[Stml9] [5.04] Tynan - Contromisure

Tenente Samak ten.samak a gmail.com
Gio 15 Ott 2015 22:22:37 CEST


Verooooooo!!
Troppo divertente!
Questa missione è figa, non mi immagino la copertina che verrà fuori!
Il 15 ott 2015 10:20 PM, "Franco Carretti" <piotr_volkoff a mail.com> ha
scritto:

> Mi piace! Non so a voi, ma a me sta cosa diverte un sacco
>
> *Sent:* Thursday, October 15, 2015 at 10:06 PM
> *From:* "Bren Tayan" <brennonboramtayan a gmail.com>
> *To:* "Progetto Pytheas" <stml9 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml9] [5.04] Tynan - Contromisure
> Ciao a tutti. Ecco qui il mio pezzo. Preannuncio che non è niente di che
> ... per un sacco di tempo non ho avuto idee POI quando mi sono saltate
> fuori a mancare è stato il tempo (dover partire anche solo per tre giorni
> mi sta portando via un sacco di tempo >.>). Comunque spero vi piaccia anche
> se è parecchio "Tynan-centrico" se vogliamo dire ... ciao!
> ------
>
> [Flashback] USS Baffin  - 22 Febbraio 2395 Ore 15:45 - Alloggi Comandante
> Samak
>
> La vulcaniana stava inutilmente tentando di meditare da quando Tynan se
> n'era andato, ma era stato tutto inutile. Erano bastati pochi minuti per
> destabilizzarla in quella maniera e questo non le piaceva per niente.
> Sicuramente era colpa di quel corpo non suo, ma era passata più di un'ora
> dal loro incontro, qualunque effetto residuo avrebbe dovuto oramai
> scomparire. Invece no. Da qualche parte quel corpo doveva nascondere
> qualche segreto, capace di permettere al Trill di tirare avanti come se
> nulla fosse. Magari in quel sedere già apprezzato tempo addietro dalla
> Jenkins. No doveva fare in modo di recuperare appieno se stessa, altrimenti
> non sarebbe potuta andare avanti e svolgere i propri compiti al massimo
> delle sue potenzialità. La vulcaniana si alzò quindi in piedi con aria
> decisa. Doveva interfacciarsi con Tynan, assolutamente. Magari assieme
> sarebbero riusciti a trovare un metodo per porre fine a quell’atroce
> sensazione che continuava a pulsarle nel petto e non solo.
>
> USS Baffin -21 Febbraio 2395 - ore 22:30 - Alloggi Comandante Bhreel
>
> “Sei pronta?” domandò la dottoressa Fuentes, all'interno del corpo del
> Comandante Pierce, mentre spingeva una sedia dotata di ruole su cui era
> seduto il corpo di Brown, davanti ad uno specchio coperto da un telo.
> Lei e la sua amica tril avevano passato l'ultimo paio d'ore a discutere di
> barbe, baffi e peli corporei in generale, prima di passare all'azione,
> operando direttamente sul soggetto in questione.
> La faccenda sembrava essere diventata talmente seria che la dottoressa era
> addirittura dal collega Maurian alla ricerca degli strumenti adequati,
> prima di agire.
> La trill fece cenno affermativo con il capo, mentre sorridendo
> allegramente la dottoressa si avvicinava allo specchio, agguantando il telo
> con entrambe le mani prima di scoprirlo con con un gesto a dir poco
> teatrale.
> “Ta-dan!” affermò, lasciando appena qualche secondo all'amica per poter
> esaminare in maniera accurata la figura di Brown e dei suoi nuovi baffi,
> prima di scoppiare a ridere, seguita poco dopo dalla trill.
> Dopotutto, malgrado il permesso ottenuto dall'ingegnere capo, nessuna
> delle due se l'era sentita di privare l'uomo dei suoi baffoni, anche se
> solo per un breve periodo di tempo, così avevano invece optato per un
> diverso approccio. Acconciarli in modo, quantomeno, di ridurre il fastidio
> provato dal consigliere.
