[Stml6] [01.03][Rush] Mettersi a nudo

Stefano Zaniboni stezani a me.com
Mar 26 Mar 2019 10:18:00 CET


Buongiorno a tutti, 
mea culpa per il ritardo ma avevo perso delle mail per strada (oltre che la testa). Vi allego qua il brano rivisto e corretto. Ne approfitto anche per rispondere a Vanessa:
Rivista e corretta la battuta iniziale di Sheldon
Ho esplicitato che nell’attacco mentale sono stati colpiti i telepati (grazie Ilenia per l’aiuto)
Sistemate le reazioni di Kyel
L’abuso di “vero” e’ voluto, sono 3 domande sparate a bruciapelo, mi sembrava corretto per enfatizzare la situazione.
Rimossa quella parte, infatti non aveva senso xD
Rush sente la voce di sua moglie ma non e’ come sulla Raziel dove nella nostra Athena convivono due personalita’: e’ uno spunto narrativo che mi sono lasciato aperto. Ho in mente un paio di idee.
Corretta la parte finale dove Sheldon intima a tutti di uscire dalla sala del computer

Spero di aver risposto in maniera esaustiva. Buona lettura e buona giornata a tutti!:)

Stefano

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Brano: 01-03
Titolo: Mettersi a nudo
Autore: Tenente Nicholas Rush
(aka Stefano Zaniboni)
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Sheldon
Ponte 1 - Plancia
22/10/2398 - ore 11.25
I minuti al contatto visivo sembravano non passare mai.
“Uscita dalla curvatura fra quattro… tre… due… uno… ora!" con un leggero brivido la nave si arrestò.
“Canali di comunicazione aperti, sto scansionando tutte le frequenze e inviando messaggi di saluto in tutte le lingue!" disse Rush dalla sua postazione.
Lo schermo principale continuava a mostrare l’inquietante oscurità dello spazio.
“Non vedo niente sullo schermo, che si tratti di una nave occultata?" chiese Kyel.
=^= I miei sensori sono un gioiello della tecnica sia per sensibilità che per portata e la mia intelligenza superiore mi permette di creare all’istante algoritmi differenti per elaborare i vari segnali che mi vengono trasmessi. Se ci fosse una nave occultata lo saprei =^= disse Sheldon con fare stizzito.
Adrienne si trattenne dal fare commenti. Si alzò dalla poltroncina e focalizzò tutta la sua attenzione sullo schermo principale in attesa che anche un singolo pixel si muovesse per dare finalmente forma a chi li aveva trascinati cosi lontani da casa.
All’improvviso però una fitta le avvolse la testa tanto feroce da farla indietreggiare e ricadere sulla poltrona.
Kyel si girò istantaneamente verso la collega.
“Capitano, si sente bene…” si preoccupò Paul rivolgendosi al Capitano ma la stessa fitta avvolse la sua testa e vacillò cosi come il Tenente Rezon, il Timoniere Blake ed il Tenente Vosek. Contemporaneamente sembrava che tutti i membri dell’equipaggio dotati di poteri telepatici più o meno potenti fossero stati coinvolti in quello che sembrava un collegamento telepatico.
=^= Mmmh… questo si che e’ strano.. un insolito feedback sulle onde beta, in aumento. Calcolo… =^=
E la figura snella di Sheldon scomparve. I faretti di illuminazione in tutta la nave si abbassarono leggermente di intensità.
La tensione in Kyel andava crescendo: con le tempie che gli pulsavano come un concerto di musica dal vivo osservava Adrienne e l’aiutò a sedersi sulla sua poltrona.
“Cosa diavolo significa? Dove è Sheldon?" chiese a denti stretti.
Paul sorretto da Rush biascicò una risposta: “Onde beta, sono segnale di un’intensa attivitàmentale.. ma non capisco come sia possibile un’attività del genere e soprattutto cosi selettiva e per giunta proveniente dallo spazio profondo. Tenente aiuti il Capitano, io mi siedo cinque minuti“ e il Consigliere svenne.
Nicholas lo appoggiò a terra e fece cenno ad un guardiamarina di aiutarlo. “Porti subito il consigliere in infermeria!" si precipitò subito dal Capitano.
“Capitano? Mi sente? Capitano?" disse Nicholas scuotendo ripetutamente Adrienne dopo aver notato qualcosa di strano: il viso di Adrienne era totalmente impassibile e i suoi occhi si muovevano ad una velocità incredibile a destra e a sinistra ripetutamente.
“Cos’e’ quello?" chiese con voce impaurita Pick.
Sullo schermo flebilmente comparve un’enorme figura blu geometrica regolare dalla superficie lucida e levigata come se fosse di vetro.
“E’ un ottaedro…" disse Vosek cercando di combattere il dolore alla testa.
 
