[Stml6] (00.04) Imbarco Blake
Mauro Fenzio
oxila79 a gmail.com
Dom 13 Gen 2019 13:52:42 CET
E sul filo della scadenza ecco a voi il mio brano
Ciao a tutti
*****************************************
Brano: 00.04
Titolo: Imbarco Blake
Autore: Alec Blake (Mauro)
*****************************************
Risa - Spiaggia Suraya Bay
06/06/2398, Ore 23.30
Il dolce suono delle onde che si infrangono sulla battigia faceva da sfondo
ai mugolii e agli ansimii che provenivano dalle coppie che avevano scelto
come sfondo dei loro incontri la spiaggia del villaggio.
Improvvisamente un urlo ruppe quella magia “Ma come diavolo faccio a
cacciarmi sempre in questi casini???” Alec correva lungo la spiaggia come
se avesse avuto il diavolo stesso alle calcagna, alcuni dei frequentatori
della spiaggia si fermarono sollevando la testa puntando gli occhi verso
chi stava facendo così tanto rumore, ma tocchi sapienti di affusolate mani
li convinsero che non era poi così importante. Accanto ad Alec un atletico
umano cercava di stargli dietro “Non farti queste domande e corri se ci
prende stavolta è la fine” come a confermare le parole del ragazzo i due
erano seguiti a stretto giro da una figura che cercava di agguantarli
lanciando verso di loro le invettive più disparate.
- Flashback -
Risa - Suraya Bay
06/06/2398, Ore 15.00
Alec era seduto sulla spiaggia del villaggio a bere un cocktail e a
prendere il sole. Finita da pochi mesi la specializzazione aveva deciso di
prendersi qualche mese di relax, e quale posto migliore dove riposarsi se
non Risa? Stava ancora rimuginando su cosa fare alla sera quando i suoi
pensieri vennero interrotti da qualcuno che cercava la sua attenzione. Dopo
essersi tolto gli occhiali e messo seduto focalizzò l’attenzione sul nuovo
venuto.
Alec e Stephan si erano conosciuti due mesi prima durante il corso di
pilotaggio avanzato. Stephan era un umano di un anno più giovane di Alec,
decisamente alto e muscoloso.
In quel momento la pelle color alabastro di Stephan era resa lucida da un
quantitativo spropositato di olio.
Alec tornò a sdraiarsi rimettendosi gli occhiali da sole “Ottimo,
l’oliatura è stata fatta bene ora un bel rametto di rosmarino e un po’ di
prezzemolo e puoi buttarti sulla griglia”
Stephan passò una mano sugli addominali scolpiti frutto di ore e ore di
palestra. “Vedi ragazzo è questo che tu non capisci io brillo e tutte le
donne mi vedono a distanza. Infatti per stasera ho rimediato un
appuntamento con un bocconcino niente male, ma non ti preoccupare ho
pensato anche…”
Alec lo interruppe sollevando una mano e scuotendo un dito “No! no no no
non mi freghi un’altra volta”
Stephan si stese sulla sdraio accanto a lui “Ma se non sai neppure cosa
voglio proporti!!”
Alec sorrise portando le mani sotto la testa rilassandosi completamente
“E’ qui che ti sbagli so bene quale è il tuo piano. Avrai rimorchiato la
solita bellona, che ha un’amica dolce simpatica e caruccia che
sfortunatamente nessuno rimorchia” corrugò le labbra osservandolo “Peccato
che poi l’amica si riveli una palla al piede simpatica come un gatto che si
attacca la dove non dovrebbe….pertanto la mia risposta è no!”
Stephan annuiva ritmicamente alle parole di Alec, ma la sua attenzione era
scemata già da tempo. Quando si rese conto che l’amico non stava più
parlando lo guardò sorridendo “Perfetto sapevo che avresti accettato ci
vediamo alle 21 nella hall e mi raccomando mettiti qualcosa di elegante.
