[Stml9] Volkoff - 6.06 - Il volto del male
Maddalena
vampitrill a gmail.com
Mar 8 Mar 2016 19:58:07 CET
Ma che paura!
Bellissimo brano.
Il 08/03/2016 16:33, Franco Carretti ha scritto:
> All'inizio avevo trovato un po' difficile trovare un modo per cui
> Norton si vendicasse della federazione. Spero che quello che ho
> trovato sia accettabile.
> Luigi finalmente ho usato il tuo amico :)
> *********************
> *USS Cepheus - Ponte inferiore - 05/12/2395 - ore 12,45*
> Ognuno reagiva alla cattività in maniera differente.
> Suri era seduta al tavolo e non aveva mosso un muscolo nella mezz'ora
> passata dall'incontro con il Capitano Norton, stessa cosa per i
> Comandanti Bhreel e Boram che sembravano immersi in una trans ipnotica
> per quanto erano immobili. D'altro canto Brown e Volkoff sembravano
> due tigri in gabbia. Camminavano incessantemente avanti e indietro per
> la stanza, il primo cercando un modo per fuggire, il secondo cercando
> un modo per distruggere qualcosa.
> Piotr non era fatto per l'inattività, soprattutto in una situazione di
> pericolo. Il suo istinto faceva a cazzotti con il cervello che cercava
> di tenerlo calmo. Lanciava occhiate in direzione dei superiori
> sperando che a qualcuno venisse un'idea o gli indicasse un bersaglio
> qualsiasi.
> Brown aveva gli stessi problemi. Si trovava di fronte a una tecnologia
> nuova e le sue mani prudevano dal desiderio di tuffarsi in quel ben di
> dio... se solo i campi di forza non gli avessero impedito di toccare
> qualsiasi cosa adesso la paratia e quello che c'era dietro sarebbe già
> stata smontata da un pezzo. Una vibrazione all'interno della giacca lo
> bloccò di colpo.
> "Vorrei proprio sapere cosa stanno aspettando..." esclamò sospirando e
> tornando a sedersi al tavolo "ho assistenti olografici che fanno un
> lavoro migliore!"
> Suri voltò leggermente lo sguardo e sembrò rilassarsi, per quanto
> possibile per un vulcaniano, poi con tono freddo riprese l'ufficiale
> "La prego di astenersi da innervosire i nostri carcerieri.
> Evidentemente devono valutare tutte le opzioni quindi è meglio
> rimanere calmi e mantenere un basso profilo. Ci sarà tempo per
> valutare la situazione, fino a quel momento rimanga tranquillo."
> Brown fece un cenno affermativo con la testa e Volkoff sospirò
> sconsolato... il messaggio era chiaro. La prima parte del piano era
> andata a buon fine ma Suri preferiva attendere.
> ****Flashback****
> *USS Baffin - Sala Tattica - 05/12/2395 - ore 11,20*
> Suri sollevò il sopracciglio alla vista del congegno che Brown aveva
> appoggiato sul tavolo. Sembrava un disco di metallo di circa sei
> centimetri di diametro per due centimetri di spessore. La sua
> superficie superiore aveva delle scanalature che emettevano una debole
> luce azzurrognola.
> "Lei cosa ne pensa del Capitano Norton?" chiese il Capitano Enizia
> all'indirizzo della pari grado mentre cercava di dissimulare la
> curiosità. Nessuno di loro avevano la certezza che quello che dicevano
> non potesse essere ascoltato dai loro catturatori e quindi stavano
> costruendo un piano parlando di altro.
> "Abbiamo dieci minuti prima dell'incontro e spero di essere pronta per
> affrontarlo a quel punto." rispose Suri guardando Brown mentre parlava.
> *10 minuti? Nessun problema...* L'uomo fece un impercettibile cenno
> affermativo con la testa in risposta.
