[Stml9] [4.06 - Volkoff] Il mondo sotto.

Luigi Fantin alan.brown.pytheas a gmail.com
Lun 30 Mar 2015 21:42:30 CEST


Beh, io non ho fatto in tempo nemmeno a commentare il pezzo precedente di
Elena :-D
Bravi a tutti e due ho letto volentieri entrambi i racconti.
quello di Franco è in linea con quello che immaginavo io :-)
La telepatia invece non me la aspettavo: ottima trovata!

Saluti

GG

Il lunedì 30 marzo 2015, Lt. Cmdr. Brennon Boram Taynan <
brennonboramtayan a gmail.com
<javascript:_e(%7B%7D,'cvml','brennonboramtayan a gmail.com');>> ha scritto:

> Bravo Franco, ho letto il brano ora e devo dire che, come al solito, mi è
> piaciuto parecchio ... oltretutto, questo "professore" mi sta simpatico "a
> pelle" al contrario della nostra povera consigliera ;P
>
> On 29/03/15 18:22, Franco Carretti wrote:
>
>> Nonostante le vostre speranze ecco qui il mio pezzo.
>> Mi sono divertito a creare la razza dei Fulvi, soprattutto nel modo di
>> comunicare. Ho anche delle idee su cosa siano i congegni sulla superficie
>> del pianeta e qual'è il rapporto fra i Fulvi e i ragnetti ma non volevo
>> esagerare.
>> Rimango a disposizione se il prossimo vuole sentire l'idea.
>>
>> Buona lettura.
>> ===============================================================
>>
>>
>>
>> USS Baffin, Infermeria - 11 Gennaio 2395 - 06.30
>> "E perché la Curie, fra le due?" chiese il Dottor Maurian guardando
>> Enizia.
>>
>> Il Capitano della Baffin e l'ufficiale scientifico Sorin, si trovavo li
>> per porre delle domande all'ufficiale scientifico della Curie. Enizia
>> sperava che Sorin potesse aiutare Tynan ha controllare quella improvvisa
>> capacità telepatica che lo stava facendo impazzire.
>>
>> "Secondi i protocolli è stato deciso che, essendo noi in un territorio
>> ostile, è necessario proteggere prima di tutto i membri della flotta nel
>> viaggio a venire. Essendo la Baffin la nave meglio armata è la scelta più
>> sicura."
>>
>> Tynan sorrise percependo i pensieri di orgoglio e soddisfazione che
>> Enizia provava per la sua nave.
>>
>> "Capisco... comunque Capitano la risposta al suo quesito è no. Nessuno
>> degli altri può essere trattato come abbiamo fatto con il comandante."
>>
>> "Immaginavo... - borbottò Enizia sbuffando - Comandante Tynan pensa di
>> poter comunicare con quegli esseri nello stato in cui si trova? Le sue
>> nuove facoltà potrebbero aiutarci a fare qualche piccolo passo avanti."
>>
>> "Non lo so Capitano" rispose lui sovrappensiero "La possibilità c'è..."
>>
>> "Semprechè migliaia di ragni che pensano tutti insieme non lo facciano
>> impazzire!" commentò Volkoff appoggiato alla parete.
>>
>> "Già. Che idea vi siete fatti al momento?"
>>
>> "La situazione è abbastanza complessa. Qualcosa ha trasformato i nostri
>> uomini in una loro versione primitiva. Non sono state riscontrate tracce di
>> agenti atmosferici o radiazioni che possano aver provocato tale evento -
>> Tynan sembrava rilassato ora che erano tornati nel suo campo e una nuova
>> luce ardeva nei suoi occhi - Secondo. Una razza vive sul pianeta, una sorta
>> di comunità di aracnidi camaleontici che sembrano riuscire ad unirsi fra
>> loro fisicamente e mentalmente fino a creare una sola entità molto più
>> intelligente dei singoli individui."
>>
>> "Terzo. - intervenne Sorin - La squadra del tenente Volkoff ha trovato
>> degli emettitori di strana natura e funzione la cui costruzione non può
>> essere attribuita ai ragni."
