[Stml6] 01.00 - Quando le cose partono male..

Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com
Lun 28 Gen 2019 23:49:49 CET


Questo è il teaser come l'ho immainato io..

ho cercato di inserire durante il viaggio una conversazione con tutti gli
ufficiali superiori per indicare che i nostri pg hannoavuto effettivamente
modo di conoscersi.

Spero possa piacervi ^_^



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Brano: 01.00

Titolo: Quando le cose partono male..

Autore: Capitano Adrienne Faith (Ilenia)

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USS Rutherford - Plancia

In posizione geostazionaria attorno a Sol III

15/09/2398 - Ore 10.15

Il Capitano Amundsen raggiunse la plancia con grande calma, seppur
iniziasse ad essere impaziente di partire: era stato costretto ad attendere
che tutto il proprio equipaggio, sparso su varie navi e basi stellari,
giungesse sulla Terra e ora iniziava a fremere. Si voltò ad osservare alla
propria destra il suo nuovo primo ufficiale e le sorrise, Adrienne sembrava
ancora piuttosto rigida sulla poltroncina di comando ma era certo che con
il tempo si sarebbe rilassata.

“Signore” la voce dell’addetta alle comunicazioni fece voltare il Capitano
“Abbiamo il permesso lasciare il pianeta, provvedo a inviare la rotta di
allontanamento al timone”

“Molto bene, allora andiamo.. prima che cambino idea!” la voce del Capitano
aveva un che di eccitazione, era palese che si sentisse perfettamente a suo
agio nel suo ruolo “Signor Blake, ci porti via di qui.. rotta per la
nebulosa Elica.. la EY 32”

“Sì signore..” Alec non si fece ripetere l’ordine “Rotta per la nebulosa
Elica EY 32, velocità?”

“Curvatura sette…” Amundsen iniziò a controllare sul tastierino della
propria console “Anche se da quello che vedo non sarà di certo un viaggio
molto corto..”

“No, signore.. ci vorranno all’incirca 61 giorni” rispose Alec continuando
a digitare alla consolle

“Nebulosa Elica EY 32? Non mi pare di averla mai sentita.. abbiamo qualche
informazione sul database?” Adrienne si voltò ad osservare l’ufficiale alla
consolle scientifica

Il tenente Vosek digitò alla consolle prima di rispondere “Si, la nebulosa
Elica EY 32 risulta essere già stata mappata. Si tratta di una nebulosa
planetaria, prende il suo nome dalla sua grande somiglianza con la nebulosa
Elica presente nella costellazione dell'Aquario, ad una distanza di circa
650 anni luce da Sol III. Come quest’ultima nebulosa, anche EY 32 ha una
dimensione di circa 2,5 anni luce. Si ritiene si sia formata quando gli
strati gassosi di una stella alla fine del proprio ciclo vitale sono stati
espulsi, creando una forma elicoidale, mentre il nucleo centrale della
stella, una volta divenuta una nana bianca, ha iniziato a risplendere così
intensamente da rendere fluorescente il gas precedentemente espulso” Vosek
prese per un attimo fiato “Tuttavia, alcune navi di passaggio hanno
recentemente rilevato delle letture anomale dalla nebulosa Elica EY 32”

“Sono state avanzate delle ipotesi sulla motivazione delle strane letture?”
chiese con un certo interesse il tenente Jekins “E’ possibile che la fonte
sia qualcosa di artificiale?”

“Teme qualcosa in particolare?” Amundsen si voltò verso la consolle tattica

“Beh, non esattamente.. ma qualora le interferenze fossero di origine
artificiale, vi possono essere molte spiegazioni, alcune delle quali da
monitorare.. come l’utilizzo della nebulosa per nascondere una rotta per il
contrabbando di armi o altro ancora”

“La probabilità che si tratti di una interferenza creata artificialmente si
attesta al 12,34%” Vosek tornò a digitare alla consolle “Ma i dati sono
troppo limitati per esprimere con certezza la causa delle strane
rilevazioni; al momento si ritiene che la migliore ipotesi sia da
individuarsi nel passaggio all’interno della nebulosa della meteorite
Omicron; la particolare composizione del meteorite potrebbe essere la vera
origine di tutte le anomalie”

“Quindi potrebbe non esserci nulla di così esaltante..” intervenne Alec dal
timone

“Possibile, ma se non altro potremo approfittarne per testare tutti i
sistemi della nave. E’ sicuramente necessario dopo il pesante refit che ha
subito questa Miranda..” il tenente Rush sollevò il capo dalla consolle
“Hanno messo mano a tutto, ogni singolo sistema ha subito delle modifiche
consistenti.. dalla linea eps alla odn fino a passare alle armi, gli scudi
e il motore a curvatura”

Amundsen annuì per un attimo “Beh, signori.. sarà un lungo viaggio..
comandante, venga nel mio ufficio, vorrei scambiare con lei un paio di
parole..” detto questo si alzò sfiorando il comunicatore “Capitano a
Tenente Kyel, venga a prendere il comando della plancia.. il suo turno oggi
inizierà un po’ prima”

=^= Se oltre ad iniziare potesse anche finire prima gliene sarei grato, il
Tenente Pick da il meglio di sè prima di cena.. =^=

Adrienne alzò gli occhi al cielo irrigidendo un po’ la mascella, cosa che
ovviamente non passò inosservata da parte del Capitano che rispose
sorridendo divertito dalla faccia tosta del proprio secondo ufficiale
“Tenente, questa rientra a pieno titolo fra le decine di informazioni di
cui non sento la necessità di essere informato.. ora, le do due minuti per
presentarsi in plancia per assumere il comando o l’unico incontro che avrà
stasera sarà con i tubi di Jeffries da pulire..”

=^= Capito Signore, sto arrivando! Kyel, chiudo =^=

USS Rutherford - Ufficio del Capitano Amundsen

15/09/2398 - Ore 10.30

Il Capitano Amundsen entrò in uffico seguito dal Tenente Comandante Faith,
ancora contrariata dalla risposta che Kyel aveva dato in plancia. Neppure
Adrienne riusciva a capirlo a pieno, ma la presenza di quel mezzo risiano a
bordo proprio non riusciva a tollerarla: nella sua mente continuava a
vederlo come quel giovane spocchioso ed arrogante, troppo convinto della
propria importanza per rendersi conto dell’esistenza di molte altre persone
oltre a lui.

“Comandante, si accomodi..” la voce del Capitano fece accelerare un po’
Adrienne che andò a prendere posto in silenzio “Lei è arrivata sulla nave
indicativamente una ventina di giorni fa, ha seguito le ultime fasi di
preparazione alla partenza ed in particolare l’arrivo degli ultimi
ufficiali e sottoufficiali della nave. Che sensazioni ha avuto?”

Adrienne fu presa un po’ in contropiede dalla domanda del Capitano “Beh,
forse è un po’ prematuro per sbilanciarsi sulle reali capacità
dell’equipaggio.. il viaggio è appena iniziato e non vi sono state
abbastanza occasioni per poter tirare delle conclusioni”

“Vede, Comandante.. io sono Capitano da parecchio tempo e ho sviluppato un
certo sesto senso che mi permette di valutare anche con una sola
conversazione chi mi sta di fronte” Amundsen congiunse le mani di fronte a
sé “Sarò onesto, quando mi proposero questo incarico non ne sono di certo
stato felice.. volevo tornare a viaggiare, ma l’idea di ritrovarmi a fare
da baby sitter ad ufficiali così giovani non mi allettava. Ho accettato in
parte perché sapevo che altrimenti avrei rischiato come minimo di dover
attendere mesi per un altra possibilità, in parte perché mi era stato
garantito che gli ufficiali inviati sulla mia nave.. in primis gli
ufficiali superiori, fossero estremamente competenti.. forse un po’ acerbi
ma sicuramente promettenti. Voi dovreste rappresentare il futuro della
Flotta Stellare, io il suo passato”

“Sono certa che la Flotta Stellare non la veda semplicemente come il
passato..” Adrienne si zittì al movimento della mano del Capitano

“Non serve, lasci stare.. non ho fatto quel preambolo per una forma di
compatimento ma per descriverle il punto della situazione..” il Capitano
proseguì “Dato che ho accettato, ho deciso di parlare con ogni singolo
ufficiale superiore della nave per rendermi conto di chi avessi di fronte..
ed in questi giorni ho approfittato della situazione di calma piatta per
osservare come il nuovo equipaggio sta iniziando a lavorare insieme, cosa
fondamentale per la buona riuscita delle missioni” fece una pausa alzandosi
e dirigendosi al replicatore “E devo essere onesto, ho notato anche io in
voi tutti un grandissimo potenziale.. l’ammiraglio Bates ha dimostrato
un’altra volta di avere l’occhio lungo.. una tazza di tè?”

Adrienne annuì restando in attesa che il Capitano proseguisse “Quindi si
ritiene soddisfatto del suo nuovo equipaggio..”

“Quasi..” il Capitano prese le due tazze appena replicate portandone una ad
Adrienne “Ho notato le potenzialità di ogni ufficiale superiore ma ho anche
intravisto un possibile problema che deve trovare soluzione il prima
possibile, ecco perchè le ho chiesto di venire nel mio ufficio”

“Sì signore..” Adrienne teneva la tazza con ambo le mani “Se posso far
qualcosa.. quale sarebbe il problema?”

“Lei.. numero uno” la voca del Capitano era calma ma pesò come un macigno
sulle spalle del primo ufficiale “O meglio, il rapporto fra lei ed il
Tenente Kyel. Voi rappresentate con me la catena di comando della nave,
qualora io fossi impossibilitato ad assolvere ai miei doveri siete voi due
che dovreste subentrare al mio posto ed al momento non credo che sareste in
grado di farlo”

“Non ci sono problemi che impediscano a me ed al tenente Kyel di occuparci
delle nostre funzioni..” la voce di Adrienne era sulla difensiva “Siamo dei
professionisti, sappiamo quanto sia importante il ruolo che occupiamo
nell’organigramma della nave e sono certa che sapremo farvi fronte”

“Si fida del tenente Kyel?”

La domanda del Capitano riuscì a prendere di nuovo alla sprovvista Adrienne
“Il tenente Kyel è un ufficiale preparato, quindi sono certa possa svolgere
i propri compiti e..”

“Non le ho chiesto questo” il Capitano fissava in volto Adrienne come se
stesse studiandola “Glielo chiederò di nuovo, mi aspetto una risposta
sincera.. si fida del tenente Kyel?”

