[Stml6] 02.10 - A volte l'azione è la migliore diplomazia V2
Ilenia De Battisti
fulmine791 a gmail.com
Sab 11 Apr 2020 15:53:53 CEST
Seconda versione del brano, sul fondo ho lasciato delle domande che sono
rimaste aperte o che ho voluto riprendere per spiegare meglio il mio
pensiero, fatemi sapere cosa ne pensate.
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Brano: 02.10
Titolo: A volte l’azione è la migliore diplomazia
Autore: Comandante Adrienne Faith (Ilenia De Battisti)
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Spazio sconosciuto nei pressi della base Kylyon
Sheldon - Plancia
01/08/2399 - ore 12.28
Rush guardò i dati sulla consolle per qualche istante per poi dire "Verso
il pianeta Xandros"
Adrienne rimase in silenzio per alcuni istanti ma le parole di Rush furono
come un pugno in pieno stomaco. Ancora non era riuscita a capire che cosa
davvero avevano di fronte ma di una cosa era certa, era qualcosa che non
aveva alcuna considerazione della vita ed ora stava dirigendosi proprio sul
pianeta in cui aveva lasciato i suoi uomini.. dove aveva lasciato Kyel.
Chiuse per un attimo gli occhi auto imponendosi di riprendere
immediatamente il controllo della situazione, per quanto fosse dura.
“Scansione sulla base, voglio sapere in che situazione si trova..”
Accomodatosi alla posizione normalmente occupata dal primo ufficiale,
Sheldon si era fatto improvvisamente silenzioso, come fosse in attesa di
vedere cosa avrebbero fatto quel gruppo di ufficiali alle prime armi.
“La base al momento sembra essere entrata in una sorta di stand-by, o
quanto meno in una modalità che le permette di operare limitando le sue
funzioni e lo spreco di energia al solo fine di riuscire a mantenere la sua
posizione” Rush digitava alla consolle con una certa rapidità “Per
comprendersi, la base si trova molto vicina a quei due soli. Si tratta di
una situazione che gli permette di condensare un’enorme energia ma se gli
scudi dovessero disattivarsi verrebbe distrutta in pochi secondi”
Adrienne continuava a guardare il monitor “Condizione degli armamenti?”
Jekins prese la parola “Le armi sono off-line, sono solo gli scudi che
permangono attivi e stabili.. devo quindi confermare le parole del tenente
Rush, la starbase sta mantenendo attivi solo gli scudi in quanto necessari
alla sua sopravvivenza”
Il Comandante Faith “Contattare la Base Kylyon.. vediamo che succede”
L’addetto alle comunicazioni aprì un canale con la base facendo uno sguardo
perplesso “Contatto eseguito ma, in risposta sto ricevendo un messaggio
pre-registrato” il guardiamarina digitò alla consolle per attivare gli
altoparlanti della plancia “Non era mai successo questo..”
=^= Buongiorno, questa è la base Kylyon, il frutto dell’opera nata dalla
collaborazione fra il popolo talassiano e akritiriano volto alla
restaurazione e del riutilizzo di basi stellari entrate in disuso. La Base
Kylyon è una base scientifica volta allo studio delle interazioni che
sussistono fra due soli che compongono un sistema binario, questa base è
totalmente automatizzata per l’impossibilità di una lunga permanenza di
specie viventi in posizione così prossima a delle stelle. Si sconsiglia a
qualsiasi nave di tentare l’avvicinamento alla stazione stessa, la gravità
dei due soli potrebbe danneggiare gravemente le strutture fino a
comportarne la completa distruzione. La base è a disposizione per eventuali
richiesta di soccorso mediante i suoi droni. Grazie per la collaborazione,
vi auguriamo buon viaggio =^=
“Se n'è andata..” Blake alzò il capo dal timone “L’intelligenza
artificiale che comandava quella starbase ha deciso di trasferirsi
inspiegabilmente sul pianeta”
“Non è mai esistita” la voce di Sheldon si era fatta più fredda, quasi
irritata per il fatto che nonostante tutto quegli esseri organici non
avessero capito ed agito per distruggere la base “Avevamo supposto, io in
primis purtroppo, che quella fosse una base senziente al mio livello ma
niente è davvero al mio livello e avrei dovuto tenerne maggiormente conto
della mia unicità. Quella che avete sentito ora è la vera intelligenza
artificiale che guida la starbase e, come avrete ben compreso adesso, è
solo una pallida imitazione di ciò che sono io.. è una memoria pienamente
programmabile come qualsiasi computer.. anche la vostra bagnarola di
Rutherford ne aveva una al suo interno”
“Ti sbagli Sheldon, tu hai parlato con qualcosa di nettamente più
sofisticato del sistema software attuale, c’era un’altra intelligenza che
controllava la base”
“Non ho detto che non vi era effettivamente un’altra intelligenza ma che
essa non era artificiale. Ve l’ho già detto, è il momento di mettere fine a
quella base stellare”
Blake si voltò con espressione perplessa “Sheldon, perché insisti per
distruggere la base quando prima volevi in tutti i modi preservarla? Non
avevi preso bene quando proposi di riprogrammarla..”
