[Stml9] 3.05 - Brown - Al centro della nebulosa
Monica Miodini
hannadegliiapigi a hotmail.it
Dom 18 Maggio 2014 00:46:57 CEST
bravo GG anche per le spiegazioni scientifiche!
;-)
Monica
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> From: alan.brown.pytheas at gmail.com
> Date: Sat, 17 May 2014 23:50:33 +0200
> To: stml9 at gioco.net
> Subject: [Stml9] 3.05 - Brown - Al centro della nebulosa
>
> ciao,
> come al solito ho scritto poco. Mi sono concentrato solo sulla Baffin:
> ho seguito l'unica ispirazione che mi è venuta. spero di non aver
> esagerato.
> buona domenica
>
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> TITOLO: 03-05 – Al centro della nebulosa
> PRECEDENTE: 03-04 - FUOCO!!
> AUTORE: GG/Brown
> ==========================================
> USS Baffin - Plancia di comando - 30 marzo 2393 ore 15:00
> Man mano che la nave si avvicinava al centro della nebulosa i colori si
> facevano sempre più tinta pastello, terminando in un azzurrino e in un
> rosino che quasi stingevano sul bianco. Anche la luce si faceva sempre
> più intensa contribuendo a rendere tutta l’atmosfera eterea e irreale.
> Le scosse, prima molto intense, avevano continuato a diminuire di
> intensità, contribuendo a tranquillizzare la situazione, ma rimanevano
> sempre delle strane radiazioni provenienti dal cuore della nebulosa.
> “Capitano, il centro della nebulosa è dritto difronte a noi. I sensori
> rilevano una regione circondata da un campo che non riusciamo a
> penetrare. E’ come uno scudo di energia, ma non riusciamo a
> identificarne la natura.”
> “Sullo schermo!” intervenne Enizia, finalmente avevano trovato qualcosa.
> Vista da lontano la Baffin sembrava un puntolino grigio davanti ad un
> enorme muro azzurro con venature rosa. La superficie della parete non
> sembrava proprio solida, era come un batuffolo di cotone sfilacciato in
> più punti ed era in continuo movimento. Un turbinio di increspature e
> onde mescolavano i colori pastello tra di loro creando enormi arabeschi
> che un attimo dopo erano già scomparsi. Gobbe e avvallamenti
> continuavano a formarsi e a sparire come un enorme mare quasi in
> ebollizione.
> “Signor Sorin?” Il Capitano non sapeva se essere più affascinata o più
> perplessa.
> “Rilevo flussi coerenti di gravitoni su tutta la superficie della
> parete esterna. Il campo gravimetrico è distorto non riusciamo a
> mappare la zona interna. Dai dati risulta che l’intero centro della
> nebulosa sia circondato da questa barriera. Un’immensa zona grigia per
> i sensori.”
> “E’ un dispositivo di occultamento?”
> “Forse. Ma non di quelli conosciuti. Visto che comunque non sembra
> voler nascondere se stesso, potrebbe essere un dispositivo di
> contenimento di qualche tipo.”
> Samak: “Capitano! Sta succedendo qualcosa. Rilevo del movimento.”
> Dei filamenti eterei cominciarono a staccarsi dalle pareti che
> circondavano la zona impenetrabile. Sottili e bianchi come fantasmi,
> sciamavano tutto intorno alla Baffin quasi a darle il benvenuto, come
> dei delfini semitrasparenti che salutavano una nave seguendone la rotta
> e compiendo acrobazie e salti.
> “Sono correnti parassite di gravitoni. Il bianco è dato dalle sostanze
> della nebulosa che vengono concentrate e incanalate dalle pressioni
> esercitate dalle correnti.” Spiegò Sorin.
> “Sembrano quasi muoversi in sincronia con la nave.” osservò Samak.
> “In parte. Sono evidentemente deflessi dagli scudi e dovrebbero essere
> influenzati dalla massa della Baffin, però...”
> Enizia si girò verso il suo ufficiale scientifico “Però!?”
> “A rigor di logica la Baffin genera un suo campo gravitazionale che
> interagisce con i gravitoni, ma non sembra che questo influenzi molto i
> movimenti di quei flussi. Anzi direi che l’intera massa è come se non
> esistesse: ci stanno anche passando attraverso nella zona centrale
> della nave. Ci seguono però, questo è certo. ”
> “Allarme giallo. Possiamo modificare gli scudi per respingere quelle
> correnti Signor Sorin?”
> “Stiamo già tentando, ma non riusciamo ad allontanare tutti i flussi,
> qualcuno riesce comunque ad entrare.”
> “Tenente Samak, qualche ponte segnala anomalie o nuovi guasti di
> qualche tipo?”
> “Negativo signore. Tutto regolare.”
> Enizia fece fermare la nave giusto in prossimità del limite della zona.
> Il flusso di filamenti bianchi continuava a gironzolare tutto intorno
> alla nave e nuovi filamenti si aggiungevano a quelli vecchi formando
> come dei cordoni che dalle pareti di quella strana zona avvolgevano in
> parte la Baffin.
