[Stml3] R: [D. Finn - 04.07] Il risveglio
Valentino Schiavetti
val94rm a outlook.it
Mer 6 Set 2017 21:45:34 CEST
Ottimo brano anche per me.
Sto rileggendo i precedenti
V.
Inviato da Posta<https://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=550986> per Windows 10
Da: Rashan<mailto:rashan.tholos a gmail.com>
Inviato: mercoledì 6 settembre 2017 20:45
A: stml3 a gioco.net<mailto:stml3 a gioco.net>
Oggetto: Re: [Stml3] [D. Finn - 04.07] Il risveglio
Ciao,
ho letto solo ora il brano, complimenti è spettacolare!!!
Ottimo lavoro! aia la situazione è proprio brutta se un vulcaniano si
mette a pensare alla Finn!!
Il 03/09/2017 23:57, Cmdr. Arjian Kenar ha scritto:
> Altri commenti?
>
> Fabrizio (OPS Rashan), Valentino (CMO Bruce), Fabrizio (Conn McAllan) ...?!?
> Siete ancora in licenza su Risa o siete tornati a bordo? :-)
>
> Michele
>
>
> Il giorno 30 agosto 2017 00:49, illu 666 <illu666 a hotmail.com> ha scritto:
>
>> Bello... ma soprattutto Tkar cita Finn!
>>
>> potrebbe essere questo ad aver creato lo sfasamento temporale...
>>
>> Massimiliano aka illu aka Carelli
>>
>> ------------------------------
>> *Da:* Stml3 <stml3-bounces a gioco.net> per conto di Franco Carretti <
>> dewey_finn a mail.com>
>> *Inviato:* martedì 29 agosto 2017 09:26
>> *A:* stml3 a gioco.net
>> *Oggetto:* [Stml3] [D. Finn - 04.07] Il risveglio
>>
>> Un po' corto, ma sono stato impegnato. Buona lettura.
>> =============================================
>>
>>
>> USS Indefatigable, Zona di controllo 4T 02/01/2395, Ore 20:15
>> Tkar spostò lo sguardo dal Borg al WorkBee in avvicinamento, la sua mente
>> lavorava veloce quanto un computer quantistico.
>> Poteva vedere chiaramente McAllan alla guida del mezzo di manutenzione, i
>> suoi occhi esprimevano tutta la concentrazione necessaria per far compiere
>> al mezzo anche la più piccola manovra. Stava correndo dei rischi
>> incalcolabili.
>> Il vulcaniano richiamò alla mente tutte le informazioni recepite nelle
>> ultime ore e tutti i pezzi andarono al loro posto come un puzzle.
>> La Indefatigable era sfasata rispetto alla Seatiger. Sfasamento adottato
>> dal Borg per tenere al sicuro la sua regina ancora in fase di risveglio. Il
>> Comandante Finn aveva trovato il Borg e l'aveva convinto a rimuovere il
>> siluro in avaria con il consenso del Capitano. Quindi il Capitano sapeva
>> che i Borg erano a bordo e non avrebbe mai permesso a quelle creature di
>> agire indisturbati in questo universo. Di conseguenza il siluro che McAllan
>> stava portando era stato preparato per annientare la nave e tutti quelli a
>> bordo, prima che la regina si svegliasse e iniziasse l'assimilazione.
>> Non aveva abbastanza informazioni per trovare un modo per lasciare la
>> nave. Aveva pensato di tutto: dalle più semplici, l'utilizzo di tute
>> spaziali per lasciare la nave, fino alle più drastiche, la possibilità di
>> far esplodere parte della nave per sganciarne una sezione dove
>> immagazzinare quanti più uomini possibile. Ma tutte le opzioni erano
>> inutili a causa dello sfasamento quantistico che poteva rendere vano
>> qualsiasi tentativo.
>>
>> "Cosa sta facendo quell'uomo?" chiese il Comandante Barrett guardando Tkar
>> con gli occhi socchiusi.
>> "L'unica cosa sensata quando si tratta di Borg, farà esplodere la nave."
>> rispose lapidario come se questo non lo coinvolgesse affatto.
>> "Capisco..." commentò la donna. Non conosceva i Borg, ma aveva visto gli
>> sguardi terrorizzati degli uomini della Seatiger quando avevano visto il
>> loro Primo Ufficiale accompagnato da quell'essere. Persino il vulcaniano
>> aveva avuto un tremito. Se quello che le avevano raccontato era vero allora
>> anche lei avrebbe preso la stessa decisione.
>>
>> "Quindi ci mettiamo l'anima in pace." sospirò lei.
>> "No Capitano. Come dice il Comandante Finn: c'è sempre tempo per un po' di
>> rock and roll." Un'idea si era fatta strada nella sua mente. Un'idea folle
>> e indegna per un vulcaniano, ma se c'era anche la più piccola possibilità
>> di salvare tutti quelli a bordo della nave era suo dovere tentare. Tkar
>> sollevò un sopracciglio e rabbrividì... aveva citato il Comandante Finn.
