[Stml9] [4.03 - Tynan] -Comunicazione difficile

Maddalena vampitrill a gmail.com
Lun 16 Feb 2015 11:25:19 CET


Bello, mi è piaciuto molto!
Povera Trilla... lei ci ha tanta paura dei ragni. Tra l'altro, ha 
ragione Tynam, lei ha un master in xenolinguistica o un'altra cosa così, 
adesso non mi ricordo di preciso XD
Bravo!

Maddy
Il 16/02/2015 10:26, Tenente Samak ha scritto:
> I Fulvi mi stanno antipatici!
>
>
> ======================================
> Comandante Samak
> Ufficiale Tattico Capo
> USS Baffin
> Progetto Pythaes - Delta Quadrant
> ======================================
> Email: ten.samak a gmail.com <mailto:ten.samak a gmail.com>
> Sype: dolcevoloo
> ======================================
>
> Il giorno 16 febbraio 2015 09:56, Monica Miodini 
> <hannadegliiapigi a hotmail.it <mailto:hannadegliiapigi a hotmail.it>> ha 
> scritto:
>
>     Davvero bello e ha idea che sti Fulvi ci romperanno le scatole!
>     o forse no?
>     Monica
>
>     ________________________________
>     > Date: Mon, 16 Feb 2015 00:23:06 +0100
>     > From: ten.samak a gmail.com <mailto:ten.samak a gmail.com>
>     > To: stml9 a gioco.net <mailto:stml9 a gioco.net>
>     > Subject: Re: [Stml9] [4.03 - Tynan] -Comunicazione difficile
>     >
>     >
>     > Wooooowww! Brano scritto davvero molto bene...
>     > Ottimo lavoro Luca!
>     >
>     > Il 15/feb/2015 22:25 "Bren Tayan"
>     > <brennonboramtayan a gmail.com
>     <mailto:brennonboramtayan a gmail.com><mailto:brennonboramtayan a gmail.com
>     <mailto:brennonboramtayan a gmail.com>>> ha
>     > scritto:
>     >
>     > Ciao a tutti, ecco qua il mio pezzo ... è decisamente diverso da
>     quello
>     > che avevo in mente inizialmente, ma spero che vi piaccia ...
>     anche se
>     > non accade molto ... ciao!
>     >
>     > ---------------
>     >
>     > [Flashback] Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio
>     2395 - 00:50
>     >
>     > Corri. Allontanati. Fuggi!
>     >
>     > Un solo assordante pensiero occupava la mente di Timeran,
>     impegnata in
>     > una corsa disperata senza una meta precisa. Le era bastato vedere da
>     > lontano uno di quegli orrori ad otto zampe per irrigidirsi e gettare
>     > contro il nemico peloso tutto ciò che aveva a portata di mano, poi,
>     > qualcosa le aveva toccato una gamba e il suo cervello aveva fatto
>     > cortocircuito. Non era nemmeno sicura fosse un ragno, ma, in
>     preda al
>     > panico, era comunque schizzata via a velocità di curvatura.
>     >
>     >
>     >
>     > Da allora aveva continuato a correre, ferendosi e graffiandosi ogni
>     > parte del corpo nudo mentre attraversava i rovi e i rami cadenti
>     > degl’alberi che tentavano inutilmente di bloccarla. Aveva
>     continuato a
>     > correre anche quando i polmoni, impossibilitati ad incamerare più
>     > ossigeno di quanto già facessero, erano entrati in sciopero e il
>     cuore
>     > aveva deciso di sfondarle il petto. Continuava a correre
>     tutt’ora, che
>     > la lucidità faticosamente iniziava a fare capolino dietro l’angolo.
>     >
>     >
>     >
>     > La Trill iniziò lentamente a ridurre la velocità, fermandosi nei
>     pressi
>     > di un albero a cui si appoggiò, mentre il mondo attorno a lei
>     iniziò a
>     > girare. Sentì la nausea montare come un pugno nello stomaco e
>     > tossicchiando rigurgitò lievemente a causa dello sforzo intenso,
>     > annaspando in cerca d’aria.
