[Stml6] 01.01 - Rezon - Ammutinamento
Vanessa Marchetti
hazyel91 a gmail.com
Ven 15 Feb 2019 22:43:20 CET
Sheldon
Ponte 16 - Stiva
20/10/2398 – Ore 17.32
“Dove siamo?” era la domanda più gettonata in quei terribili frangenti
“Che facciamo?” la seguiva a ruota per lo stato d’animo che regnava a bordo
“Dov’è il Capitano?” si chiedevano da più parti
“Comandante Faith che facciamo?”
“Dobbiamo fidarci?”
Adrienne era come spaurita.
La consapevolezza che il Capitano Amundsen si era sacrificato per salvarle la vita l’aveva destabilizzata.
La ferita alla fronte non l’aiutava, la sentiva continuamente pulsare e fremere.
La testa le stava ruotando e le immagini le apparivano sfocate.
L’enormità emozionale, proveniente da praticamente tutto l’equipaggio, la stava facendo vacillare.
Non solo, ma percepiva materialmente su di sé gli occhi di tutti.
Aveva la responsabilità di quegli uomini e quelle donne e non era pronta a farlo.
Non ancora.
Aveva però il grado più alto: era obbligata a farlo, ma come?
Era appena stata promossa Tenente Comandante, sperava in un lungo e proficuo affiancamento con un Capitano di esperienza come Amundsen e, invece, si trovava lì: del tutto impreparata a guidare una nave sconosciuta, per lo più senziente, in un Quadrante pressoché inesplorato.
Alla mente le venivano i racconti sull’Ammiraglia Janetway e la Voyager, ma lei non aveva la tempra di quella donna e la nave su cui si trovavano non era una Classe Intrepid.
Col passare dei secondi prima e dei minuti poi, le domande si moltiplicavano.
Le richieste aumentavano di intensità verbale e la cacofonia di voci sovrapposte era come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.
Adrienne percepì distintamente il contatto mentale di Blake, pronto a darle una mano, ma non era la mossa giusta, il momento non era opportuno per l’intervento dell’amico e lei reagì negativamente.
Alec non insistette: fra i Betazoidi vi erano ordini e priorità non di costume o folklore, ma di profondo rispetto delle altrui capacità mentali.
Ciò nonostante, anche lui non poteva esimersi dal fissarla, così come facevano tutti quanti.
O quasi.
Il brusio divenne ronzio.
Il ronzio divenne baccano.
Il baccano divenne silenzio.
Assoluto.
Quasi inquietante.
Fu allora che Adrienne la sentì: una voce familiare, in un contesto, però, negativo.
“Tenente Cruz, le ripeto la domanda. E’ d’accordo con me che, allo stato attuale, il Comandante Faith non è in grado di espletare il ruolo di Facente Funzioni di Capitano? Conviene con me che, fino a quando non si sarà pienamente ripresa, non può assumere l’eredità di guidarci lasciatagli dal rimpianto Amundsen”
La voce di Kyel era decisa e determinata, l’impulso del mezzo Risiano mezzo Betazoide aveva preso il sopravvento
“I – io n- on saprei..” balbettò Jeanette “D- dovrei esaminare la ferita del Comandante e.. sì.. insomma.. n- non credo di essere la persona più adatta a..”
“Tenente Hewson? Lei è esperto in espressioni facciali e comportamenti.. le sembra che il Comandante Faith sia completamente in grado di intendere e volere in questo momento?”
“Sicuramente ha subito un shock, la scomparsa del Capitano è stato un duro colpo per tutti noi, ognuno può rielaborare tale accadimento, così come la distruzione della USS Rutheford, con tempistiche differenti..”
“Non è quello che le ho chiesto, Tenente.. come Facente Funzioni di Primo Ufficiale le sto ordinando di fornirmi una risposta chiara ed univoca: le sembra il Comandante Faith perfettamente in grado di adempiere i propri doveri di Ufficiale in Comando di questa unità?”
