[Stml4] Random: dove ci sono voci diverse
Marco Calandri
cesare.atlantis a gmail.com
Gio 18 Ott 2018 08:21:24 CEST
Ciao,
complimenti per il brano molto bello!
Bella la descrizione dei personaggio, ottimo lavoro!
Peccato per la nave Tellarite... è già stata vaporizzata prima ancora che
potesse far nulla.
Il giorno mer 17 ott 2018 alle ore 15:31 Roberto Battistini <
rbattis72 a gmail.com> ha scritto:
> Uss Atlantis 5 ottobre 2172 Ore 9:00 (in viaggio verso il sistema Kentall)
>
> La USS Atlantis procedeva in velocità curvatura verso il punto di randez
> vous con la Deter, un'unità navale di classe Cruiser, destinata a condurre
> le indagini insieme alla nave del capitano Cortes sull'incidente della
> presunta stazione vulcaniana nel sistema Kentall.
>
> Il capitano fissava i dati sul proprio padd che riportavano i diari di
> bordo che gli Andoriani avevano passato al consiglio federale della nave
> che aveva scoperto la stazione e aveva ingaggiato per eliminare il
> pericolo. Le bio-tracce rilevate corrispondevano al profilo genetico dei
> vulcaniani. La cosa in sé non era nuova alla Federazione, già in passato
> era stato scoperto un tempio spirituale vulcaniano che fungeva da stazione
> spia verso Andoria, ma proprio per l'improbabile logica che i
> vulcaniani abbiano potuto ripetere l'errore, Fabio provava forti dubbi
> sulla questione. E non era il solo a bordo dell'Atlantis a pensarla in
> questo modo.
> "Siamo in prossimità del punto di incontro. Stiamo uscendo da curvatura",
> disse Random con il suo tono di voce replicato da un dispositivo nella gola
> che ne dava un'assonanza metallica e ruvida. Ormai Cortes si era abituato e
> il suono della voce del suo timoniere non sembrava meno famigliare di
> quello ben più dolce e giovanile della Reis, il brillante ufficiale alle
> Comunicazioni.
>
> "Ci sono già i nostri compagni di investigazione?", chiese il capo
> ingegnere Keyl alle prese con la sua limpida consapevolezza di dover
> condurre buona parte delle indagini sull'incidente. Nella sua voce c'era
> attesa e una porzione di curiosità non celata.
>
> Random lanciò una rapida scansione e si voltò verso i colleghi: "Sì,
> proprio davanti a noi". E diede la connessione video sul display principale
> su cui si affacciò senza gloria od onore, una nave Tellarite,
> immobile nelle coodinate del punto di incontro.
>
> "Reis, apra un canale. Iniziamo le danze". La giovane ufficiale rispose
> immediatamente e stabiliì il contatto. Sullo schermo al posto della nave
> apparve il sempre poco esteticamente volto di un Tellarite, completo di una
> peluria che scendeva incerta dal naso suino.
>
> << Ben arrivati. Vi attendevo 10 minuti standard fa. Direi che la
> puntualità non sia un punto di forza di voi federali. Vediamo se lo sarà la
> vostra capacità investigativa. Sono il capitano Derak, mettiamoci al lavoro
> subito.>>
>
> Cortes chiuse gli occhi, per far crescere in una frazione di secondi quel
> briciolo di pazienza in più necessaria per non creare un secondo incidente
> diplomatico. Poi si presentò: "La puntualità purtroppo ha poco a fare con
> tutte le procedure federali autorizzative ad un'operazione del genere.
> Chiamiamola con il termine tanto uman:o "vincoli amministrativi". Sono
> Cortes,capitano della USS Atlantis. Concordo sul procedere da subito. Io mi
> recherei alle coordinate della stazione e manderei sul posto un away team.
> Per noi terrestri ci saranno il Guardiamarina Reis, linguista ed addetta
> alle Comunicazioni e l'ingegnere capo Keyl. Credo che sia opportuna una
> presenza scientifica e di Sicurezza o tattico. Siete in grado di fornire
> questo ausilio?", il capitano si era dimostrato diplomaticamente audace e
> in grado di mettere all'angolo il Tellarite, il quale sbuffò, disse
> qualcosa nella sua lingua poi riprese:
> << E' naturale. Invierò Zesar, ufficiale scientifico capo, Millrod,
> addetto alla sicurezza e, giusto per essere certi che l'indagine sia
> condotta nel modo più inequivocabile e serio possibile, anche un nostro
> ingegnere Kylan. Tra 4 minuti saremo sul posto. Vi passerò le coordinate
> del luogo in cui teletrasportare la vostra gente. Derak, chiudo.>>
>
> "La simpatia non è un suo punto di forza", ironizzò Random scuotendo il
> capo, mentre stava già impostando la breve rotta a velocità subluce verso
> ciò che restava della stazione.