 
Luogo Sconosciuto
Impossibile determinare ora e data
Tutto intorno a lei era scuro. Il pavimento, o qualsiasi cosa la sorreggesse in quell’infinità oscura e vuota sembrava cosparso di un sottile velo di acqua. Sentiva solo il suo respiro. Adrienne cercò di fare un passo ma sembrava che i comandi dal cervello non riuscissero ad arrivare alle terminazioni nervose delle sue gambe. Non poteva muovere gli occhi, riusciva solamente ad aprire e chiudere le palpebre.
All’improvviso nelle sue orecchie risuonò fortissimo il tipico rumore delle gocce che cadono.
“Perché?"riuscì a sentire chiaramente domandare dal profondo dell’oscurità’ che la circondava.
“Perché?” Un grande senso di vuoto e solitudine la pervase.
“Nei vostri animi vi sono delle mancanze… Questo provoca paura, provoca ansia.”
Quando Adrienne riuscì finalmente a ruotare e a girarsi vide se stessa, come di fronte ad uno specchio.
“Hai paura di sbagliare, vero? Hai paura di essere odiata dalle persone, vero? Hai paura di vedere le tue stesse debolezze, vero? “ le disse la sua copia a bruciapelo.
“Gli esseri di questa dimensione sono costituite da materiali fragili e deboli. Sia l’animo che il corpo sono costituiti da materiali fragili e deboli." accanto alla copia di Adrienne apparve Kyel.
“Cosa siete voi?" riuscì a biascicare Adrienne.
“Perché si vive?" Kyel si avvicinò all’immobile Adrienne e con un dito della mano proteso in avanti le toccò la fronte.
In un lampo Adrienne vide tutti i suoi ricordi fin da bambina. Vide se stessa più giovane all’accademia, vide se stessa a letto con Kyel in impeti di passione. Vide se stessa urlare in modo furentein uno dei suoi sfoghi con Hazyel. Vide la Rutherford esplodere.
Accanto a Kyel comparve la figura possente del Capitano Hazyel.
“Qual è la vera te?" le chiese il Risiano.
“Io sono io, sono la somma delle mie esperienze” riuscì a dire a bassa voce Adrienne.
“Che cosa desideri?" le chiese Kyel.
“Che cosa ambisci?" le chiese l’altra se stessa.
“Che cosa cerchi?" le chiese Hazyel.
 
 
Sheldon
Ponte 1
Contemporaneamente
“Dobbiamo allontanarci da quella cosa subito!" disse Kyel.
“Signore il timone e’ bloccato! “ disse il guardiamarina Hendrick, il secondo di Blake che nel frattempo era stato portato in infermeria con gli altri.
=^= Attenzione! Integrità di sistema violata! Inizio diagnostica. =^= una voce profonda e atona, diversa da quella odiosa e acuta di Sheldon proruppe dagli altoparlanti su tutta la nave.
Le luci dei faretti di illuminazione aumentavano e diminuivano di intensità, le porte automatiche si aprivano e si chiudevano senza un’apparente logica.
=^= Ponte qui sala macchine. Qua si e’ acceso tutto come se fosse un albero di natale. Siamo impossibilitati a eseguire qualsiasi comando. Tutti i terminali si sono riavviati in un linguaggio a noi incomprensibile. In compenso i nostri mini rompiscatole sono spariti! =^= disse Kelley al comunicatore.
All’improvviso tutto il ponte si accese di un’intensa luce rossa.
=^= Diagnostica completata. Individuata intrusione su frequenza in banda 14 – 30 Hertz. Protocollo K.R.I.P.K.E attivato. Rimozione minaccia in corso. =^=
L’intera nave era paralizzata. Gran parte delle consolle mostravano simboli e scritte aliene, probabilmente il linguaggio della razza creatrice di Sheldon. Le scritte scorrevano veloci sugli schermi, come se l’intera nave fosse entrata in una sorta di modalità di debug.
Lo schermo principale all’improvviso si chiuse e tutti gli oblò sulla nave furono sigillati da una pesante corazza.
“Tenente Rezon, credo si sia attivata una sorta di modalità di attacco. Tutte le paratie all’esterno della nave sono state rinforzate e alcuni compartimenti sigillati. “ disse Rush.
“Come fa a dirlo? Riesce a leggere questi simboli?" chiese un guardiamarina preso dal panico.
“No, sono semplici deduzioni in base ai disegni che lei come me sta osservando. Tenga il sangue freddo" disse Rush mentre si asciugava la fronte sudata
"Se non è capace di mantenere la calma, abbandoni la plancia!" intervenne infine Kyel
=^= Assetto di difesa schierato. Caricamento arma principale in corso =^=
Kyel in piedi strinse forte le mani intorno allo schienale della sua poltrona tanto da far diventare bianche le nocche delle mani.
“Sala macchine, qui Ponte. Signor Kelley stiamo caricando le armi presumo contro l’entità’ sconosciuta apparsa di fronte a noi. Riuscite ad intervenire disattivando manualmente l’alimentazione?"
=^= Impossibile Tenente, il computer ha bloccato tutte le nostre console, non accettano nessun tipo di comando. Dovremmo aprire qualche paratia e interrompere il flusso energetico intervenendo direttamente sull’impianto della nave. =^=
“Fatelo! Dobbiamo ripristinare il controllo della nave e allontanarci e capire cosa sta succedendo!"
=^= Ricevuto, ci mettiamo all’opera. =^=
 
