[Stml9] [7.03 - Brown - L'esperimento]
Maddalena
vampitrill a gmail.com
Mer 28 Dic 2016 15:37:03 CET
Che paura. In effetti, da un po' di dejavu.
Bello, mi è piaciuto ;-)
Il 26/12/2016 00:00, Luigi Fantin ha scritto:
>
> Ciao,
>
> un po' in ritardo, ma ecco qua un piccolo regalo per tutti.
>
>
> ancora auguri a tutti.
>
>
> ===========================================================
>
>
> Flashback – Cintura di asteroidi - 16/11/2396 - ore 20:00
>
> L’operazione non aveva dato l’esito sperato. Le misure di contenimento
> nel laboratorio non erano riuscite a limitare la fuoriuscita del
> materiale. Le comunicazioni erano saltate pochi minuti dopo che il
> computer di bordo aveva segnalato tracce di contaminante organico nei
> sistemi di supporto vitale. Dall’astronave madre il comandante aveva
> dovuto attenersi ai protocolli di sicurezza previsti in queste
> circostanze: ogni portello per l’esterno era stato chiuso e sigillato
> con delle micro-cariche innescate da remoto. Le scialuppe bloccate
> senza la possibilità di essere riattivate. Aveva di fatto bloccato
> ogni via di fuga per gli eventuali superstiti.
>
> Fuori all’esterno, nel silenzioso vuoto dello spazio la nave
> laboratorio Derimer aveva acquisito, a causa di alcune esplosioni
> interne, un lento movimento rotatorio. Il computer che la manteneva in
> orbita nella fascia di asteroidi era spento e la nave andava
> pigramente alla deriva. Tutto intorno regnava la calma e il silenzio.
>
>
> Flashback – Nave laboratorio Derimer - 16/11/2396 - ore 20:00
>
> Sul ponte alloggi sottoufficiali il caos era, invece, completo. Ogni
> tipo di allarme suonava in una cacofonia delirante. Tutto era immerso
> nel buio, tranne solo alcune zone illuminate da flash intermittenti
> delle poche lampade di emergenza rimaste in funzione. Chi non era
> ancora morto rantolava negli ultimi istanti di agonia. Julie era nella
> sua tuta EVA e cercava disperatamente di aprire il portellone verso il
> ponte inferiore. Qualcuno o qualcosa la stava inseguendo. Sentiva
> dietro di se le porte delle stanze che si aprivano e chiudevano. Tonfi
> e sibili che si spostavano di corridoio in corridoio in cerca di
> qualcosa. Armeggiava disperatamente con i comandi manuali senza
> riuscirci, mentre la nave veniva scossa da alcune esplosioni.
>
> “Apriti idiota, apriti idiota APRITI IDIOTA!!!”
>
> Con uno scatto secco il portellone si aprì e lei si gettò oltre
> chiudendolo e sprangandolo dietro di sé. Attivò la torcia elettrica e
> corse nel buio il più lontano e velocemente possibile. Dietro di lei
> qualcosa batté contro il portellone appena chiuso.
>
>
> Flashback – Nave madre sconosciuta - 16/11/2396 - ore 20:00
>
> La plancia della sala di controllo era illuminata a giorno
> dall’allarme generale. La tensione era palpabile e il personale
> aspettava l’unico comando che doveva essere dato in questi casi. Il
> computer era già impostato per ricevere il codice che avrebbe attivato
> l’autodistruzione della nave laboratorio. Ma la decisione non era
> facile da prendere. Erano troppo vicini alla Congregazione, qualcuno
> avrebbe di sicuro registrato l’esplosione e sarebbero venuti ad indagare.
>
> “Signore, qualcuno ha attivato un radio faro con un segnale di
> soccorso. Ci sono dei superstiti, Signore!”
>
> “Attivi l’occultamento tenente! Quel radio faro attirerà sicuramente
> dei soccorsi.” Rispose il Capitano.
>
> “Mandiamo una squadra di recupero?” propose l’ufficiale in seconda.
