[Stml9] R: [4.05 - Suri - Il misterioso caso delle cellule stellate]
Maddalena Duci
vampitrill a gmail.com
Lun 23 Mar 2015 15:04:58 CET
Risponde qualcosa di inappropriato ad una signora
----- Messaggio originale -----
Da: "Tenente Samak" <ten.samak a gmail.com>
Inviato: 23/03/2015 14:18
A: "STML9" <stml9 a gioco.net>
Oggetto: Re: [Stml9] [4.05 - Suri - Il misterioso caso delle cellule stellate]
È bellissimoooo!!!
Solo che, si è interrotto in un punto sbagliato... Cosa risponde suri all'eventualità di distruggere la curie???? Volevo saperlo =_="
Ottimo brano!!!
Il 23/mar/2015 11:55 AM "Maddalena" <vampitrill a gmail.com> ha scritto:
Bel pezzo, mi è piaciuto.
Siamo nei casini ovviamente... una dispersa, uno che sente le voci e altri che grugniscono... poveri noi XD
Maddy
Il 23/03/2015 01:07, Elena Fuccelli ha scritto:
Pezzo interlocutorio per me... So che non è un granché, siate buoni...
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INIZIO TRASMISSIONE
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Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 – 03.52
=^= Tenente, state bene? Abbiamo avuto parecchie difficoltà a contattarvi nell'ultima mezz'ora. =^=
Volkoff e Tynan si scambiarono un'occhiata.
=^= Stiamo bene, Capitano. Sono accadute alcune cose che di certo troverà interessanti. Ma non abbiamo ancora trovato il consigliere Bhreel. =^=
=^= E' questo il punto, tenente. Non la troviamo neanche noi. =^=
Strano che i Fulvi non si fossero ancora fatti vivi. Blu e Rosso
Non poteva essere vero. Doveva esserci un errore, da qualche parte. Il comandante Tynan sollevò la mano all'orecchio e picchiettò leggermente nel punto dove si trovava l'auricolare della tuta protettiva:
“Capitano? Chiedo conferma... Non rilevate la presenza del consigliere Bhreel?” - domandò.
=^= Affermativo, comandante – rispose la voce del capitano Enizia – Sul pianeta, i sensori non trovano più traccia di una trill congiunta. =^=
Nella mente di Brennon scorsero freneticamente mille possibili risposte e mille possibili dubbi. I sensori? Non potevano guastarsi insieme i sensori di tutte e due le navi. Timeran poteva essere caduta in una grotta profonda? Non aveva visto affioramenti rocciosi durante la corsa nella foresta, ma non poteva escluderlo. E se ci fossero stati dei giacimenti di kelbonite, lì intorno? Avrebbero schermato i sensori... Ma comunque sugli schermi sarebbero comparse delle zone bianche. Invece, tutto quello che veniva rilevato dal suo tricorder erano le emissioni radio dei ragni.
Volkoff si era girato verso la creatura ondeggiante:
“Se solo potessimo parlare con loro...” - borbottò il russo.
“Non credo che i ragni abbiano a che fare con la scomparsa del consigliere” - disse Tynan.
“E come fa a saperlo? - ribatté l'altro, poi scrollò le spalle – Può darsi... Ma magari potrebbero dirci che cosa sta succedendo qui e che cosa sono questi affari” - accennò alla struttura metallica.
Brennon manovrò sul suo tricorder:
“Non trovo tracce del DNA del consigliere – disse – Non credo che sia passata da qui, nella sua fuga”
“Questo avrei potuto dirglielo io... – disse Volkoff –Non c'è modo per un umanoide di passare attraverso erba così alta senza lasciare almeno qualche stelo schiacciato... Qui ci siamo solo noi e quella creatura.”
