[Stml9] R: [4.05 - Suri - Il misterioso caso delle cellule stellate]

Lt. Cmdr. Brennon Boram Taynan brennonboramtayan a gmail.com
Lun 23 Mar 2015 15:32:42 CET


Letto ora ^_^ Perchè ho l'impressione che queste "voci" sentite dal mio 
personaggio non siano assolutamente di natura telepatica? ;P Comunque 
bel pezzo ... unica cosa ... sbaglio, magari avendo letto male o ad un 
certo punto viene citata una fantomatica "Dottoressa Jenkins"? Immagino 
che fosse la dottoressa Fuentes in realtà ... ;P

On 23/03/15 15:04, Maddalena Duci wrote:
> Risponde qualcosa di inappropriato ad una signora
> ------------------------------------------------------------------------
> Da: Tenente Samak <mailto:ten.samak a gmail.com>
> Inviato: ‎23/‎03/‎2015 14:18
> A: STML9 <mailto:stml9 a gioco.net>
> Oggetto: Re: [Stml9] [4.05 - Suri - Il misterioso caso delle cellule 
> stellate]
>
> È bellissimoooo!!!
>
> Solo che, si è interrotto in un punto sbagliato... Cosa risponde suri 
> all'eventualità di distruggere la curie???? Volevo saperlo =_="
>
> Ottimo brano!!!
>
> Il 23/mar/2015 11:55 AM "Maddalena" <vampitrill a gmail.com 
> <mailto:vampitrill a gmail.com>> ha scritto:
>
>     Bel pezzo, mi è piaciuto.
>     Siamo nei casini ovviamente... una dispersa, uno che sente le voci
>     e altri che grugniscono... poveri noi XD
>
>     Maddy
>
>     Il 23/03/2015 01:07, Elena Fuccelli ha scritto:
>
>         Pezzo interlocutorio per me... So che non è un granché, siate
>         buoni...
>
>
>         -------------------------------
>         INIZIO TRASMISSIONE
>         ------------------------------
>
>         Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 – 03.52
>
>
>         =^= Tenente, state bene? Abbiamo avuto parecchie difficoltà a
>         contattarvi nell'ultima mezz'ora. =^=
>         Volkoff e Tynan si scambiarono un'occhiata.
>         =^= Stiamo bene, Capitano. Sono accadute alcune cose che di
>         certo troverà interessanti. Ma non abbiamo ancora trovato il
>         consigliere Bhreel. =^=
>         =^= E' questo il punto, tenente. Non la troviamo neanche noi. =^=
>
>         Strano che i Fulvi non si fossero ancora fatti vivi. Blu e Rosso
>
>
>         Non poteva essere vero. Doveva esserci un errore, da qualche
>         parte. Il comandante Tynan sollevò la mano all'orecchio e
>         picchiettò leggermente nel punto dove si trovava l'auricolare
>         della tuta protettiva:
>         “Capitano? Chiedo conferma... Non rilevate la presenza del
>         consigliere Bhreel?” - domandò.
>         =^= Affermativo, comandante – rispose la voce del capitano
>         Enizia – Sul pianeta, i sensori non trovano più traccia di una
>         trill congiunta. =^=
>         Nella mente di Brennon scorsero freneticamente mille possibili
>         risposte e mille possibili dubbi. I sensori? Non potevano
>         guastarsi insieme i sensori di tutte e due le navi. Timeran
>         poteva essere caduta in una grotta profonda? Non aveva visto
>         affioramenti rocciosi durante la corsa nella foresta, ma non
>         poteva escluderlo. E se ci fossero stati dei giacimenti di
>         kelbonite, lì intorno? Avrebbero schermato i sensori... Ma
>         comunque sugli schermi sarebbero comparse delle zone bianche.
>         Invece, tutto quello che veniva rilevato dal suo tricorder
>         erano le  emissioni radio dei ragni.
>         Volkoff si era girato verso la creatura ondeggiante:
>         “Se solo potessimo parlare con loro...” - borbottò il russo.
>         “Non credo che i ragni abbiano a che fare con la scomparsa del
>         consigliere” - disse Tynan.
>         “E come fa a saperlo? - ribatté l'altro, poi scrollò le spalle
>         – Può darsi... Ma magari potrebbero dirci che cosa sta
>         succedendo qui e che cosa sono questi affari” - accennò alla
>         struttura metallica.
>         Brennon manovrò sul suo tricorder:
>         “Non trovo tracce del DNA del consigliere – disse – Non credo
>         che sia passata da qui, nella sua fuga”
>         “Questo avrei potuto dirglielo io... – disse Volkoff –Non c'è
>         modo per un umanoide di passare attraverso erba così alta
>         senza lasciare almeno qualche stelo schiacciato... Qui ci
>         siamo solo noi e quella creatura.”
