[Stml9] [4.02 - Brown - Strani incontri]
Tenente Samak
ten.samak a gmail.com
Dom 25 Gen 2015 23:28:58 CET
Ookkkkk potevi dirlo all'inizio che non è brano che una donzella può
leggere di sera!!! I ragni nooo mio dioooo :(
Povera Breel!
Ad una prima lettura il brano mi è piaciuto un sacco...domani mattina però
lo rileggo...che adesso sono andata un po velocemente sui pezzi dei ragni
-___-"
Ma Tynan ci è diventato vulcaniano???
Il 25/gen/2015 22:38 "Luigi Fantin" <alan.brown.pytheas a gmail.com> ha
scritto:
> ciao a tutti,
>
> ecco il mio contributo. Sono partito direttamente per la tangente, tanto
> siamo solo agli inizi. :-)
>
> spero piaccia.
>
>
>
> ============================================================
>
> Baffin – Sala riunioni 1 - 10 Gennaio 2395 – Ore 24:00
>
>
> “Abbiamo ripetuto le analisi fatte dalla dottoressa Fuentes sui campioni
> prelevati dal pianeta e sono risultate negative.” Senza troppi preamboli
> Sorin prese la parola. “Non abbiamo trovato organismi patogeni tali da
> poter spiegare una qualche forma di malattia. Per esserne però sicuri
> dovremmo fare delle analisi direttamente su qualcuno di quegli uomini.”
>
>
> “Pensiamo che la causa possa anche essere dovuta a qualche forma di
> radiazione che da qui non riusciamo a individuare.” Intervenne Tynan, che
> insieme al collega aveva seguito le analisi.
>
>
> “In ogni caso non possiamo lasciare l’equipaggio sul pianeta in quello
> stato, dobbiamo recuperarlo.” Il capitano Enizia aveva ancora negli occhi
> le scene viste sul pianeta.
>
>
> “Nel caso facciano resistenza possiamo usare dei marcatori per permettere
> al teletrasporto di agganciare le persone. Si sono liberati dei
> comunicatori e … di tutto il superfluo.” Sebbene conscio della gravità
> della situazione evidentemente anche negli occhi di Volkoff erano rimaste
> impresse alcune scene.
>
>
> “Useremo tutto lo spazio disponibile sulla Curie per predisporre una zona
> di quarantena in cui teletrasportare l’equipaggio in tutta sicurezza.”
> Propose Suri. La sua nave era perfettamente attrezzata per situazioni di
> emergenza sanitaria di questo tipo. “Ci vorranno però non meno di 24 ore.”
>
>
> “Molto bene. Intanto, signor Volkoff, alcune squadre dovranno scendere sul
> pianeta per monitorare la situazione e evitare che qualcuno si faccia male,
> o peggio.” Disse Enizia rivolta al capo della sicurezza.
>
>
> “Useremo delle tute protettive e faremo dei turni brevi, Capitano.”
> Rispose il russo.
>
>
> “Chiedo il permesso di scendere sul pianeta per effettuare dei controlli
> direttamente sul campo, Capitano.” Intervenne Tynan. “Se sono coinvolte
> radiazioni o altri fenomeni locali non dovrebbero sfuggire ai nostri
> tricorder.”
>
>
> “Permesso accordato Comandante. Prima troviamo la causa di questi
> comportamenti, meglio è.” Rispose Suri.
>
>
>
>
> Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G - 10 Gennaio 2395 – Ore 24:30
>
>
> Intanto sul pianeta la natura aveva fatto il suo corso. Le personalità e
> le attitudini di ognuno erano emerse per far fronte alle varie esigenze.
> L’equipaggio era rimasto unito e si era già trovato un riparo in una grotta
> sul fianco di una collina, non distante dalla zona dove era stato visto
> l’ultima volta. Alla squadra di sbarco risultò subito chiaro che Pierce era
> risultato il maschio alfa e aveva organizzato le varie attività del gruppo.
