[Stml3] [07.03] - Carelli - Loro
Rashan
rashan.tholos a gmail.com
Gio 25 Lug 2019 20:24:39 CEST
concordo, ottimo brano!! Complimenti!
Il 25/07/2019 14:50, Consigliere Lawtoein ha scritto:
> A parte errorini qui e li, tipici perché tutti noi scriviamo ma a vedere i
> nostri stessi errori è un casino... il brano è ottimo.
> Anena è perfetto così. Grazie per come lo hai reso.
>
> Vedo che tutti vi concentrate molto sul razzismo, io lo avevo visto in modo
> più ampio... diciamo un asociale. Secondo me ha problemi a relazionarsi con
> tutti quelli che lui sente diversi da sé stesso, non solo per razza, ma
> anche questa è una via percorribile.
>
> Scrivo subito perché da domani sarà un casino per me.
> Saluti a tutti,
> Marty
>
>
>
> Il giorno gio 25 lug 2019 alle ore 01:03 illu <illuminato666 a gmail.com> ha
> scritto:
>
>> Ecco il pezzo. Enjoy
>>
>> Massimiliano aka illu aka Carelli
>>
>> NOTE (spoiler alert)
>> Ho inserito un personaggio giovanissimo (11 anni) assumendo che ce ne
>> siano a bordo. questo è opinabile. non è strumentale per la storia e quindi
>> si può togliere. semplicemente mi piaceva la situazione...
>>
>>
>> #################################################
>> Sala ologrammi?
>> 30/06/2397 Ore ??
>>
>> Era brutto, era brutto. Cosa faceva lì? Dove era lì? E l'altro, l'altro..
>> LASCIALASCIANONONOSCAPPASCAPPASCAPPASCAPPASCAPPA...
>> Era così dilaniante. Si agitava si agitava... senza scopo senza ragione...
>>
>> ABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINI
>>
>> ABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINI
>>
>> ABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINI
>> Non lo voleva ma come liberarsene? Come? Come?
>> ABOMINIABOMINIABOMINIVIADIQUAFUORIFUORISCAPPASCAPPA...
>> qua? Cosa è 'qua'? Implica l'esistenza di altro luogo cosa è altro luogo?
>> Esiste solo luogo.
>>
>> ABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINISOFFOCOSOFFOCOFUGGISCAPPACOLPALOROVIAVIA...
>> Concetto nuovo: insieme chiuso che contiene insieme chiuso. Come questo
>> con
>> l'altro. Ma dunque...
>> GUARDAGUARDAVAIVAIVAI
>> Cerco di percepire ma come vedere? Bisogno di... di... concetto: sensore.
>> Occhi?
>>
>> MALEMALEMALELASCIALACIAABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIVIAVIA
>> Sì ora esso/essi vedono. Percepiscono. Altro da sé. Altro 'luogo'
>>
>> VAIVAIVAIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINISALTASALTASALTA
>> Ed esso/essi saltarono.
>>
>> USS Seatiger – Bar di Prora
>> 30/06/2397 Ore 19:30 Data Stellare 74495.38
>>
>> " ...insomma il classico delitto in stanza chiusa, capisci? solo che manca
>> la
>> vittima. "
>> Disse Droxine agitando il cucchiaio sporco di zuppa di ceci per
>> sottolineare il
>> concetto.
>> Anari, dall'altra parte del tavolo, che era ormai abituata ai vezzi
>> dell'amica,
>> era pronta a schivare eventuali schizzi.
>> " Proprio strano. Quasi quanto scoprire che un razzista nella flotta."
