[Stml3] [07.03] - Carelli - Loro
Cmdr. Arjian Kenar
arjiankenar a gmail.com
Sab 27 Lug 2019 16:03:36 CEST
Grazie Massimiliano,
il brano è online
<http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Seatiger/main.php?include=viewlogs_2.php&missione=168&viewlog=2>
.
Michele
Il giorno gio 25 lug 2019 alle ore 01:03 illu <illuminato666 a gmail.com> ha
scritto:
> Ecco il pezzo. Enjoy
>
> Massimiliano aka illu aka Carelli
>
> NOTE (spoiler alert)
> Ho inserito un personaggio giovanissimo (11 anni) assumendo che ce ne
> siano a bordo. questo è opinabile. non è strumentale per la storia e quindi
> si può togliere. semplicemente mi piaceva la situazione...
>
>
> #################################################
> Sala ologrammi?
> 30/06/2397 Ore ??
>
> Era brutto, era brutto. Cosa faceva lì? Dove era lì? E l'altro, l'altro..
> LASCIALASCIANONONOSCAPPASCAPPASCAPPASCAPPASCAPPA...
> Era così dilaniante. Si agitava si agitava... senza scopo senza ragione...
>
> ABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINI
>
> ABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINI
>
> ABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINI
> Non lo voleva ma come liberarsene? Come? Come?
> ABOMINIABOMINIABOMINIVIADIQUAFUORIFUORISCAPPASCAPPA...
> qua? Cosa è 'qua'? Implica l'esistenza di altro luogo cosa è altro luogo?
> Esiste solo luogo.
>
> ABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINISOFFOCOSOFFOCOFUGGISCAPPACOLPALOROVIAVIA...
> Concetto nuovo: insieme chiuso che contiene insieme chiuso. Come questo
> con
> l'altro. Ma dunque...
> GUARDAGUARDAVAIVAIVAI
> Cerco di percepire ma come vedere? Bisogno di... di... concetto: sensore.
> Occhi?
>
> MALEMALEMALELASCIALACIAABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIVIAVIA
> Sì ora esso/essi vedono. Percepiscono. Altro da sé. Altro 'luogo'
>
> VAIVAIVAIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINIABOMINISALTASALTASALTA
> Ed esso/essi saltarono.
>
> USS Seatiger – Bar di Prora
> 30/06/2397 Ore 19:30 Data Stellare 74495.38
>
> " ...insomma il classico delitto in stanza chiusa, capisci? solo che manca
> la
> vittima. "
> Disse Droxine agitando il cucchiaio sporco di zuppa di ceci per
> sottolineare il
> concetto.
> Anari, dall'altra parte del tavolo, che era ormai abituata ai vezzi
> dell'amica,
> era pronta a schivare eventuali schizzi.
> " Proprio strano. Quasi quanto scoprire che un razzista nella flotta. "
> " Ha stupito molto anche me. Ma pare che sul piano professionale
> mantenesse
> un certo distacco. Forse è peggiorato per il prolungato periodo di
> permanenza
> a bordo. Il nostro esilio forzato pesa psicologicamente su tutti. "
> " Bah un razzista è un razzista. Infilarlo in una scatola di latta sparato
> nello
> spazio stretto come una sardina assieme all'oggetto dei suoi pregiudizi
> non è
> una una cosa intelligentissima da fare. "
> " Lo sai che un periodo di servizio su di una nave stellare fa curriculum
> se
> vuoi fare carriera. "
> " Sì ma bisogna anche approvarlo, questo incarico. E chi lo ha fatto aveva
> accesso alle cartelle cliniche. "
> Droxine fendette l'aria con il cucchiaio per chiudere l'argomento. Anari
> parò di
> tovagliolo.
> " Tutto questo che vuoi, ma non ci riguarda. Non avremmo dovuto neanche
> saperlo.
