[Stml6] 02.10 - A volte l'azione è la migliore diplomazia V2

Monica Miodini mokia68.mm a gmail.com
Sab 11 Apr 2020 16:15:57 CEST


Per me è tutto chiaro.
Baci
Monica

Il Sab 11 Apr 2020, 15:54 Ilenia De Battisti <fulmine791 a gmail.com> ha
scritto:

> Seconda versione del brano, sul fondo ho lasciato delle domande che sono
> rimaste aperte o che ho voluto riprendere per spiegare meglio il mio
> pensiero, fatemi sapere cosa ne pensate.
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 02.10
>
> Titolo: A volte l’azione è la migliore diplomazia
>
> Autore: Comandante Adrienne Faith (Ilenia De Battisti)
>
> *****************************************
>
>
>
> Spazio sconosciuto nei pressi della base Kylyon
>
> Sheldon - Plancia
>
> 01/08/2399 - ore 12.28
> Rush guardò i dati sulla consolle per qualche istante per poi dire  "Verso
> il pianeta Xandros"
>
> Adrienne rimase in silenzio per alcuni istanti ma le parole di Rush furono
> come un pugno in pieno stomaco. Ancora non era riuscita a capire che cosa
> davvero avevano di fronte ma di una cosa era certa, era qualcosa che non
> aveva alcuna considerazione della vita ed ora stava dirigendosi proprio sul
> pianeta in cui aveva lasciato i suoi uomini.. dove aveva lasciato Kyel.
> Chiuse per un attimo gli occhi auto imponendosi di riprendere
> immediatamente il controllo della situazione, per quanto fosse dura.
>
> “Scansione sulla base, voglio sapere in che situazione si trova..”
>
> Accomodatosi alla posizione normalmente occupata dal primo ufficiale,
> Sheldon si era fatto improvvisamente silenzioso, come fosse in attesa di
> vedere cosa avrebbero fatto quel gruppo di ufficiali alle prime armi.
>
> “La base al momento sembra essere entrata in una sorta di stand-by, o
> quanto meno in una modalità che le permette di operare limitando le sue
> funzioni e lo spreco di energia al solo fine di riuscire a mantenere la sua
> posizione” Rush digitava alla consolle con una certa rapidità “Per
> comprendersi, la base si trova molto vicina a quei due soli. Si tratta di
> una situazione che gli permette di condensare un’enorme energia ma se gli
> scudi dovessero disattivarsi verrebbe distrutta in pochi secondi”
>
> Adrienne continuava a guardare il monitor “Condizione degli armamenti?”
>
> Jekins prese la parola “Le armi sono off-line, sono solo gli scudi che
> permangono attivi e stabili.. devo quindi confermare le parole del tenente
> Rush, la starbase sta mantenendo attivi solo gli scudi in quanto necessari
> alla sua sopravvivenza”
>
> Il Comandante Faith “Contattare la Base Kylyon.. vediamo che succede”
>
> L’addetto alle comunicazioni aprì un canale con la base facendo uno
> sguardo perplesso “Contatto eseguito ma, in risposta sto ricevendo un
> messaggio pre-registrato” il guardiamarina digitò alla consolle per
> attivare gli altoparlanti della plancia “Non era mai successo questo..”
>
> =^= Buongiorno, questa è la base Kylyon, il frutto dell’opera nata dalla
> collaborazione fra il popolo talassiano e akritiriano volto alla
> restaurazione e del riutilizzo di basi stellari entrate in disuso. La Base
> Kylyon è una base scientifica volta allo studio delle interazioni che
> sussistono fra due soli che compongono un sistema binario, questa base è
> totalmente automatizzata per l’impossibilità di una lunga permanenza di
> specie viventi in posizione così prossima a delle stelle. Si sconsiglia a
> qualsiasi nave di tentare l’avvicinamento alla stazione stessa, la gravità
> dei due soli potrebbe danneggiare gravemente le strutture fino a
> comportarne la completa distruzione. La base è a disposizione per eventuali
> richiesta di soccorso mediante i suoi droni. Grazie per la collaborazione,
> vi auguriamo buon viaggio =^=
>
>  “Se n'è andata..” Blake alzò il capo dal timone “L’intelligenza
> artificiale che comandava quella starbase ha deciso di trasferirsi
> inspiegabilmente sul pianeta”
>
> “Non è mai esistita” la voce di Sheldon si era fatta più fredda, quasi
> irritata per il fatto che nonostante tutto quegli esseri organici non
> avessero capito ed agito per distruggere la base “Avevamo supposto, io in
> primis purtroppo, che quella fosse una base senziente al mio livello ma
> niente è davvero al mio livello e avrei dovuto tenerne maggiormente conto
> della mia unicità. Quella che avete sentito ora è la vera intelligenza
> artificiale che guida la starbase e, come avrete ben compreso adesso, è
> solo una pallida imitazione di ciò che sono io.. è una memoria pienamente
> programmabile come qualsiasi computer.. anche la vostra bagnarola di
> Rutherford ne aveva una al suo interno”
>
> “Ti sbagli Sheldon, tu hai parlato con qualcosa di nettamente più
> sofisticato del sistema software attuale, c’era un’altra intelligenza che
> controllava la base”
>
> “Non ho detto che non vi era effettivamente un’altra intelligenza ma che
> essa non era artificiale. Ve l’ho già detto, è il momento di mettere fine a
> quella base stellare”
>
> Blake si voltò con espressione perplessa “Sheldon, perché insisti per
> distruggere la base quando prima volevi in tutti i modi preservarla? Non
> avevi preso bene quando proposi di riprogrammarla..”
