autore: Guardiamarina Anena Lawtoein
>> (aka Martina Tognon)
>> *****************************************
>>
>> USS Indefatigable, Zona di controllo 4T
>> 02/01/2395, Ore 21:44 - D.S. 72005.22
>> =============================
>>
>> Tkar prese immediatamente in mano la situazione con la freddezza di chi
>> era addestrato ad una mentalità militare oltre che dotato di logica.
>>
>> “Finn si tolga. Il drone si sta riconnettendo alla collettività.”
>>
>> Il Primo Ufficiale sbuffò rumorosamente.
>>
>> “Ultimo. Si chiama Ultimo. E no… non si sta riconnettendo. Se si stesse
>> riconnettendo allora  non mi avrebbe spinto via – lo disse
>> massaggiandosi il petto dove era stato colpito – evidentemente non vuole
>> realmente assimilarci. Non crede?”
>> “Non è questione di credere. È un borg. A quanto pare la regina si è
>> risvegliata e quindi si sta riconnettendo alla collettività. È un fatto.”
>> “E allora noi fermiamo la regina e salviamo Ultimo.”
>>
>>
>> In qualche tempo – In qualche luogo
>> Contemporaneamente
>> =============================
>>
>> “Per cortesia Capitano Kenar. Non sono in una situazione che si possa
>> definire piacevole, dentro una qualche tipo di cosa borg – e si fidi so
>> che è borg – con una specie di bestia che onestamente è alquanto brutta.
>> Oltre che terrificante.”
>> “Che razza di ufficiale sarebbe lei? Intanto non capisco dove siamo e
>> perché siamo qui e perché è vestito in quel modo?”
>>
>> Una mano con qualche brillocco alle dita si alzò a spingere indietro i
>> capelli mentre l’altra indicò con un ampio gesto il vestito prima di
>> poggiarsi su un fianco.
>>
>> “Scusi che ha il mio abbigliamento che non sia consono al ruolo di
>> barman?”
>>
>> Kenar cominciava a sentire un certo fastidio alle tempie anche in quel
>> posto… in quel… qualunque cosa fosse.
>>
>> “Ha appena detto… o forse no… non ha detto di essere un ufficiale?”
>> “Per la precisione ho detto di essere della Federazione, ma della
>> Federazione fanno parte anche i civili sa? In ogni caso sì ha
>> indovinato. Sono un ufficiale – da cosa l’ha capito poi me lo deve
>> spiegare – ma sono in congedo dopo una avventura durata tanto o niente
>> nel nexus. Faccio appena in tempo ad uscirne, i ‘capi’ accettano di
>> lasciarmi a riposo per un po’ e mi trovo sbattuto in una guerra contro i
>> borg nello spazio terrestre e ora qui… e lì… insomma fuori dalla
>> linearità.”
>> “Se qualcuno pronuncia ancora la parola linea, o lineare, o linearità o
>> qualunque altra derivata potrei dimenticarmi di essere un Capitano delle
>> Flotta Federale… non ho tempo… me la può spiegare in parole un po’ più
>> semplici.”
>>
>> Anena alzò un sopracciglio ravvivando contemporaneamente le piume del
>> suo vestito.
>>
>> “Più semplice di li…” si fermò di botto “…insomma più semplice di così
>> non so… aspetti ecco. Pensi al tempo per lei e per il suo simbionte,
>> scorrono in tempi diversi. Quella che per lei è una vita, per il suo
>> simbionte è solo una frazione di vita. Avete due linee temporali
>> diverse, eppure coesistete in quella dell’altro. Ecco qui è la stessa
>> cosa. Noi siamo in questa realtà e anche nell’altra. Però nello
>> specifico queste due linee temporali differiscono molto. Una è ‘tutto
>> insieme e nello stesso momento’ l’altra è… ‘quella cosa che non posso
>> dire’. Data questa distanza tra le due concezioni temporali la nostra
>> coscienza…” sbuffò preso dalla foga di descrivere quello che per lui era
>> chiaro come il sole “… LINEARE, ecco l’ho detto, non sopporta di stare
>> in due posti insieme. Quindi la nostra coscienza è qui. Il nostro corpo
>> è li. E qui è ‘tutto insieme e nello stesso momento’. E quelli, mi ci
>> gioco tutto il mio guardaroba, sono semplicemente profeti… e quindi ora
>> la domanda è la seguente. Dove sono i nostri corpi esattamente?”
>>
>> Il Capitano guardò quello strano individuo. Sapeva di cosa stava
>> parlando. Mentre parlava poi il suo tono di voce si era fatto via via
>> più sicuro. Quello era chiaramente il suo habitat naturale.
