[Stml9] [5.05 - Bhreel - La strana storia della vulcaniana nel corpo di un trill]

Elena Fuccelli mf9115 a mclink.it
Gio 29 Ott 2015 21:54:55 CET


On Wed, 28 Oct 2015 22:01:20 +0100
  Maddalena <vampitrill a gmail.com> wrote:
> Ok, ho prodotto.
> Meno del solito ma ho prodotto.
> E sì, sono una guastafeste.

Questa missione sta andando sempre meglio! :-D

Mmm...oddio... Adesso tocca a me??? Gulp! O_o

Ciao! ;-D
Elena
--
"Capitano Suri"
> 
> -----------------------------------------------
> 
> USS Curie - Alloggio Dottoressa Fuentes - 22 Febbraio 2395 - Ore 
>20.04
> 
> "Hai pensato a cosa fare se dovessimo restare così?"
> 
> "Per sempre, intendi?"
> 
> Si grattò i baffi. "Per gli Spiriti, no. Sarebbe un incubo. 
>Specialmente per gli uomini... che ora sono donne. Questo scambio di 
>ruoli mi crea la stessa confusione della dinamica temporale."
> 
> "Già, penso che noi riusciremmo ad adattarci... alla fine, ma loro? 
>Avresti lo studio pieno di gente."
> 
> "Ce l'ho già. Non è questo il punto. Intendevo dire, hai pensato a 
>cosa farai se dovessimo rimanere così fino al matrimonio?"
> 
> Qualche attimo di silenzio. Una vibrazione in fondo al letto 
>indicava il movimento nervoso di un piede in uno stivale da uomo. 
>"No... spero che non succeda. Potrei rimandare tutto..."
> 
> "Ancora?"
> 
> "Lo so. Dopotutto, ho già avuto un matrimonio formale una volta. E 
>guarda dove ci ha portato. Ma che altro potrei fare?"
> 
> Il materasso si incurvò mentre si puntellava sul gomito, 
>sollevandosi a sedere.
> 
> "Indossare l'abito di Tommy e sposare te stessa."
> 
> Una risata.
> 
> "E tu cosa farai?"
> 
> "Porterò al comandante Brown il mio abito da damigella e scorterò 
>Maria fino in sala mensa, immagino. O il corpo di Maria con chiunque 
>ci sia dentro."
> 
> "Già, con chi si è scambiata?"
> 
> "Non so, non puoi pretendere che ricordi ogni piccolo dettaglio"
> 
> "Ma hai due cervelli... "
> 
> Scacciò l'obiezione con un gesto irritato della mano enorme.
> 
> "Potrei anche farti da damigella così. Baffi e tutto."
> 
> "Le foto in questo modo verrebbero rovinate..."
> 
> " Non intendevo indossare l'abito da damigella con questo corpo..."
> 
> Luz, nel corpo del suo promesso sposo, scoppiò a ridere 
>improvvisamente a quell'immagine. La sua mente edificò a velocità di 
>curvatura una scenetta che vedeva tutti gli ospiti con gli abiti 
>originali delle proprie controparti. Compreso Brown in abito blu 
>scollato e tacchi a spillo. Forse avrebbe potuto indossare anche il 
>fermacapelli che aveva replicato per Timeran.
> 
> La scena aveva un che di comico. Se non si fosse trattato del suo 
>matrimonio, naturalmente.
> 
> Il dottore perse l'equilibrio e cadde dal letto, sbattendo il 
>ginocchio del futuro marito sul pavimento.
> 
> Timeran, nel corpo del baffuto capo ingegnere, si sporse dal bordo 
>del materasso.
> 
> "Se gli rompi qualcosa, ci arriverai in stampelle all'altare, oltre 
>che più alta di venti centimetri..."
> 
> "Finiscila e aiutami ad alzarmi... giuro che non capisco come 
>facciano a muoversi senza rompersi qualcosa ogni volta. O abbattere 
>qualche mobile."
> 
> "Arrivo. Appena smetto di ridere..."
> 
> USS Curie - Bar di Prora - 22 Febbraio 2395 - Ore 21.29
> 
> Ventuno e trenta.
> 
> Samak, nel corpo del trill, era già accomodata al tavolo sotto la 
