[Stml9] 4.10 - Tynan - Evoluzione Volontaria

Maddalena vampitrill a gmail.com
Lun 22 Giu 2015 11:32:15 CEST


Arrivato e letto. A me è piaciuto molto.
Come mai tutti ultimamente scrivono che il brano non è un granchè e poi 
quello che viene mandato è sempre bello? XD

Maddy

Il 22/06/2015 10:25, Lt. Cmdr. Brennon Boram Tynan ha scritto:
> Non chiedetemi il motivo perchè lo ignoro (ni), ma la mailing list 
> sono due giorni che rifiuta i miei messaggi (mandandomeli in 
> moderazione) adducendo che superano la dimensione massima supportata 
> (quindi il motivo lo so) di xx byte, anche se ignoro il motivo di ciò 
> dato che non ho fatto nulla di diverso dal solito ... speriamo che 
> stavolta passi ...
> Avviso, non è un granchè e non è nemmeno troppo lungo, ma inizialmente 
> avevo pure pensato di chiudere la missione, poi però in corso d'opera 
> (quasi allo scadere del termine, a dir la verità) mi è venuta un'altra 
> idea che poi ho sviluppato, mica tanto, ma vabbè ... spero vi piaccia 
> comunque
> ---
>
> Uss Baffin – Ufficio del Capitano - 12 Gennaio – ore 8:35
>
> I due Capitani entrarono all'interno della stanza con passo deciso.
> “Le argomentazioni addotte da Brown e Volkoff avevano un senso. – 
> affermò l'andoriana, entrata per prima, mentre si dirigeva verso la 
> propria scrivania. - Lo studio dell'interazione fra queste due specie 
> potrebbe realmente portarci a comprendere meglio i Borg ...”
> “Potrebbe. - replicò Suri, accomodandosi nella sedia posta di fronte 
> ad Enizia. - così come potrebbe rivelarsi un buco nell'acqua.”
> L'andoriana sospirò, muovendo lievemente le antenne e abbassando lo 
> sguardo prima di replicare.
> “Capisco il suo punto di vista e lo condivido. - si lasciò andare 
> sulla poltrona – In condizioni normali, non mi sognerei mai di 
> intervenire, ma la nostra non è una situazione normale.- Suri rimase 
> in silenzio, piantando gli occhi sulla collega mentre quest'ultima 
> continuava nella sua esposizione – Siamo soli, lontani da casa ed in 
> balia degli eventi. Dobbiamo avere qualche asso nella manica. Senza 
> contare che abbiamo già interagito con loro, involontariamente, ma lo 
> abbiamo fatto.”
> “Ciò non significa che dobbiamo reiterare l'errore. - intervenne 
> finalmente la vulcaniana – tutto ciò che dovremmo fare e andarcene 
> semplicemente.“
> “Riuscirebbe a dormire sapendo di essere in qualche modo complice di 
> un genocidio? Riuscirebbe a non pensare alle eventuali possibilità 
> perse?” domandò l'andoriana, in un moto di stizza.
> “I Fulvi non guardano alle stelle. - affermò quindi Enizia qualche 
> attimo più tardi, in tono decisamente più sereno. - Probabilmente, non 
> arriveranno mai a possedere la curvatura. Ma come ho già detto, siamo 
> in una situazione particolare che richiede misure altrettanto 
> particolari ...”
> Le due donne si fissarono per una serie di lunghi e interminabili 
> istanti, poi finalmente Suri sfiorò il proprio comunicatore.
> =^= Signor Tynan, Signor Brheel – affermò, alzandosi dalla poltroncina 
> in cui era stata seduta fino ad allora – Preparate un dossier sulle 
> nostre scoperte e fra quindici minuti fatevi trovare in sala 
> teletrasporto uno. Suri chiudo. =^=
> “Sui diari di bordo verrà trascritto che questa è stata una decisione 
> presa da noi due e noi due soltanto.” affermò la vulcaniana rivolta 
> verso la collega, la quale accennò ad un lieve sorriso.