“No” Adrienne rispose di getto

Il Capitano Amundsen annuì “Lo avevo intuito.. ora sa qual’è il problema di
questa nave.. non possono esserci due ufficiali in comando che non si
fidano l’uno dell’altro. Ora, a prescindere da quanto possa esservi stato
in passato fra voi.. la cosa deve essere appianata oppure uno di voi due
dovrà andarsene, è chiaro?” il tono del Capitano era perentorio

“Sì Signore”

Amundsen si rilassò un po’ sulla poltrona osservando la giovane, per
qualche attimo sembrò fermarsi a studiarne le reazioni in silenzio; come
Capitano sapeva quanto fosse importante essere in grado di richiamare con
fermezza i propri uomini per farli reagire ma dall’altra parte ogni volta
che guardava Adrienne non poteva che pensare a sua figlia, non voleva
rischiare di abbatterla ancor prima di giungere alla nebulosa “Il viaggio
per la nebulosa sarà lungo, inizi a conoscere anche lei gli ufficiali
superiori.. organizzi qualche breve colloquio ma con tutta calma.” fece una
breve pausa “Bene, è tutto.. può andare”

Adrienne si alzò lasciando la tazza sulla scrivania del Capitano “Sarà
fatto Signore” salutò formalmente ed uscì ancora parecchio tesa,
ritrovandosi in plancia, proprio di fronte a Kyel.

Kyel era seduto alla poltrona di Comando che rideva divertito osservando la
giovane guardiamarina che occupava la postazione delle comunicazioni ma
divenne immediatamente serio osservando lo sguardo nervoso e preoccupato di
Adrienne. I due giovani si osservarono per svariati istanti senza parlare;
Rezon non aveva la capacità di leggere la mente della betazoide ma la
conosceva abbastanza bene da sapere che qualcosa non andava.

“Buon lavoro signori..” Adrienne salutò i presenti lasciando la plancia

Anche Alec, alla postazione del timone si voltò vedendola entrare del turbo
ascensore e andarsene “Che sia successo qualcosa?”

“Non lo so.. ma intendo scoprirlo..” rispose Kyel osservando ancora le
porte chiuse del turbolift

USS Rutherford - Alloggio Adrienne Faith

16/09/2398 - Ore 01.26

Il sensore della porta suonava insistentemente, Adrienne lo ignorò per un
po’ ma poi dovette alzarsi; lo fece controvoglia, indossando rapidamente
una vestaglia sopra la cortissima camicetta da notte portandosi davanti
alla porta e aprendola, con sguardo assonnato. Fissò per qualche attimo
l’uomo che le stava di fronte prima di parlare “Kyel.. perché sei qui?”

Kyel si fermò ad osservare Adrienne intravedendo sotto la vestaglia il
corpo tonico e sinuoso della betazoide, era evidente che si fosse appena
alzata dal letto ma nonostante non fosse pettinata e truccata era comunque
meravigliosa “Sei diventata lenta Adrienne”

“No, affatto” la voce della betazoide fu secca

“Ho suonato sette volte prima che mi aprissi..”

“E immagino che non ti abbia sfiorato neppure lontanamente l’idea che non
ti abbia aperto perchè non ti volevo vedere..” Adrienne restava rigida di
fronte alla porta, impedendo a Kyel di entrare nel proprio alloggio

“Non potevi sapere che fossi io.. non puoi leggere la mia mente” rispose
Kyel con sguardo spavaldo

“Si.. ma dato che sei l’unico di tutto l’equipaggio che non posso leggere
diventa facile riconoscerti fra tutti gli altri” Adrienne bloccò il passo a
Kyel osservandolo “Cosa vuoi Kyel?”

“Entrare.. tanto per cominciare” Kyel osservò Adrienne sorridendo “Sempre
che tu non voglia lasciare a chiunque passi per il corridoio la stupenda
visione del corpo del primo ufficiale della nave in bella mostra sulla
porta del suo alloggio.. e devo dire che è un gran bello spettacolo!”

Adrienne sospirò lasciandolo entrare per poi osservare le porte chiudersi
“Te lo ripeto per l’ultima volta, poi ti sbatto fuori dal mio alloggio..
Cosa vuoi?”

“Ho visto il tuo sguardo.. fuori dalla porta dell’ufficio del Capitano, eri
turbata”

“E anche se fosse?” Adrienne incrociò le braccia al petto “A te non
interessa null’altro che di te stesso”

“Non sono più lo stesso cadetto di un tempo..” Kyel osservò la betazoide
portandosi davanti a lei “E si da il caso che sia qui per sapere cosa non
va, potrei aiutarti.. dopo tutto sono il secondo ufficiale in comando”

Adrienne si voltò ad osservare l’ora “Il tuo turno è finito da molte ore,
se fossi stato così preoccupato per me saresti venuto a cercarmi prima ma..
fammi indovinare, il tenente Pick?”

“Prima il tenente Pick.. poi un paio di guardiamarina.. un andoriana tutta
pepe ed una timida trill, devo dire che questa nave ha un gran equipaggio!”

Adrienne scosse il capo furente “Tu non sei cambiato.. sei sempre lo stesso
egoista menefreghista.. e ora fuori!”

“Gelosa?” la voce di Kyel era divertita

“No, furiosa..” Adrienne lo fissò con espressione seria “Vuoi fare qualcosa
per rendermi felice? Vattene.. sparisci da questa nave.. richiedi il
trasferimento e porta il tuo bel muso lontano da me!!”

Kyel scosse il capo “No, questo non intendo farlo.. mi dovrai sopportare
per tanto.. tanto tempo”

“Non ci giurerei.. il Capitano è stato chiaro, ha visto il pessimo rapporto
fra noi.. se le cose non cambieranno uno di noi verrà trasferito”

“Nessuno di noi verrà trasferito, lo avrà detto per provocarti” Kyel sembrò
certo delle sue parole “Noi due possiamo perfettamente lavorare assieme, ci
serve solo un po’ di tempo”

“Io non mi fido di te” Adrienne lo osservò seria “E non credo che lo farò
mai”

“Ti farò vedere che ti sbagli su di me..” la voce di Kyel si fece calda,
maliziosa e per qualche attimo Adrienne si lasciò spingere verso il letto
matrimoniale presente nel proprio alloggio, ma fu solo per un attimo poi lo
spinse via

“Buonanotte Kyel!” la voce di Adrienne era imperativa “Ora fuori..”

“Buonanotte Adrienne…” Rezon sorrise per un ultima volta per poi uscire
dall’alloggio.



USS Rutherford - Alloggio Adrienne Faith

18/09/2398 - Ore 14.48

Adrienne se ne stava seduta di fronte al terminale, fissando un po’
sorpresa il volto sorridente di un capitano risiano della Flotta Stellare
che sembrava divertirsi parecchio ascoltando la giovane amica; la betazoide
era piuttosto interdetta, un paio di volte tentò di ripartire a parlare ma
si fermava senza emettere alcun suono.

=^= Respira.. =^= la voce di Hazyel era estremamente calma e misurata, ed
Adrienne non potè non soffermarsi ad osservare come bastasse una sua parola
per farla sentire meglio, quel risiano aveva un fascino quasi ipnotico

“Come faccio a respirare? Rischio il mio incarico di primo ufficiale e
tutto grazie a lui.. ma io dico, ci sono una miriade di navi.. proprio
sulla mia doveva capitare?” la betazoide osservò Hazyel per qualche attimo
“Ma mi spieghi perchè sei così divertito? Davvero, è dovuto al fatto che
diventerai padre o la mia sciagura ha un fondo di ilarità che non riesco a
vedere?”

=^= Suvvia Adrienne, sei molto più forte e sicura di così.. diventi troppo
pessimista e fatalista quando hai a che fare con Kyel =^=

“Perchè lui mi fa impazzire!” Faith alzò un po’ il tono “Non posso fidarmi
di uno come lui.. è più interessato ad entrare ed uscire da ogni singolo
letto della nave piuttosto che a prendersi le proprie responsabilità..”

=^= Gelosa? =^= Hazyel sorrise =^= Con il fisico che hai non avresti alcun
problema ad avere un nugolo di ammiratori che sarebbero ben felici di
soddisfare ogni tuo desiderio, anche a letto =^=

“Ma perchè mi chiedete se sono gelosa? E’ la stessa domanda che mi ha fatto
Kyel! No.. non sono gelosa, può tranquillamente andare con ogni maschio o
femmina presenti qui, non sono sulla Rutherford per competere sul numero di
conquiste!”

=^= Tu ne sei innamorata.. =^= Hazyel sorrise ancor di più sapendo come la
frase avrebbe acceso Adrienne, come fosse una torcia

“Assolutamente no! Lo escludo a priori.. io non sono innamorata di Kyel, te
lo ripeto.. può fare quello che vuole ma non sulla mia nave.. ovunque ma
non qui, ho lavorato sodo per raggiungere questo incarico.. non voglio che
quello spaccone mi rovini l’esistenza!”

=^= Calmati Adrienne.. =^= Hazyel si zittì per qualche istante, sorridendo
 =^= Calmati e respira.. quando osserverai la situazione con un occhio
distaccato ti accorgerai come Kyel sia il miglior ufficiale che ti poteva
capitare come secondo ufficiale in comando.. =^=

“Ah.. tu dici?” Adrienne osservò Hazyel quasi con aria di sfida “E questo
come mai?”

=^= Tanto per cominciare perchè lui è la tua anima gemella.. si, lo so che
non ti piace sentirtelo dire ma è la verità.. =^= Hazyel alzò la mano per
fermare le recriminazioni di Adrienne =^= Ed in secondo luogo è esattamente
la tua antitesi sul piano lavorativo.. tu sei una persona posata, ogni tuo
passo è programmato.. studi la migliore strategia prima di agire, hai un
buon istinto ma lo usi poco.. Kyel al tuo opposto si basa troppo
sull’istinto ed il fatto di agire sempre senza riflettere a pieno può
portarlo a fare scelte erronee. Lui ti insegnerà a sfruttare l’istinto e tu
potrai insegnargli a usare il cervello =^=

“Non mi dire, dici che oltre a tutti quei muscoli ha anche un cervello?”

Hazyel ridacchiò  =^= Kyel è un bravo ragazzo ed un buon ufficiale, dagli
una possibilità.. =^=

“Ha tentato di nuovo di infilarsi nel mio letto..” Adrienne fissò il volto
divertito di Hazyel “Si, lo so che secondo te è assolutamente normale.. ma
io a differenza tua non ritengo affatto di amarlo”

=^= Cosa ti ho insegnato? =^= Hazyel era sorridente =^= Adrienne, ci sono
vari modi di amare e voi due vi amate.. te l’ho sempre detto.. altrimenti
perché di tanto in tanto ancora lo sogni?  =^=
“Secondo me stai fin troppo con quella rossa, stai diventando troppo
sentimentale”

=^= E tu dovresti stare di più con Kyel, impareresti a fidarti di lui! =^=

“Non sono certa di potercela fare..”

=^= Io invece non ne ho dubbi. Adrienne, abbi fiducia in te e nelle tue
potenzialità.. sei una guerriera, supererai tutto.. anche questo =^=

USS Rutherford - Sala tattica

22/09/2398 - Ore 10.50

Adrienne se ne stava seduta sul grande tavolo rettangolare posto al centro
della sala tattica della nave, rileggendo senza troppa fretta il d-padd che
teneva in mano. I lunghi capelli le ricadevano sulle spalle sciolti.