Ora perdonami ma mi sembra che quella ragazza laggiù mi stia fissando da un
po’ “ alzandosi allontanandosi verso una ragazza dalla pelle verde
“Ma veramente io avrei detto…..” le sue parole finirono per essere dette al
vento visto che Stephan era già lontano e proiettato verso una nuova
conquista. “Prima o poi finisce nei guai ne sono certo”
- Flashback -
Risa -Bar- Suraya Bay
06/06/2398 Ore 22.30
Alec era seduto ad un tavolo davanti ad un cocktail dagli strani colori
cangianti, allungò una mano a prendere il bicchiere agitandolo un po’
mescolando i vari strati che componevano la bevanda. Colori che sarebbero
tornati a separarsi non appena il ragazzo avesse appoggiato il bicchiere.
“Quasi quasi preferivo che fosse effettivamente l’amica antipatica. Questa
manco si è presentata”
Stephan dal canto suo stava ballando un lento stretto alla sua fiamma di
quella sera. Riad era una ragazza bellissima circa un metro e ottanta con
dei lunghi capelli biondo platino. Gli occhi azzurri erano incastonati e
sottolineati da un trucco leggero, ma di sicuro effetto. Indossava un lungo
abito blu che nulla poteva per nascondere le sue generose forme.
Alec li osservava da lontano scuotendo la testa “Io quello domani lo pelo…
anzi lo pelo e lo metto sotto sale così per sfizio” finì il suo cocktail e
si alzò con tutta l’intenzione di tornarsene in albergo quando, voltandosi,
si trovò davanti una ragazza che lo guardava con dei bellissimi occhi verde
smeraldo.
“Salve io sono Tamira e penso che tu stessi aspettando me” inclinando il
capo sorridendo “Mi dispiace ma sono stata trattenuta, spero che non stessi
già andando via”
Alec si soffermò qualche secondo ad osservare la ragazza. Leggermente più
bassa dell’amica Tamira aveva una carnagione tendente al verde acqua e
mentre parlava si guardava attorno muovendo le antenne evidenziando un
leggero imbarazzo, portò una mano tra i lunghi capelli biondi
accarezzandoseli e restando in attesa di una risposta.
“Io?... Ma no figurati io… io stavo andando a prendere un altro bicchiere
di questo coso” sollevando il bicchiere del cocktail ancora macchiato dei
vari colori “Ti va di prendere qualcosa?”
L’ora successiva passò in un lampo per i due amici, chi a ballare tenendosi
stretta la sua “preda” scambiandosi sguardi lussuriosi che lasciavano ben
sperare per il proseguo della serata e chi, decisamente meno interessato a
finire in qualche camera d’albergo, stava semplicemente bevendo un cocktail
in compagnia.
“Si, è il mio ultimo giorno qui su risa domani dovrò tornare sulla Terra
per avere la mia assegnazione su una nave” Alec corrugò le labbra pensando
all’ultima volta in cui era stato su una nave; accanto a lui allora c’era
Calire, la sua ex ragazza, mentre ora si trovava a centinaia di anni luce
sulla sua nuova assegnazione. Un rumore improvviso nella pista di ballo lo
fece tornare alla realtà e la sua attenzione fu attirata da uno spaventato
Stephan che stava correndo verso di lui
“Alec via, presto! Via…..” passato accanto a lui l’amico era scheggiato
verso l’uscita cercando di raggiungere la spiaggia, dietro di lui una
furiosa Riad lo stava inseguendo “Torna subito qui tibar, hai fatto una
promessa e la devi mantenere ora!”