>> Quindi tutto era possibile, si disse avviandosi verso la zona cargo.
>>
>>
>>
>> USS Indefatigable, Zona Cargo 02/01/2395, Ore 20:25
>> Tkar non aveva bisogno di analisi per sapere cosa fosse il manufatto che
>> gli era stato mostrato alcune ore prima. La forma a clessidra e la forte
>> luce erano inconfondibili: un cristallo bajoriano.
>> Aveva richiuso immediatamente gli sportelli del contenitore prima di
>> essere influenzato dal suo potere. Sapeva che ogni cristallo ne aveva uno e
>> per il momento quattro di essi erano ancora su Bajor, ma secondo gli
>> scritti dei Vedek ne erano stati scoperti ben 9 negli ultimi 10.000 anni.
>> Ciò non negava l'eventualità che ce ne fossero altri.
>> Però, data la situazione, l'unico modo per sapere se il cristallo poteva
>> aiutarli era aprire e farsi inondare dalla sua luce. Avrebbe preferito che
>> ci fosse un bajoriano nella sua squadra, magari avrebbe saputo cosa fare,
>> ma nessuno dei suoi lo era e sulla Indefatigable non avevano ancora mai
>> sentito parlare di Bajor. Toccava a lui farlo.
>>
>> Tkar aprì gli sportelli del contenitore dopo aver fatto uscire il neo
>> Capitano della nave e la luce lo avvolse. Si trovò su vulcano quasi
>> immediatamente, la luce del sole lo inondò riportandolo con la memoria ai
>> ricordi di quando era giovane e viveva spensierato senza che la logica
>> fosse ancora il centro del suo essere. Davanti a lui il giardino della sua
>> casa si estendeva rigoglioso, le piante erano forti e in salute come mai
>> prima d'ora. Suo padre S'kon era intento a potarle con certosina
>> precisione. Avevano dibattuto spesso su questo suo illogico hobby della
>> cura del giardino, ma lui affermava che lo aiutasse a meditare, anche se
>> sapevano entrambi che non era tutta la verità. Te'Leira, sua madre, era
>> seduta al tavolo da giardino leggendo un libro di fisica subspaziale... uno
>> che lei stessa aveva scritto.
>> "Siediti figlio." Disse lei senza nemmeno alzare la testa.
>> "Sa benissimo che io non sono suo figlio... e lo so anch'io." Rispose Tkar
>> senza nessuna inflessione vocale, ma il suo cuore ebbe un tremito rivedendo
>> la sua famiglia.
>> "Siediti lo stesso." Rispose la donna con lo stesso tono distaccato di lui.
>> "Cosa ci fa un Cristallo dei Profeti in questo universo?" Chiese lui
>> cercando di arrivare subito al nocciolo del problema.
>> "Cosa ci fa un vulcaniano in questo universo?" Chiese suo padre di rimando
>> continuando a potare.
>> "E' una lunga storia. Definiamolo un pessimo capriccio del destino."
>> Commentò Tkar usando un modo di dire terrestre che fino a quel momento
>> aveva sempre considerato illogico ma che sembrava calzare a pennello in
>> quel momento.
>> "Considera allo stesso modo la nostra presenza qui allora. Solo che è per
>> un nostro capriccio." Propose la donna.
>> "Ogni Cristallo di Bajor ha una sua particolarità. La vostra è quella di
>> viaggiare fra gli universi."
>> "Come sei arrivato a questa conclusione?" chiese sua madre sollevando una
>> mano come lei era solita fare quando una risposta attirava la sua
>> attenzione.
>> "Logica. La sfera Borg ha creato lo sfasamento che ha intrappolato la
>> Indefatigable in due diversi stati quantici, ma i Borg non sono in grado di
>> saltare da una dimensione ad un'altra, altrimenti l'avrebbero già fatto
>> colonizzando anche altri luoghi. L'unica spiegazione logica è che siate
>> stati voi a portarli qui. Ma perchè? Voi certamente sapete il pericolo che
>> rappresentano i Borg."
>> "Non è stata una nostra scelta portarli con noi. Nemmeno la nave doveva
>> seguirci in questo universo - rispose sua madre - ma per qualche strano
>> motivo ci siamo trovati legati."
>> "Probabilmente le dislocazione quantistica ne è la causa." Rifletté T'kar
>> portando le mani dietro la schiena.
>>
>> La situazione era complessa. La Indefatigable non era mai tornata nel
>> passato e non erano mai state trovate tracce o resti che potrebbero lasciar
>> intendere ad un ritorno disastroso nel passato. No, la nave era
>> semplicemente scomparsa quindi non avrebbe mai fatto ritorno nel passato.
