[Stml4] 04-03 - Cortes - Il commissario di Bordo
Roberto Battistini
rbattis72 a gmail.com
Ven 22 Lug 2016 07:53:26 CEST
Spettacolare e divertente!! La lettura mi ha proprio catturato!! Grande
capitano!!
La scelta narrativa del "commissario politico" è veramente interessante
e....un bel colpo per la Vanessa del nostro universo!!
Gran bel pezzo! Molto interessante anche l'aggancio alla Defiant e a quello
che è successo in quell'universo-speccio...
Ciao
Roberto
Il giorno 20 luglio 2016 20:43, Cesare Atlantis <cesare.atlantis a gmail.com>
ha scritto:
> Ciao,
>
> ecco il mio contributo alla storia!
>
> Vediamo se indovinate chi è il Commissario di bordo? Bè è anche facile....
>
>
> ISS-04 Atlantis, Plancia ore 4.49
>
> Il Commissario di bordo passava quasi tutto il tempo nel suo
> alloggio-studio a valutare e giudicare l’operato dell’equipaggio e,
> raramente, veniva chiamato dal capitano con lo scopo di consigliarlo in
> caso di problemi politici o simili. Spesso però i capitani usavano i
> Commissari di Bordo come capro espiatorio per situazioni impossibili. Dal
> canto loro i Commissari avevano il potere di mettere sotto accusa il
> capitano e a causarne la destituzione o morte.
>
> Il Commissario di Bordo della Atlantis monitorava la situazione e la
> chiamata non la colse impreparata. Semplicemente si alzò dalla sedia e di
> diresse fuori a passo veloce.
>
> Il Commissario di bordo adorava il rumore dei tacchi contro il duro
> metallo della pavimentazione. Quel rumore secco e deciso annunciava che lei
> stava arrivando incuteva nei marinai e negli ufficiali un terrore totale.
> In molti scappavano cercando di allontanarsi da lei mentre altri lavoravano
> più rapidamente. La sua era un’arma di intimidazione e di guerra
> psicologica, si trattava di una semplice ma efficace psicologia. Dietro di
> lei camminava il fido Alejandro, la sua guardia del corpo. La guardia del
> corpo camminava in silenzio pochi passi dietro il commissario e io suoi
> pesanti scarponi militari non producevano alcun suono. Alejandro teneva in
> mano un pesante fucile al plasma con la sicura disinserita.
>
> Dopo un breve viaggio il gruppo arrivò in plancia.
>
> Il Commissario, seguita dalla fida guardia del corpo, arrivò dal
> capitano:” Mi ha chiamato capitano?”
>
> “Sì.” Cortes indicò lo schermo che riproduceva l’immagine della Atlantis
> della Federazione.
>
> Il commissario scoppiò a ridere: ”Ha paura di una nave tatticamente
> inferiore?” La donna si avvicinò allo schermo:” I disgregatori di questa
> nave sono molto più potenti dei phaser che equipaggia… .”
>
> Cortes perse la pazienza, si alzò dalla poltrona e si avvicinò al
> Commissario. Prontamente Alejandro si preparò ad intervenire mentre le
> guardie del capitano alzarono le armi ma non accadde nulla, Fabio si limitò
> a dire: “La sua superficialità mi disgusta ha visto i rapport… .”
>
> “Ho visto i rapporti…. .”Il commissario scoppiò a ridere per poi
> aggiungere: ”Se vuole le faccio un riassunto.”
>
> “Proceda.”
>
> “Bene. Stavamo inseguendo l’entità ionica con la sesta flotta, poi
> l’entità ha generato un campo energetico che ci ha scaraventati qui e
> abbiamo trovato una nave simile alla nostra.” Il commissario fece alcuni
> passi per la plancia. “Le basta come riassunto?”
>
> “Direi di sì.” Cortes sorrise ironicamente: ”Io sono un semplice capitano
> e non ho accesso alle informazioni riservate del comando di flotta per cui
> ho bisogno di una conferma da chi può avere accesso ad ogni rapporto.”
>
> “Bene mi dica.”
>
> “Defiant.”
>
> Il commissario sorrise, il capitano aveva colpito il punto fondamentale.
>
> “La nave identificata come classe Constituction apparsa anni fa
> proveniente da un universo parallelo.” Il commissario raggiunse la
> postazione scientifica: ”Signor Mouri mi dia la lettura quantica della nave
> sconosciuta.”
>
> Lo scienziato si voltò verso il capitano come per chiedere conferma e,
> dopo aver ricevuto l’assenso, richiamò i dati: ”Eccoli… ma sono in
> opposizione di fase rispetto alla nostra lettura.”
>
> “E’ sicuro?” Chiese Cortes ringhiando.
>
> “Non ho commesso errori.” Si difese l’ufficiale.
>
> “E allora la nave proviene dallo stesso universo della Defiant solo da un
> tempo allineato col nostro non dal futuro.” Concluse il Commissario.