> Ci hanno informato solo perché la cosa è uscita fuori al concerto del
> comandante. "
> " Non ci riguarda ma nulla ci impedisce di discuterne. Ma diciamo che te
> la do
> vinta... come pensi di procedere? "
> " Ho messo il guardiamarina Latitude ad occuparsene. "
> " Latitude? Ma non è un po' giovane per affidargli di una cosa simile? "
> " Giovane ma intraprendente. Mi piace. Voglio vedere come se la cava. Ha
> idee
> interessanti anche se piuttosto fantasiose. Pensa che ha una teoria
> secondo la
> quale Gallavin potrebbe essere stato trasformato in energia ed assorbito
> nel
> sistema olografico! "
> " Ma è impossibile! "
> " È quello che gli ho detto anche io: contraddice una decina di leggi
> della
> fisica! Ma mi piace il pensiero creativo. "
> " Creativo è minimizzare. "
> " E poi fa impazzire Tkar. "
> " L'universo gliene renda merito. "
> " Comunque credimi, sto seguendo la cosa da vicino. Voglio solo fargli
> accumulare esperienza. "
> Anari ridacchiò.
> " Brava Mamma Dro. "
> " Sì, sì prendi in giro. Sta di fatto che non so che pesci prendere. Per
> adesso
> il capitano ha ordinato la disattivazione di tutte le sale ologrammi
> tranne
> quella incriminata. Per buona misura gli ho fatto isolare tutto il sistema
> olografico. Nulla entra nulla esce. Però io sono affranta... "
> " Bé lo sai allora cosa devi fare... "
> Droxine le lanciò uno sguardo colpevole.
> " Lo sai che non dovrei... "
> " Dovere no, potere sì. "
> " Sei un diavoletto tentatore, lo sai? Ma solo una coppetta piccola. "
> " Ebbene sì. Sono stata mandata per attentare al tuo giro vita... fai
> strada.
> Ti faccio compagnia. "
> Le due donne si alzarono e si diressero al replicatore più vicino.
> " Computer, una coppa piccola di gelato al cioccolato. "
> Una coppetta ripiena dell'oggetto del desiderio del capo ingegnere si
> materializzò immediatamente.
> Poi fu la volta di Anari.
> " Per me una coppa piccola di gelato alla vaniglia. "
> =^= Richiesta negata. Abominio non autorizzato. =^=
> Le due donne guardarono trasecolate a bocca aperta il replicatore. Poi
> rivolsero lo sguardo l'una all'altra.
> " Abominio? "
> " Nulla esce e nulla entra? "
> Droxine colpì il comunicatore sul petto mentre già si affrettava fuori del
> bar
> di prora.
> " Carelli a capitano Kenar. Signore, abbiamo un problema. "
>
> USS Seatiger – Sala Riunioni
> 30/06/2397 Ore 22:30 Data Stellare 74495.72
>
> Arjan stava a dita intrecciate contemplando i suoi ufficiali.
> " Come è possibile? "
> " Non è possibile, capitano. "
> Droxine aveva un atteggiamento tra l'incredulo ed il piccato. Come se
> l'universo
> si fosse messo a farle i dispetti.
> " Il sistema olografico era stato disconnesso della rete. E quando dico
> 'disconnesso' intendo fisicamente disconnesso. Niente firewall: le reti
> informatiche non potevano colloquiare. "
> " E se la contaminazione fosse avvenuta prima che avesse isolato i
> sistemi? "
> " No dai log si capisce chiaramente che i sistemi vengono compromessi dopo.
> La cosa più assurda è che i punti di accesso sono diffusi a macchia d'olio.
> Ho passato le ultime ore a tentare di ripulire i sistemi. Non appena lo
> faccio
> vengono reinfettati. Ho persino fatto tre reset completi dei sistemi. Dopo
> pochi
> secondi tornano nella situazione precedente. "
> " Backup compromessi? "
> Provò a suggerire Anari.
> " I checksum corrispondono. "
> " In questo caso l'ipotesi più logica è il sabotaggio. "
> Tkar aveva parlato con calma serafica.
> " Questo è possibile, suppongo... ma se lo è per fare cosa? Con questi
> mezzi
> avrebbe potuto fare qualsiasi cosa. Non mi quadra. "
> " La nostra mancanza di informazioni non implica la negazione degli eventi
> o la
> loro attendibilità. "
> " Sì, si, ma il mio istinto dice altro. "
> " L'istinto degli umani, tanto favoleggiato, non ha fondamento
> scientifico... "
> Finn interloquì.
> " Ma il programma non potrebbe essere uscito dalla sala ologrammi ed
> entrato
> nel computer principale? "
> Droxine lanciò uno sguardo incredulo al primo ufficiale.