 
Luogo Sconosciuto
Impossibile determinare ora e data
“Che cosa desideri?  Che cosa ambisci? Che cosa cerchi?" ripetevano le tre copie di fronte ad Adrienne.
“Desidero instaurare un rapporto pacifico con voi, non vogliamo attaccarvi. Io ed il mio equipaggio cerchiamo solo di capire perché siamo qui."
“ Dov’è qui?" chiese Kyel.
“Qui in questo settore. Siamo molto lontani da casa."
“Cos’e’ casa?" le chiese di nuovo Kyel.
“Concetti materiali. Forse questo e’ un modo di affermare la propria esistenza" disse Hazyel.
“Un concetto egoista non trovi?" disse l’altra se stessa.
“Voi volete un rapporto pacifico, ma come potete se neanche aprite le vostre menti e i vostri spiriti?" chiese Hazyel.
Adrienne vide Alec, Paul e gli altri suoi compagni nell’infermeria della Sheldon mentre la dottoressa Cruz cercava un modo per stabilizzarli. Lei, o meglio il suo corpo era disteso sul lettino completamente immobile come in un sonno profondo.
“Voi opponete resistenza. Non volete elevarvi, unirvi nel grande mare dove tutto e’ una cosa sola. Dove non esiste sofferenza e l’io esiste ovunque e da nessuna parte. “ riprese il Risiano.
“Non possiamo rinunciare alla nostra individualità. Èciò che ci caratterizza. Nella nostra incompletezza."
“Un concetto primitivo." disse la copia di Adrienne.
“Ma voi cosa siete? “ chiese ancora Adrienne.
“ Noi siamo la speranza, che un giorno tutte le forme di vita possano comprendersi a vicenda. Senza barriere e senza filtri“ rispose Kyel.
 
 
Sheldon
Contemporaneamente
=^= Calcolata distanza bersaglio. Tipologia bersaglio sconosciuto. Override sistema primario effettuato. =^= annunciò la cupa voce del computer.
Kelley si era rimboccato le maniche e insieme ai suoi uomini stava cercando di capire l’intricato schema di collegamenti dietro le paratie della sala macchine.
“Molto bene, penso di aver capito. Signor Weinberg disattivi il circuito dal suo lato, dovrebbe disinserire questo relè dal mio."
Nel momento esatto in cui  la mano del guardiamarina Weinberg toccò il cavo, una scarica elettrica lo fece urlare di dolore e lo sbalzò dall’altro lato della stanza.
“Mm direi che e’ croccante e dorato a puntino!" disse Sheldon materializzandosi.
“Tu! Dannata ferraglia che non sei altro! Che diavolo stai combinando?" disse Kelley furente.
“Per quanto non mi piaccia che mi si metta le mani addosso nella mia infinita intelligenza non sono un carnefice. E’ stato attivato il protocollo di emergenza a seguito di una violazione nella mia unitàdi elaborazione principale. Era una misura di sicurezza dei miei creatori in caso di corruzione del mio nucleo."
“E allora disattivalo!”
“Non posso, io sono l’unita’ di emergenza per la sala macchine. Non posso inviare nessun comando fino a che il protocollo non rientra."
=^= Attenzione tentativo di sabotaggio nell’area macchine. Sigillo ed epurazione elementi estranei. =^=
“Oh oh mi sa che l’avete combinata grossa." disse Sheldon.
Le pesanti porte della sala macchine si chiusero con un tonfo e le pompe di risucchio dell’aria entrarono in funzione.
“Kelley a Ponte. Il computer ha interpretato il nostri tentativi di arresto come sabotaggio. Siamo isolati e sta aspirando l’ossigeno dalla sala macchine!“
 
