[Stml6] 01.06 - Analisi preliminari

Mauro Fenzio oxila79 a gmail.com
Mer 5 Giu 2019 23:08:40 CEST


Ecco a voi il mio brano chiedo scusa per il ritardo, ma è stata una
settimana piuttosto caotica.

Buona lettura.
Mauro


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Brano: 01.06

Titolo: Incontri

Autore: Tenente JG. Alec Blake(Mauro)

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Sheldon - Plancia

22/10/2398 - ore 12.15
Adrienne si avviò a passo rapido verso la plancia seguita a stretto giro
dall’ufficiale scientifico e dalla dottoressa Shazam, che, tricorder alla
mano, cercava di lanciare delle scansioni su entrambi.
Giunta davanti alla porta della plancia si voltò osservando i due che la
seguivano soffermando lo sguardo sul medico “Dottoressa le ho già detto che
appena avrò risolto questa questione sarà libera di farmi tutte le analisi
mediche che desidera, ma questo non è il momento” fece spaziare lo sguardo
all’interno della plancia alla ricerca di qualcosa come se sperasse che,
nonostante le parole in infermeria Kyel fosse in realtà in plancia.
All’ingresso della donna Filippo si alzò dalla poltroncina del capitano
cedendole il posto “Capitano in plancia” andando poi a sedersi alla console
tattica affiancandosi al collega presente.

Adrien prese posto alla poltroncina “Rapporto rapido. Come mai il primo
ufficiale non è regolarmente in plancia?”
Alla domanda del capitano l’ufficiale tattico si girò osservandola “Hemm
capitano...al momento il Tenente Rezon è confinato nelle celle detentive
privo di comunicatore e piantonato costantemente”
L’affermazione di Filippo fece spalancare gli occhi alla donna “Avete
arrestato Kyel??” decisamente stupita senza neppure rendersi conto che l’ha
chiamato per nome “Cosa è successo?”
Filippo si alzò portandosi davanti al facente funzioni capitano “Stavamo
svolgendo delle scansioni di routine sul tetraedro quando il tenente si è
avvicinato ordinando di attivare il cannone ad antiprotoni e far fuoco sul
tetraedro senza che questi si sia dimostrato ostile”
Adrienne ascoltò con attenzione il discorso del suo ufficiale tattico
inarcando sempre più le sopracciglia decisamente stupita. “No non è un
comportamento normale. Il tenente non è di certo un assassino. Avete svolto
qualche analisi per spiegare questo comportamento?” guardando il tetraedro
davanti a loro quasi certa che in qualche modo c’entravano loro e il mare
di anime.
Shazam scosse la testa “Non ancora signora. Abbiamo svolto solo una
scansione generica che ha rilevato un grave stress neurale e un’alterazione
dei percorsi neurali come se qualcosa li avesse modificati. Ma per indagini
più approfondite dovremo aspettare.”
Adrienne annui ascoltando tutti gli interventi storcendo le labbra
meditabonda per poi portare l’attenzione sugli altri “Ok a parte lo strano
comportamento del Tenente Rezon. Qualcos’altro da aggiungere” restando in
attesa.
Il tenente Hussein prese rapidamente posto alla console scientifica
lanciando una scansione attorno alla nave “Rilevo una lieve radiazione
proveniente dal tetraedro diretta verso di noi, ma sembrerebbe che si fermi
sugli scudi” voltandosi verso Rush alla ops per conferma

“Confermo nessuna anomalia su nessun sistema signore” rispose l’umano alla
OPS guardando il resto della plancia.
Adrienne annuì al rapporto guardando il tetraedro pensierosa “Dottoressa
secondo lei ci sono pericoli ad allontanarci da qui?”
Shazam sollevò lo sguardo verso il capitano della nave “Signora non
possiamo sapere quali ripercussioni potrebbe avere sui nostri ancora in
coma. Potrebbe interrompere il contatto e farli tornare in sé oppure
portare ad un collasso neurale e di conseguenza…..” lasciò la frase in
sospeso pensando agli amici ancora in coma.
Adrienne sollevò una mano “Si è spiegata benissimo dottoressa” quindi si
alzò osservando il resto dei presenti “Monitoraggio continuo io vado nelle
celle detentive a vedere cosa è successo. Dottoressa  Tenente Rush venite
con me! Jekins a lei la plancia” detto questo si avviò all’uscita diretta
al TL