>> Quell’ufficiale poteva essere molto utile alla Seatiger, sempre se fosse
>> riuscito ad uscire dal ‘tutto insieme e nello stesso momento’ ed a
>> salvarlo dalla bestia… che a quanto pareva il Sig. Lawtoein percepiva
>> come una minaccia.
>>
>> “Bene. Ho deciso di fidarmi di lei. Di dove sono i nostri corpi
>> riparleremo in seguito. Ora secondo Lei basta che io voglia uscire di
>> qui e già che ci sono penso che provvederò a mandarle qualcuno a
>> salvarla.”
>> “Scusi? Ma le ho appena spiegato…”
>> “Signor Lawtoein, come Ufficiale più alto in grado le ordino di stare
>> zitto e ascoltarmi. Ho intenzione di uscire di qui e di mandarle
>> qualcuno ad aiutarla perché avrò pure dubbi su dove siamo in generale,
>> ma so per certo dov’è il suo corpo al momento. Del resto parleremo dopo.”
>>
>> Se mai qualcuno era riuscito a stupire Anena, quello fu il Capitano
>> Kenar in quel momento. Incrociò le braccia al petto con aria infastidita
>> e si preparò al peggio.
>>
>>
>> USS Seatiger, Plancia
>> 02/01/2395, Ore 21:24 - D.S. 72005.18
>> =============================
>>
>> Il Capitano Kenar aprì a fatica gli occhi solo per ritrovarsi a fissare
>> quello che gli sembrava essere un nugolo di volti che lo scrutavano con
>> lo stupore più palese sul viso.
>>
>> “Come cavolo è riuscito a tornare in plancia? L’ho appena dichiarata
>> inidoneo al servizio. Non dovrebbe riuscire ad utilizzare un
>> teletrasporto essendo stato.”
>>
>> *Niente mal di testa. Niente fastidi. Niente sintomi strani. Quel
>> Lawtoein aveva ragione, bastava volerlo… o forse volerlo e capirci
>> qualcosa anche.*
>> “Dottor Bruce mi ascolti attentamente perché non c’è tempo per ulteriori
>> spiegazioni,” qualcosa nella fermezza del tono di voce del Capitano
>> fermò sul nascere tutte le proteste “se vuole mentre parlo controlli
>> pure con il suo tricoder e vedrà che sto decisamente meglio. Ho avuto
>> qualche informazione su cosa sta succedendo, non è importante ora il
>> come o da chi, ma solo cosa dobbiamo fare ora.”
>>
>> Osservò per un istante eterno il medico di bordo, che alla fine assentì.
>>
>> “Computer. Ufficiale Medico Symon Bruce. Dichiaro che il Capitano Kenar
>> può riprendere servizio immediatamente in quanto pienamente idoneo.”
>> “Bene. Primo, contattate l’away team, devono raggiungere la sfera borg
>> presente sulla Infatigable. Secondo la sfera deve essere staccata dalla
>> Infatigable per permettere… lasciamo perdere sarebbe troppo lungo ora.”
>>
>> =^= Capitano non è sinceramente il momento… Ultimo ha dei problemini…
>> pare che qualcuno abbia baciato la bella addormentata... =^=
>> “Finn mi ascolti, non so cosa stia succedendo esattamente ma raggiungete
>> la sfera borg. Ora! Preparatevi a combattere contro un qualche tipo di
>> bestia. Se riuscite ad avere la meglio bene, altrimenti affidatevi a… a
>> chiunque troviate li.”
>> =^= Capitano c’è una regina borg che si sta svegliando là dentro. =^=
>> “Faccia come le ho detto.”
>>
>>
>> USS Indefatigable, Hangar 2
>> Contemporaneamente
>> =============================
>>
>> *Cosa ho detto per fagli credere che il mio fosse un consiglio?
>> Un’indicazione su come agire? Io gli ho solo spiegato la situazione.*
>>
>> Guardò intorno a sé  trovando solo squallore, metallo e squallore.
>> Chissà come doveva risaltare lui in quel contesto, visto dall’esterno.
>>
>> *Per la miseria. In certi casi l’eleganza non paga proprio.*
>>
>> Il vestito bianco ricco di pailette e piume non poteva sicuramente
>> essere adatto ad una fuga da quella trappola borg. Fino a quel momento
>> si era nascosto accuratamente, ma ora che stava pianificando la fuga,
>> l’abbigliamento diventava davvero fuori luogo.
>> Soprattutto con quella specie di bestia la davanti tutta presa a
>> sniffare l’aria, senso al quale aveva chiaramente deciso di affidarsi.
>> Non voleva certo essere lui a provare se la vista della suddetta bestia
>> fosse ugualmente buona.