> “Sta bene.”
>
> Pianeta Sa'g – il mondo sotto - 12 Gennaio – ore 9:45
>
> Il professore aggrottò un sopracciglio, o perlomeno a Tynan sembrò 
> prodursi in un espressione equivalente a quella. Era difficile capire 
> la mimica facciale di un volto così diverso dallo standard a cui I 
> Federali erano abituati.
> “Fatemi capire bene – affermò l'aracnide, mantenendo un nota critica 
> nella sua voce. - sostenete che alcuni dei nostri piccoli si stanno 
> evolvendo? Quindi con le nostre procedure stiamo compiendo una sorta 
> di … - l'aracnide sembrò fermarsi, alla ricerca della parola giusta da 
> utilizzare - … una sorta di genocidio?”
> “Esatto. - replicò prontamente Tynan con eccessiva foga, prima di 
> accorgersi dell'occhiata lanciatagli dal proprio Capitano poco 
> distante. Immediatamente, il Trill cercò di argomentare la propria 
> affermazione, mostrando rapidamente all'arcnide i dati che Suri aveva 
> richiesto in precedenza. - I nostri studi hanno rivelato che alcuni 
> dei vostri … - il Trill si fermò, come poco prima aveva fatto il 
> Professore. In qualità di Xeno-Biologo, provava una repulsione a dir 
> poco viscerale nell'essere costretto ad utilizzare un termine 
> improprio per definire una nuova specie. Un termine che accomunava in 
> quella maniera i suoi compagni a quegli immondi carnefici a otto 
> zampe. Oppure forse, più semplicemente, era il legame telepatico che 
> aveva instaurato qualche ora prima a provocare quella reazione. Fu 
> Timeran a completare quella frase per lui. - … dei vostri piccoli, ha 
> sviluppato un meccanismo di interconnessione molto più complesso 
> rispetto a quello che voi cercate di inibire. A quanto pare, si sono 
> trasformati in un organismo diverso, una sorta di essere unico.”
> “Perdonate il mio scetticismo. - intervenne l'aracnide, allungando un 
> arto peloso verso la mano di Tynan, cercando di agguantare il padd. 
> Brennon osservò per un paio di lunghissimi secondi, con malcelato 
> timore, quella strana appendice che doveva essere la mano 
> dell'artropode, prima di porgergli la raccolta di informazioni. - Ma 
> come vi ho già detto in precedenza, sono più che sicuro che quelli in 
> superficie non siano altro che i nostri piccoli. Nulla di più. - il 
> Professore iniziò a leggere attentamente il contenuto della banca dati 
> che aveva fra le mani, cercando d'interpretare come meglio poteva quel 
> metodo di rappresentazione così alieno. - Qualunque cosa pensiate di 
> aver scoperto avrà sicuramente qualche spiegazione razionale. 
> L'emergere di un genoma secondario nel corso dell'ultima covata è 
> altamente improbabile. Dopotutto non si è mai verificato in precedenza 
> … e usiamo la stessa procedura da generazioni...”
> Tynan si mosse, pronto ad intervenire, ma Suri lo fermò immediatamente 
> con un gesto della mano.
> “Questo non significa che non sia possibile. - puntualizzò il 
> Capitano, nel suo tipico tono privo di connotazioni particolari, 
> impossibilitata ad esprimere il concetto in maniera più conciliante. - 
> La decisione è vostra, ma abbiamo convenuto esporvi i fatti così come 
> li abbiamo scoperti sia la scelta migliore.”
> L'aracnide spostò un paio di volte lo sguardo dalla vulcaniana allo 
> strumento che stringeva fra le mani, prima di volgersi verso il 
> Consigliere della Curie, posta a pochi passi da loro.
> “Esamineremo i dati che ci avete fornito … - affermò in tono dubbioso 
> l'aracnide, dopo mezzo minuto di religioso silenzio. - … vi faremo 
> sapere al più presto.”