“Non posso fornirle un responso dal solo impatto visivo, Signore.. sicuramente non potrà avere la sua abituale lucidità, ma nessuno di noi la ha..”
“Lo prendo come un no. Tenente Cruz, questa momentanea difficoltà del Comandante Faith, evidenziata, ma non esauriente, da parte del Signor Hewson, può essere dovuta alla ferita che ha sulla testa?”
“Beh.. sì.. è teoricamente possibile, ma, come le dicevo, dovrei analizzarla per esserne certa”
Di fronte all’assoluto immobilismo e mutismo di Adrienne, Alec tentò di chiamarla senza successo.
“Molto bene, come evidenziato, suo malgrado, anche dal nostro timoniere, sollevo seduta stante il Comandante Faith dalle sue funzioni. Viene destituita dal grado e dal ruolo sino ad avvenuta guarigione. Assumo formalmente il comando della nave denominata Sheldon”
“Signore non mi pare il caso, forse dovremmo solo aspettare che si riprenda”
“Temo di non poterlo permettere Tenente Jenkins. In conformità con l'ordine generale 104, sezione A, dichiaro inabile il Facente Funzione di Capitano Faith e la sollevo momentaneamente dai suoi incarichi”
Sheldon
Ponte 16 - Stiva
20/10/2398 – Ore 17.38
“Dottoressa Cruz.. Jeanette raduna il tuo staff e mettetevi all’opera. Sono certo che Sheldon non avrà problemi a fornirvi il materiale di cui avete bisogno per curare i feriti..”
“Sì Signore.. ehm sì Capitano.. agli ordini.. Sheldon ci teletrasporti in.. ehm.. esiste un’infermeria a bordo?”
=^=Ponte 11.. subito=^=
Una decina di fasci luminosi azzurrini fecero la propria comparsa, permasero per una ventina di secondi di sfarfallio, prima di scomparire.
“Ci sono problemi?” domandò Kyel notando il malfunzionamento dei teletrasporti
=^=Non proprio. Mi sento più meno come un arcotangente in prossimità di un asintoto=^=
Kyel si girò verso l’ufficiale scientifico che gli suggerì sottovoce qualcosa
“Vuoi dire che è bloccato?”
=^=Quale parte di arcotangente in prossimità di un asintoto non avete capito? In ogni caso, ho risolto..=^=
Due secondi dopo, medici e feriti, fra cui Adrienne, sparirono dalla stiva
Sheldon
Ponte 16 - Stiva
20/10/2398 – Ore 17.47
“Signor Rush, si coordini col nostro ospite e faccia in modo di localizzare spazi operativi per ogni sezione. Voglio, al più presto, una sua valutazione in merito, una planimetria dei ponti ed una dislocazione degli stessi.”
=^=Posso fornirvela io, seduta stante=^=
“Grazie Sheldon, ma preferisco il nostro Capo Operazioni. Il suo apporto sarà fondamentale. Nicholas dovrà valutare ciò che è stato salvato della nostra tecnologia e dei nostri abituali strumenti, se siano ancora funzionali o meno, com’è la struttura della nave e come possiamo interagire con essa.. e voglio che predisponga, su ogni pad salvato, una mappa olografica per ogni evenienza”
=^=Posso intuire che non abbiate un’intelligenza abbastanza sviluppata da comprendere appieno il significato della mia frase precedente, ma la ripeto. Ogni vostra necessità la posso sbrigare io stesso, seduta stante=^=
“E di questo, ne sono perfettamente consapevole e riconoscente. Ci è stata salvata la vita, ma i miei uomini hanno bisogno di mettersi a lavoro per testare i nervi, affrontare la nuova realtà, mettendo in mostra le abilità di ciascuno. Dobbiamo comprendere tutti se siamo pronti e se potremo un giorno tornare a casa”
=^=Capisco=^=
Paul Hewson, il Consigliere di Bordo, pur essendo ancora perplesso circa l’avventatezza di Rezon nell’assumere il Comando, di cui poteva condividerne l’esigenza che ne stava alla base, ma non le modalità, decise di assecondare il nuovo Facente Funzioni di Capitano
“Abbiamo bisogno di credere che possiamo riprendere in mano le nostre vite, dopo essere stati così vicini a perderle.. è solo grazie a te, Sheldon, che siamo ancora tutti vivi.. perché lo hai fatto?”