“Allora ritenevo che fosse come me, ma non lo è.. detesto l’ipocrisia degli
organici” Sheldon sospirò osservando in direzione dello schermo visore “E’
sempre la stessa patetica storia. Esseri organici che evolvono, arrivano ad
uno nuovo stadio di consapevolezza e improvvisamente si sentono dei.. come
tali improvvisamente hanno il diritto di vita e di morte su tutte le altre
razze organiche che non hanno ancora raggiunto il loro stadio evolutivo. In
quella base non c’è mai stato qualcuno di simile a me, ma qualcosa simile a
voi.. o meglio, qualcosa che in effetti era stata simile a voi prima di
trasferire la propria coscienza in un sistema cibernetico”
Adrienne si voltò verso Sheldon “Ed ora perchè se ne è andata? Perché ha
deciso di andare su Xandros?”
“Non lo so e detto fra noi non è di certo questa la domanda che si dovrebbe
porre.. piuttosto, cosa sarà capace di fare ai vostri colleghi una volta
che sarà arrivato sul pianeta?”
Il Comandante Faith fissò per qualche ultimo istante la base sullo schermo,
quindi si voltò verso il timoniere “Impostare una rotta per il pianeta
Xandros”
Blake annuì per osservare la consolle del timone “A velocità di crociera ci
vorranno nuovamente ventiquattro ore, suggerisco di aumentare la velocità”
“Ovviamente si! La situazione è decisamente cambiata, non ci troviamo più a
rispondere ad un generico sos di una nave in panne. Un'entità che sembra
avere come scopo primario la distruzione delle razze umanoidi si sta
recando sul pianeta in cui sono presenti i nostri colleghi, voglio la
massima curvatura!”
Blake annuì ma prima ancora che iniziasse a digitare alla consolle del
timone, la voce di Jekins ruppe il silenzio nella plancia “Comandante!
Stiamo energizzando le armi contro la Starbase, puntamento in corso..”
“Cosa?!” la voce di Adrienne era sorpresa “Sheldon, cosa stai facendo?!”
Sheldon non parlò nemmeno mentre fissava inespressivo e silenzioso la
starbase che era inquadrata nello schermo-visore, intanto Jekins si trovava
ad osservare impotente la nave predisporsi all’attacco “Non ho più alcun
accesso alla consolle tattica, Sheldon ha ripreso il pieno controllo. Salva
di siluri lanciata, impatto sugli scudi tra meno di venti secondi!”
“Confermo l’avvenuto impatto” la voce di Rush intervenne controllando la
propria consolle “Gli scudi sono collassati e…” alzò il capo giusto per
vedere la base Kylyon che veniva fatta a pezzi dalla gravità dei due soli
“..è finita, non è sopravvissuta”
“Ci muoviamo..” Blake fisso la consolle del timone “Sheldon ha programmato
ed attivato una rotta per Xandros, massima curvatura.. saremo sul luogo fra
circa quattro ore e mezza”
Adrienne si voltò verso Sheldon “Posso sapere perchè hai distrutto quella
base? Al momento non rappresentava più alcun pericolo per le navi di
passaggio!”
Sheldon si alzò ed osservo la betazoide “Il problema che si era posta era
come eliminare la minaccia rappresentata da quella base senza distruggere
l’entità senziente che vi dimorava. In questo momento l’essere non era
nella base, la sua distruzione non ha ferito l’entità ed ha eliminato il
rischio che la starbase potesse distruggere altre navi. Ora l’entità
resterà su quel pianeta, il dilemma etico non esiste più”
“La violenza non è la soluzione ai problemi, non è così che agisce la
Flotta Stellare!”
“Adrienne, guardati attorno! Io sono una nave da guerra e navigo in un
territorio che non ha nulla a che fare con la vostra Federazione dei
Pianeti Uniti.. lì fuori non ci sono centinaia di pianeti con razze diverse
pronte a tendersi la mano e aiutarsi reciprocamente! Siamo in un territorio
violento, fatto di popoli che sono spinti unicamente dal proprio spirito di
autoconservazione..” Sheldon fece un paio di passi nella plancia
osservandone gli occupanti “Voi siete giovani, non avete idea di cosa vi
sia in quest’area dello spazio nè dei pericoli a cui andate incontro.. io a
differenza vostra sono stato ideato e progettato per vivere qui. In questo
posto la diplomazia spesso passa attraverso l’uso delle armi. Vi posso
garantire che, se non ve la sentirete voi di mostrare i muscoli, non mi
farò problemi di farlo io!”
