[Stml9] [5.06 - Suri - Riti di passaggio]
federico pirazzoli
radm.merak a gmail.com
Gio 19 Nov 2015 16:10:16 CET
Immagino se vi capita un primo contatto in quel momento...
--
Inviato da myMail per Android giovedì, 19 novembre 2015, 03:06PM +01:00 da Monica Miodini < hannadegliiapigi a hotmail.it> :
>Evvai due equipaggi completamente sbronzi che se ne vanno in giro per la galassia...niente male ragazza, niente male davvero!!
>Baci
>Monica
>
>----------------------------------------
>> From: mf9115 a mclink.it
>> To: stml9 a gioco.net
>> Date: Wed, 18 Nov 2015 22:18:57 +0100
>> Subject: [Stml9] [5.06 - Suri - Riti di passaggio]
>>
>> Beh, vi avevo avvertito che non sono molto versata nei toni della
>> commedia, vero? E gli eventi degli ultimi giorni non hanno contribuito
>> a migliorare i mio umore. Non avevo neanche molte idee...
>>
>> Titolo: Riti di passaggio
>>
>> -----------------------------
>> INIZIO TRASMISSIONE
>> -----------------------------
>>
>> USS Curie -
>> 22 Febbraio 2395 - Ore 23,01
>>
>> La notizia non si era ancora diffusa e di questo Timeran Bhreel
>> ringraziava la propria fortuna. Filò dritta verso turboascensore,
>> tenendo gli occhi bassi in modo da non incrociare lo sguardo di
>> nessuno.
>> “Infermeria!” - ordinò, sospirando di sollievo alle porte che si
>> chiudevano.
>> Fino a quel momento, l'equipaggio aveva preso bene la situazione,
>> anzi: ne aveva tratto una sorta di sollievo, come se l'intera nave
>> stesse attraversando il carnevale di Notting Hill. Ma nessun carnevale
>> è divertente se dura troppo. Quando si fosse diffusa la notizia che le
>> stelle avevano cessato la loro risonanza e che nessuno era tornato
>> normale... Rabbrividì. Sarebbe stato difficile mantenere calmi gli
>> animi. Uomini e donne avrebbero cominciato a mettere in questione gli
>> uni l'uso che le altre facevano dei loro corpi, e viceversa. Doveva
>> prepararsi ad affrontare la situazione...
>> Le porte dell'infermeria si aprirono di fronte a lei. La trill
>> individuò Luz Fuentes, in piedi tra due bioletti. I bioletti erano
>> occupati da un uomo e una donna che Timeran conosceva appena. La sua
>> amica aveva addosso un camice troppo corto per il corpo di Thomas
>> Pierce e stava studiando i dati medici dei due pazienti che apparivano
>> su uno schermo.
>> “Sei impegnata? Devo tornare più tardi?” - domandò, dopo qualche
>> istante di imbarazzato silenzio.
>> “E' solo un test... e comunque, ho concluso” - allungò una mano per
>> abbassare una levetta – Potete andare”
>> I due si alzarono. Dopo aver lanciato un'occhiata ai dati sullo
>> schermo – la donna in una maniera apparentemente distratta che non
>> ingannò Timeran per un secondo, l'altro con un visibile nervosismo,
>> come se stesse cercando di decidere se era il caso di arrischiarsi a
>> fare domande alla dottoressa – i due si diressero verso la porta
>> dell'infermeria. La trill fissò a sua volta lo schermo, senza
>> comprendere.
>> “Stai controllando tutti gli scambiati? - domandò Timeran.
>> “No – scrollò le spalle Luz – Non potevo controllare l'intero
>> equipaggio in così poco tempo e con tutto quello che ho da fare con il
>> matrimonio. No: ho fatto test a campione, prendendoli da entrambi gli
>> equipaggi e confrontando i risultati con quelli del dottor Maurian.
>> Risultato: non ci sono modifiche nella risonanza se i corpi degli
>> scambiati si trovano su due navi diverse, vicinissimi o a distanza
>> l'uno dall'altro. Neanche mettere un campo di forze tra le persone
>> scambiate ha dato risultati significativi... E non so più che cosa
>> inventarmi!” - concluse, sfilandosi di dosso il camice e gettandolo
>> su uno dei bioletti. Si andò a sedere alla poltrona della sua
>> scrivania e Timeran la seguì:
>> “Come hai saputo che le stelle non sono più in risonanza?” - domandò
>> la trill.
>> “Mi ha chiamato il capitano. Mi ha detto che finora la situazione è
>> stata presa sottogamba e che dobbiamo trovare una cura. Se hai
>> suggerimenti in proposito li accetto volentieri perché io al momento
>> non ho la più vaga idea su che cosa fare per ritornare alla normalità.
