[Stml4] R: R: 03.05 -Scillar

Vanessa Reis Squirtaker Vanessa_Reis_Squirtaker a outlook.it
Gio 16 Mar 2017 21:35:51 CET


Io sto leggendo il brano dal recente messaggio di Marco.. prima me lo sono perso credo.
Però as usal io sono prezzemolina.. ce sto dappertutto


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Guardiamarina Dorothea Reis
Addetta Comunicazioni
Atlantis NX-04
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Da: Cesare Atlantis<mailto:cesare.atlantis a gmail.com>
Inviato: giovedì 16 marzo 2017 21:14
A: stml4 a gioco.net<mailto:stml4 a gioco.net>
Oggetto: Re: [Stml4] R: 03.05 -Scillar

Già, io ci sono!

Il 16/03/2017 20:54, Bernadette Bates ha scritto:
> Facciamo un piccolo appello?
>
> ----- Messaggio originale -----
> Da: "Cesare Atlantis" <cesare.atlantis a gmail.com>
> Inviato: ‎16/‎03/‎2017 20:30
> A: "stml4 a gioco.net" <stml4 a gioco.net>
> Oggetto: Re: [Stml4] 03.05 -Scillar
>
> Ciao,
> C'è qualcuno?
>
> Il 06/03/2017 20:29, Cesare Atlantis ha scritto:
>> Ciao,
>>
>> ecco il mio contibuto alla missione spero che vi piaccia. Ho pensato
>> di portare avanti la storia nel passato e nel presente per creare una
>> specie di parallelo. Potremmo tenerlo come linea guida per la missione.
>>
>>
>> 5 Novembre 2171 Ore 04:30 Area magazzini stazione
>>
>> Il magazzino era un modo elegante per dire bassifondi.Cortes non aveva
>> dubbi ed era certo di essere nella zona più malfamata dell’intera
>> stazione. Le paratie metalliche erano pesantemente arrugginite e, dove
>> il metallo non era ossidato,luride con pesanti strati di sporco erano
>> sparsi qua e là. Alcuni pesanti macchinari danneggiati e in disuso
>> erano disposti ai bordi del corridoi intervallati da contenitori di
>> carico vuoti e abbandonati. In alcune zone leggermente più appartate
>> alcuni barboni dormivano o bivaccavano.
>>
>> In condizioni normali il capitano si sarebbe soffermato su questa
>> povera gente ma ora aveva ben altro per la testa. Camminava conscio di
>> andare in contro ad una trappola e la sua testa stava costantemente
>> lavorando sulla situazione. Come poteva affrontare Lazarus? Quel
>> Vulcaniano lo conosceva benissimo avendo insegnato a Fabio molte delle
>> cose che conosceva.Era un bambino di soli 10 anni sperduto in un
>> pianeta alieno che non lo accettava, senza amici e nell’impossibilità
>> di inserirsi nella società. Poi era comparso dal nulla quel bizzarro
>> vulcaniano senza controllo delle emozioni e sempre di buon umore cee
>> l’aveva preso sotto la sua protezione. Si venne a creare una specie di
>> legame simbiotico tra i due anche se col senno del poi Cortes capì che
>> non c’era equilibrio in quella relazione ma che Lazarus era la parte
>> dominante su una giovane mente. Per questa ragione il capitano temeva
>> più di ogni altra cosa quel vulcaniano a causa della grandissima
>> influenza che poteva avere su di lui.
>>
>> Il flusso di pensieri si interruppe improvvisamente quando Cortes
>> giunse a destinazione. Aprì una pesante porta metallica ed entrò
>> rapidamente nel locale. L’intera sala puzzava di trappola e di mille
>> altre sostanze e rifiuti ma l’umano raggiunse il centro.
>>
>> Una forte luce lo abbagliò di colpo.
>>
>> “Sei venuto.” Constatò una voce che Cortes riconobbe all’istante come
>> quella di Lazarus.
>>
>> “Sì.” La voce di Cortes era satura di rabbia: ”Dov’è il mio ufficiale?”
>>
>> “Qui.” Rispose semplicemente Lazarus ma la rabbia di Fabio aumentò
>> pesantemente: ”Esigo vederla.”
>>
>> “Bene.” Poco dopouna seconda luce illuminò una zona opposta a quella
>> in cui si trovava il capitano. Cortes si voltò di scatto e vide Reis.
>>
>> “Capitano è lei?” Chiese la giovane donna.
>>
>> Cortes fu sollevato nell’appendere che l’amnesia Dorothea era passata
>> ma con rammarico capì di essere troppo lontano e che non avrebbe mai
>> potuto scattare, afferrare il guardiamarina e scappare prima di una
>> reazione.
>>
>> Fu Lazarus a riportare il capitano alla normalità:” Classe Nx,
>> registro di matricola 28 nome Atlantis.”
>>
>> “E’ la mia nave.” Ringhiò Fabio.
>>
>> “Già, i miei complimenti si tratta di una nave potente… con armi
>> avanzate.” Commentò Lazarus.
>>
>> “Che cosa vuoi?” Fabio cercò di spingere il suo interlocutore ad
>> andare al punto.
>>
>> “Uno scambio… l’utilizzo per una piccola missione della tua per la
>> vita del tuo ufficiale.” Lazarus parlò con una tale tranquillità da
>> fare sembrare la cosa come una piccola scampagnata in montagna.