>     >
>     >
>     >
>     > Timeran ispezionò velocemente le varie ferite che si era fatta
>     durante
>     > la corsa, poi si guardò attorno, cercando di individuare qualche
>     figura
>     > familiare. Non aveva idea di dove si trovasse, di quanto avesse
>     corso o
>     > anche solo di come fosse riuscita a rimanere in piedi correndo
>     per la
>     > foresta di notte. Ma quei dannati graffi bruciavano come se ci
>     avesse
>     > buttato sopra dei tizzoni ardenti.
>     >
>     >
>     >
>     > “Uh … ah uh …”
>     >
>     >
>     >
>     > La Trill si produsse in una serie di suoni gutturali, sperando
>     di avere
>     > una qualche risposta, che però non sembrò arrivare. Non volendo
>     sfidare
>     > nuovamente la fortuna, muovendosi di notte, raccolse una pietra e si
>     > sedette vicino ad un albero secco. Forse attendendo fino all'alba
>     > avrebbe capito come ritornare alla grotta, sperando di non
>     incontrare
>     > altri ragni.
>     >
>     >
>     >
>     > Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 – 02:12
>     >
>     >
>     >
>     > I ragni che componevano il volto della creatura umanoide
>     distesero le
>     > zampette pelose, producendosi in un debole fremito mentre
>     modificavano
>     > il loro assetto, dando l'impressione che la creatura ripetesse
>     > silenziosamente le parole del Trill.
>     >
>     > Tynan, già dimentico della tensione provata in precedenza sorrise
>     > ampiamente, colpito da un'incontenibile frenesia scientifica,
>     frenata
>     > però sul nascere dalla voce di Volkoff.
>     >
>     >
>     >
>     > =^= Rimanga a distanza di sicurezza. - affermò il russo
>     avvicinandosi
>     > di un paio di passi mentre stringeva fra le mani il phaser, senza
>     > puntarlo direttamente verso la creatura. Qualche metro più in la, i
>     > quattro uomini di scorta tenevano sott'occhio la situazione. -
>     Ancora
>     > non conosciamo con esattezza le loro intenzioni.
>     >
>     >
>     >
>     > =^= Non era stato lei a suggerirmi di avvicinarmi poco fa? =^=
>     replicò
>     > in tono euforico il Trill, senza distogliere gli occhi dalla
>     creatura.
>     > Volkoff gli riservò un occhiata a dir poco eloquente. Se avesse
>     potuto
>     > gli avrebbe assestato un amichevole scappellotto, ma invece si
>     limitò a
>     > fissarlo in silenzio compiendo qualche altro passo verso l'Ufficiale
>     > Scientifico.
>     >
>     >
>     >
>     > La creatura, che fino a quel momento si era limitata a concentrare
>     > l'attenzione sul Trill, sembrò accorgersi del gigante calvo, o forse
>     > dell'arma che stringeva fra le mani e si irrigidì visibilmente,
>     > approntandosi alla fuga.
>     >
>     >
>     >
>     > Tynan se ne avvide immediatamente e intimò al collega di
>     fermarsi con
>     > un gesto della mano.
>     >
>     >
>     >
>     > =^= Stia fermo dov'è e cerchi di sembrare inoffensivo... =^=
>     >
>     >
>     >
>     > =^= Cerchi di sembrare inoffensivo? - domandò il russo, a metà
>     fra il
>     > divertito e l'irritato dalla strana richiesta dell Ufficiale
>     > Scientifico, prima di continuare con evidente sarcasmo– Cosa dovrei
>     > fare? Rannicchiarmi a terra e mostrare la pancia? =^=
>     >
>     >
>     >
>     > =^= Non conosco le abitudini di questa specie … - replicò il Trill
>     > senza cogliere l'ironia nelle parole di Volkoff - … potrebbe
>     > funzionare. =^=
>     >
>     >
>     >
>     > La creatura composita osservò rapidamente lo scambio fra i due
>     > individui, cercando di sforzarsi di comprendere le parole
>     proferite in
>     > quella loro lingua sconosciuta, senza successo. Quello grosso e
>     rosso,
>     > che stringeva fra le appendici l'aggeggio capace di produrre quello
>     > strano fulmine, sembrava contrariato. Forse anche lui non capiva
>     cosa
>     > quello più piccolo colorato di azzurro stesse dicendo. Dopotutto,
>     > quegli esseri erano simili fra loro ma erano anche così diversi.