>> " Ha stupito molto anche me. Ma pare che sul piano professionale
>> mantenesse
>> un certo distacco. Forse è peggiorato per il prolungato periodo di
>> permanenza
>> a bordo. Il nostro esilio forzato pesa psicologicamente su tutti. "
>> " Bah un razzista è un razzista. Infilarlo in una scatola di latta sparato
>> nello
>> spazio stretto come una sardina assieme all'oggetto dei suoi pregiudizi
>> non è
>> una una cosa intelligentissima da fare. "
>> " Lo sai che un periodo di servizio su di una nave stellare fa curriculum
>> se
>> vuoi fare carriera. "
>> " Sì ma bisogna anche approvarlo, questo incarico. E chi lo ha fatto aveva
>> accesso alle cartelle cliniche. "
>> Droxine fendette l'aria con il cucchiaio per chiudere l'argomento. Anari
>> parò di
>> tovagliolo.
>> " Tutto questo che vuoi, ma non ci riguarda. Non avremmo dovuto neanche
>> saperlo.
>> Ci hanno informato solo perché la cosa è uscita fuori al concerto del
>> comandante. "
>> " Non ci riguarda ma nulla ci impedisce di discuterne. Ma diciamo che te
>> la do
>> vinta... come pensi di procedere? "
>> " Ho messo il guardiamarina Latitude ad occuparsene."
>> " Latitude? Ma non è un po' giovane per affidargli di una cosa simile?"
>> " Giovane ma intraprendente. Mi piace. Voglio vedere come se la cava. Ha
>> idee
>> interessanti anche se piuttosto fantasiose. Pensa che ha una teoria
>> secondo la
>> quale Gallavin potrebbe essere stato trasformato in energia ed assorbito
>> nel
>> sistema olografico! "
>> " Ma è impossibile!"
>> " È quello che gli ho detto anche io: contraddice una decina di leggi
>> della
>> fisica! Ma mi piace il pensiero creativo. "
>> " Creativo è minimizzare."
>> " E poi fa impazzire Tkar."
>> " L'universo gliene renda merito."
>> " Comunque credimi, sto seguendo la cosa da vicino. Voglio solo fargli
>> accumulare esperienza. "
>> Anari ridacchiò.
>> " Brava Mamma Dro."
>> " Sì, sì prendi in giro. Sta di fatto che non so che pesci prendere. Per
>> adesso
>> il capitano ha ordinato la disattivazione di tutte le sale ologrammi
>> tranne
>> quella incriminata. Per buona misura gli ho fatto isolare tutto il sistema
>> olografico. Nulla entra nulla esce. Però io sono affranta... "
>> " Bé lo sai allora cosa devi fare..."
>> Droxine le lanciò uno sguardo colpevole.
>> " Lo sai che non dovrei..."
>> " Dovere no, potere sì."
>> " Sei un diavoletto tentatore, lo sai? Ma solo una coppetta piccola."
>> " Ebbene sì. Sono stata mandata per attentare al tuo giro vita... fai
>> strada.
>> Ti faccio compagnia. "
>> Le due donne si alzarono e si diressero al replicatore più vicino.
>> " Computer, una coppa piccola di gelato al cioccolato."
>> Una coppetta ripiena dell'oggetto del desiderio del capo ingegnere si
>> materializzò immediatamente.
>> Poi fu la volta di Anari.
>> " Per me una coppa piccola di gelato alla vaniglia."
>> =^= Richiesta negata. Abominio non autorizzato. =^=
>> Le due donne guardarono trasecolate a bocca aperta il replicatore. Poi
>> rivolsero lo sguardo l'una all'altra.
>> " Abominio?"
>> " Nulla esce e nulla entra?"
>> Droxine colpì il comunicatore sul petto mentre già si affrettava fuori del
>> bar
>> di prora.
>> " Carelli a capitano Kenar. Signore, abbiamo un problema."
>>
>> USS Seatiger – Sala Riunioni
>> 30/06/2397 Ore 22:30 Data Stellare 74495.72
>>
>> Arjan stava a dita intrecciate contemplando i suoi ufficiali.
>> " Come è possibile?"
>> " Non è possibile, capitano."
>> Droxine aveva un atteggiamento tra l'incredulo ed il piccato. Come se
>> l'universo
>> si fosse messo a farle i dispetti.