>> Mi piace il corpo del mio fidanzato, ma devo dire che mi piacerebbe di
>> più se io fossi nel mio!”
>> Timeran allargò le mani in un gesto di resa:
>> “Neanche a me sorride l'idea di passare il resto della vita dentro un
>> corpo non mio. E che cosa succederebbe se uno dei corpi scambiati si
>> ammalasse, se morisse?”
>> “Mi sembra evidente... - Luz si mise a giocherellare distrattamente
>> con una matita - Morirebbe il vero titolare del corpo. Sono solo le
>> nostre menti ad essere convinte di appartenere ad un corpo con il
>> quale siamo in risonanza... Ma noi non abbiamo realmente lasciato i
>> nostri corpi. Resta da stabilire se la mente collegata sarebbe
>> danneggiata o se tornerebbe al proprio posto.”
>> “Non ho molta voglia di controllare” -
>> “Oh, neanche io! Ovviamente...”
>> La trill sorrise, quindi si avvicinò all'amica:
>> “Per stasera, però smettiamo di pensarci – disse – Abbiamo appena il
>> tempo di prepararci. O ti sei dimenticata che stasera abbiamo
>> prenotato il ponte ologrammi della Curie per il tuo addio al
>> nubilato?”
>> Luz rise:
>> “No, non me ne sono dimenticata. Thomas mi ha appena avvertito che sta
>> tornando sulla Baffin per il suo addio al celibato... Gli ho
>> raccomandato una serata tranquilla, con massaggi e trattamenti di
>> bellezza in una SPA. Non voglio che le olografie del mio matrimonio
>> mostrino occhiaie da notte brava!”
>>
>>
>> USS Baffin - Ponte Ologrammi -
>> 22 Febbraio 2395 - Ore 23,01
>>
>> C'erano alcune cose su cui il comandate Volkoff aveva cominciato ad
>> abituarsi. Avere un aspetto femminile era una di esse, anche se si
>> trovava spesso sconcertato dalle caratteristiche del corpo in cui si
>> trovava. Magari durante l'addio al celibato di quella sera avrebbe
>> potuto approfittare per chiedere a Brennon Tynan se anche lui provava
>> le stesse sensazioni, alle prese con il corpo di Samak come lui lo era
>> con quello del capitano Suri. Ma a proposito di Tynan, dove diavolo
>> era andato a finire?
>> “Sono qui!”
>> Volkoff si voltò, in tempo per vedere Samak uscire dal turboascensore.
>> Tynan aveva indossato un vestito leggero della vulcaniana, di un
>> colore verde acqua, che lasciava scoperte le spalle. Il russo si
>> concentrò mentalmente su apprezzamenti alla linea della scollatura
>> rivelata dal vestito e sogghignò vedendo l'ufficiale scientifico
>> arrossire imbarazzato:
>> “Anche tu stai molto bene con quella mise, sai?” - reagì Tynan,
>> alludendo all'abito civile indossato da Volkoff. L'uomo aveva
>> indossato un abito bianco latte, molto corto, che poggiava su shorts
>> neri e lunghi stivali pure bianchi. L'aveva scelto perché, colore a
>> parte, l'insieme aveva ricordato a Volkoff le olografie delle uniformi
>> della Flotta di sessanta o settant'anni prima, agli albori
>> dell'esplorazione della Galassia da parte dell'umanità.
>> “Ti piace? Sono stato molto incerto sul look che volevo stasera –
>> disse, fingendo di pavoneggiarsi, quindi rise e cambiò argomento,
>> diventando più serio - Curioso: avevo l'impressione che la telepatia
>> fosse rimasta nel tuo corpo, Bren... Che si fosse trasferita a Samak,
>> intendo!”
>> “No. Non mi dispiacerebbe scaricare il problema su qualcun altro, ma
>> non è così. Certo, ho una maggiore difficoltà a percepire i pensieri
>> altrui, come se dovessero attraversare dei passaggi prima di
>> arrivare... Però, sono sempre qui” - si batté l'indice sulla tempia.
>> “Chi è qui?” - domandò Thomas Pierce, comparendo da dietro un angolo –
>> Tutti pronti per la mia festa? O per farmi la festa?”
>> “Thomas! - disse Volkoff, fissando la divisa dell'altro con
>> disapprovazione – Ti avevo detto di venire in abito civile!”
>> “Volkoff, so che ti sembrerà strano, ma io non possiedo abiti da donna
>> – ribatté il primo ufficiale - E non potevo chiederne uno in prestito
>> proprio alla mia fidanzata per il mio addio al celibato. Lei crede che
>> in programma ci sia una serata tranquilla in una SPA!”