>     Se gli
>     > individui erano veramente singoli, non sarebbero mai riusciti a
>     > comunicare in modo efficiente. Sperava solo che i Fulvi, con
>     tutto quel
>     > baccano, non si rendessero conto di ciò che stava accadendo.
>     >
>     > Quello piccolo si piegò in avanti, alzando le sue appendici verso
>     > l'alto, in un gesto simile al precedente, ma al contempo decisamente
>     > diverso. Quello più grosso produsse un suono, simile al vento che
>     > soffia all'interno delle caverne, poi lo imitò. Non comprendendo, la
>     > creatura fece lo stesso.
>     >
>     >
>     >
>     > Poi dal comunicatore dell'Ufficiale Scientifico iniziarono a
>     > fuoriuscire una serie di acuti fischi.
>     >
>     >
>     >
>     > USS Baffin – Plancia – Contemperamente
>     >
>     >
>     >
>     > “Capitano. – Samak, che come la controparte della Curie era
>     intenta a
>     > coordinare il lavoro delle squadre a terra, attirò l'attenzione di
>     > Enizia – Sembra che il consigliere Bhreel sia riuscita ad uscire dal
>     > perimetro di sicurezza e si sia data alla macchia... - l'andoriana
>     > mosse rapidamente le antenne. In un'altra situazione, forse, avrebbe
>     > sorriso all'affermazione del suo Ufficiale Tattico, pensando alla
>     > sottile ironia di un Trill alla macchia, ma non era questo il
>     caso. -
>     > Volkoff, Tynan e una squadra di sicurezza sono impegnati nella
>     > ricerca.”
>     >
>     >
>     >
>     > “Possiamo dare loro una mano?” affermò Enizia volgendosi verso Sorin
>     > che operava alla postazione scientifica
>     >
>     >
>     >
>     > “Potremmo scansire il pianeta per segni di vita Trill … - suggerì
>     > l'Ufficiale alzando un sopracciglio,quasi come se stesse
>     affermando una
>     > cosa ovvia, argomentando poi la sua idea dopo pochi attimi - …
>     > dopotutto, sul pianeta, gli unici segni vitali Trill dovrebbero
>     essere
>     > quelli dei Comandanti Tynan e Bhreel ...”
>     >
>     >
>     >
>     > “Lo faccia. - replicò secca l'andoriana, aggiungendo pochi
>     attimi dopo
>     > – La situazione è già abbastanza problematica senza bisogno di una
>     > Trill nuda in giro per la foresta … Samak, mi chiami Volkoff”
>     >
>     >
>     >
>     > “Signore … - affermò di rimando la vulcaniana, alzando un
>     sopracciglio
>     > dopo aver operato sulla propria consolle - ... non sono in grado di
>     > contattare la squadra del Capo della Sicurezza"
>     >
>     >
>     >
>     > Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – Un paio di minuti più tardi
>     >
>     > Un altro urlo. Quegli strani esseri capaci di agire
>     singolarmente, di
>     > tanto in tanto iniziavano ad urlare nel loro linguaggio
>     > incomprensibile. Anche poco prima, qualcuno, nella direzione delle
>     > caverne dove i vari gruppi si erano incontrati aveva
>     inspiegabilmente
>     > iniziato a sbraitare. Malgrado la lontananza lui l'aveva sentito
>     > benissimo, probabilmente lo avevano fatto anche i Fulvi. Non c'era
>     > tempo da perdere e lui doveva trovare un modo per farsi
>     comprendere da
>     > quelle strane creature colorate.
>     >
>     > Tynan dal canto suo aveva cercato di comunicare con l'essere
>     composito
>     > per una manciata di minuti, senza ottenere assolutamente nulla. I
>     > comunicatori, di tanto in tanto, producevano suoni, fischi che
>     Brennon
>     > era sicuro fossero prodotti dalla creatura. Aveva riconosciuto i
>     suoni
>     > come forme d'onda modulate in maniera coerente, abilità di
>     tutt'altro
>     > calibro rispetto ai singoli toni sinusoidali che aveva osservato in
>     > precedenza. Una forma di linguaggio per alcuni versi simile a quella
>     > delle balene terrestri, che necessitava di anni di studio
>     approfondito.