>
>
> =^=Dividiamoci in due gruppi. Voi due, Abrams e io faremo una
> perlustrazione della zona circostante. Gli altri rimarranno qui di guardia
> e ci avviseranno nel caso succeda qualcosa.=^= Volkoff perfettamente a suo
> agio nella sua tuta protettiva rossa sembrava ancora più grande e
> minaccioso. =^=Comandante, lei può venire con noi, così potrà condurre le
> sue analisi.=^= Rivolgendosi a Tynan. Questi in tuta protettiva azzurra
> sembrava meno a sua agio.
>
>
> Il gruppo si divise in due. Una parte scomparve nel bosco e l’altra rimase
> di guardia alla grotta dove si era rifugiato l’altro grosso gruppo. C’era
> però qualcosa che non quadrava. Era stato chiaro fin da subito che tutti
> facevano parte dello stesso grande gruppo. Ma mentre i due piccoli gruppi
> parlavano tra di loro, quello grande nella grotta non parlava. Non parlava
> ne con se, ne con i gruppi esterni. Forse, pensò, il gruppo nella grotta
> era in qualche modo malato. C’è da dire che anche i due piccoli gruppi
> esterni non parlassero poi molto. Anzi, c’era da stupirsi che potessero
> addirittura muoversi, talmente piccoli erano e talmente poco dicevano.
> Senza contare che parlavano un’altra lingua: incomprensibile. Ma avvenne
> una cosa ancora più strana. Dalla grotta un altro piccolo gruppo si divise
> e usci all’aperto. In silenzio. In completo silenzio. E si diresse verso il
> bosco. Il gruppo di guardia avvertì subito l’altro gruppo, facendo un gran
> baccano. Ma evidentemente il gruppetto appena uscito dalla grotta non se ne
> accorse. Strano. Comunque bisognava intervenire subito, perché si stavano
> tutti mettendo nei guai. Se li aveva sentiti lui figuriamoci i Fulvi.
>
>
> =^=Tenente Volkoff, un gruppo di uomini è appena uscito e sta venendo
> nella vostra direzione. C’è anche il Comandante Pierce con loro. Sembrano
> armati con bastoni e pietre. =^=
>
>
> =^= Bene tenente, li terremo d’occhio.=^= Si mossero nascosti dietro i
> cespugli e attesero Pierce e gli altri, che arrivarono di lì a poco e si
> fermarono in una radura.
>
>
> =^=Tenente, sto rilevando del movimento dietro quegli alberi laggiù.=^=
>
> =^=Non riesco a vedere nulla Tynan. Abrams, tu vedi qualcosa?=^=
>
> =^=Niente signore.=^=
>
> Ad un certo punto Pierce cadde a terra urlando. Contorcendosi, sotto gli
> occhi di tutti, venne trascinato da una forza invisibile verso gli alberi
> all’inizio della radura da dove erano arrivati.
>
>
> =^=Ci sono delle interferenze radio, non riesco a stabilizzare il
> tricorder. C’è del movimento anche intorno a noi, ma non vedo nulla neanche
> qui.=^=
>
> Volkoff passò alla visione all’infrarosso e in un istante gli fu tutto
> chiaro.
>
>
> =^=Tutti fuori nella radura! Presto! Passate all’infrarosso.=^=
>
>
> Subito tutto il bosco da verde divenne di colore rosso e giallo acceso.
> Ovunque c’erano forme che si muovevano strisciando per terra o che
> scendevano dai rami o passavano da un albero all’altro. Il bosco ne era
> pieno. Una stava trascinando Pierce caduto a terra. E altre figure si
> stavano avvicinando acquattate agli uomini rimasti.
>
>
> Volkoff sparò una raffica leggera di phaser all’essere che si stava
> portando via il collega, in modo da spaventarlo. Ma la reazione non fu
> quella che si aspettava. Appena colpita la forma esplose in un nugolo di
> forme più piccole che scapparono in tutte le direzione a casaccio. La scena
> ricordò a Volkoff quando da piccolo giocava con le gocce di mercurio.
