[Stml9] [4.04 - Bhreel - Scomparsi]

Maddalena vampitrill a gmail.com
Lun 2 Mar 2015 14:11:35 CET


Volkoff è superman! E' il nostro eroe.
Non necessariamente... potrebbe essere anche sul pianate. Non si sa poi 
se chi le parla voglia ammazzarla o salvarla.
Cioè io ho un'idea... ma lascio a chi viene dopo.

Maddy

Il 02/03/2015 14:03, Franco Carretti ha scritto:
> Ottimo pezzo, mi piace.
> Volkoff sembra sempre più superman :D
> Quindi ricapitolando qualcuno l'ha teletrasportata via?
> *Sent:* Monday, March 02, 2015 at 1:34 PM
> *From:* Maddalena <vampitrill a gmail.com>
> *To:* "Progetto Pytheas" <stml9 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml9] [4.04 - Bhreel - Scomparsi]
> Ecco qua, ho cercato di non metterci tempi biblici.
> Sto seguendo un'idea precisa e ho cercato di dare qualche indizio, ma 
> naturalmente dipenderà da chi scrive dopo.
>
> Spero vi piaccia,
> Maddy
>
> ------------------------------------
>
> *Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 – 03.37*
>
> La luce era vivida, abbagliante, accecante.
>
> Riusciva a percepirla anche dietro le palpebre chiuse, come se 
> qualcuno le stesse puntando in faccia la luce di un intero sole. Le 
> faceva dolere gli occhi.
>
> Cercò di voltare la testa. Il dolore nauseante che aveva provato era 
> scomparso ma i suoi arti sembravano pesare il triplo del normale. 
> Percepiva il freddo del metallo su cui era disteso il suo corpo, la 
> morbidezza della coperta che la avvolgeva, stringendola da ogni lato.
>
> Cercò di voltare la testa per sottrarsi a quella luce che sembrava 
> volerle trapanare il cervello, ma il suo gesto non ebbe alcun risultato.
>
> Il panico si fece largo nella nebbia dello stordimento ma non 
> raggiunse il livello che si sarebbe aspettata. Si rendeva conto che la 
> consapevolezza di essere in un luogo sconosciuto e in condizioni 
> fisiche quanto meno precarie avrebbe dovuto suscitare in lei una 
> reazione un po' più violentadel vago senso di paura mista a curiosità 
> che stava provando. Un po' più appropriata.
>
> Ma al momento attuale, quella sembrava l'unica reazione disponibile.
>
> Si chiese vagamente se avesse avuto un incidente. Forse il tizio della 
> stiva di carico le aveva sparato, alla fine.
>
> No, erano passati anni. Non poteva essere lui.
>
> Perchè mai ci stava pensando ora.
>
> Si sentiva come se qualcuno l'avesse picchiata con una mazza, per cui 
> forse un membro del suo gruppo l'aveva colpita. Non che avessero armi 
> sofisticate al campo, ma un bastone avrebbero potuto brandirlo anche 
> nello stato regredito in cui si trovavano.
>
> Per un attimo la sua mente inseguì un pensiero riguardante il fascino 
> dello studio antropologico che avrebbe potuto ricavarne. Ma le sfuggì 
> subito, come un pesciolino da una rete a maglie troppo larghe. E poi 
> il punto su cui avrebbe dovuto concentrarsi era dove si trovava lei.
>
> Ma dove si trovava lei?
>
> Qualcosa le sfiorò il braccio. L'istinto fu quello di ritrarsi, ma il 
> suo sforzo ebbe lo stesso deprimente risultato del tentativo di 
> voltare la testa. Una nuova ondata di panico, legato questa volta ad 
> un pensiero terrorizzante, profondo e radicato in lei di cose 
> striscianti.
>
> "Stia calma... come si sente?"
>
> Una voce la raggiunse, facendo breccia nella nebbia che le avviluppava 
> il cervello.
>
> "Riesce a muoversi? Ad aprire gli occhi?"
>
> La voce non era minacciosa, ma aveva un che di strano che non riusciva 
> a identificare. Pareva quasi asessuata.