> " E come sarebbe possibile? "
> " Bé sono ologrammi no? Possono camminare... "
> " Solo in presenza di un emettitore olografico. E comunque un ologramma
> non può
> certo infettare un sistema toccandolo!! "
> " È che avevo visto questo vecchio olomovie in cui appunto degli ologrammi
> zombi
> alieni nazisti escono dal... "
> Finn lasciò morire la frase nel silenzio generale.
> " Va bene, sto zitto. "
> Kenar si intromise.
> " Signori, rimaniamo sul concreto. È evidente che i nostri problemi
> derivano
> dalle sale ologrammi. Ed in particolare dalla scomparsa del signor
> Gallivan.
> Potremmo disattivare i sistemi olografici, ma con così pochi dati a nostra
> disposizione non sarebbe che una decisione alla cieca. Potremmo mettere in
> pericolo la vita di un membro dell'equipaggio. Quindi ce la lasceremo solo
> come
> ultima opzione. "
> Tkar replicò con il solito cipiglio.
> " Capitano, ci saranno grandi problemi operativi. Attualmente il computer
> si
> rifiuta di eseguire i comandi del personale non umano. E questo esclude
> quasi la
> metà dell'equipaggio dalle normali mansioni. Perfino muoversi e nutrirsi è
> un
> problema. Le porte ed i turboascensori si rifiutano di aprirsi ed i
> replicatori
> non forniscono cibo. È possibile ovviare facendo modo che gli umani
> facciano da
> tramite, ma è una soluzione a dir poco inefficiente. Inoltre non abbiamo
> garanzie che le cose rimarranno come stanno. Il computer potrebbe
> facilmente
> disattivare il supporto vitale negli alloggi, avvelenare le bevande e così
> via. "
> " Capisco. Cosa suggerisce? "
> " Creiamo nell'area cargo principale sul ponte 3 una zona
> deinformatizzata.
> Niente supporto vitale o sistemi complessi. Aria e calore da aeratori
> stupidi
> gestiti manualmente. Cibo ed acqua verranno replicate in grandi quantità e
> distribuite dal personale umano. In questa zona sicura alloggerà il
> personale
> non umano, fino ad emergenza risolta. Fatta eccezione chiaramente per lo
> staff
> di comando. Questo vale anche per lei, capitano. Le consiglio di passare
> il
> comando al comandante Finn, che seguirà le sua direttive quando ci sarà da
> interagire con i sistemi. Alla lettera. "
> Con l'ultimo commento Tkar aveva lanciato uno sguardo severo al primo
> ufficiale.
> Finn lo guardò di rimando con la bocca a forma di 'O'. Stava per ribattere
> ma
> Anena lo batté sul tempo.
> " Capitano! Sconsiglio caldamente questa soluzione. Potrebbe avere
> ripercussioni
> negative sul morale dell'equipaggio. "
> Kenar lasciò vagare lo sguardo sui sui ufficiali riuniti considerando le
> loro
> parole. Poi parlò.
> " Annotato, signor Lawtoein. Signor Tkar, metta in atto la sia idea. Non
> possiamo rischiare ed auspicabilmente il problema sarà risolto prima che il
> morale dell'equipaggio diventi un problema. "
>
> GIORNO 1
>
> " Tenente Ga'le'te, le ripetiamo ancora una volta: lei non può lasciare
> l'area
> sicura fino a nuovo ordine. "
> Joshua Nemicker e Walter Kazinsky erano di guardia da poche ore all'uscita
> dell'area sicura ed il piccolo boliano era già venuto due volte a chiedere
> di
> andare al dipartimento scientifico.
> " Lei non capisce, guardiamarina. Io DEVO andare. Mi bastano pochi minuti.
> Devo
> solo correggere i parametri di ionizzazione nell'acqua dei fitobatteri di
> cui
> mi sto occupando. Altrimenti mesi di lavoro finiranno in fumo."
> " La capisco, ma sono sicuro che i suoi colleghi saranno in grado di far
> fronte
> al problema. "
> " Assolutamente no! Nemmeno io sono in grado di determinare i parametri a
> priori. Devo farlo io e di persona! "
> " Mi spiace. Non si fanno eccezioni. "
> " Ma... "
> Nemicker lasciò trasparire una punta di durezza nella voce.