>
> Uss Atlantis nel frattempo
>
> Nemmeno il capitano Cortes della nave federale aveva perso tempo. Kimura
> aveva eseguito una serie di analisi tattiche e stava esponendo il
> rapporto:” Le loro armi sono superiori alle nostre direi in rapporto di un
> trentatré percento in più di potenza di fuoco. Mentre come difese siamo
> equivalenti.”
>
> Non erano le buone notizie che Cortes si sarebbe aspettato.
>
> “Anche come manovrabilità e velocità siamo equivalenti.” Aggiunse il
> timoniere Random con la sua secca voce metallica. Poi non seppe trattenere
> il commento:” Sembra di avere a che fare con una nave della nostra stessa
> classe solo che preparata in modo diverso.”
>
> “Vero ha ragione.” Ammise Cortes.
>
> Anche Mouri aveva appena finito l’analisi e, con un sorriso di orgoglio,
> disse: “In qualcosa siamo superiori. I nostri sensori sono superiori ai
> loro. Sia in precisione che in portata.”
>
> Kimura alzò lo sguardo scioccato e Random disse: ”Come?”
>
> Il capitano Cortes non voleva perdere tempo: ”Bene allora sfruttiamolo,
> situazione della scansione a lungo raggio?”
>
> “E’ in corso signore, rileviamo una serie di disturbi che ci rallentano le
> analisi.” Rispose l’ufficiale scientifico.
>
> Fabio poté quindi concentrarsi sugli svantaggi della sua nave: ”Tenente
> Kimura voglio che si metta subito al lavoro per culminare lo svantaggio.”
>
> “Si signore.” Rispose prontamente l’ufficiale.
>
> “Tenente Random voglio che si tenga pronto ad eseguire ogni manovra
> evasiva conosciuta… dobbiamo avere un vantaggio nella manovrabilità.”
> Ordinò il capitano Cortes.
>
> Infine il capitano su voltò verso il guardiamarina alle comunicazione:
> ”Rileviamo comunicazioni?”
>
> “Eh?” Rispose Reis sovrappensiero.
>
> “Guardiamarina!” Brontolò il capitano.
>
> “No non rilevo nulla.” Rispose la ragazza.
>
> Cortes aveva dato ai suoi uomini gli ordini. Forse avrebbero dovuto
> combattere contro una nave pari alla loro. Ma non erano “le” Atlantis a
> preoccupare il capitano Cortes ma bensì gli uomini che le comandavano.
>
> ISS-04 Atlantis, Plancia ore 5.03
>
> “… maledizione Mouri, non ha ancora trovato l’entità?” Protestò Cortes.
>
> “No signore troppe interferenze.”
>
> “No troppe scuse.” Cortes era furibondo e tornò a sedersi alla sua
> postazione. “Random rapporto.”
>
> Il tenente al timone sembrava più un androide che un umano. Aveva la parte
> destra del viso lacerata e sostituita da uno strano impianto cibernetico.
>
> “Manteniamo la posizione.”
>
> “Bene.” Cortes annuì e si rivolse all’ufficiale tattico:”Kimura si tenga
> pronto ad attaccare la creatura ionica casomai si facesse rivedere e anche
> la nave di quella ridicola Federazione.”
>
> “Ma noi non vogliamo attaccarli noi vogliamo il loro aiuto.” Si intromise
> con un sorriso maligno il Commissario.
>
> “Ma certamente:” Rispose il capitano e, facendo segno alla collega di
> iniziare, aggiunse: ”Proceda pure.”
>
> Il capitano e il Commissario erano sempre pronti a tramare e complottare
> l’uno contro l’altro ma quando c’era un nemico comune sapevano fare
> saldamente frontee allearsi. Il loro piano era piuttosto semplice: allearsi
> con la Federazione, catturare con il loro aiuto l’entità ionica e ritornare
> nell’Impero portandosi dietro, oltre la creatura, un secondo trofeo:
> l’altra Atlantis con l’equipaggio in schiavitù.
>
> Eppure Cortes temeva qualcuno: il suo sé stesso sulla Atlantis. Se gli
> assomigliava anche nel carattere sapeva di trovarsi di fronte ad un uomo
> molto diffidente che avrebbe spremuto al meglio i suoi uomini al fine di
> uscire da quella situazione.Cortes aveva sempre creduto che per trovare il
> peggiore nemico una persona doveva guardare in sé stessa. Oggi avrebbe
> verificato questa sua massima, perché si trovava a confrontarsi
> letteralmente con sé stesso.Per questa ragione aveva chiesto al Commissario
> di bordo di prendere lei la palla e chiedere all’altra Atlantis di
> aiutarli. Voleva spiazzare l’altro capitano, confondergli le idee e
> lasciare che il bel visino del Commissario di bordo lo convincesse ad
> aiutarli e a fidarsi.
>
> Il commissario di bordo si avvinò allo schermo e disse: ”Comunicazioni
> aprire il contatto con l’altra Atlantis.”
