[Stml9] 4.10 - Tynan - Evoluzione Volontaria

Tenente Samak ten.samak a gmail.com
Lun 22 Giu 2015 11:34:38 CEST


ahahhaha Vero Maddy!!
Come quando all' Uni tutti dicevano di non essere pronti e poi prendevano
30!

:D




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Comandante Samak
Ufficiale Tattico Capo
USS Baffin
Progetto Pythaes - Delta Quadrant
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Email: ten.samak a gmail.com
Sype: dolcevoloo
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Il giorno 22 giugno 2015 11:32, Maddalena <vampitrill a gmail.com> ha scritto:

>  Arrivato e letto. A me è piaciuto molto.
> Come mai tutti ultimamente scrivono che il brano non è un granchè e poi
> quello che viene mandato è sempre bello? XD
>
> Maddy
>
>
> Il 22/06/2015 10:25, Lt. Cmdr. Brennon Boram Tynan ha scritto:
>
> Non chiedetemi il motivo perchè lo ignoro (ni), ma la mailing list sono
> due giorni che rifiuta i miei messaggi (mandandomeli in moderazione)
> adducendo che superano la dimensione massima supportata (quindi il motivo
> lo so) di xx byte, anche se ignoro il motivo di ciò dato che non ho fatto
> nulla di diverso dal solito ... speriamo che stavolta passi ...
> Avviso, non è un granchè e non è nemmeno troppo lungo, ma inizialmente
> avevo pure pensato di chiudere la missione, poi però in corso d'opera
> (quasi allo scadere del termine, a dir la verità) mi è venuta un'altra idea
> che poi ho sviluppato, mica tanto, ma vabbè ... spero vi piaccia comunque
> ---
>
> Uss Baffin – Ufficio del Capitano - 12 Gennaio – ore 8:35
>
> I due Capitani entrarono all'interno della stanza con passo deciso.
> “Le argomentazioni addotte da Brown e Volkoff avevano un senso. – affermò
> l'andoriana, entrata per prima, mentre si dirigeva verso la propria
> scrivania. - Lo studio dell'interazione fra queste due specie potrebbe
> realmente portarci a comprendere meglio i Borg ...”
> “Potrebbe. - replicò Suri, accomodandosi nella sedia posta di fronte ad
> Enizia. - così come potrebbe rivelarsi un buco nell'acqua.”
> L'andoriana sospirò, muovendo lievemente le antenne e abbassando lo
> sguardo prima di replicare.
> “Capisco il suo punto di vista e lo condivido. - si lasciò andare sulla
> poltrona – In condizioni normali, non mi sognerei mai di intervenire, ma la
> nostra non è una situazione normale.- Suri rimase in silenzio, piantando
> gli occhi sulla collega mentre quest'ultima continuava nella sua
> esposizione – Siamo soli, lontani da casa ed in balia degli eventi.
> Dobbiamo avere qualche asso nella manica. Senza contare che abbiamo già
> interagito con loro, involontariamente, ma lo abbiamo fatto.”
> “Ciò non significa che dobbiamo reiterare l'errore. - intervenne
> finalmente la vulcaniana – tutto ciò che dovremmo fare e andarcene
> semplicemente.“
> “Riuscirebbe a dormire sapendo di essere in qualche modo complice di un
> genocidio? Riuscirebbe a non pensare alle eventuali possibilità perse?”
> domandò l'andoriana, in un moto di stizza.
> “I Fulvi non guardano alle stelle. - affermò quindi Enizia qualche attimo
> più tardi, in tono decisamente più sereno. - Probabilmente, non arriveranno
> mai a possedere la curvatura. Ma come ho già detto, siamo in una situazione
> particolare che richiede misure altrettanto particolari ...”
> Le due donne si fissarono per una serie di lunghi e interminabili istanti,
> poi finalmente Suri sfiorò il proprio comunicatore.