>>
>> Cortes fu inorridito, avrebbe fatto qualunque cosa per salvare gli
>> uomini sotto il suo comando ma non poteva permettere che la sua nave
>> venisse utilizzata per una questione privata: “Io non posso e non
>> permetterò per nessun motivo di utilizzare la mia nave per scopi… .”
>>
>> Lazarus lo interruppe: ”Ti ricordi di Scillar?”
>>
>> Cortes sbiancò.
>>
>> 5 Novembre 2171 Ore 04:30 Plancia Uss Atlantis
>>
>> “Morto.” La voce metallica di Random rese ancora più secco la parola
>> morte.
>>
>> Kimura si avvicinò al timoniere il quale aveva ricevuto il comando
>> della nave: ”Accidenti che brutta fine.”
>>
>> “Già… finire nel vuoto è una morte orribile.” Aggiunse il timoniere.
>> “Ma è un tipico incidente che può accadere quando bisogna eliminare un
>> testimone scomodo.” Kimura fu abile ad analizzare la situazione tattica.
>>
>> “Quindi è stato l’amico del capitano… quel Lazarus ad uccidere il
>> direttore della stazione.” Commentò Random.
>>
>> “Forse no.” La voce dell’ufficiale scientifico fece voltare i due
>> ufficiali.
>>
>> “Come?” Chiese Joshua mentre si avvicinava alla postazione scientifica
>> seguito da Kimura.
>>
>> John riprese a parlare: ”Ho analizzato di mia iniziativa il corpo.”
>>
>> “E… ?” Chiese Kimura.
>>
>> “Guardate.” Blakearrivò uno dei monitor che fece apparire l’immagine
>> stilizzata del corpo del direttore: ”Tracce di colluttazione e sotto
>> le unghie ho trovato DNA orionano.”
>>
>> “Orioniani?” Random era sbalordito ma Kimura aggiunse: ”C’è un
>> trasporto orionano attraccato alla stazione.”
>>
>> “E c’è del resto… .”
>>
>> 5 Marzo2131 Ore 04:45 Marcantile vulcaniano T’Rillis
>>
>> Aveva raccontato una bugia ai genitori… una grossa bugia visto che non
>> aveva detto loro che lasciava il pianeta. Sotto invito di Lazarus si
>> era imbarcato su un mercantile per raggiungere una vicina colonia
>> vulcaniana. Il trasporto era vecchio, lento, di brutto aspetto e
>> piuttosto scomodo ma per un bambino di 11 anni il primo viaggio nello
>> spazio senza i genitori è una esperienza emozionante. Aveva esplorato
>> ogni punto di quella nave e tempestato Lazarus con migliaia di domande.
>>
>> Ma ora che il viaggio era quasi terminato il giovane Cortes stava
>> seduto nella zona passeggeri intento a cercare di vedere la colonia
>> dal finestrino.
>>
>> Notando il comportamento del suo protetto, Lazarus disse: ”Rimarrai
>> deluso… .”
>>
>> Il giovane Cortes si voltò sorridendo:” Ma è un nuovo pianeta di
>> classe M… chissà… .”
>>
>> Lazarus lo interruppe: ”No, è del tutto simile a Vulcano.” Breve pausa
>> ma prima che il giovane umano potesse aggiungere qualcosa, il
>> vulcaniano, riprese a parlare:” Aria rarefatta, gravità normale e
>> temperature torride… è noioso come Vulcano ma con molte meno specie
>> animali.”
>>
>> “Allora perché siamo venuti fin qua?” Chiese Cortes.
>>
>> Lazarus si fece scuro in volto: ”Ti sei mai chiesto perché ho scelto
>> il nome Lazarus?”
>>
>> “Non è Vulcaniano.” Ragionò il giovane Cortes.
>>
>> “No… il nome viene dalla tua cultura ed è qui che sono diventato
>> quello che sono.”
>>
>> Uno strano brivido percorse la schiena di Cortes: ”Ed è qui che sono
>> diventato… Lazzaro.”
>>
>> 5 Novembre 2171 Ore 04:45 Area magazzini stazione
>>
>> “Non ti permetterò mai di portarmi su Scillar, è là che tutto è
>> iniziato… .” Cortes afferrò l’arma che aveva nascosto nell’uniforme
>> pronto a colpire Lazarus a morte: ”Potrai anche minacciare di
>> uccidermi o uccidere il mio ufficiale, ma non verrò con te su quella
>> maledetta colonia e non ti darò l’accesso alla mia mia nave.”
>>
>> Lazarus uscì dall’ombra e, con rapidi passi, arrivò a pochi centimetri
>> dal capitano. In un lampo Cortes gli puntò contro l’arma.
>>
>> “Sei prevedibile.” Disse Lazaus come per sfidare il suo interlocutore
>> a sparare.
>>
>> “Capitano non lo faccia.” Disse Reis che nel mentre si era liberata
>> delle corde e cercava di raggiungere il suo ufficiale superiore.
>>
>> Cortes fu sul punto di sparare ma Lazarus disse: ”Guarda cosa ti ho
>> portato… .”
>>
>> Dal nulla emerse una figura che il capitano riconobbe all’istante:
>> ”Ecco l’eredità del tuo viaggio a Scillar.”
>>
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Ciao
Marco

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Capitano 0000
Fabio Yager Cortes
Ufficiale comandante
Uss-Atlantis NX-28
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