[Stml6] 02.09 - Ultimo

Marco Calandri pippo.jekins a gmail.com
Mar 10 Mar 2020 19:08:25 CET


ciao,

mi scuso per il ritardo e il casino combinato.
Eccovi il mio brano spero che vi piaccia:

Pianeta Xandros - Luogo sconosciuto 01/08/2399 - ore 12.08

Apparvero d’improvviso. O forse c’erano sempre state e nessuno le aveva mai
viste. Nessun segno si replicazione, teletrasporto o di attuatori. Era come
se si fossero disoccultate o spostate da un diverso piano dell’esistenza.

Indipendentemente dal modo in cui comparvero, la loro presenza era qualcosa
di terrificante. Alte quasi 1000 metri quelle torri colossali sovrastavano
ogni punto del pianeta battendo in dimensioni qualsiasi struttura.

Erano di un color marrone perfettamente in tinta con il suolo sottostante e
mostravano ampi segni del tempo. Per un lunghissimo interminabile secondo
non accadde nulla. Poi lampi energetici iniziarono a scaturire e colossali
archi energetici unirono la punta con il terreno sottostante. Saette di
color viola, gialle e azzurre univano la punta delle torri con l’ambiente
sottostante. Le folgori toccavano fiamme, cristalli di ghiaccio e
vegetazione senza creare danni.

Poi attorno alle torri la gravità planetaria iniziò a ridursi. Massi,
rocce, alberi e creature varie iniziarono a fluttuare senza peso.





Pianeta Xandros - Luogo sconosciuto 01/08/2399 - ore 12.09

A segnalare che qualcosa non andava fu un forte terremoto che per poco non
fece cadere a terra la squadra di sbarco. Il primo ufficiale era intento ad
analizzare uno strano pannello e dovette aggrapparsi alla parete per non
cadere.

Amir alzò gli occhi dal tricoder abbandonando l’infruttuosa analisi dei
macchinari circostanzi e si mise ad osservare la sala temendo la caduta di
alcuni detriti.

Hewson che si era leggermente allontanato corse verso i due colleghi
dicendo: “Ma che succede?”

“Sembra una scossa di terremoto.” Rispose l’ufficiale scientifico.

“Un caso.” Paul raggiunse Houssein e lo guardò con aria allarmata. Quella
situazione stava diventando sempre più pericolosa e una strana inquietudine
stava avvolgendo i due ufficiali.

Amir si voltò verso Kyel aprì la bocca per parlare ma il comunicatore
risuonò.

=^=Qui sta succed… qualcosa… torr… vicina a… .=^= A quella profondità la
comunicazione era troppo disturbata ma prontamente Amir rispose:” Floyd, ti
sentiamo a fatica cosa succede?”

Il timoniere ripeté il messaggio ma le comunicazioni erano troppo
disturbate per capirne il senso.

Paul guardo Houssein sconcertato dicendo: “Una torre?”

L’ufficiale scientifico annuì come per dire *anche io ho capito quello* poi
provo a dialogare con il pilota:”Come sarebbe a dire che è apparsa una
torre?”

=^=E’ comparsa all’improvvis… . Devo riportar..vi… …dietro?=^=

“No continuiamo.” Kyle raggiunse i due ufficiali.

Paul, ritenendo giusto riepilogare al superiore quel poco che avevano
capito, aggiunse:” Abbiamo ricevuto una comunicazione da Floyd, sembra che
sono apparse delle torri sul pianeta… .”

Kyle fece per rispondere ma face una smorfia e si portò una mano alla
tempia lasciandosi sfuggire un rantolo di dolore.

“Tutto bene?” Chiese Amir.

Rezon fece un profondo respiro il cui rumore quasi rimbombò nella colossale
sala, poi annuendo aggiunse: ”E’ il trasferimento mentale… ogni tanto mi
vengono delle fitte.” Dopo una breve pausa aggiunse:” Le torri fanno parte
del processo di sterilizzazione del pianeta… dobbiamo affrettarci.”

“Affrettarci per cosa?” Chiese Paul.

“Mi è venuta una specie di visione o ricordo… dobbiamo trovare Ultimo… .”