>>
>> "Come può esserne certo signore?" chiese il russo
>>
>> "Principalmente perché secondo il vostro rapporto, la creatura è fuggita
>> prima dell'emissione di quel raggio come se ne avesse paura. Inoltre delle
>> creature che possono costruire quei congegni si suppone costruiscono anche
>> altre cose. Mezzi, comunicatori, abitazioni. Sul pianeta non c'è niente di
>> tecnologico tranne quei congegni. Fra parentesi ne abbiamo trovati altri.
>> L'intero pianeta è disseminato di quelle strutture ad intervalli regolari."
>>
>> "Quindi c'è qualcun altro. Qualcuno che potrebbe aver rapito il
>> Comandante Bhreel?" propose speranzosa Enizia.
>>
>> "Non posso ne confutare ne smentire." rispose freddo il vulcaniano "Ma la
>> possibilità c'è."
>>
>>
>>
>>
>> Flashback - Quarto Pianeta del sistema solare Sa'G - 11 Gennaio 2395 -
>> 03.37
>> "Io... cosa?" domandò, la voce gracchiante e rasposa. Parlare le costava
>> uno sforzo maggiore di quello che avrebbe dovuto.
>> "Riesce ad aprire gli occhi?" riprese la voce
>> Timeran li aprì.
>>
>> L'immagine che Timeran si trovò davanti, via via che i suoi occhi si
>> abituavano alla luce, sembrava nata dai suoi peggiori incubi. Un essere che
>> di umano non aveva niente, tranne che la voce, si stagliava sopra di lei.
>>
>> "Mi capisce?" chiese la creatura emettendo poi dei suoni simili a fischi
>> diretti a qualcuno alle sue spalle.
>>
>> "Si..." mormorò il consigliere reprimendo un brivido di disgusto e
>> concentrandosi per cercare di ritrovare la calma e la professionalità che
>> la contraddistinguevano. Dopotutto era un consigliere e un diplomatico,
>> aveva sempre a che fare con razze diverse, alcune delle quali non troppo
>> affascinanti. Ma i ragni... sia Timeran che il suo simbiote Bhreel
>> sembravano condividere un'avversione totale per quelle creature. Trovarsene
>> davanti una di un metro e settanta poteva ledere l'autocontrollo di
>> chiunque.
>>
>> L'essere non era nemmeno umanoide. Aveva un epistosoma di circa due metri
>> con un diametro al centro, nella parte più larga, di un metro, sorretto da
>> due paia di zampe. Il cefalotorace o almeno quello che sembrava tale, era
>> posto quasi verticalmente ed era sormontato da quella che, a tutti gli
>> affetti, si poteva indicare solo come una testa. Altre due zampe, più fini
>> e corte di quelle che lo sorreggevano, erano poste quasi all'altezza delle
>> spalle in un umanoide e sembravano fungere da braccia.
>> Gli ocelli della creatura, otto in tutto e posti simmetricamente ai lati
>> della testa, erano dotati di meccanismi di protezioni simili a occhiali
>> multifunzionali mentre all'altezza della bocca aveva una mascherina di
>> plastica trasparente.
>> Il tutto era coperto da placche chitinose di colore giallo rossiccio.
>>
>> Il comandante Bhreel sentì la pelle accapponarsi lungo tutta la schiena,
>> questo le diede l'impressione di centinaia di ragni che camminassero lungo
>> la sua spina dorsale, fantasia che andò ad acuire ancora di più la
>> sensazione.
>>
>> "Mi capisce?" ripeté l'essere toccando con una delle 'braccia',
>> terminante con una punta fine come un aculeo, un pulsante della visiera.
>>
>> Il consigliere fece cenno di si con la testa, poi decise che un cenno
>> poteva anche non avere senso per quelle creature e quindi dette voce alla
>> risposta "Si, la capisco..."
>>
>> "Si alzi lentamente, potrebbe avere problemi di equilibrio."
>>
>> Bhreel eseguì e si guardò attorno. La stanza sembrava un infermeria. Le
>> dimensioni erano enormi rispetto a quelle a cui era abituata. Si rese conto
>> che l'impressione era data dalla distanza che intercorreva fra i mobili,
>> distanza necessaria a far passare i corpi di quegli esseri.
>>
>> "Che diavolo è lei?" chiese l'essere. "Che cos'è un diavolo?" Domandò
>> subito dopo sorpreso.
>> Il consigliere lo guardò allibita e l'essere si affrettò a spiegare.