Sheldon - Infermeria

22/10/2398 - ore 12.20

Il timonere Blake spalancò gli occhi mettendosi seduto guardandosi attorno
piuttosto stranito abbassò lo sguardo guardandosi le mani come se le
vedesse per la prima volta muovendole lentamente aprendo e chiudendo le
dita per poi fare uno strano sorriso.
Immediatamente una delle infermiere si avvicinò a lui “Tenente  bentornato
come si sente?” cominciando a fare una scansione sul collega per sincerarsi
delle sue condizioni.
Il timoniere si girò fissandola e senza dire una parola cercò di mettersi
in piedi dandosi un piccolo slancio. L’effetto fu quello di sollevarsi dal
lettino solo per crollare a terra a faccia a terra senza neppure cercare di
allungare le mani per attutire il colpo.
Blake rimase qualche secondo a terra immobile ma pienamente cosciente “Che
strana sensazione” fatto qualche movimento si sollevò mettendosi in piedi
fissando la donna che lo stava scansionando focalizzò lo sguardo su di lei
per poi annuire “Perfetto ora devo andare” muovendo qualche passo con
un’andatura piuttosto pesante verso la porta che al suo passaggio si aprì
automaticamente.



Sheldon - Celle Detentive

22/10/2398 - ore 12.30

Kyel era seduto sulla piccola brandina della cella che si guardava attorno
decisamente spaesato. Quando Adrienne, Shazam e Nicholas entrarono scattò
in piedi avvicinandosi al campo di forza “Adrienne sei in piedi come stai?
E perchè sono in cella??” sopra di lui una presenza invisibile a loro
fluttuava nell’aria. La possessione di un corpo fisico impegnava gran parte
delle sue energie ed era costretto a restare dissociato dal primo ufficiale
per sempre più tempo. Ma non ora! Ora loro dovevano sapere.
Adrienne inclinò la testa osservando il suo secondo in comando. “Si sono in
piedi. Hai ordinato di attivare il cannone ad antiprotoni e di far fuoco
verso il tetraedro! Secondo te è un comportamento normale?”
Kyel spalancò gli occhi fissando gli altri due ufficiali che annuirono
confermando le parole del capitano “Io? Io l’ultima cosa che ricordo è che
ti avevo lasciato in infermeria e stavo tornando in plancia. Ho incontrato
quello schianto di tattica…..e comunque dopo mi sono ritrovato qui”
Nicholas lo osservò “No signore lei è entrato in plancia e ha ordinato
espressamente di distruggere il tetraed….”

Shazam interruppe il collega “Aspetti le letture del tricorder confermano
che quella sorta di modifica ai percorsi neurali è scomparsa. Qualcosa non
torna probabilmente è vero non ricorda nulla di quel che è successo!”