>
> “Allora ritenevo che fosse come me, ma non lo è.. detesto l’ipocrisia
> degli organici” Sheldon sospirò osservando in direzione dello schermo
> visore “E’ sempre la stessa patetica storia. Esseri organici che evolvono,
> arrivano ad uno nuovo stadio di consapevolezza e improvvisamente si sentono
> dei.. come tali improvvisamente hanno il diritto di vita e di morte su
> tutte le altre razze organiche che non hanno ancora raggiunto il loro
> stadio evolutivo. In quella base non c’è mai stato qualcuno di simile a me,
> ma qualcosa simile a voi.. o meglio, qualcosa che in effetti era stata
> simile a voi prima di trasferire la propria coscienza in un sistema
> cibernetico”
>
> Adrienne si voltò verso Sheldon “Ed ora perchè se ne è andata? Perché ha
> deciso di andare su Xandros?”
>
> “Non lo so e detto fra noi non è di certo questa la domanda che si
> dovrebbe porre.. piuttosto, cosa sarà capace di fare ai vostri colleghi una
> volta che sarà arrivato sul pianeta?”
>
> Il Comandante Faith fissò per qualche ultimo istante la base sullo
> schermo, quindi si voltò verso il timoniere “Impostare una rotta per il
> pianeta Xandros”
>
> Blake annuì per osservare la consolle del timone “A velocità di crociera
> ci vorranno nuovamente ventiquattro ore, suggerisco di aumentare la
> velocità”
>
> “Ovviamente si! La situazione è decisamente cambiata, non ci troviamo più
> a rispondere ad un generico sos di una nave in panne. Un'entità che sembra
> avere come scopo primario la distruzione delle razze umanoidi si sta
> recando sul pianeta in cui sono presenti i nostri colleghi, voglio la
> massima curvatura!”
>
> Blake annuì ma prima ancora che iniziasse a digitare alla consolle del
> timone, la voce di Jekins ruppe il silenzio nella plancia “Comandante!
> Stiamo energizzando le armi contro la Starbase, puntamento in corso..”
>
> “Cosa?!” la voce di Adrienne era sorpresa “Sheldon, cosa stai facendo?!”
>
> Sheldon non parlò nemmeno mentre fissava inespressivo e silenzioso la
> starbase che era inquadrata nello schermo-visore, intanto Jekins si trovava
> ad osservare impotente la nave predisporsi all’attacco “Non ho più alcun
> accesso alla consolle tattica, Sheldon ha ripreso il pieno controllo. Salva
> di siluri lanciata, impatto sugli scudi tra meno di venti secondi!”
>
> “Confermo l’avvenuto impatto” la voce di Rush intervenne controllando la
> propria consolle “Gli scudi sono collassati e…” alzò il capo giusto per
> vedere la base Kylyon che veniva fatta a pezzi dalla gravità dei due soli
> “..è finita, non è sopravvissuta”
>
> “Ci muoviamo..” Blake fisso la consolle del timone “Sheldon ha programmato
> ed attivato una rotta per Xandros, massima curvatura.. saremo sul luogo fra
> circa quattro ore e mezza”
>
> Adrienne si voltò verso Sheldon “Posso sapere perchè hai distrutto quella
> base? Al momento non rappresentava più alcun pericolo per le navi di
> passaggio!”
>
> Sheldon si alzò ed osservo la betazoide “Il problema che si era posta era
> come eliminare la minaccia rappresentata da quella base senza distruggere
> l’entità senziente che vi dimorava. In questo momento l’essere non era
> nella base, la sua distruzione non ha ferito l’entità ed ha eliminato il
> rischio che la starbase potesse distruggere altre navi. Ora l’entità
> resterà su quel pianeta, il dilemma etico non esiste più”
>
> “La violenza non è la soluzione ai problemi, non è così che agisce la
> Flotta Stellare!”
>
> “Adrienne, guardati attorno! Io sono una nave da guerra e navigo in un
> territorio che non ha nulla a che fare con la vostra Federazione dei
> Pianeti Uniti.. lì fuori non ci sono centinaia di pianeti con razze diverse
> pronte a tendersi la mano e aiutarsi reciprocamente! Siamo in un territorio
> violento, fatto di popoli che sono spinti unicamente dal proprio spirito di
> autoconservazione..” Sheldon fece un paio di passi nella plancia
> osservandone gli occupanti “Voi siete giovani, non avete idea di cosa vi
> sia in quest’area dello spazio nè dei pericoli a cui andate incontro.. io a
> differenza vostra sono stato ideato e progettato per vivere qui. In questo
> posto la diplomazia spesso passa attraverso l’uso delle armi. Vi posso
> garantire che, se non ve la sentirete voi di mostrare i muscoli, non mi
> farò problemi di farlo io!”