>
> "Io... cosa?" domandò, la voce gracchiante e rasposa. Parlare le 
> costava uno sforzo maggiore di quello che avrebbe dovuto.
>
> "Riesce ad aprire gli occhi?" riprese la voce
>
> Timeran li aprì.
>
> *USS Baffin - Plancia -**11 Gennaio 2395 – 03.44*
>
> Enizia aggrottò le sopracciglia e mosse lievemente le antenne. Non 
> mostrò il disappunto che aveva provato al rapporto del suo ufficiale 
> scientifico e, vista la situazione, fu uno sforzo encomiabile.
>
> "Com'è possibile? Da qualche parte deve essere..."
>
> "In verità, ci sono molte spiegazioni, Capitano, " cominciò Sorin con 
> noiosa e piatta precisione vulcaniana.
>
> "Se il consigliere Brheel si trovasse in un luogo schermato ai nostri 
> sensori, come un giacimento di minerale o una grotta collocata in 
> profondità nel sottosuolo, non potremmo rilevare i suoi segni vitali. 
> Lo stesso accadrebbe se il consigliere disponesse di un congegno 
> appositamente progettato o si trovasse in una zona ad alte emissioni 
> elettromagnetiche."
>
> L'andoriana si voltò nella sua direzione, le braccia incrociate al 
> petto e un espressione talmente scettica in volto che tutti in 
> plancia, tranne Sorin e Samak, intuirono che la domanda successiva non 
> avrebbe richiesto alcuna risposta.
>
> "E quante possibilità ci sono che laggiù abbiano un dispositivo del 
> genere?"
>
> "Tenuto conto della situazione, direi che le probabilità sono 
> approssimativamente stimabili..."
>
> Il capitano alzò una mano, fermando la precisa esposizione che certo 
> sarebbe seguita.
>
> "Naturalmente se il consigliere fosse morta, non rileveremmo i suoi 
> segni vitali."
>
> "No, Capitano."
>
> La situazione stava prendendo una piega che non le piaceva. Tornò con 
> lo sguardo al visore principale che mostrava l'amena località di 
> vacanza prescelta dall'equipaggio ruotare lentamente sotto di loro. 
> Località di vacanza che si era appena inghiottita il loro consigliere.
>
> Per quello che ne sapevano, poteva essersi persa, essere inciampate in 
> una radice e aver battuto la testa su un maledetto sasso, oppure 
> essere stata divorata da qualcosa di zannuto e con più zampe di quel 
> che sarebbe auspicabile.
>
> Una tranquilla vacanza. Certo.
>
> "Samak, non appena i canali di comunicazione tornano utilizzabili, ho 
> bisogno di parlare con la squadra di sbarco."
>
> * O, almeno, con quelli di loro che sono ancora in grado di rispondermi. *
>
> *Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 – 03.48*
>
> La corsa attraverso il bosco all'inseguimento della creatura era stata 
> un incubo, almeno per quanto lo riguardava. Tynan aveva ovviamente 
> praticato l'attività sportiva obbligatoria richiesta durante il 
> periodo accademico e possedeva in corpo più in forma della maggior 
> parte dei civili ma non era abituato a percorrere al galoppo un 
> intrico di alberi e sottobosco, specialmente con una tuta ambientale 
> dalla dubbia comodità indosso.
>
> Per tutto il tempo non aveva fatto altro che arrancare tra la 
> vegetazione, tentando di tenere il passo e di non perdere nulla di ciò 
> che aveva intorno e inciampando in una quantità impensabile di 
> ostacoli tra cui pietre, radici, felci, rampicanti e i suoi stessi piedi.
>
> Ora si trovava piegato sulle ginocchia al margine della radura, 
> tentando di imparare di nuovo a respirare.
>
> Volkoff dal canto suo, sembrava muoversi con agilità e scioltezza 
> anche in quell'ambiente ostile. Nonostante la mole non trascurabile 
> non aveva nemmeno il fiatone. Fresco come una rosa, sembrava appena 
> sceso dal letto.