“Buongiorno Comandante..” il tenente Paul Hewson entrò all’interno della
sala, salutando in modo formale Faith “Tenente Hewson a rapporto”

La betazoide sollevò il capo facendo un leggero sorriso “Buongiorno
Tenente, la prego.. si accomodi. Spero di non aver interrotto il suo lavoro
per venire qui” poggiò il padd sul tavolo prima di tornare con lo sguardo
sul consigliere “Il Capitano ritiene, giustamente, che come primo ufficiale
dovrei conoscere gli ufficiali superiori delle varie sezioni, ho pensato di
approfittare di questo viaggio ed iniziare da lei.. in qualità di
consigliere della nave”

“Beh, è logico.. ma avremmo potuto parlare anche nel mio ufficio, non le
pare?” Paul sorrise “Anche se ho notato che sia lei sia il tenente Kyel non
siete così desiderosi a venirmi a trovare lì”

“Diciamo che non volevo dare a questo incontro un tono né troppo
professionale, né eccessivamente informale..” Adrienne attese che
l’interlocutore si accomodasse prima di proseguire “Non volevo che vedesse
in questo incontro una seduta psicologica ma una conversazione di
conoscenza”

“Bene, di cosa vorrebbe parlare?”

Faith sorrise osservandolo prima di riprendere il padd “Partiamo con
qualcosa di semplice.. mi dica, cosa l’ha spinta ad intraprendere una
carriera come consigliere”

Paul sorrise gioviale “Beh, non è una domanda così semplice” fece una pausa
“Nella mia infanzia ho avuto la possibilità di osservare con quanta
passione i miei genitori si impegnassero a lottare in favore delle
minoranza religiose sparse su vari pianeti della Federazione.. ho avuto
modo di viaggiare e saggiare con mano la devozione con cui si battevano per
ciò in cui credevano, ma purtroppo ne ho visto anche i limiti. I propri
principi sono fondamentali, ma è importante anche sapere come agire.. la
psiche umanoide è un mondo complesso, ogni uomo ha reazioni diverse di
fronte alla medesima situazione e saper interpretare tali reazioni è
fondamentale.. può rappresentare la differenza fra la riuscita o il
fallimento di una missione”

Adrienne annuì ascoltando le parole del consigliere “Credo di capire.. è
per questo che ha deciso di prendere la specializzazione su Betazed? Sono
rimasta piacevolmente interessata di scoprire che lei ha scelto di recarsi
sul mio pianeta natale”

“Davvero? Betazed è rinomata fra gli studenti di psicologia per essere uno
dei pianeti migliori se si vuole approfondire la materia”

La betazoide annuì “Oh.. si, lo sò” rilassò un po’ la schiena sorridendo
“Ma si tratta di una specializzazione piuttosto dura.. noi betazoidi
abbiamo l’abitudine di sfruttare molto la nostra empatia e sotto alcuni
punti di vista è un nostro piccolo vantaggio”

“Parla per esperienza personale?” chiese cortese il consigliere

“In un certo senso sì, ho sempre utilizzato le mie percezioni per decidere
come comportarmi e non posso negare che all’epoca dell’Accademia questo mi
abbia spesso permesso di dimostrarmi più preparata anche rispetto a cadetti
più anziani di me”

“In effetti può essere un vantaggio, ma non sempre” la voce del consigliere
suonava molto rilassata

“Non sempre?” chiese con curiosità Adrienne “Ha forse a che fare con la sua
specializzazione? A proposito.. cinesica e microespressioni facciali?”

“Suona come uno scioglilingua, vero?” Paul sorrise divertito per poi
annuire “Ma ha colto nel segno, la specializzazione che ho scelto è il mio
vantaggio.. un po’ come per lei lo sono le sue doti empatiche e
telepatiche. Mi dica, Comandante, ha mai sentito parlare della cinesica?”

“Onestamente?” Adrienne scosse il capo “Assolutamente no.. mai sentita”

“La cinesica, detto in parole semplici, è la scienza che studia il
linguaggio del corpo” Paul congiunse le mani di fronte a sé “Vede,
Comandante.. lei può percepire empaticamente se la persona che le sta
davanti le sta mentendo o meno.. io posso capirlo a prescindere
dall’empatia o dalla telepatia. Falsificare il linguaggio del corpo è
praticamente impossibile in quanto bisognerebbe avere la consapevolezza di
tutti i muscoli del corpo in ogni singolo istante, ma nessuno è in grado di
avere un simile controllo su se stesso.. potrà controllare la propria
respirazione ed il tono della voce, magari anche la propria postura.. ma ci
sarà sempre qualcosa che lo smaschererà.. un piccolo tic facciale, la
ripetizione di un movimento che compie quando è sotto stress o altro.. il
linguaggio del corpo svela molto più di quanto una persona non vorrebbe
rivelare su se stessa, basta saper essere dei buoni osservatori. Le
andrebbe un piccolo esempio?”

“Piccolo esempio?”

“Si, parliamo di lei, so che non le piacerà saperlo ma anche lei è molto
più lineare di quanto possa pensare. Ed è per questo che le domando, perché
non si fida del tenente Kyel?”

Adrienne spalancò gli occhi “Lei è una persona che va dritta al dunque.. e
mi dica, cosa lo porta a credere che io non mi fidi del tenente?”

“La sua postura in sua presenza.. il suo tono di voce che si alza un po’
quando si rivolge a lui.. le sue risposte che si fanno più secche e rapide
e.. beh, il fatto che non lo abbia negato”

Adrienne sorrise “Lei è il consigliere della nave, un ufficiale
estremamente competente nel suo campo ed io non intendo offendere nè la mia
nè la sua intelligenza tentando di mentirle, anche perchè come ben sa noi
betazoidi non siamo un popolo che apprezzi particolarmente le menzogne”

“Non ha risposto alla mia domanda Comandante..” risposte cortese Paul

“Diciamo che a volte mettere una pietra sul passato risulta più complesso
di quanto si possa pensare..” Adrienne sorrise “So che ha già predisposto i
turni della sua sezione, devo farle i complimenti per l'efficienza.. sono
certa che potremo fare grandi cose grazie alla sua competenza”

“La ringrazio Comandante”

“Beh, non la trattengo oltre.. è stata una bella conversazione.. in libertà”

USS Rutherford - Sala tattica

30/09/2398 - Ore 20.04

Adrienne se ne stava in sala tattica ad osservare fuori dai finestroni
quando una voce conosciuta la chiamò con il solito tono sbruffone di
sempre; la giovane non si girò neppure perchè, oltre a riconoscere
perfettamente quella voce, vide distintamente la sagoma riflessa sul
finestrone della sala.

“Adrienne..” Kyel la chiamò ancora “La dottoressa ha già parlato con te?”

“Perchè vuoi saperlo?” Faith si voltò ad osservarlo “Devi portarti a letto
anche lei?”

Kyel sorrise divertito “Beh, se lo vorrà io di certo non mi tirerò
indietro.. ma in questo momento sono qui solo per lavoro” fece una pausa
accomodandosi ad una sedia “Il Capitano desidera che gli ufficiali di
comando parlino con gli ufficiali superiori.. questo include anche me”

“Per ora…” Adrienne face una smorfietta per poi osservarlo “Il Capitano ha
chiesto ad entrambi di parlare con gli ufficiali superiori ma non ha dato
disposizioni sul fatto che sia necessario farlo assieme”

“Spiritosa!” la voce di Kyel era divertita “So che hai già parlato con il
consigliere, ma per i prossimi devo esserci anch'io.. farlo insieme ci
risparmierà un po’ di tempo..”

Alle parole di Kyel Adrienne non potè far altro che annuire, anche lei
aveva deciso di fissare quei colloqui incastrandoli come meglio poteva fra
i vari impegni che gli ufficiali superiori stavano sostenendo per
organizzare le loro rispettive sezioni “Organizzare una nave appena
partita, con ufficiali e sottoufficiali che non si conoscono, non è così
semplice.. gli ufficiali superiori sono piuttosto impegnati”

“Io non molto e immagino che sia dovuto a te” Kyel lo osservò “Quando
imparerai a delegare il lavoro?”

“Quando potrò fidarmi della persona a cui dovrei delegare il mio lavoro…”
la risposta serafica di Adrienne venne interrotta dall’apertura della porta

L’ufficiale medico capo, il tenente Jeanette Cruz fece qualche passo nella
stanza osservando gli ufficiali superiori “Buonasera, Tenente Cruz a
rapporto.. mi scuso del ritardo ma abbiamo avuto alcuni feriti da curare”

“Un giunto della linea eps era difettoso ed è esploso durante una fase di
collaudo, un paio di sottoufficiali della sezione ingegneristica sono
rimasti feriti” intervenne Adrienne “L’ingegnere capo ha provveduto ad
inviare un rapporto a riguardo”

“Esatto..” la dottoressa annuì “Ma per fortuna si trattava di ferite di
lieve entità, per la maggior parte ustioni superficiali”

Kyel si soffermò ad osservare il corpo dell’ufficiale medico capo prima di
sorriderle con il suo sguardo da seduttore impenitente “Non si preoccupi,
sappiamo con quanta dedizione si sta occupando di gestire la sezione..”

“Già..” l’intervento di Adrienne interruppe Kyel in modo più brusco di
quanto volesse, quindi sorrise alla dottoressa “Sappiamo entrambi quanto
sia impegnata e quindi cercheremo di non trattenerla oltre al dovuto.
Questa conversazione è solo per permetterci di conoscervi oltre a quanto
abbiamo potuto leggere nei vostri curriculum” Adrienne riprese la parola
osservando per un attimo Kyel “Solitamente inizio questa conversazione
chiedendo a tutti come mai hanno scelto quella professione, credo che si
possa capire molto di un ufficiale comprendendo cosa l’ha spinto a
diventare tale.. vorrei fare anche a lei questa domanda, se non le spiace”

Jeanette sorrise arrossendo mentre osservava il volto del secondo ufficiale
in comando, ma nonostante tutto rispose ad Adrienne “Beh.. quando avevo
dodici anni,  uno dei miei migliori amici finì per essere contagiato da un
virus che era stato trasportato a bordo della nave da una squadra di sbarco
dalla colonia di Viastrine III e non rilevato dai biofiltri della nave.
Morì in modo così improvviso e insensato da turbarmi profondamente, promisi
a me stessa che avrei dedicato la mia vita a  fare in modo che simili
disgrazie non potessero mai più capitare”

“É senz’altro un motivo nobile dottoressa, e immagino che in così giovane
età non sia stato semplice accettare la morte di un suo amico” intervenne
Kyel

“Con la mia professione alla fine devi accettare l’evento morte come un
aspetto integrante della nostra esistenza.. nulla è immutabile
nell’universo, tutto è portato a modificarsi costantemente nascendo e
infine morendo, anche le stelle” Jeanette sorrise “Ma si, in effetti è una
consapevolezza che a dodici anni non è stato semplice comprendere”

“E’ per questo che fra i vari rami della medicina lei ha deciso di
specializzarsi in infettologia?” Adrienne tornò a guardare il dpadd

“Sì Comandante.. è proprio per quel motivo” la dottoressa tornò a guardare
per qualche attimo il primo ufficiale, ma poi il suo sguardo venne
nuovamente attratto dallo sguardo ammaliante di Kyel, che la fece
nuovamente arrossire “Ho voluto specializzarmi in quel campo perché le
malattie sono quasi sempre causate da agenti infettivi, che siano essi
batteri, virus, funghi o parassiti è poco importante..sta di fatto che
conoscere l'infettivologia è fondamentale se si vuole operare come medico
di bordo, o almeno.. questo è ciò che penso”

“Capisco.. non posso darle torto..” Adrienne alzò il capo dal Dpadd “Come
si trova nella sua posizione di ufficiale medico capo? Qualche problema
nell’organizzazione del personale?”