>
> Pianeta Xandros - Luogo sconosciuto
>
> 01/08/2399 - ore 13.12
>
> E come risposta alle parole del primo ufficiale, il sarcofago si aprì. Le
> due porte ruotarono su sé stesse mostrando una creatura alta 9 metri con 9
> braccia per fianco e una lunga testa equina. Era vestito con una lunga
> tunica azzurra bardata con finimenti di un materiale simile all’oro. Erano
> i resti mortali di Ultimo, il Kylyon.
>
> I tre ufficiali erano rimasti in silenzio ad osservare per vari minuti
> l’enorme mole di quell’essere che sembrava semplicemente addormentato per
> la sua perfezione, anche se qualcosa in lui non andava.
>
> “Credo sia morto..” la voce di Hewson fece voltare tutti ma lui si limitò
> ad indicare l’essere “Credo sia morto, il suo torace non si muove affatto,
> il che mi fa pensare che non stia respirando”
>
> “Non è morto, semplicemente non è un corpo organico..” Amir stava
> analizzando con il tricorder il grande feretro dell’ultimo Kylyon “E’ una
> sorta di automa.. con buone probabilità non è neppure la vera figura che
> avevano originariamente i Kylyon ma una rappresentazione di come avrebbero
> voluto apparire. Un corpo simile sarebbe stato del tutto sproporzionato per
> questo mondo, sia per il livello di ossigeno nell’aria e sia perché un
> essere alto nove metri necessiterebbe di un apparato scheletrico ben più
> massiccio di quello che potrebbe essere in un corpo simile”
>
> “Si, è una sorta di automa che permette ad Ultimo di comunicare con il
> resto degli esseri organici, come noi..” Kyel iniziava decisamente ad
> averne abbastanza di quelle strane informazioni che sembravano riaffiorare
> in maniera casuale nel suo cervello “Ultimo all’inizio era come noi, un
> essere con un corpo fisico ma poi.. trovatosi l’ultimo della sua razza, ha
> deciso di trasferire la sua essenza, i suoi schemi mentali, nel computer
> centrale del pianeta”
>
> Il trio era ancora intento a parlare fra loro quando gli occhi dell’automa
> si aprirono di scatto. Le iridi dell’essere, di un color arancione smorto,
> si mossero fino a focalizzarsi sul trio per svariati istanti. Il volto,
> caratterizzato da un muso simile a quello di un cavallo, non sembrava
> essere in grado di trasmettere alcuna emozione.
>
> Nessuno sembrava esattamente cosa dire e l’essere sembrava ancor meno
> interessato di entrare in contatto con gli ufficiali della Flotta.
>
>  Rezon attese per qualche attimo ma la pazienza non era mai stata una
> delle sue migliori virtù, soprattutto quando si trova su un pianeta che sta
> per essere distrutto e l’unico essere che potrebbe fermare la mattanza è un
> alieno alto nove metri che non sembra aver voglia di fare nulla; senza
> voler perdere altro tempo fece un passo avanti “Sono il Comandan..”
>
> “Irrilevante..” la voce di Ultimo fu parecchio deludente. Rezon si sarebbe
> aspettato, considerata la grandezza dell’essere, che avrebbe udito un
> vocione potente e mascolino; invece, il suono era piuttosto pacato ed
> anonimo.
>
> “Bene.. anzi, meglio! Togliamo gli inconvenienti e passiamo al punto, come
> lo fermiamo tutto questo?” un’altra scossa di terremoto fece quasi cadere a
> terra i tre ufficiali ma Kyel mantenne l’equilibrio “E non credo che serva
> dire di cosa parlo!”
>
> “Non intendo fermarlo” Ultimo uscì dal suo sarcofago iniziando ad
> allontanarsi dai tre ufficiali “Voi organici siete una minaccia per
> qualsiasi ecosistema in cui andrete ad abitare, che sia esso lo spazio o un
> pianeta.. siete convinti di conoscere l’insieme delle leggi naturali che vi
> circondano al punto di poter fare meglio della natura stessa e in questo
> modo finite solo per favorire la propria specie a discapito di tutto ciò
> che vi circonda.. siete parassiti da eliminare come una qualsiasi
> malattia..”
>
> Kyel strinse la mascella furente “Quindi lei coscientemente vuole permette
> una strage sulla superficie di questo pianeta?”
>
> “Io sono Ultimo, non sono più una patetica forma di vita organica.. sono
> tutto ciò che resta degli schemi mentali dell’ultimo Kylyon che sopravvisse
> all’autodistruzione generata da quello stesso popolo, ma da allora sono
> evoluto al punto da controllare l’intero pianeta.. io sono questo pianeta,
> voi al momento vivete su di me ed infestate impunemente la mia superficie.
> Siete come la peste, un’infestazione da combattere con dei farmaci che nel
> vostro caso sono legati al programma di sterilizzazione settoriale della
> superficie.. per quando avrò finito di voi non resterà neppure la polvere”
>
> Hewson cercò di far uso delle sue doti empatiche “Ma come ultimo degli
> esseri organici di questo pianeta dovrebbe essere rimasto in te la
> sofferenza della morte della tua intera razza.. Ultimo, la persona da cui
> hai ereditato gli schemi mentali, cosa pensava di se stesso? Cosa pensava
> della sua specie?”