Alec ci mise qualche secondo per riordinare le idee poi si voltò verso
Tamira che nel frattempo era scoppiata in una cristallina risata
“Ecco, ci risiamo. Credo che il tuo amico sia nei guai e credo anche che
sia meglio che fai come dice. Prima che Riad ritorni” e dopo aver
scarabocchiato qualcosa su un foglietto glielo mise in mano “Cercami”
Alec stava per rispondere quando una furiosa Riad fece il suo ritorno nel
locale “Tu!!!!!” indicando Alec “Tu ora dovrai mantenere la promessa del
tuo amico”
Preso il bigliettino e infilato in tasca Alec aveva fissato l’irosa Riad
“Chissà perchè lo sapevo.” si chinò a fare un lieve baciamano scherzoso a
Tamira “Penso che ora evaporerò” fuggendo poi sulla spiaggia del villaggio
“Ma come diavolo faccio a cacciarmi sempre in questi casini???”
Risa -Vicolo Ayudar nei pressi di Suraya Bay
06/06/2398, Ore 00.00
Alec e Stephan erano riusciti a mettere abbastanza spazio tra loro e Riad,
che aveva dimostrato fin troppo bene di essere a suo agio con i tacchi.
Spazio che era servito ai due per svoltare improvvisamente in un vicolo in
penombra riuscendo a far perdere le proprie tracce.
Riad era infatti passata accanto a loro senza neppure notarli, proseguendo
furiosa per la via principale.
Ancora ansimante per la corsa Alec sollevò lo sguardo verso Stephan “Ok,
ora che ci ho quasi rimesso un polmone, posso sapere cosa diavolo hai
combinato? E soprattutto come diavolo hai fatto ad inguaiare anche me?”
Stephan scosse la testa ancora impossibilitato a parlare segno che il suo
allenamento andava decisamente rivisto. “Non… non lo so. Mi ha chiesto se
ero il tabar tubar… qualcosa del genere e io gli ho risposto di si” si
fermò un attimo per riuscire a riprendere fiato, ma quando fu sul punto di
continuare una voce femminile decisamente divertita lo anticipò
“Tibar” Tamira si avvicinò a loro venendo illuminata dal cono di luce di un
lampione “Ha detto tibar” lentamente si avvicinò ai due guardandoli “E
rispondendo di sì le hai promesso di sposarla. Complimenti!” scoppiando
nuovamente nella sua caratteristica risata cristallina.
Stephan spalancò gli occhi fissando la donna “Cosa ho fatto io?”
Tamira si affiancò ad Alec osservando Stephan “Riad viene da Tralinir,
tutto il suo popolo deriva da un gruppo di schiavi che si sono ribellati
tre secoli fa. Loro danno molta importanza ai legami interpersonali. Tutte
le donne nella loro società si sposano a trent’anni” osservando Stephan
stringendosi nelle spalle “E Riad ha compiuto oggi ventinove anni”
Dal canto suo Alec stava combattendo una lotta interna per cercare di non
scoppiare a ridere “Stephan sei una vergogna. Hai lasciato la tua promessa
sposa il giorno del suo compleanno” scosse la testa “Una vera vergogna”
Mentre Tamira parlava Stephan spalancava sempre piu gli occhi poi portò
l’attenzione su Alec “Non è una cosa su cui scherzare. Sono troppo giovane
per sposarmi!!! Ora che diavolo faccio? No no no... devo trovare il modo
per uscirne.”
Tamira osservò il ragazzo spostando le antenne verso un lato del vicolo
ancora sorridendo “Ehm.. io ti consiglierei di dartela a gambe visto che
sta arrivando” indicando la ragazza che ancora furiosa stava correndo nella
loro direzione.
Stephan spostò lo sguardo nella direzione indicata da Tamira giusto il
tempo di vedere una furiosa Riad che a passo sostenuto si dirigeva nella
loro direzione. “Mer….” esclamò il ragazzo prima di correre verso la fine
del vicolo, per sua fortuna proprio in quel momento un nutrito gruppo di
persone stava dirigendosi verso uno dei locali e Stephan riuscì così a
confondersi con loro.
Riad giunse davanti a Tamira e Alec che ancora guardavano nella direzione
in cui era sparito l’amico. “Mhh però quando viene minacciato è veloc….” le
parole di Alec furono interrotte da Riad che, paratasi davanti a lui lo
fissava.