> " Non insista, signore. La prego di tornare al suo posto. "
> Il boliano lo guardò sconfortato ancora per qualche secondo, poi se ne
> andò
> mogio.
> Nemicker sospirò rumorosamente.
> " Certo che è proprio una testa dura! "
> Kazinsky ridacchiò.
> " Questo è certo. Il problema è che non è l'unico. Ho perso il conto di
> tipi di
> tutte le forme e colore che che si sono presentati a fare richieste
> simili. "
> " Già. Mi ero chiesto perché ci avessero messo di guardia. Dovrebbe bastare
> l'ordine del capitano, no? Ed invece... "
> " Eppure dovrebbero saperlo. È per la loro sicurezza. Non è che metà
> dell'equipaggio può mettersi a servire l'altra metà. "
> " Appunto. Visto che non possono fare nulla potrebbero almeno
> approfittarne per
> riposarsi. Magari potessi rimanermene in panciolle tutto il giorno! Invece
> ho
> il doppio turno... "
> " Idem, fratello. "
>
> GIORNO 2
>
> Maria Sanchez si chinò ad accarezzare le minuscole antenne sulla testa
> della
> figlia.
> " Su Cindy, non piangere. È solo per poco tempo. La mamma verrà a trovarti
> spesso, d'accordo? "
> Cindy, 11 anni, tentò fare la forte ma dei grossi lacrimoni le solcarono
> le
> guance.
> Maria aveva conosciuto Erias, andoriano, 15 anni prima. La relazione si
> era evoluta, fino alla decisione di mettere in cantiere quel piccolo
> miracolo
> di amore ed ingegneria genetica che era Cindy. Poi le cose non erano
> andate bene
> e le loro strade si erano divise. Non per la prima volta, da quando la USS
> Seatiger si era persa in quell'assurdo universo, Maria desiderò di non
> aver
> chiesto l'affidamento della figlia. L'insicurezza della loro situazione
> pesava
> sulla psiche degli adulti, figurarsi su quello di una bambina così piccola.
> Rasal, un grosso tellarite, si inginocchiò accanto a Cindy.
> " Coraggio tappetto. Ma mamma deve andare. Se vieni con me ti isso sulle
> spalle
> e ti faccio fare il giro come una regina va bene? "
> Cindy esitò qualche secondo imbronciata. Poi fece un timido segno di
> assenso con
> il mento.
> Pochi secondi dopo si stava allontanando a cavallo di tellarite. Ma prima
> di
> girare l'angolo lanciò uno sguardo supplichevole alla madre.
> Maria la salutò agitando la mano mentre il cuore le si stringeva nel petto.
>
> GIORNO 3
>
> Tap tap tap tap.
> Raviderlo guardò fosco il deltano accanto a lui.
> " Nik? "
> Tap tap tap tap."
> " Nik? "
> Tap tap tap tap.
> " NIK! "
> Tap tap...
> " Lo stai facendo ancora. Finiscila di far saltellare quella gamba. "
> " Scusa Rav. È che non ne posso più di questa inattività. Ero abituato a
> lavorare 11 ore al giorno. Mi stanno saltando i nervi. "
> " Già. Siamo tutti nella stessa barca. "
> " Che poi non è che ci siano cadute braccia e cervello. Basterebbe
> organizzarsi.
> Ci sono molte cose che potremmo fare anche da qui. "
> Raviderlo sospirò. Aveva perso il conto delle volte in cui lui ed il suo
> vicino
> avevano intavolato questa conversazione.
> Prima dell'inizio dell'emergenza conosceva il deltano solo di di vista. Ora
> il destino aveva messo l'andoriano ed il deltano vicini di branda. Per
> sfortuna
> di Raviderlo, che trovava quest'ultimo piuttosto irritante.
> " Te l'ho già detto. Sarebbe più lavoro per coordinare il lavoro che che
> il
> lavoro svolto. "
> " Sciocchezze. Una buona organizzazione e si può fare. Ti ho già detto che
> lavoro alla logistica? "
> " Almeno duecento volte... "
> " È la volontà che manca! "
> Tap tap tap tap.