Pianeta Xandros - Luogo sconosciuto
01/08/2399 - ore 13.12
E come risposta alle parole del primo ufficiale, il sarcofago si aprì. Le
due porte ruotarono su sé stesse mostrando una creatura alta 9 metri con 9
braccia per fianco e una lunga testa equina. Era vestito con una lunga
tunica azzurra bardata con finimenti di un materiale simile all’oro. Erano
i resti mortali di Ultimo, il Kylyon.
I tre ufficiali erano rimasti in silenzio ad osservare per vari minuti
l’enorme mole di quell’essere che sembrava semplicemente addormentato per
la sua perfezione, anche se qualcosa in lui non andava.
“Credo sia morto..” la voce di Hewson fece voltare tutti ma lui si limitò
ad indicare l’essere “Credo sia morto, il suo torace non si muove affatto,
il che mi fa pensare che non stia respirando”
“Non è morto, semplicemente non è un corpo organico..” Amir stava
analizzando con il tricorder il grande feretro dell’ultimo Kylyon “E’ una
sorta di automa.. con buone probabilità non è neppure la vera figura che
avevano originariamente i Kylyon ma una rappresentazione di come avrebbero
voluto apparire. Un corpo simile sarebbe stato del tutto sproporzionato per
questo mondo, sia per il livello di ossigeno nell’aria e sia perché un
essere alto nove metri necessiterebbe di un apparato scheletrico ben più
massiccio di quello che potrebbe essere in un corpo simile”
“Si, è una sorta di automa che permette ad Ultimo di comunicare con il
resto degli esseri organici, come noi..” Kyel iniziava decisamente ad
averne abbastanza di quelle strane informazioni che sembravano riaffiorare
in maniera casuale nel suo cervello “Ultimo all’inizio era come noi, un
essere con un corpo fisico ma poi.. trovatosi l’ultimo della sua razza, ha
deciso di trasferire la sua essenza, i suoi schemi mentali, nel computer
centrale del pianeta”
Il trio era ancora intento a parlare fra loro quando gli occhi dell’automa
si aprirono di scatto. Le iridi dell’essere, di un color arancione smorto,
si mossero fino a focalizzarsi sul trio per svariati istanti. Il volto,
caratterizzato da un muso simile a quello di un cavallo, non sembrava
essere in grado di trasmettere alcuna emozione.
Nessuno sembrava esattamente cosa dire e l’essere sembrava ancor meno
interessato di entrare in contatto con gli ufficiali della Flotta.
Rezon attese per qualche attimo ma la pazienza non era mai stata una delle
sue migliori virtù, soprattutto quando si trova su un pianeta che sta per
essere distrutto e l’unico essere che potrebbe fermare la mattanza è un
alieno alto nove metri che non sembra aver voglia di fare nulla; senza
voler perdere altro tempo fece un passo avanti “Sono il Comandan..”
“Irrilevante..” la voce di Ultimo fu parecchio deludente. Rezon si sarebbe
aspettato, considerata la grandezza dell’essere, che avrebbe udito un
vocione potente e mascolino; invece, il suono era piuttosto pacato ed
anonimo.
“Bene.. anzi, meglio! Togliamo gli inconvenienti e passiamo al punto, come
lo fermiamo tutto questo?” un’altra scossa di terremoto fece quasi cadere a
terra i tre ufficiali ma Kyel mantenne l’equilibrio “E non credo che serva
dire di cosa parlo!”
“Non intendo fermarlo” Ultimo uscì dal suo sarcofago iniziando ad
allontanarsi dai tre ufficiali “Voi organici siete una minaccia per
qualsiasi ecosistema in cui andrete ad abitare, che sia esso lo spazio o un
pianeta.. siete convinti di conoscere l’insieme delle leggi naturali che vi
circondano al punto di poter fare meglio della natura stessa e in questo
modo finite solo per favorire la propria specie a discapito di tutto ciò
che vi circonda.. siete parassiti da eliminare come una qualsiasi
malattia..”
Kyel strinse la mascella furente “Quindi lei coscientemente vuole permette
una strage sulla superficie di questo pianeta?”
“Io sono Ultimo, non sono più una patetica forma di vita organica.. sono
tutto ciò che resta degli schemi mentali dell’ultimo Kylyon che sopravvisse
all’autodistruzione generata da quello stesso popolo, ma da allora sono
evoluto al punto da controllare l’intero pianeta.. io sono questo pianeta,
voi al momento vivete su di me ed infestate impunemente la mia superficie.
Siete come la peste, un’infestazione da combattere con dei farmaci che nel
vostro caso sono legati al programma di sterilizzazione settoriale della
superficie.. per quando avrò finito di voi non resterà neppure la polvere”
Hewson cercò di far uso delle sue doti empatiche “Ma come ultimo degli
esseri organici di questo pianeta dovrebbe essere rimasto in te la
sofferenza della morte della tua intera razza.. Ultimo, la persona da cui
hai ereditato gli schemi mentali, cosa pensava di se stesso? Cosa pensava
della sua specie?”