Tynan sospirò:
“Se non riescono a trovarla con i sensori di due navi della Flotta Stellare, non credo che ci riusciremo neanche noi. Penso che l'unica cosa da fare è scoprire il piu' possibile su questo posto. Soprattutto, se c'è qualcun altro, a parte quei ragni”
Gettò un'occhiata verso la creatura, che continuava a mantenere la sua evanescente forma umanoide. Sembrava osservare, in attesa di qualche reazione da parte loro. O da parte della struttura? Scosse la testa, e azzardò qualche passo in direzione della struttura, tenendo alto di fronte a sé il proprio tricorder.
“Cosa fa?” - domandò Volkoff, allarmato.
Gli fece cenno di restare dov'era:
“Non so se quell'arnese sia un pericolo o meno, ma ho bisogno di avvicinarmi per fare qualche rilevazione – disse – Da qui non riesco ad avere una visuale completa. Confrontare il manufatto con quelli presenti nel database della Flotta Stellare potrebbe darci qualche indizio sulla sua funzione”
“O se ha qualcosa a che fare con gli strani comportamenti dei nostri compagni di viaggio - assentì Volkoff, con una smorfia - Va bene, ma non si avvicini troppo. Dirò al teletrasporto di stare pronti a portarci a bordo in ogni momento. Io intanto continuo a tenere d'occhio la creatura”
Il trill avanzò verso la struttura, un passo dopo l'altro, osservando i dati che scorrevano sul piccolo schermo del tricorder. Arrivò alla prima piattaforma e si chinò a controllare il treppiede su cui poggiava. Il duranio di cui era composto non mostrava alcun segno di usura o di esposizione alle intemperie.
“Qualunque cosa sia, è molto recente – concluse – E' stato costruito da qualche mese al massimo. E poi...”
Tynan colse un movimento o forse una luce improvvisa. Sentì Volkoff emettere una esclamazione di sorpresa. Si voltò d'istinto, in tempo per vedere la creatura che si dissolveva, come disfacendosi in mille rivoli, mentre i ragni lasciati liberi fuggivano in tutte le direzioni. La radura era immersa in una luce rossa lampeggiante. Sporgendosi vide che brillava dalla sommità del manufatto.
“Via!- urlò Volkoff, premendo il comunicatore – Baffin, teletrasporto d'emergenza! Tynan, venga via di là!”
Il trill non se lo fece ripetere. Corse via, sentendosi addosso il calore della emissione luminosa. Corse, finché il suolo non scomparve da sotto i suoi stivali e la radura illuminata dalla luce sanguigna non sfumò in un nugolo di particelle. La corsa lo fece cadere in avanti, scivolò, si ritrovò con la faccia a terra... Ma non era terra: era freddo, duro come metallo. Anche la luce era fredda.
Avvertì delle voci. C'era qualcuno accanto a lui, qualcuno con un respiro pesante. Il suo volto era familiare. Parlava, ma non riusciva a capire che cosa stesse dicendo. Provò a ripetere i suoni, cercando di afferrarne il significato:
“Sta... Bene?”
USS Baffin - Infermeria
11 Gennaio 2395 – 04.05
“Non si è mai tolto la tuta protettiva, dottore!” - disse Volkoff.
“Questo vuol dire solo che dovrò esaminare anche lei, comandante!” - ribatté il dottor Maurian. Il francese aveva dovuto sedare il comandante Tynan per poterlo distendere sul bioletto dell'infermeria. Allungò una mano verso il carrello ed afferrò i piccoli sensori del monitor neurocorticale, per applicarlo sulle tempie del trill. Le macchie sulla fronte dell'uomo sembravano quasi sbiadite sul cuscino del bioletto.
“Ma io non ho alcun sintomo! - protestò il russo – ed ero abbastanza lontano dalle emissioni di quella struttura, quando hanno iniziato a lampeggiare”
“Può darsi. Ma io devo comunque sottoporla a controlli.” - il dottore accennò ad una dei suoi assistenti di stendere il russo sul bioletto accanto, mentre lui continuava ad esaminare l'ufficiale scientifico della Curie. L'assistente si avvicinò, con una espressione decisa dipinta in faccia:
“Andiamo, comandante! Non vorrei dover ricorrere alla forza” - Volkoff misurò la piccola cinese che aveva parlato. Certo, era carina – l'aveva già notata a bordo - ma con tutti i tacchi gli arrivava si e no alla spalla:
“La forza di chi?” - domandò sardonico.
