[Stml9] 3.05 - Brown - Al centro della nebulosa

Luigi Fantin alan.brown.pytheas a gmail.com
Sab 17 Maggio 2014 23:50:33 CEST


ciao,
come al solito ho scritto poco. Mi sono concentrato solo sulla Baffin: ho
seguito l'unica ispirazione che mi è venuta. spero di non aver esagerato.
buona domenica

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TITOLO: 03-05 - Al centro della nebulosa
PRECEDENTE: 03-04 - FUOCO!!
AUTORE: GG/Brown
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USS Baffin - Plancia di comando - 30 marzo 2393 ore 15:00
Man mano che la nave si avvicinava al centro della nebulosa i colori si
facevano sempre più tinta pastello, terminando in un azzurrino e in un
rosino che quasi stingevano sul bianco. Anche la luce si faceva sempre più
intensa contribuendo a rendere tutta l'atmosfera eterea e irreale. Le
scosse, prima molto intense, avevano continuato a diminuire di intensità,
contribuendo a tranquillizzare la situazione, ma rimanevano sempre delle
strane radiazioni provenienti dal cuore della nebulosa.
"Capitano, il centro della nebulosa è dritto difronte a noi. I sensori
rilevano una regione circondata da un campo che non riusciamo a penetrare.
E' come uno scudo di energia, ma non riusciamo a identificarne la natura."
"Sullo schermo!" intervenne Enizia, finalmente avevano trovato qualcosa.
Vista da lontano la Baffin sembrava un puntolino grigio davanti ad un
enorme muro azzurro con venature rosa. La superficie della parete non
sembrava proprio solida, era come un batuffolo di cotone sfilacciato in più
punti ed era in continuo movimento. Un turbinio di increspature e onde
mescolavano i colori pastello tra di loro creando enormi arabeschi  che un
attimo dopo erano già scomparsi. Gobbe e avvallamenti continuavano a
formarsi e a sparire come un enorme mare quasi in ebollizione.
"Signor Sorin?" Il Capitano non sapeva se essere più affascinata o più
perplessa.
"Rilevo flussi coerenti di gravitoni su tutta la superficie della parete
esterna. Il campo gravimetrico è distorto non riusciamo a mappare la zona
interna. Dai dati risulta che l'intero centro della nebulosa sia circondato
da questa barriera. Un'immensa zona grigia per i sensori."
"E' un dispositivo di occultamento?"
"Forse. Ma non di quelli conosciuti. Visto che comunque non sembra voler
nascondere se stesso, potrebbe essere un dispositivo di contenimento di
qualche tipo."
Samak: "Capitano! Sta succedendo qualcosa. Rilevo del movimento."
Dei filamenti eterei cominciarono a staccarsi dalle pareti che circondavano
la zona impenetrabile. Sottili e bianchi come fantasmi, sciamavano tutto
intorno alla Baffin quasi a darle il benvenuto, come dei delfini
semitrasparenti che salutavano una nave seguendone la rotta e compiendo
acrobazie e salti.
"Sono correnti parassite di gravitoni. Il bianco è dato dalle sostanze
della nebulosa che vengono concentrate e incanalate dalle pressioni
esercitate dalle correnti." Spiegò Sorin.
"Sembrano quasi muoversi in sincronia con la nave." osservò Samak.
"In parte. Sono evidentemente deflessi dagli scudi e dovrebbero essere
influenzati dalla massa della Baffin, però..."
Enizia si girò verso il suo ufficiale scientifico "Però!?"
"A rigor di logica la Baffin genera un suo campo gravitazionale che
interagisce con i gravitoni, ma non sembra che questo influenzi molto i
movimenti di quei flussi. Anzi direi che l'intera massa è come se non
esistesse: ci stanno anche passando attraverso nella zona centrale della
nave. Ci seguono però, questo è certo. "
"Allarme giallo. Possiamo modificare gli scudi per respingere quelle
correnti Signor Sorin?"
"Stiamo già tentando, ma non riusciamo ad allontanare tutti i flussi,
qualcuno riesce comunque ad entrare."
"Tenente Samak, qualche ponte segnala anomalie o nuovi guasti di qualche
tipo?"
"Negativo signore. Tutto regolare."
Enizia fece fermare la nave giusto in prossimità del limite della zona. Il
flusso di filamenti bianchi continuava a gironzolare tutto intorno alla
nave e nuovi filamenti si aggiungevano a quelli vecchi formando come dei
cordoni che dalle pareti di quella strana zona avvolgevano in parte la
Baffin.
=^=Brown, a plancia. Conoscete un buon acchiappafantasmi? =^=
"Comandate cosa succede adesso!" rispose Enizia.