“Irrilevante” l’essere si fermò a guardare in direzione del consigliere
“Dal momento in cui ho ereditato gli schemi mentali dell’ultimo Kylyon ho
continuato ad evolvere scegliendo quali informazioni tenere e quali
eliminare.. l’emotività è stata la prima che ho eliminato. Nulla mi
convincerà di ospitare sulla mia superficie esseri tanto inutili e
deleteri”
Amir scattò in avanti “E se accettassero di ripartire? Se optassero per
lasciare il suo pianeta? Darebbe loro il tempo di farlo?”
Ultimo andò ad un terminale e semplicemente vi poggiò la mano sopra
“Entrambe le due popolazioni hanno in gran parte cannibalizzato le loro
navi per creare i due insediamenti, c’è una possibilità di poter fondere
quanto resta delle due navi aggiungendovi i cristalli rimanenti nell’ultimo
avamposto sotterraneo dei kylyon”
“Se accettassero di andarsene, sarebbe disposto a fermare questa
carneficina?”
“Cinque giorni, attenderò cinque giorni, poi nulla mi fermerà” l’essere
alzò una delle varie braccia “Io ho parlato, ora sparite dalla mia vista”
I tre non ebbero modo di parlare che in pochi attimi si ritrovarono
teletrasportati fuori da quella sala sotterranea per tornare in superficie.
Pianeta Xandros - Distese Andalj
01/08/2399 - ore 16.56
Quante ore erano passate dall’incontro con Ultimo? Kyel non lo sapeva con
esattezza, ma sicuramente ogni più labile traccia di pazienza lo aveva del
tutto abbandonato già da tempo. Gli sembrava assurdo ma, in quello strano
luogo, gli unici che sembravano voler sopravvivere erano lui ed i suoi
colleghi.
Continuava a chiedere insistentemente di incontrare il leithiano caduto ma
nessuno rispondeva alle sue domande; gli ordini erano stati chiari, il loro
capo non voleva essere disturbato per nessuna ragione dagli inutili
prescelti della leggenda.
“Qualche novità?” Amir tornò verso il primo ufficiale osservandolo scuotere
il capo
“Neanche io sono riuscito ad ottenere nulla” la voce di Hewson sembrava
demoralizzata “Non credo che intenda riceverci”
“Non mi interessa cosa intende o meno fare, lui parlerà con me, dovessi
abbattere ogni singola porta di questo maledetto villaggio!”
Amir si guardava attorno forse un po’ spaesato, la sua preparazione teorica
nel suo campo era di alto livello ma nella pratica non si sentiva così a
suo agio fuori dal laboratorio “Io ammetto di essere molto confuso da tutto
quello che ci sta capitando su questo pianeta, ci sono tante cose che non
riesco a capire.. ad esempio, Cassilda ha detto che Xandros era solo un
deserto e la vita, in pratica, l’hanno portata loro. Questo farebbe pensare
che i myr non sono fossero autoctoni ma siano stati volontariamente o meno
importati, magari ancora in forma di uova, dal pianeta natale dei
leithiani, e il fatto che non siano di questo mondo spiegherebbe perchè
scappino dalla nube in arrivo.. anche se non ne capisco il motivo se poi
sono comunque ritenuti pericolosi”
Hewson proseguì la frase del collega "E poi il Patriarca ha rigirato la
questioni affermando che i Myr potrebbero sembrare creature mostruose che
compiono le loro scelte seguendo istinti puramente animaleschi, ma non e'
cosi. Il Patriarca parlava di essere riuscito addirittura ad entrare in
simbiosi con loro, tanto che finché verranno rispettati in quanto esseri
viventi, non si avrà nulla da temere.. ma se si tratta di creature
autoctone del loro pianeta ed il Patriarca le conosce così bene da parlare
di simbiosi, perché Cassilda non ci riesce? Perchè la ragazza si era rotta
una gamba? Si era forse avvicinata troppo al nido di una di quelle creature
senza tenerne conto?”
Kyel si osservava attorno “Non so da dove siano giunti i Myr. Potevano
essere creature di questo mondo come di quello originario del pianeta dei
leithiani, fatto sta che da quanto ho potuto capire si tratta di un animale
selvatico e non rappresenta il vero problema di questo popolo ma piuttosto
lo erano i chenot. Lo erano perché a questo punto anche loro sembrano solo
un falso problema.. Mi sembra evidente che la storiella dei profeti suona
tanto come una presa in giro e francamente inizio a stancarmi di non sapere
dove si voglia andare a parare”
Hewson annuì gravemente “Non lo dica a me.. da quando sono qui non ho mai
percepito nessuna menzogna ma le storie raccontate sono fra loro
incompatibili; sono costretto a presupporre che la telepatia così superiore
dei leithiani gli permetta di ingannare perfino me e la cosa è molto
frustrante.. Ad esempio, a quanto ci hanno raccontato i chenot si
risvegliano periodicamente e la loro distruzione viene limitata dall’azione
degli gnomi del fuoco guidati da questo fantomatico Patriarca.. che la
desertificazione creduta da cassilda era più’ apparente che reale e che
l’apporto di una matriarca del freddo ha dato un colpo di grazia
all’equilibrio planetario introducendo o modificando il ciclo delle
stagioni.. questo ha aumentato la frequenza del risveglio dei chenot che
ora finiscono per creare più danni rispetto al passato, o comunque a prima
dell’utilizzo dei cristalli da parte di Cassilda, giusto? Quindi il
problema erano loro? E se sì. dove sono finiti?”
