[Stml4] R: 03.01-BLAKE-Benvenuti su Rigel 3

Vanessa Reis Squirtaker Vanessa_Reis_Squirtaker a outlook.it
Lun 7 Nov 2016 19:04:25 CET


Quel Rigel che hai trovato non è quello corretto. L’ho visto anche io ed è addirittura fuori mappa solitamente. Sarà stata un’aggiunta successiva o altro.



I Rigelliani (canon) hanno avuto dei contatti con gli Andoriani e sono stati interpellati già dal 2155 per far parte dei membri fondatori della futura Federazione. Il loro sistema dovrebbe essere quello attorno alla stella Beta Rigel se non erro e, inoltre, è decisamente MOLTO più vicino di Risa.



Se serve pubblico una mappa, ma la invio in privato a tutti perché in lista la blocca sicuro



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Guardiamarina Dorothea Reis
Addetta Comunicazioni
Atlantis NX-04
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Da: Cesare Atlantis<mailto:cesare.atlantis a gmail.com>
Inviato: lunedì 7 novembre 2016 18:35
A: stml4 a gioco.net<mailto:stml4 a gioco.net>
Oggetto: Re: [Stml4] 03.01-BLAKE-Benvenuti su Rigel 3



Ciao,
ho trovato Rigel è a 770 anni luce dalla Terra, sembra abbastanza
lontano per un viaggio di circa 2 mesi.

Potremmo cambiare il nome della razza che lo dirige da Rigelliani
(specie cattiva che ha attaccato Christoper Pike) a Risian (abitanti di
Risa, scusate non ho trovato la traduzione in Italiano).
Risa è un pianeta che in futuro farà parte della Federazione ed è
relativamente vicino alla Terra e quindi è probabile che nel nostro
tempo intrattenga rapporti amichevoli con la Federazione.

La stazione potrebbe diventare Stazione Commerciale di Risa numero 3 e
potrebbe essere collocata vicina alla Terra e, quindi, facilmente
raggiungibile.

Cosa ne dite? Giudo, il brano è tuo a te la decisione finale.


