[Stml6] 00.05 - Rezon - Davvero la nave è piccola per noi due?

Stefano Zaniboni stezani a me.com
Lun 21 Gen 2019 22:52:48 CET


Complimenti Vanessa, ottimo brano come sempre;)

Stefano

Inviato da iPad

> Il giorno 21 gen 2019, alle ore 21:46, Vanessa Marchetti <hazyel91 a gmail.com> ha scritto:
> 
> Prima che il brano sparisca un’altra volta dalle mie mail.. invio subito anche prima che Ilenia metta online il suo brano
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> Brano: 00.05
> Titolo: Davvero la nave è piccola per noi due?
> Autore: Tenente Kyel (Vanessa)
> *****************************************
> 
> USS Caracas
> Ingegneria – Ufficio del Tenente Foreman
> 06/12/2397 - Ore 23.30
>  
> Nonostante fosse passata una settimana dalla fine della mattanza ad opera dei pirati.. nonostante fossero riusciti ad uscire vincitori da una trappola potenzialmente letale.. nonostante lui stesso fosse acclamato come uno degli eroi della missione appena conclusa, il giovane Tenente JG Leonard T. Foreman era profondamente inquieto.
> Anche adesso stava tremando, continuava a sistemarsi il ciuffo della sua zazzera castano chiara, a mordersi il labbro inferiore ed a girare in tondo.
> La notte non riusciva a prendere sonno.
> Di giorno avevi i nervi a fior di pelle ed un’impressionante tendenza a sbagliarsi quando era in sua compagnia.
> Non era mai successo.
> Le attenzioni della Consigliera di bordo non parevano avere successo.. nemmeno quelle del compagno ne avevano.
> La prima stava faticosamente cercando di trovare ciò lo turbava.. non ci sarebbe riuscita tanto facilmente.. era tutta orientata sulla sua convinzione dello stress post traumatico. Che sciocca!
> Ma mai quanto quel coglione del suo ragazzo che cercava in tutti i modi di ricoprirlo di attenzioni.. ma non per affetto reale, quanto più dovuto alla sua incapacità di restare solo.
> Glielo aveva confessato appena rientrato a bordo.. lo aveva sgridato per essere andato sulla base, lo aveva rimproverato per aver seguito il piano folle di quel mezzo Risiano e mezzo Betazoide, lo aveva ammonito di non fidarsi di quel Primo Ufficiale che lo aveva scelto per quella missione quasi suicida.
> E via così fra rimbrotti di vario genere e natura.
> Avevano litigato a più riprese.
> Avevano litigato anche in servizio, ma, soprattutto, avevano interrotto ogni tipo di rapporto intimo.
> Spesso avevano fatto pace così, ma non quella volta. Leonard ne aveva quasi ribrezzo, come se la codardia del compagno lo avesse fatto puzzare di cattivo.. lo vedeva e non poteva esimersi da associarlo mentalmente al fiato pesante, all’odore di piedi, al tanfo ascellare..
> Niente era vero, ne era perfettamente consapevole, il suo ragazzo era decisamente dedito alla propria pulizia, persino troppo.. ma, ormai, Leonard aveva un pensiero fisso.
> E quell’ossessione del compagno, al posto di aiutarlo, lo stava letteralmente facendo crollare.. ed era per quello che aveva deciso di dargli appuntamento lì.. proprio mentre il suo ragazzo era di turno.. e loro no.
> Per provare a togliersi da solo quel tarlo mentale che lo divorava giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo.
> Doveva chiedere il trasferimento, non avrebbe resistito ancora molto!
> Come se avesse potuto scegliere.. come se avesse potuto decidere di non seguire il piano.. di non seguire quel pallone gonfiato.. quello sbruffone idiota.. quel gorilla presuntuoso.. quell’ammasso di muscoli.. quel.. o cavolo sì lui..
> “Basta Leonard smetti di pensarci!” urlò a se stesso convinto di essere ancora da solo
> Fu allora che ne percepì il profumo.. tanto particolare quanto speziato.. fu allora che ne sentì la voce
> “A cosa non dovrebbe pensare, signor Foreman?”
> Il Tenente JG Kyel Rezon aveva fatto la sua comparsa in quell’angusto ufficio ricavato da un vecchio deposito della sezione ingegneria.