> Il risultato era che ora il corpo di Brown si trovava con i baffi
> impomatati e arricciati all'insù, come una sorta di novello Dalì.
> “Allora? - domandò la dottoressa, appoggiando entrambe le mani sulle
> spalle dell'amica. - Ho dovuto stimolare lievemente i follicoli piliferi in
> alcuni punti e ti assicuro che non vuoi sapere cosa ho usato come fissante,
> ma come te li senti?”
> “Mmmm. – replicò la trill, agguantando una angolo ritorto dei baffi,
> lasciandolo scorrere fra l'indice e il pollice per tutta la lunghezza. -
> Molto sofisticati.” commentò con superiorità, riportando poi lo sguardo
> sull'amica.
> Le due si guardarono nuovamente per un paio di lunghissimi secondi, poi
> non poterono fare altro che scoppiare nuovamente a ridere.
>
> USS Baffin – Contemporaneamente - Alloggi Comandante Brown
>
> “Ragazzi, è stato un piacere” affermò il vincitore di quell'insolita
> partita, alzandosi dal tavolo con un sorrisetto compiaciuto. Il gigante
> russo infatti, ora che era dotato di una nuova e potenzialmente impassibile
> faccia vulcaniana, aveva agguantato e letteralmente spennato ad uno ad uno
> tutti i presenti sotto l'occhio divertito di Tynan che ogni tanto si
> ritrovava a commentare.
> “Se non avessi paura della corte marziale, giuro che prenderei quel tuo
> sederino vulcaniano a calci da qui fino al tuo alloggio- si lamentò Brown,
> alzandosi a sua volta e puntanto il suo indice accusatore verso l'amico in
> forma femminea - comunque questo è barare” concluse,stringendosi nelle
> spalle con un sorriso, mentre anche gli altri colleghi si alzavano dal
> tavolo verde.
> “Questa è abilità caro mio. – replicò di rimando il russo nel corpo della
> vulcaniana, ridendo. - posso darti la rivincita sei vuoi, sai?”
> Brown sembrava intenzionato a controbattere, ma il cicalino della porta
> sembrò invece interromperlo.
> “Avanti” affermò quindi, lasciando che la porta scorresse, rivelando la
> sagoma di Samak nel corpo del trill telepatico con un padd fra le mani.
> “Buonasera. - affermò, squadrando ognuno dei presenti e soffermando poi lo
> sguardo proprio sul trill. - Necessitavo di conferire con il tenente Tynan
> in privato per un paio di minuti, se non è un problema”
> Brown si strinse nelle spall, indicandole con la mano sinistra il suo
> stesso corpo, ancora avvolto nella penombra.
> “Prego, faccia pure. Noi in ogni caso abbiamo finito.”
> Tynan si alzò deglutendo a fatica, dirigendosi verso la donna che
> soggiornava nel suo corpo con la stessa espressione di una mucca intenta a
> dirigersi al mattatoio. Certo, nell'alloggio della vulcaniana aveva fatto
> il brillante, uscendosene con quella sua frase carica di spavalderia e
> sicurezza, ma in realtà non aveva la minima idea di come affrontare la
> cosa, perché di questo sicuramente voleva parlare la vulcaniana, senza una
> notevole dose di imbarazzo. Forse era tutta colpa degli estrogeni che
> circolavano liberi e felici nel corpo della vulcaniana e che lui percepiva
> come suoi, o forse molto più semplicemente tutto stava nella consapevolezza
> di essere una frana nei rapporti con l'altro sesso. Dopo la rottura con
> Arja, cinque anni prima, non aveva poi nemmeno provato ad impegnarsi e
> aveva i contatti femminili all'ambito lavorativo e poco altro. Era
> inevitabile quindi che il suo corpo, trovandosi in compagnia con una donna
> che reputava piuttosto attraente, iniziasse a percorrere la tangente e fare
> di testa sua, in preda agli istinti animaleschi alla base di ogni specie
> senziente.