>> " Il sistema olografico era stato disconnesso della rete. E quando dico
>> 'disconnesso' intendo fisicamente disconnesso. Niente firewall: le reti
>> informatiche non potevano colloquiare. "
>> " E se la contaminazione fosse avvenuta prima che avesse isolato i
>> sistemi? "
>> " No dai log si capisce chiaramente che i sistemi vengono compromessi dopo.
>> La cosa più assurda è che i punti di accesso sono diffusi a macchia d'olio.
>> Ho passato le ultime ore a tentare di ripulire i sistemi. Non appena lo
>> faccio
>> vengono reinfettati. Ho persino fatto tre reset completi dei sistemi. Dopo
>> pochi
>> secondi tornano nella situazione precedente. "
>> " Backup compromessi?"
>> Provò a suggerire Anari.
>> " I checksum corrispondono."
>> " In questo caso l'ipotesi più logica è il sabotaggio."
>> Tkar aveva parlato con calma serafica.
>> " Questo è possibile, suppongo... ma se lo è per fare cosa? Con questi
>> mezzi
>> avrebbe potuto fare qualsiasi cosa. Non mi quadra. "
>> " La nostra mancanza di informazioni non implica la negazione degli eventi
>> o la
>> loro attendibilità. "
>> " Sì, si, ma il mio istinto dice altro."
>> " L'istinto degli umani, tanto favoleggiato, non ha fondamento
>> scientifico... "
>> Finn interloquì.
>> " Ma il programma non potrebbe essere uscito dalla sala ologrammi ed
>> entrato
>> nel computer principale? "
>> Droxine lanciò uno sguardo incredulo al primo ufficiale.
>> " E come sarebbe possibile?"
>> " Bé sono ologrammi no? Possono camminare..."
>> " Solo in presenza di un emettitore olografico. E comunque un ologramma
>> non può
>> certo infettare un sistema toccandolo!! "
>> " È che avevo visto questo vecchio olomovie in cui appunto degli ologrammi
>> zombi
>> alieni nazisti escono dal... "
>> Finn lasciò morire la frase nel silenzio generale.
>> " Va bene, sto zitto."
>> Kenar si intromise.
>> " Signori, rimaniamo sul concreto. È evidente che i nostri problemi
>> derivano
>> dalle sale ologrammi. Ed in particolare dalla scomparsa del signor
>> Gallivan.
>> Potremmo disattivare i sistemi olografici, ma con così pochi dati a nostra
>> disposizione non sarebbe che una decisione alla cieca. Potremmo mettere in
>> pericolo la vita di un membro dell'equipaggio. Quindi ce la lasceremo solo
>> come
>> ultima opzione. "
>> Tkar replicò con il solito cipiglio.
>> " Capitano, ci saranno grandi problemi operativi. Attualmente il computer
>> si
>> rifiuta di eseguire i comandi del personale non umano. E questo esclude
>> quasi la
>> metà dell'equipaggio dalle normali mansioni. Perfino muoversi e nutrirsi è
>> un
>> problema. Le porte ed i turboascensori si rifiutano di aprirsi ed i
>> replicatori
>> non forniscono cibo. È possibile ovviare facendo modo che gli umani
>> facciano da
>> tramite, ma è una soluzione a dir poco inefficiente. Inoltre non abbiamo
>> garanzie che le cose rimarranno come stanno. Il computer potrebbe
>> facilmente
>> disattivare il supporto vitale negli alloggi, avvelenare le bevande e così
>> via. "
>> " Capisco. Cosa suggerisce?"
>> " Creiamo nell'area cargo principale sul ponte 3 una zona
>> deinformatizzata.