=^= Signore qui plancia abbiamo rilevato un picco energetico nella
radiazione. Una scansione non ha rilevato nessun danno. Continuiamo le
indagini=^=
Adrienne sfiorò il comunicatore “Perfetto tenente continui con le
scansioni” sospirando per la situazione.
Con uno sforzo immane l’entità si spostò verso il primo ufficiale della
Sheldon entrando in quella sorta di simbiosi con lui. Kyel ebbe un piccolo
tremito e crollò sulle ginocchia
Adrienne fece per avvicinarsi a lui, ma lo schermo ancora attivo glielo
impedì “Che diavolo sta succedendo?” chiese rivolta al suo ufficiale medico
“Non lo so ancora signore le scansioni sono ancora in corso, ma sembra che
quella sorta di interferenza sia ritornata”
Kyel proruppe in una risata mentre si rimetteva in piedi “In tutta la mia
esistenza di nomi me ne hanno dati parecchi ma interferenza proprio mai”
osservò i colleghi stringendo le labbra “Permettetemi di presentarmi io
sono Kandersteran sono, anzi a questo punto ero, il capitano di nave dedita
alla parificazione delle ricchezze di questo quadrante”
Adrienne lo osservò fessurano lo sguardo storcendo le labbra “Un pirata..
né più né meno di un pirata. Comunque cosa vuoi perchè ti sei impossessato
del corpo del mio primo ufficiale?”
Kandersteran sorrise lievemente “Punti di vista capitano.. semplici punti
di vista” poi si fece serio osservando l’ufficiale in comando della Sheldon
“Perchè? Perchè voi non immaginate neppure lontanamente con chi avete a che
fare.” indicò un punto indefinito dove presumibilmente si trovava il
tetraedro “Se io sono un pirata quelli sono la peggior feccia del
quadrante.” si avvicinò fino quasi a sfiorare lo schermo osservando
Adrienne negli occhi “Tu! Tu ci sei stata, sai cos’è quel mare di anime.
Bene sappi che quella è solo la facciata la realtà è che loro sono dei
parassiti ti illudono con il mare di anime, ma il loro unico scopo è di
impadronirsi della nave e dell’equipaggio”
“Quelli? Quelli non sarebbero neppure capaci di impossessarsi di una delle
mie sonde” Una delle forme di mini Sheldon apparve vestito da pirata con
tanto di uniforme con il teschio “Sono già riuscito a fermarli una volta lo
farò ancora”
Kandersteran scosse la testa “No non ci riuscirai. Bada tu sei una
splendida nave ma sei comunque un computer... avanzatissimo ma non hai
nessuna chance contro il loro sistema informatico.” riportò lo sguardo su
Adrienne “Scommetto che state rilevando una flebile radiazione che proviene
dal mare di anime verso di voi. Beh quello è il loro sistema di trovare un
modo per impadronirsi della vostra nave….e ci riusciranno è solo questione
di tempo”
Sheldon rise scrollando le spalle “E’ impossibile che riescano a superare
le mie difese elettroniche. Sono stato progettato per essere
invulnerabile.”
Nicholas squadrò Sheldon da capo a piedi sospirando per poi guardare il
prigioniero “E cosa avrebbe di così speciale il loro sistema informatico?”
Kandersteran osservò i tre della flotta “Immaginate milioni e milioni di
cervelli che cooperano per far muovere quella nave” portò ora lo sguardo su
Adrienne “Il mare di anime è solo lo specchietto per le allodole. Una volta
che accetti di unirti a loro si impossessano della tua nave e del tuo
equipaggio usando il loro cervello per aumentare la loro potenza di
calcolo”
Una voce cacofonica provenì dall’ingresso “Bhe una volta che l’essenza si è
unita al mare di anime quella custodia diventa totalmente inutile.. quindi
perchè non sfruttarlo?” i tre ufficiali della flotta estrassero i phaser
puntandoli verso l’ingresso quando Blake entrò guardandoli con uno strano
sorriso serafico “In fondo cosa è la misera vita di un corpo destinato al
disfacimento di fronte all’immortalità dell’essenza? Kandersteran, sono
venuto a prenderti torna con noi e il mare di anime sarà nuovamente la tua
casa...per l’eternità”
Kandersteran spalancò gli occhi terrorizzato andandosi a rincantucciare in
un angolo della cella “NO! Piuttosto che tornare ancora in quel carcere
preferisco dissolvermi nell’universo. Non l’avrete ancora vinta prima o poi
qualcuno come me distruggerà voi e quell’incubo che chiamate casa!” detto
questo l’essenza lasciò il corpo del primo ufficiale portandosi all’esterno
della nave dissolvendosi così nel vuoto dello spazio.
Blake sollevò lo sguardo osservando il soffitto sorridendo “Sia come la tua
anima decide” poi portò lo sguardo sugli altri presenti