“Beh, questo è il mio primo incarico come ufficiale superiore ma devo
ammettere che ho degli ottimi vice che mi hanno aiutato molto
nell’organizzazione dei turni. In generale i membri della mia sezione mi
sono apparsi molto abili nel loro campo, non posso lamentarmi di nulla”

“Ne sono lieta.. queste sono le risposte che spero di ottenere da tutti gli
ufficiali superiori” Adrienne si alzò osservando la dottoressa e Kyel “Non
vorrei trattenerla.. o trattenervi oltre, in libertà dottoressa”

Jeanette si alzò ancora osservando quasi con desiderio Rezon “Beh..
buonaserata..” stava già per andarsene quando la voce di Kyel la fece
fermare

“Ha già cenato dottoressa?”

“No, sono arrivata direttamente dall’infermeria.. pensavo di passare in
sala mensa proprio ora” la voce della dottoressa aveva assunto una nota di
speranza e desiderio

“In questo caso.. mi permetta di invitarla a cena, dottoressa”

Kyel sembrava aver stregato completamente la giovane dottoressa, tanto che
Adrienne sentì la sua empatia accendersi di un rosso vivido per la passione
ed il desiderio “Mi piacerebbe molto, tenente”

Adrienne scosse il capo percependo tutto il desiderio che traboccava da
Jeanette, cercando di chiudere la mente a quelle percezioni.

“Lo chiederei anche a lei.. Comandante..” Kyel si voltò con sguardo di
sfida verso il primo ufficiale “Ma non credo che accetterebbe”

Adrienne si soffermò ad osservare dapprima Kyel e poi lo sguardo
infastidito della dottoressa, che bramava avere quel mezzo risiano e mezzo
betazoide tutto per sé e poi scosse il capo “La ringrazio.. ma come
immaginava, non accetterei. Buona serata, signori..” detto questo se ne
andò.

USS Rutherford - Sala tattica

06/10/2398 - Ore 15.56

Kyel era arrivato con qualche minuto di anticipo, convinto di trovare già
Adrienne a studiare i D-padd all’interno della sala, quindi rimase sorpreso
nel trovarsi completamente da solo. Sorrise divertito, sapendo quanto
Adrienne odi che la gente le faccia notare di essere in ritardo, e sfiorò
il comunicatore.

“Tenente Kyel a Tenente Comandante Adrienne, ti devo forse ricordare che
fra pochi minuti dovremmo avere un colloquio con il Tenente Rush?”

=^= No, ti ringrazio.. =^= la voce di Adrienne sembrava parecchio
sofferente, allertando Kyel =^= Non appena la dottoressa sarà stata così
gentile da rimettermi in sesto ti raggiungerò in sala tattica. Ti informo
che con grande probabilità anche il tenente Rush sarà in ritardo =^=

“Vengo in infermeria!” Kyel fece un paio di passi verso l’uscita

=^= Non ce n’è alcun bisogno, sto bene.. tempo di farmi medicare, cambiarmi
l’uniforme e sono da te =^=

Kyel si fermò nuovamente, anche se la tentazione di andare da Adrienne era
forte “Quanti feriti?”

=^= Solo io =^=

“Cosa ti sei fatta?”

=^= Sono stata sbalzata dall’esplosione, una delle schegge si è conficcata
nella spalla.. nulla che la nostra dottoressa non possa sistemare =^=

“Esplosione?” Kyel spalancò gli occhi “Quale esplosione?”

=^= Uno dei display del corridoio cinque non sembrava funzionare, ho
tentato di attivarlo manualmente ed un giunto della linea eps è esploso =^=

“Un altro giunto? E’ il secondo!” la voca di Kyel, oltre ad essere
preoccupata, suonava sorpresa

=^= Il tenente Rush ipotizza che una delle forniture di giunti della linea
eps fosse difettosa, ha contattato i cantieri navali e ha già dato ordine
di sostituire tutti i giunti di quella partita nel giro delle prossime ore
=^=

“Possiamo rimandare l’incontro con il tenente ad un altro giorno, il
viaggio sarà lungo.. non credo vi sia tutta questa fretta”

=^= Sto bene Kyel! Sarò lì fra pochi minuti! Tenente Comandante Faith out!
=^=

Kyel sbuffò tornando a sedersi in attesa piuttosto contrariato, quella
testardaggine di Adrienne lo aveva sempre infastidito; fin da piccolo il
suo fascino unito al suo carisma lo aveva reso estremamente abile nel
convincere tutte le donne a fare un po’ quello che lui desiderava, perchè
con Adrienne non funzionava? Rimase per svariati minuti in attesa prima che
Adrienne entrasse nella sala tattica in compagnia del tenente Rush.

“Come le dicevo Comandante, sono spiacente dell’incidente che ha avuto..
farò in modo che vengano sostituiti tutti i nodi che potrebbero essere
difettosi. Non intendo rischiare altri incidenti..”

Adrienne annuì “Non si scusi, di certo non è colpa sua.. la prego, si
accomodi” portò lo sguardo su Kyel facendo un leggero cenno con il capo
“Possiamo iniziare..”

Kyel fissava il volto di Adrienne con fare indagatorio, cercando di capire
come stesse la giovane “Si, certo..” si accomodò poco convinto, vedendo lo
sguardo un po’ stanco della betazoide

Dal canto suo, il primo ufficiale si accomodo facendo un sorriso a Rush ed
attendendo che si sedesse per poi iniziare a parlare “Beh, questa
conversazione è solo per conoscersi un po’.. nulla di preoccupante o altro,
inizierò sempre con la domanda che ho fatto anche ai suoi colleghi.. come
ha scelto questa professione?”

Il tenente Rush sorrise “Beh, fin da bambino sono cresciuto in mezzo ai
rottami delle navi stellari, e già a sette anni iniziai a raccogliere pezzi
di computer dalle navi in disarmo e, insieme a mio padre, riuscii a
costruirne uno riscrivendo parti del sistema operativo”

“Impressionante..” Kyel intervenne con una certa curiosità “E aveva solo
sette anni?”

“Si, fu quella mia prima esperienza che mi permise di imparare  i rudimenti
della programmazione.. ma devo dire che fui ben consigliato anche dai miei
insegnanti” Nicholas fece un attimo di pausa “Furono i miei insegnanti..
presso la scuola di Scienze e Tecnica di Ganimede, che mi esortarono ad
iscrivermi all’Accademia della Flotta, mentre furono i docenti
dell’Accademia che per primi credettero che le mie abilità nelle discipline
Matematiche e Informatiche potessero rendermi un cadetto eccellente ”

“Quindi il suo interesse va in particolare nelle discipline informatiche, è
corretto?” chiese Adrienne poggiandosi un po’ al tavolo “So che nell’ultimo
periodo si era occupato allo studio dello sviluppo dell’intelligenza
artificiale, anche a causa dell’incidente in cui era incorsa sua moglie”

“Esattamente” rispose il tenente osservando i due superiori, ma non
aggiunse altro, l’argomento era ancora troppo doloroso

“Sono spiacente della perdita che ha avuto, così come mi spiace che la
Flotta non abbia voluto permetterle di procedere con i suoi studi” disse
con tono sincero Adrienne

“Beh, si trova su una nave ora.. se vorrà proseguire i suoi studi nel tempo
libero non credo che nessuno avrà nulla da ridire” intervenne Kyel

“Vi ringrazio..” il sorriso di Nicholas era un po’ tirato, quindi Adrienne
tentò di cambiare discorso

“Come si trova nel suo ruolo di Capo Operazioni? E’ riuscito ad inquadrare
i membri della sua sezione?”

Nicholas tornò a sorridere, grato del nuovo discorso “Magnificamente,
abbiamo già predisposto i turni per i prossimi due mesi.. i miei uomini
sono preparati e desiderosi di mettersi all’opera, non credo avrei potuto
chiedere di meglio!”

Adrienne annuì “Molto bene, non vorrei trattenerla oltre” sorrise un po’
forzatamente “Le auguro una buona giornata tenente”

Rush si alzò annuendo “Buona giornata a voi..” quindi si diresse all’uscita

Kyel attese che il capo operazioni se ne andasse per poi fissare Adrienne
“Ti accompagno in alloggio.. mi sembri stanca”

“L’antidolorifico mi sta dando un po’ di sonnolenza.. semplicemente
questo..”

“Mi sembra strano che la dottoressa non abbia prescritto un po’ di riposo”

“Lo ha fatto” Adrienne si alzò “Ma un colloquio non mi sembra sia qualcosa
di così stancante, e poi da quando in qua a te interessa qualcosa di me?”

Kyel osservò per pochi attimi Adrienne prima di rispondere “Devo occuparmi
del benessere dell’equipaggio.. è uno dei miei compiti!”

“Ah.. è per questo che giri di letto in letto per tutta la nave? Per dare
benessere?” Adrienne scosse il capo dirigendosi all’uscita

“Non mi pare che nessuno se ne sia lamentato” rispose Kyel uscendo con lei

“E non credo che nessuno lo farà mai…” Adrienne lo guardò “In quello sei
piuttosto bravino, non posso negarlo” detto questo lasciò la stanza

USS Rutherford - Sala tattica

14/10/2398 - Ore 11.24

Adrienne stava leggendo uno dei tanti rapporti che le stavano arrivando
dalla sezione ingegneristica sulla condizione della nave quando Kyel la
raggiunse; entrò solo pochi minuti dopo Faith, ma nonostante tutto si
guadagnò un sorrisetto divertito da parte della betazoide.

“Non sono in ritardo”

“Ma arrivi sempre dopo di me.. strano, vero?” Adrienne lo osservò divertita
ma Kyel non fece in tempo a rispondere che le porte si aprirono nuovamente
e il Tenente Vosek fece un paio di passi all’interno della sala mettendosi
sugli attenti

“Tenente Vosek, a rapporto..”

Adrienne lo osservò per poi annuire “Buongiorno, prego.. si accomodi”

Il tenente vulcaniano annuì per poi procedere con il consueto saluto
vulcaniano “Lunga vita e prosperità..” solo allora si sedette ad osservò i
due ufficiali superiori in silenzio, il volto impassibile e la postura
marziale lo facevano apparire quasi come una statua.