> "Ritenete che sia saggio andare in così tanti? Più siamo e più è un
> rischio per la sicurezza... non vorrei che qualcuno compia per sbaglio
> qualche gesto che viene mal interpretato"
> *Tutto è possibile...* Brown fece una smorfia prima di rispondere "Il
> rischio c'è sempre, ma siamo i più qualificati per un primo contatto.
> L'alternativa è affidarci solo alle nostre menti". Per poi terminare
> pensando: *O meglio a quella di Boram*
> "Capitano Enizia, cosa ne pensa? Il signor Brown potrebbe essere
> superfluo in questo incarico." chiese Suri pur conoscendo la collega
> abbastanza da immaginare la risposta.
> "Credo che avremo bisogno di qualsiasi tipo di aiuto... solo dovete
> stare estremamente attenti."
> Brown fece un sorriso sotto i baffoni ormai ricresciuti e fece roteare
> l'oggetto per aria prima di riprenderlo al volo con gesto di
> soddisfazione.
> Era stata sua l'idea ma era stato complicato spiegarla ai colleghi
> usando frasi abbastanza innocenti da passare inosservate. Gli unici ad
> aver capito quello che voleva fare erano Boram perchè glielo aveva
> letto direttamente nella mente e Volkoff che aveva riconosciuto il
> disco che teneva in mano.
> "Signor Brown allora sarà dei nostri, ma nessuno deve fare niente
> senza mio preciso ordine!" Suri guardò Brown intensamente e
> l'ingegnere fece un cenno affermativo.
> *Spero tu sia davvero bravo quanto credo, amico mio...* pensò Alan
> infilando il disco nel taschino interno della giacca e battendo un
> paio di colpetti affettuosi sull'oggetto.
> Erano anni che lavorava su Zac, il suo assistente olografico. L'aveva
> dotato di una completa enciclopedia sulla meccanica e sull'ingegneria.
> Molti, Volkoff compreso, trovavano il suo amico un po' inquietante con
> quel suo aspetto da fantasma e quella calma serafica con cui si
> rivolgeva ai presenti. Dopo le ultime avventure avute nel quadrante
> delta e i misteriosi congegni che l'enorme russo sembrava far sbucare
> dal nulla, aveva pensato di dotarlo anche di sofisticati algoritmi di
> infiltrazione. In quella modalità Zac poteva entrare all'interno dei
> sistemi di una nave e raccogliere informazioni senza essere
> scoperto... certo non poteva fare molto, non aveva dei software di
> guerra informatica, si limitava a raccogliere dati, ma in quella
> situazione era già un lusso non indifferente.
> *USS Cepheus - Tutta la nave - 05/12/2395 - ore 12,45*
> Zac volava attraverso i sistemi della nave dissimulando il suo
> segnale. Aveva trovato molti software di anti intrusione durante il
> suo viaggio ma era riuscito a superarli sfruttando le loro debolezze.
> Quei software si aspettavano di intercettare programmi che carpivano
> dati o manomettevano i sistemi, lui si limitava a girare per la nave e
> 'imparare' da quello che vedeva. Usava le telecamere, microfoni
> ambientali, persino i dpad lasciati incustoditi pur di vedere e
> sentire tutto quello che succedeva in giro. Fu da uno di quei dpad che
> fece la conoscenza di Clarice.
> La bambina, che non sembrava avere più di sette anni, se ne stava in
> un angolo mordendo il piede di una malfatta bambola. La stanza era
> quasi al buio e da come se ne stava raggomitolata Zac capì che aveva
> freddo. L'ologramma assimilò l'informazione e poi passò oltre, ma
> qualcosa nella sua programmazione, che nemmeno lui riusciva a
> spiegarsi, lo fece tornare indietro. Attivò lo schermo del dpad
> abbandonato che diffuse una luce un po' spettarale nella stanza. Dal
> punto di vista della bambina sembrava che qualcuno avesse aperto una
> finestra sul pavimento e adesso la luce di una spelndida giornata di
> sole, facesse capolino nella sua piccola stanza.
