[Stml9] [5.04] Tynan - Contromisure

Monica Miodini hannadegliiapigi a hotmail.it
Sab 17 Ott 2015 21:45:54 CEST


anche a me...piace da dio sta missione e pure sto brano!!!
dovremmo farne di più di missioni così !!

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> From: piotr_volkoff a mail.com 
> To: stml9 a gioco.net 
> Date: Thu, 15 Oct 2015 22:20:06 +0200 
> Subject: Re: [Stml9] [5.04] Tynan - Contromisure 
> 
> Mi piace! Non so a voi, ma a me sta cosa diverte un sacco 
> 
> Sent: Thursday, October 15, 2015 at 10:06 PM 
> From: "Bren Tayan" <brennonboramtayan a gmail.com> 
> To: "Progetto Pytheas" <stml9 a gioco.net> 
> Subject: [Stml9] [5.04] Tynan - Contromisure 
> Ciao a tutti. Ecco qui il mio pezzo. Preannuncio che non è niente di 
> che ... per un sacco di tempo non ho avuto idee POI quando mi sono 
> saltate fuori a mancare è stato il tempo (dover partire anche solo per 
> tre giorni mi sta portando via un sacco di tempo>.>). Comunque spero 
> vi piaccia anche se è parecchio "Tynan-centrico" se vogliamo dire ... 
> ciao! 
> ------ 
> 
> [Flashback] USS Baffin - 22 Febbraio 2395 Ore 15:45 - Alloggi 
> Comandante Samak 
> 
> La vulcaniana stava inutilmente tentando di meditare da quando Tynan se 
> n'era andato, ma era stato tutto inutile. Erano bastati pochi minuti 
> per destabilizzarla in quella maniera e questo non le piaceva per 
> niente. Sicuramente era colpa di quel corpo non suo, ma era passata più 
> di un'ora dal loro incontro, qualunque effetto residuo avrebbe dovuto 
> oramai scomparire. Invece no. Da qualche parte quel corpo doveva 
> nascondere qualche segreto, capace di permettere al Trill di tirare 
> avanti come se nulla fosse. Magari in quel sedere già apprezzato tempo 
> addietro dalla Jenkins. No doveva fare in modo di recuperare appieno se 
> stessa, altrimenti non sarebbe potuta andare avanti e svolgere i propri 
> compiti al massimo delle sue potenzialità. La vulcaniana si alzò quindi 
> in piedi con aria decisa. Doveva interfacciarsi con Tynan, 
> assolutamente. Magari assieme sarebbero riusciti a trovare un metodo 
> per porre fine a quell’atroce sensazione che continuava a pulsarle nel 
> petto e non solo. 
> 
> USS Baffin -21 Febbraio 2395 - ore 22:30 - Alloggi Comandante Bhreel 
> 
> “Sei pronta?” domandò la dottoressa Fuentes, all'interno del corpo del 
> Comandante Pierce, mentre spingeva una sedia dotata di ruole su cui era 
> seduto il corpo di Brown, davanti ad uno specchio coperto da un telo. 
> Lei e la sua amica tril avevano passato l'ultimo paio d'ore a discutere 
> di barbe, baffi e peli corporei in generale, prima di passare 
> all'azione, operando direttamente sul soggetto in questione. 
> La faccenda sembrava essere diventata talmente seria che la dottoressa 
> era addirittura dal collega Maurian alla ricerca degli strumenti 
> adequati, prima di agire. 
> La trill fece cenno affermativo con il capo, mentre sorridendo 
> allegramente la dottoressa si avvicinava allo specchio, agguantando il 
> telo con entrambe le mani prima di scoprirlo con con un gesto a dir 
> poco teatrale. 
> “Ta-dan!” affermò, lasciando appena qualche secondo all'amica per poter 
> esaminare in maniera accurata la figura di Brown e dei suoi nuovi 
> baffi, prima di scoppiare a ridere, seguita poco dopo dalla trill. 