> Era più basso di Leonard di una decina di centimetri, ma rimediava a quel difetto con una muscolatura da fare invidia.. lo aveva visto a torso nudo nella base pirata.. e da allora un tarlo continuo si era impossessato di lui.. doveva avere quel mezzo Risiano.. doveva sperimentare se era vero quello che raccontavano sui Risiani.. e poco importava se fosse pure mezzo Betazoide.. non gli interessava!
> Se era riuscito a fare ciò che aveva fatto era grazie a quel ragazzo.. a quel maschio dall’aria sorniona, dall’atteggiamento strafottente, con modi di fare spesso azzardati.
> Ora toccava a lui sorprenderlo!
> “Tu!!” esclamò Leonard
> “Io cosa??” domandò Kyel
> Non ebbe tempo di dire altro: Foreman gli era letteralmente saltato addosso, arrischiando un bacio lussurioso e fusa da gatta in calore.
> “Perché??” riuscì a dire Kyel, passato l’impeto del primo assalto
> “Zitto e baciami ti prego! Non capisco più nulla quando sei vicino a me! Devo toglierti dalla mia testa e l’unico modo è averti!!”
> “Foreman..”
> “Chiamami Leonard per favore Kyel.. non respingermi”
> “E chi ha intenzione di farlo?? Sappi solo che non finirà tanto presto, e che non sarai coccolato. Io non sono il tuo ragazzo”
> Un sorriso a trentadue denti comparve sul volto del Tenente JG Foreman.
>  
> USS Caracas
> Ufficio del Capitano Fallon
> 19/03/2398 - Ore 19.18
>  
> “E’ con immenso orgoglio che cedo il comando della nave a te, mio fido Numero Uno.. siamo stati assieme per anni, da quando eri solo un Guardiamarina sbarbatello.. ti ho seguito, consigliato, indirizzato.. e ciò che hai compiuto per salvarci tutti meno di sei mesi fa, è motivo per me di grande vanto. Sono sicuro che la USS Caracas sarà in ottime mani: le mie ormai sono lorde di sangue, a causa della mia stupidità.. il Comando di Flotta mi vuole su SOL III per un’inchiesta su quanto accaduto.. non mi faccio illusioni, perderò il servizio attivo per molti anni, ma, come ultimo atto della mia carriera, mi hanno permesso di nominare te Capitano! E’ un onore Baker, veramente un onore!”
> “Grazie Bernard.. di cuore..”
> “Nessun grazie, te lo sei meritato.. hai già pensato al tuo Primo Ufficiale?”
> “Ho una mezza idea..”
> “Rezon?”
> “Mi piacerebbe, ma anche se fosse promosso, come pare, presto o tardi, non credo gli consentano di farmi da vice.. è ancora troppo bizzoso di carattere.. senza contare che non avrebbe i gradi necessari.. no, in realtà, pensavo ad un mio vecchio compagno di Accademia.. forse lo conosci pure te, Virig Steward”
> “Sul serio? Ti vorresti mettere in plancia quel vizioso Trill??”
> “Beh che ami divertirsi con le donne è risaputo.. ma in quello Rezon non è da meno..”
> “Virig è il classico azzeccagarbugli, specialista nel non prendere decisioni, genio nel non sporcarsi le mani, un vero esperto di pratiche di routine, non un vero Primo Ufficiale”
> “Lo so.. ma io mi sono scocciato di occuparmi di turni, di beghe interne, di richieste trasferimenti, di sollecitazioni psicologiche da parte della Consigliera.. e via dicendo.. da Capitano voglio dedicarmi alla mia nave, focalizzare la mia mente su ciò che troviamo fuori, non sulle rogne interne..”
> “Uhm.. capisco..”
> “Non credo, Bernard.. per quanto ne pensino quei palloni gonfiati in Ammiragliato, tu sei un ottimo Capitano, io no.. io forse lo diventerò, ma non sono in grado come te di gestire sia gli uomini sia ciò che ci circonda.. si è vero, hai fatto un errore, in buonafede, e ciò è costato vite umane.. io dubito di riuscire a gestire tutto come facevi te.. avere tempo per tutti.. e prendere le decisioni più sagge”
> “Non tutte lo sono state, Baker..”