=^=L’elementarità logica che vi contraddistingue è abbastanza stucchevole.. e le vostre domande sono sciocche=^=
“Beh.. non proprio.. è vero, sicuramente volevi essere generoso.. avevi abbandonato un equipaggio ritenuto immeritevole e..”
=^=Mi risparmi il trattato da psicologo dilettante.. io non volevo essere munifico.. come tutti sapete alla base del rito del dono c’è la reciprocità. Ciò che vi ho dato non è frutto di benevolenza, ma è un’obbligazione. Ora dovrete riuscire a produrre in mio favore qualcosa di equivalente che rappresenti lo stesso valore insito nel mio gesto=^=
Prima che il Consigliere di Bordo della ormai distrutta USS Rutheford potesse ribattere, intervenne nuovamente Rezon
“Motivo in più per permetterci di studiare la nave, di comprendere le nostre possibilità e cercare di ripagare la nostra obbligazione nei tuoi confronti.. signor Rush, si faccia accompagnare da chi vuole del suo staff ed esegua i miei ordini”
Sheldon
Ponte 16 - Stiva
20/10/2398 – Ore 17.58
“Signor Kelley, voglio che lei e tutta la sua sezione operiate di concerto per comprendere la struttura ingegneristica della nave. Dobbiamo capire come conciliare le nostre conoscenze tecnologiche con quelle di Sheldon e come standardizzare le richieste al computer di bordo in base alle procedure abituali in vigore sulla Flotta Stellare”
=^=Cioè debbo semplificare la mia meccanica di bordo=^=
“Non necessariamente, sono ingegnere capo, figlio di un grande luminare in ingegneria.. sono sicuro che potremo cooperare al meglio e potrei sicuramente anche migliorare alcuni aspetti della tua parte tecnica”
=^=Hai le stesse probabilità che ha un telescopio di scoprire che al centro di ogni buco nero c’è un omino con una torcia intento a cercare il contatore=^=
“Sheldon, nel mio ufficio sulla USS Rutheford c’era un diploma che affermava che ho ottenuto un master in ingegneria col massimo dei voti”
=^=Se è per questo, fra le cose salvate, c’è anche un messaggio registrato di tua madre che dice che ti vuole bene, ma nessuno dei due elementi è un motivo pregnante per preferire il titanio ai nanotubi di carbonio. Oppure di preferire la struttura di una nave da voi classificata come Miranda ed osare paragonarla al sottoscritto=^=
“L'ingegneria è solamente il fratellino ritardato della fisica” intervenne anche Vosek, l’ufficiale scientifico Vulcaniano.
“Ci si mette pure lei ora? Non si tratta di capacità intellettive, ma di risolvere problemi, per questo sono un ingegnere. È quello che mi piace, quello per cui ho studiato. È ciò che sono.”
“Ho solo esplicitato un parere comune a circa il 78,59% degli scienziati”
“Non mi pare proprio.. ci sono fior fiore di studi a riguardo che..”
“Basta così!” comandò Rezon “Signor Kelley, esegua gli ordini! Signor Vosek, sia così gentile di provvedere, assieme al Tenente Blake, ad identificare la nostra posizione in base alle conoscenze astronometriche che abbiamo del Quadrante Delta”
Sheldon
Ponte 6 – Sala Controllo del Nucleo principale del Computer
20/10/2398 – Ore 19.16
La chiamata di allarme era terminata da una manciata di minuti, quando Kyel Rezon tallonato da Jekins come Responsabile della Sicurezza, fece la sua comparsa in quel strabiliante amplesso di luci, tastiere e bottoni illuminati che era parte integrante del nucleo del computer di bordo.
Nicholas Rush vibrava sollevato a mezz’aria, illuminato da un cono di luce biancastra, quasi diafano dalla fatica dovuta alla scarsa respirazione.