Il 07/11/2016 12:45, Roberto Battistini ha scritto:
> Apperò!! Bel Teaser!! Mi è piaciuto e mi ha dato diversi spunti d
> riflessioni su come proseguire. Sono curioso..
> ciao
> Roberto /Random
>
> Il giorno 5 novembre 2016 16:36, Guido Fiorillo <gufiemail a gmail.com> ha
> scritto:
>
>> Ciao a tutti,
>> scusate per il piccolo ritardo; ecco il brano d'inizio della missione 3.
>> Come vi sembra? Aspetto di sentire la vostra opinione.
>>
>> =====================
>> Tenente John Blake
>> Ufficiale Scientifico Capo
>> Atlantis NX-04
>> =====================
>>
>> 5 Novembre 2171-Plancia della USS Atlantis
>> Dopo mesi di lavoro estenuante, l'intero equipaggio aspettava con ansia la
>> settimana di licenza concessa dal Capitano Cortes. Gli ufficiali, riuniti
>> sul ponte di comando, fissavano il visore principale, dove si cominciava a
>> distinguere, fra le stelle e le tenui nubi di polvere, la sagoma della
>> stazione spaziale Rigel 3, su cui sarebbero sbarcati fra poco.
>> "Capitano, una comunicazione in ingresso dalla stazione", annunciò il
>> guardiamarina Reis."La passi sul visore", ribatté Cortes. Sullo schermo
>> comparve il volto rubicondo e florido di un alieno completamente calvo, che
>>   cominciò a parlare, con voce untuosa: "Stimatissimo Capitano Cortes, il
>> mio nome è  Grinn Karver e sono lieto di darle il benvenuto su questa
>> piccola stazione che ho l'onore di dirigere. Spero che nei prossimi giorni
>> Lei possa non essere troppo deluso da quanto troverà sul mio piccolo mondo.
>> Pur sapendo che il mio umile invito è indegno di Lei e del suo equipaggio,
>> confido che questa sera non vorrà negarmi il piacere di cenare con Lei e
>> con gli ufficiali superiori" "Direttore Karver, la ringrazio del benvenuto
>> e accetto senz'altro il Suo invito", rispose Cortes, in tono forse non
>> molto entusiasta. Non appeno chiuso il canale subspaziale, gli ufficiali si
>> scambiarono un'occhiata di disappunto, ma prima che qualcuno potesse
>> parlare, il capitano intervenne "Sarà una seccatura, ma è nostro dovere
>> stringere rapporti amichevoli con le specie aliene che incontriamo E, mi
>> raccomando, voglio che questa sera siate cortesi e cerimoniosi almeno
>> quanto il nostro ospite", concluse Cortes con un mezzo sorriso."Arriveremo
>> alla stazione fra trenta minuti", comunicò il timoniere Random.
>> 5 Novembre 2171- Ore 22:30 Appartamento del direttore Grinn Karver
>> L'ufficiale scientifico guardava con sconforto i resti della lunga cena
>> ormai conclusa. Da più di un' ora gli rimbombava nelle orecchie la voce
>> melliflua di Karver, che riusciva a parlare ininterrottamente senza mai
>> dire nulla di preciso, se non riversare un profluvio di complimenti
>> affettati sui propri interlocutori. Reis -"l'affascinantissima signora che
>> siamo onorati di avere con noi"- come la definiva di continuo il Direttore-
>> bisbigliò a Blake: "Persino le offese gratuite dei Tellariti sono meglio di
>> questo strazio!" Blake sogghignò di rimando, sperando che i RIgeliani, la
>> specie cui apparteneva Karver, avessero l'abitudine di andare a letto
>> presto. Come per telepatia, proprio in quell'istante Finn pronunciò la
>> parola "letto". "Ma come Capitano! Perché mi rifiuta l'onore di ospitare
>> Lei e i suoi esimi ufficiali nella mia misera casa, almeno per questa
>> notte?" "Signor Karver, anche durante la licenza, io sono responsabile per
>> i miei uomini e voglio stare al loro fianco...se accettassi il suo invito,
>> capisce bene che verrei meno al mio dovere", rispose Cortes. "Ah, il dovere
>> per lei è tutto, è proprio un uomo esemplare, Capitano, e anche i suoi
>> ufficiali, per non parlare, poi ,dell'affascinantissima signora che
>> quest'oggi è con noi. Ma non sopporto, proprio non sopporto l'idea che
>> persone rispettabili come voi debbano mescolarsi ai tanti poco di buono, ai
>> tanti avanzi di galera- sia detto con rispetto- che affollano la stazione e
>> che purtroppo noi non possiamo fare niente per scacciare...Lei, i suoi
>> ufficiali, una signora così affascinante, in mezzo a quella feccia: è un
>> immagine tremenda, mi fa stare male", e Karver cominciò a contorcersi
>> proprio come se gli fosse venuto un attacco di convulsioni. Cortes, pur
>> rimanendo garbato, volle subito porre fine alla sceneggiata:"Proprio il
>> fatto che le stazioni spaziali siano a volte luoghi pericolosi mi spinge a
>> stare coi miei uomini, per cui spero di non offenderla se declino
>> definitivamente la sua offerta."  "Capisco, capisco", disse Grinn Karter, e
>> riprese imperterrito a cianciare del più e del meno.
>> 5 Novembre 2171 Ore 00:10 Bar della Stazione Rigel 3
>> Blake, Random e Reis sedevano soddisfatti di fronte a tre bicchieri pieni
>> di un'ambigua, ma piacevole, bevanda aliena. Terminata l'interminabile cena
>> con il Direttore, i tre avevano deciso di rialzare le sorti della loro
>> prima serata di licenza, messe in serio pericolo dal futile chiacchiericcio
>> di Grinn Karter. La loro conversazione verteva proprio sui  suoi modi