Adrienne portò lo sguardo sul quello che sembrava il suo amico Alec “Alec
cosa diavolo stai dicendo? Non puoi veramente aver accettato di vivere in
quel…..quell’orrore”
“Orrore o paradiso questo si può decidere solo vivendoci. Guardatevi siete
qui confusi e terrorizzati da quel che può succedere al vostro involucro.
Io non ho alcun timore questo è solo un contenitore senza nessun valore” e
detto questo si conficcò le unghie in un braccio fino a farselo sanguinare
per poi allungare la mano verso il capitano “Hai provato cosa vuol dire
essere nel mare di anime, torna con noi e tutte le tue paure svaniranno”

Adrienne rimase qualche secondo a guardare l’entità soppesando le sue
parole. In lei era ancora vivido il caldo abbraccio del mare di anime. La
calma e l’amore che aveva permeato il suo essere.
“Heyyy!!! Avete intenzione di aspettare ancora molto prima di stordirlo??”
proruppe Kyel ritornato nel pieno delle sue capacità cognitive.
Immediatamente Rush fece fuoco verso quello che appariva come il timoniere
della Sheldon e subito dopo una forte dose di Axonon iniettata
dall’ufficiale medico lo spinse in un sonno senza sogni.



Luogo e tempo sconosciuto

Alec stava fluttuando nel vuoto guardandosi attorno quando un flebile tocco
lo sfiorò sulla spalla. Si voltò d’istinto solo per trovarsi davanti al
figura di Calire anche lei fluttuante nell’aria.
“Benvenuto tra noi”
Alec sorrise vedendo la donna davanti a lui “Calire??” poi si rese conto
che non poteva trattarsi di lei e incrociò le braccia al petto “Chi diavolo
siete e cosa volete da me?”
“Importa veramente chi siamo? L’individualità porta solo ad odio e paure.
Noi siamo il mare di anime.. noi siamo l’essenza, privata da tutto il
dolore e i tormenti”
“Oook questo risponde alla mia prima domanda. Torniamo alla seconda
esattamente che volete da me?” rincalzò Alec storcendo le labbra.
“Offrirti la possibilità di un'esistenza senza tribolazioni” Calire allungò
una mano mostrando ad Alec alcuni spezzoni della sua esistenza “Prima il
momento in cui il suo attuale capitano lo umiliò davanti a tutta la classe
durante la simulazione. Poi il momento in cui dovette dire addio alla
stessa Calire. E infine il momento in cui la Rutherford veniva distrutta
nel passaggio del tunnel.
“Umiliazioni sofferenze e morte….immagina un’esistenza senza tutto questo.
Un'esistenza eterna, senza nessuna paura, senza brutte umiliazioni, senza
vedere morire i propri cari.”
Alec osservava i momenti della sua vita passargli davanti agli occhi
strinse le labbra quasi affascinato da quel mondo poi un improvviso dolore
al braccio lo scosse dai suoi pensieri “Hai, maledizione ma che diavolo???”
guardandosi il braccio potè vedere quattro semilune come delle unghiate
apparire “E questa sarebbe l’esistenza fatta di sola pace? E comunque non
funziona così. E’ vero, Adrienne mi ha messo in difficoltà, ma senza di
quello non sarei il pilota di punta della federazione. Calire ha voluto
partire, mi dispiace? Si, ovvio che mi spiace, ma è quello che doveva
succedere. E per quanto riguarda i miei amici morti.. è stata vostra la
colpa” Strinse i pugni alzando via via la voce “Una vita senza nessuna
preoccupazione non è vita, è solo vegetare. Non hai stimoli, non hai
nessuna spinta a migliorare te stesso.. a che scopo provare una sfida se
sai già che la vinci? No, mi spiace, non è una vita che mi possa piacere..
preferisco tornare alla mia nave”
Calire si avvicinò a lui fissandolo e allungando una mano. Intorno a lui,
come se un invisibile velo si fosse strappato, si potevano sentire solo