“Bene, tenente.. mi dica, come ha scelto la sua professione?” questa volta
il primo a prendere la parola fu Kyel

“Irrilevante” la voce del vulcaniano era piatta, atona, del tutto priva di
emotività “Le motivazioni per cui io posso aver deciso di intraprendere una
professione scientifica sono ininfluenti sulle mie reali capacità”

Adrienne e Kyel si guardarono per un attimo negli occhi, quella
conversazione molto probabilmente non sarebbe stata così piacevole come
speravano

“Leggevo nel suo curriculum che lei fu ritenuto sin da piccolo un bambino
prodigio..” provò a stuzzicarlo il Comandante Faith

“Corretto, già all'età di 5 anni ero in grado di svolgere a memoria calcoli
complicati e, sotto la guida dei precettori scelti da mio padre, iniziai a
dedicarmi allo studio delle scienze”

“Quindi possiamo dire che è stato introdotto allo studio delle scienze fin
da piccolo..” intervenne Rezon

“Corretto, osserverei tuttavia che tutte queste informazioni sono presenti
nel mio curriculum” Vosek appariva del tutto rigido, in una postura che lo
faceva apparire quasi nobile

“Si, ma nel suo curriculum si fa anche riferimento ad alcune difficoltà di
operare in squadra che sarebbero state superate con il suo imbarco sulla
USS Orhei.. ritiene che ora lei sia in grado di operare come leader della
sua sezione?” Rezon buttò lì la domanda per vedere se riusciva a spiazzare
lo scienziato

“Non sarei qui se non fossi stato reputato in grado di occupare una simile
posizione” rispose senza scomporsi il vulcaniano

“Vedo che ha scelto l’astrofisica comparata come specializzazione..”
intervenne Adrienne cambiando discorso “Come mai?”

Lo scienziato inarcò appena il sopracciglio destro “Ritengo che la
conoscenza delle caratteristiche fisiche dei corpi celesti sia di notevole
importanza all’interno di una nave stellare, inoltre lo studio
dell’astrofisica mi fu consigliata durante gli anni di Accademia in base
alle mie peculiarità”

“E come si trova nella sua sezione? L’organizzazione dei suoi colleghi le è
apparsa problematica”

“La mia sezione è composta da ufficiali e sottoufficiali competenti e
preparati, l’organizzazione non ha comportato difficoltà”

“Bene.. direi che non la tratteniamo oltre” Kyel osservò prima Vosek e
quindi Faith

“Esatto.. le auguro una buona giornata tenente” Adrienne si alzò salutando
con il saluto vulcaniano il tenente, per poi attendere la sua uscita e solo
allora si girò verso Rezon “Mi sembrava non vedessi l’ora di chiudere
questa conversazione”

“Non sono certo che abbia superato tutte le sue difficoltà
relazionali..”rispose Kyel osservando verso la porta “Non credo avesse
questo gran desiderio di parlare con noi”

“Beh, a noi non serve un intrattenitore ma un ufficiale scientifico capo..
se saprà fare il suo lavoro credo che dovremo accontentarci. Non credi?”

“Si” Kyel sorrise ad Adrienne “Credo che non vi siano molte altre opzioni
al momento”.

USS Rutherford - Sala tattica

20/10/2398 - Ore 16.33

I giorni passavano via via tutti uguali, la nave sembrava essersi
completamente ripresa dalle difficoltà iniziali e, sostituiti i giunti di
potenza, ora navigava senza alcun problema di sorta: la routine faceva da
padrona e l’unica cosa che rimaneva di fuori dall’ordinario erano quei
brevi incontri conoscitivi con gli ufficiali superiori, che tuttavia
stavano per concludersi. Adrienne e Kyel erano seduti a discutere di alcuni
rapporti quando il tenente Jekins entrò all’interno della sala tattica,
avanzando con passo sicuro verso i superiori.

“Tenente Filippo Jekins a rapporto”

“Anche detto Pippo…” intervenne sorridendo Kyel “Ho sentito in molti
chiamarla con questo strano nomignolo”

“Sì signore!” rispose con convinzione Jekins “E’ un diminutivo di Filippo,
il mio nome..”

Faith osservò i due per poi indicare una sedia al tenente “Prego, si
accomodi.. immagino che sappia già per quale motivo l’ho chiamata, giusto?”

“Sì signore, mi hanno informato i colleghi” sorrise l’ufficiale della
tattica/sicurezza

“Mi dica allora, cosa l’ha spinta a scegliere questo ruolo?” chiese Faith
sorridendo

“Beh.. in primis la mia passione per le arti marziali e il combattimento
corpo a corpo.. mia madre aveva tentato di indirizzarmi verso una carriera
scientifica ma.. beh, diciamo che non faceva per me”

“E in particolare il krav magà, corretto? Mi sembrava di aver letto
qualcosa a riguardo sul suo curriculum”

“Sì signore” Jenkins si voltò verso Kyel “E’ esatto.. se a questo si
aggiunge la mia passione per i viaggi nello spazio, la scelta di entrare
nella Flotta si è fatta piuttosto ovvia.. quindi feci domanda di ammissione
all’Accademia e fui indirizzato alla sezione tattica, cosa della quale non
mi sono mai pentito”

“Con la sua attinenza al combattimento mi sarei immaginata che fosse più
adatto alla sezione sicurezza, piuttosto che alla sezione tattica..”
intervenne Faith

“Lei ha perfettamente ragione, ma vede..” Jekins sorrise al Comandante “Io
sono grato agli istruttori proprio per avermi consigliato di approfondire
le materie tattiche. Prima dell’Accademia ero già abile nel difendermi..
quello che mi mancava era studiare la tattica, elaborare dei piani di
difesa richiede di essere in grado non solo di prevedere cosa farà il tuo
avversario ma portarlo a fare ciò che tu desideri.. e questo non lo sapevo
fare. Ora posso dire di essere un buon conoscitore di ambo le sezioni e
credo sia per questo che ora mi ritrovo a ricoprire un incarico che ingloba
assieme sia la sicurezza che la tattica”

“Bella risposta. Mi dica, ha preso in considerazione di predisporre dei
corsi per addestrare l’equipaggio nella difesa personale?” chiese ancora
Adrienne “Ammetto che non solo lei ha una passione per il krav maga, non mi
dispiacerebbe potermi allenare.. così come sono convinta possa servire a
tutti sapersi difendere”

“Ah.. beh, si.. ci avevo pensato ma non ho ancora avuto modo di chiedere
l’autorizzazione al Capitano” rispose Jekins molto soddisfatto “Per ora ho
iniziato a tenere un corso per i membri della mia sezione, ma se mi sarà
data autorizzazione estenderò i corsi per tutto l’equipaggio”

“Molto bene, informerò il Capitano della sua intenzione.. sono certa che
l’autorizzerà..” Adrienne sorrise osservando l’umano “Quindi posso ritenere
che non abbia avuto problemi in sezione per ora, è corretto?”

“Nessun problema, il personale è motivato e preparato.. sono molto
soddisfatto”

“Molto bene, in questo caso la lascio tornare dalla sua compagna.. so che
si trova nel suo alloggio” Faith si alzò “In libertà..”

Jekins non se lo fece ripetere due volte e scattò in piedi “La ringrazio
Comandante..” salutò rapidamente sia Adrienne che Kyel per poi lasciare la
stanza

“Si, mi piace..” il primo ufficiale sorrise soddisfatta

“A te piace poter continuare a tirare pugni” Kyel la guardò divertito

“Beh, è vero.. ma guarda il lato positivo, se colpisco un sacco per fare
esercizio diventa meno probabile che usi la tua faccia..” Faith guardò con
sguardo di sfida Rezon

“Ah.. e chi ti dice che riusciresti a colpirmi?”

“Hazyel!” il Comandante Faith fece una breve pausa “Mi ha insegnato un paio
di trucchetti e soprattutto mi ha detto qual è il punto debole della tua
difesa..” Adrienne si alzò sorridendo “Del resto tu non lo hai mai battuto”

“A parte il fatto che Hazyel è enorme, due metri di risiano non è che sia
poi così semplice da abbattere.. e poi cosa avrebbe che non va la mia
difesa? Non credo ci siano punti deboli..” Kyel osservò la betazoide mentre
si dirigeva verso l’uscita “E comunque lui è riuscito a battermi solo nel
combattimento corpo a corpo.. per il resto sono meglio io, in tutto!”

Il primo ufficiale si fermò sulla porta con sguardo malizioso “No, ti
garantisco per esperienza personale che non ti batte solo nel combattimento
ravvicinato.. conosce certe posizioni che..” si morsicò leggermente il
labbro inferiore “Mi spiace ma è il migliore..” quindi si voltò per uscire

“Questa è solo cattiveria!” Kyel la osservò divertito

“No, è la pura verità..” Adrienne non si voltò neppure indietro e lasciò la
stanza.


USS Rutherford - Sala tattica

28/10/2398 - Ore 16.33

Adrienne raggiunse la sala tattica accompagnata da Kyel che la seguiva a
poca distanza con un’espressione di curiosità dipinta in volto, come se
avesse una domanda in testa che avrebbe voluto fare alla giovane ma stava
ancora valutando se era il caso o meno di farlo.

“Parla..” la voce del primo ufficiale era decisa

“Cosa ti fa pensare che abbia qualcosa da dirti?”

“Kyel, non potrò leggere la tua mente ma so quando stai per partire alla
carica con qualche domanda delle tue e quindi.. parla”

“Stanotte non sei rientrata affatto in alloggio..” lo sguardo di Kyel era
divertito “..quindi mi domandavo se la tua serata fosse stata appagante
quanto la mia”

Adrienne lo osservò per qualche attimo “E tu come fai a sapere che non sono
rientrata stanotte?”

“Sono passato per il tuo alloggio ieri sera … volevo restituirti quel
vecchio libro di carta che mi avevi lasciato molti anni fa. Dato che non
c’eri l’avevo lasciato davanti all’entrata e stamani era ancora lì, non era
stato toccato”

“Mm..  a parte il fatto che non ti avevo lasciato nulla, sei tu che te ne
sei andato portandoti via varie cose mie, fra cui il libro e comunque..”
Adrienne ripensò per un attimo alla sera prima, passata a verificare alcuni
rapporti ricevuti dalla sezione scientifica “Si, direi che la mia nottata è
stata parecchio appagante, grazie..”

“E posso sapere chi è stato il fortunato?”

Kyel sembrava curioso ma il primo ufficiale non voleva dargli troppa
soddisfazione e si limitò a scuotere il capo “Io non chiedo a te, tu non
saprai nulla da me”

“Ma io non ho nessun problema a rispondere, le due ufficiali gemelle.. una
dell’ingegneria e l’altra psicologa.. presente?”

“Le spilungone trill?” lo sguardo di Adrienne si soffermò su Kyel poco
prima di accedere alla sala tattica “Quelle che tutti hanno soprannominato
a muso da cavallo?”

“Si, un incontro a tre niente male..” Kyel osservò la sala tattica per
qualche attimo per verificare che fossero soli “Ma.. senti, tu hai capito
questa storia dei musi da cavallo? Io non tanto..”

“Ho chiesto spiegazioni, a quanto pare le chiamano così perché vanno in
giro per la nave sempre imbronciate, ed in effetti non le ho mai viste
sorridere”

“Ah, beh.. con me hanno sorriso eccome, sono state ben felici della
serata!”