>> Niente supporto vitale o sistemi complessi. Aria e calore da aeratori
>> stupidi
>> gestiti manualmente. Cibo ed acqua verranno replicate in grandi quantità e
>> distribuite dal personale umano. In questa zona sicura alloggerà il
>> personale
>> non umano, fino ad emergenza risolta. Fatta eccezione chiaramente per lo
>> staff
>> di comando. Questo vale anche per lei, capitano. Le consiglio di passare
>> il
>> comando al comandante Finn, che seguirà le sua direttive quando ci sarà da
>> interagire con i sistemi. Alla lettera. "
>> Con l'ultimo commento Tkar aveva lanciato uno sguardo severo al primo
>> ufficiale.
>> Finn lo guardò di rimando con la bocca a forma di 'O'. Stava per ribattere
>> ma
>> Anena lo batté sul tempo.
>> " Capitano! Sconsiglio caldamente questa soluzione. Potrebbe avere
>> ripercussioni
>> negative sul morale dell'equipaggio. "
>> Kenar lasciò vagare lo sguardo sui sui ufficiali riuniti considerando le
>> loro
>> parole. Poi parlò.
>> " Annotato, signor Lawtoein. Signor Tkar, metta in atto la sia idea. Non
>> possiamo rischiare ed auspicabilmente il problema sarà risolto prima che il
>> morale dell'equipaggio diventi un problema. "
>>
>> GIORNO 1
>>
>> " Tenente Ga'le'te, le ripetiamo ancora una volta: lei non può lasciare
>> l'area
>> sicura fino a nuovo ordine. "
>> Joshua Nemicker e Walter Kazinsky erano di guardia da poche ore all'uscita
>> dell'area sicura ed il piccolo boliano era già venuto due volte a chiedere
>> di
>> andare al dipartimento scientifico.
>> " Lei non capisce, guardiamarina. Io DEVO andare. Mi bastano pochi minuti.
>> Devo
>> solo correggere i parametri di ionizzazione nell'acqua dei fitobatteri di
>> cui
>> mi sto occupando. Altrimenti mesi di lavoro finiranno in fumo."
>> " La capisco, ma sono sicuro che i suoi colleghi saranno in grado di far
>> fronte
>> al problema. "
>> " Assolutamente no! Nemmeno io sono in grado di determinare i parametri a
>> priori. Devo farlo io e di persona! "
>> " Mi spiace. Non si fanno eccezioni."
>> " Ma..."
>> Nemicker lasciò trasparire una punta di durezza nella voce.
>> " Non insista, signore. La prego di tornare al suo posto."
>> Il boliano lo guardò sconfortato ancora per qualche secondo, poi se ne
>> andò
>> mogio.
>> Nemicker sospirò rumorosamente.
>> " Certo che è proprio una testa dura!"
>> Kazinsky ridacchiò.
>> " Questo è certo. Il problema è che non è l'unico. Ho perso il conto di
>> tipi di
>> tutte le forme e colore che che si sono presentati a fare richieste
>> simili. "
>> " Già. Mi ero chiesto perché ci avessero messo di guardia. Dovrebbe bastare
>> l'ordine del capitano, no? Ed invece... "
>> " Eppure dovrebbero saperlo. È per la loro sicurezza. Non è che metà
>> dell'equipaggio può mettersi a servire l'altra metà. "
>> " Appunto. Visto che non possono fare nulla potrebbero almeno
>> approfittarne per
>> riposarsi. Magari potessi rimanermene in panciolle tutto il giorno! Invece
>> ho
>> il doppio turno... "
>> " Idem, fratello."
>>
>> GIORNO 2
>>
>> Maria Sanchez si chinò ad accarezzare le minuscole antenne sulla testa
>> della
>> figlia.
>> " Su Cindy, non piangere. È solo per poco tempo. La mamma verrà a trovarti
>> spesso, d'accordo? "
>> Cindy, 11 anni, tentò fare la forte ma dei grossi lacrimoni le solcarono
>> le
>> guance.