>> ridicolmente cerimoniosi, quando un avventore si sedette al loro tavolo
>> senza molti complimenti. Prima che potessero dire alcunché , lo sconosciuto
>> esordì, rivolgendosi a Reis con fare manifestamente  alticcio:"Da quando in
>> qua  su questa stazione girano straniere così carine? Appena ti ho visto,
>> ho pensato:questa devo conoscerla. Kaleb Sotor non si fa scappare un
>> occasione del genere;e tu, bellezza, ti faresti scappare l'occasione di
>> conoscere Kaleb Sotor?", e qui il sedicente Kaleb Sotor scoppiò in una
>> risata scomposta e volgare."Ma cosa vuoi qui? Vattene, se non cerchi
>> guai!",intervenne Random, che aveva una certa esperienza in materia di
>> stazioni spazali e sapeva  che basta una risposta decisa per tenere lontano
>> una miriade di seccatori "Ma senti qua l'amichetto che strilla come se gli
>> rubassero la sua gallinella.  E tu,carina, davvero vuoi perdere queta
>> occasione?" "Se non te ne vai, l'unica occasione da non perdere sarà quella
>> di spaccarti la faccia",mormorò Blake, che forse aveva bevuto troppo. "Ah,
>> e saresti tu quello che vuole spaccarmi la faccia? Arar, Geth, venite qui",
>> urlò l'alieno. A quel punto tutto capitò in pochi istanti; i due amici
>> del'importuno dongiovanni arrivarono; scoppiò un rissa che durò alcuni
>> minuti e fu sedata solo dall'intervento del barista, probabilmente abituato
>> a situazioni del genere, mentre gli altri avventori facevano il tifo per
>> l'una o per l'altra parte. Allontanandosi dai rivali doloranti, Random e
>> Blake- doloranti quanto gli avversari- si guardavano intorno, cercando
>> Reis, assai dispiaciuti che avesse dovuto assistere a un simile spettacolo;
>> ma di Reis nessuna traccia. "Dove sarà finita?", chiese con grande allarme
>> Random. "Reis, Reis", cominciò a chiamare a gran voce Blake,  mentre tutto
>> intorno le persone erano ormai tornate alle loro attività, dimentiche della
>> rissa appena conclusa. Random e Blake si sentirono raggelare il sangue; per
>> quanto fossero circondati da alieni di ogni razza, si sentivano sperduti
>> come in mezzo a un deserto, e in effetti, era proprio così, perché in
>>   mezzo a quella folla tumultuante le tracce di Reis si perdevano come nella
>> regione più inospitale, rocciosa e disabitata. Per più di un quarto d'ora,
>> in un crescente spasimo di angoscia che li stringeva allo stomaco e
>> accelerava sempre più il battito dei loro cuori, l'ufficiale scientifico e
>> il timoniere cercarono freneticamente Reis in ogni angolo, in ogni anfratto
>> del muro, in ogni zona male lluminata del locale, sperando di riconoscere
>> in ogni ogni viso che incontravano il volto della loro collega e amica, in
>> ogni suono il timbro della sua voce, in ogni andatura il suo modo di
>> camminare, ma inutilmente. Infine si guardarono, ansimanti ed esasperati,
>> senza il coraggio di dire ciò che entrambi sapevano: Dorothe Reis non era
>> lì. L'unica cosa da fare era avvertire il capitano.
>> 5 Novembre 2171- 03:00 Luogo sconosciuto
>> La luce, il rumore, un odore penetrante, tutto le vorticava intorno
>> disordinatamente. I ricordi, la realtà esterna, la sua immaginazione, tutto
>> si avvicendava in un balletto senza fine, senza senso, in cui le pareva di
>> ondeggiare fra presente, passato, futuro, senza soffermarsi su nulla. Una
>> cosa almeno la sapeva chiaramente: il suo nome era Reis, Dorothea Reis.
>> "Thea", la chiamava una bambina "Thea vieni, dobbiamo nasconderci"; intorno
>> a lei si apriva un prato verdeggiante- dovevano essere sulla Terra- pieno
>> di bambini che si nascondevano, mentre uno di loro contava, ad occhi
>> chiusi: "Novantotto, novantanove, cento". Il bambino apriva gli occhi e
>> cominciava a guardarsi attorno; si sentiva un urlo, un rumore, "Ti ho
>> vista", strillava il bambino, ma lei era già altrove, in una piccola
>> stanza, su una nave stellare, vedeva la stazione spaziale allontanarsi e
>> aveva paura, perché non sapeva per quale ragione fosse lì; poi entrava
>> nella stanza un uomo, che le parlava, ma lei non voleva guardarlo, sempre
>> più spaventata, ormai in preda al panico. Come si chiamava quell'uomo? Non
>> riusciva a ricordare..."Cortes", disse qualcuno; ma certo, era il capitano
>> Cortes! Chi altri poteva essere?O forse no...no, no, non era lui, era
>> qualcuno che parlava di lui. La voce continuava: "Cortes farebbe tutto pur
>> di riavere un membro del suo equipaggio. Lo teniamo in pugno. Tu continua a
>> sedare la prigioniera...non voglio avere problemi, proprio ora che siamo
>> così vicini all'obiettivo" Reis sentì una mano che le agguantava il
>> braccio, il pizzicore lieve iu un'iniezione, e fu di nuovo preda del
>> torpore, del caos dei ricordi, del fondersi delle sensazioni.
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Ciao
Marco

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Capitano 0000
Fabio Yager Cortes
Ufficiale comandante
Uss-Atlantis NX-28
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