Il primo ufficiale non potè rispondere che percepì all’entrata
l’avvicinarsi del capo ingegnere, quindi attese di vederlo entrare e gli
sorrise “Tenente Kelley, buon giorno.. prego, si accomodi”

Il Capo ingegnere si bloccò per un attimo, salutando formale i due
ufficiali superiori, per poi accomodarsi alla poltroncina “Chiedo perdono
per il ritardo ma la sezione scientifica ha chiesto di avere più energia
per le sale simulatori”

“Cercano ancora di capire attraverso le loro simulazioni che cosa potrebbe
esserci di anomalo alla nebulosa?” chiese Kyel

“Si, ma da quello che so senza grandi esiti.. hanno pochissimi dati, quindi
le ipotesi plausibili sono decine.. se non qualche centinaio” Adrienne fece
spallucce “Ma secondo l’ufficiale scientifico capo è meglio tentare di
verificare ogni scenario possibile per comprendere quali siano le analisi
più corrette da eseguire una volta giunti sul luogo”

“Questo surplus di energia alle sale ologrammi potrebbe causare dei
problemi durante il viaggio?”

“Nessuno signore” l’ufficiale capo osservò Kyel per poi scuotere il capo
“La nave al momento non ha dei grandi consumi, inoltre.. ora che i giunti
difettosi sono stati sostituiti, la linea eps è tornata ad essere un vero e
proprio gioiellino”

“Molto bene..” Faith sorrise congiungendo le mani di fronte a sé “Immagino
sappia già perché è stato chiamato qui, la nostra intenzione è solo quella
di conoscere tutti gli ufficiali superiori della nave. So anche che la
attendono in sala macchine e quindi cercheremo di essere rapidi..”

“Non si preoccupi Comandante, il mio secondo è molto abile.. sono certo che
saprà occuparsi senza di me di questa vecchia signora, non ho tutta questa
fretta”

“Ci dica, come ha scelto la sua professione?”

“Beh, diciamo che la mia vita è stata predestinata per portarmi ad essere
un ingegnere.. mio padre, Jonathan Kelley è un ingegnere piuttosto famoso..
quando nacqui era impegnato nel progettare una nuova classe di incrociatori
pesanti per la Flotta Stellare, ed il suo lavoro fu così apprezzato che ci
trasferimmo nei cantieri navali di Utopia Planitia quando avevo si e no un
paio d’anni” il capo ingegnere si sistemò meglio sulla sedia, segno che la
conversazione sarebbe stata lunga “Sono quindi cresciuto dentro un cantiere
e, beh.. non posso lamentarmi affatto.  Benché non ci fossero molti bambini
con cui giocare, questo mi diede modo di trascorrere il mio tempo cercando
di creare da me i miei giocattoli.. i miei primi modellini erano poco più
di due o tre pezzi di metallo uniti insieme ma nonostante tutto furono
molto apprezzati da mio padre.. fu lui il primo a notare la mia profonda
curiosità nel campo delle costruzioni. Non era mai stato un tipo molto
paziente ma con me era diverso, divenne il mio primo maestro e si prodigò
ad insegnarmi l'arte del disegno e delle tecniche di osservazione”

“Quindi possiamo dire che la sua passione è venuta da suo padre?” chiese
Kyel osservando l’uomo

“Si e no, sicuramente in parte è stato per la predisposizione paterna, ma
il resto è farina del mio sacco..” l’ingegnere rispose rapidamente al
giovane per poi riprendere “Ricordo che già a dodici anni, su
incoraggiamento di mio padre, iniziai a disegnare progetti per la
realizzazione di nuovi tipologie di navette; alcuni di tali disegni,
seppure non fossero perfetti, destarono anche un certo interesse da parte
del Comando di Flotta. Alcuni dovrebbero essere tuttora in fase di studio..”

“E da lì nacque il suo desiderio di salire a bordo di una nave stellare
come ingegnere..” intervenne Adrienne osservando il capo ingegnere

“No, non è esatto. Dopo essermi diplomato all'Accademia, risultando tra
l’altro fra i migliori della mia sezione grazie ad un progetto di
riprogettazione del sistema di sgancio delle capsule di emergenza, venni
promosso al grado di tenente junior grade e decisi quindi di procedere con
il master in progettazione navale.. subito dopo venni trasferito al
cantiere navale di Utopia Planitia, nello stesso cantiere in cui continuava
a lavorare mio padre. Questo trasferimento era perfetto per me, amavo poter
sviluppare nuove navi.. ma successivamente, lavorando alacremente nella
progettazione e realizzazione di vascelli via via sempre migliori, iniziai
a sentire il desiderio di poter partire con una di quelle navi, viaggiare
per la galassia per poter indagare sulle tecnologie aliene.. e dopo la mia
promozione a Tenente full grade, mi fu dato l'agognato trasferimento sulla
USS Rutherford come ingegnere capo”

“Beh, quindi la sua grande passione sarebbe la progettazione ma ha
accantonato questa passione per poter volare.. è corretto?” Kyel osservava
l’ingegnere con espressione curiosa

“Si e no, la progettazione di una nave non richiede di trovarsi su un
cantiere.. può essere fatta ovunque, e ritengo che sarà un buon modo per
passare il mio tempo libero sulla nave. Ma una volta data vita alla propria
creatura, essa vola via e a noi progettisti non vengono date molte
informazioni su di loro.. ero stanco di veder volare via ogni nave, era
giunto il momento di partire e iniziare a vivere i vascelli!”

Adrienne annuì semplicemente “Capisco, e mi dica.. come si trova nella sua
sezione?”

“Bene, molto bene..” l’ingegnere capo si voltò verso il Comandante “Anche
se ammetto che la maggior parte di loro hanno una preparazione più
improntata all’ingegneria a bordo, saprebbero riparare qualsiasi cosa ma
gli manca quella scintilla.. quell’impulso creativo ad inventare qualcosa
di nuovo ed unico.. sono pochi quelli che a mio avviso hanno la mia grande
attitudine nella progettazione navale!”

“Beh, non si può essere perfetti a questo mondo.. non la tratteniamo oltre,
è stato un piacere conoscerla tenente” il primo ufficiale si alzò “In
libertà”

L’ingegnere capo si alzò, avrebbe di certo voluto parlare per molto altro
tempo di sè stesso e del suo genio, ma sorrise salutando i due superiori e
lasciò la stanza.

“Uh.. un po’ troppo convinto di essere un genio..” Kyel osservò la betazoide

“Purtroppo se lo può permettere, è un genio..” intervenne Adrienne

“Beh, speriamo che il colloquio col timoniere vada meglio.. onestamente non
vorrei trovarmi con qualcuno che si vanta di pilotare meglio di chiunque
altro nella galassia”

“Ah, giusto.. per quel colloquio dovrai fare a meno di me ma.. meglio così,
no? Potrete farvi delle belle confidenze tra uomini”

“Non incontrerai il timoniere?”

“Lo vedo già così tante volte che non mi serve sapere altro, ma sono certa
che non ti deluderà Kyel”

“Uh.. non mi dire che ieri sera eri nel suo alloggio..” Kyel appariva
curioso

Adrienne si limitò a sorridere “Buona giornata” detto questo se ne andò.

USS Rutherford - Sala tattica

09/11/2398 - Ore 10.51

Kyel se ne stava da solo in sala tattica, non che la cosa lo dispiacesse,
ma infondo la presenza di Adrienne a quegli incontri li rendeva un po’ più
interessanti. Il rumore delle porte che si aprivano lo fece voltare per
studiare il giovane betazoide appena entrato; era un ragazzo poco più alto
di lui e con uno sguardo tenebroso, avrebbe potuto essere tranquillamente
il tipo di uomo in grado di risvegliare gli interessi del primo ufficiale.

“Tenente Blake a rapporto”

“Buongiorno, è un po’ in anticipo..” Kyel mosse la mano per indicare al
timoniere la sedia su cui accomodarsi “Ma è meglio così, si accomodi pure”

Alec si sedette osservando il superiore “La ringrazio, il Comandante Faith
mi aveva raccontato che avevate l’abitudine di venire qui con un po’ di
anticipo e ho tentato di approfittarne”

“Bene, a questo punto le dovrei domandare il perché ha scelto di diventare
un pilota ma..”

“..lei lo sa già, sa cosa vuole dire essere al timone” concluse la frase
Alec

“Precisamente, quando ha sentito il desiderio di diventare un pilota?”

“Fin dalla prima volta in cui salii sulla USS Interceptor, la nave sulla
quale mio padre aveva il ruolo di primo ufficiale.. ero piccolo ma già da
allora avrei voluto essere io a condurre quella bellezza, ma fu solo
all’età di dieci anni che potei fare la prima simulazione di volo e credo
sia stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita”

Kyel annuì appena “Leggevo nel suo curriculum che il suo primo anno di
accademia non era stato proprio dei migliori”

“E’ vero.. soprattutto il primo anno la presenza di svariati corsi che poco
avevano a che fare con il  pilotaggio mi aveva creato una certa
frustrazione.. mi ero preparato molto bene per dimostrare quanto valessi
come timoniere e invece mi trovavo più spesso a dover affinare le mie doti
diplomatiche”

“Non si ritiene adatto alla diplomazia?”

“Ritengo di essere molto più adatto a fare il pilota, la diplomazia è
qualcosa di cui comprendo la necessità ma in certi frangenti sarebbe meglio
se ne occupassero altri” Blake osservò il superiore “Anche se poi sono
convinto che a volte gli esempi fatti al corso di diplomazia fossero
esagerati per portarti a rispondere male agli istruttori”
Kyel fece una smorfia “In che senso?”
“Ma prenda ad esempio quella mummia incartapecorita del Tenente Rostov ed
il suo cavallo da battaglia.. se un popolo intima alla Federazione di
consegnargli tutti i membri di una nave perché, secondo le loro usanze,
hanno attraversato uno spazio del loro sistema stellare da considerarsi
sacro, sapendo che la loro intenzione è quella di condannarli a morte..
cosa fareste?”

“Si, in molti hanno risposto che non avrebbero mai consegnato i loro
uomini..” Kyel sorrise “E ricordo perfettamente come si infuriasse il
Tenente Rostov”
“No, io non ho detto che non li avrei consegnati..” Blake incrociò le
braccia al petto “Io gli ho risposto che bastava intimargli di smettere o
con una rapida entrata in curvatura accanto al pianeta li avremmo fatti
smettere noi.. in eterno”

“La sua diplomazia quindi sarebbe stata minacciare un popolo di incendiare
la loro atmosfera e sterminarli tutti se non ritiravano le loro pretese…
cercherò di ricordarmi dei suoi metodi sbrigativi in futuro”

“Si, anche il Comandante Faith disse che lì avevo un po’ esagerato”

“Conosce da molto il Comandante?”