> =^=Ciao!=^= esclamò con voce allegra Zac. La bambina dopo un attimo di
> titubanza si affacciò allo schermo è spalancò gli occhi.
> "Chi sei?" chiese lei alzando il dpad per guardarci sotto.
> =^=Io sono Zac... credo di essermi perso.=^=
> "Dove stavi andando?" chiese lei dopo averci pensato un attimo.
> =^=In realtà non lo so... stavo gironzolando. Come ti chiami?=^=
> "Clarice... perchè sei nel dpad della mia mamma?" la bambina morse di
> nuovo la bambola. Sembrava spaventata, come se sapesse che toccare la
> roba di sua madre fosse una cosa da non fare.
> =^=Signorina Clarice è un piacere conoscerla...=^= i due parlarono
> molto. Zac cercava di carpire qualche informazione dall'unico membro
> dell'equipaggio che non lo avrebbe tradito... e se anche avesse
> parlato di lui nessuno avrebbe creduto alla storia di un uomo che
> appare in un monitor. Nonostante la sua missione di raccolta
> informazioni si ritrovò restio ad abbandonare la ragazzina, qualcosa
> nei suoi sistemi gli impediva di andarsene...
> *Dovrò richiedere a Brown una verifica dei miei sistemi...* pensò
> l'ologramma.
> *USS Cepheus - Ponte inferiore - 05/12/2395 - ore 14.25*
> La paratia si aprì di nuovo con un sibilo e il Capitano Norton entrò
> accompagnato dal suo primo ufficiale. Sul volto dei due era disegnato
> il solito ghigno malvagio che faceva accapponare la pelle a Bhreel
> ogni volta che posava lo sguardo su di loro.
> "E' un piacere rivedervi..." commentò Norton "Spero che abbiate
> pensato a quello che vi ho detto."
> "Certamente, ma non capiamo cosa si aspetta da noi." chiese Suri con
> noncuranza. "Volete che ci uniamo a voi in cosa? Una vendetta verso
> uomini morti da cento anni? Contro l'intera Federazione?"
> "Il piano qual'è? Viaggiare per setta'anni verso la terra e poi
> distruggerla?" commentò Volkoff scuotendo la testa come se parlasse
> con degli imbecilli.
> Il Comandante David fece un ringhio nella sua direzione ma Norton lo
> bloccò.
> "Signori vi prego. Non dovete per forza credere che solo perchè vi
> abbiamo catturati noi siamo i cattivi..." Norton alzò le mani in segno
> di pace e sorrise, anche se non con gli occhi.
> "E' vero, vogliamo vendicarci della Federazione e della Flotta
> Stellare, ma non come crede il vostro grosso ufficiale - riprese
> quando anche Volkoff si sedette - la nostra intenzione è tornare a
> casa e rendere pubbliche le azioni compiute verso i nostri genitori.
> Sarà l'opinione pubblica a decidere se abbiamo ragione o torto e a
> decretare se e quanto la Federazione sia colpevole e come punirla. Per
> noi sarà una vittoria in ogni caso. Riporterò la mia gente a casa e
> avrò, per così dire, la mia vendetta. Sono certo che la gente non
> apprezzerà quello che ci è stato fatto."
> Volkoff guardò la dottoressa Fuentes e il comandante Bhreel. La prima
> sembrava pensierosa come se accettasse la cosa come giusta, la sua
> empatia la metteva sempre dalla parte del debole e sicuramente
> l'equipaggio della Cepheus faceva degnamente la parte della vittima.
> Il comandante Bhreel aveva invece aggrottato la fronte.
> Dal canto suo Piotr, pur ritenendo che l'equipaggio della Cepheus
> aveva tutto il diritto di chiedere soddisfazione e l'avrebbe fatto in
> un modo del tutto legale, soprattutto perchè non erano davvero degli
> ufficiali della Flotta Stellare e quindi non soggetti a determinati
> giuramenti verso la stessa, non si fidava assolutamente di quell'uomo.