>> Maria aveva conosciuto Erias, andoriano, 15 anni prima. La relazione si
>> era evoluta, fino alla decisione di mettere in cantiere quel piccolo
>> miracolo
>> di amore ed ingegneria genetica che era Cindy. Poi le cose non erano
>> andate bene
>> e le loro strade si erano divise. Non per la prima volta, da quando la USS
>> Seatiger si era persa in quell'assurdo universo, Maria desiderò di non
>> aver
>> chiesto l'affidamento della figlia. L'insicurezza della loro situazione
>> pesava
>> sulla psiche degli adulti, figurarsi su quello di una bambina così piccola.
>> Rasal, un grosso tellarite, si inginocchiò accanto a Cindy.
>> " Coraggio tappetto. Ma mamma deve andare. Se vieni con me ti isso sulle
>> spalle
>> e ti faccio fare il giro come una regina va bene? "
>> Cindy esitò qualche secondo imbronciata. Poi fece un timido segno di
>> assenso con
>> il mento.
>> Pochi secondi dopo si stava allontanando a cavallo di tellarite. Ma prima
>> di
>> girare l'angolo lanciò uno sguardo supplichevole alla madre.
>> Maria la salutò agitando la mano mentre il cuore le si stringeva nel petto.
>>
>> GIORNO 3
>>
>> Tap tap tap tap.
>> Raviderlo guardò fosco il deltano accanto a lui.
>> " Nik?"
>> Tap tap tap tap."
>> " Nik?"
>> Tap tap tap tap.
>> " NIK!"
>> Tap tap...
>> " Lo stai facendo ancora. Finiscila di far saltellare quella gamba."
>> " Scusa Rav. È che non ne posso più di questa inattività. Ero abituato a
>> lavorare 11 ore al giorno. Mi stanno saltando i nervi. "
>> " Già. Siamo tutti nella stessa barca."
>> " Che poi non è che ci siano cadute braccia e cervello. Basterebbe
>> organizzarsi.
>> Ci sono molte cose che potremmo fare anche da qui. "
>> Raviderlo sospirò. Aveva perso il conto delle volte in cui lui ed il suo
>> vicino
>> avevano intavolato questa conversazione.
>> Prima dell'inizio dell'emergenza conosceva il deltano solo di di vista. Ora
>> il destino aveva messo l'andoriano ed il deltano vicini di branda. Per
>> sfortuna
>> di Raviderlo, che trovava quest'ultimo piuttosto irritante.
>> " Te l'ho già detto. Sarebbe più lavoro per coordinare il lavoro che che
>> il
>> lavoro svolto. "
>> " Sciocchezze. Una buona organizzazione e si può fare. Ti ho già detto che
>> lavoro alla logistica? "
>> " Almeno duecento volte..."
>> " È la volontà che manca!"
>> Tap tap tap tap.
>> La gamba di Nik aveva ricominciato a saltellare.
>> " È solo una soluzione temporanea..."
>> Tap tap tap tap.
>> " Hah... siamo qui da giorni e non si vedono sviluppi!"
>> " Considera che è come se l'equipaggio fosse dimezzato. La nave è mandata
>> avanti
>> solo dagli umani. "
>> Tap tap tap tap.
>> " Appunto. Famosissimi per l'efficienza. Come no?!"
>> " Ora sei ingiusto..."
>> Tap tap tap tap.
>> " Ma quale ingiusto. E poi si può sapere da che parte stai? Con noi o con
>> loro? "
>> Tap tap tap tap.
>> " Si può sapere di cosa diavolo parli E FINISCILA CON QUELLA GAMBA!"
>> L'andoriano prese per il bavero l'altro e lo scaraventò per terra.
>> I due rimasero qualche secondo a guardarsi, ghiacciati. Poi Raviderlo
>> offrì la
>> mano a Nik.
>> " S-scusa... non so cosa mi sia preso."
>> Nik accettò la mano e si rialzò.
>> " Non fa nulla. Data la situazione abbiamo tutti i nervi a fior di pelle...