Amir fece un colpetto di tosse “Io penso di aver capito che i chenot
fossero di questo mondo e fossero creature che passavano la maggior parte
della loro vita in fare di quiescenza.. divenendo distruttivi sono di
fronte a cambiamenti climatici così devastanti da poter mettere in pericolo
la loro sopravvivenza. Sino a che Cassilda non usò i cristalli, essi non
correvano pericolo e i periodi di distruzione erano relativamente sporadici
ed estremamente limitati temporalmente.. ora le cose sono cambiate
rendendoli una minaccia al pianeta. Per fare un esempio, sul mio pianeta
natale c’è la cavalletta. Le cavallette di per sé non sono un problema sino
a che non mutano letteralmente in locuste. Si tratta non sono di una
modifica comportamentale ma fisica, esemplari di cavallette si riuniscono
all’improvviso in un unico grandissimo sciame cambiando le proprie
abitudini e iniziando a vagare in vasti territori distruggendo ogni tipo di
coltura o vegetazione.. si racconta di sciami che hanno raggiunto ampiezze
tali da oscurare interamente il cielo”
“Se sono di questo mondo mi domando come sia possibile che vi sia una
leggenda dei leithiani che parli di noi che li salviamo dai chenot..”
“Comandante, nessuno di noi conosce il reale testo di quel mito ma conosco
molte mitologie dei popoli federali e posso garantirle che spesso sono
legate da delle radici comuni. I testi solitamente sono molto generici e
quindi fortemente interpretabili, il che rende estremamente semplice
distorcerne il significato originario” Hewson fece una pausa “Volendo fare
un esempio, immagini che esista un mito in cui esseri esterni alla comunità
discesi del cielo fossero gli unici in grado di fermare la minaccia del
grande fuoco. A una prima analisi il brano non dice granchè ma se la
contestualizzassimo ai giorni nostri, ecco che la storia parla di noi che
scendiamo con la navetta per salvarli dai chenot e dalla distruzione che
sembrano provocare.. Anche se ora non mi dispiacerebbe sapere dove sono
finiti”
Il giovane scienziato prese la parola “Sono esseri viventi e come tali
molti fattori possono incidere sulle loro abitudini. Ad esempio è possibile
che le torri emettano qualche tipo di frequenza che li disturba ma non
posso averne la certezza, dovrei fare delle analisi nelle aree in cui
solitamente si sono visti i chenot oppure delle rilevazioni dalla plancia
della Sheldon” Mir si fece pensieroso “Io piuttosto stavo pensando a quella
sorta di nube di fuoco.. Quella che incenerisce tutto ciò con cui entra in
contatto, non ho ancora bene capito come lo sciame di chenot lo generi e mi
domandavo se anche loro non fossero parte di questo sistema di controllo
del pianeta”
“In che senso?” il consigliere si voltò perplesso “Pensa che anche loro
siano un sistema di sterilizzazione planetario?”
“Beh.. di fatto lo sono, bruciano tutto ciò che passa all’interno della
loro nube, non mi stupirebbe che siano stati geneticamente creati proprio
per questo motivo dai primi abitanti di questo luogo.. i Kylyon” lo
scienziato riflettè per un attimo “E poi, ma qualcuno ha capito chi ha
creato la città sotterranea dei cristalli? Cassilda? Il Patriarca? I
Kylyon?”
“Ricordo che qualcuno..” Kyel prese la parola “..disse che la città fu
creata dal Patriarca e resa folgorante dalla Matriarca, ma inizio a pensare
che più di creare una città il nostro patriarca ne abbia semplicemente
restaurato i ruderi di una città preesistente. Penso che si sia appropriati
di quanto potesse concedergli questo mondo, sfruttando quanto vi era
rimasto, ma all’arrivo di Cassilda ha abbandonato la città e lei abbia
implementato la tecnologia dei cristalli..”
“Già.. Cassilda ha un potere telepatico immenso. Lei tutto vede, ma non sa
che su xandros vi sia il Patriarca o gli gnomici amici, tutti provenienti
dal suo stesso pianeta e giunti qui prima di lei?” Amir scosse il capo “Mi
sembra strano..”