>
> “Irrilevante” l’essere si fermò a guardare in direzione del consigliere
> “Dal momento in cui ho ereditato gli schemi mentali dell’ultimo Kylyon ho
> continuato ad evolvere scegliendo quali informazioni tenere e quali
> eliminare.. l’emotività è stata la prima che ho eliminato. Nulla mi
> convincerà di ospitare sulla mia superficie esseri tanto inutili e
> deleteri”
>
> Amir scattò in avanti “E se accettassero di ripartire? Se optassero per
> lasciare il suo pianeta? Darebbe loro il tempo di farlo?”
>
> Ultimo andò ad un terminale e semplicemente vi poggiò la mano sopra
> “Entrambe le due popolazioni hanno in gran parte cannibalizzato le loro
> navi per creare i due insediamenti, c’è una possibilità di poter fondere
> quanto resta delle due navi aggiungendovi i cristalli rimanenti nell’ultimo
> avamposto sotterraneo dei kylyon”
>
> “Se accettassero di andarsene, sarebbe disposto a fermare questa
> carneficina?”
>
> “Cinque giorni, attenderò cinque giorni, poi nulla mi fermerà” l’essere
> alzò una delle varie braccia “Io ho parlato, ora sparite dalla mia vista”
>
> I tre non ebbero modo di parlare che in pochi attimi si ritrovarono
> teletrasportati fuori da quella sala sotterranea per tornare in superficie.
>
>
>
> Pianeta Xandros - Distese Andalj
>
> 01/08/2399 - ore 16.56
>
> Quante ore erano passate dall’incontro con Ultimo? Kyel non lo sapeva con
> esattezza, ma sicuramente ogni più labile traccia di pazienza lo aveva del
> tutto abbandonato già da tempo. Gli sembrava assurdo ma, in quello strano
> luogo, gli unici che sembravano voler sopravvivere erano lui ed i suoi
> colleghi.
>
> Continuava a chiedere insistentemente di incontrare il leithiano caduto ma
> nessuno rispondeva alle sue domande; gli ordini erano stati chiari, il loro
> capo non voleva essere disturbato per nessuna ragione dagli inutili
> prescelti della leggenda.
>
> “Qualche novità?” Amir tornò verso il primo ufficiale osservandolo
> scuotere il capo
>
> “Neanche io sono riuscito ad ottenere nulla” la voce di Hewson sembrava
> demoralizzata “Non credo che intenda riceverci”
>
> “Non mi interessa cosa intende o meno fare, lui parlerà con me, dovessi
> abbattere ogni singola porta di questo maledetto villaggio!”
>
> Amir si guardava attorno forse un po’ spaesato, la sua preparazione
> teorica nel suo campo era di alto livello ma nella pratica non si sentiva
> così a suo agio fuori dal laboratorio “Io ammetto di essere molto confuso
> da tutto quello che ci sta capitando su questo pianeta, ci sono tante cose
> che non riesco a capire.. ad esempio, Cassilda ha detto che Xandros era
> solo un deserto e la vita, in pratica, l’hanno portata loro. Questo farebbe
> pensare che i myr non sono fossero autoctoni ma siano stati volontariamente
> o meno importati, magari ancora in forma di uova, dal pianeta natale dei
> leithiani, e il fatto che  non siano di questo mondo spiegherebbe perchè
> scappino dalla nube in arrivo.. anche se non ne capisco il motivo se poi
> sono comunque ritenuti pericolosi”
>
> Hewson proseguì la frase del collega "E poi il Patriarca ha rigirato la
> questioni affermando che i Myr potrebbero sembrare creature mostruose che
> compiono le loro scelte seguendo istinti puramente animaleschi, ma non e'
> cosi. Il Patriarca parlava di essere riuscito addirittura ad entrare in
> simbiosi con loro, tanto che finché verranno rispettati in quanto esseri
> viventi, non si avrà nulla da temere.. ma se si tratta di creature
> autoctone del loro pianeta ed il Patriarca le conosce così bene da parlare
> di simbiosi, perché Cassilda non ci riesce? Perchè la ragazza si era rotta
> una gamba? Si era forse avvicinata troppo al nido di una di quelle creature
> senza tenerne conto?”
>
> Kyel si osservava attorno “Non so da dove siano giunti i Myr. Potevano
> essere creature di questo mondo come di quello originario del pianeta dei
> leithiani, fatto sta che da quanto ho potuto capire si tratta di un animale
> selvatico e non rappresenta il vero problema di questo popolo ma piuttosto
> lo erano i chenot. Lo erano perché a questo punto anche loro sembrano solo
> un falso problema.. Mi sembra evidente che la storiella dei profeti suona
> tanto come una presa in giro e francamente inizio a stancarmi di non sapere
> dove si voglia andare a parare”
>
> Hewson annuì gravemente “Non lo dica a me.. da quando sono qui non ho mai
> percepito nessuna menzogna ma le storie raccontate sono fra loro
> incompatibili; sono costretto a presupporre che la telepatia così superiore
> dei leithiani gli permetta di ingannare perfino me e la cosa è molto
> frustrante.. Ad esempio, a quanto ci hanno raccontato i chenot si
> risvegliano periodicamente e la loro distruzione viene limitata dall’azione
> degli gnomi del fuoco guidati da questo fantomatico Patriarca.. che la
> desertificazione creduta da cassilda era più’ apparente che reale e che
> l’apporto di una matriarca del freddo ha dato un colpo di grazia
> all’equilibrio planetario introducendo o modificando il ciclo delle
> stagioni.. questo ha aumentato la frequenza del risveglio dei chenot che
> ora finiscono per creare più danni rispetto al passato, o comunque a prima
> dell’utilizzo dei cristalli da parte di Cassilda, giusto? Quindi il
> problema erano loro? E se sì. dove sono finiti?”