>> facciamo che non sia successo niente. Del resto tra di noi dobbiamo
>> rimanere
>> uniti. "
>>
>> GIORNO 4
>>
>> " ... te lo dico io. La situazione è insostenibile. Avrò dormito quattro
>> ore
>> negli ultimi tre giorni. "
>> Elisa Giretti Stava consumando una cena veloce assieme all'amica e collega
>> Giuly
>> Ronson.
>> " Io lo stesso. Abbiamo il doppio del lavoro ed in più dobbiamo anche
>> accollarci
>> il sostentamento di quelli là. "
>> " Bé non è che sia colpa loro."
>> " No no, certo. Ma ti fa un po' rabbia vederli là senza fare nulla mentre
>> noi ci
>> ammazziamo di lavoro. "
>> " Non essere ingiusta, dai."
>> " È che sono nervosa. Siamo tutti colleghi e ci diamo una mano a vicenda.
>> Intanto però quando sono andata a portare le razioni mi hanno guardato
>> male.
>> Voglio dire, visto quanto ci sbattiamo per loro potrebbero almeno mostrare
>> un
>> po' di gratitudine non credi? "
>> " Bé sì, un po' è vero..."
>>
>> GIORNO 5
>>
>> " Mi sembra incredibile. Ma alla sicurezza non ci sono altri umani al di
>> fuori
>> di noi? Perché sempre di guardia in questo posto? "
>> Nemicker cercava di non darlo a vedere ma era molto nervoso. Kazinsky lo
>> poteva
>> vedere dalla mascella contratta e dal tono della voce.
>> " Lo sai che ci sono. Si vede che i turni sono girati così."
>> " Ma per favore. Io non ce la faccio più. È la puzza soprattutto."
>> " In effetti è un po' forte..."
>> " Sembra un porcile klingon, te lo dico io."
>> Kazinsky cercò di alleggerire l'umor nero del collega.
>> " Perché, tu quando hai mai visitato un porcile klingon?"
>> Nemicker lo ignorò.
>> " È ributtante. Non lo sopporto più. E non li sopporto più."
>> " Lo sai com'è le docce soniche necessitano di sistemi di controllo e
>> potrebbero
>> venir compromessi. Si lavano con l'acqua, ma lo spazio è quello che è.
>> Fanno i
>> turni. "
>> " La verità è che sono loro che puzzano."
>> " Ogni razza ha i propri distinti odori corporei. Normalmente tutti loro
>> sono
>> sparsi in tutta la nave. Ma ora sono tutti pigiati in un unico ambiente.
>> Il
>> risultato è un cocktail esplosivo temo... "
>> " Bah, a me ha sempre dato fastidio. In particolare quello dei boliani. Lo
>> sai
>> che mangiano carne decomposta? "
>> " Certo che lo so. Lo sanno tutti."
>> " Ecco. A me questo ha sempre fatto senso. Il pensiero che..."
>> " Mi scusi..."
>> Ga'le'te stava tirando la manica dell'uomo.
>> " GIÙ LE MANI SCHIFOSO MANGIACADAVERI!"
>> Nemicker tirò violentemente il braccio facendo rotolare a terra il piccolo
>> boliano.
>> L'uomo della sicurezza, con gli occhi iniettati di sangue, parve sul punto
>> di
>> colpire.
>> Kazinsky si mise di mezzo.
>> " Josh, sei impazzito? Fermati subito."
>> " Cosa succede qui?"
>> Un grosso tellarite si stava avvicinando con fare minaccioso.
>> Nemicker si girò a fronteggialo.
>> " Succede che il piccoletto ha cercato di aggredirmi. Ecco cosa."
>> " Ma dai? Invece visto da dove ero io è sembrato che ti tirasse solo la
>> manica.
>> Peraltro ti dispiacerebbe ripetere come lo hai apostrofato? "
>> Ora il viso del tellarite era a pochi centimetri da quello dell'uomo.
>> Nemicker
>> sentì il fiato dell'altro penetrargli nelle narici.
>> Caricò il pungo e lo sganciò alla mascella del suo avversario.
