[Stml4] Josuha E Random "Avviso di collisione"

Cesare Atlantis cesare.atlantis a gmail.com
Mar 3 Gen 2017 17:47:51 CET


Ciao!
Bene ottimo, abbiamo bisogno di gente ce continua su questa rotta!

Bel brano mi è proprio piaciuto. Accidenti Cortes si è infuriato 
pensantemente.

Attendo ancora uno o due commenti poi passo il turno.


sIl 03/01/2017 12:53, Roberto Battistini ha scritto:
> Ok, ragazzi, con un milione di scuse vi invio il mio pezzo! ci sono, non
> mollo!!
> La trama iniziata mi ispirava, così..ci ho messo "un pizzico" di
> elementi nuovi. Vedete voi, fatemi sapere, scusatemi per gli eventuali
> refusi.
>
> A presto
> Roberto
> Tenente Joshua Enrico Random
> Capo Timoniere
> NX-28 USS Atlantis
>
> Titolo: "Avviso di collisione" (collision warning, se preferite :)!
>
> 5 Novembre 2171 Ore 00:30 Bar della Stazione Rigel 3
>
> John Blake guardò Random, mentre si passava il dorso della sua mano destra
> sulla fronte per detergersi dal sudore e dalla polvere che era derivata
> dalla collutazione. Nei suoi occhi si poteva leggere un'inquietudine di
> fondo che andava oltre alla già critica situazione. Dorothea Reis era
> scomparsa nel nulla, di colpo. Joshua sentiva che in Blake vi era altro, ma
> si limitò a dire: "Avvisiamo il capitano, credo che la situazione sia..."
>
> "Sfuggita di mano!" la voce ferma e risoluta di Fabio Yager Cortes arrivò
> dalle loro spalle. Quando si voltarono non scorsero clemenza o comprensione
> nel capitano della Atlantis, solo disappunto e delusione.
> "Cosa diavolo avete combinato? Vi siete comportati come dei cadetti del
> primo anno. Una rissa? Non posso crederci. Venite a rapporto subito!"
>
> Prima che potessero rispondere fu Blake a rompere ogni indugio: "Capitano,
> abbiamo una situazione più critica ancora da affrontare". Nell'alzata di
> sopracciglio di Cortes, John e Joshua lessero un barlume di curiosità.
>
> "Ecco,.." con moto di crescente imbarazzo Joshua aggiunse: "..la Reis è
> scomparsa. Crediamo che possa esserle successo qualcosa"
>
> Fabio trasse un profondo respiro. "Quali elementi ha Signor Random per
> affermare una cosa simile?"
>
> "Abbiamo cercato ovunque" disse John Blake, mentre Random aprì una mano "E
> ho trovato questa", mentre nel palmo si materializzava un braccialetto
> argentato con una leggera striatura di sangue sulla superficie.
>
> I tre si guardarono per un attimo. "Va bene, andiamo da Grinn Karver"
>
> 5 Novembre 2171 Ore 00:50 Direzione della Stazione Rigel 3
>
> "Il Direttore Karver in questo momento non è presente. Dovrete passare
> nella mattinata." la voce della segretaria, un aliena addetta al front
> office dei servizi direttivi di Rigel3, muoveva le labbra, mutando ogni
> secondo la loro forma, passando da quella che gli umani potevano scorgere
> come un'emozione di stupore ad una smorfia ironica.
>
> "Comprendo, sono il capitano Cortes della USS Atlantis e questi i miei due
> ufficiali. Abbiamo un'urgenza, dobbiamo parlare con Karver ora" e il tono
> della sua voce andava man mano deteriorandosi in insofferenza tangibile
> e comprensibile ad ogni razza del quadrante Alfa.
>
> Le luci della sezione di Direzione erano soffuse, tali da rendere
> l'ambiente più simili ad un'alcova che ad un luogo dove si prendessero
> decisioni strategiche ed operative. In Cortes qualcosa non tornava in
> quell'ambiente. Forse un sesto senso, forse solo i recenti accadimenti
> avevano lasciato uno strascico di disagio in lui. D'altronde ogni ambiente
> particolarmente alieno e, a suo modo, inospitale, lo rendevano di base
> insofferente.
>
> L'aliena alzò un sopracciglio "Attendete qui, vedrò se riesco a mettermi in
> contatto con il Direttore, che sarà sicuramente disturbato da questa vostra
> insistenza"
>
> Blake fece per scattare e rispondere, quando Cortes gli appoggiò una mano
> sul braccio e rispose lui "Il Direttore non ha idea di quanto anche gli
> ufficiali della flotta possano...disturbarsi"
>
> Random sorrise e si voltò verso i due colleghi per confabulare sotto voce,
> "Capitano, più passa il tempo, più la situazione di Thea può peggiorare.
> Con i suoi problemi di memoria, un contesto ostile può farle del male.."
>
> Cortes fece un cenno d'assenso, quando la voce dell'aliena interruppe i
> pensieri dei tre: " Il Direttore Karver non è nella stazione in questo
> momento"
>
> "In che senso?" chiese Random spazientito più che mai.
>
> "Nel senso che è insito nella frase appena fatta, signore" rispose