>finestra, puntuale come solo i vulcaniani sanno essere. La schiena 
>dritta poggiata allo schienale della poltroncina, le dita di Tynam 
>unite sopra il piano del tavolo, osservava dritto davanti a sè. Una 
>parte del suo cervello era intenta, per abitudine ed addestramento, 
>ad osservare i presenti.
> 
> La sala non aveva un aspetto diverso dal solito in quell'orario, 
>anche se un occhio attento avrebbe potuto cogliere minute differenze.
> 
> Minute, però, forse non era il termine adatto ad una sala piena di 
>gente che sembrava improvvisamente indecisa su cosa fare dei propri 
>arti. Gambe goffamente accavallate, braccia apparentemente troppo 
>lunghe, acconciature improbabili, baffi e barbe che sembravano 
>falciati da un tagliaerba.
> 
> In generale però l'umore dell'equipaggio sembrava piuttosto alto.
> 
> Certi della transitorietà della situazione, nessuno sembrava 
>particolarmente preoccupato di non trovarsi nel suo corpo. Tutti 
>parevano preferire rivolgere la loro attenzione all'imminente 
>matrimonio.
> 
> Alcuni erano persino divertiti.
> 
> Samak era perplessa.
> 
> A lei la situazione non pareva nè piacevole, nè tanto meno 
>divertente.
> 
> Aveva anche provato ad immaginare che cosa sarebbe accaduto se si 
>fosse trovata nei panni del marito che aveva lasciato nella loro casa 
>di Vulcano. Si era chiesta se l'esperienza sarebbe risultata più 
>intima, diversa da ciò che aveva provato trovandosi nel corpo del 
>trill.
> 
> La sua parte emotiva, sepolta sotto anni di addestramento, aveva 
>deciso di astenersi dal prendere posizione in merito.
> 
> La sua parte razionale aveva optato per il no. Sarebbe semplicemente 
>stato meno istruttivo. Suo marito non aveva un simbionte di cui 
>avvertire la presenza. Da lui avrebbe colto però le stesse reazioni 
>maschili che aveva colto da Tynam?
> 
> Questo sì, che era stato istruttivo. Illuminante sarebbe stato un 
>termine ancora migliore.
> 
> Immersa nelle sue considerazioni, alzò gli occhi giusto in tempo per 
>vedere sè stessa entrare a passo pesante dalla porta e avvicinarsi a 
>brevi falcate veloci al suo tavolo.
> 
> Tynam, strizzato nel corpo vulcaniano che non gli apparteneva, varcò 
>la soglia del bar e si guardò intorno, in cerca di sè stesso. Si auto 
>avvistò ad un tavolino sotto i finestroni e, cercando di replicare il 
>proprio passo con gambe non sue, si avviò verso la collega.
> 
> A parte le battute dei suoi compagni di poker, questo incontro gli 
>aveva provocato da subito una certa ansia.
> 
> Prima di tutto erano anni che non andava ad un appuntamento. Come se 
>questo non bastasse a farlo sentire un liceale, quello non era un 
>appuntamento. Samak era una donna sposata, anzi una vulcaniana 
>sposata, e non aveva mai mostrato il minio interesse nei suoi 
>confronti.
> 
> Nemmeno lui, a dire il vero, aveva mai mostrato interesse nei suoi 
>confronti.
> 
> Nè l'aveva mai provato.
> 
> Ora, quella donna vulcaniana sposata che non provava interesse per 
>lui l'aveva praticamente convocato ad un appuntamento per parlare 
>delle reazioni fisiologiche sperimentate dal suo corpo durante una 
>sessione di meditazione. E come se non bastasse, non poteva nemmeno 
>negarle, quelle reazioni.
> 
> *Chi dice che ci si accorge di essere all'inferno perchè fa caldo è 
>un idiota...*
> 
> "Buonasera tenente. Scusi il ritardo. Sono stato trattenuto."
> 