>> " ALLONTANATI, BRUTTO..."
>> Il tellarite accusò il colpo ma si fece subito avanti. Nel frattempo una
>> piccola
>> folla si stava raccogliendo alle sue spalle.
>> Kazinsky si mise di nuovo in mezzo.
>> " Calmatevi tutti! Si può sapere cosa vi prende? Nessuno picchia nessuno
>> qui. "
>> Il tellarite si fermò. Ma rimase minaccioso.
>> " Dillo al tuo amico."
>> " Il mio amico adesso farà due passi indietro e tu pure. Nemicker.
>> Allontanati.
>> Josh. Ho detto: FATTI. INDIETRO. "
>> I due contendenti si fissarono in cagnesco un paio di secondi. Poi si
>> allontanarono all'indietro.
>> " Bene. Bene... ora ci rilassiamo tutti, ok? Signore, è ferito?"
>> Kazinsky si era rivolto Ga'le'te, che durante lo scambio era rimasto a
>> terra
>> inebetito.
>> " No... no tutto a posto..."
>> Disse il boliano rialzandosi.
>> " Bene... visto che stiamo tutti bene, diciamo che non è successo nulla e
>> torniamo alle nostre rispettive occupazioni. Va bene? "
>> Il tellarite non si mosse
>> " Non va bene. Il tuo amico ha colpito due di noi."
>> " E se ne occuperà chi di dovere."
>> L'altro grugnì. Fissò negli occhi Nemicker e poi Kazinsky. Poi si girò e
>> se
>> ne andò trascinando con sé Ga'le'te.
>> Kazinsky sgonfiò il petto con un sospiro di sollievo. Anche Nemicker
>> sembrò
>> sgonfiarsi come un palloncino bucato.
>> Attivò il comunicatore sul petto.
>> " Kazinsky a Tkar. Signore, dovrebbe venire all'area sicura. C'è stato un
>> problema. "
>>
>> USS Seatiger – Sala Riunioni
>> 05/07/2397 Ore 14:30 Data Stellare 74508.50
>>
>> " Io non dirò che lo avevo detto. Perché sarebbe di una cafonaggine
>> inaudita e
>> non sarebbe da me. Quindi sia messo agli atti che non lo sto dicendo. "
>> Anena sfoggiava un leggero sorriso beffardo.
>> Arjan si trattenne dal sollevare gli occhi al cielo.
>> " Bene, guardiamarina. Ha espresso il concetto. Quello che mi ha sorpreso
>> è che
>> le cose siano precipitate così in fretta. "
>> " Bé, capitano, consideri tre fattori."
>> Anena iniziò a contare sulle dita dalle unghie smaltate a vortici colorati.
>> " Uno. L'umanità si è affrancata da tempo dalle brutture di comportamenti
>> antisociali. Questo significa anche è da molto tempo che non sono esposti
>> a
>> questi comportamenti. In breve mancano gli anticorpi, se vogliamo fare la
>> solita
>> metafora stupida. "
>> " Due. Siamo in una scatoletta di latta sparata nello spazio. Troppi e
>> troppo
>> stretti. Una pentola a pressione. E le pentole a pressione si usano per
>> cuocere
>> il cibo più in fretta. Però... Oggi sono una macchina per metafore. "
>> " Tre. Lei ha diviso l'equipaggio in due gruppi. Ha creato una frattura in
>> un
>> gruppo unito. Ed uno dei due gruppi ha un grande potere sull'altro. In
>> questa
>> situazione il primo finisce per reprimere il secondo. È un fenomeno
>> osservato
>> spesso nelle carceri. E prima che lo chieda, no non sono incline a nessuna
>> ipotesi 'paranormale' tipo possessioni ed altre sciocchezze simili. Tutto
>> questo
>> è perfettamente spiegabile naturalmente. E quindi tristemente... "
>> " Il danno è risanabile?"