>
> “Ma è impazzito numero uno? Sa anche lei che non c’è speranza per
> quella gente. Pensiamo invece a come rendere sicura la zona e
> cancellare ogni traccia. Mandi un messaggio alla base stellare abbiamo
> bisogno di supporto per un operazione di contenimento e pulizia,
> codice delta, massima priorità.”
>
> “Ormai il segnale di soccorso del radio faro è stato mandato
> comandante, dobbiamo aspettare per essere sicuri che non arrivi
> qualcuno. Forse potremmo far esplodere il laboratorio dando la colpa a
> qualcun altro.”
>
> “Potrebbe funzionare, numero uno.”
>
> “Comandante, è arrivata conferma dalla base, il supporto sarà qui in
> dodici ore.”
>
> “Attivi l’allarme generale, mantenendo l’occultamento e attendiamo.”
>
>
> FGS Sulaco - Plancia - 17/11/2396 - ore 6.00
>
> =^= Qui é secondo che vi parla, ieri sera alle ore 23.00 abbiamo
> ricevuto una chiamata di soccorso vicino a CA2216862. Devieremo dal
> nostro percorso per indagare. Tutto l'equipaggio si prepari al
> flip'n'burn."
>
> In pochi minuti tutta la nave fu messa in sicurezza. Tutti in plancia
> si sedettero alle proprie postazioni e si bloccarono al sedile con le
> cinture di sicurezza.
>
> "Iniziò manovra!" urlò Kamal.
>
> I propulsori della nave si spensero e i razzi di manovra entrarono in
> funzione facendole fare una rotazione completa di 180 gradi sull'asse
> verticale.
>
> "Operazione di flip completata. Accensione propulsori principali fra
> 3... 2... 1... ORA!"
>
>
> Nave madre sconosciuta - Plancia - 17/11/2396 - ore 6.45
>
> “Comandante i sensori indicano una nave in avvicinamento. E’ un cargo
> della Congreg… AAAAAHH!!”
>
> La frase dell’addetto alle comunicazione fu interrotta da una grande
> esplosione sulla Derimer. Non c’era stato il boato dello schianto
> ovviamente, ma lo schermo principale era da ore puntato verso il
> laboratorio e la luce fu accecante. Tutti in plancia si coprirono gli
> occhi o rimasero abbagliati. Anche la strumentazione subì un picco di
> energia e alcuni sistemi secondari saltarono. Dopo l’esplosione la
> Dimer era ancora intatta ma un grosso squarcio si era aperto sulla
> fiancata. Per il contraccolpo la nave laboratorio aveva virato e si
> era messa in rotta di collisione con un piccolo asteroide. Era
> evidente la fuoriuscita di gas e altro materiale dallo squarcio nella
> carlinga. Nella sorpresa dell’esplosione e nella successiva agitazione
> qualcos’altro uscì dalla nave schizzando fuori a grande velocità, ma
> non fu notato e si nascose tra gli asteroidi attendendo guardingo.
>
> “Rapporto!”
>
> “L’esplosione ha danneggiato i ponti sette e otto del laboratorio. Sto
> ricalibrando alcuni sensori che sono usciti fuori fase per verificare
> la natura del materiale fuoriuscito, ancora alcuni secondi.
> All’interno della nave non sembrano essere rimaste forme di vita,
> Comandante.”
>
> “E’ di vitale importanza che non venga rilevato contaminante e
> qualsiasi forme di vita organica. Quanto è distante la nave in
> avvicinamento? Possono aver rilevato l’esplosione?” si informò il
> Capitano.
>
> “Ne dubito comandante. Non quella carretta: è vecchia quasi quanto la
> Congregazione stessa. Noi siamo molto vicini, ma l’esplosione è stata
> di lieve entità. Non sembrano esserci altre navi.”
>
> “Bene numero uno.” Disse il comandante mettendo una mano sulla spalla
> del collega, poi rivolto alla postazione scientifica “E’ arrivato quel
> rapporto sul materiale espulso dalla Dimer?”