lamenti “Tu tu non puoi tornare. Tu devi rimanere noi siamo il mare di
anime”
Alec si guardò attorno spostandosi all’indietro, o per lo meno cercando di
allontanarsi da Calire finché non sentì una presenza conosciuta che
improvvisamente diventarono due. Alec sorrise “In effetti sarei curioso di
vedere come è questo mare di anime” la figura di Calire sorrise dolcemente
“Benvenuto fratello” e detto questo scomparve lasciando che Alec
sprofondasse in quel mare.
Alec si lasciò sopraffare da quella pace e quella tranquillità per qualche
minuto, gustandosi quel caldo abbraccio fino a che non riuscì a focalizzare
il pensiero sulla presenza che aveva sentito. Si sollevò dal mare di anime
e iniziò a fluttuarci sopra verso una direzione ben precisa osservando
quelle essenze che avvinghiate formavano un unico fiume infinito. Quando fu
sicuro di quel che sentiva vi ci immerse uscendo poco dopo trascinando con
lui la dottoressa Cruz e Tamira.
“Su forza dottoresse non è il momento di lasciarsi andare”
Le due si scossero da quel senso di torpore osservando il betazoide e
l’infinito abbraccio del mare di anime sotto di loro “Cosa è successo?”
Alec si strinse nelle spalle “Questo è ancora da scoprire, ma ho come la
sensazione che i nostri amici siano in pericolo. Niente di chiaro ma è come
se ci fosse qualcosa che non ci dicono di questo bel mare di anime.” i tre
si guardarono attorno quando alle loro spalle apparve in forma spirituale
anche Vosek “Si è la stessa cosa ho percepito io, dobbiamo fermarli” La
voce e il viso solitamente prive di qualsivoglia emozione avevano lasciato
posto ad un viso decisamente preoccupato ed un tono di voce che
rispecchiava totalmente tale sentimento sintomo che benchè si sforzasse la
sua parte razionale stava cedendo.
I tre annuirono consci dell’imbarazzo che il vulcaniano stesse provando
lasciando trasparire le proprie emozioni quindi iniziarono a fluttuare
sopra tutte quelle essenze “Come ha fatto a non farsi sopraffare da
quelli?” chiese la dottoressa Cruz
Il primo a rispondere fu Alec“In fondo sono solo delle proiezioni dei
pensieri di chi ha accettato di rimanere nel mare di anime. Credo che anche
a voi hanno insegnato a isolare il proprio pensiero da quello altrui.”
Seguito immediatamente dopo dall’ufficiale scientifico “Il loro
indotrinamento fa leva sui sentimenti negativi quali il rimpianto o
rammarico. E cercano di far leva su ferite ancora aperte del passato. Io
non ho alcun conto aperto con il mio passato”

I tre si voltarono ad osservare il vulcaniano restando per qualche secondo
straniti dalla sua affermazione.
D’improvviso una scia luminosa lasciò il mare di anime raggiungendo i tre
palesandosi come il consigliere Hewson.
“Signori mi era sembrato di avervi percepiti, ma volevo portare a termine
una mia piccola indagine prima di raggiungervi.” gli sguardi interrogativi
dei tre lo invitarono a proseguire “Come immaginavo tutto il mare di anime
non si può autogestire. Ci sono milioni e milioni di essenze ognuna diversa
dall’altra se fossero tutte di medesima importanza ci sarebbe il caos.
L’unica spiegazione era che vi fosse una specie di scala gerarchica. Penso
che se si riuscisse a destabilizzare l’essenze più importanti il mare di
anime si sgretolerebbe come neve al sole. Peccato che non sia riuscito ad
identificare tali essenze”
Blake annuì guardando i colleghi “Mhhh bhe ora siamo qui. Nel mare di
anime, ma fuori dal mare. Dobbiamo trovare il modo di tornare sulla Sheldon
o fare qualcosa da qui”

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