> La gamba di Nik aveva ricominciato a saltellare.
> " È solo una soluzione temporanea... "
> Tap tap tap tap.
> " Hah... siamo qui da giorni e non si vedono sviluppi! "
> " Considera che è come se l'equipaggio fosse dimezzato. La nave è mandata
> avanti
> solo dagli umani. "
> Tap tap tap tap.
> " Appunto. Famosissimi per l'efficienza. Come no?! "
> " Ora sei ingiusto... "
> Tap tap tap tap.
> " Ma quale ingiusto. E poi si può sapere da che parte stai? Con noi o con
> loro? "
> Tap tap tap tap.
> " Si può sapere di cosa diavolo parli E FINISCILA CON QUELLA GAMBA! "
> L'andoriano prese per il bavero l'altro e lo scaraventò per terra.
> I due rimasero qualche secondo a guardarsi, ghiacciati. Poi Raviderlo
> offrì la
> mano a Nik.
> " S-scusa... non so cosa mi sia preso. "
> Nik accettò la mano e si rialzò.
> " Non fa nulla. Data la situazione abbiamo tutti i nervi a fior di pelle...
> facciamo che non sia successo niente. Del resto tra di noi dobbiamo
> rimanere
> uniti. "
>
> GIORNO 4
>
> " ... te lo dico io. La situazione è insostenibile. Avrò dormito quattro
> ore
> negli ultimi tre giorni. "
> Elisa Giretti Stava consumando una cena veloce assieme all'amica e collega
> Giuly
> Ronson.
> " Io lo stesso. Abbiamo il doppio del lavoro ed in più dobbiamo anche
> accollarci
> il sostentamento di quelli là. "
> " Bé non è che sia colpa loro. "
> " No no, certo. Ma ti fa un po' rabbia vederli là senza fare nulla mentre
> noi ci
> ammazziamo di lavoro. "
> " Non essere ingiusta, dai. "
> " È che sono nervosa. Siamo tutti colleghi e ci diamo una mano a vicenda.
> Intanto però quando sono andata a portare le razioni mi hanno guardato
> male.
> Voglio dire, visto quanto ci sbattiamo per loro potrebbero almeno mostrare
> un
> po' di gratitudine non credi? "
> " Bé sì, un po' è vero... "
>
> GIORNO 5
>
> " Mi sembra incredibile. Ma alla sicurezza non ci sono altri umani al di
> fuori
> di noi? Perché sempre di guardia in questo posto? "
> Nemicker cercava di non darlo a vedere ma era molto nervoso. Kazinsky lo
> poteva
> vedere dalla mascella contratta e dal tono della voce.
> " Lo sai che ci sono. Si vede che i turni sono girati così. "
> " Ma per favore. Io non ce la faccio più. È la puzza soprattutto. "
> " In effetti è un po' forte... "
> " Sembra un porcile klingon, te lo dico io. "
> Kazinsky cercò di alleggerire l'umor nero del collega.
> " Perché, tu quando hai mai visitato un porcile klingon? "
> Nemicker lo ignorò.
> " È ributtante. Non lo sopporto più. E non li sopporto più. "
> " Lo sai com'è le docce soniche necessitano di sistemi di controllo e
> potrebbero
> venir compromessi. Si lavano con l'acqua, ma lo spazio è quello che è.
> Fanno i
> turni. "
> " La verità è che sono loro che puzzano. "
> " Ogni razza ha i propri distinti odori corporei. Normalmente tutti loro
> sono
> sparsi in tutta la nave. Ma ora sono tutti pigiati in un unico ambiente.
> Il
> risultato è un cocktail esplosivo temo... "
> " Bah, a me ha sempre dato fastidio. In particolare quello dei boliani. Lo
> sai
> che mangiano carne decomposta? "
> " Certo che lo so. Lo sanno tutti. "
> " Ecco. A me questo ha sempre fatto senso. Il pensiero che... "
> " Mi scusi... "
> Ga'le'te stava tirando la manica dell'uomo.
> " GIÙ LE MANI SCHIFOSO MANGIACADAVERI! "
> Nemicker tirò violentemente il braccio facendo rotolare a terra il piccolo
> boliano.
> L'uomo della sicurezza, con gli occhi iniettati di sangue, parve sul punto
> di
> colpire.