“Cassilda certamente lo sa” Kyel osservò lo scienziato “Come detto è stata
lei a portar via la città al Patriarca ma non ci ha detto nulla di loro,
forse con la convinzione che non fosse importante o per costringerci in
questo incontro con la sua controparte.. non lo so, a questo punto non mi
fido più di nessuno dei due”
“A me preoccupa di più il Patriarca, la sua storia non ha molto senso. Il
patriarca e’ stato fondamentalmente esiliato, quindi gli appartenenti della
comunità non sono più suoi fratelli, eppure lui parlava di avere dei
fratelli.. dove sono?”
Hewson fece spallucce “Potrebbe intendere gli gnomici amici, anche se non
sono certo che vi sia tutto questo buon sangue fra loro ed il patriarca”
poi riprende osservando Kyel “Eppure è strano. Questo pianeta ha un cuore
meccanico, ed il Patriarca dovrebbe saperlo.. Perchè non dircelo subito?
E se ne era a conoscenza, non ha preso in considerazione di predisporre un
piano di fuga?”
“Forse lo ha fatto e non ha ritenuto importante mettercene a conoscenza..
di fatto non ha ritenuto di farci sapere assolutamente nulla, nemmeno dove
si trova!!” Kyel si osservò nuovamente attorno nervoso.
Solo allora uno degli abitanti di quel villaggio si avvicinò a loro “Il
Patriarca di Xandros, signore del Caldo, accetta di ricevervi alla sala del
trono.. seguitemi” questi si diresse verso l’esterno del villaggio
raggiungendo una grotta lì accanto e passò in mezzo ai suoi simili per
condurre i tre ufficiali all’interno della caverna.
Kyel si osservò per qualche attimo attorno con espressione decisamente
irritata; si trovavano in una grotta piuttosto anonima ma al suo centro era
stato disposto una sorta di grosso trono di pietra su cui il leithiano
caduto fissava con espressione di superiorità i tre ufficiali “Allora, che
cos’altro volete? Sappiamo bene tutti noi che la vostra mente limitata non
è sufficiente per trovare una soluzione al problema che sta capitando su
questo mondo.. siete inutili tanto quanto le leggende di Cassilda..”
Kyel socchiuse gli occhi riconoscendo a sé stesso di non poterne più. Aveva
tentato di mediare con Cassilda e si era ritrovato invischiato in una bega
interna ad un popolo del tutto alieno e di cui sapeva ben poco. Allora,
aveva provato di comprendere la situazione sopportando con la pazienza di
un santo le provocazioni del rinnegato fino a subire un innesto mentale di
informazioni contro la sua volontà, dato che nessuno lo aveva informato di
cosa gli sarebbe successo. In quel modo aveva trovato Ultimo solo per dover
sentire l’ennesimo essere che dall’alto del suo pulpito affermava di essere
in diritto di sterminare tutte le vite che desiderava e di essere nel
giusto, almeno sulla base della logica contorta.. e adesso? Avrebbe dovuto
sopportare nuovamente quel leithiano e tentare di mediare? No! Lui non è
Adrienne, non è il mite ufficiale che riflette su ogni singolo pro e contro
prima di agire, è ora di mettere in pratica la sua idea di diplomazia
sfruttando il suo istinto.
Il primo ufficiale lasciò dietro di sé i suoi colleghi e prese a camminare
verso il trono; Hewson ebbe l’istinto di bloccarlo prendendolo per un
braccio ma non ci riuscì perchè Kyel non aveva intenzione di fermarsi.
“Io non so chi tu sia, non hai voluto presentarti e francamente non mi
interessa conoscerti. Fra cinque giorni a partire da oggi su questo pianeta
avverrà una sterilizzazione settoriale che porterà al totale annichilimento
delle razze organiche che si trovano in questo insediamento e nella città
sotterranea occupata da Cassilda e dal resto dei leithiani. Avete una sola
possibilità di scampo, ossia cooperare con Cassilda in modo da predisporre
una nave che vi permetta di lasciare questo pianeta prima che Ultimo
proceda alla vostra sterilizzazione. Chiaro il concetto?”
Gli esseri identificati come gli gnomi del fuoco iniziarono a parlottare
fra loro, gli sguardi preoccupati che si scorgevano sul loro volto
indicavano che avevano preso molto seriamente il monito di Rezon, ma non si
poteva dire lo stesso del leithiano caduto che, per tutta risposta, si mise
a ridere in faccia all’ufficiale.
“Io sono il Patriarca di Xandros, signore del Caldo.. nulla mi spaventa! Se
anche vi fosse qualcuno o qualcosa al centro del pianeta intenzionato a
compiere una sterilizzazione si dirigerebbe contro Cassilda, è lei che
gioca a fare dio con i cristalli..”
Kyel fece un mezzo sorriso furente “Ti sto dicendo che Ultimo ha
apertamente espresso l’intenzione di eliminare tutte le forme di vita
organiche superiori, nessuno scapperà alla sterilizzazione!”