“Dei regolamenti della Flotta che prevedono che un ufficiale non possa riprendere servizio se il medico incaricato non ha dato l'ok!” - ribatté la ragazza, spingendolo verso il bioletto ed afferrando un tricorder medico. Il russo dovette cedere, andando a stendersi dove gli era stato indicato.
Si girò, sentendo aprire le porte dell'infermeria. Fece per alzarsi, vedendo il capitano:
“Come sta?” - domandò Enizia, avvicinandosi.
“Io bene, capitano! - rispose Volkoff – Tynan, invece...”
“Non lo so ancora, capitano – intervenne l'assistente medico – Ho appena iniziato l'esame. E non lo finirò mai, se non sta fermo e buono sul bioletto!”
Volkoff le lanciò un'occhiata ferale, ma si costrinse a stare zitto. Enizia si avvicinò al dottor Maurian:
“Può dirmi qualcosa?”
Il dottore scosse la testa:
“Non posso essere sicuro di niente, al momento. Ho prelevato i dati del comandante Tynan dalla cartella clinica conservata nel database della Curie. Confrontandoli con i dati del primo esame, ho notato che ci sono delle modifiche alle cellule stellate interne del cervelletto. Il cervelletto è la parte del sistema nervoso centrale più coinvolta nell'apprendimento, nel controllo motorio e nel linguaggio...”
“Sono danni permanenti?”
“Non credo, anche perché Tynan è un trill congiunto. I legami sinaptici con il suo simbionte ad un primo esame risultano intatti, ed il simbionte, dal canto suo, non sembra essere stato toccato da... - esitò - qualunque cosa abbia causato la modifica alle cellule stellate del cervelletto. Il nostro ufficiale scientifico ha la fortuna di possedere un backup della sua memoria personale” – disse.
Il capitano stava per aggiungere qualcosa, ma venne richiamata dal suono del suo comunicatore:
=^= Capitano Suri a capitano Enizia =^=
“Qui Enizia” - la donna rispose.
=^= Come dicevano sulla Terra, ho una buona notizia ed una cattiva, capitano – disse la voce dell'altra – La buona notizia è che il reparto isolamento sulla Curie è stato approntato a tempo di record: prima delle 24 ore che pensavamo occorressero. E che abbiamo iniziato immediatamente a riportare a bordo il personale contagiato =^=
“E la cattiva notizia?”
=^= Anche qualcuno degli uomini che abbiamo inviato giù per controllare gli ammalati ha iniziato a comportarsi in maniera... - Volkoff poteva percepire l'esitazione - Inconsueta. Le tute protettive purtroppo non sono riuscite ad impedire il contagio. =^=”
“Anche il comandante Tynan è rimasto contagiato – disse Enizia - Il dottor Maurian lo sta esaminando in questo momento.”
=^= Mi faccia sapere se il dottore riesce a trovare una cura. Suri, passo e chiudo =^=
Enizia si rivolse al dottore:
“Allora, dottore?”
“Non conoscendo le cause della malattia, non sono in grado di formulare una diagnosi. In questo momento, sto procedendo alla cieca. L'unica cosa che mi viene in mente è stimolare le sinapsi del comandante, in modo che il simbionte possa riscaricare le sue memorie nella mente del trill”
Dette un'occhiata al suo assistente più vicino:
“Stimolatori corticali - ordinò – carica a 150”
Volkoff si tese a guardare, ignorando l'assistente medico che non aveva smesso di esaminarlo. Vide il corpo dell'ufficiale scientifico venire scosso da un violento sobbalzo.
“Ancora - ordinò Maurian dopo un istante – Carica a 200!”