>     > Studio senza il quale non poteva verificare la sua teoria.
>     Secondo lui,
>     > infatti, quella strana creatura composita possedeva un'intelligenza
>     > paragonabile a quella umana, ma senza una stele di rosetta per
>     > codificare tutti quei suoni, ci vorrebbero voluti anni per
>     riuscire a
>     > concludere qualsiasi cosa. Peccato non avere a disposizione il
>     > consigliere Bhreel, che con la sua diplomatica esperienza sarebbe
>     > riuscita a riciclarsi anche come linguista impromptu.
>     >
>     > =^= Non per metterle fretta … - si intromise Volkoff, che non
>     aveva mai
>     > perso di vista la creatura - … ma abbiamo ancora un consigliere allo
>     > stato brado da recuperare e, se possibile dobbiamo comprendere
>     perché
>     > l'equipaggio è regredito … perciò ...=^=
>     >
>     > Piotr simse di parlare, notando che, senza un motivo apparente, la
>     > creatura aveva iniziato ad agitarsi, perdendo coesione e
>     modificando il
>     > suo aspetto, assumendo una forma più semplice, solo parzialmente
>     > definita.
>     >
>     > =^= Cosa diavolo sta facendo? =^=
>     >
>     > =^= Credo che voglia che lo seguiamo … =^=
>     >
>     > USS Curie – Ufficio del Capitano – 11 Gennaio 2395 - Ore 02:30
>     >
>     >
>     >
>     > =^= Anche noi non riusciamo a contattare la squadra di Volkoff e
>     Tynan
>     > … - affermò Enizia, campeggiando sul monitor posto sulla
>     scrivania del
>     > Capitano Suri - … sappiamo che sono lì, possiamo osservarli, ma loro
>     > non ci sentono … come se fossero dietro uno specchio
>     unidirezionale …
>     > =^=
>     >
>     >
>     >
>     > “Secondo quanto dice Sorin … - puntualizzò la vulcaniana,
>     iniziando a
>     > citare il rapporto che l'andoriana le aveva girato - … le
>     frequenze di
>     > comunicazione sono occupate da altre frequenze di origine ignota …
>     > finché questa fonte non cessa di produrre onde radio, possiamo
>     fare ben
>     > poco ...”
>     >
>     >
>     >
>     > Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 - Ore 02:48
>     >
>     >
>     >
>     > Timeran aveva freddo e i postumi della folle corsa di qualche
>     ora prima
>     > iniziavano a farsi sentire. Non c'era un muscolo che non le
>     dolesse e
>     > la stanchezza l'aveva costretta a piegare la testa più volte,
>     > rischiando di addormentarsi. Poi, qualcosa di eccessivamente
>     luminoso
>     > le colpì gli occhi, stagliando i contorni di una figura umanoide nel
>     > chiarore diffuso.
>     >
>     >
>     >
>     > Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – Poco distante –
>     Contemporaneamente
>     >
>     >
>     >
>     > La creatura si fermò improvvisamente, dopo aver condotto, nel più
>     > assoluto silenzio, la piccola squadra all'interno della foresta,
>     verso
>     > un’ampia radura ad una velocità assurda. Il piccolo drappello
>     Federale
>     > si era rivelato molto più lento rispetto a lui, probabilmente a
>     causa
>     > di Tynan il quale era inciampato più volte, rovinando anche
>     addosso a
>     > Piotr che, malgrado la mole, aveva sfoderato un'agilità a dir poco
>     > felina. Malgrado ciò, non faticarono ad individuare la coppia di
>     > piccole strutture metalliche che rilucevano nella notte in mezzo
>     alla
>     > radura.
>     >
>     >
>     >
>     > La creatura emise un suono che fu prontamente riportato dai
>     > comunicatori. Un fischio preoccupato. Un suono che battezzava i
>     > proprietari delle strutture: I Fulvi.
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