> =^= Signor Tynan, Signor Brheel – affermò, alzandosi dalla poltroncina in
> cui era stata seduta fino ad allora – Preparate un dossier sulle nostre
> scoperte e fra quindici minuti fatevi trovare in sala teletrasporto uno.
> Suri chiudo. =^=
> “Sui diari di bordo verrà trascritto che questa è stata una decisione
> presa da noi due e noi due soltanto.” affermò la vulcaniana rivolta verso
> la collega, la quale accennò ad un lieve sorriso.
> “Sta bene.”
>
> Pianeta Sa'g – il mondo sotto - 12 Gennaio – ore 9:45
>
> Il professore aggrottò un sopracciglio, o perlomeno a Tynan sembrò
> prodursi in un espressione equivalente a quella. Era difficile capire la
> mimica facciale di un volto così diverso dallo standard a cui I Federali
> erano abituati.
> “Fatemi capire bene – affermò l'aracnide, mantenendo un nota critica nella
> sua voce. - sostenete che alcuni dei nostri piccoli si stanno evolvendo?
> Quindi con le nostre procedure stiamo compiendo una sorta di … - l'aracnide
> sembrò fermarsi, alla ricerca della parola giusta da utilizzare - … una
> sorta di genocidio?”
> “Esatto. - replicò prontamente Tynan con eccessiva foga, prima di
> accorgersi dell'occhiata lanciatagli dal proprio Capitano poco distante.
> Immediatamente, il Trill cercò di argomentare la propria affermazione,
> mostrando rapidamente all'arcnide i dati che Suri aveva richiesto in
> precedenza. - I nostri studi hanno rivelato che alcuni dei vostri … - il
> Trill si fermò, come poco prima aveva fatto il Professore. In qualità di
> Xeno-Biologo, provava una repulsione a dir poco viscerale nell'essere
> costretto ad utilizzare un termine improprio per definire una nuova specie.
> Un termine che accomunava in quella maniera i suoi compagni a quegli
> immondi carnefici a otto zampe. Oppure forse, più semplicemente, era il
> legame telepatico che aveva instaurato qualche ora prima a provocare quella
> reazione. Fu Timeran a completare quella frase per lui. - … dei vostri
> piccoli, ha sviluppato un meccanismo di interconnessione molto più
> complesso rispetto a quello che voi cercate di inibire. A quanto pare, si
> sono trasformati in un organismo diverso, una sorta di essere unico.”
> “Perdonate il mio scetticismo. - intervenne l'aracnide, allungando un arto
> peloso verso la mano di Tynan, cercando di agguantare il padd. Brennon
> osservò per un paio di lunghissimi secondi, con malcelato timore, quella
> strana appendice che doveva essere la mano dell'artropode, prima di
> porgergli la raccolta di informazioni. - Ma come vi ho già detto in
> precedenza, sono più che sicuro che quelli in superficie non siano altro
> che i nostri piccoli. Nulla di più. - il Professore iniziò a leggere
> attentamente il contenuto della banca dati che aveva fra le mani, cercando
> d'interpretare come meglio poteva quel metodo di rappresentazione così
> alieno. - Qualunque cosa pensiate di aver scoperto avrà sicuramente qualche
> spiegazione razionale. L'emergere di un genoma secondario nel corso
> dell'ultima covata è altamente improbabile. Dopotutto non si è mai
> verificato in precedenza … e usiamo la stessa procedura da generazioni...”
> Tynan si mosse, pronto ad intervenire, ma Suri lo fermò immediatamente con
> un gesto della mano.
> “Questo non significa che non sia possibile. - puntualizzò il Capitano,
> nel suo tipico tono privo di connotazioni particolari, impossibilitata ad
> esprimere il concetto in maniera più conciliante. - La decisione è vostra,
> ma abbiamo convenuto esporvi i fatti così come li abbiamo scoperti sia la
> scelta migliore.”
> L'aracnide spostò un paio di volte lo sguardo dalla vulcaniana allo
> strumento che stringeva fra le mani, prima di volgersi verso il Consigliere
> della Curie, posta a pochi passi da loro.