> I tre non replicarono verbalmente, limitandosi ad osservare il grosso 
> aracnide lasciare la stanza, dirigendosi verso il centro della struttura.
> “Pensate che siamo riusciti a convincerlo?” domandò Timeran, 
> avviandosi verso la superficie.
> “Non lo so. - affermò candidamente l'altro Trill, lasciandosi sfuggire 
> un sospiro carico d'apprensione. - Mi è sembrato molto sicuro delle 
> sue posizioni.”
> “Abbiamo fatto quello che potevamo. - s'intromise Suri, senza 
> rivolgere direttamente lo sguardo verso i due Trill – Abbiamo appena 
> comunicato loro informazioni che potrebbero far cedere le fondamenta 
> della loro civiltà. Un po' di titubanza è comprensibile.”
> Tynan si produsse in un espressione afflitta. Malgrado le capacità 
> telepatiche guadagnate qualche ora prima avessero rapidamente iniziato 
> a scemare in una serie di echi lontani, le sensazioni provate e i 
> ricordi acquisiti durante il breve contatto con la mente di quella 
> “moltitudine aracnidea” erano ancora vive, impresse a fuoco nella sua 
> mente.
>
> Pianeta Sa'g – il mondo sotto – Laboratorio del Professore - 12 
> Gennaio – ore 10:00
>
> Il Professore, intento a cercare di decifrare i dati presenti sul padd 
> che gli era stato consegnato, non si accorse dell'arrivo di una figura 
> alle sue spalle.
> “Cosa volevano i bipedi?” affermò la figura parlando nella lingua 
> nativa. Il Professore, preso alla sprovvista in un attimo di 
> concentrazione, trasalì, poi però si volse lentamente verso il proprio 
> simile, seminascosto dall'oscurità.
> “Condividere informazioni … - iniziò in maniera alquanto laconica, in 
> tono piuttosto calmo. Si produsse in quello che probabilmente doveva 
> essere un sorriso triste, poi si volse nuovamente in avanti, 
> riprendendo la faticosa lettura e articolando la sua spiegazione. - … 
> hanno scoperto che i piccoli presenti sulla superficie appartengano a 
> due specie diverse ...”
> L'altra figura emise un suono preoccupato, forse volto ad esprimere 
> stupore o forse semplice dissenso, muovendosi poi rapidamente verso il 
> centro della stanza, decisamente più luminoso. Di una tonalità diversa 
> rispetto a quella del suo simile che si faceva chiamare Professore, 
> appariva decisamente più affine al color melograno. Questo aracnide 
> poi, sembrava possedere forme più affusolate e appendici più minute, 
> malgrado le dimensioni dei due quasi si eguagliassero.
> “No … - affermò l'aracnide di differente colore, cercando di sbirciare 
> il contenuto del padd. - … è troppo presto … non sono ancora pronti!”
> “Lo so … - rispose in tono affranto l'altro. - Se la notizia di una 
> nuova specie divenisse di dominio pubblico, ci obbligherebbero ad 
> attuare un epurazione di massa ... tutta la covata andrebbe perduta … “
> “Anni di selezioni genetiche mirate, di segretezza … gettati al vento 
> … - l'aracnide color melograno scosse tristemente il capo - … cosa 
> intendi fare?”
> “Non lo so … - ammise candidamente il Professore, volgendosi verso 
> l'altro aracnide - … non voglio nuocere ai Federali … malgrado vengano 
> dalle stelle, malgrado non capiscano i nostri modi, non sono cattive 
> persone … - riprese il padd fra i lunghi arti, osservandolo per una 
> frazione di secondo prima di continuare - … dobbiamo trovare il modo 
> di allontanarli ...”
>
> Uss Baffin – Sala Ologrammi 1 – Contemporaneamente
>
> Era da un ormai un paio di minuti abbondanti che, senza proferir 
> parola, Alan era intento ad osservare Sorin immettere i dati dei 
> rilevamenti, in modo da ricostruire la simulazione olografica dello 
> strano essere che Tynan e Volkoff avevano incontrato sulla superficie 
> del pianeta.
