[Stml9] [06.07 - Bhreel - Infiltrazione]
Capitano Enizia
ten.samak a gmail.com
Sab 2 Apr 2016 12:21:19 CEST
Ottimo!!
Molto bello il brano... Il tuo simbionte è stato beccato ehh :)
Il 02 apr 2016 11:36 AM, "Maddalena" <vampitrill a gmail.com> ha scritto:
> Ecco qui, spero vi piaccia.
> Siate clementi questa volta, che sono stata malata XD
>
> Maddy
>
> ---------------------------------------------------
>
> *USS Baffin - Sala Tattica - 05/12/2395 - ore 16.32*
>
>
>
> "Non starà seriamente prendendo in considerazione la loro offerta,
> Capitano, è una follia!"
>
> "Dobbiamo essere preparati ad ogni possibilità e vagliare ogni strada
> logica. Non intendiamo trascurare alcuna alternativa finchè non le avremo
> valutate a fondo."
>
>
>
> Suri ed Enizia si scambiarono un'occhiata da un capo all'altro del tavolo.
>
> Al ritorno a bordo della squadra di sbarco era seguita l'inevitabile
> consultazione che si stava protraendo ormai da una trentina di minuti. Dato
> che la maggior parte degli ufficiali superiori della Curie era comunque già
> lì, sembrava sciocco rimandarli a bordo per poi utilizzare il sistema
> olografico. La sala tattica parve a Enizia molto più affollata del solito,
> nonostante il totale delle presenze, olografiche e non, fosse lo stesso.
>
> Suri era seduta esattamente di fronte a lei. Alla sua sinistra sedevano in
> successione la dottoressa Fuentes, il consigliere Bhreel e il comandante
> Tynam.
>
> In realtà, nonostante la risposta di Suri, l'obiezione di Tynam le pareva
> perfettamente sensata. Tutto quello che aveva sentito dal ritorno della
> squadra l'aveva convinta che il capitano della Cepheus fosse fuori come la
> punta di un iceberg, completamente inaffidabile e, francamente, anche un
> po' inquietante. Che fosse colpa sua o si fosse trovato nel vortice degli
> eventi, per lei faceva poca differenza in fin dei conti. Per quanto triste
> potesse essere la sua storia personale, quell'uomo stava minacciando le
> vite delle persone su quella nave e, se non aveva permesso di far loro del
> male ad una razza di ragni giganti, ad una di incubi, ai Kazon e ad una
> serie di fenomeni naturali, gli dei di Andor potevano star certi che non
> l'avrebbe permesso nemmeno a Norton.
>
> Lungo il tavolo non ci fu alcuna reazione particolare a quella risposta.
> D'altra parte, la loro era tutta scena. L'idea di assaltare un nodo di
> transcurvatura borg con il solo ausilio di un vascello vecchio di cento
> anni, pesantemente modificato e pilotato da un equipaggio di casi clinici
> era semplicemente un'idiozia. Ma Norton teneva comunque il coltello dalla
> parte del manico, almeno per il momento. Non sapendo chi potesse essere in
> ascolto, non sembrava una buona idea ammettere apertamente di stare
> cercando un modo per impedire a quella gente di fare ciò che avevano
> minacciato. Una valutazione delle possibilità, persino una discussione,
> sarebbe stata più credibile e avrebbe permesso loro di non sembrare
> qualcuno che trama loschi piani.
>
>
>
> "Il nodo di transcurvatura effettivamente potrebbe riportarci tutti a
> casa. Non sarebbe la prima volta," si inserì Pierce. Il suo tono era calmo,
> la postura eretta come sempre, ma Timeran avvertì comunque un certo
> nervosismo. Giudicò che fosse una componente comprensibile e per qualche
> istante fissò lo sguardo in quello degli occhi bluastri e semitrasparenti
> dell'ologramma, annotandosi mentalmente di sollevare l'argomento con il
> dovuto garbo.
>
> "Tuttavia sarebbe un'azione straordinariamente pericolosa."