> “Esamineremo i dati che ci avete fornito … - affermò in tono dubbioso
> l'aracnide, dopo mezzo minuto di religioso silenzio. - … vi faremo sapere
> al più presto.”
> I tre non replicarono verbalmente, limitandosi ad osservare il grosso
> aracnide lasciare la stanza, dirigendosi verso il centro della struttura.
> “Pensate che siamo riusciti a convincerlo?” domandò Timeran, avviandosi
> verso la superficie.
> “Non lo so. - affermò candidamente l'altro Trill, lasciandosi sfuggire un
> sospiro carico d'apprensione. - Mi è sembrato molto sicuro delle sue
> posizioni.”
> “Abbiamo fatto quello che potevamo. - s'intromise Suri, senza rivolgere
> direttamente lo sguardo verso i due Trill – Abbiamo appena comunicato loro
> informazioni che potrebbero far cedere le fondamenta della loro civiltà. Un
> po' di titubanza è comprensibile.”
> Tynan si produsse in un espressione afflitta. Malgrado le capacità
> telepatiche guadagnate qualche ora prima avessero rapidamente iniziato a
> scemare in una serie di echi lontani, le sensazioni provate e i ricordi
> acquisiti durante il breve contatto con la mente di quella “moltitudine
> aracnidea” erano ancora vive, impresse a fuoco nella sua mente.
>
> Pianeta Sa'g – il mondo sotto – Laboratorio del Professore - 12 Gennaio –
> ore 10:00
>
> Il Professore, intento a cercare di decifrare i dati presenti sul padd che
> gli era stato consegnato, non si accorse dell'arrivo di una figura alle sue
> spalle.
> “Cosa volevano i bipedi?” affermò la figura parlando nella lingua nativa.
> Il Professore, preso alla sprovvista in un attimo di concentrazione,
> trasalì, poi però si volse lentamente verso il proprio simile, seminascosto
> dall'oscurità.
> “Condividere informazioni … - iniziò in maniera alquanto laconica, in tono
> piuttosto calmo. Si produsse in quello che probabilmente doveva essere un
> sorriso triste, poi si volse nuovamente in avanti, riprendendo la faticosa
> lettura e articolando la sua spiegazione. - … hanno scoperto che i piccoli
> presenti sulla superficie appartengano a due specie diverse ...”
> L'altra figura emise un suono preoccupato, forse volto ad esprimere
> stupore o forse semplice dissenso, muovendosi poi rapidamente verso il
> centro della stanza, decisamente più luminoso. Di una tonalità diversa
> rispetto a quella del suo simile che si faceva chiamare Professore,
> appariva decisamente più affine al color melograno. Questo aracnide poi,
> sembrava possedere forme più affusolate e appendici più minute, malgrado le
> dimensioni dei due quasi si eguagliassero.
> “No … - affermò l'aracnide di differente colore, cercando di sbirciare il
> contenuto del padd. - … è troppo presto … non sono ancora pronti!”
> “Lo so … - rispose in tono affranto l'altro. - Se la notizia di una nuova
> specie divenisse di dominio pubblico, ci obbligherebbero ad attuare un
> epurazione di massa ... tutta la covata andrebbe perduta … “
> “Anni di selezioni genetiche mirate, di segretezza … gettati al vento … -
> l'aracnide color melograno scosse tristemente il capo - … cosa intendi
> fare?”
> “Non lo so … - ammise candidamente il Professore, volgendosi verso l'altro
> aracnide - … non voglio nuocere ai Federali … malgrado vengano dalle
> stelle, malgrado non capiscano i nostri modi, non sono cattive persone … -
> riprese il padd fra i lunghi arti, osservandolo per una frazione di secondo
> prima di continuare - … dobbiamo trovare il modo di allontanarli ...”