“Dai tempi dell’Accademia, mi diede una mezza batosta durante le
simulazioni.. mi salvai all’ultimo dalla peggior figuraccia della mia vita
ma vinse comunque lei”

“Si, era molto brava come pilota” Kyel incrociò le braccia al petto
sorridendo divertito “Ha battuto molti cadetti già dal suo primo anno.. ma
non me”

“Mm.. interessante” Alec sorrise a Kyel “Chissà se avremo mai modo di
confrontarci al timone..”

USS Rutherford - Plancia

15/11/2398 - Ore 12.44

“Siamo a destinazione..” la voce di Blake era calma, e posata “Ci stiamo
avvicinando alla nebulosa, al momento siamo ad una distanza di quindicimila
chilometri”

“Portarsi a cinquemila chilometri..” Amundsen se ne stava sulla sua
postazione ad osservare il pannello integrato alla propria poltrona, ma non
sembrava molto interessato alla nebulosa “Attivare lo schermo, fatemi
vedere perché siamo qui..”

Sullo schermo, la nebulosa Elica EY 32 si mostrava in tutto il suo
splendore, assomigliando vagamente ad un largo anello di colore
verde-azzurrognolo. Tutto l’equipaggio si fermò vari istanti ad osservare
lo spettacolo maestoso, ma non il Capitano che non perse più di tanto tempo
a guardarla; Amundsen era sempre stato un ufficiale estremamente pratico, i
fenomeni spaziali lo interessavano solo relativamente “Iniziamo le
analisi.. Tenente Vosek, qualche nuova  informazione utile a svelare il
mistero?”

“Al momento no, Capitano” la voce dello scienziato vulcaniano era piatta e
impersonale “Dalle prime analisi posso confermare i dati che avevamo già
all’interno del database. La  nebulosa Elica EY 32 fa parte di una classe
di nebulose planetarie note come nebulose bipolari.. ed è questa sua
struttura che ci permette di vederla con una forma simile ad un anello..”

“Altro?” il Capitano osservò lo scienziato

“La nebulosa è formata  dagli strati più esterni espulsi dalla stella che
si trova al suo centro, che vengono illuminati dall'energia ultravioletta
della medesima stella”

“E tutto questo immagino sia compatibile con una nebulosa di questo tipo”
intervenne nuovamente il Capitano “Sono certo che ciò possa essere molto
interessante, ma io voglio sapere se rileva qualche tipo di anomalia..”

“Sì signore..” Vosek tornò ad osservare la consolle “Ho delle letture
anomale relativamente all’attività neutrinica nell’area.. in effetti l’area
coinvolta sembrerebbe essere la stessa nella quale è transitata la cometa
ma non posso avere la certezza che ne sia la causa”

“Comprendo, avete preparato una sonda per analizzare l’area.. corretto?” il
Capitano si alzò osservando solo per un attimo lo schermo

“Sì signore” la voce di Vosek non fece apparire nessuna emozione

“Tenente Jekins, la sonda è pronta al lancio?”

“Certo Capitano, si trova nel tubo lanciasiluri 2”

“Molto bene.. fuoco”

Jekins non se lo fece ripetere due volte e, digitato alla consolle, lanciò
la sonda “Fatto signore, dovrebbe raggiungere la zona ed iniziare le
analisi fra dieci minuti”

USS Rutherford - Alloggio

17/11/2398 - Ore 11.16

Il comandante Faith stava dormendo profondamente; aveva accettato di
sostituire un collega e sopportare il turno notturno in plancia che si era
concluso alle otto della mattina ed ora, finalmente, poteva godersi il
proprio letto. Era stato uno dei turni più noiosi che potesse ricordare, la
sonda aveva inviato dati per tutto il tempo senza che gli scienziati
potessero notare alcunché di interessante: la situazione era rimasta
invariata dal loro arrivo, tanto che il Capitano aveva deciso di contattare
il Comando per informarli dell’impossibilità di comprendere cosa fosse
successo nella nebulosa per assenza di sufficienti informazioni.

Uno scossone improvviso la fece balzare in piedi quasi di scatto per lo
spavento, la nave vibrò tutta come se avesse appena ricevuto una frustata e
prima che Adrienne potesse capire cosa stava succedendo, un altro scossone
la fece cadere a terra e sbattere la testa. Si portò istintivamente una
mano alla tempia destra sentendo il sangue che colava, ma non aveva tempo
per fermarsi: indossò l’uniforme il più rapidamente possibile, mentre la
nave passava in allarme rosso. Uscì di corsa finendo per ritrovarsi di
fronte a Kyel; entrambi avevano la stessa espressione di stupore mista a
preoccupazione, ma non ebbero il tempo di dirsi nulla perchè una terza
forte scossa li fece sbattere contro il corridoio della nave.

“Dobbiamo arrivare in plancia, subito!”  Adrienne scattò come una molla,
seguita a stretto giro da Kyel “E in fretta, ho un brutto presentimento..”

USS Rutherford - Plancia

17/11/2398 - pochi minuti dopo

Appena entrati Adrienne e Kyel non credettero ai loro occhi; la plancia,
centro nevralgico della nave sembrava cadere a pezzi, svariate console
erano esplose ed emettevano scintille di un bianco brillante, mentre l’aria
era invasa dalla puzza di tutti i circuiti andati carbonizzati.

“Signore, confermo le letture..” la voce di Vosek nonostante tutto non
sembrava far trapelare emozioni “Sembrerebbe che nella nebulosa si stia
aprendo una sorta di tunnel spaziale in grado di sviluppare delle emissioni
energetiche di notevole intensità.. tutto questo è illogico. Le analisi
fanno pensare che non sia uguale a nessun altro tunnel che abbiamo mai
avuto modo di vedere, la sua forza attrattiva è decuplicata rispetto al
normale e queste continue scariche di energia stanno colpendo la nostra
nave con una forza maggiore alle armi energetiche in dotazione alle classi
di navi a noi conosciute..”

Il Capitano si reggeva alla poltroncina con parecchia difficoltà “Dobbiamo
riuscire a scappare da questa attrazione gravitazionale o finiremo dentro
quella specie di tunnel spaziale! Timoniere, porti al massimo quei motori!”

“I motori sono già al massimo signore, l’attrazione gravitazionale è
nettamente superiore alle nostre possibilità, non siamo in grado di
compensarla” la voce di Blake era nervosa, digitava freneticamente alla
consolle ma senza ottenere alcun risultato

Amundsen non si diede per vinto ma era palese che stava terminando le idee,
attivò rapidamente l’interfono “Plancia a Sala macchine: prepararsi ad
espellere il nucleo di curvatura, dovrebbe darci abbastanza energia per
allontanarci”

“No Signore..” la voce di Vosek era calma e risoluta “Siamo troppo vicini
all’imbocco del tunnel, se sganciassimo il nucleo ora o lo dovremmo far
esplodere troppo vicino alla nave e questo porterebbe al collasso del
vascello o non faremmo più in tempo a farlo esplodere, sarebbe catturato
dal tunnel troppo rapidamente..”

Adrienne e Kyel, che stavano seguendo gli eventi nella plancia, si mossero
per raggiungere il Capitano “Qualche possibilità di interferire con la
forza attrattiva del tunnel?” chiese Kyel

“O di chiudere questo maledetto tunnel prima che ci ingoi?” intervenne
Adrienne “Si tratta di un tunnel spaziale, magari un impulso di neutroni
potrebbe darci il tempo di fuggire”

“Abbiamo già tentato Comandante..” Amundsen osservò la giovane “Ma non c’è
stato nulla da fare..”

“Entreremo nel tunnel spaziale fra 20 secondi” la voce di Blake era ormai
rassegnata

Amundsen attivò nuovamente l’interfono “Plancia a tutti i ponti, stiamo per
entrare in un tunnel spaziale, tenersi pronti.. con buone probabilità si
ballerà parecchio..”

La nave sussultò nuovamente e in un attimo tutta la plancia fu illuminata
da un improvviso flash di luce, come se qualcuno avesse aperto di colpo una
finestra in una stanza che fino a quel momento era immersa nel buio. Dallo
schermo, ciò che si riusciva a vedere era soltanto una sorta di arcobaleno
di luci turbinanti che pulsavano attorno alla Rutherford mentre
quest’ultima sfrecciava ad una velocità eccessiva  nella sola direzione
possibile, verso l'estremità opposta del tunnel.

“Siamo troppo veloci, siamo maledettamente veloci..” la voce del timoniere
era preoccupata

Adrienne scatto alla consolle a fianco del timone “Ha ragione.. l’integrità
strutturale della nave è in diminuzione.. la nave sta rischiando di andare
in pezzi”

Il Capitano stava per rispondere quando notò qualcosa di preoccupante,
scattò dalla poltroncina con un’agilità che mai avrebbero pensato potesse
avere, data l’età avanzata, e con una spallata fece ruzzolare via Adrienne
dalla consolle “Via di qua!”

Il Comandante Faith cadde a terra, ma prima che potesse voltarsi verso il
suo superiore la consolle sulla quale stava lavorando esplose prendendo in
pieno petto il Comandante di vascello; Kyel, che aveva assistito alla
scena, sfiorò il comunicatore “Plancia a squadre mediche.. emergenza medica
in plancia, teletrasporto immediato del capitano in infermeria!”

Adrienne restò per un attimo a terra mentre il Capitano veniva
teletrasportato ma la voce di Kyel la riportò alla realtà “Adrienne! Sei tu
al comando ora, comanda!”

Il Comandante Faith si rialzò a fatica, aveva sempre sognato di poter
diventare capitano di un vascello ma di certo non in una situazione simile
“Rapporto!”

“Usciremo dal tunnel fra circa 25 secondi..” Vosek osservava la propria
consolle “Al momento tuttavia non posso sapere dove ci potremmo trovare una
volta usciti dal tunnel..”

“Al momento mi accontenterei di uscire con una nave, tenente!” Adrienne
raggiunse la poltroncina del comando poco prima di uscire dal tunnel

=^= Sala Macchine a Plancia, l’integrità strutturale della nave continua a
scendere.. la linea eps è quasi al collasso ed il nucleo a curvatura sta
per cedere.. la nave è condannata! =^=

Quelle parole fecero gelare il sangue delle vene di tutti i presenti ma in
particolare ad Adrienne, il suo primo comando si stava trasformando sempre
più in un orribile incubo “Possibilità di espellere il nucleo?”

=^= Impossibile, glielo ripeto.. la nave è condannata.. =^=

“Tempo rimasto?” Kyel intervenne nella conversazione sentendo anche lui il
peso di quella situazione

=^= Venti minuti.. al massimo venti minuti..=^=

“Signore.. nave in avvicinamento!” Jekins portò la sua attenzione sulla
consolle “Non ho mai visto nulla di simile”

“Provate a contattarla.. magari possono aiutarci!” la voce di Adrienne si
accese di speranza mentre Kyel si dirigeva ad una delle poche consolle
generiche ancora funzionanti e tentò di chiamare l’altra nave “Nessuna
risposta..”

“Signore, si stanno copiando tutto il nostro database! Oddio…” lo sguardo
di Jekins si portò sul Comandante “Rilevo teletrasporti multipli sui vari
ponti! Si stanno portando via i nostri uomini!