> Il Capitano aveva intimato all'Ufficiale Scientifico di predisporre 
> quella simulazione, così da poter procedere allo studio di queste 
> strane creature telepatiche. Quest'ultimo poi aveva richiesto l'aiuto 
> sia dell'Ingegnere Capo, per essere sicuro di non commettere errori 
> nella parte tecnica, che di Volkoff, che aveva visto l'essere in 
> azione, ma la costruzione della simulazione sembrava andare per le 
> lunghe. Alan si era offerto nuovamente più volte, ma il mezzosangue 
> vulcaniano pareva incespicare maggiormente sulla parte di sua 
> competenza, piuttosto che su quella tecnica.
> “Svegliami se ha bisogno di me ...” ironizzò a bassa voce l'Ingegnere 
> Capo, sporgendosi lievemente verso il gigante russo appoggiato ad una 
> parete a meno di un passo da lui.
> Piotr replicò con un accenno di sorriso, prima di spostare lo sguardo 
> verso Sorin, intento a controllare con eccessivo scrupolo un padd 
> similare a quello che Tynan aveva portato con se e consegnato al 
> Professore.
> “Credi che ci siano problemi? Sono venti minuti che ricontrolla i dati 
> ...”
> “Più di un problema. Innanzitutto, malgrado sia vulcaniano solo per 
> metà, vi sento benissimo … - affermò l'Ufficiale Scientifico, dopo 
> aver lasciato che Piotr terminasse di parlare, volgendosi verso i due 
> e compiendo qualche passo nella loro direzione. - … secondariamente, 
> io e il Comandante Tynan avevamo ipotizzato che questa evoluzione 
> della specie fosse spontanea ed estremamente rapida, ma ad un 
> ulteriore esame è evidente che non lo sia.”
> “Cosa intende?” domandò Volkoff, cercando di fissare negli occhi il 
> mezzosangue, malgrado la differenza di altezza.
> “E' altamente improbabile, quasi impossibile, che due specie si 
> modifichino in tal modo nel giro di una sola generazione in maniera 
> naturale. - rispose prontamente il mezzosangue. - Molto più probabile 
> se viene predisposto uno studio eugenetico a monte.”
> “Quindi, loro sanno della nuova specie?”
> “Probabilmente. - replicò secco Sorin, prima di far rimbalzare lo 
> sguardo da un ufficiale all'altro. - Se dovessi azzardare un'ipotesi, 
> direi che stanno cercando di forzare un'evoluzione della specie 
> attraverso il metodo più antico.”
> “Sopravvive solo chi si adatta a ciò che lo circonda ...” aggiunse 
> alla fine Brown.
>
> Pianeta Sa'g – Superficie - 12 Gennaio – ore 10:05
>
> La piccola delegazione Federale, appena giunta in superfice, stava 
> attendendo di essere teletrasportati di nuovo a bordo della nave, 
> quando Timeran si rese conto di un comportamento anomalo da parte del 
> collega della stessa razza.
> “Tutto a posto?” domandò a Tynan, il quale si teneva le tempie con due 
> dita, in preda forse al dolore o forse più semplicemente ad un 
> capogiro.Il Trill le rivolse un'occhiata provata, un misto di 
> stanchezza e disagio.
> “Si … - rispose a fatica, attirando l'attenzione anche del Capitano - 
> … ma improvvisamente le voci e le sensazioni si sono riacutizzate … - 
> Tynan scosse la testa, in evidente stato confusionale, prima di 
> correggersi poco dopo - … chiedono … non ne sono sicuro …”
> Il Capitano fece un passo verso il Trill, toccandogli un braccio come 
> per rendergli noto della sua presenza. Aprì la bocca per dire 
> qualcosa, ma prima che potesse farlo, un piccolo rivolo di sangue 
> inziò a scendere dal naso di Tynan.
> “… un incontro ...” affermò flebilmente il Trill, prima di cadere a 
> terra svenuto.
>
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