Uss Sheldon 01/08/2399 - ore 12.08

Adrienne era tornata in plancia. Aveva bisogno di riordinare le idee. Certo
il comportamento dei Talassiani non era stato esemplare e avevano peccato
di ingenuità ma senza dolo nelle loro azioni. Ora il problema era come
porre rimedio alle loro azioni. Doveva disabilitare o modificare
l’intelligenza artificiale di una stazione spaziale. Il problema era il
come.

Una presenza nella poltrona del primo ufficiale destò il capitano dal
flusso dei pensieri: ”Allora, come friggiamo il mio simile?”

Adrienne guardò Sheldon confusa. Com’era possibile che le leggeva così
chiaramente nella sua mente?

“Vuoi fare del male a un tuo simile?” Chiese Faith colpita dalla noncuranza
con cui la nave parlava di fare del male ad un suo simile.

“Io sono una nave da guerra, è il mio compito.” Le parole di Sheldon non
tranquillarono Adrienne ma prima che potesse aggiungere qualcosa Rush
disse: ”Capitano rilevo un picco di energia dalla stazione.”

“Cosa?!” Faith si alzò dalla sedia ordinando: ”Scudi al massimo. Pronti con
un’azione evasiva.”

L’allarme risuonò nella plancia.

“Non è un arma.” Analizzò Sheldon.

“Confermo è un trasferimento di energia.” Aggiunse Rush.

“Verso dove?” chiese il capitano.

Rush guardò i dati sulla consolle per qualche istante per poi dire: ”Verso
il pianeta Xandros.“





Pianeta Xandros - Luogo sconosciuto 01/08/2399 - ore 12.43

Pensieri alieni lo tormentavano. Lo infastidivano. Gli girava la testa e
non riusciva a mettere a fuoco cosa stava vedendo. Era una specie di
giornata di sole oppure una luce artificiale… non riusciva a distinguerlo.
Vedeva senza riconoscere le forme degli esseri spostarsi lungo i corridoi.
Era cosciente di ripercorrere la stessa strada che milioni di anni fa
avevano percorso quegli esseri, verso la tomba.
La tomba di Ultimo.

Aveva difficoltà a muoversi sentiva che stava barcollando a causa del peso
di quelle informazioni così potenti e aliene. I sensi percepivano rumori
indistinti, voci di una lingua dimenticata, odori dispersi nel mare del
tempo e contatti con esseri che non vivevano più.

Eppure stava facendo il loro stesso percorso.

Stava capendo qualcosa man mano che si avvicinava a Ultimo ma faticava a
mettere assieme le informazioni.

Rezon sapeva di essere vicino alla meta e alla soluzione ma non riusciva ad
analizzare la situazione.

Dietro di lui, Paul e Houssen vedevano il suo barcollare ed erano sempre
più preoccupati per il superiore. Era sotto una contaminazione e controllo
alieno? Deve li stava portando? Perché il suo stato peggiorava man mano che
si addentravano nei meandri di quella immensa installazione.

Paul fece per parlare per fermare il primo ufficiale e farlo ragionare. Ma
nel mentre raggiunsero la loro meta.

Erano davanti ad una specie di porta fatta in materiale d’orato e ornato
con ricchissimi bassorilievi e ideogrammi in una lingua sconosciuta.
Pannelli illuminati mostravano presenza di energia in quegli impianti ma ne
Houssein ne Hewson riuscivano a dire che cosa servivano.

“E’ una porta?!” Commentò Amir.

“No.” La risposta di Kyle fu secca e lucida. Il primo ufficiale sembrava
aver recuperato completamente lucidità ed essere tornato sé stesso.

I due si voltarono verso Rezon il quale riprese a parlare: ”Questa è una
tomba, la tomba dove riposa l’ultimo Kylyon… è stato lasciato indietro come
guardiano di questo pianeta secoli prima che i Kylyon ascendessero ad una
stato dell’esistenza superiore. La sua mente comanda questo posto.”

E come risposta alle parole del primo ufficiale, il sarcofago si aprì. Le
due porte ruotarono su sé stesse mostrano una creatura alta 9 metri con 9
braccia per fianco e una lunga testa equina. Era vestito con una lunga
tunica azzurra bardata con finimenti di un materiale simile all’oro.

Erano i resti mortali di Ultimo, il Kylyon.





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Ho ipotizzato che Ultimo sia o morto ma con una mente ancora "vivente" in
un super computer o simile oppure in ibernazione. Oppure altro...

Fate vobis!
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