> “Una ne hai sbagliata in tanti anni che ci conosciamo.. ho già chiesto di poter testimoniare a tuo favore.. nel frattempo mi prenderò Virig e mi dedicherò a migliorarmi.. da solo.. senza la guida che tanto ho apprezzato”
> Il trillo della porta interruppe il dialogo fra il passato ed il presente della USS Caracas.
> Senza attendere risposta, la figura di Kyel Rezon irruppe nell’ufficio del Capitano.
> “Signori, spero di non aver interrotto nulla di compromettente” esclamò sornione con un ghigno malizioso
> “Volevo solo informarvi che abbiamo visite.. il nutrito gruppo di cadetti che ci è stato promesso! Ce ne sono alcune veramente deliziose, altre gustose, un paio gradevoli.. e poi si vabbé ci sta il gruppo degli ebeti con l’uniforme gialla..”
> “REZON!”
> “Uhm doppia sgridata.. in simultanea signori.. non era mai successo! Comunque sì scusate, sono stato troppo poco professionale, ma non sono in servizio.. vi volevo solo avvertire della cosa.. anche perché se aspettiamo il Guardiamarina Sogek, possiamo diventare tutti vecchi.. con rispetto parlando Capitano Fallon.. sempre con rispetto parlando!”
> “Ma sentilo che faccia tosta! Kyel meno male che me ne vado!”
> “Come meno male, ci lascia tutti in mano a questo qui?? Ma sa che Baker vuole a bordo mister languido??”
> “Virig Steward? Me l’ha accennato poco fa.. ma come fa a conoscerlo lei?”
> “Oh.. girano tante voci sui suoi inviti a cena con dessert della casa”
> “Basta così! Grazie Rezon può andare!”
> “Ottimo.. che debbo fare gli onori di casa! In assenza di comandante esecutivo a bordo.. tocca e me! Anche se lascerò volentieri gli sbarbati al nostro tattico di bordo.. io mi sacrificherò per le gentil donzelle”
> “Bernard, mi sa che debbo andare pure io, prima che il guascone qua presente mi combini guai!”
> “Ti conviene.. ci vediamo più tardi quando sarà ora dei saluti ufficiali”
>  
> USS Caracas
> Alloggio del Tenente JG Rezon
> 09/04/2398 - Ore 21.06
>  
> “Non vedo l’ora di raccontarlo alle altre!” esclamò festante la Boliana Fyxia, ventiquattrenne neo imbarcata sulla USS Caracas
> “Raccontare cosa?” domandò Kyel
> “Come cosa? Che sono stata con te! Che sto con te! Che starò con te!”
> “Calma un attimo.. calma! Siamo stati a letto assieme.. è stato divertente.. sei focosa, passionale, tutta pepe.. ma da qui a dire che stiamo insieme ce ne vuole ragazza mia!”
> “Oh..”
> “Ti ho offesa? Perché zittire una Boliana ce ne vuole.. e ci sono pochi metodi.. un paio di abbiamo sperimentati prima assieme.. un altro è offenderla..”
> “Eh? No.. cioè sì ci speravo! Però no.. non sono offesa! Solo che mi spiace che non ci saranno altri bis!”
> “E questo chi l’ha detto?? Vieni qua!”
> “No, furbastro.. niente da fare.. sono abbastanza distrutta per stasera.. e fra meno di un’ora inizio il turno! Ci terrei a fare buona impressione, almeno nei primi tempi”
> “Con chi? Col Capitano Baker o il.. ehm.. sì quella specie di Primo Ufficiale che abbiamo?”
> “Il primo! Il secondo mi fa abbastanza senso.. mi ha invitata per una cena assieme, ma ho declinato l’invito”
>  
> USS Caracas
> Alloggio del Tenente JG Rezon
> 14/08/2398 - Ore 21.26
>  
> =^=E quale sarebbe il problema?=^= il faccione sorridente di un Capitano della Flotta Stellare campeggiava sullo schermo dedicato alle comunicazioni personali nell’alloggio di Kyel
> “Mi stai prendendo in giro vero? O stai male? Perché la proverbiale fortuna che ti accompagna sappiamo bene entrambi che non sarebbe nulla senza la tua rapidità di pensiero.. e ora vuoi venirmi a dire che non hai capito dove sta il problema?”