> Dopotutto, malgrado il permesso ottenuto dall'ingegnere capo, nessuna 
> delle due se l'era sentita di privare l'uomo dei suoi baffoni, anche se 
> solo per un breve periodo di tempo, così avevano invece optato per un 
> diverso approccio. Acconciarli in modo, quantomeno, di ridurre il 
> fastidio provato dal consigliere. 
> Il risultato era che ora il corpo di Brown si trovava con i baffi 
> impomatati e arricciati all'insù, come una sorta di novello Dalì. 
> “Allora? - domandò la dottoressa, appoggiando entrambe le mani sulle 
> spalle dell'amica. - Ho dovuto stimolare lievemente i follicoli 
> piliferi in alcuni punti e ti assicuro che non vuoi sapere cosa ho 
> usato come fissante, ma come te li senti?” 
> “Mmmm. – replicò la trill, agguantando una angolo ritorto dei baffi, 
> lasciandolo scorrere fra l'indice e il pollice per tutta la lunghezza. 
> - Molto sofisticati.” commentò con superiorità, riportando poi lo 
> sguardo sull'amica. 
> Le due si guardarono nuovamente per un paio di lunghissimi secondi, poi 
> non poterono fare altro che scoppiare nuovamente a ridere. 
> 
> USS Baffin – Contemporaneamente - Alloggi Comandante Brown 
> 
> “Ragazzi, è stato un piacere” affermò il vincitore di quell'insolita 
> partita, alzandosi dal tavolo con un sorrisetto compiaciuto. Il gigante 
> russo infatti, ora che era dotato di una nuova e potenzialmente 
> impassibile faccia vulcaniana, aveva agguantato e letteralmente 
> spennato ad uno ad uno tutti i presenti sotto l'occhio divertito di 
> Tynan che ogni tanto si ritrovava a commentare. 
> “Se non avessi paura della corte marziale, giuro che prenderei quel tuo 
> sederino vulcaniano a calci da qui fino al tuo alloggio- si lamentò 
> Brown, alzandosi a sua volta e puntanto il suo indice accusatore verso 
> l'amico in forma femminea - comunque questo è barare” 
> concluse,stringendosi nelle spalle con un sorriso, mentre anche gli 
> altri colleghi si alzavano dal tavolo verde. 
> “Questa è abilità caro mio. – replicò di rimando il russo nel corpo 
> della vulcaniana, ridendo. - posso darti la rivincita sei vuoi, sai?” 
> Brown sembrava intenzionato a controbattere, ma il cicalino della porta 
> sembrò invece interromperlo. 
> “Avanti” affermò quindi, lasciando che la porta scorresse, rivelando la 
> sagoma di Samak nel corpo del trill telepatico con un padd fra le mani. 
> “Buonasera. - affermò, squadrando ognuno dei presenti e soffermando poi 
> lo sguardo proprio sul trill. - Necessitavo di conferire con il tenente 
> Tynan in privato per un paio di minuti, se non è un problema” 
> Brown si strinse nelle spall, indicandole con la mano sinistra il suo 
> stesso corpo, ancora avvolto nella penombra. 
> “Prego, faccia pure. Noi in ogni caso abbiamo finito.” 
> Tynan si alzò deglutendo a fatica, dirigendosi verso la donna che 
> soggiornava nel suo corpo con la stessa espressione di una mucca 
> intenta a dirigersi al mattatoio. Certo, nell'alloggio della vulcaniana 
> aveva fatto il brillante, uscendosene con quella sua frase carica di 
> spavalderia e sicurezza, ma in realtà non aveva la minima idea di come 
> affrontare la cosa, perché di questo sicuramente voleva parlare la 
> vulcaniana, senza una notevole dose di imbarazzo. Forse era tutta colpa 
> degli estrogeni che circolavano liberi e felici nel corpo della 
> vulcaniana e che lui percepiva come suoi, o forse molto più 
> semplicemente tutto stava nella consapevolezza di essere una frana nei 
> rapporti con l'altro sesso. Dopo la rottura con Arja, cinque anni 
> prima, non aveva poi nemmeno provato ad impegnarsi e aveva i contatti 
> femminili all'ambito lavorativo e poco altro. Era inevitabile quindi 
> che il suo corpo, trovandosi in compagnia con una donna che reputava 
> piuttosto attraente, iniziasse a percorrere la tangente e fare di testa 
> sua, in preda agli istinti animaleschi alla base di ogni specie 
> senziente. 