>         Tynan sospirò:
>         “Se non riescono a trovarla con i sensori di due navi della
>         Flotta Stellare, non credo che ci riusciremo neanche noi.
>         Penso che l'unica cosa da fare è scoprire il piu' possibile su
>         questo posto. Soprattutto, se c'è qualcun altro, a parte quei
>         ragni”
>         Gettò un'occhiata verso la creatura, che continuava a
>         mantenere la sua evanescente forma umanoide. Sembrava
>         osservare, in attesa di qualche reazione da parte loro. O da
>         parte della struttura? Scosse la testa, e azzardò qualche
>         passo in direzione della struttura, tenendo alto di fronte a
>         sé il proprio tricorder.
>         “Cosa fa?” - domandò Volkoff, allarmato.
>         Gli fece cenno di restare dov'era:
>         “Non so se quell'arnese sia un pericolo o meno, ma ho bisogno
>         di avvicinarmi per fare qualche rilevazione – disse – Da qui
>         non riesco ad avere una visuale completa. Confrontare il
>         manufatto con quelli presenti nel database della Flotta
>         Stellare potrebbe darci qualche indizio sulla sua funzione”
>         “O se ha qualcosa a che fare con gli strani comportamenti dei
>         nostri compagni di viaggio - assentì Volkoff, con una smorfia
>         - Va bene, ma non si avvicini troppo. Dirò al teletrasporto di
>         stare pronti a portarci a bordo in ogni momento. Io intanto
>         continuo a tenere d'occhio la creatura”
>         Il trill avanzò verso la struttura, un passo dopo l'altro,
>         osservando i dati che scorrevano sul piccolo schermo del
>         tricorder. Arrivò alla prima piattaforma e si chinò a
>         controllare il treppiede su cui poggiava. Il duranio di cui
>         era composto non mostrava alcun segno di usura o di
>         esposizione alle intemperie.
>         “Qualunque cosa sia, è molto recente – concluse – E' stato
>         costruito da qualche mese al massimo. E poi...”
>         Tynan colse un movimento o forse una luce improvvisa. Sentì
>         Volkoff emettere una esclamazione di sorpresa. Si voltò
>         d'istinto, in tempo per vedere la creatura che si dissolveva,
>         come disfacendosi in mille rivoli, mentre i ragni lasciati
>         liberi fuggivano in tutte le direzioni. La radura era immersa
>         in una luce rossa lampeggiante. Sporgendosi vide che brillava
>         dalla sommità del manufatto.
>         “Via!- urlò Volkoff, premendo il comunicatore – Baffin,
>         teletrasporto d'emergenza! Tynan, venga via di là!”
>          Il trill non se lo fece ripetere. Corse via, sentendosi
>         addosso il calore della emissione luminosa.  Corse, finché il
>         suolo non scomparve da sotto i suoi stivali e la radura
>         illuminata dalla luce sanguigna non sfumò in un nugolo di
>         particelle. La corsa lo fece cadere in avanti, scivolò, si
>         ritrovò con la faccia a terra... Ma non era terra: era freddo,
>         duro come metallo. Anche la luce era fredda.
>         Avvertì delle voci. C'era qualcuno accanto a lui, qualcuno con
>         un respiro pesante. Il suo volto era familiare. Parlava, ma
>         non riusciva a capire che cosa stesse dicendo. Provò a
>         ripetere i suoni, cercando di afferrarne il significato:
>         “Sta... Bene?”
>
>
>         USS Baffin  - Infermeria
>         11 Gennaio 2395 – 04.05
>
>         “Non si è mai tolto la tuta protettiva, dottore!” - disse Volkoff.
>         “Questo vuol dire solo che dovrò esaminare anche lei,
>         comandante!” - ribatté il dottor Maurian. Il francese aveva
>         dovuto sedare il comandante Tynan per poterlo distendere sul
>         bioletto dell'infermeria. Allungò una mano verso il carrello
>         ed afferrò i piccoli sensori del monitor neurocorticale, per
>         applicarlo sulle tempie del trill. Le macchie sulla fronte
>         dell'uomo sembravano quasi sbiadite sul cuscino del bioletto.