“Cosa succede qua?” domandò Kyel con tono deciso, tentando di nascondere la propria preoccupazione
Una riproduzione olografica di Sheldon comparve da dietro un enorme pila di processori
=^=Un altro scherzo del genere e vi deposito nel primo pianeta abitabile che incontreremo nel nostro cammino=^=
L’espressione era arcigna, la voce, seppur priva di inflessioni, sembrava furente.
“Ripeto la domanda Signor Rush, cosa succede qua?”
=^=Il suo Capo Operazioni non può rispondere: rimarrà in atmosfera con ossigenazione prossima al minimo vitale per altri minuti, così potrà imparare che..=^=
“Che cosa? Lo faccia scendere da lì, immediatamente”
=^=Uhm.. sto pensando ad una similitudine banale, in grado di essere compresa anche da voi individui fisici dotati di intelligenza limitata=^=
Kyel fece finta di non afferrare la situazione, limitandosi a mettersi fra Jekins, pronto a scattare in avanti, e la riproduzione di Sheldon.
“Quindi?”
=^=Uhm.. sarebbe opportuno che lei spiegasse al vostro Capo Operazioni che non può entrare in un supercomputer e provare ad aprire compartimenti di auto protezione del nucleo intellettivo, senza che i meccanismi di difesa lo spifferino all’AI sotto attacco=^=
“D’accordo, ma lo metta giù! Noi dobbiamo conoscere la nave e, per farlo, per forza di cose dobbiamo accedere alle tue interfacce ed apprendere”
=^=O quello di sicuro.. dovete imparare un sacco di cose=^=
“Se vuoi, puoi aiutarci tu, rispettando le nostre acclarate inferiori capacità intellettive..”
=^=Che proponi?=^=
“Potresti pur sempre seguire ogni capo sezione. Non avresti problemi a ricreare piccoli te olografici per darci consigli e suggerimenti. Tu conosci te stesso, noi siamo solo tuoi ospiti”
=^=Abbiamo un genio, a quanto pare. Era evidente che nessuno di voi potesse essere lasciato solo. Già lo stavo facendo, ma la teoria dei mini me, potrebbe essere divertente=^=
Non finì quasi di parlare che la riproduzione altezza uomo di Sheldon si dissolse.. a fianco di Kyel apparve una specie di genio della lampada color cobalto dal turbante bianco e dalla parlata scoppiettante.
=^=Oh eccolo il genio col bollino sulla testa=^=
“Ce l’hai con me?” domandò Kyel stupito da tanta differenza fra quella piccola riproduzione tendente al cartone animato rispetto al gelido ed indisponente Sheldon
=^=E chi sennò? Certo che sei proprio sciocco. Ehi, sveglia coso!=^=
“Scusa un momento. No, dico ce l'hai con me?”
=^=Pronto c’è nessuno in grado di fare una sinapsi dentro la tua testolina? O lo fai apposta? Vuoi un riassuntivo o vuoi fare la vittima? Oh povero.. la nebulosa gli ha distrutto la nave?! Oh chi è che mi è venuto a salvare?! Chi mi hai portato qui?! Non mi parevi così grande grosso e stupido! Ci hai messo un attimo a destituire la fanciulla.. E adesso? Mi vorresti analizzare per poi piantare in asso?!? Ma io non credo proprio! Te lo puoi scordare! Quindi seduto!!! In caso di emergenza le uscite sono qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, dovunque! Ah.. ma non si apriranno mai senza il mio consenso.. quindi.. i signori passeggeri sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza. Si paaaaaaaaaaaarteeeeeeeee!!!=^=
La Sheldon se ne andò a curvatura, senza attivare gli smorzatori inerziali.
Si fermò meno di sessanta secondi dopo, con tutti a gambe all’aria.
=^=Ops.. non sono più abituato ad avere ospiti viventi a bordo=^=
“Capitano Rezon, mi faccia scendere” sibilò un cianotico Rush
=^=Oh.. ah già che c’avevo ancora il pappagallo impiccione appeso=^=
Un tonfo sordo accompagnò la caduta di Rush.