>
> Uss Baffin – Sala Ologrammi 1 – Contemporaneamente
>
> Era da un ormai un paio di minuti abbondanti che, senza proferir parola,
> Alan era intento ad osservare Sorin immettere i dati dei rilevamenti, in
> modo da ricostruire la simulazione olografica dello strano essere che Tynan
> e Volkoff avevano incontrato sulla superficie del pianeta.
> Il Capitano aveva intimato all'Ufficiale Scientifico di predisporre quella
> simulazione, così da poter procedere allo studio di queste strane creature
> telepatiche. Quest'ultimo poi aveva richiesto l'aiuto sia dell'Ingegnere
> Capo, per essere sicuro di non commettere errori nella parte tecnica, che
> di Volkoff, che aveva visto l'essere in azione, ma la costruzione della
> simulazione sembrava andare per le lunghe. Alan si era offerto nuovamente
> più volte, ma il mezzosangue vulcaniano pareva incespicare maggiormente
> sulla parte di sua competenza, piuttosto che su quella tecnica.
> “Svegliami se ha bisogno di me ...” ironizzò a bassa voce l'Ingegnere
> Capo, sporgendosi lievemente verso il gigante russo appoggiato ad una
> parete a meno di un passo da lui.
> Piotr replicò con un accenno di sorriso, prima di spostare lo sguardo
> verso Sorin, intento a controllare con eccessivo scrupolo un padd similare
> a quello che Tynan aveva portato con se e consegnato al Professore.
> “Credi che ci siano problemi? Sono venti minuti che ricontrolla i dati ...”
> “Più di un problema. Innanzitutto, malgrado sia vulcaniano solo per metà,
> vi sento benissimo … - affermò l'Ufficiale Scientifico, dopo aver lasciato
> che Piotr terminasse di parlare, volgendosi verso i due e compiendo qualche
> passo nella loro direzione. - … secondariamente, io e il Comandante Tynan
> avevamo ipotizzato che questa evoluzione della specie fosse spontanea ed
> estremamente rapida, ma ad un ulteriore esame è evidente che non lo sia.”
> “Cosa intende?” domandò Volkoff, cercando di fissare negli occhi il
> mezzosangue, malgrado la differenza di altezza.
> “E' altamente improbabile, quasi impossibile, che due specie si
> modifichino in tal modo nel giro di una sola generazione in maniera
> naturale. - rispose prontamente il mezzosangue. - Molto più probabile se
> viene predisposto uno studio eugenetico a monte.”
> “Quindi, loro sanno della nuova specie?”
> “Probabilmente. - replicò secco Sorin, prima di far rimbalzare lo sguardo
> da un ufficiale all'altro. - Se dovessi azzardare un'ipotesi, direi che
> stanno cercando di forzare un'evoluzione della specie attraverso il metodo
> più antico.”
> “Sopravvive solo chi si adatta a ciò che lo circonda ...” aggiunse alla
> fine Brown.
>
> Pianeta Sa'g – Superficie - 12 Gennaio – ore 10:05
>
> La piccola delegazione Federale, appena giunta in superfice, stava
> attendendo di essere teletrasportati di nuovo a bordo della nave, quando
> Timeran si rese conto di un comportamento anomalo da parte del collega
> della stessa razza.
> “Tutto a posto?” domandò a Tynan, il quale si teneva le tempie con due
> dita, in preda forse al dolore o forse più semplicemente ad un capogiro.Il
> Trill le rivolse un'occhiata provata, un misto di stanchezza e disagio.
> “Si … - rispose a fatica, attirando l'attenzione anche del Capitano - … ma
> improvvisamente le voci e le sensazioni si sono riacutizzate … - Tynan
> scosse la testa, in evidente stato confusionale, prima di correggersi poco
> dopo - … chiedono … non ne sono sicuro …”
> Il Capitano fece un passo verso il Trill, toccandogli un braccio come per
> rendergli noto della sua presenza. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma
> prima che potesse farlo, un piccolo rivolo di sangue inziò a scendere dal
> naso di Tynan.
> “… un incontro ...” affermò flebilmente il Trill, prima di cadere a terra
> svenuto.
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