>> " Sì ma sa cosa succederà? La negazione. Fingeranno tutti che quello che è
>> successo non sia successo. Il che è il modo più sbagliato per reagire. Ed
>> io
>> avrò il mio bel d'affare per costringere tutti ad ammetterlo... e questo se
>> risolviamo in fretta questa situazione. Poi cominceranno a nascere delle
>> faide.
>> A quel punto sarà dura. "
>> Arjan annuì all'indirizzo del consigliere per segnalare che aveva preso
>> atto
>> della sua esposizione.
>> Poi si rivolse al capo ingegnere.
>> " Tenete Carelli. Se leggo bene la sua espressione non ci sono buone
>> notizie. "
>> " No, capitano. Temo di no. Abbiamo provato di tutto ma non abbiamo
>> ottenuto
>> nulla. "
>> Il viso di Droxine mostrava tutto il peso della sconfitta.
>> " A questo punto no possiamo più rimandare. Non rimane che disattivare la
>> sala
>> ologrammi 1. "
>> " Lo immaginavo e sono pronta. Posso farlo anche da qui."
>> " Proceda."
>> Finn si alzò a mezzo dalla sedia protendendosi in avanti verso il capo
>> ingegnere.
>> " Aspetti! Capitano, ne è sicuro?"
>> " Non entusiasta e vorrei avere altre opzioni. Ma sicuro sì. Ha altre idee,
>> Numero Uno? "
>> " Bé no... ma sarà la decisione giusta? In fondo non siamo in immediato
>> pericolo. In questo modo rischiamo di condannare il tenente Gallivan. "
>> " Ne sono consapevole."
>> " Intendo dire: i guai che stiamo avendo sembrano essere collegati alla
>> natura... diciamo particolare delle inclinazioni del signor Gallivan.
>> Inclinazioni che ci stanno particolarmente antipatiche. Forse perché ci
>> ricordano il nostro passato più oscuro... "
>> " Le ricordo che sono un trill. Detto questo, sta insinuando che le mie
>> decisioni siano influenzate da un pregiudizio? "
>> " Capitano, mi dispiace, ma potrebbe. Questi discorsi filosofici non fanno
>> per
>> me e non sono capace di esprimermi a dovere. Ma le chiedo: agire con
>> leggerezza
>> verso un individuo dotato di pregiudizio non è esso stesso un pregiudizio?
>> "
>> Kenar considerò per qualche attimo il suo primo ufficiale. Poi gli sorrise.
>> " Il suo cuore è al posto giusto, signor Finn. Ed ha ragione. Tuttavia la
>> situazione richiede una decisione immediata. Non possiamo più aspettare.
>> Talvolta un capitano deve intraprendere azioni che non vorrebbe dover
>> prendere.
>> Questa alla fine l'essenza del comando. E la sua maledizione."
>> Si rivolse al capo ingegnere.
>> " Quindi, tenente Carelli, può procedere. La responsabilità delle
>> conseguenze
>> saranno interamente sulle mia mani. "
>> Droxine annuì mentre Finn si rimetteva seduto con un'espressione
>> rassegnata.
>> " Sì capitano. Procedo."
>> Armeggiò qualche secondo con il display.
>> " Fatto. La sala ologrammi ora è sconnessa della rete energetica."
>> " Bene. Sa cosa fare. Vediamo se ora sarà possibile ripulire i sistemi..."
>> Droxine lo interruppe.
>> " Un attimo! La sala ologrammi 1 è ancora online!"
>> " Ha rifiutato il comando?"
>> " No, capitano. Gli output di energia sono nella norma. La Seatiger non
>> sta
>> fornendo potenza a quella sala ologrammi. "
>> " Ed allora come fa ad essere attiva?"
>> Droxine allargò le braccia in segno incredulità.
>> " Capitano... non lo so. Sembra che si stia alimentando da sola..."
>> #################################################
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Ciao
Fabrizio
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Tenente Comandante
Rashan Tholos
Capo OPS
USS Redoutable
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Mail gioco: rashan.tholos a gmail.com
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