>
> “I sensori non evidenziano materiale contaminante Signore.”
>
> “Grazie al cielo.” Sospirò il numero uno, “Ma l’arrivo di questi
> soccorsi ci rallenterà le operazioni di bonifica. Speriamo che i
> nostri caccia arrivino prima di loro.”
>
>
> Nave madre sconosciuta - Plancia - 17/11/2396 - ore 7.00
>
> “Accidenti! … forse ho brutte notizie Capitano!” L’ufficiale
> scientifico stava verificando qualcosa dalla sua postazione.
>
> “Dica tenente.” Lo incalzò il capitano.
>
> “Uno dei ponti esplosi del laboratorio, mi preoccupa.”
>
> “A cosa stavano lavorando tenente?”
>
> “Il computer non lo dice Capitano. L’informazione è protetta.”
>
> “Provi con questo, tenente.” e digitò un codice dalla sua postazione.
>
> “Niente signore – Informazione protetta-“
>
> Il viso del Capitano assunse un’espressione preoccupata: “Propulsori
> di manovra al massimo, allontaniamoci subito oltre la distanza di
> sicurezza. Non voglio correre rischi.”
>
>
> Nave madre sconosciuta - Plancia - 17/11/2396 - ore 9.00
>
> “Signore il cargo è arrivato. Stanno facendo uscire una piccola
> navetta di soccorso.”
>
> “Stanno arrivando anche i primi caccia Signore. Saranno qui tra 10
> minuti.” Intervenne il tattico.
>
> “Perfetto, ordini ai caccia di abbattere entrambe le navi appena
> arrivano a tiro.”
>
>
> Nave madre sconosciuta - Plancia - 17/11/2396 - ore 9.45
>
> “Signore sono comparse altre due navi.”
>
> “Identificatele!”
>
> “Non riusciamo, Signore, la forma è totalmente sconosciuta. Si
> avvicinano al laboratorio.”
>
> “Manteniamo l’occultamento. A che punto sono i caccia?”
>
> “Stanno inseguendo il cargo. No aspetti. Una delle due navi
> sconosciute sta attaccando i caccia!”
>
>
> Cintura di asteroidi - 17/11/2396 - ore 9.45
>
> I siluri della Baffin disegnarono una curva sottile, la loro scia era
> di un azzurro brillante in diretto contrasto con il nero siderale
> dello sfondo. Lanciati con lo scopo di colpire gli assalitori,
> sbagliarono bersaglio: la Sulaco esplose colpita ai reattori dei motori.
>
> Era già pronto a lanciare un altro siluro per colpire le due navi
> minaccia, ma un’altra nave più grande comparve e decise di fermarsi.
> Era riuscito ad agganciarsi sotto lo scafo di una delle due navi
> passate vicino all’asteroide in cui era nascosto. Anche se con
> difficoltà, aveva preso controllo dei sistemi dei siluri per cercare
> di distruggere le due piccole navi cattive. Ma sapeva che il vero
> nemico era nascosto da qualche parte e l’avrebbe presto scovato. In
> quel preciso momento una nave parlò:
>
> =^= Navi sconosciute, vi parla la nave federale Galintius vi chiediamo
> di abbassare gli scudi e preparatevi ad essere abbordati. Sulla base
> dello statuto di Natvel, vi dichiariamo in arresto per crimini contro
> la Congregazione Federale. =^=
>
> ===============
>
> Per la cronaca ho appena iniziato a leggere Leviathan: il risveglio.
>
> All'inizio ho avuto un forte deja vu.
>
> :-D
>
>
>
> GG
>
>
>
> --
> ==============================================
> Tenente Comandante Alan Brown
> Ingegnere Capo
> USS Baffin
> Progetto Pytheas - Delta Quadrant
> ==============================================
> Email: alan.brown.pytheas a gmail.com <mailto:alan.brown.pytheas a gmail.com>
> ==============================================
>
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