>
> Amir fece un colpetto di tosse “Io penso di aver capito che i chenot
> fossero di questo mondo e fossero creature che passavano la maggior parte
> della loro vita in fare di quiescenza.. divenendo distruttivi sono di
> fronte a cambiamenti climatici così devastanti da poter mettere in pericolo
> la loro sopravvivenza. Sino a che Cassilda non usò i cristalli, essi non
> correvano pericolo e i periodi di distruzione erano relativamente sporadici
> ed estremamente limitati temporalmente.. ora le cose sono cambiate
> rendendoli una minaccia al pianeta. Per fare un esempio, sul mio pianeta
> natale c’è la cavalletta. Le cavallette di per sé non sono un problema sino
> a che non mutano letteralmente in locuste. Si tratta non sono di una
> modifica comportamentale ma fisica, esemplari di cavallette si riuniscono
> all’improvviso in un unico grandissimo sciame cambiando le proprie
> abitudini e iniziando a vagare in vasti territori distruggendo ogni tipo di
> coltura o vegetazione.. si racconta di sciami che hanno raggiunto ampiezze
> tali da oscurare interamente il cielo”
>
> “Se sono di questo mondo mi domando come sia possibile che vi sia una
> leggenda dei leithiani che parli di noi che li salviamo dai chenot..”
>
> “Comandante, nessuno di noi conosce il reale testo di quel mito ma conosco
> molte mitologie dei popoli federali e posso garantirle che spesso sono
> legate da delle radici comuni. I testi solitamente sono molto generici e
> quindi fortemente interpretabili, il che rende estremamente semplice
> distorcerne il significato originario” Hewson fece una pausa “Volendo fare
> un esempio, immagini che esista un mito in cui esseri esterni alla comunità
> discesi del cielo fossero gli unici in grado di fermare la minaccia del
> grande fuoco. A una prima analisi il brano non dice granchè ma se la
> contestualizzassimo ai giorni nostri, ecco che la storia parla di noi che
> scendiamo con la navetta per salvarli dai chenot e dalla distruzione che
> sembrano provocare.. Anche se ora non mi dispiacerebbe sapere dove sono
> finiti”
>
> Il giovane scienziato prese la parola “Sono esseri viventi e come tali
> molti fattori possono incidere sulle loro abitudini. Ad esempio è possibile
> che le torri emettano qualche tipo di frequenza che li disturba ma non
> posso averne la certezza, dovrei fare delle analisi nelle aree in cui
> solitamente si sono visti i chenot oppure delle rilevazioni dalla plancia
> della Sheldon” Mir si fece pensieroso “Io piuttosto stavo pensando a quella
> sorta di nube di fuoco.. Quella che incenerisce tutto ciò con cui entra in
> contatto, non ho ancora bene capito come lo sciame di chenot lo generi e mi
> domandavo se anche loro non fossero parte di questo sistema di controllo
> del pianeta”
>
> “In che senso?” il consigliere si voltò perplesso “Pensa che anche loro
> siano un sistema di sterilizzazione planetario?”
>
> “Beh.. di fatto lo sono, bruciano tutto ciò che passa all’interno della
> loro nube, non mi stupirebbe che siano stati geneticamente creati proprio
> per questo motivo dai primi abitanti di questo luogo.. i Kylyon” lo
> scienziato riflettè per un attimo “E poi, ma qualcuno ha capito chi ha
> creato la città sotterranea dei cristalli? Cassilda? Il Patriarca? I
> Kylyon?”
>
> “Ricordo che qualcuno..” Kyel prese la parola “..disse che la città fu
> creata dal Patriarca e resa folgorante dalla Matriarca, ma inizio a pensare
> che più di creare una città il nostro patriarca ne abbia semplicemente
> restaurato i ruderi di una città preesistente. Penso che si sia appropriati
> di quanto potesse concedergli questo mondo, sfruttando quanto vi era
> rimasto, ma all’arrivo di Cassilda ha abbandonato la città e lei abbia
> implementato la tecnologia dei cristalli..”
>
> “Già.. Cassilda ha un potere telepatico immenso. Lei tutto vede, ma non sa
> che su xandros vi sia il Patriarca o gli gnomici amici, tutti provenienti
> dal suo stesso pianeta e giunti qui prima di lei?” Amir scosse il capo “Mi
> sembra strano..”