> Tynan seguì quindi Samak al di fuori dell'alloggio, dove quest'ultima si
> fermò, tenendo il padd con entrambe le mani.
> “Chiedo scusa per la mia reazione di questo pomeriggio. - esordì la
> vulcaniana che, per qualche strana ragione non sembrava riuscire a
> mantenere la solita compostezza, compiendo piccole ma continue oscillazioni
> da una parte all'altra. - La situazione mi ha preso decisamente alla
> sprovvista.”
> “Non si preoccupi.” cercò di tranquillizzarla il trill, senza aggiungere
> altro, dissimulando il suo evidente imbarazzo con un sorriso fiacco.
> “Questo padd contiene una serie di semplici esercizi, che potrà eseguire
> anche senza una guida esperta a condurla. Ne faccia buon uso.- affermò la
> vulcaniana, porgendogli il padd, giusto pochi attimi prima di compiere un
> oscillazione decisamente più ampia delle altre - Mi rendo conto di essere
> indelicata, quindi se preferisce può evitare di rispondere. – la donna
> dalle orecchie a punta si produsse in una breve pausa, umettandosi le
> labbra un paio di volte. – Ma queste reazioni fisiche le capitano spesso?
> Al suo corpo intendo, ovviamente.”
> Tynan sbarrò gli occhi. Gli stava veramente chiedendo ciò che gli stava
> chiedendo? Una lieve gocciolina di sudore iniziò a colargli dalla fronte,
> mentre i suoi sensi gli dicevano che con estrema probabilità, diverse paia
> d'occhi indiscreti celati dallo stipite della porta osservavano la scena
> ridacchiando.
> “Si, cioè no. – replicò lui, correggendosi immediatamente, iniziando a
> gesticolare con fervore. – Voglio dire … è una normale reazione ormonale
> che …”
> “Inficiano la qualità del suo lavoro?” lo interruppe l'altra, lasciando
> implicitamente intendere che fosse interessata ad evitare di danneggiare il
> proprio ruolino personale, più che alla mera curiosità.
> “No, no, certo che no!” replicò lui, accompagnando le parole con un
> vigoroso gesto del capo.
> “Capisco. – affermò con apparente freddezza Samak, abbassando lievemente
> il capo. – in ogni caso consiglierei di limitare le sedute fino a che
> l’attuale problema non sarà risolto. Nessuno di noi sarebbe in grado di
> concentrarsi a dovere. – La vulcaniana non potè fare a meno di leggere sul
> volto, il suo volto per inciso, una fugace nota di tristezza e delusione.
> Decisamente una strana esperienza. – Ritengo però che, per affrontare al
> meglio i miei compiti sia necessario cercare ovviare a questo problema,
> tanto per il mio quanto per il suo futuro rendimento. Queste manifestazioni
> potrebbero essere indice di qualcosa di più profondo.” concluse,
> rispondendo in maniera decisamente pragmatica.
> “Che cosa intende?” domandò di rimando Tynan.
> “Che è necessario esaminare la questione affondo. - affermò la donna
> inarcando lievemente entrambe le sopracciglia e alzandosi sulle punte dei
> piedi per qualche secondo – Se per lei va bene, ne discuterei domani a
> pranzo, in sala mensa, pensa di poterci riuscire?”
> Il trill non potè fare a meno di spalancare la bocca in un muto gesto di
> sorpresa, lasciando cadere le braccia sui fianchi.
> “Tynan ha un appuntamento” le sue, almeno per il momento, fini orecchie
> vulcaniane sentirono la voce di Brown prendere a canzonarlo, mentre alle
> sue spalle poteva avvertire gli altri colleghi e amici riprendere a
> sghignazzare.
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