“Dove diavolo è andato a cacciarsi?? Ha fatto solenne giuramento di
diventare il mio tibar e ora non può scappare. Bhe se non lo farà il tuo
amico dovrai farlo tu”
Alec spalancò gli occhi decisamente stupito “Io? Ma tu hai bev….”
Tamira si portò tra i due portando una mano sul petto dell’amica puntando
le antenne contro di lei “Schioda Riad sei arrivata tardi lui non è
disponibile. E’ un mese che mi trascini in giro per ogni locale di questa
città perchè tu conosci qualcuno che ha un amico che guarda caso è tanto
caruccio caruccio, ma che non rimorchia nessuno. Poi tu sparisci in qualche
albergo e io mi ritrovo con dei rompiscatole di prima categoria. Beh
stavolta ti è andata male! Andiamo!” Detto questo prese sottobraccio Alec
tornando a dirigersi verso la spiaggia da cui erano arrivati lasciando una
Riad furiosa a inveire contro tutti i maschi dell’universo.
Risa - Spiaggia del Resort - Suraya Bay
06/06/2398 00.10
Alec e Tamira stavano ancora ridendo seduti davanti al mare.
“Schioda Riad?” ripeté Alec osservando la ragazza
Tamira dal canto suo si strinse nelle spalle per poi stendersi portando le
mani sotto la testa guardando le stelle sopra di loro.
“Non ti fare illusioni non ho alcuna intenzione di finire in qualche
albergo. Come ho detto è un mese che mi trascina in giro per locali alla
ricerca di un marito e, visto che oggi è l’ultimo giorno, ho deciso di
prendermi una piccola vendetta” si portò poi su un lato osservando il
ragazzo “Mhhh dici che troverà il tuo amico?”
Alec sorrise sollevando le braccia “Le vie delle Dee sono infinite… ma se
si infila la mano in tasca potrebbe trovare un biglietto, lasciato da non
si sa chi, in cui potrebbe trovare un albergo e una stanza in cui la sua
ricerca potrebbe aver fine” sorridendo mefistofelico “Diciamo che anche la
mia è una piccola vendetta!” Tamira spalancò sempre di più gli occhi in uno
sguardo stupito puntando le antenne verso di lui per poi scoppiare a ridere
“Povero lui, sei un vero genio del male”
Alec sorrise osservandola “Beh, se vendetta dev'essere che almeno sia
efficace. Comunque hai detto che è il tuo ultimo giorno. Partite doman……”
ma la sua frase venne interrotta dal suono del suo comunicatore personale
di Alec =^= Maledizione è qui fuori dalla mia stanza come diavolo ha fatto
a trovarmi???=^=
Tamira si portò una mano alla bocca per soffocare una risata mentre Alec
con tutta la flemma di cui era capace stava rispondendo alla comunicazione
“Beh, probabilmente è colpa del tuo sex appeal.. ormai su Risa hai fatto
troppe conquiste e le donne ti conoscono e sanno dove trovarti”
Tamira stava per soffocare per non scoppiare a ridere quando Stephan
rispose =^=Hai sicuramente ragione, a volte questa mia bellezza è una
maledizione!! Comunque tu quando rientri? Ho bisogno di copertura per
riuscire a scappare =^=
Qui Tamira non resistette più e, sdraiatasi sulla sabbia, scoppiò a ridere
di gusto
“Vergogna tenente non è questo quello che ci hanno insegnato in accademia!
Devi affrontare i tuoi nemici! Comunque stanotte non rientro ci vediamo
domani allo spazioporto.” e detto questo chiuse la comunicazione osservando
la ragazza che ormai rideva sulla spiaggia “Una vendetta vale ben una notte
a dormire sulla sabbia” detto questo si sdraiò.