> Alcune sparirono schizzando via tra i cespugli, altre in qualche modo si
> riunirono a formare gruppetti più grandi, altre si bloccarono immobili
> nell’erba. Un paio arrivarono fino ai piedi di Tynan che poté vedere
> finalmente di cosa si trattava. Erano ragni.
>
>
> Volkoff e i suoi uomini riuscirono a recuperare Pierce, che seppure
> frastornato, non era stato ferito. Convinsero a gesti e spintoni anche gli
> altri uomini a scappare e lasciare la radura dove il pericolo non era stato
> ancora scongiurato. Scapparono in direzione della grotta, ma già usciti dal
> bosco si sentirono al sicuro. Non c’era traccia di esseri viventi, ne con
> la visione normale e ne con gli infrarossi. Si fermarono fuori dalla grotta
> per prendere fiato.
>
>
> Subito la dottoressa Fuentes uscì e accorgendosi che qualcosa non era
> andata per il verso giusto corse in contro a Pierce. Lo abbracciò e cercò
> di sostenerlo per quanto poteva. I due si fissarono per qualche secondo
> senza parlare, ma si dissero ben più di quanto non si fossero detti durante
> la loro ultima cena insieme. L’espressione preoccupata di lei si rilassò e
> le sofferenze di lui si attenuarono un poco.
>
>
> Per fortuna tutto era andato bene. Nessuno sembrava essersi fatto troppo
> male. Era riuscito in qualche modo a nascondere la presenza di quegli
> estranei e i Fulvi non erano riusciti nemmeno ad avvicinarsi. Era successo
> però qualcosa di strano, ma non riusciva a ricordare bene. Un lampo e poi
> per un po’ di tempo i ricordi erano confusi. Anche adesso si sentiva un po’
> strano…
>
>
> Guardava ancora i due gruppi davanti all’entrata della grotta e vide che
> un singolo si staccò da un altro e si avvicinò, un po’ incerto, all’altro
> gruppo. Anche dall’altro gruppo variopinto si allontanò un singolo e si
> avvicinò all’altro. Il singolo colorato di azzurro e luccicante alzò un suo
> braccio e fece uno strano gesto con le lunghe appendi con cui terminava il
> braccio. L’altro singolo impacciato sembrò rispondere. Dopo di che i gruppi
> si ricomposero, uno rientrò nella grotta e l’altro dopo un po’ scomparve in
> un turbinio di luci e scintille.
>
>
>
>
> Curie – Laboratori scientifico – Ore 1:30
>
>
> Le porte si aprirono con un fruscio e Volkoff entrò nel locale. Tynan lo
> accolse gioviale e lo portò verso una gabbia contenitiva trasparente.
>
> “Che carini…” disse il russo.
>
>
> “Sono piaciuti subito anche a me. Ma per un altro motivo. Ascolti.” E
> detto questo azionò un pulsante su una consolle lì accanto. Si sentirono
> allora dei suoni confusi: come dei ticchettii e una serie di toni
> all’apparenza senza senso. “Sono loro. Comunicano via radio.”
>
>
> “Ragni radio?”
>
>
> “Precisamente. Dalle scansioni sembra che abbiano degli organi che
> emettono onde radio e altri che le ricevono. Il computer sta analizzando i
> segnali per cercare di decifrarli e tradurli. ”
>
>
> “Sono intelligenti secondo lei?”
>
>
> “Se intende intelligenza evoluta Tenente: non questi due da soli. Ma
> magari può emergere un’intelligenza collettiva in un gruppo più grande.
> Come quelli che ci hanno attaccati alla radura.”
>
>
> “Secondo lei ci stavano attaccando Comandante? Ci ho pensato anch’io.
> Perché non ci hanno circondato completamente e ci hanno lasciato una via di
> fuga? Non ci eravamo nemmeno accorti della loro presenza.”
>
>
> “Ah già! Non le ho fatto vedere ancora questo.” Tynan digitò alcuni dati
> alla console e la parete posteriore e il pavimento della gabbia in cui
> erano contenuti i ragni virarono sul verde. A poco a poco anche i due ragni
> cambiarono colore adeguandosi al nuovo ambiente. Successe la stessa cosa
> quando Tynan cambiò il colore in marrone. “Ecco perché non li avevamo
> notati. Si mimetizzano velocemente.”