>
> Cortes sembrava pensieroso, mentre Dorothea strinse le mani a pugno. Sulle
> sua spalle gravava una nuova responsabilità e il timore di un imprevisto
> fallimento. Cosa che Thea non voleva vivere. Consapevole inoltre dei suoi
> limiti oggettivi di memoria. Cominciava ad evere il sentore che questa
> indagine sarebbe stata tutt'altro che facile. Nel frattempo l'ingegnere
> capo originario di Agrigento, stava già facendosi una check list mentale
> degli aspetti da approfondire quando sarebbe stato a bordo della stazione.
> Se da un lato la Reis viveva di emozioni, l'ingegnere viveva di quella
> praticità tangibile che lasciava meno tempo a ciò che provava.
>
> Ma ciò che restava della stazione era ben poco consolante. La nave
> Andoriana non aveva solo messo fuori uso l'antenna, aveva colpito in
> diversi punti dello scafo, obbligando il campo di contenimento a lavorare
> di più di quanto era stato previsto: si presentavano a macchie di leopardo
> alcuni varchi nello scafo. La cosa colpì immediatamente Cortes: "Gli
> andoriani devono avere un concetto poco famigliare con quello terrestre sul
> far fuoco sulle antenne. Direi che il fuoco, per quanto assomigli
> maggiormente ad un meno legale disruptor antimateira, non si sia limitato
> alle antenne".
>
> Random fece un cenno d'assenso e aggiunse: "Mi pare quindi naturale
> ammettere che a bordo della stazione ora non ci siano segnali di vita".
>
> "Bene, andiamo a vedere", chiuse il capitano, mentre Dorothea e Jonthana
> si stavano alzando dalle rispettive postazioni.
>
> Stazione non identificata 5 ottobre 2172 Ore 9:10 (Sala controllo)
> Il teletrasporto fece scintillare le sagome dei cinque ufficiali con un
> dorato bagliore nel cuore della Control Room della stazione. La prima cosa
> che i presenti inevitabilmente notarono furono le luci soffuse. Le
> poltroncine presenti erano configurate per umanoidi e questo escludeva da
> subito alcuni improbabili razze. Negli arredi non vi erano particolari
> indicatori di razza. Erano tutti adeguatamente anonimi e privi di carattere
> culturale.
> Keyl si fece avanti per presentarsi ai tre Tellariti, i quali non
> intenzionati a stringere amicizia ma tantomeno ad essere educati, si
> voltarono con i tricorder spianati lampeggianti.
> "Bene, lasciamo perdere i convenevoli", disse sorridendo alla Reis.
> Lei alzò le spalle, ormai abituata a rapporti con alieni al meglio
> altalenanti. "io controllo i diari di comunicazione, partirei dagli idiomi
> utilizzati", e Keyl fece un cenno d'assenso. "io mi soffermo invece sui
> sistemi software. Se di vulcaniani si parla, di certo i loro sistemi sono
> identificabili facilmente, o almeno credo".
> Si trovò subito accanto al Tellarite ingegnere, Kylan. "Vorrei accedere al
> sistema operativo", disse Keyl per potersi far concedere lo spazio
> necessario per allungare le dita sulla consolle.
> "L'ho sto già facendo io, non vede. Si occupi di altro", aggiunse Kylan.
> Ma Jonathan non era persona da lasciar perdere: "Non è quello che intendo
> fare. Se mi lascia operare anche a me, potremmo analizzare i dati insieme.
> Io sono interessato ad analizzare i sistemi gestionali di bordo, lei?"
> "Non credo che la cosa la riguardi, quanto al più posso riferirle il
> risultato finale", un po' dal tono spocchioso concluse il Tellarite.
> Keyl provò l'istinto, questa volta perfetta mixitè tra emozioni e
> praticità, di dare una spallata al collega Tellarite e prendere il
> controllo della consolle. Ma la cosa poteva apparire poco nobile, così
> provò ad accedere da un'altra consolle, dove la routine di accesso sarebbe
> stata più lunga, ma almeno era libero di operare.
>
> La Reis si voltò turbata verso Keyl: "quando ha un attimo, venga a
> vedere". Sussurrò, per non destare l'attenzione dei tre tellariti così
> presi dal loro lavoro, da non pronunciare neppure una parola. Keyl era
> appena entrato nel sistema e stava scuotendo il capo: "Un attimo Reis, e
> sono da lei..vorrei solo." poi ci fu un attimo di silenzio.
> Durò un paio di secondi, come se tutto fosse talmente potente da
> necessitare di una sorta di raccoglimento, prima di esplodere in un big
> bang che poteva assomigliare a questo:
>
> "Klingon!"