> =^=Ne abbiamo già parlato quando eravamo entrambi sulla USS Jupiter.. tu ami quella donna!=^=
> “No! No! No! Ci siamo spezzati il cuore a vicenda.. e di questo mi dispiace.. ma amarla è un’altra cosa!”
> =^=Ci sono tanti modi di amare.. c’è il nostro Risiano.. c’è quello Andoriano.. ci sta quello classico Terrestre e via dicendo.. tu ami quella donna.. se non completamente, ma adori il suo modo di fare, il suo tenerti testa e, allo stesso tempo, il suo pendere dalle tue labbra.. la sua incapacità di ignorarti, anche se vorrebbe ucciderti..=^=
> “Se ti mandassi a bruciarti quella linguaccia contro una stella di sistema, finisco davanti ad una corte marziale?”
> =^=Prima dovresti riuscire a farlo.. e ti ricordo che non mi hai mai battuto in corpo a corpo.. nemmeno da piccoli..=^=
> “Uno dei più vecchio di me.. quindi parti avvantaggiato; due: ma Hazyel quando mai tu sei stato piccolo?? Sei quasi due metri.. più grosso di me che mingherlino non sono.. e mi chiedi di batterti corpo a corpo?”
> =^=C’è sempre un Davide in grado di battere Golia=^=
> “Frequenti troppo quella rossa psicologa”
> =^=E tu troppo poco Adrienne..=^=
> “Domani dovrò accoglierla a bordo.. non so nemmeno cosa dirle”
> =^=Fare scena muta non è da te, ma ricorda.. siete l’uno la kriptonite dell’altro..=^=
> “Sarà ma io in mutandoni azzurri con una esse sul petto e tutta quella pagliacciata degli occhiali di quella serie terrestre che ogni tanto danno in giro negli oloromanzi non mi ci vedo per niente”
> =^=Magari se te lo chiedesse lei, ti ci vestiresti=^=
> “Smettila di sfottere gran Capitano dei miei stivali.. con le tue potenzialità sei finito a comandare una base nel mezzo del nulla”
> =^=Ma sono a due passi da casa=^=
> “Salutami tua sorella Elailyn allora!”
> =^=Sarà fatto.. buona fortuna amico mio=^=
>  
> USS Caracas
> Sala tattica
> 15/08/2398 - Ore 19.06
>  
> “Comodi signori, comodi..” Baker avanzò con sguardo sorridente “Immagino che siate tutti curiosi di sapere quale sia il motivo per cui vi ho fatti venire tutti qui e non voglio tenervi oltremodo sulle spine. Fra i compiti più graditi per un Capitano vi è senz’altro quello di premiare gli ufficiali che, attraverso il proprio operato, dimostrano di meritare un riconoscimento adeguato alle loro capacità ed attitudini.. Tenente Rezon.. Tenente Foreman, venite avanti! Raggiungetemi!”
> Mentre Kyel si recava verso l’ufficiale in comando, sentiva dietro di sé lo sguardo di tutti.. v’era quello dei colleghi che aveva salvato, quello delle sue amanti, dalla Consigliera di bordo coi suoi cinquantacinque anni, alla giovanissima Andoriana Vrissi, di appena vent’anni, passando per la Boliana Fyxia ecc.
> Ma fra tutti quegli sguardi, poteva sentire distintamente quello di Adrienne: era magnifica nel suo abito da cerimonia.. dall’espressione, sicuramente odiava quell’abito ed odiava quella cerimonia, detestando ancor di più uno dei due festeggiati.
> “Tenente Kyel, le sue considerevoli abilità di improvvisazione ed il sangue freddo che ha dimostrato hanno permesso al Tenente Foreman di bypassare il sistema difensivo dell’avamposto, catturando i pirati è salvando la USS Caracas nonché tutti i prigionieri rimasti sulla base.. Entrambi avete dimostrato abilità che vanno ben oltre al grado che attualmente detenete..”
> Lo sguardo di Adrienne continuava a fissare la scena con un certo interesse, quello di Kyel vagava fra le sue adoranti amiche, ma poi, puntualmente, si fermava a scrutare la Betazoide.