=^=La situazione è rimasta invariata Capitano. Qualcosa interferisce ancora
con gli stabilizzatori del nucleo. Per giunta adesso abbiamo ospiti qui.
Sembra di stare in qualche olo-film del terrore di serie B. Con orgoglio
posso dirle che abbiamo la prima sala macchina della federazione infestata
dai fantasmi! =^=
"Sono flussi di materiale etereo generati da correnti parassite di
gravitoni, Comandante."  Rispose Enizia.
=^=Ehi! Che fa? La butta sul tecnico Capitano?" scherzo Brown "In ogni caso
non sembrano loro la causa del problema e non sembrano interferire con la
strumentazione. La radiazione di fondo è invece aumentata. =^=
"Siamo esattamente di fronte ad una barriera che circonda il centro della
nebulosa. E' impenetrabile, perfino gli scanner non rilevano nulla. Lei ha
qualche parola magica che ci permetta di entrare Signor Brown?"
=^=Ne avrei diverse Capitano. Ha provato con: Mellon! =^=
Improvvisamente da un punto davanti alla nave cominciò a estroflettersi una
gigantesca protuberanza a forma di cono allungato, leggermente arrotolato
su se stesso. Grande diverse volte la Baffin, continuò ad allungarsi e
nella parte terminale si aprì un enorme buco: creando un lungo tunnel.
La Baffin iniziò a muoversi.
"Capitano! Ci stanno attirando all'interno della barriera!"
"Scudi al massimo, motori indietro tutta!"
"I motori sono al massimo Capitano, ma non riusciamo a resistere. Ci
trascinano dentro."
"Signor Brown, abbiamo bisogno della curvatura ora!"
=^=Mi dispiace Capitano, la radiazione si è fatta sempre più potente, non
riusciamo a stabilizzare il nucleo a sufficienza per la curvatura. =^=
"Ho capito Comandante. Vediamo allora chi ci vuole conoscere a tutti i
costi."
L'interno del centro della nebulosa era, se possibile, ancora più chiaro
del resto che lo circondava. La luce era abbacinante e sulla Baffin
dovettero compensare la luminosità dello schermo per non essere abbagliati.
I sensori rivelavano un enorme campo di forza nell'esatto centro della
zona. I filamenti bianchi che avevano attirato all'interno la Baffin erano
ovunque e sembravano diramarsi anche loro da tutte le pareti verso la zona
centrale. Più la nave si avvicinava più si scorgevano due enormi masse
biancastre, l'una in rapida rotazione attorno all'altra.
"Eccola la sua sorgente Comandante Brown. Signor Sorin cosa abbiamo di
fronte?"
Sorin era appoggiato con le mani alla console scientifica. La schiena
leggermente incurvata, le braccia dritte. Le pupille gli si dilatarono
all'improvviso, l'emozione betazoide vinse sulla mente vulcaniana.
"Se non lo vedessi con i miei occhi non ci crederei. Signor Brown lo sta
vedendo anche lei?"
=^=Lo vedo eccome. Se riusciamo a tornare a casa, diventiamo sicuramente
famosi Sorin. =^=
Enizia si era portata di fianco all'ufficiale scientifico e con le braccia
conserte lo fissava furiosa.
Sorin se ne accorse e con aria professionale spiegò: "Gli strumenti
rilevano due enormi masse, una di materia e l'altra di antimateria in
rotazione l'una attorno all'altra. Un campo di forza tiene le due masse
separate dall'ambiente esterno. Quella al centro del sistema è antimateria,
anti-idrogeno per la precisione. Quel disco che vedete  intorno
all'equatore della sfera di antimateria è un anello di accrescimento
prodotto dalla massa di materia, idrogeno in questo caso, che cede
materiale alla compagna girandole intorno con velocità angolare costante.
Rilevo flussi di energia prodotti dall'annichilirsi di materia e
antimateria. Questi flussi sono emessi lungo l'asse di rotazione della
sfera centrale e sono assorbiti da quei filamenti che si diramano dai poli
e si infilano nelle pareti del guscio da cui siamo appena passati."
"Sembra un classico sistema binario. Delle pulsar in miniatura?" commentò
Samak.
 =^= Non proprio. Ne è stata ipotizzata l'esistenza sulla carta, ma nessuno
ne ha mai visto uno di persona. =^= intervenne Brown =^= E' un nucleo a
curvatura stabile allo stato libero. =^=



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Tenente Comandante Alan Brown
Ingegnere Capo
USS Baffin
Progetto Pytheas - Delta Quadrant
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Email: alan.brown.pytheas at gmail.com
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