> Samak si accorse subito che il trill era nervoso e trovò istruttivo 
>anche vedere quell'espressione sul suo volto, dove chiaramente mai 
>era comparsa prima.
> 
> "Non si preoccupi, comandante. Anzi, la ringrazio per questo 
>incontro. Sono sicura che sarà fruttuoso per entrambi. Si accomodi."
> 
> Tynam sedette.
> 
> Spiriti, Samak la metteva come se si fosse trattato di un briefing 
>informativo su un qualche fenomeno scientifico potenzialmente 
>pericoloso.
> 
> *Certo... il fenomeno dell'innalzamento del...*
> 
> Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dall'intervento di Samak, 
>apparentemente ignara del suo starsene lì a rimuginare in silenzio.
> 
> "Spero di non averla messa in imbarazzo con la mia richiesta."
> 
> Samak osservò con attenzione la controparte. Si era aspettata il 
>nervosismo, reazione normale per gli umani quando si approcciava 
>l'argomento della sfera riproduttiva. Tuttavia, le sue reazioni erano 
>simili a quelle di suo marito nel corso dei loro primi incontri. 
>Eppure loro avevano toccato quell'argomento solo diversi mesi dopo.
> 
> Era convinta di avere una certa conoscenza delle razze prive di 
>addestramento alla soppressione delle emozioni per via del 
>matrimonio. Evidentemente sbagliava.
> 
> "Mi rendo conto che avrei dovuto prevedere il provare sensazioni 
>insolite, non trattandosi più del mio corpo. Ma vede, queste 
>sensazioni sono per me... una distrazione."
> 
> "Una distrazione?"
> 
> Tynam aveva la bocca secca. Con un cenno richiamò un cameriere ed 
>ordinò un succo di frutta.
> 
> "Spesso lo sono anche per me. Immagino che possa essere paragonato 
>per lei all'acquisizione improvvisa delle mie nuove capacità 
>telepatiche. Sensazioni mai provate prima che risultano... una 
>distrazione, appunto."
> 
> Samak rimase silenziosa per qualche istante, apparentemente in 
>riflessione. Prese un sorso distratto dal proprio bicchiere.
> 
> "Capisco. Tuttavia lei sta trovando notevole giovamento nella 
>meditazione. Io, al contrario, non ne sto trovando affatto. Eppure 
>anche la meditazione può essere d'aiuto in casi analoghi. Si tratta 
>di pratiche comuni. Non capisco come mai non funzioni in questo 
>caso."
> 
> Una pausa, un altro sorso mentre ponderava la questione e il 
>cameriere consegnava il drink di Tynam.
> 
> "Lei come affronta tutto questo?"
> 
> Tynam bevve.
> 
> USS Curie - Sala Tattica - 22 Febbraio 2395 - Ore 22.14
> 
> Il silenzio era totale.
> 
> Dopo svariati minuti fu la voce di Brown ad interromperlo.
> 
> "Questo che cosa dovrebbe significare?"
> 
>Fu Samak a pronunciare la risposta che tutti stavano pensando dal 
>momento stesso in cui Sorin aveva chiamato dalla Baffin per riferire 
>delle letture dei sensori. Letture che avevano trovato conferma anche 
>sulla plancia della Curie. E che avevano aperto un nuovo scenario di 
>raccapriccianti possibilità.
> 
> "Esattamente quello che è stato detto. Non abbiamo abbastanza dati 
>per spiegare che cosa sta succedendo... ma la realtà dei fatti è 
>questa: lo stato di risonanza delle tre stelle del sistema ha avuto 
>termine 67 minuti fa. In anticipo rispetto alle nostre previsioni di 
>circa 12 ore."
> 
> Timeran deglutì nella gola di Brown.
> 
> "Ma noi non siamo tornati normali."
> 
> "Già. Non siamo tornati normali .
> 



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