>> Osservò con un sospiro la sua mise scendendo con lo sguardo dal petto al
>> ventre alle gambe fasciate dall’abito elegantissimo che aveva indossato
>> in servizio fino a poco prima. Non c’era altro modo. Fece scendere la
>> lampo sul fianco e sfilò la tuta restando con il body nero in seta e
>> pizzo che indossava sotto.
>> Un brivido gli corse lungo la schiena, ma lo accantonò, non poteva
>> permettersi distrazioni. Almeno ora non brillava come il faro che in
>> realtà era.
>> Prese fiato correndo con la memoria all’addestramento fisico in
>> Accademia. Non era mai riuscito bene. Sicuramente non era tra i
>> peggiori, perché nonostante tutto la sua resistenza fisica era più alta
>> di quella dei Terrestri. Grazie a quel immeritato vantaggio era riuscito
>> se non altro a galleggiare un po’ sopra le ultime posizioni. Se questo
>> sarebbe bastato per scappare da quella strana pedina messa in campo
>> dalla regina borg, non poteva saperlo… l’avrebbe scoperto provandoci.
>>
>> Un rumore all’esterno catturò la sua attenzione. Forse in fondo quel
>> Capitano stava cercando davvero di salvargli la pelle.
>> La bestia voltò lo sguardo improvvisamente verso destra, dal suo punto
>> di vista poteva osservare il suo dorso tremare… fremere…
>> nell’anticipazione di qualcosa che lui non poteva comprendere. Quello
>> poteva essere il suo momento.
>> Rivolgendo un pensiero agli dei di ogni razza con cui era venuto in
>> contatto nella sua esistenza, dal basso del suo essere profondamente
>> ateo, sussurrò tra se qualche parola. Non che fosse stato redento da uno
>> qualsiasi tra quegli dei, ma tanto per stare sul sicuro…
>> Scivolò silenziosamente – quanto meno a lui così sembrava – lungo la
>> parete. La bestia si era allontanata dallo squarcio a sufficienza –
>> sempre così a lui sembrava – per permettergli la fuga.
>>
>> *Perché non ho fatto più attenzione alle lezioni di tattica e strategia
>> militare… Ha detto che mi avrebbe mandato qualcuno? Allora forse questo
>> è il qualcuno… e come faccio a saperlo?*
>>
>> Era quasi allo squarcio.
>> L’unico suo piano era quello di scivolare fuori da qualunque cosa fosse
>> quella dove stava e darsela a gambe. Non aveva previsto due cose.
>> La prima: che la cosa fosse una sfera, e quindi non c’era un angolo
>> dietro il quale nascondersi nelle immediate vicinanze.
>> La seconda: che lo squarcio fosse non proprio netto, e quindi uno degli
>> spuntoni metallici gli agganciò il retro del body trattenendolo.
>> La soluzione alla prima sarebbe stata comunque successiva alla seconda.
>> Quando optò per tirare non pensò nemmeno per un istante al rumore che
>> avrebbe fatto la stoffa nel lacerarsi. Ci pensò esattamente un attimo
>> dopo, quando la bestia voltò il capo possente verso di lui.
>>
>> “Per tutte le… ”
>>
>>
>> USS Indefatigable, Hangar 2
>> Dall’altro lato dell’Hangar
>> =============================
>>
>> Tkar entrò cautamente dentro l’hangar, ma certo non si aspettava di
>> vedere una simile creatura.
>> Collegò istantaneamente la previsione del Capitano al Cristallo. In
>> qualche modo i profeti stavano influendo su di lui, o sul Capitano. Il
>> che spiegava molte cose sicuramente.
>> Dietro di lui Finn stava trascinando un dolorante Ultimo, che non aveva
>> voluto abbandonare, utilizzando la giacca dell’uniforme come corda di
>> traino per non entrare nell’ipotetico raggio di azione del borg. Non gli
>> serviva voltarsi per sapere che gli ufficiali della Indefatigable
>> stavano sicuramente osservandolo con perplessità. Un sentimento che, per
>> quanto fosse a lui comprensibile, era più che giustificato.
>>
>> La bestia spostò immediatamente il muso verso di loro impedendogli
>> ulteriori riflessioni.
>> Cercò di ergersi eretta, ma la sua stessa struttura fisica impediva tale
>> movimento. Restava impressionante. Mosse un passo facendo stridere gli
>> artigli sul pavimento dell’hangar. Tkar puntò il phaser preparandosi a
>> sparare, quando un rumore di stoffa strappata attirò l’attenzione
>> dell’essere.
>>
>> “E quello chi cavolo sarebbe??? Da dove esce?”
>>
>> Con la schiena appoggiata al bordo esterno della sfera borg un giovane
>> dalla pelle chiara, seminudo, truccato in modo appariscente stava
>> cercando chiaramente una via di fuga alternativa, dopo essersi precluso
>> da solo la possibilità di allontanarsi non visto.