>
> “Cassilda certamente lo sa” Kyel osservò lo scienziato “Come detto è stata
> lei a portar via la città al Patriarca ma non ci ha detto nulla di loro,
> forse con la convinzione che non fosse importante o per costringerci in
> questo incontro con la sua controparte.. non lo so, a questo punto non mi
> fido più di nessuno dei due”
>
> “A me preoccupa di più il Patriarca, la sua storia non ha molto senso. Il
> patriarca e’ stato fondamentalmente esiliato, quindi gli appartenenti della
> comunità non sono più suoi fratelli, eppure lui parlava di avere dei
> fratelli.. dove sono?”
>
> Hewson fece spallucce “Potrebbe intendere gli gnomici amici, anche se non
> sono certo che vi sia tutto questo buon sangue fra loro ed il patriarca”
> poi riprende osservando Kyel “Eppure è strano. Questo pianeta ha un cuore
> meccanico, ed il Patriarca dovrebbe saperlo.. Perchè non dircelo subito?
>
> E se ne era a conoscenza, non ha preso in considerazione di predisporre un
> piano di fuga?”
>
> “Forse lo ha fatto e non ha ritenuto importante mettercene a conoscenza..
> di fatto non ha ritenuto di farci sapere assolutamente nulla, nemmeno dove
> si trova!!” Kyel si osservò nuovamente attorno nervoso.
>
> Solo allora uno degli abitanti di quel villaggio si avvicinò a loro “Il
> Patriarca di Xandros, signore del Caldo, accetta di ricevervi alla sala del
> trono.. seguitemi” questi si diresse verso l’esterno del villaggio
> raggiungendo una grotta lì accanto e passò in mezzo ai suoi simili per
> condurre i tre ufficiali all’interno della caverna.
>
> Kyel si osservò per qualche attimo attorno con espressione decisamente
> irritata; si trovavano in una grotta piuttosto anonima ma al suo centro era
> stato disposto una sorta di grosso trono di pietra su cui il leithiano
> caduto fissava con espressione di superiorità i tre ufficiali “Allora, che
> cos’altro volete? Sappiamo bene tutti noi che la vostra mente limitata non
> è sufficiente per trovare una soluzione al problema che sta capitando su
> questo mondo.. siete inutili tanto quanto le leggende di Cassilda..”
>
> Kyel socchiuse gli occhi riconoscendo a sé stesso di non poterne più.
> Aveva tentato di mediare con Cassilda e si era ritrovato invischiato in una
> bega interna ad un popolo del tutto alieno e di cui sapeva ben poco.
> Allora, aveva provato di comprendere la situazione sopportando con la
> pazienza di un santo le provocazioni del rinnegato fino a subire un innesto
> mentale di informazioni contro la sua volontà, dato che nessuno lo aveva
> informato di cosa gli sarebbe successo. In quel modo aveva trovato Ultimo
> solo per dover sentire l’ennesimo essere che dall’alto del suo pulpito
> affermava di essere in diritto di sterminare tutte le vite che desiderava e
> di essere nel giusto, almeno sulla base della logica contorta.. e adesso?
> Avrebbe dovuto sopportare nuovamente quel leithiano e tentare di mediare?
> No! Lui non è Adrienne, non è il mite ufficiale che riflette su ogni
> singolo pro e contro prima di agire, è ora di mettere in pratica la sua
> idea di diplomazia sfruttando il suo istinto.
>
> Il primo ufficiale lasciò dietro di sé i suoi colleghi e prese a camminare
> verso il trono; Hewson ebbe l’istinto di bloccarlo prendendolo per un
> braccio ma non ci riuscì perchè Kyel non aveva intenzione di fermarsi.
>
> “Io non so chi tu sia, non hai voluto presentarti e francamente non mi
> interessa conoscerti. Fra cinque giorni a partire da oggi su questo pianeta
> avverrà una sterilizzazione settoriale che porterà al totale annichilimento
> delle razze organiche che si trovano in questo insediamento e nella città
> sotterranea occupata da Cassilda e dal resto dei leithiani. Avete una sola
> possibilità di scampo, ossia cooperare con Cassilda in modo da predisporre
> una nave che vi permetta di lasciare questo pianeta prima che Ultimo
> proceda alla vostra sterilizzazione. Chiaro il concetto?”
>
> Gli esseri identificati come gli gnomi del fuoco iniziarono a parlottare
> fra loro, gli sguardi preoccupati che si scorgevano sul loro volto
> indicavano che avevano preso molto seriamente il monito di Rezon, ma non si
> poteva dire lo stesso del leithiano caduto che, per tutta risposta, si mise
> a ridere in faccia all’ufficiale.
>
> “Io sono il Patriarca di Xandros, signore del Caldo.. nulla mi spaventa!
> Se anche vi fosse qualcuno o qualcosa al centro del pianeta intenzionato a
> compiere una sterilizzazione si dirigerebbe contro Cassilda, è lei che
> gioca a fare dio con i cristalli..”
>
> Kyel fece un mezzo sorriso furente “Ti sto dicendo che Ultimo ha
> apertamente espresso l’intenzione di eliminare tutte le forme di vita
> organiche superiori, nessuno scapperà alla sterilizzazione!”