> =^=Brown, a plancia. Conoscete un buon acchiappafantasmi? =^=
> “Comandate cosa succede adesso!” rispose Enizia.
> =^=La situazione è rimasta invariata Capitano. Qualcosa interferisce
> ancora con gli stabilizzatori del nucleo. Per giunta adesso abbiamo
> ospiti qui. Sembra di stare in qualche olo-film del terrore di serie B.
> Con orgoglio posso dirle che abbiamo la prima sala macchina della
> federazione infestata dai fantasmi! =^=
> “Sono flussi di materiale etereo generati da correnti parassite di
> gravitoni, Comandante.” Rispose Enizia.
> =^=Ehi! Che fa? La butta sul tecnico Capitano?” scherzo Brown “In ogni
> caso non sembrano loro la causa del problema e non sembrano interferire
> con la strumentazione. La radiazione di fondo è invece aumentata. =^=
> “Siamo esattamente di fronte ad una barriera che circonda il centro
> della nebulosa. E’ impenetrabile, perfino gli scanner non rilevano
> nulla. Lei ha qualche parola magica che ci permetta di entrare Signor
> Brown?”
> =^=Ne avrei diverse Capitano. Ha provato con: Mellon! =^=
> Improvvisamente da un punto davanti alla nave cominciò a estroflettersi
> una gigantesca protuberanza a forma di cono allungato, leggermente
> arrotolato su se stesso. Grande diverse volte la Baffin, continuò ad
> allungarsi e nella parte terminale si aprì un enorme buco: creando un
> lungo tunnel.
> La Baffin iniziò a muoversi.
> “Capitano! Ci stanno attirando all’interno della barriera!”
> “Scudi al massimo, motori indietro tutta!”
> “I motori sono al massimo Capitano, ma non riusciamo a resistere. Ci
> trascinano dentro.”
> “Signor Brown, abbiamo bisogno della curvatura ora!”
> =^=Mi dispiace Capitano, la radiazione si è fatta sempre più potente,
> non riusciamo a stabilizzare il nucleo a sufficienza per la curvatura.
> =^=
> “Ho capito Comandante. Vediamo allora chi ci vuole conoscere a tutti i
> costi.”
> L’interno del centro della nebulosa era, se possibile, ancora più
> chiaro del resto che lo circondava. La luce era abbacinante e sulla
> Baffin dovettero compensare la luminosità dello schermo per non essere
> abbagliati. I sensori rivelavano un enorme campo di forza nell’esatto
> centro della zona. I filamenti bianchi che avevano attirato all’interno
> la Baffin erano ovunque e sembravano diramarsi anche loro da tutte le
> pareti verso la zona centrale. Più la nave si avvicinava più si
> scorgevano due enormi masse biancastre, l’una in rapida rotazione
> attorno all’altra.
> “Eccola la sua sorgente Comandante Brown. Signor Sorin cosa abbiamo di
> fronte?”
> Sorin era appoggiato con le mani alla console scientifica. La schiena
> leggermente incurvata, le braccia dritte. Le pupille gli si dilatarono
> all’improvviso, l’emozione betazoide vinse sulla mente vulcaniana.
> “Se non lo vedessi con i miei occhi non ci crederei. Signor Brown lo
> sta vedendo anche lei?”
> =^=Lo vedo eccome. Se riusciamo a tornare a casa, diventiamo
> sicuramente famosi Sorin. =^=
> Enizia si era portata di fianco all’ufficiale scientifico e con le
> braccia conserte lo fissava furiosa.
> Sorin se ne accorse e con aria professionale spiegò: “Gli strumenti
> rilevano due enormi masse, una di materia e l’altra di antimateria in
> rotazione l’una attorno all’altra. Un campo di forza tiene le due masse
> separate dall’ambiente esterno. Quella al centro del sistema è
> antimateria, anti-idrogeno per la precisione. Quel disco che vedete
> intorno all’equatore della sfera di antimateria è un anello di
> accrescimento prodotto dalla massa di materia, idrogeno in questo caso,
> che cede materiale alla compagna girandole intorno con velocità
> angolare costante. Rilevo flussi di energia prodotti dall’annichilirsi
> di materia e antimateria. Questi flussi sono emessi lungo l’asse di
> rotazione della sfera centrale e sono assorbiti da quei filamenti che
> si diramano dai poli e si infilano nelle pareti del guscio da cui siamo
> appena passati.”
> “Sembra un classico sistema binario. Delle pulsar in miniatura?”
> commentò Samak.
> =^= Non proprio. Ne è stata ipotizzata l’esistenza sulla carta, ma
> nessuno ne ha mai visto uno di persona. =^= intervenne Brown =^= E’ un
> nucleo a curvatura stabile allo stato libero. =^=
>
>
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> Tenente Comandante Alan Brown
> Ingegnere Capo
> USS Baffin
> Progetto Pytheas - Delta Quadrant
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