>
>
> “Avrebbero potuto saltarci addosso da tutte le direzioni. Io ho la
> sensazione che ci stessero bloccando la strada volontariamente.”
>
>
> “L’unico modo per scoprire qualcosa è di riportare questi due sul pianeta
> e vedere se riusciamo a studiare un gruppo più grande.”
>
>
>
>
> Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – Ore 2:00
>
>
> Dopo il salvataggio, Pierce egli altri uomini dell’equipaggio rimasti sul
> pianeta, si erano dimostrati meno ostili e accettavano di buon grado la
> presenza delle squadre di sicurezza che piantonavano la grotta ad una certa
> distanza. Quando la squadra di Volkoff e Tynan arrivò sul pianeta alcune
> persone in tuta protettiva stavano cercando di convincere quelli della
> grotta ad agganciare i comunicatori ai pochi vestiti che avevano addosso.
>
>
> Un altro gruppo tentava di comunicare con una dottoressa Fuentes agitata e
> quasi in lacrime.
>
>
> =^= Cosa succede Guardiamarina?=^= intervenne Volkoff.
>
>
> =^= Sembra che sia sparito il Consigliere Bhreel, Tenente. Noi siamo
> sicuri che dalla grotta non sia uscito nessuno. Ma la dottoressa continua
> ad indicare il bosco e gli alberi. =^=
>
>
> =^= Andiamo a cercarla noi. Voi rimanete qui di guardia. =^=
>
>
> Volkoff e Tynan, seguiti da quattro uomini della sicurezza, si
> allontanarono fino al limitare del bosco.
>
>
> =^= Da quella parte Comandante, sembra che ci sia un grosso gruppo proprio
> dietro quei cespugli. =^=
>
>
> Tynan deglutì un po’ teso. =^= Sembrano veramente tanti. Mi accompagna
> vero Volkoff? =^=
>
>
> =^= Non sia timido Tynan, pensi che lo sta facendo per amore della
> scienza! =^=
>
>
> Tynan liberò i due esemplari che aveva con sé, che subito schizzarono in
> direzione del grosso gruppo nascosto. Quest’ultimo si mosse e uscì allo
> scoperto.
>
>
> Adesso anche lui aveva capito. Quegli esseri stavano in gruppo, ma gli
> individui erano i singoli. Aveva la sensazione che fossero intelligenti e
> indipendenti anche così. Tanto valeva provare, anche se potevano lanciargli
> addosso ancora quel lampo. Forse avrebbero potuto aiutarlo. Si avvicinò.
>
>
> Tynan vide uno sciame di ragni non più grossi del suo pugno avvicinarsi in
> tutta fretta e fermarsi proprio di fronte a lui a qualche metro di
> distanza. Cominciarono poi a salire freneticamente gli uni sugli altri. Da
> prima formarono una piccola montagnetta, poi sempre più grande. Divenne più
> alta fino a raggiungere l’altezza di Tynan. Da sopra il tronco centrale un
> gruppo di ragni formò una specie di rigonfiamento. Sempre in cima al
> tronco, ma lateralmente, altri due gruppi formano delle braccia. Alla fine
> ne risultò una figura umanoide un po’ abbozzata. La forma composta si
> avvicinò di più a Tynan e alzò il braccio destro riproducendo il gesto che
> aveva visto fare da Tynan a Pierce il giorno prima. Anche Tynan fece un
> passo avanti e rispose al saluto lui stesso. =^= Lunga vita e
> prosperità.=^= disse.
>
>
> =====================================================
>
>
> sapevate che Breel è spiccatamente racnofobica?
>
> MUAAAAAAAAAAA....
>
>
>
> GG chiudo
> --
> ==============================================
> Tenente Comandante Alan Brown
> Ingegnere Capo
> USS Baffin
> Progetto Pytheas - Delta Quadrant
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> Email: alan.brown.pytheas a gmail.com
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