>
> "Non solo da un punto di vista personale," annuì Volkoff, l'imponente mole
> appoggiata allo schienale della poltroncina. "Se i Borg ci catturassero,
> fatto probabile visto che praticamente stiamo per ballare nudi davanti a
> loro con un bersaglio dipinto sullo scafo, avrebbero accesso anche a tutte
> le informazioni nel nostro computer e in quello della Cepheus. Non si
> tratta solo di morire o venire assimilati."
>
> "Concordo." Pierce annuì una volta. "Per quanto anche il morire o il
> venire assimilati non siano opzioni così desiderabili."
>
> "Tuttavia," riprese Suri, "il capitano Norton mi è parso notevolmente
> sicuro delle sue possibilità."
>
> "Immagino che allora tutto stia a vedere se questo Capitano Norton sia
> affidabile nelle sue valutazioni." Enizia mosse appena le antenne in un
> gesto di vaga impazienza.
>
> Timeran si mosse appena sulla poltroncina. "Sicuramente quello che questo
> equipaggio ha passato ha influito notevolmente sul suo giudizio. Non era il
> capitano, voglio dire, non era nemmeno nato quando la Cepheus è stata
> varata, non di meno penso che si senta responsabile del destino del suo
> equipaggio."
>
> "Come ogni capitano."
>
> "Indubbiamente. E il desiderio di riportarli a casa potrebbe influire
> sulla sua capacità di giudizio."
>
> "In aggiunta alla sua notevole sete di vendetta," puntualizzò Volkoff.
>
> "E al fatto che non sembra il più stabile degli individui," rincarò Tynam.
>
> Timeran si strinse per un istante nelle spalle. "Beh, sì. Per cui..."
>
>
>
> Il suono dell'interfono interruppe bruscamente la conversazione.
>
>
>
> =^= Plancia a Capitano. =^=
>
> "Qui Enizia."
>
> =^= Capitano, stiamo rilevando un accesso non autorizzato al nostro
> database. =^=
>
> "Cosa? E da parte di chi?"
>
>
>
> La risposta stranamente non sembrò sorprendere nessuno.
>
>
>
> =^= Credo dalla Cepheus. Si tratta di dati di poca importanza, nemmeno
> secretati. Per lo più vecchi articoli sulla loro scomparsa. =^=
>
>
>
> Enizia si alzò, imitata dagli altri ufficiali. "Sto arrivando."
>
> "Alla faccia della buona fede," borbottò Volkoff, uscendo dietro di lei.
>
>
>
> *USS Cepheus - Alloggi del personale - Contemporaneamente*
>
>
>
> Zac non sapeva cosa l'avesse spinto a tornare da Clarice. Probabilmente si
> trattava di qualcosa che non andava nella sua matrice, forse un problema
> derivato dalla sua permanenza più lunga del previsto in un sistema vecchio
> di cento anni che sembrava stare insieme grazie al nastro adesivo e a tanta
> speranza. Al ritorno avrebbe eseguito una diagnostica completa.
>
> Clarice comunque non gli dispiaceva. Era una buona compagnia, una che non
> l'avrebbe denunciato e che, opportunamente interrogata, poteva fornire
> informazioni utili.
>
> Clarice gli stava parlando della sua mamma. Stringeva la bambola che
> teneva tra le braccia, lo osservava dalla finestrella che era diventata lo
> schermo del padd e parlava a Zac della sua mamma e della loro vita sulla
> Cepheus.
>
> L'impressione che ne ebbe Zac fu che quella nave non fosse decisamente un
> posto adatto a dei bambini, nonostante ve ne fossero diversi a bordo.
> Clarice era spesso sola e spesso impaurita. La sua mamma da qualche tempo
> aveva un braccio metallico e quando la abbracciava, Clarice ne era un po'
> spaventata. I ragazzi più grandi non giocavano con lei ed erano impegnati
> ad imparare tutto sui sistemi della nave. Non c'erano altri bambini della
> sua età a bordo. In definitiva, la sua era una storia decisamente triste.
>
>
>
> "I signori con le orecchie a punta sono gentili, però."