> Kazinsky si mise di mezzo.
> " Josh, sei impazzito? Fermati subito. "
> " Cosa succede qui? "
> Un grosso tellarite si stava avvicinando con fare minaccioso.
> Nemicker si girò a fronteggialo.
> " Succede che il piccoletto ha cercato di aggredirmi. Ecco cosa. "
> " Ma dai? Invece visto da dove ero io è sembrato che ti tirasse solo la
> manica.
> Peraltro ti dispiacerebbe ripetere come lo hai apostrofato? "
> Ora il viso del tellarite era a pochi centimetri da quello dell'uomo.
> Nemicker
> sentì il fiato dell'altro penetrargli nelle narici.
> Caricò il pungo e lo sganciò alla mascella del suo avversario.
> " ALLONTANATI, BRUTTO... "
> Il tellarite accusò il colpo ma si fece subito avanti. Nel frattempo una
> piccola
> folla si stava raccogliendo alle sue spalle.
> Kazinsky si mise di nuovo in mezzo.
> " Calmatevi tutti! Si può sapere cosa vi prende? Nessuno picchia nessuno
> qui. "
> Il tellarite si fermò. Ma rimase minaccioso.
> " Dillo al tuo amico. "
> " Il mio amico adesso farà due passi indietro e tu pure. Nemicker.
> Allontanati.
> Josh. Ho detto: FATTI. INDIETRO. "
> I due contendenti si fissarono in cagnesco un paio di secondi. Poi si
> allontanarono all'indietro.
> " Bene. Bene... ora ci rilassiamo tutti, ok? Signore, è ferito? "
> Kazinsky si era rivolto Ga'le'te, che durante lo scambio era rimasto a
> terra
> inebetito.
> " No... no tutto a posto... "
> Disse il boliano rialzandosi.
> " Bene... visto che stiamo tutti bene, diciamo che non è successo nulla e
> torniamo alle nostre rispettive occupazioni. Va bene? "
> Il tellarite non si mosse
> " Non va bene. Il tuo amico ha colpito due di noi. "
> " E se ne occuperà chi di dovere. "
> L'altro grugnì. Fissò negli occhi Nemicker e poi Kazinsky. Poi si girò e
> se
> ne andò trascinando con sé Ga'le'te.
> Kazinsky sgonfiò il petto con un sospiro di sollievo. Anche Nemicker
> sembrò
> sgonfiarsi come un palloncino bucato.
> Attivò il comunicatore sul petto.
> " Kazinsky a Tkar. Signore, dovrebbe venire all'area sicura. C'è stato un
> problema. "
>
> USS Seatiger – Sala Riunioni
> 05/07/2397 Ore 14:30 Data Stellare 74508.50
>
> " Io non dirò che lo avevo detto. Perché sarebbe di una cafonaggine
> inaudita e
> non sarebbe da me. Quindi sia messo agli atti che non lo sto dicendo. "
> Anena sfoggiava un leggero sorriso beffardo.
> Arjan si trattenne dal sollevare gli occhi al cielo.
> " Bene, guardiamarina. Ha espresso il concetto. Quello che mi ha sorpreso
> è che
> le cose siano precipitate così in fretta. "
> " Bé, capitano, consideri tre fattori. "
> Anena iniziò a contare sulle dita dalle unghie smaltate a vortici colorati.
> " Uno. L'umanità si è affrancata da tempo dalle brutture di comportamenti
> antisociali. Questo significa anche è da molto tempo che non sono esposti
> a
> questi comportamenti. In breve mancano gli anticorpi, se vogliamo fare la
> solita
> metafora stupida. "
> " Due. Siamo in una scatoletta di latta sparata nello spazio. Troppi e
> troppo
> stretti. Una pentola a pressione. E le pentole a pressione si usano per
> cuocere
> il cibo più in fretta. Però... Oggi sono una macchina per metafore. "
> " Tre. Lei ha diviso l'equipaggio in due gruppi. Ha creato una frattura in
> un
> gruppo unito. Ed uno dei due gruppi ha un grande potere sull'altro. In
> questa
> situazione il primo finisce per reprimere il secondo. È un fenomeno
> osservato
> spesso nelle carceri. E prima che lo chieda, no non sono incline a nessuna
> ipotesi 'paranormale' tipo possessioni ed altre sciocchezze simili. Tutto
> questo
> è perfettamente spiegabile naturalmente. E quindi tristemente... "
> " Il danno è risanabile? "
> " Sì ma sa cosa succederà? La negazione. Fingeranno tutti che quello che è
> successo non sia successo. Il che è il modo più sbagliato per reagire. Ed
> io
> avrò il mio bel d'affare per costringere tutti ad ammetterlo... e questo se
> risolviamo in fretta questa situazione. Poi cominceranno a nascere delle
> faide.