>
> La parola fu pronunciata all'unisono da due tellariti e dal Tenente Keyl.
>
> La Reis li guardò perplessa. "scusate?", chiese con sguardo incerto.
>
> "Dietro alle routine di base gestionali vi è una programmazione in lingua
> klingon", disse Keylan, seguito da un "esattamente" di Jonathan.
>
> Lei alzò un sopracciglio. "Interessante. Ed io ho trovato tracce di
> comunicazioni verso l'esterno che richiamano....la lingua romulana!"
>
> "Non poteva dirlo subito?!" chiese sbalordito Jonathan. Lei sospirò: "Ci
> ho provato, ma lei era troppo preso da.."e simulò con le dita lo scrivere
> sulla tastiera incessante.
>
> "D'accordo signori. Forse è il caso di iniziare a ragionare...insieme",
> disse Keyl. "Ci troviamo davanti ad un paradosso: una stazione con
> tecnologia presumibilmente klingon, che comunica con l'esterno in romulano
> e, detto dagli andoriani, con presenze vulcaniane? Ma con che cosa abbiamo
> a che fare?", chiese il capo ingegnere della Atlantis.
>
> L'addetto scientifico tellarite, Zesar, aggiunse: "non sono gli unici
> elementi alieni trovati. Abbiamo trovato diversi sistemi presenti: anche
> denobulani, vulcaniani e..sorprendentemente umani e pure tellariti. Ha
> tutto l'impianto di una sorta di Consorzio".
>
> "Una piccola federazione autonoma", disse la Reis per sdrammatizzare, ma i
> presenti si voltarono seri. "Esattamente", disse Millord, il tellarite
> addetto alla sicurezza.Poi aggiunse: "La prima domanda è: se chiunque
> questo gruppo rappresentasse, operando sostanzialmente in incognito, perché
> non hanno cancellato qualsiasi elemento che potesse ricondurre alla loro
> presenza?"
>
> Jonathan assentì: "L'attacco andoriano è stato più violento del previsto.
> Forse i presenti, per pochi che fossero, sono stati risucchiati fuori dai
> varchi creati nelle paratie?"
>
> "Improbabile. Abbiamo già analizzato i dati e non credo che il sistema di
> contenimento sia scattato così tardi da far fuoriuscire delle persone",
> rispose Millord, che restava per ora il più collaborativo dei presenti
> tellariti. "Mi viene da pensare che queste prove siano state lasciate a
> posta. Quindi volutamente per orientarci".
>
> "E verso chi, Millord?" chiese al Reis curiosa, "una gruppo sparuto
> inter-razziale parallelo alla Federazione che era interessato a spiare per
> qualche ragione i bellicosi andoriani per farli arrabbiare al punto di
> attaccarli?
>
> "E'proprio questo il punto. tutto sembra costruito per creare
> disorientamento da un lato e dall'altro...", riflettè a voce alta Jonathan.
>
> "Indurci tutti in reciproco sospetto", chiuse l'ufficiale scientifico
> Tellarite.
>
> Fu in quell'attimo che i cinque membri diventarono in qualche modo la cosa
> più vicina ad un team.
> "Bene, cerchiamo altre prove. E' impossibile che non ce ne siano
> di...originali", disse Keyl.
>
> DETER, 5 ottobre 2172 Ore 9:35 (plancia)
>
> Derak, seduto nella sua poltrona di comando aveva analizzato i dati
> trasmessi e l'evidente incoerenza delle prime prove rilevava a suo giudizio
> una volontà ben strutturata di depistare ogni indagine. Per un attimo il
> dubbio di una sorta di entità paragovernativa panrazziale gli era sorta,
> leggendo le informazioni della sua away team, ma per ora l'ipotesi era
> stata accantonata.
> Stava sorseggiando una bevanda scura, qualcosa di simile ad un the nero,
> quando di colpo sobbalzò dalla poltrona, tirandosi il liquido con le sue
> molecole bollenti addosso. Probabilmente imprecò in lingua tellarita. Ma
> non per essersi sporcato o bruciato, ma perché era appena uscita dalla
> curvatura, davanti alle due navi un vascello vulcaniano di classe
> Surak. Ora una nave di classe Surak è talmente imponente ed elegante che la
> nave Tellarite sembrava a confronto un insetto.
>
> Derak aprì subito un canale: "Qui Derak della nave Deter. Cosa ci fate in
> questo settore? Voi vulcaniani non potete essere presenti, siete
> interedetti, è in violazione..".
>
> Fu un attimo e la Deter esplose sotto i pochi ma precisi colpi di phaser
> della nave vulcaniana.
>
> ==== To be continued ===
>
> Tenente Joshua Random
> CONN officer
> USS Atlantis
>
>
>
>
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