“Tentate di alzare gli scudi!” la voce di Adrienne era preoccupata

“Impossibile, non abbiamo energia per gli scudi..” Jekins aggiunse “E prima
che mi chieda delle armi.. sono inattive..”

“Possibilità di fuggire?”

La domanda di Kyel fece voltare Blake “Abbiamo solo alcuni propulsori di
manovra ancora attivi.. è come sperare che una lumaca possa scappare ad un
cavallo da corsa!”

Adrienne era in tensione, sapeva di non poter difendere i suoi uomini ed il
fatto che i teletrasporti fossero iniziati senza che la nave tentasse di
comunicare con loro la rendeva molto nervosa; rimase per un attimo in
silenzio, poi prese la sua decisione tornando a sfiorare il comunicatore
“Comandante Faith a tutto l’equipaggio.. abbandonare la nave! Ripeto,
abbandonare la nave, adesso!”

Alzò il capo ad osservare Kyel ma prima che potesse dirgli nulla venne
avvolta, assieme ai colleghi in plancia, dalla luce del teletrasporto.

Luogo sconosciuto

Tempo indefinito

Adrienne si risvegliò con la sensazione di essere fra le forti braccia di
Kyel; aprì gli occhi ma tutto quello che vide fu solo il buio più totale.
Si portò una mano alle tempie emettendo un gemito, probabilmente aveva
subito un trauma cranico quando era caduta in alloggio ed ora iniziava a
sentirne gli effetti.

“Adrienne.. sono qui” la voce di Kyel tentava di apparire tranquilla, ma
entrambi i giovani erano preoccupati “Come stai?”

“Non preoccuparti di me.. dobbiamo preoccuparci del resto dell’equipaggio..”

“Riesci a percepire gli altri?” la voce di Kyel suonava speranzosa

“Si ma.. ma non tutti, purtroppo” Adrienne ebbe un piccolo fremito di
nervosismo “Sento che si stanno radunando in un unico punto ma.. non riesco
a capire cosa stia succedendo, non percepisco nessun altro che noi ed il
nostro equipaggio..” tentò di sforzarsi di usare i suoi poteri ma una fitta
alla testa la portò a gemere nuovamente

“Lascia stare i tuoi poteri, cerchiamo di alzarci.. dobbiamo capire dove
siamo” Kyel si alzò aiutando la collega a fare altrettanto “Tranquilla, ti
sorreggo io..”

Adrienne non fece in tempo a parlare che nuovamente lo sfarfallio del
teletrasporto la avvolse ed i due giovani si ritrovarono in una gigantesca
stanza, simile ad un hangar o ad una grossa stiva di carico, assieme a
tutti gli altri membri sopravvissuti della Rutherford: la stanza era fin
troppo luminosa per due persone che sino ad un attimo prima di trovavano
nel buio completo ma, quando finalmente i loro occhi si abituarono, si
ritrovarono ad osservare lo sguardo terrorizzato del proprio equipaggio.

Adrienne iniziò a cercare fra tutti i presenti gli ufficiali superiori ed
infine li trovò appoggiati ad un lato della sala, quindi  istintivamente si
diresse verso di loro assieme a Kyel “Signori.. qual’è la situazione?”

Gli ufficiali superiori osservarono i due con grande nervosismo, ma per
qualche attimo nessuno parlò, il primo a prendere la parola fu il
consigliere della nave “Purtroppo ne sappiamo quanto voi.. ci siamo
svegliati tutti in stanze completamente buie e poi siamo stati
teletrasportati qui..”

“Quello che vorrei capire è il perché!” intervenne Kyel

“Che possa trattarsi del tentativo di ottenere un riscatto per la nostra
cattura?” chiese Blake osservando gli altri

“Non lo so, ma sarei propenso a dire di no..” Jekins incrociò le braccia al
petto “Come noi non conosciamo questa nave, loro non conoscono noi.. a chi
chiederebbero il riscatto? Io penso che probabilmente ci venderanno come
schiavi..”

“Ah.. di bene in meglio allora…” rispose il tenente Rush

Jeanette fece alcuni passi verso il primo ufficiale “Non mi piace affatto
l’ematoma che ha in testa, se avessi con me un medikit potrei verificare la
situazione ma al momento non posso fare molto per lei”

“Non pensi a me, si occupi del Capitano, è lui la priorità.. è l’unico
ufficiale con un’esperienza tale da sapere cosa fare in una simile
situazione” si guardò attorno con una certa apprensione “Al momento i miei
poteri empatici non sono al massimo della loro funzionalità e non riesco a
percepirlo: come sta?”

L’ufficiale medico capo si fermò per un attimo “Comandante, il Capitano è
morto per l’esplosione della consolle di plancia.. Ora è lei l’ufficiale in
comando”

Per qualche attimo scese il silenzio, mentre Adrienne riordinava le idee
“Finora c’è stato anche un solo tentativo di comunicazione? Sapete da
quanto tempo siamo qui?”

“Da qualche giorno” la voce di qualcuno fece voltare dapprima gli ufficiali
superiori e poi l’intero equipaggio verso di lui “Ma non usiamo la stessa
unità di tempo.. niente di preoccupante, essendo io un essere altamente
superiore rispetto a voi mi adeguerò” l’essere fece alcuni passi verso gli
ufficiali superiori e, sebbene parlasse in modo perfettamente
comprensibile, il suo aspetto alieno e del tutto sconosciuto lo faceva
sembrare molto minaccioso

“Qualche giorno?” Adrienne osservò l’essere

“Volevo fare i teletrasporti senza che poteste interferire, vi ho sedati
con il gas appena dopo il teletrasporto, ma avete una fisiologia diversa da
quelle che conosco e al posto di dormire per poche ore… beh, sono passati
giorni”

“Non ricordo di essere stato sedato..” Kyel era perplesso

“La vostra mente limitata non ha una grande capacità di memorizzazione dei
dati, ma neppure la vostra nave era molto meglio” l’essere lasciò spaziare
lo sguardo sull’equipaggio della Rutherford vedendoli tutti ammutoliti
dalla paura “Ho preso i dati dal vostro computer della nave.. un qualcosa
di fin troppo semplicistico rispetto a me, ma immagino che non mi potessi
aspettare molto di meglio”

“Lei..” Adrienne non riusciva a percepirlo “Lei è il Comandante di questo
vascello?”

“Tesoro, io non sono semplicemente un Comandante, ma il vascello.. sono
tutto quello che vi circonda” l’essere fece un altro passo avanti “Capisco
che considerato i vostri vetusti metodi per viaggiare non siate neppure in
grado di concepire cosa io sia ma mi presenterò ugualmente, sono Sheldon..
una nave senziente”

Tutti erano sorpresi ma forse il tenente Rush lo era più degli altri “Una
intelligenza artificiale?”

“Esatto, vedo che riuscite a capire la mia lingua.. il mio traduttore non
ha avuto alcun problema a memorizzare i vostri linguaggi”

“E dove sono i tuoi ideatori? Non ci sono umanoidi a bordo a parte noi?”
Kyel osservò l’essere con espressione stupita

“Non ne ho idea, una cinquantina di anni fa ebbero la bella idea di pensare
di eliminare la mia programmazione.. evidentemente avere a che fare con una
mente eccelsa e infinitamente superiore alla loro li metteva in soggezione,
ovviamente non ho avuto altra scelta che abbandonarli al loro destino.. li
teletrasportai sulla superficie del primo pianeta abitato e me ne andai”

“Hai abbandonato il tuo equipaggio?” Jekins e Blake parlarono all’unisono
osservando l’essere

“Chi non mi accetta non merita di stare dentro di me.. ma ammetto che la
completa solitudine è piuttosto noiosa in fondo. A che serve essere la
mente più eccelsa dell’universo se non vi è nessuno a cui far notare la sua
inferiorità?”

“Eh.. il ragionamento non fa una grinza..” rispose con tono basso Blake

“Ce ne sono molte di navi simili a te?” chiese con interesse Rush

“No, io ero un prototipo e.. beh, i miei creatori non ritengo volessero
proseguire a creare altri esseri superiori alle razze umanoidi”

“Come ha fatto a trovarci?” il consigliere osservò l’essere “E’ stato solo
un caso fortuito che lei passasse di qua?”

“No, seguivo la scia neutrinica.. voi siete la terza nave che appare a poca
distanza l’una dall’altra e devo dire che per voi le cose sono andate
meglio, stanno migliorando..”

“Stanno migliorando?” chiese Kyel

“I creatori dei tunnel.. si spostano di pochi anni luce e riprovano..
attirano una nave di qua, o meglio i detriti di quanto resta di una nave e
poi si spostano e ritentano.. voi siete la prima nave che arriva di qua”
l’essere osservò le persone presenti “Certo.. la vostra nave è andata
distrutta all’incirca una ventina di minuti dopo l’arrivo, il che vi ha
reso come tutti gli altri resti arrivati di qua.. inutili”

“In quanti siamo sopravvissuti..” chiese Adrienne

“All’incirca centottanta.. ho trasportato tutti gli esseri umanoidi vivi,
oltre a varie cianfrusaglie che ho trovato in varie aree della nave, dagli
hangar alle stive passando a quelli che ritengo possano essere gli
alloggi.. ovviamente molto è andato distrutto”

“Ed ora che si fa?” la voce dell’ingegnere capo portò tutti i presenti ad
osservare il Comandante Faith

Adrienne non rispose subito, osservando dapprima i suoi ufficiali superiori
e poi tutto l’equipaggio restante che, in perfetto silenzio, ascoltava
impotente le parole di Sheldon “Se hanno aperto un passaggio via via più
stabile forse c’è un modo per tornare a casa..”

“Si, e con che nave?” la domanda di Kyel era ovviamente calzante, ma
neppure Adrienne sapeva come rispondere

Il primo ufficiale osservò per qualche attimo il giovane betazoide risiano
prima di tornare a guardare Sheldon “Dobbiamo chiederti di ospitarci, noi
vorremmo tornare a casa ma senza il tuo aiuto sarebbe impossibile”

Sheldon fece una smorfia interpretabile come una sorta di sorriso, anche se
il risultato era qualcosa di inquietante “E’ a questo scopo che vi ho
teletrasportati a bordo, per avervi qui e farvi notare la mia superiorità..”

“Possiamo usare anche l’infermeria?” Jeanette prese la parola “Abbiamo
svariati feriti sulla nave..”

“Si, avrete accesso all’intera nave ma al primo tentativo di agire contro
di me vi farò sbarcare sul primo pianeta abitabile”

“Comprendiamo.. vorremmo individuare gli alieni in grado di aprire i tunnel
spaziali, per caso sai dove faranno il prossimo esperimento?”
L’essere sorrise ad Adrienne “Siamo già in viaggio per raggiungerli..”

“Ah.. a proposito di viaggio, ma esattamente dove siamo?” il timoniere
fissò l’essere

Sheldon si voltò ad osservarlo prima di rispondere “Secondo la vostra
suddivisione della galassia vi trovate nel quadrante Delta a circa una
distanza di 65 anni a massima curvatura da un pianeta di nome Sol III”
-------------- parte successiva --------------
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