> Il sorriso di Norton era ferale... certo era un uomo nato e vissuto in
> un posto orribile e affrontando chissà quali sofferenze, ma il suo
> istinto gli gridava di ucciderlo... e lui si era sempre fidato del suo
> istinto.
> "E quale sarebbe il piano? Come ha detto il signor Volkoff il viaggio
> per tornare sulla terra sarebbe troppo lungo." commentò Brown.
> "Il piano è semplice ma pericoloso... molti di noi non
> sopravviverebbero ad un viaggio così lungo, ma abbiamo delle opzioni.
> Tempo fa abbiamo localizzato un nodo di transcurvatura borg..."
> "Siete pazzi?!" il comandante Boram, che era rimasto in silenzio fino
> a quel momento si alzò di scatto facendo cadere la sedia.
> "Comandante si sieda!" esclamò glaciale il Capitano Suri "Continui
> prego Capitano..." l'ufficiale scientifico guardò i compagni e tornò a
> sedere rimettendo la sedia al suo posto.
> "In questi anni, come avete capito, abbiamo sviluppato una serie di
> tecnologie ricavate dalla stessa razza che vi spaventa così tanto.
> Certo il rischio rimane, ma molto inferiore a quello che pensate
> voi... non posso assicurare niente, non abbiamo nemmeno un piano. Ma
> ora abbiamo qualcosa che prima non avevamo. Voi! Se naturalmente
> deciderete di aiutarci a tornare a casa."
> "Dovremmo discutere la cosa e, nel caso accettassimo, definire un
> piano d'azione congiunto." rispose Suri con tono neutrale. Era
> difficile capire se la vulcaniana trovasse la cosa accettabile.
> "Come le ho detto, prima di oggi non avevamo niente se non questa
> nave. Non c'erano speranze di tornare. Adesso una speranza c'è, sta a
> voi decidere se aiutarci a tornare a casa o abbandonarci come ha fatto
> la Federazione."
> "Potreste sempre unirvi a noi nel nostro viaggio. Non sareste più
> soli..." intervenne il Consigliere della Curie come a voler dare un
> nuovo punto di vista.
> "Comandante sono certo che dal suo punto di vista questa è un opzione
> accettabile, ma lei non ha vissuto gli orrori che abbiamo vissuto noi.
> Non potrebbe mai capire cosa vuol dire per noi rimanere qui quando c'è
> una sola possibilità di fuggire." per un attimo gli occhi di Norton
> espressero un genuino dolore e un orrore sconfinato. Timeran rabbrividì.
> "Comunque adesso vi faremo riaccompagnare in sala teletrasporto e da
> lì tornerete sulla vostra nave. Vi daremo il tempo per prendere una
> decisione."
> "E se fosse negativa?" chiese Suri sollevando un sopracciglio.
> "Come ho detto io farò di tutto per riportare a casa la mia gente. Non
> posso costringervi, ma posso lasciarvi qui in questa sacca di nulla
> a provare quello che abbiamo provato noi. Ma sono certo che i vostri
> giuramenti di aiutare chi è in pericolo, vi spingeranno a darci una
> mano... e permetteranno anche a voi di tornare a casa."
> Il Capitano Suri fece un segno di assenso con la testa.
> "Comandante David li faccia tornare alla loro nave."
> "Signore?" chiese questi come se non credesse alle proprie orecchie.
> "E' un ordine!" rispose solamente Norton prima di sparire attraverso
> la paratia.
> *USS Baffin - Sala telatrasporto 1 - 05/12/2395 - ore 15.45*
> Lo sfolgorio del teletrasporto, simile ad una cascata di coriandoli
> luminosi era appena terminato che nella sala era scoppiato un
> pandemonio. Il Capitano Enizia sembrava aver trattenuto il fiato per
> tutto il tempo della missione e ora lo faceva uscire tutto in una
> volta insieme ad un'infinità di domande.