> “Tenente JG Foreman, con l’autorizzazione datami dal Comando di Flotta la promuovo Tenente.. verrà trasferito su ordine dell’Ammiragliato sulla USS Edith con l’incarico di vice dell’ingegnere-capo” il Capitano si spostò quindi su Kyel “Tenente JG Rezon, la promuovo Tenente.. verrà trasferito su ordine dell’Ammiragliato sulla USS Rutherford, dove occuperà il ruolo di secondo ufficiale in comando”
> Kyel era rimasto di stucco.. istantaneamente guardò verso Adrienne.. era sbalordita quanto lui.
> Tutto si sarebbe aspettato tranne che condividere di nuovo un pezzo della propria vita con lei.
>  
> USS Caracas
> Bar della Nave
> 21/08/2398 - Ore 21.06
> Kyel era nel bar della nave in compagnia di Fyxia, Vrissi ed un altro terzetto di fanciulle. Gli piaceva essere così al centro dell’attenzione.. ed era profondamente divertito dalla competitività latente fra quelle colleghe, amiche ed amanti.
> Nessuna apparentemente era gelosa delle altre.. o per lo meno dissimulavano bene.. tutte lo volevano per sé, ma non potendolo avere in esclusiva, ridevano e scherzavano cercando di farsi belle ai suoi occhi.
> L’unica in quel bar che sprizzava rivalità, risentimento, astio ed una punta di invidia era Adrienne.
> Kyel non era in grado di scrutarne l’aura, ma la conosceva bene.. forse più di quanto entrambi si rendessero pienamente conto.
> La Betazoide era gelosa di lui.. e, al contempo, arrabbiata, furiosa e determinata.
> Quando la vide uscire di gran carriera dal bar, Kyel adottò una delle sue più riuscite tattiche di depistaggio amoroso e si allontanò dal gruppetto di amiche.
> “Te ne vai già via?” domandò ad Adrienne per bloccarne la fuga
> “Ho dei programmi per la serata Kyel.. il primo ufficiale mi ha invitato nei suoi alloggi”
> “Si prospetta una bella seratina allora.. in particolare il dessert” Kyel sottolineò volutamente l’ultima parola per metterla in allarme
> “Possibile, non siamo più verginelli da molti anni.. finirò la mia serata come la finirai tu con una o più del tuo drappello personale.. Perché mi hai seguito fuori dal bar?”
> “Per lo stesso motivo per cui tu sei venuta a cercarmi nel bar..”
> “Ah” la voce di Adrienne si alzò di un’ottava “Un po’ presuntuoso pensare che io faccia tutto in funzione di cercare te, non pensi?”
> “Mi hai definito anche in modi peggiori, non ti sta impegnando più di tanto Adrienne..” Kyel fece un passo più avanti dando una piccola spintarella ad Adrienne “Ad ogni modo tu stai cercando me.. sento che c’è qualcosa che vorresti dire ma per qualche motivo ti blocchi..”
> Adrienne scosse il capo “Tu vaneggi..” si incamminò salendo sul turbo ascensore ritrovandosi nuovamente di fianco Kyel “Si può sapere perché continui a seguirmi?”
> “Te l’ho detto.. sento che vuoi parlarmi ma per un motivo o per un altro non lo fai, ti conosco Adrienne” Kyel diede un altra spinta ad Adrienne bloccando il turbo ascensore “Siamo soli, parla”
> Adrienne sembrò divampare come un fuoco, rispose con decisione alla spinta del giovane “Tu non mi conosci! Tu non sai nulla di me! Non sono più la cadettina dei tuoi ricordi!”
> Kyel incassò la spinta facendo un mezzo passo indietro, un sorriso divertito si disegnò sulle sue labbra poco prima che desse un’altra decisa spinta ad Adrienne “So che tutto quello che fai è studiato, programmato.. dov’è il tuo istinto? Vuoi parlare? Parla!!”
> Adrienne non se lo fece ripetere e, sfruttando tutta la propria forza ed il proprio peso, spinse Kyel al punto da farlo appoggiare alla parete “Perché proprio ora che le cose iniziano a girare al meglio salti di nuovo fuori te? Non mi hai già fatto abbastanza male..”
> Kyel la fissò negli occhi “Non avevo idea che sarei stato promosso e trasferito sulla tua stessa nave e per il resto..”