>> “E tu che ne sai di che cosa ci sia in programma? - corrugò la fronte
>> Volkoff, quindi fissò di sbieco Tynan, che scosse la testa:
>> “Se ci sono state spiate, non sono venute da me!”
>> “Calma... - intervenne Thomas – Non so niente. Ma non credo che
>> troverò synthalcol sul menu, non è vero?”
>> Volkoff rise:
>> “Synthalcol? Certo che no, per chi mi hai preso? Ma sarà meglio
>> entrare. Gli altri ci stanno aspettando, e io non ho voglia di far
>> sapere i fatti nostri a tutta la nave!”
>> Il programma olografico era pronto da giorni. Premette il pulsante di
>> avvio.
>>
>>
>> USS Baffin – Studio del capitano Enizia -
>> 22 Febbraio 2395 - Ore 23,45
>>
>>
>> “Dobbiamo trovare una soluzione, capitano Enizia” -
>> Questa volta, il capitano Suri aveva ignorato l'utilizzo della Sala
>> riunioni uno, preferendo andare di persona sulla Baffin ad incontrare
>> il suo omologo della Baffin. Enizia le indicò una poltrona di fronte
>> alla scrivania, quindi sedette pesantemente alla propria postazione.
>> “Sono d'accordo con lei, capitano Suri. Anche da un punto di vista
>> personale: il consigliere Appel è tutt'altro che confortevole da
>> indossare”
>> Suri lasciò trasparire una espressione di comprensione:
>> “Capisco. Sono consapevole della mia fortuna. Il corpo del comandante
>> Volkoff non mi dà molto fastidio, anche se a volte è frustrante. Gli
>> umani hanno un udito decisamente inferiore a quello normale di un
>> vulcaniano...” -
>> “La invidio”
>> Suri la fissò, sconcertata:
>> “Mi invidia? Perché?”
>> “Scusi... - disse Enizia - Una espressione che ho appreso dagli umani.
>> Non esprime una vera emozione di invidia, ma solo il desiderio di
>> partecipare della stessa fortuna”
>> “Preferirei avere la fortuna di rientrare presto nel mio corpo –
>> ribatté Suri. C'era della musica di fondo. Per un istante fu tentata
>> di chiedere ad Enizia di spegnerla o di farla spegnere, ma non
>> riusciva a capirne la provenienza, o perfino se fosse nella stessa
>> stanza. Cercò di concentrarsi sulle parole del capitano :
>> “Questo ci riporta al tema della nostra riunione. I suoi ufficiali le
>> hanno manifestato qualche idea?”
>> Enizia scosse la testa:
>> “La maggior parte dei miei ufficiali ha la testa da qualche altra
>> parte... Scusi – alzò le palme delle mani – Ho l'impressione che stare
>> in questo corpo mi stia influenzando più del dovuto. Non avevo mai
>> adoperato così tante espressioni umane nella mia vita di quanto stia
>> facendo in questi giorni. Volevo dire che la maggior parte degli
>> ufficiali superiori sono impegnati nella preparazione del matrimonio
>> di Tom Pierce con la dottoressa Fuentes e che quindi forse non hanno
>> prestato sufficiente attenzione al problema, almeno finora.
>> Considerata la situazione, e considerato anche quello che abbiamo
>> passato sul pianeta dei ragni, ho deciso di lasciare correre... Il
>> problema vero è che abbiamo dato per scontato che la situazione si
>> sarebbe risolta da sola... E nessuno, a quanto parte, si è posto
>> domande”
>> “Domande?” - la musica era più forte, più intensa. Si passò una mano
>> sulla tempia.
>> “Si, domande. Come ad esempio: i trasferimenti sono stati casuali?
>> Oppure c'è un motivo se una persona si è ritrovata nel corpo di
>> un'altra? C'era un'affinità di qualche tipo tra gli scambiati?”
>> “Confesso che non riesco a vedere alcun punto di affinità tra me ed il
>> comandante Volkoff - obiettò Suri – Lui umano di sesso maschile, io
>> vulcaniana. Lui è carnivoro, io vegetariana. Non eravamo a contatto.
>> Non eravamo nemmeno sulla stessa nave quando è avvenuto lo scambio...”
>> “Eppure sono convinta che questo sia uno spunto su cui è possibile
>> lavorare – disse con forza Enizia – Se c'è un motivo che ha
>> determinato la scelta di due persone precise per lo scambio, forse
>> sarà possibile trovare il modo per interromperlo...” - si fermò,
>> fissando Suri negli occhi:
>> “Mi segue, capitano? Mi sembra distratta!”
>> Ah... I love the colorful clothes she wears
>> “Sto bene...”
>> And the way the sunlight plays upon her hair...