> l'aliena, la cui forma tendeva ogni attimo di più a quella di un muro di
> gomma.
>
> "Possiamo sapere a che ora ha lasciato la stazione?" chiese Blake
>
> Ma l'aliena alzò un gomito, come gli umani alzerebbero le spalle. "Non è un
> dato conosciuto"
>
> "C'è un vice direttore", chiese il capitano. Alla domanda l'aliena accenno
> a qualcosa di simile ad un sorriso: "Certo, G'mor"
>
> "Ottimo, mi fa parlare con questo G'mor?" le mani del capitano si
> appoggiarono con fare minaccioso sulla scrivania
>
> "Purtroppo G'mor è malato. E' ricoverato in una stazione medica".
>
> I tre ufficiali federali incrociarono gli sguardi. " Un nostro ufficiale è
> scomparso! Abbiamo giurisdizione per indagare direttamente" disse Random
> alla segretaria aliena, la quale inclinò il capo. "Ah, un ufficiale
> scomparso. Si chiama per caso Reis?
>
> "Perché?" chiese Blake oltre l'irritazione
>
> "Ho ricevuto un messaggio, indirizzato al...Direttore Karver, che cita il
> nome Reis"
>
> "Credo che sia nostro diritto, vista la situazione, prenderne visione",
> disse Cortes con voce tagliente e bassa.
>
> L'aliena digitò qualcosa sul touchscreen del display che le stava davanti
> ed una voce gutturale e roca irruppe nella sala
>
> << Questo messaggio, caro Direttore, deve essere inoltrato al capitano
> Cortes. Il federale mi conosce, è sufficiente che sappia che ho in custodia
> la Signora Reis. E che non intendo rilasciarla prima che io e Cortes non
> troveremo...un vantaggioso accordo. Lo aspetto alla sezione 5 della
> stazione, area magazzini alle ore 04.30 di oggi. Chiudo messaggio. A
> presto, capitano >>.
>
> Cortes sentì il sangue raggelarsi e il cuore palpitare. "Capitano, tutto
> bene?" chiese Blake. Ma la mente del capitano era lontana, anni nel
> passato. A quel giorno in cui aveva incontrato Lazarus".
>
> 4 agosto 2130 Vulcano, sala studio
> Gli occhi di un bambino di sette anni sono abituati a vedere il mondo in
> modo diverso da un adulto: sensazioni, colori, odori, tutto viene
> rapportato alla sua scala limitata di percezione e viene contestualizzato
> in modo proporzionale alla visione che ha della realtà. Quando si è bambini
> è facile vedere persone imponenti e inavvicinabili, quando in realtà sono
> persone ordinarie, dalla comune presenza. Questo accade a tutti, almeno
> quasi. Non a Cortes. Sin da quando era piccolo aveva un dono di sapere
> vedere gli spazi e le persone per quelle che erano, forse era stata
> l'influenza della Logica vulcaniana, forse la sua stessa mente.
>
> Ma quando entrò uno strano vulcaniano nella sala, giovane alto, una leggera
> ed inusuale barba ma sopra tutto un portamento completamente diverso,
> Cortes riconobbe un'imponenza mai riconosciuta prima di allora e
> credette che i sensi lo stessero ingannando. Eppure la figura
> appariva agile, ma con una camminata che sprigionava vigoreed intensità ad
> ogni passo. Avanzava nella sala diretto verso il tavolo dove il piccolo
> Cortes stava studiando su un padd. Mentre si avvicinava la figura veniva
> trafitta da raggi di luce che penetravano orgogliosi dalle vetrata della
> antica sala studio, quasi a rafforzare il suo incedere.
>
> Falcata dopo falcata, la figura si fermò davanti a Fabio Yager. Da vicino
> si poteva scorgere che come la figura fosse in realtà un giovane
> vulcaniano. Pur ammettendo la difficoltà a stimare l'eta, era facile
> pensare che non avesse ancora vissuto il suo primo PonFarr. Eppure sembrava
> più saggio e sicuro di quanto l'età lasciasse pensare.
>
> Il vulcaniano guardò l'umano e, inspiegabilmente per lo stesso Cortes, fece
> un sorriso.
> "Mi chiamano Lazarus. Come puoi capire non è il mio vero nome, ma quello
> che ho scelto di adottare. Ho sentito parlare di te: un umano che vive tra
> i Vulcaniani. Affascinante ed interessante. Credo che avremo diverse cose
> di cui parlare. Partiamo dal fatto che ho bisogno di te".
>
> Fabio rimase allora senza parole, colpito da quell'anomala figura e da
> quella voce intensa e vibrante, che non era quella gutturale che dopo un
> anno avrebbe acquisito e mai più abbandonato, grazie allo stesso Cortes.
>
> =====
>
> Ciao
> Rob
>
>
>
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Ciao
Marco

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Capitano 0000
Fabio Yager Cortes
Ufficiale comandante
Uss-Atlantis NX-28
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