U.S.S. Rigalior - Bar della nave
17/08/2398 Ore 18.04
Sarebbero già dovuti partire da alcune ore ma per un motivo o per un altro
la loro partenza era stata rimandata. Alec era seduto davanti alle vetrate
del bar fin dal primo mattino, quando era stato imbarcato. Davanti a lui
erano disposti alcuni padd che il ragazzo alternava nella lettura. Al
momento era immerso nelle specifiche dei sistemi di propulsione della
U.S.S. Rutherford, la sua prossima assegnazione, la prima come primo
ufficiale timoniere. Aveva avuto l’incarico solo due giorni prima e da
allora non aveva perso un minuto iniziando subito a studiare gli schemi e
le specifiche della nave.
Era così impegnato nella lettura che non si accorse dei lievi passi che
arrivavano alle sue spalle.
“Eppure non mi sembrava che fossi così tanto diligente su Risa”
Alec sollevò lo sguardo dal pad e piegò la testa indietro osservando chi
gli stesse parlando e si trovò a fissare gli occhi verdi di Tamira.
“Tamira?? Son due mesi che sei sparita iniziavo a perdere speranza di
rivederti. Che diavolo ci fai qui?” detto questo si alzò osservando la
donna, ma stavolta al posto dell’abito elegante visto su Risa, Tamira
indossava l’uniforme della flotta con i pin da guardiamarina sul collo “Un
guardiamarina??” decisamente stupito della cosa
Tamira fece il giro del tavolo prendendo posto “Ebbene sì sono un
guardiamarina della sezione medica, ma sto solo sfruttando un passaggio
devo prendere servizio sulla U.S.S. Rutherford come medico di bordo.”
Alec sorrise osservando la donna “Mhhhh interessante, U.S.S. Rutherford.. a
quanto sembra dovrai sopportarmi per un po’.” mostrando il padd di
assegnazione “Sono il nuovo primo timoniere della Rutherford”
Tamira guardò molto stupita Alec davanti a lei “Mhh quindi d’ora in poi
dovrò mettermi sull'attenti appena ti vedo” annuì stringendo le labbra per
poi ridere osservandolo
“Ovviamente guardiamarina, ovviamente.. e ovviamente dovrà portarmi il
caffè ogni mattina magari anche qualcuno di quei biscottini allo zenzero
che mi piacciono tanto” Alec la osservava eccessivamente serio per essere
preso seriamente “Ma tutto questo da domani.. ora, se permette, la invito a
prendere una cioccolata” e detto questo si avviarono insieme verso il
replicatore.
U.S.S. Rutherford - Sala teletrasporto
18/08/2398 Ore 10.07
Alec apparve sulla piattaforma del teletrasporto con uno zaino in spalla.
Appena fu totalmente materalizzato si tastò con le mani “Si, ok.. ci sono
tutto” poi sollevò un pugno verso l’addetto al teletrasporto sollevando un
pollice “Ottimo lavoro marinaio” scendendo dalla piattaforma osservando la
guardiamarina che si avvicinava “Tenente Alec Blake chiedo il permesso di
salire a bordo”
Una giovane guardiamarina si avvicinò a lui “Tenente benvenuto a bordo”
cercando di non ridere al gesto del timoniere. “In infermeria la stanno
attendendo per la visita medica. Subito dopo la visita il capitano ha
chiesto di raggiungerlo. Vorrebbe discutere con lei della rotta ideale per
raggiungere la nostra meta”
Alec osservò la guardiamarina sorridendo “Mhhh ma se è così urgente
stendere la rotta non vedo perchè farlo attendere posso fare dopo la visita
medica..” per poi aggiungere sotto voce “...o mai”
La guardiamarina lo osservò scuotendo la testa “Gli ordini sono visita
medica e poi astrometria”
Alec sospirò per poi scuotere la testa avviandosi mesto verso l’uscita
seguito a stretto giro dalla guardiamarina.
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://gioco.net/pipermail/stml6/attachments/20190113/af75d85b/attachment-0001.html>
Maggiori informazioni sulla lista
Stml6