>
> Uss Atlantis nel frattempo
>
> *… il mio più grande nemico lo devo cercare dentro di me.*Cortes stava
> pensando ad una sua vecchia massima dei tempi dell’accademia. L’aveva
> coniata mentre studiava e lottava per passare gli esami al fine di
> concentrarsi nel superare i suoi limiti e difetti. Ora invece sembrava che
> si trovava ad una sua strana copia di cui non riusciva a fidarsi.
>
> Era così sovrappensiero che quasi non si accorse che il guardiamarina Reis
> lo stava chiamando: ”Capitano.”
>
> “Mi dica guardiamarina.” Rispose Cortes.
>
> “Comunicazione in arrivo dall’altra nave.” Rispose prontamente la ragazza.
>
> “Sullo schermo.”
>
> Dopo pochi istanti comparve sullo schermo l’immagine di una ragazza di
> circa trent’anni coi capelli biondi e gli occhi verdi. Indossava una strana
> uniforme grigia con ornamenti d’orati e rossicci. La ragazza sorrideva con
> un sorriso ammaliante. Dietro di lei, a pochi passi di distanza il capitano
> Cortes dell’Impero, stava osservando la situazione seduto alla sua poltrona.
>
> “Ma sono io… .” Dorothea non poté a far meno di lasciarci scappare quel
> commento ma il Commissario politico non le diede peso:=^=Capitano Cortes, è
> un piacere incontrarla.=^=
>
> Cortes rimase colpito nel vedere che stava parlando con una donna che
> assomigliava molto al suo addetto alle comunicazioni.
>
> “Il piacere è mio.” Rispose Cortes con un sorriso.
>
> =^=Io sono il Commissario politico Dorothea Reis.=^= La ragazza sorrise e
> aggiunse:=^=Mi scuso per l’inconveniente. Il capitano di questo vascello ha
> cercato soltanto di proteggere la sua nave e il suo equipaggio lanciandovi
> l’ultimatum, per fortuna siamo ancora in tempo per evitare inutili
> scontri.=^=
>
> Cortes notò che il commissario non chiamò il capitano con il nome ma
> rimase vaga come per nascondere qualcosa. L’umano però cercò di non darlo a
> vedere e accettò questa strana e inattesa proposta di pace: ”Molto bene,
> sono contento che il malinteso sia chiar… .”
>
> Una serie di allarmi si accesero all’improvviso sulla postazione
> scientifica, Mouri quasi urlò interrompendo il capitano: ”Rilevo una massa
> in avvicinamento rapido… rotta di intercettazione.”
>
> “Confermato.” Si limitò a dire Kimura per poi aggiungere: “Impatto 7
> secondi… non posso colpirlo, scudi al massimo… .”
>
> Ma Cortes non sentì neppure la seconde parte della frase. Con la coda
> dell’occhio vide su un monitor l’avvicinarsi di un oggetto con una
> traiettoria perpendicolare alla linea immaginaria tracciata tra le due
> navi. Era grande e veloce. Si aggrappò alla poltrona e ordinò: ”Signor
> Random azione evasiva.”
>
> La comunicazione era rimasta aperta e Reis, quella della Uss Atlantis, era
> rimasta ad osservare la situazione: vide la sua controparte voltarsi di
> scatto e parlare con l’altro capitano Cortes il quale si attivò subito
> urlando ordini furiosi contro l’equipaggio e promettendo punizioni
> esemplari in caso di errori. Il guardiamarina rimase incuriosita dalle
> reazioni di quell’equipaggio così simile ma così diverso, conscia di poter
> apprendere di più su di loro in quella situazione che in un ora di
> conversazioni di facciata, premette il tasto di registrazione e memorizzò
> un breve filmato di diversi secondi nelle memorie interne della nave. Una
> parola la colpì evenne pronunciata pochi istanti prima che Cortes ordinò di
> chiudere la conversazione: entità ionica.
>
> Nel frattempo Random sentì l’ordine del capitano ma aveva già previsto
> tutto: si aggrappò ai comandi e, con tutta la forza che aveva in corpo come
> se dovesse fisicamente spostare lui la nave, diede il comando di rollata a
> destra con una secca cabrata accendendo tutti i propulsori. Vide sui
> sensori di navigazione che nello stesso istante anche l’altra nave aveva
> eseguito una manovra simmetrica e stavano volando affiancati. Poi l’allarme
> di collisione si attivò: mancavano 2.6 secondi all’impatto con l’oggetto in
> avvicinamento.
>
>
>
>
> ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
> Ho preferito far riassumere al Commissario di bordo la situazione e cosa è
> successo in passato nell'Impero e la scoperta della Defiant.
>
> Nel mentre ho pensato che l'equipaggio della Atlantis avrebbe cercato di
> capire la situazione e di prepararsi contro un eventuale attacco dell'Impero
>
> --
> Ciao
> Marco
>
> ---------------------------
> Capitano 0000
> Fabio Yager Cortes
> Ufficiale comandante
> Uss-Atlantis Nx-04
> ---------------------------
>
> _______________________________________________
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