> "Cosa è successo? Cosa vogliono da noi? Dove diavolo ci hanno portati!"
> "Si calmi Capitano - commentò Suri lanciando un'occhiata verso il
> personale della sala teletrasporto che mostrava palesemente la loro
> preoccupazione - appena arriviamo in sala riunioni la informeremo di
> tutto quello che abbiamo scoperto." poi si rivolse al suo ufficiale
> scientifico passando il Capitano della Baffin in secondo piano
> "Comandante Boram, è riuscito a leggere le loro menti?"
> "Mi dispiace signore ma gli impianti borg che sembrano aver adottato
> mi permettevano di leggere solo le loro emozioni e dalle mie
> percezioni direi che il Capitano Norton è completamente fuori di testa!"
> "Il termine corretto è pazzo da legare..." commentò il consigliere
> Bhreel vicino a lui mentre la dottoressa Fuentes confermava annuendo
> con enfasi.
> "Signore..." la voce di Brown distrasse tutti sembrava preoccupato.
> "Non trovo più il mio amico..." mostrò il disco le cui scalanature non
> avevano più la luce blu e fece una smorfia. "Ci sono delle
> informazioni, ma il programma principale è assente. Zac è rimasto a
> bordo..."
> Suri lo guardò per un attimo e poi si girò verso il turbo ascensore.
> "Capitano venga è arrivato il momento delle spiegazioni!"
> *USS Cepheus - Ufficio del Capitano - 05/12/2395 - contemporaneamente*
> "Opinione pubblica?" esclamò il primo ufficiale entrando nell'ufficio
> e sbattendo con uno schianto i palmi della mani sulla scrivania. I
> suoi occhi mandarono lampi di odio sconfinato.
> "Si sieda comandante..." mormorò Norton senza alzare gli occhi dal pad
> che stava leggendo.
> "Io non le permetterò di..." non terminò la frase, la mano del suo
> capitano gli afferrò i capelli sbattendogli la testa contro la
> scrivania, un fiotto di sangue macchiò il legno del mobile. Gli occhi
> di David si spalancarono per la paura vedendo la lama di un coltello a
> pochi millimetri dal suo occhio.
> "Non ti permetto di parlarmi così! Vuoi ascoltare o preferisci finire
> nella Bara?" David deglutì sentendo il nome dello strettissimo tubo
> jefferies che spesso usavano come cella.
> "Mi scusi Capitano..." mormorò senza smettere di guardare la lama del
> coltello.
> "Ho un piano!" commentò allegro Norton come se niente fosse successo
> continuando a muovere il coltello come la bacchetta di un direttore
> d'orchestra. "Un piano geniale per fargliela pagare!" Fece un passo di
> danza e sorrise, questa volta il sorriso raggiunse anche gli occhi.
> "E in cosa consisterebbe?" chiese cauto l'altro.
> "Come ho detto assalteremo il nodo di transcurvatura borg, ne
> prenderemo il controllo e lo calibreremo per tornare sulla terra."
> "Tutto qui?"
> "Dovranno fornirci i codici per l'accesso alle difese della
> federazione, i nostri sono vecchi di cento anni... lasceremo quei
> codici negli archivi del nodo Borg. Pensa David! Centinaia di cubi
> Borg che raggiungono il quadrante alfa e spazzano via tutto!" la
> risata di Norton fu agghiacciante, il sorriso di David non fu da meno.
>
>
>
> ====================================
> Lt. Piotr Alexei Volkoff
> Capo della Sicurezza
> USS Baffin NCC-69096
> Skype Combadge: Silente69
> Private comunicator: francocarretti a mail.com
> [CV]: http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=88
> ===================================
> "Colpisci. Una volta iniziato il combattimento, colpisci. Ogni altra
> cosa è secondaria." (La spada della Verità)
>
>
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