>> Avvertì un senso di bagnato sulla pelle. Enizia – il volto di Appel –
>> baluginò, frammentandosi come una vetrata in pezzi. Davanti ai suoi
>> occhi delle luci dai colori acidi iniziarono a danzare con toni bruni
>> di pelle bagnata, mischiandosi e condensandosi nella sagoma di una
>> ragazza.
>> Ahh... I hear the sound of a gentle word
>> Sulle labbra avvertì il freddo del collo di una bottiglia, un sapore
>> dolce e un senso di calore bruciante si diffuse per tutto il corpo.
>> On the wind that lift her perfume through the air
>> La ragazza ballava, con l'abito che le scintillava intorno in blu
>> elettrico, in giallo, in rosso fuoco ed i
>> capelli che si attorcigliavano in spire rimandavano gli stessi colori.
>> C'erano altre sagome intorno, figure umane, umanoidi dai corpi quasi
>> nudi che danzavano immerse nelle luci brillanti. Anche il suo corpo
>> era quasi nudo, ma il calore era dentro di lei. La testa le girava e
>> tutti i tentativi per riprendere il controllo di sé sembravano vani.
>> L'impiantito era ricoperto di schiuma riflettente e raggi laser che
>> ferivano gli occhi. Doveva andare via da lì... anche se non aveva
>> alcuna idea di dove fosse. Si mosse, barcollando come su una nave
>> terrestre, scostando corpi che fra le luci non riconosceva, per
>> allontanarsi dal centro della sala. Scivolò, cadde immergendosi nella
>> schiuma che le arrivò in gola facendola tossire e ridere insieme. Era
>> assurdo, e rise come non aveva mai fatto nella sua vita e non avrebbe
>> mai fatto dopo. Arrancò per rimettersi in piedi, arrivò fino ad una
>> parete arrotondata, trovò i comandi. La porta si aprì sul corridoio e
>> cadde in avanti, dritto tra le braccia del comandante Volkoff.
>>
>>
>> USS Baffin - Infermeria -
>> 23 Febbraio 2395 - Ore 01,10
>>
>>
>> “...Non ho bevuto così tanto!” - Si difese Volkoff. L'etichetta sulla
>> uniforme di Appel, a braccia incrociate di fronte a lui, ricordava che
>> si trattava del capitano Enizia, che lo fissava con uno sguardo
>> accigliato che non prometteva niente di buono.
>> Il dottor Maurian sbuffò, obbligando il russo a stendersi sul bioletto
>> e tirando un lenzuolo sul corpo quasi nudo del capitano Suri, distesa
>> sul lettino accanto.
>> “Forse non tanto per quello cui lei è abituato – l'accusò il medico –
>> ma lei in quel momento stava occupando il corpo del capitano Suri, che
>> ha un peso molto minore del suo e quindi anche una resistenza agli
>> alcolici estremamente inferiore. Suri è stata intossicata dall'alcol
>> che lei ha bevuto. ”
>> “E io che mi chiedevo come mai della vodka così buona non mi facesse
>> alcun effetto... Almeno fino a quando non mi sono ritrovato nel mio
>> corpo, nell'ufficio del capitano Enizia. E senza ricordare affatto
>> come ci fossi arrivato!”
>> Volkoff lanciò un'occhiata in tralice al lettino accanto, sul quale
>> era stato disteso il suo corpo occupato dal capitano della Curie:
>> “Ci saranno conseguenze?” - domandò, preoccupato.
>> “Se parla di conseguenze mediche – rispose il medico - non credo che
>> vadano al di là dei postumi di una grossa sbornia. Se parla di
>> conseguenze disciplinari... Beh, questo dipende da lei” - accennò alla
>> donna distesa sul lettino.
>> “Veramente, dipende da me – intervenne il capitano Enizia – Il
>> comandante Volkoff appartiene alla mia nave, non a quella del capitano
>> Suri. E sono convinta che riuscirò a persuadere il capitano della
>> Baffin a non sporgere reclamo, visto che accidentalmente il comandante
>> ci ha fatto scoprire il sistema per interrompere la risonanza
>> provocata dalle stelle. Adesso però il problema è un altro...”
>> Volkoff la fissò in maniera interrogativa:
>> “Un...Altro?”
>> “Si. Se è una sbornia a interrompere la risonanza, dove li andiamo a
>> trovare tutti gli alcolici che servono a sbronzare due interi
>> equipaggi?”
>>
>> ---------------------------
>> FINE TRASMISSIONE
>> --------------------------
>>
>> Ciao! ;-D
>> Elena
>> --
>> Capitano Suri
>> USS Curie
>> Progetto Pytheas - Delta Quadrant
>> --
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