>>
>> “Quello Comandante Finn dev’essere la persona a cui il Capitano ha detto
>> che ci dobbiamo affidare.”
>>
>> Tkar ripuntò il phaser e colpì la creatura.
>>
>> ****
>>
>> Anena osservò il gruppetto dall’altra parte della sala. Vide il
>> vulcaniano con l’uniforme con il colletto giallo e lo osservò con
>> curiosità. Aveva sempre avuto un debole per i soldati, i vulcaniani poi
>> sapevano essere così naturalmente marziali.
>> Vide chiaramente il momento in cui sparò.
>> Il sobbalzo della creatura, indecisa su quale obiettivo concentrare la
>> sua attenzione. Su chi colpire. Su chi fosse il reale pericolo.
>> Negli occhi brillava un’intelligenza elementare, ma sicura e certa.
>> Si rese conto che la valutazione che stava ricevendo era, dal punto di
>> vista dell’essere, estremamente negativa. A riprova un attimo dopo vide
>> il corpo massiccio piegarsi in avanti, in una postura quasi scimmiesca,
>> i muscoli tesi e pronti allo scatto.
>> Ma scattò lui.
>>
>> Nessuno gli aveva dato, durante gli addestramenti in Accademia, un
>> motivo per correre così velocemente. Con la motivazione giusta chissà
>> che risultati avrebbe potuto ottenere nei corsi di ginnastica, arti
>> marziali e tutte quelle altre cose che facevano sudare senza divertimento.
>> Passò come un lampo di lato alla creatura, a distanza di sicurezza,
>> suscitando un sbuffo irato che gli mise in circolo un altro violento
>> fiotto di adrenalina spingendolo se possibile a correre ancora più veloce.
>> L’inesperienza lo portò a mal calcolare i tempi di rallentamento, arrivò
>> chiaramente lungo.
>>
>> *No no… il nano peloso no…*
>>
>>    Cercando di schivare l’umano poco distante dal vulcaniano non riuscì a
>> fare altro che andare a sbattere violentemente contro la parete
>> dell’hangar.
>>
>> “Ouch.”
>> “Per favore non si faccia male, già faccio fatica  a trascinarmi
>> appresso lui.”
>>
>> Anena fissò dritto negli occhi quello che nella sua mente aveva
>> soprannominato ‘nano peloso’ prima di rispondergli piccato.
>>
>> “Non è che uno si fa male per fare un dispiacere a lei. Un minimo di
>> empatia sarebbe gradita. Ho perso chissà quanti secoli della mia vita
>> chiuso in quella gabbia con degli esseri orripilanti a capire quanto
>> sarebbe passato prima che mi assimilassero alla collettività. Poi mi
>> trovo sbattuto in una qualche forma di bolla temporale con un tale
>> Capitano Kenar che non capisce un accidente del concetto del tempo. Ora
>> lei con quel…” gli si spezzò il fiato “…borg? Ma lei si sta portando a
>> spasso un drone borg?”
>>
>> Fu in quel momento che Anena fu investito dalla più violenta forma di
>> condivisione che gli fosse mai successo di provare.
>> La sua naturale empatia si stava espandendo, dilatandosi a riempire
>> tutto lo spazio attorno a lui. Le sue percezioni corporee si zittirono
>> di colpo, mentre la sfera emotiva si attivò come un sole sul punto di
>> esplodere.
>> Crollò in ginocchio di lato al borg e prima che chiunque potesse aver
>> qualcosa da ridire allungò le mani per afferrargli il viso.
>>
>> Nello stesso identico istante la bestia che sembrava essere rimasta
>> praticamente immune al colpo di phaser di Tkar lanciò un verso che fece
>> rimbombare le pareti dell’hangar di un suono lugubre. I presenti
>> rivolsero nuovamente la loro attenzione alla creatura, solo per rendersi
>> conto che stava pesantemente e con fatica spingendo il suo corpo
>> massiccio dentro lo squarcio, in cerca forse di un rifugio da qualcosa
>> che evidentemente aveva effetto solo su di lei… e sullo strano giovano
>> in body di seta nera e pizzi strappato sulla schiena a lasciar
>> intravedere una cicatrice rosa cupo, non ancora sbiadita dal tempo.
>>
>>
>>
> --
>
> ====================================
> Comandante Dewey Finn
> Primo Ufficiale
> USS Redoutable NCC-35783
> Skype Combadge: Silente69
> Private comunicator: francocarretti a mail.com
> [CV]: http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=31
> ===================================
> Non importa quanto una cosa possa sembrare improvvisata, c'è ancora un
> piano. (Col. John 'Hannibal' Smith)
>
>
> _______________________________________________
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