“Ora tu ascolterai me! L’unica cosa che mi occorreva era qualcuno da poter
utilizzare su quel dannato meccanismo di memoria per aprire la via che ci
avrebbe condotti al cuore del pianeta!” il Patriarca osservò i gnomici
amici “Loro hanno una mente diversa, il loro cervello a quattro lobi li
rende assolutamente incompatibili con la macchina e la mia mente è troppo
elevata per rischiare che subisca dei danni. Ora che abbiamo via libera al
sistema del pianeta riprogrammeremo il programma di sterilizzazione in modo
da preservare questa colonia e punteremo ognuna delle quattro torri sulla
città sotterranea di Cassilda. Quella piccola falsa approfittatrice dovrà
finalmente abbassare il capo e concedermi il predominio su questo pianeta..”
Kyel spalancò gli occhi “Non ce la farete mai a portare a termine il vostro
piano, questo pianeta non è controllato semplicemente da un computer ma da
un essere vivente divenuto forma di energia.. Lui vi vuole morti, quindi
l’intero pianeta vi vuole morti e la sola cosa da fare è andarvene adesso!”
“Mai, se esiste un essere all’interno del pianeta vorrà dire che anche lui
si dovrà piegare a noi.. siamo una razza estremamente evoluta, abbiamo
un’elevata conoscenza informatica e niente mi dissuaderà dai miei piani di
conquista..”
Kyel stava faticando a non esplodere “Ti sto dicendo che la cosa non è
possibile, la razza che viveva qui era ad un livello talmente elevata da
poter decidere di lasciare i loro corpi solidi per entrare a far parte di
quel computer.. credetemi quando vi dico che la via giusta è andarsene fino
a che vi viene permesso”
“E noi dovremmo credere a te? Un inutile ammasso di muscoli senza
cervello?” il leithiano ripartì a ridere smodatamente dando qualche leggero
schiaffetto in faccia a Rezon “Su, bimbo bello.. tornatene da dove sei
venuto, qualsiasi cosa pensavi di ottenere qui hai miseramente fall…”
Il leithiano non arrivò a terminare la frase che il beta-risiano lo aveva
ricacciato a sedere con un montante alla mascella ben assestato che, oltre
ad averlo fatto cadere, fece sparire dal suo volto ogni traccia di
superiorità.
“E chi ti dice che io adesso mi rivolgessi a te?” Kyel si voltò a guardare
tutti gli altri presenti “Gnomi del fuoco.. gnomici amici.. o qualunque
cosa voi siate, siete tutti in grave pericolo. Avete delle famiglie, dei
figli che sono nati qui e che certamente non vorreste veder morire. E’ il
momento di scegliere cosa fare, siete padroni del vostro destino.. non
permettere a quel pallone gonfiato di mettere a rischio il vostro futuro”
Fra la platea uno degli abitanti del villaggio fece qualche passo avanti
“Noi siamo i nehimiani” l’ometto barbuto fissò Kyel “Siamo la seconda razza
che viveva nel pianeta originario con i leithiani.. purtroppo fin dal
principio le nostre due razze non ebbero una coesistenza pacifica. I
leithiani alla fine prevalsero e la nostra società si stratificò di
conseguenza, i leithiani erano la razza dominante e svolgeva i compiti di
alto livello come la politica, le arti, la scienza o l’esercito. Noi
nehimiani fummo ricacciati a svolgere i compiti più umili come
l’agricoltura, l’artigianato e l’industria.. dato che molti di noi
iniziarono a lavorare alle fornaci ci fu affibbiato il nomignolo di gnomi
del fuoco. Da allora la società non è mai cambiata, noi siamo sempre stati
al servizio dei leithiani”
“Questo era il passato, una storia diversa avvenuta su di un pianeta
diverso. E’ tempo che siate voi a decidere cosa volete fare perchè se
seguirete lui..” Kyel puntò il dito contro il leithiano che ora era
decisamente più spaventato da quella massa di muscoli “..morirete tutti,
dal primo all’ultimo”
“Scusate, ma questo significa che le navi le avete create voi?” Hewson si
fece avanti “Se fosse così potreste anche ripararne una per scappare,
giusto?”
“Giusto.. ma ci servirebbe molto materiale che non abbiamo più e
soprattutto una fonte di energia abbastanza potente per alimentarla. Anche
ammesso che noi decidessimo di optare per abbandonare il pianeta…”
“Non osereste farlo! Io sono il Patriarca di Xandros..”
“No, tu sei solo un moccioso arrogante ed egoista.. fino ad oggi ti abbiamo
seguito con lealtà ed onore, ci chiamavi fratelli ed abbiamo condiviso il
sogno di un mondo nuovo. Ma tu non vuoi un mondo migliore, vuoi solo avere
la tua rivincita contro Cassilda! Da oggi non sarai più tu a decidere per
noi!” la voce dell’ometto barbuto risuonò in modo autoritario, tanto che il
leithiano tornò a zittirsi completamente, solo allora tornò a rispondere ai
federali “Anche se decidessimo di tentare l’impresa, chi convincerà il
resto dei leithiani ad accordarsi con noi.. una razza che per loro sono
solo schiavi da sfruttare?”