>> "Il nostro traduttore - disse toccandosi la visiera - è collegato con la
>> nostra corteccia celebrale. Io parlo, lei recepisce il messaggio e nel suo
>> cervello si formano delle immagini che mi lasciano capire cosa intende lei.
>> Se io dico ad esempio 'letto' vedo nei suoi pensieri un oggetto
>> rettangolare atto a distendere il suo corpo per riposare. Noi non usiamo
>> niente del genere quindi non potrei capire di cosa parla senza leggere i
>> suoi pensieri."
>> "Quindi siete telepati... affascinante. Qual'è il suo nome?" Rendendosi
>> conto che dal punto di vista psicologico si sentiva una vittima, Bhreel era
>> passa al contrattacco cercando di prendere in mano la situazione.
>> Il traduttore emise una serie di fischi e lamenti, come un antico modem
>> che cercasse di sintonizzarsi.
>> L'essere scosse la testa. "Mi dispiace ma credo che questo non possa
>> essere tradotto. Può chiamarmi professore... ecco si questo sembra
>> funzionare."
>> "Bene professore, io sono in Comandante Timeran Bhreel Legen della nave
>> stellare Curie. Immagino che i nomi non abbiano una traduzione quindi può
>> chiamarmi Comandante. E rispondendo alla sua precedente domanda, i diavoli
>> sono degli esseri umanoidi tratti dalle mitologie di molti pianeti. O dalla
>> religione, dipende a chi fa la domanda. Quel termine spesso viene usato
>> come rafforzativo." Pian piano la sicurezza del Consigliere prendeva sempre
>> più piede e nonostante il disgusto che provava per i ragni, si impose di
>> essere professionale.
>>
>> "Interessante. Adesso mi dica, cosa ci faceva su..." una serie di fischi
>> sostituì la parola seguente e l'essere passo ad un più generico 'pianeta'
>> per chiarire il concetto.
>>
>> "E' una lunga storia. Tutto è iniziato..."
>>
>>
>>
>> Quarto Pianeta del sistema solare Sa'G - 11 Gennaio 2395 - 07.25
>> "Immagino che con Volkoff si sentisse più tranquillo" commentò il capo
>> della sicurezza della Curie con tono fra il divertito e l'offeso.
>> "Non me ne voglia signor Jenkins ma Volkoff ha una stazza più
>> rassicurante. Ma sono certo che in quanto a sicurezza lei è capace quanto
>> lui. Stia qui e mi guardi le spalle per favore..." ordinò Boram
>> avvicinandosi alla creatura che da poco si era formata attingendo dallo
>> sciame di ragni calati dagli alberi. Per un attimo ebbe la visione del suo
>> sedere e capì che la Jenkins stava guardando quello e non le spalle.
>> Sorrise divertito.
>>
>> L'essere aveva di nuovo una conformazione umanoide. Un misto di terrore e
>> curiosità scientifica lo investiva ogni volta che posava gli occhi su
>> quella strana entità.
>>
>> "Mi capite?" Chiese cercando di inviare un pensiero con la stessa
>> intensità con cui scandiva le parole.
>>
>> "Ti capiamo..." la voce dell'essere nella sua testa era ronzante. Come
>> milioni di voci che parlano all'unisono. Il primo dubbio sorto durante la
>> riunione era che milioni di ragni equivalessero a milioni di pensieri, il
>> che avrebbe portato il trill alla pazzia. Ma secondo Sorin, il quale gli
>> aveva comunque insegnato alcune tecniche basilari vulcaniane per
>> controllare la propria mente, i ragni unendosi avrebbero condiviso i
>> pensieri formando una sola mente.
>>
>> "Non siamo qui per fare del male al vostro popolo, non sapevamo che
>> questo mondo fosse abitato."
>> "Ne siamo consapevoli." rispose l'essere
>> "Sapete cosa è successo hai nostri compagni?" l'essere parve dubbioso. Lo
>> scienziato si rese conto che quegli esseri erano talmente diversi da loro
>> che non potevano capire in cosa differiva il loro comportamento dallo stato
>> normale.
>> "Sapete chi ha costruito quelli?" provò con qualcosa di più semplice.
>> "I Fulvi." non fu una vera e propria parola, più un concetto.
>> L'abbinamento di un colore, il giallo rossiccio, ad un pericolo.