>
> * Ha le rotelle sotto i piedi?*
>
> Il trill alzò lo sguardo e la lieve invidia mista a stupore che aveva 
> provato nei confronti del collega lasciò il passo alla curiosità.
>
> La creatura era in piedi, se così si poteva definire la sua postura, 
> immobile nella luce fioca e diffusa dell'ampia radura in cui li aveva 
> condotti. I contorni della sua figura erano mutevoli, ondeggianti, 
> come se le minuscole entità che la componevano stessero riassestando 
> la propria posizione. Un occhio meno scientifico del suo avrebbe 
> temuto un'improvvisa ricomparsa della propria cena, a quella vista.
>
> Il trill ne era affascinato.
>
> La creatura si teneva rivolta verso le strutture che campeggiavano al 
> centro dello spiazzo.
>
> La poca luce presente si rifletteva sulla loro superficie, rivelandone 
> la natura metallica. Avevano l'aspetto dei potenziatori di 
> teletrasporto che la Flotta Stellare utilizza abitualmente. Tubi 
> lunghi e sottili dotati di una base d'appoggio o di un treppiede. Ma 
> erano alti quasi il doppio ed emanavano dalla sommità una delicata 
> luce rossastra.
>
> "E quelli che diavolo sono?"
>
> La voce di Volkoff strappò Tyanan dai propri pensieri. Il tono non era 
> particolarmente allarmato ma era chiaro, almeno per il russo, che la 
> situazione era radicalmente cambiata dopo quella scoperta.
>
> Non si trattava più solo di recuperare ufficiali della flotta intenti 
> a scorrazzare per la foresta in tenute sconvenientemente succinte o di 
> studiare piccoli emettitori radio con le zampe e la passione per il 
> mimo. Su quel pianeta c'era anche qualche altro fattore in gioco. 
> Qualcosa di enormemente più complesso e potenzialmente molto più 
> pericoloso.
>
> "Strutture artificiali di qualche genere. Mi domando perchè ce le 
> abbia mostrate."
>
> Tynan sembrava prevedibilmente eccitato da quella scoperta. Quando 
> fece qualche passo avanti, estraendo il tricorder, Volkoff tese un 
> braccio.
>
> "Rimanga a distanza. Può analizzare quelle cose da qui?"
>
> "Ci sto provando."
>
> Il russo osservò il collega concentrarsi sul tricorder, ma non perse 
> di vista la creatura che non pareva più così desiderosa di 
> avvicinarsi. Il brulicare delle entità che la componevano era 
> aumentato gradualmente durante il percorso verso la radura ed era 
> diventato sufficientemente disgustoso da non prospettare nulla di 
> buono. Per nessuno.
>
> "La struttura esterna sembra essere composta da un qualche genere di 
> lega simile al duranio. Non riesco a scansionare l'interno. Sembra sia 
> schermata."
>
> "Sembra complessa per essere stata costruita da quelle cosette..."il 
> russo piegò il capo verso la creatura comporta di ragni, indicandola 
> al collega.
>
> "Sì. Inoltre emette un qualche genere di segnale di disturbo. Il 
> raggio e molto limitato e non sembra influire sui nostri apparecchi."
>
> "E allora su cosa?"
>
> Tynan alzò gli occhi sul capo della sicurezza, le sopracciglia 
> aggrottate dietro la maschera della tuta.
>
> "Non saprei, forse..."
>
> =^= Enizia a Vokoff =^=
>
> =^= Qui Volkoff. =^=
>
> La voce di Enizia, proveniente dal comunicatore era bassa e distorta, 
> ma comprensibile.
>
> =^= Tenente, state bene? Abbiamo avuto parecchie difficoltà a 
> contattarvi nell'ultima mezz'ora. =^=
>
> Volkoff e Tynan si scambiarono un'occhiata.
>
> =^= Stiamo bene, Capitano. Sono accadute alcune cose che di certo 
> troverà interessanti. Ma non abbiamo ancora trovato il consigliere 
> Bhreel. =^=
>
> =^= E' questo il punto, tenente. Non la troviamo neanche noi. =^=
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> cosa è secondaria." (La spada della Verità)
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