Il corpo di Tynan venne scosso nuovamente. Volkoff si tirò su a sedere sul bioletto per poter spiare l'espressione del dottor Maurian mentre controllava i dati che scorrevano sul monitor.
“Novità?” - Volkoff non riuscì ad impedirsi di domandare.
“Non posso dirlo con certezza, ma sembra che il simbionte stia reagendo. I legami sinaptici con Tynan hanno aumentato la loro attività del 200 per cento... Le cellule stellate si stanno connettendo, anche se in maniera differente dai tracciati contenuti nella cartella clinica. Ma non potremo sapere se sta bene finché non l'avrò risvegliato dalla narcosi”
Andò a prendere un ipospray da un carrello vicino, lo caricò con una fiala di liquido chiaro, quindi lo premette sul braccio dell'ufficiale scientifico. Il russo si sporse a cogliere un movimento sul volto del trill, quindi vide le labbra muoversi appena ed emettere un suono simile ad un lamento Dopo qualche istante, Tynan aprì gli occhi. Girò la testa, come se facesse fatica ad inquadrare le persone che aveva accanto.
“Comandante...? - fece Maurian – Riesce a dirmi il suo nome?”
“Io... Io non capisco...”
“Mi dica il suo nome – ripeté il dottore – Come si chiama?”
“Tenente comandante... Brennon Boram Tynan...”
Un sorriso illuminò il volto del francese:
“Sa dove si trova?”
“Io... La testa mi fa male.. Ma non capisco... Perché parlate tutti insieme?”
USS Curie, Sala riunioni 1
11 Gennaio 2395 – 05.50
“Telepatia?”
La sala riunioni 1 sembrava insolitamente vuota. Non c'era Thomas Pierce, ricoverato in isolamento, come pure la sua fidanzata, la dottoressa Jenkins... Anche il comandante Volkoff era dovuto rimanere in infermeria, per accertamenti. Mentre il consigliere Bhreel risultava ancora dispersa.
Adesso, erano solo loro due: Suri ed il capitano Enizia. La donna aveva un aspetto stanco, di chi aveva dormito troppo poco nelle ultime ore. Il suo volto esprimeva una evidente preoccupazione:
“Si, capitano – rispose Enizia – Tynan continua a sostenere di sentire le voci di chi lo circonda nella sua testa...”
“Avrebbe senso, tutto sommato – rifletté Suri – Le radiazioni di quel manufatto che ci è stato descritto da Volkoff potrebbero aver causato un ricombinamento delle sinapsi del cervelletto. Gli studi più recenti sulle popolazioni che comunicano in via telepatica sostengono che abbia sede appunto nel cervelletto. Chiederò ai medici che si stanno occupando delle persone in isolamento di provare ad utilizzare gli stimolatori corticali”
Enizia scrollò la testa:
“Non possiamo sapere, purtroppo, se la cura che è stata tentata sul comandante Tynan possa essere applicata ad altri. Tynan ha – così si è espresso il dottore Maurian – una sorta di backup continuo delle sue memorie”
“Il suo simbionte”
“Esatto. Non è detto quindi che la stimolazione corticale sia in grado di far recuperare all'equipaggio la memoria o la coscienza di sé”
Enizia scosse la testa:
“Abbiamo fatto un grave errore ad autorizzare il personale a scendere a terra. Adesso... Immagino che sappia quello che voglio dire”
“Credo di si... Se non dovessimo recuperare quelle persone, non avremo abbastanza personale per governare le due astronavi. Dovremo trasportarci su una sola di esse...”
“E far esplodere l'altra - completò Enizia, fissando dritto negli occhi il capitano Suri – Dovremo far esplodere la Curie”
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FINE TRASMISSIONE
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Volkoff era stato superstar nei pezzi precedenti... Così ho dovuto farlo mettere a riposo da una grande la metà di lui ^___^
Ciao! :-D
Elena
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Capitano Suri
USS Curie
Progetto Pytheas - Delta Quadrant
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