>
> "Quali signori con le orecchie a punta?" chiese Zac.
>
> "Quelli che non possono andare in giro. Sono rinchiusi. Mamma dice che non
> devo parlare con loro, ma sono gentili, così a volte vado a trovarli.
> Charlie mi lascia parlare con loro, qualche volta. Ma non dirlo alla
> mamma," si raccomandò la bimba.
>
> "No, certo. Sarà il nostro segreto. Clarice, potresti dirmi dove sono i
> signori con le orecchie a punta?"
>
>
>
> La bambina glielo disse.
>
>
>
> *USS Baffin - Plancia - 05/12/2395 - ore 16.57*
>
>
>
> Nel momento in cui Enizia entrò in plancia, tallonata dai suoi ufficiali e
> da quelli della Curie, capì che c'era qualcosa in ballo, qualcosa che non
> era semplicemente il furto di qualche informazioni di poco valore. Forse fu
> il silenzio o la concentrazione con cui tutti lavoravano nonostante non ci
> fosse quasi niente da fare. Le navi della Flotta sono progettate per
> consentire un certo livello di automatismo, se necessario, ed essendo loro
> fermi in mezzo al niente, il lavoro da qualche tempo scarseggiava. Tuttavia
> l'addetto che aveva preso il posto di Samak alla consolle le sembrò
> notevolmente più nervoso del normale e mostrò qualcosa alla vulcaniana non
> appena questa lo ebbe raggiunto.
>
> Ci fu un rapido scambio di sguardi, poi Samak la chiamò.
>
>
>
> "Capitano, ho qui una lista dei file che sono stati visionati, se vuole
> vederla."
>
>
>
> Enizia annuì e le si avvicinò. Samak le indicò lo schermo, scostandosi
> appena per permetterle di vedere meglio il dispaly. Non c'era nessuna
> lista, tuttavia lampeggiava una scritta in caratteri rossi che lei non
> riconobbe. Le sembrava vulcaniano. Samak premette un tasto e la scritta
> venne tradotta. Si trattava di un orario e di una frequenza di
> comunicazione.
>
>
>
> *USS Cepheus - Ufficio del Capitano - Contemporaneamente*
>
>
>
> Norton e David erano seduti ai lati opposti della scrivania posta al
> centro della stanza. Norton era rilassato, poggiato comodamente allo
> schienale della poltroncina, la mani in grembo e i gomiti sui braccioli.
> Sorrideva anche, in modo piuttosto soddisfatto. E attendeva la reazione di
> David.
>
> Da parte sua, il primo ufficiale era chino in avanti, intento nella
> lettura di alcuni vecchi articoli sullo schermo del computer che Norton
> aveva girato dalla sua parte. Man mano che leggeva la sua espressione si
> accigliava. Rispetto al ghigno malefico che non lo lasciava quasi mai, la
> sua espressione era comunque migliorata da quel cipiglio.
>
>
>
> "Non capisco," disse infine. "L'opinione pubblica sapeva? Sapeva che c'era
> qualcosa sotto?"
>
> "Non lo sapeva, no. Ma qualcuno sospettava. E ha fatto delle ricerche."
>
>
>
> Norton sembrava oltremodo soddisfatto. A David pareva solo che questo
> accrescesse l'ingiustizia nei loro confronti e, di conseguenza, la sua già
> considerevole rabbia.
>
>
>
> "Si è fermato, però."
>
> "Non si è fermato. E' morto. E' un po' diverso."
>
> "E allora?"
>
> "E allora, forse abbiamo un alleato."
>
>
>
> David non capiva. Gli rivolse uno sguardo vacuo.
>
> Norton si sporse in avanti e premette un tasto. La schermata cambiò,
> mostrando quello che sembrava il curriculum di un ufficiale della flotta.
> David continuò a non capire, finchè non vide il nome accanto alla
> fotografia e all'assegnazione.
>
> Aggrottò la fronte.
>
>
>
> "Bhreel? E' lo stesso?"
>
> "Oh, sì, amico mio. E' lo stesso."
>
>
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