>> L'altra possibilità era un ritorno nella loro dimensione, ma nel presente
>> della Seatiger. Certo gli uomini della Indefatigable avrebbero avuto
>> problemi ad ambientarsi ma niente di irreparabile. C'erano naturalmente
>> altre possibilità e cioè che la nave perduta rimanesse per sempre in quel
>> nuovo universo o che, nel peggiore dei casi, venisse distrutta nelle
>> prossime ore.
>>
>> "Finchè rimanete in uno stato di fluttuazione quantistica vi sarà
>> impossibile viaggiare." Quella di Tkar non assomigliava minimamente ad una
>> domanda.
>> "Esatto." Commentò sua madre. "La cosa non ci crea nessun problema
>> comunque. Abbiamo tutto il tempo che vogliamo."
>> "Noi cercheremo di aiutarvi, ma dovete promettere che non riporterete la
>> Indefatigable nel passato del nostro universo."
>> "Siete una razza strana voi vulcaniani. Così concentrati sulla logica da
>> non guardare quello che vi circonda. Sarebbe così terribile riportare
>> indietro questi umani dalle loro famiglie?"
>> "Non sappiamo cosa potrebbe succedere se cambiassimo la storia. I danni
>> potrebbero essere incalcolabili." rispose Tkar con la cosueta calma.
>> "Anche i benefici." rispose sua madre con una scrollata di spalle così
>> poco vulcaniana "Viaggiate fra le stelle per scoprire nuovi mondi e nuove
>> civilità, ma avete paura di scoprire cosa vi può portare un cambiamento del
>> passato."
>> "Perchè alcuni cambiamenti potrebbero essere peggiori e irreversibili.
>> Quella sfera borg era stata mandata nel passato per assimilare la terra. Se
>> fosse successo non sarebbe mai esistita una federazione."
>> "Sarebbe esistito qualcos'altro. Noi l'abbiamo visto." rispose il
>> Viaggiatore.
>> "Quindi voi potete viaggiare fra le infinite possibilità della realtà.
>> Ogni scelta che viene fatta crea un universo completamente nuovo che parte
>> esattamente da quella singola scelta. Quindi vi è un luogo dove la
>> Indefatigable è tornata a casa nel suo tempo."
>> "Esattamente."
>> "Affascinante..." commentò Tkar "Quindi le nostre preoccupazioni sono
>> irrilevanti. Qualsiasi sia la scelta che facciamo, ci sono migliaia di
>> realtà dove la scelta è stata differente."
>>
>> L'essere fece un cenno di assenso e prima di scomparire alzò la mano in un
>> saluto vulcaniano.
>>
>>
>>
>> USS Indefatigable, hangar 2 - contemporaneamente
>> La sfera Borg emise un tremito quando una sezione della sua superficie si
>> incrinò. Un icore verdastro fatto di fluidi gestazionali e sostanze
>> chimiche di varia natura colorò il pavimento di metallo dell'hangar.
>> La sfera tornò a tremare, crepandosi come un uovo in procinto di far
>> uscire il pulcino. La nebbia criogena in cui era immersa la regina defluì
>> nell'hangar come se fosse viva e in caccia. I suoi tentacoli di fumo
>> sembravano lambire le pareti del vasto locale cercando di stabilirne i
>> contorni. Ben presto l'enorme locale ne fu invaso riducendo la visuale di
>> chi fosse stato tanto stolto da entrare.
>>
>> Una mano artigliata sfondò l'ultima resistenza della paratia tondeggiante.
>> La creatura che uscì guardinga non era minimamente somigliante a nessuna
>> razza la Federazione avesse mai incontrato. Il corpo, sebbene alto un paio
>> di volte un comune essere umano, era ripiegato su se stesso in una perpetua
>> posizione accucciata. La vita era stretta e le gambe massicce terminanti
>> con zampe squamose munite di tre dita arigliate. Il torace era massiccio
>> con una schiena ambia irta di aculei ossei lunghi e affilati. Il muso era
>> attaccato al corpo, senza collo. Un grosso occhio centrale, grande quanto
>> tutta la testa, emetteva un bagliore verdastro pieno di intelligenza e
>> brama e dalle fauci irte di denti accuminati una bava giallastra colava in
>> rivoli fino al pavimento.
>> I Borg li conoscevano come Specie 2517. Ormai scomparsi da secoli e
>> dimenticati da tutti nel quadrante delta, ma mai dimenticati dai Borg.
>>
>> La regina annusò l'aria sfruttando le capacità tipiche di quella specie e
>> poi lanciò un comando mentale verso il suo drone attivandone i protocolli
>> di assimilazione.
>>
>>
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>>
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>> USS Redoutable NCC-35783
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>> piano. (Col. John 'Hannibal' Smith)
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