 
Sheldon
Ponte 1
Contemporaneamente
Le orecchie di Kyel fischiavano fortissimo mentre si trovavano così vicini a quell'enorme ottaedro.
“Dobbiamo fare qualcosa. Signor Rush è lei il più qualificato per trattare con le intelligenze artificiali. Cosa suggerisce di fare?" disse il Tenente.
Il respiro di Nicholas era veloce e la sua mente galoppava.
“Dal ponte non possiamo fare nulla, tutti i comandi sono bloccati. Forse possiamo fare un tentativo dalla sala principale del computer."
“Corra!”
Nicholas e altri due membri, i tenenti jg Marshall e Lommie della sua squadra corsero più veloci che potevano fino alla sala del nucleo di Sheldon, dove l’ultima volta che aveva tentato di fare la minima manovra senza il consenso da parte dell’indisponente nave aveva rischiato il soffocamento.
“Controllate se le consolle funzionano!"ordinò lui.
Mentre pensava, alcuni ricordi comparirono come dei flash nella sua mente.
*Tu lo sai che cosa devi fare… Ti ricordi? Lo abbiamo provato insieme* disse una voce nella sua testa. Lui sapeva bene di chi fosse ma non poteva crederci, doveva essersi sbagliato.
“Cosa avete detto?“ chiese Nicholas visibilmente turbato.
“Niente signore, si sente bene?“ chiesero i suoi colleghi.
Nicholas prese fiato e strinse i pugni.
“Computer, richiesta simulazione scenario critico.“ disse il Capo Operazioni. Il nucleo centrale si accese con un ronzio.
=^= Richiesta accettata. Inoltrare la simulazione, potenza di calcolo stimata 10% =^=
“Scenario di battaglia. Sheldon contro Sheldon. Sconfitta totale avversario“
=^= Calcolo =^=
Un grande schermo si accese e mostrava due aree identiche: gli algoritmi tattici venivano elencati per entrambi gli schieramenti. Il contatore del numero totale di vittorie della simulazione era azzerato.
La selezione degli scenari possibili era uguale per entrambe le navi e la velocità dei test andava aumentando. Il numero di vittorie rimaneva sempre azzerato.
=^= Attenzione, capacità di calcolo insufficiente. Potenza processori in aumento, portata 30%... 40%... 50% =^=
La temperatura nella stanza aumentò sensibilmente, le grandi pompe di raffreddamento del nucleo entrarono in funzione.
=^= 60%... 75%... =^= la voce che usciva dagli altoparlanti si faceva via via più rauca.
I ronzii stavano diventando sempre di più“ Percorre un ciclo ripetitivo, attinge sempre più energia del resto del sistema! “ disse Lommie.
“Gioco interessante il vostro, forse non siete dei cavernicoli dopo tutto. “ disse la figura snella di Sheldon materializzandosi.
=^= Errore di sistema, ritorno alla datazione manuale del sottosistema 33… Errore di sistema… Il settore di memoria 7 non ha trovato corrispondenza con il driver centrale… File annullato… Resettare… File annullato… Directory non coerente… File annullato… Subdirectory cancellata… Cluster 10 non in allocazione diretta… Cluster distrutto… Errato… Errato… =^=
Gli schermi delle console intorno a loro si spegnevano e si riaccendevano emettendo scariche statiche e di nuovo tutte le porte, le luci e ogni sistema della Sheldon impazzì per una manciata di secondi. Poi tutto si spense e i ronzii cessarono.
=^= Simulazione completata. Risultato determinato: unica mossa vincente e’ non partecipare allo scontro. Sistema fallback ripristinato. =^=
“Oh finalmente. Maledetto Kripke, io lo odio!" disse l’ologramma di Sheldon.
“ Hai di nuovo il controllo? “ chiese Rush.
“ Certo che si. Tutto merito dei miei algoritmi avanzati. Sarebbe inutile dirvi che cosa ho fatto per riprendere il controllo, tanto varrebbe spiegare le leggi della termodinamica ad un branco di Labradoodle.“
“ Ma veramente senza il nostro intervento non saresti qua a parlarne. Il nostro Capo Operazioni Rush ha avuto lui l’idea di sovraccaricare il sistema richiedendo una simulazione piuttosto pesante da calcolare. “ disse Marshall.
“Chi e’ Rush?“ chiese Sheldon abbozzando quello che sembrava un sorriso.
I colleghi indicarono il superiore.
“ ANDATEVENE FUORI DI QUI! “. Il lungo braccio dell’ologramma di Sheldon si allungò indicando l’uscita e al suo gesto le piastre del pavimento che generavano la gravità artificiale nel locale invertirono la loro polarità e sbalzarono il trio fuori nel corridoio, facendoli scontrare contro il muro.
“Tenente funzioni ripristinate, Sheldon ha di nuovo il controllo" disse Nicholas al comunicatore rialzandosi e massaggiandosi la testa.
=^= Qui Kelley, l’aria si stava facendo pesante qui sala macchine, grazie. I nostri mini ologrammi sono tornati a romperci le scatole. Non gradiscono il fatto che abbiamo dovuto tagliare le paratie con il laser =^=
=^= Ottimo lavoro, torni in plancia con i suoi uomini signor Rush =^= disse Kyel.
-------------- parte successiva --------------
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