>
> “Ora tu ascolterai me! L’unica cosa che mi occorreva era qualcuno da poter
> utilizzare su quel dannato meccanismo di memoria per aprire la via che ci
> avrebbe condotti al cuore del pianeta!” il Patriarca osservò i gnomici
> amici “Loro hanno una mente diversa, il loro cervello a quattro lobi li
> rende assolutamente incompatibili con la macchina e la mia mente è troppo
> elevata per rischiare che subisca dei danni. Ora che abbiamo via libera al
> sistema del pianeta riprogrammeremo il programma di sterilizzazione in modo
> da preservare questa colonia e punteremo ognuna delle quattro torri sulla
> città sotterranea di Cassilda. Quella piccola falsa approfittatrice dovrà
> finalmente abbassare il capo e concedermi il predominio su questo pianeta..”
>
> Kyel spalancò gli occhi “Non ce la farete mai a portare a termine il
> vostro piano, questo pianeta non è controllato semplicemente da un computer
> ma da un essere vivente divenuto forma di energia.. Lui vi vuole morti,
> quindi l’intero pianeta vi vuole morti e la sola cosa da fare è andarvene
> adesso!”
>
> “Mai, se esiste un essere all’interno del pianeta vorrà dire che anche lui
> si dovrà piegare a noi.. siamo una razza estremamente evoluta, abbiamo
> un’elevata conoscenza informatica e niente mi dissuaderà dai miei piani di
> conquista..”
>
> Kyel stava faticando a non esplodere “Ti sto dicendo che la cosa non è
> possibile, la razza che viveva qui era ad un livello talmente elevata da
> poter decidere di lasciare i loro corpi solidi per entrare a far parte di
> quel computer.. credetemi quando vi dico che la via giusta è andarsene fino
> a che vi viene permesso”
>
> “E noi dovremmo credere a te? Un inutile ammasso di muscoli senza
> cervello?” il leithiano ripartì a ridere smodatamente dando qualche leggero
> schiaffetto in faccia a Rezon “Su, bimbo bello.. tornatene da dove sei
> venuto, qualsiasi cosa pensavi di ottenere qui hai miseramente fall…”
>
> Il leithiano non arrivò a terminare la frase che il beta-risiano lo aveva
> ricacciato a sedere con un montante alla mascella ben assestato che, oltre
> ad averlo fatto cadere, fece sparire dal suo volto ogni traccia di
> superiorità.
>
> “E chi ti dice che io adesso mi rivolgessi a te?” Kyel si voltò a guardare
> tutti gli altri presenti “Gnomi del fuoco.. gnomici amici.. o qualunque
> cosa voi siate, siete tutti in grave pericolo. Avete delle famiglie, dei
> figli che sono nati qui e che certamente non vorreste veder morire. E’ il
> momento di scegliere cosa fare, siete padroni del vostro destino.. non
> permettere a quel pallone gonfiato di mettere a rischio il vostro futuro”
>
> Fra la platea uno degli abitanti del villaggio fece qualche passo avanti
> “Noi siamo i nehimiani” l’ometto barbuto fissò Kyel “Siamo la seconda razza
> che viveva nel pianeta originario con i leithiani.. purtroppo fin dal
> principio le nostre due razze non ebbero una coesistenza pacifica. I
> leithiani alla fine prevalsero e la nostra società si stratificò di
> conseguenza, i leithiani erano la razza dominante e svolgeva i compiti di
> alto livello come la politica, le arti, la scienza o l’esercito. Noi
> nehimiani fummo ricacciati a svolgere i compiti più umili come
> l’agricoltura, l’artigianato e l’industria.. dato che molti di noi
> iniziarono a lavorare alle fornaci ci fu affibbiato il nomignolo di gnomi
> del fuoco. Da allora la società non è mai cambiata, noi siamo sempre stati
> al servizio dei leithiani”
>
> “Questo era il passato, una storia diversa avvenuta su di un pianeta
> diverso. E’ tempo che siate voi a decidere cosa volete fare perchè se
> seguirete lui..” Kyel puntò il dito contro il leithiano che ora era
> decisamente più spaventato da quella massa di muscoli “..morirete tutti,
> dal primo all’ultimo”
>
> “Scusate, ma questo significa che le navi le avete create voi?” Hewson si
> fece avanti “Se fosse così  potreste anche ripararne una per scappare,
> giusto?”
>
> “Giusto.. ma ci servirebbe molto materiale che non abbiamo più e
> soprattutto una fonte di energia abbastanza potente per alimentarla. Anche
> ammesso che noi decidessimo di optare per abbandonare il pianeta…”
>
> “Non osereste farlo! Io sono il Patriarca di Xandros..”
>
> “No, tu sei solo un moccioso arrogante ed egoista.. fino ad oggi ti
> abbiamo seguito con lealtà ed onore, ci chiamavi fratelli ed abbiamo
> condiviso il sogno di un mondo nuovo. Ma tu non vuoi un mondo migliore,
> vuoi solo avere la tua rivincita contro Cassilda! Da oggi non sarai più tu
> a decidere per noi!” la voce dell’ometto barbuto risuonò in modo
> autoritario, tanto che il leithiano tornò a zittirsi completamente, solo
> allora tornò a rispondere ai federali “Anche se decidessimo di tentare
> l’impresa, chi convincerà il resto dei leithiani ad accordarsi con noi..