>         “Ma io non ho alcun sintomo! - protestò il russo – ed ero
>         abbastanza lontano dalle emissioni di quella struttura, quando
>         hanno iniziato a lampeggiare”
>         “Può darsi. Ma io devo comunque sottoporla a controlli.” - il
>         dottore accennò ad una dei suoi assistenti di stendere il
>         russo sul bioletto accanto, mentre lui continuava ad esaminare
>         l'ufficiale scientifico della Curie. L'assistente si avvicinò,
>         con una espressione decisa dipinta in faccia:
>         “Andiamo, comandante! Non vorrei dover ricorrere alla forza” -
>         Volkoff misurò la piccola cinese che aveva parlato. Certo, era
>         carina – l'aveva già notata a bordo - ma con tutti i tacchi
>         gli arrivava si e no alla spalla:
>         “La forza di chi?” - domandò sardonico.
>         “Dei regolamenti della Flotta che prevedono che un ufficiale
>         non possa riprendere servizio se il medico incaricato non ha
>         dato l'ok!” - ribatté la ragazza, spingendolo verso il
>         bioletto ed afferrando un tricorder medico. Il russo dovette
>         cedere, andando a stendersi dove gli era stato indicato.
>         Si girò, sentendo aprire le porte dell'infermeria. Fece per
>         alzarsi, vedendo il capitano:
>         “Come sta?” - domandò Enizia, avvicinandosi.
>         “Io bene, capitano! - rispose Volkoff – Tynan, invece...”
>         “Non lo so ancora, capitano – intervenne l'assistente medico –
>         Ho appena iniziato l'esame. E non lo finirò mai, se non sta
>         fermo e buono sul bioletto!”
>         Volkoff le lanciò un'occhiata ferale, ma si costrinse a stare
>         zitto. Enizia si avvicinò al dottor Maurian:
>         “Può dirmi qualcosa?”
>         Il dottore scosse la testa:
>         “Non posso essere sicuro di niente, al momento. Ho prelevato i
>         dati del comandante Tynan dalla cartella clinica conservata
>         nel database della Curie. Confrontandoli con i dati del primo
>         esame, ho notato che ci sono delle modifiche alle cellule
>         stellate interne del cervelletto. Il cervelletto è la parte
>         del sistema nervoso centrale più coinvolta nell'apprendimento,
>         nel controllo motorio e nel linguaggio...”
>         “Sono danni permanenti?”
>         “Non credo, anche perché Tynan è un trill congiunto. I legami
>         sinaptici con il suo simbionte ad un primo esame risultano
>         intatti, ed il simbionte, dal canto suo, non sembra essere
>         stato toccato da... - esitò - qualunque cosa abbia causato la
>         modifica alle cellule stellate del cervelletto. Il nostro
>         ufficiale scientifico ha la fortuna di possedere un backup
>         della sua memoria personale” – disse.
>         Il capitano stava per aggiungere qualcosa, ma venne richiamata
>         dal suono del suo comunicatore:
>         =^= Capitano Suri a capitano Enizia =^=
>         “Qui Enizia” - la donna rispose.
>         =^= Come dicevano sulla Terra, ho una buona notizia ed una
>         cattiva, capitano – disse la voce dell'altra – La buona
>         notizia è che il reparto isolamento sulla Curie è stato
>         approntato a tempo di record: prima delle 24 ore che pensavamo
>         occorressero. E che abbiamo iniziato immediatamente a
>         riportare a bordo il personale contagiato =^=
>         “E la cattiva notizia?”
>         =^= Anche qualcuno degli uomini che abbiamo inviato giù per
>         controllare gli ammalati ha iniziato a comportarsi in
>         maniera... - Volkoff poteva percepire l'esitazione -
>         Inconsueta. Le tute protettive purtroppo non sono riuscite ad
>         impedire il contagio. =^=”
>         “Anche il comandante Tynan è rimasto contagiato – disse Enizia
>         - Il dottor Maurian lo sta esaminando in questo momento.”
>         =^= Mi faccia sapere se il dottore riesce a trovare una cura.
>         Suri, passo e chiudo =^=
>         Enizia si rivolse al dottore:
>         “Allora, dottore?”
>         “Non conoscendo le cause della malattia, non sono in grado di
>         formulare una diagnosi. In questo momento, sto procedendo alla
>         cieca. L'unica cosa che mi viene in mente è stimolare le
>         sinapsi del comandante, in modo che il simbionte possa
>         riscaricare le sue memorie nella mente del trill”
>         Dette un'occhiata al suo assistente più vicino:
>         “Stimolatori corticali - ordinò – carica a 150”
>         Volkoff si tese a guardare, ignorando l'assistente medico che
>         non aveva smesso di esaminarlo. Vide il corpo dell'ufficiale
>         scientifico venire scosso da un violento sobbalzo.
>         “Ancora - ordinò Maurian dopo un istante – Carica a 200!”