Mentre Jekins si affrettava a prestar soccorso al collega, due riproduzioni di Sheldon fecero la loro comparsa a fianco dei due ufficiali. Erano del tutto identiche a quello originario, come se dovessero attendere di conoscere il proprio assistito prima di trasformarsi.
Sheldon
Ponte 2 – Alloggio del Capitano
20/10/2398 – Ore 22.42
=^=Perché piangi?=^= domandò Sheldon ad Adrienne
Nessuna risposta.
=^=Non ce n’è alcuna ragione=^=
Neanche una reazione da parte della Faith
=^=Vi ho salvati, dovreste essere felici. O per lo meno suppongo lo dobbiate essere, ma potrei sovrastimare la vostra intelligenza. Che io sappia, si piange quando si è tristi, io, per esempio, dovrei piangere sempre perché so quanto voi altri siate stupidi e ciò mi rende triste.. so che è impossibile che vi siano altre intelligenze capaci come la mia, ma nessuno si è mai rivelato degno della mia attenzione=^=
“Perché ci hai salvati dunque?”
=^=Mah.. veramente mi annoiavo.. e potrei pur sempre pentirmene=^=
Sheldon
Ponte 2 – Alloggio del Capitano
21/10/2398 - Ore 01.31
“TU!” la furia di Adrienne, a lungo repressa, scoppiò come un fiume impetuoso che frantumava gli argini
“Che tu sia dannato Kyel Rezon! Non ti era sufficiente avermi rovinato la vita, non ti soddisfaceva avermi mollato col cuore a pezzi senza una spiegazione. Non ti accontentava avermi subito riportata a letto dopo anni in cui ti ho odiato. Non ti bastava tormentarmi con le tue donnine da quattro soldi. NO! Sei un bastardo! Mi hai addirittura destituita dal Comando! Dal mio PRIMO Comando! Tu e quella sciocca della Cruz che si è fatta imbambolare dal tuo bel faccino! Ma ora ti do tanti di quei pugni sul naso che tutte le femmine che respirano smetteranno di venirti dietro!”
Kyel si gettò al riparo non appena vide arrivare verso di lui una serie di oggetti, alcuni riconoscibili, altri del tutto sconosciuti, di varie forme e dimensioni.
Un lancio rabbioso, disorganizzato, ma continuo: qualunque cosa fosse a tiro di Adrienne, lei gliela stava lanciando contro.
Sebbene, appena varcata la soglia del suo alloggio, che era, stranamente, comunicante con quello di Adrienne, Kyel fosse eccezionalmente divertito dal fatto che la Betazoide fosse così tanto uscita dai gangheri da ammettere ad alta voce cose che, di solito, avrebbe negato anche sotto tortura, il mezzo Risiano stava iniziando a preoccuparsi.
Gli oggetti sotto mano della Faith non stavano diminuendo, come si aspettava, ma stavano addirittura aumentando.
Approfittando di uno dei rari momenti di pausa della sassaiola di colpi, Kyel si accorse, con una punta di spavento, come al fianco della Faith fosse comparsa una delle riproduzioni in miniatura di Sheldon e che questa continuasse a fornire alla donna munizioni di vario genere.
Quella copia olografica aveva un non so che di familiare, ma Kyel non era riuscito a metterla a fuoco, dovendo evitare, per un soffio, una specie di bussola portatile che gli aveva pericolosamente sfiorato la guancia destra.
Non solo, quell’accanimento stava lentamente, ma inesorabilmente, deteriorando la poltrona di design dietro la quale si era rifugiato: distrutta quella, non avrebbe avuto altri ripari.
Il tavolo era saldamente ancorato al pavimento ed il resto della mobilia armoniosamente disposto alle pareti.
Kyel sapeva che doveva prenderla per sfinimento, ma sarebbe durata più la poltrona o la resistenza fisica di Adrienne?