> Tynan seguì quindi Samak al di fuori dell'alloggio, dove quest'ultima 
> si fermò, tenendo il padd con entrambe le mani. 
> “Chiedo scusa per la mia reazione di questo pomeriggio. - esordì la 
> vulcaniana che, per qualche strana ragione non sembrava riuscire a 
> mantenere la solita compostezza, compiendo piccole ma continue 
> oscillazioni da una parte all'altra. - La situazione mi ha preso 
> decisamente alla sprovvista.” 
> “Non si preoccupi.” cercò di tranquillizzarla il trill, senza 
> aggiungere altro, dissimulando il suo evidente imbarazzo con un sorriso 
> fiacco. 
> “Questo padd contiene una serie di semplici esercizi, che potrà 
> eseguire anche senza una guida esperta a condurla. Ne faccia buon uso.- 
> affermò la vulcaniana, porgendogli il padd, giusto pochi attimi prima 
> di compiere un oscillazione decisamente più ampia delle altre - Mi 
> rendo conto di essere indelicata, quindi se preferisce può evitare di 
> rispondere. – la donna dalle orecchie a punta si produsse in una breve 
> pausa, umettandosi le labbra un paio di volte. – Ma queste reazioni 
> fisiche le capitano spesso? Al suo corpo intendo, ovviamente.” 
> Tynan sbarrò gli occhi. Gli stava veramente chiedendo ciò che gli stava 
> chiedendo? Una lieve gocciolina di sudore iniziò a colargli dalla 
> fronte, mentre i suoi sensi gli dicevano che con estrema probabilità, 
> diverse paia d'occhi indiscreti celati dallo stipite della porta 
> osservavano la scena ridacchiando. 
> “Si, cioè no. – replicò lui, correggendosi immediatamente, iniziando a 
> gesticolare con fervore. – Voglio dire … è una normale reazione 
> ormonale che …” 
> “Inficiano la qualità del suo lavoro?” lo interruppe l'altra, lasciando 
> implicitamente intendere che fosse interessata ad evitare di 
> danneggiare il proprio ruolino personale, più che alla mera curiosità. 
> “No, no, certo che no!” replicò lui, accompagnando le parole con un 
> vigoroso gesto del capo. 
> “Capisco. – affermò con apparente freddezza Samak, abbassando 
> lievemente il capo. – in ogni caso consiglierei di limitare le sedute 
> fino a che l’attuale problema non sarà risolto. Nessuno di noi sarebbe 
> in grado di concentrarsi a dovere. – La vulcaniana non potè fare a meno 
> di leggere sul volto, il suo volto per inciso, una fugace nota di 
> tristezza e delusione. Decisamente una strana esperienza. – Ritengo 
> però che, per affrontare al meglio i miei compiti sia necessario 
> cercare ovviare a questo problema, tanto per il mio quanto per il suo 
> futuro rendimento. Queste manifestazioni potrebbero essere indice di 
> qualcosa di più profondo.” concluse, rispondendo in maniera decisamente 
> pragmatica. 
> “Che cosa intende?” domandò di rimando Tynan. 
> “Che è necessario esaminare la questione affondo. - affermò la donna 
> inarcando lievemente entrambe le sopracciglia e alzandosi sulle punte 
> dei piedi per qualche secondo – Se per lei va bene, ne discuterei 
> domani a pranzo, in sala mensa, pensa di poterci riuscire?” 
> Il trill non potè fare a meno di spalancare la bocca in un muto gesto 
> di sorpresa, lasciando cadere le braccia sui fianchi. 
> “Tynan ha un appuntamento” le sue, almeno per il momento, fini orecchie 
> vulcaniane sentirono la voce di Brown prendere a canzonarlo, mentre 
> alle sue spalle poteva avvertire gli altri colleghi e amici riprendere 
> a sghignazzare. 
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> Lt. Piotr Alexei Volkoff 
> Capo della Sicurezza 
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