> una razza che per loro sono solo schiavi da sfruttare?”
>
> Kyel stava per rispondere quando il suo comunicatore si attivò =^=
> Comandante Faith a Tenente Comandante Rezon, state tutti bene? =^=
>
> Un sorriso so dipinse sul volto di Kyel “Non si preoccupi, avremo un aiuto
> dall’alto..”
>
>
>
>
>
> ******************************
>
>
>
>  Da qui un paio di risposte a domande che non potrebbero in questo momento
> trovare posto nel brano o che semplicemente volevo spiegare meglio in
> quanto non analizzate con novizia nel brano.
>
>
>
>
>
> Perchè prima per andare via dal pianeta e giungere alla base ci abbiamo
> messo 24 ore ed ora 4 ore e 30 circa?
>
> Perchè di fatto l’emergenza non era così grave come ora- Adrienne ha
> rilevato un sos automatico di una nave in panne, il suo interesse era
> incontrare i thalassiani e chiedergli aiuto e non poteva immaginare di
> trovarsi a fare i conti con una starbase spicopatica che uccideva ogni
> essere organico a portata di sonde.. inoltre sapeva che sul pianeta gli
> ufficiali stavano bene ed erano dotati di una navetta per raggiungerla.. la
> velocità crociera per me è più che sufficiente / Ora no, si tratta di
> salvare i suoi uomini da Ultimo.. andrà a massima curvatura - a calcoli,
> passando da warp 7 a warp 9.6 (che non è la velocità massima di Sheldon in
> quanto la nostra nave è più veloce) si arriverebbe ad un viaggio di 4 ore e
> 55 minuti.. come detto Sheldon è più veloce di 9.6 quindi ho arrotondato a
> circa 4 ore e 30.. non sta comunque usando tutta la sua velocità ma alla
> fine la rotta e la velocità se l’è scelta Sheldon.. quindi saprà lui perchè
> usare quella velocità
>
>
>
>
>
> Perchè Ultimo ha cercato di mantenere il pianeta di buona salute per la
> propria sopravvivenza ma non ha fatto nulla all’arrivo dei leithiani e solo
> ora torna per sterminare tutti?
>
> Questa è la mia ricostruzione della questione che, per ovvi motivi, non
> può trovare facilmente posto in questo brano ma potrebbe essere spiegata in
> seguito (magari da Sheldon che sembra il soggetto che ha inquadrato meglio
> Ultimo). Ultimo è un essere vivente, passato a forma di energia all’interno
> dei sistemi informatici Kylyon ed essendo solo uno o sta sul pianeta o sta
> sulla base: ha vissuto sul pianeta sino a che la loro base si è
> improvvisamente riattivata (era stata riparata dai talassiani e dagli
> akritiriani), a quel punto ha fatto un po’ quello che poi ha fatto sulla
> base tornando sul pianeta (ha lasciato i sistemi di controllo planetari a
> vigilare sui parametri del pianeta e si è trasferito sulla base) - Nasce
> così la base Kylyon che abbiamo conosciuto noi (la base con una personalità
> psicopatica che distrugge ogni essere organico a portata di sonda) - La
> situazione fra chenot impazziti e l’accesso finale degli uomini nel
> sottosuolo deve aver fatto scattare degli allarmi e ultimo ha lasciato la
> base in stand by per tornare nuovamente sul pianeta - Sheldon ha distrutto
> la base e quindi ora Ultimo di fatto è bloccato sul pianeta e ha tutte le
> intenzioni di sterilizzarne la superficie
>
>
> Ma se Kyel - Hewson -Amir sono i prescelti perché hanno fatto così poco?
> In cosa si sarebbe sostanziato il loro contributo?
>
> Qua posso dirti (sempre per come l’ho vista io) che se i leithiani sono
> ferventi religiosi modello i bajoriani allora semplicemente credono a pieno
> alle loro mistiche credenze al punto da ricercare nella vita i segni che
> quelle credenze siano vere.. ho sempre trovato molto tirata la storia
> dell’Emissario, ma sta di fatto che ci hanno fatto 7 stagioni continuando a
> stressare l’anima su sto grande “emissario” che a conti fatto di suo ha
> fatto ben poco.. La leggenda diceva che sarebbero arrivati 4 esseri dalle
> stelle uno sarebbe perito ma gli altri tre avrebbero portato la pace? Siete
> i profeti.. avete fatto quasi nulla.. possibile, ma non credo che la cosa
> sia connessa. A mio avviso la questione della leggenda sui profeti è quello
> che è, una leggenda.. ciò che riusciranno a fare i tre sul pianeta
> probabilmente si deciderà nei prossimi brani (non so quanti brani saranno..
> direi che la storia si sta già avvicinando ad un epilogo). Le storie
> mitologiche che trattano del futuro potrebbero avere le caratteristiche
> delle terzine di Nostradamus, sono talmente generiche e piene di immagini
> da “interpretare” che alla fine a ben vedere vi si può davvero veder dentro
> di tutto, chi ci dice che anche in questo caso non sia una cosa simile?
>
> Spero di essere riuscita a spiegare/chiudere eventuali punti oscuri della
> trama. In caso abbiate domande o correzioni, fatemi sapere.
>
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