Kyel stava per rispondere quando il suo comunicatore si attivò =^=
Comandante Faith a Tenente Comandante Rezon, state tutti bene? =^=
Un sorriso so dipinse sul volto di Kyel “Non si preoccupi, avremo un aiuto
dall’alto..”
******************************
Da qui un paio di risposte a domande che non potrebbero in questo momento
trovare posto nel brano o che semplicemente volevo spiegare meglio in
quanto non analizzate con novizia nel brano.
Perchè prima per andare via dal pianeta e giungere alla base ci abbiamo
messo 24 ore ed ora 4 ore e 30 circa?
Perchè di fatto l’emergenza non era così grave come ora- Adrienne ha
rilevato un sos automatico di una nave in panne, il suo interesse era
incontrare i thalassiani e chiedergli aiuto e non poteva immaginare di
trovarsi a fare i conti con una starbase spicopatica che uccideva ogni
essere organico a portata di sonde.. inoltre sapeva che sul pianeta gli
ufficiali stavano bene ed erano dotati di una navetta per raggiungerla.. la
velocità crociera per me è più che sufficiente / Ora no, si tratta di
salvare i suoi uomini da Ultimo.. andrà a massima curvatura - a calcoli,
passando da warp 7 a warp 9.6 (che non è la velocità massima di Sheldon in
quanto la nostra nave è più veloce) si arriverebbe ad un viaggio di 4 ore e
55 minuti.. come detto Sheldon è più veloce di 9.6 quindi ho arrotondato a
circa 4 ore e 30.. non sta comunque usando tutta la sua velocità ma alla
fine la rotta e la velocità se l’è scelta Sheldon.. quindi saprà lui perchè
usare quella velocità
Perchè Ultimo ha cercato di mantenere il pianeta di buona salute per la
propria sopravvivenza ma non ha fatto nulla all’arrivo dei leithiani e solo
ora torna per sterminare tutti?
Questa è la mia ricostruzione della questione che, per ovvi motivi, non può
trovare facilmente posto in questo brano ma potrebbe essere spiegata in
seguito (magari da Sheldon che sembra il soggetto che ha inquadrato meglio
Ultimo). Ultimo è un essere vivente, passato a forma di energia all’interno
dei sistemi informatici Kylyon ed essendo solo uno o sta sul pianeta o sta
sulla base: ha vissuto sul pianeta sino a che la loro base si è
improvvisamente riattivata (era stata riparata dai talassiani e dagli
akritiriani), a quel punto ha fatto un po’ quello che poi ha fatto sulla
base tornando sul pianeta (ha lasciato i sistemi di controllo planetari a
vigilare sui parametri del pianeta e si è trasferito sulla base) - Nasce
così la base Kylyon che abbiamo conosciuto noi (la base con una personalità
psicopatica che distrugge ogni essere organico a portata di sonda) - La
situazione fra chenot impazziti e l’accesso finale degli uomini nel
sottosuolo deve aver fatto scattare degli allarmi e ultimo ha lasciato la
base in stand by per tornare nuovamente sul pianeta - Sheldon ha distrutto
la base e quindi ora Ultimo di fatto è bloccato sul pianeta e ha tutte le
intenzioni di sterilizzarne la superficie
Ma se Kyel - Hewson -Amir sono i prescelti perché hanno fatto così poco? In
cosa si sarebbe sostanziato il loro contributo?
Qua posso dirti (sempre per come l’ho vista io) che se i leithiani sono
ferventi religiosi modello i bajoriani allora semplicemente credono a pieno
alle loro mistiche credenze al punto da ricercare nella vita i segni che
quelle credenze siano vere.. ho sempre trovato molto tirata la storia
dell’Emissario, ma sta di fatto che ci hanno fatto 7 stagioni continuando a
stressare l’anima su sto grande “emissario” che a conti fatto di suo ha
fatto ben poco.. La leggenda diceva che sarebbero arrivati 4 esseri dalle
stelle uno sarebbe perito ma gli altri tre avrebbero portato la pace? Siete
i profeti.. avete fatto quasi nulla.. possibile, ma non credo che la cosa
sia connessa. A mio avviso la questione della leggenda sui profeti è quello
che è, una leggenda.. ciò che riusciranno a fare i tre sul pianeta
probabilmente si deciderà nei prossimi brani (non so quanti brani saranno..
direi che la storia si sta già avvicinando ad un epilogo). Le storie
mitologiche che trattano del futuro potrebbero avere le caratteristiche
delle terzine di Nostradamus, sono talmente generiche e piene di immagini
da “interpretare” che alla fine a ben vedere vi si può davvero veder dentro
di tutto, chi ci dice che anche in questo caso non sia una cosa simile?
Spero di essere riuscita a spiegare/chiudere eventuali punti oscuri della
trama. In caso abbiate domande o correzioni, fatemi sapere.
-------------- parte successiva --------------
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