>         Il corpo di Tynan venne scosso nuovamente. Volkoff si tirò su
>         a sedere sul bioletto per poter spiare l'espressione del
>         dottor Maurian mentre controllava i dati che scorrevano sul
>         monitor.
>         “Novità?” - Volkoff non riuscì ad impedirsi di domandare.
>         “Non posso dirlo con certezza, ma sembra che il simbionte stia
>         reagendo. I legami sinaptici con Tynan hanno aumentato la loro
>         attività del 200 per cento... Le cellule stellate si stanno
>         connettendo, anche se in maniera differente dai tracciati
>         contenuti nella cartella clinica. Ma non potremo sapere se sta
>         bene finché non l'avrò risvegliato dalla narcosi”
>         Andò a prendere un ipospray da un carrello vicino, lo caricò
>         con una fiala di liquido chiaro, quindi lo premette sul
>         braccio dell'ufficiale scientifico. Il russo si sporse a
>         cogliere un movimento sul volto del trill, quindi vide le
>         labbra muoversi appena ed emettere un suono simile ad un
>         lamento Dopo qualche istante, Tynan aprì gli occhi. Girò la
>         testa, come se facesse fatica ad inquadrare le persone che
>         aveva accanto.
>         “Comandante...? - fece Maurian – Riesce a dirmi il suo nome?”
>         “Io... Io non capisco...”
>         “Mi dica il suo nome – ripeté il dottore – Come si chiama?”
>         “Tenente comandante... Brennon Boram Tynan...”
>         Un sorriso illuminò il volto del francese:
>         “Sa dove si trova?”
>         “Io... La testa mi fa male.. Ma non capisco... Perché parlate
>         tutti insieme?”
>
>
>
>         USS Curie, Sala riunioni 1
>         11 Gennaio 2395 – 05.50
>
>         “Telepatia?”
>         La sala riunioni 1 sembrava insolitamente vuota. Non c'era
>         Thomas Pierce, ricoverato in isolamento, come pure la sua
>         fidanzata, la dottoressa Jenkins... Anche il comandante
>         Volkoff era dovuto rimanere in infermeria, per accertamenti.
>         Mentre il consigliere Bhreel risultava ancora dispersa.
>         Adesso, erano solo loro due: Suri ed il capitano Enizia. La
>         donna aveva un aspetto stanco, di chi aveva dormito troppo
>         poco nelle ultime ore. Il suo volto esprimeva una evidente
>         preoccupazione:
>         “Si, capitano – rispose Enizia –  Tynan continua a sostenere
>         di sentire le voci di chi lo circonda nella sua testa...”
>         “Avrebbe senso, tutto sommato – rifletté Suri – Le radiazioni
>         di quel manufatto che ci è stato descritto da Volkoff
>         potrebbero aver causato un ricombinamento delle sinapsi del
>         cervelletto. Gli studi più recenti sulle popolazioni che
>         comunicano in via telepatica sostengono che abbia sede appunto
>         nel cervelletto. Chiederò ai medici che si stanno occupando
>         delle persone in isolamento  di provare ad utilizzare gli
>         stimolatori corticali”
>         Enizia scrollò la testa:
>         “Non possiamo sapere, purtroppo, se la cura che è stata
>         tentata sul comandante Tynan possa essere applicata ad altri.
>         Tynan ha – così si è espresso il dottore Maurian – una sorta
>         di backup continuo delle sue memorie”
>         “Il suo simbionte”
>         “Esatto. Non è detto quindi che la stimolazione corticale sia
>         in grado di far recuperare all'equipaggio la memoria o la
>         coscienza di sé”
>         Enizia scosse la testa:
>         “Abbiamo fatto un grave errore ad autorizzare il personale a
>         scendere a terra. Adesso... Immagino che sappia quello che
>         voglio dire”
>         “Credo di si... Se non dovessimo recuperare quelle persone,
>         non avremo abbastanza personale per governare le due
>         astronavi. Dovremo trasportarci su una sola di esse...”
>         “E far esplodere l'altra - completò Enizia, fissando dritto
>         negli occhi il capitano Suri – Dovremo far esplodere la Curie”
>
>         --------------------------
>         FINE TRASMISSIONE
>         --------------------------
>
>         Volkoff era stato superstar nei pezzi precedenti... Così ho
>         dovuto farlo mettere a riposo da una grande la metà di lui ^___^
>
>         Ciao! :-D
>         Elena
>         -- 
>         Capitano Suri
>         USS Curie
>         Progetto Pytheas - Delta Quadrant
>         -- 
>         mail: olimpia a mclink.it <mailto:olimpia a mclink.it>
>         ayesha a alice.it <mailto:ayesha a alice.it>
>         ICQ 33856678
>         _______________________________________________
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