>> "E chi sono?" anche a questa domanda l'essere non aveva una risposta.
>>
>> Sapevano solo che i Fulvi provocavano dolore alla sua gente. I raggi che
>> uscivano ad intervalli regolari dalle strutture mandavano la loro mente in
>> confusione portandone alcuni alla morte e altri alla follia. Loro li
>> consideravano dei distruttori che attaccavano le colonie di suoi simili in
>> ogni parte del pianeta, senza un motivo, senza un tentativo di comunicare.
>> Un genocidio senza nessuna ragione.
>>
>>
>>
>> Quarto Pianeta del sistema solare Sa'G - Il mondo interno - 11 Gennaio
>> 2395 - Contemporaneamente
>> Bhreel guardò dove il professore stava indicando.
>> L'enorme caverna nella quale la città si trovava era illuminata come una
>> giornata di sole del pianeta sovrastante e si estendeva a perdita d'occhio.
>> Il mondo di quegli esseri era un intricato reticolo di gallerie, solcate
>> da treni ad alta velocità, che collegavano le caverne in ognuna delle
>> quali, enormi città erano state costruite con una tecnologia
>> all'avanguardia che poteva rivaleggiare tranquillamente con quella della
>> Federazione. Mentre le razze di altri mondi avevano guardato allo spazio
>> per le loro esplorazioni, questi esseri avevano fatto l'opposto.
>>
>> "Sono bellissimi, ma perchè vivete nel sottosuolo? Il vostro mondo è
>> meraviglioso." chiese la trill ammirando i giardini di cristallo che il
>> professore gli indicava.
>> "Secondo gli storici anticamente siamo stati attaccati da una razza
>> proveniente dalle stelle, esseri di carne e metallo che cercarono di
>> conquistarci. Iniziò da lì il nostro viaggio verso il centro della terra.
>> La nostra tecnologia si è sviluppata per scavare e non per volare. Un
>> vecchio detto recita: 'Se gli dei avessero voluto farci volare ci avrebbero
>> donato delle ali'".
>> "A quanto pare quel detto ha viaggiato per tutto l'universo" rispose
>> divertita la donna. Bhreel con un brivido si rese conto che solo una razza
>> in quel quadrante poteva essere definita di 'carne e metallo' e capì
>> immediatamente perchè quel popolo avesse scelto di scendere all'interno del
>> pianeta per nascondersi.
>>
>> "Adesso veniamo a noi... secondo quello che ci avete raccontato, altri
>> esseri come lei sono stati cambiati dai nostri congegni sul pianeta."
>> "Penso di si, anche se in realtà non so cosa sia successo la sopra. Ho
>> solo vaghi ricordi, alcuni dei quali piuttosto imbarazzanti." Per un attimo
>> ebbe la visione di Thomas e Luz che si accoppiavano in maniera animalesca
>> di fronte a tutti i presenti come se la cosa fosse naturale per il loro
>> stato di regressione. "Come siete riusciti a farmi tornare in me?"
>> "Grazie all'essere che porti in grembo. Non avevo mai sentito di creature
>> che portassero i propri figli internamente."
>> "Figli?" per un attimo il consigliere rimase basita ma poi la
>> comprensione arrivò "Non è mio figlio. E' un simbiote. - sorrise divertita
>> dalle sensazioni di offesa che provenivano dal simbiote Bhreel - Sul mio
>> mondo esistono due razze ben distinte: gli ospiti, cioè noi, e i simbioti
>> di cui noi ci prendiamo cura. Credo che sia un po' troppo complicato da
>> spiegare ma puoi considerarci una sola entità."
>> "Affascinante!" commentò l'essere "Comunque avevamo riscontrato alcuni
>> problemi alle vostre cellule neurali ma grazie alla creatura che porti in
>> grembo siamo riusciti a riattivare i tuoi percorsi cognitivi. E' una
>> procedura molto semplice, possiamo spiegartela in maniera da guarire gli
>> altri membri del tuo equipaggio." l'essere pareva soddisfatto di poter
>> aiutare ma la donna non era così contenta.
>>
>> "Allora c'è un problema..." commentò spaventata, possibile che i suoi
>> compagni sarebbero rimasti per sempre in quelle condizioni?
>>
>>
>>
>>
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>> Lt. Piotr Alexei Volkoff
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Tenente Comandante Alan Brown
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