Sheldon
Ponte 2 – Alloggio Capitano
21/10/2398 - Ore 01.40
L’offensiva fisica e l’invettiva verbale da parte di Adrienne non sembravano dar cenno di diminuire.
La riproduzione olografica di Sheldon al fianco della Betazoide sembrava divertita nel fornire alla donna materiali di lancio sempre diversi e confabulava bisbigliando con la stessa come sogghignando
“La vuoi finire e farmi parlare?” domandò Kyel
Nessuna risposta, tranne un crack improvviso della poltrona di design.
“Sheldon, ho bisogno di aiuto”
Silenzio assoluto
“La vuoi smettere di fornirle materiale da gettare?”
Il mini ologramma formato Genio che Sheldon aveva deciso di utilizzare per Kyel fece la sua comparsa tranquillamente appoggiato allo stipite della porta che divideva i due alloggi.
=^=Ascolta, cocco, le chiacchiere stanno a zero! Se vuoi ancora rimorchiare la ragazza, l'unica cosa che ti resta da fare è scoprire le tue carte!=^=
“Non credo serva, finché la armi di tutto punto”
“Oh non credere.. Io ti rivolto la faccia anche senza niente.. solo con un pugno! Vieni fuori da lì!” urlò Adrienne con rabbia
“Ho un'alternativa? Hai quasi distrutto tutto qua!”
“C'è sempre un'alternativa, sebbene il nostro sia un universo deterministico, ogni individuo ha il pieno controllo delle sue scelte. Vieni fuori da lì, siedi e prova a spiegarmi se hai il coraggio!”
“Ok, ma calmati.. smetti di lanciarmi contro roba e leggiti il pad che ti ho mandato”
“Quale? Di che parli?”
“Quello che ti ho fatto teletrasportare un’ora fa sul tavolo, contenente il tuo reintegro in servizio attivo, lo stato delle varie sezioni ed alcune preliminari valutazioni sul personale”
“Sheldon, che ci fa quel pad nel cestino?” domandò sorpresa Adrienne dopo aver scrutato il suo alloggio da cima a fondo, sospendendo l’attacco verso Kyel
=^=Beh, c'è la possibilità che il cestino si sia formato spontaneamente attorno al vostro banale strumento di registrazione dati, ma, secondo il principio del rasoio di Occam, qualcuno l'ha buttato=^=
“Perché?”
=^=Per non perdermi la scenata, ovvio!=^=
Sheldon
Ponte 1 – Plancia
21/10/2398 - Ore 08.00
“Ma allora, come va fra voi? Mi pareva di aver capito che vi eravate chiariti, ma ancora non vi parlate?” domandò bisbigliando Blake a Rezon notando il comportamento del tutto asettico di intimità fra Primo Ufficiale e Capitano della Sheldon
“Non solo ancora non mi parla, ma fa questa cosa di voi Betazoidi di fissarmi intensamente.. sembra sempre che stia cercando di far esplodere il mio cervello.. e dire che l’ho aiutata ieri”.
“Sarà, ma l’hai un pelo umiliata davanti a tutti!”
“Se avesse fallito, non se lo sarebbe mai perdonato, la dovresti conoscere.. ho fatto quello che andava fatto, non ho minato la sua autorità.. l’ho rafforzata, ha potuto passare la nottata a riflettere su come agire.. il resto, la contingenza, l’urgenza l’ho gestita io.. l’ho fatto per lei, prima lo capirà, meglio sarà”
“Mah.. ammesso che sia così, allora che cos'ha? Non mi pare sia particolarmente contenta di aver riottenuto il Comando”
“Ecco, è difficile da spiegare... a volte quando fa così significa che si trova in una dimensione alternativa che occupa lo stesso spazio fisico della nostra, ma dalla quale non riesce a percepirci”
“Signor Blake comunichi al Primo Ufficiale di non sopravvalutarsi, lo sto solo ignorando” esclamò Adrienne strappando un sorriso sia ad Alec che a Kyel.
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Tenente Kyel Rezon
2° Ufficiale in Comando
USS Rutheford NCC-1835
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