> A quel punto sarà dura. "
> Arjan annuì all'indirizzo del consigliere per segnalare che aveva preso
> atto
> della sua esposizione.
> Poi si rivolse al capo ingegnere.
> " Tenete Carelli. Se leggo bene la sua espressione non ci sono buone
> notizie. "
> " No, capitano. Temo di no. Abbiamo provato di tutto ma non abbiamo
> ottenuto
> nulla. "
> Il viso di Droxine mostrava tutto il peso della sconfitta.
> " A questo punto no possiamo più rimandare. Non rimane che disattivare la
> sala
> ologrammi 1. "
> " Lo immaginavo e sono pronta. Posso farlo anche da qui. "
> " Proceda. "
> Finn si alzò a mezzo dalla sedia protendendosi in avanti verso il capo
> ingegnere.
> " Aspetti! Capitano, ne è sicuro? "
> " Non entusiasta e vorrei avere altre opzioni. Ma sicuro sì. Ha altre idee,
> Numero Uno? "
> " Bé no... ma sarà la decisione giusta? In fondo non siamo in immediato
> pericolo. In questo modo rischiamo di condannare il tenente Gallivan. "
> " Ne sono consapevole. "
> " Intendo dire: i guai che stiamo avendo sembrano essere collegati alla
> natura... diciamo particolare delle inclinazioni del signor Gallivan.
> Inclinazioni che ci stanno particolarmente antipatiche. Forse perché ci
> ricordano il nostro passato più oscuro... "
> " Le ricordo che sono un trill. Detto questo, sta insinuando che le mie
> decisioni siano influenzate da un pregiudizio? "
> " Capitano, mi dispiace, ma potrebbe. Questi discorsi filosofici non fanno
> per
> me e non sono capace di esprimermi a dovere. Ma le chiedo: agire con
> leggerezza
> verso un individuo dotato di pregiudizio non è esso stesso un pregiudizio?
> "
> Kenar considerò per qualche attimo il suo primo ufficiale. Poi gli sorrise.
> " Il suo cuore è al posto giusto, signor Finn. Ed ha ragione. Tuttavia la
> situazione richiede una decisione immediata. Non possiamo più aspettare.
> Talvolta un capitano deve intraprendere azioni che non vorrebbe dover
> prendere.
> Questa alla fine l'essenza del comando. E la sua maledizione."
> Si rivolse al capo ingegnere.
> " Quindi, tenente Carelli, può procedere. La responsabilità delle
> conseguenze
> saranno interamente sulle mia mani. "
> Droxine annuì mentre Finn si rimetteva seduto con un'espressione
> rassegnata.
> " Sì capitano. Procedo. "
> Armeggiò qualche secondo con il display.
> " Fatto. La sala ologrammi ora è sconnessa della rete energetica. "
> " Bene. Sa cosa fare. Vediamo se ora sarà possibile ripulire i sistemi... "
> Droxine lo interruppe.
> " Un attimo! La sala ologrammi 1 è ancora online! "
> " Ha rifiutato il comando? "
> " No, capitano. Gli output di energia sono nella norma. La Seatiger non
> sta
> fornendo potenza a quella sala ologrammi. "
> " Ed allora come fa ad essere attiva? "
> Droxine allargò le braccia in segno incredulità.
> " Capitano... non lo so. Sembra che si stia alimentando da sola... "
> #################################################
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OOOO
Capt. Arjan Kenar
Commanding Officer USS Seatiger NCC-72733
ICQ Combadge: 126295405
Private comunicator: arjiankenar a gmail.com
http://starfleetitaly.it/seatiger
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Occhio, Mente, Mano, Cuore
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