> “No! Non voglio sapere più nulla! Chiedi il trasferimento, subito.. fra un mese, non mi interessa quando, ma ti voglio lontano da me! Non esiste nave abbastanza grande per contenere noi due!” Adrienne attivò l’apertura delle porte e si diresse all’uscita, Kyel la trattenne tirandola nuovamente all’interno, mentre ordinava il piano di destinazione
> “Gli alloggi del primo ufficiale non sono a quel piano” rispose piccata la Betazoide
> “Lo so..” rispose Kyel avvicinando il volto a quello della giovane “Ma c’è il mio..”
> 
> USS Caracas
> Alloggio Tenente Kyel
> 21/08/2398 - pochi minuti dopo
> Kyel la tirò per un braccio all’interno dell’alloggio, poteva sentire il profumo dei capelli della Betazoide.. riusciva a sentire il respiro affannato e l’eccitazione del momento.
> Lei rimase per qualche attimo immobile, come se fosse incerta se cedere o meno, ma senza trovare la forza per sottrarsi.. fu quel tempo che Kyel utilizzò per spingere la donna sul letto sorridendo.
> “Il primo ufficiale mi sta aspettando..” Adrienne non sembrava convinta di quello che stava dicendo, anzi, era trasudava parecchia eccitazione
> “Sono certo che non sia esatto.. ti conosco abbastanza bene da sapere che non gli hai promesso nulla” Kyel la osservò sorridendo, togliendosi la casacca e rimanendo a torso nudo
> Adrienne fece spallucce “Gli ho detto che avrei potuto passare stasera o domani.. chi ti fa credere di essere meglio di lui?”
> “Il fatto che tu sia ancora qui!” rispose pacato Kyel mentre si abbassava su di lei
>  
> USS Caracas
> Alloggio Tenente Kyel
> 22/08/2398 - ore 06.32
>  
> Fingere di dormire per osservarne le forme sinuose, apprezzarne ogni centimetro della pelle, godersi lo sguardo di lei sul proprio corpo.. rendendosi conto di quanto lui piacesse a lei.. ma anche quanto lei piacesse a lui.
> Il fatto di dar ragione a quell’armadio di Hazyel fece capolino fra i pensieri di Kyel, ma giusto per un attimo.. il resto del tempo lo passò a osservare sornione Adrienne che pareva darsi mentalmente degli schiaffi per essere finita così presto di nuovo a letto con lui.
> Lo aveva odiato per anni.. erano bastati pochi giorni assieme per riaccendere la passione per entrambi.
> Fu solo dopo che lei si allontanò dal suo alloggio che Kyle decise di alzarsi.
>  
> USS Rutherford - Sala teletrasporto
> 25/08/2398 - ore 16.38
>  
> Adrienne e Kyel si ritrovarono nella sala teletrasporto della nave e si osservarono attorno per qualche attimo, mentre una giovane Boliana stava osservando con sguardo languido Kyel incapace di emettere qualsiasi suono.
> “Tenente? Sta cercando di capire come ci si senta a trasformarsi in una statua di marmo?”
> La giovane Boliana, presa alla sprovvista, arrossì avanzando e scattando sugli attenti “Mi scusi signore! Sono il tenente Pick, sono qui per dare a lei ed al tenente Kyel il benvenuto sulla Rutherford.. vi informo che il Capitano desidera parlare con entrambi separatamente..”
> Kyel sorrise alla giovane facendola arrossire ulteriormente “Piacere di conoscerla tenente”
> *Oh il piacere è tutto mio.. se solo metà della cose che mi ha raccontato Fyxia sono vere, mio caro non hai scampo*
> “Faccia portare i nostri bagagli nei nostri rispettivi alloggi. Per quanto mi riguarda credo che andrò io a parlare per prima con il Capitano, sono certa che non avrai nulla a contrario Kyel.. hai già trovato buona compagnia.. come del resto su ogni nave in cui tu sali..”
> Kyel osservò Adrienne andarsene e ridacchiò divertito, quindi tornò ad osservare la giovane Boliana indicandole l’uscita “Non si preoccupi, venga.. le offro un caffè”
>  
>  
> ========================
> Tenente Kyel Rezon
> 2° Ufficiale in Comando
> USS Rutheford NCC-1835
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