[Stml9] Volkoff - 6.06 - Il volto del male

Elena Fuccelli mf9115 a mclink.it
Mar 8 Mar 2016 22:50:23 CET


On Tue, 8 Mar 2016 16:33:32 +0100
  "Franco Carretti" <piotr_volkoff a mail.com> wrote:
> All9inizio avevo trovato un po9 difficile trovare un modo per cui 
>Norton si vendicasse della federazione. Spero che quello che ho 
>trovato sia accettabile.  Luigi finalmente ho usato il tuo amico :) 


Bene! Norton ha decisamente perso la brocca e il suo secondo non gli è 
da meno! Eccellente come al solito, Franco :-)

Ciao! :-D
Elena

>       *********************        USS Cepheus - Ponte inferiore - 
>05/12/2395 - ore 12,45 Ognuno reagiva alla cattività in 
>maniera differente.  Suri era seduta al tavolo e non aveva mosso un 
>muscolo nella mezz9ora passata dall9incontro con il Capitano Norton, 
>stessa cosa per i Comandanti Bhreel e Boram che sembravano immersi in 
>una trans ipnotica per quanto erano immobili. D9altro canto Brown e 
>Volkoff sembravano due tigri in gabbia. Camminavano incessantemente 
>avanti e indietro per la stanza, il primo cercando un modo per 
>fuggire, il secondo cercando un modo per distruggere qualcosa. 
>    Piotr non era fatto per l9inattività, soprattutto in una 
>situazione di pericolo. Il suo istinto faceva a cazzotti con il 
>cervello che cercava di tenerlo calmo. Lanciava occhiate in direzione 
>dei superiori sperando che a qualcuno venisse un9idea o gli indicasse 
>un bersaglio qualsiasi.  Brown aveva gli stessi problemi. Si trovava 
>di fronte a una tecnologia nuova e le sue mani prudevano dal 
>desiderio di tuffarsi in quel ben di dio... se solo i campi di forza 
>non gli avessero impedito di toccare qualsiasi cosa adesso la paratia 
>e quello che c9era dietro sarebbe già stata smontata da un 
>pezzo. Una vibrazione all9interno della giacca lo bloccò di 
>colpo.  "Vorrei proprio sapere cosa stanno aspettando..." 
>esclamò sospirando e tornando a sedersi al tavolo "ho 
>assistenti olografici che fanno un lavoro migliore!"  Suri 
>voltò leggermente lo sguardo e sembrò rilassarsi, per 
>quanto possibile per un vulcaniano, poi con tono freddo riprese 
>l9ufficiale "La prego di astenersi da innervosire i nostri 
>carcerieri. Evidentemente devono valutare tutte le opzioni quindi 
>è meglio rimanere calmi e mantenere un basso profilo. Ci 
>sarà tempo per valutare la situazione, fino a quel momento 
>rimanga tranquillo."  Brown fece un cenno affermativo con la testa e 
>Volkoff sospirò sconsolato... il messaggio era chiaro. La 
>prima parte del piano era andata a buon fine ma Suri preferiva 
>attendere.        ***Flashback***  USS Baffin - Sala Tattica - 
>05/12/2395 - ore 11,20  Suri sollevò il sopracciglio alla 
>vista del congegno che Brown aveva appoggiato sul tavolo. Sembrava un 
>disco di metallo di circa sei centimetri di diametro per due 
>centimetri di spessore. La sua superficie superiore aveva delle 
>scanalature che emettevano una debole luce azzurrognola.  "Lei cosa 
>ne pensa del Capitano Norton?" chiese il Capitano Enizia 
>all9indirizzo della pari grado mentre cercava di dissimulare la 
>curiosità. Nessuno di loro avevano la certezza che quello che 
>dicevano non potesse essere ascoltato dai loro catturatori e quindi 
>stavano costruendo un piano parlando di altro.  "Abbiamo dieci minuti 
>prima dell9incontro e spero di essere pronta per affrontarlo a quel 
>punto." rispose Suri guardando Brown mentre parlava.   *10 minuti? 
>Nessun problema...* L9uomo fece un impercettibile cenno affermativo 
>con la testa in risposta.  "Ritenete che sia saggio andare in 
>così tanti? Più siamo e più è un rischio 
>per la sicurezza... non vorrei che qualcuno compia per sbaglio 
>qualche gesto che viene mal interpretato"  *Tutto è 
>possibile...* Brown fece una smorfia prima di rispondere "Il rischio 
>c9è sempre, ma siamo i più qualificati per un primo 
>contatto. L9alternativa è affidarci solo alle nostre menti". 
>Per poi terminare pensando: *O meglio a quella di Boram*  "Capitano 
>Enizia, cosa ne pensa? Il signor Brown potrebbe essere superfluo in 
>questo incarico." chiese Suri pur conoscendo la collega abbastanza da 
>immaginare la risposta.  "Credo che avremo bisogno di qualsiasi tipo 
>di aiuto... solo dovete stare estremamente attenti."     Brown fece 
>un sorriso sotto i baffoni ormai ricresciuti e fece roteare l9oggetto 
>per aria prima di riprenderlo al volo con gesto di soddisfazione. 
> Era stata sua l9idea ma era stato complicato spiegarla ai colleghi 
>usando frasi abbastanza innocenti da passare inosservate. Gli unici 
>ad aver capito quello che voleva fare erano Boram perchè 
>glielo aveva letto direttamente nella mente e Volkoff che aveva 
>riconosciuto il disco che teneva in mano.  "Signor Brown allora 
>sarà dei nostri, ma nessuno deve fare niente senza mio preciso 
>ordine!" Suri guardò Brown intensamente e l9ingegnere fece un 
>cenno affermativo.     *Spero tu sia davvero bravo quanto credo, 
>amico mio...* pensò Alan infilando il disco nel taschino 
>interno della giacca e battendo un paio di colpetti affettuosi 
>sull9oggetto.  Erano anni che lavorava su Zac, il suo assistente 
>olografico. L9aveva dotato di una completa enciclopedia sulla 
>meccanica e sull9ingegneria. Molti, Volkoff compreso, trovavano il 
>suo amico un po9 inquietante con quel suo aspetto da fantasma e 
>quella calma serafica con cui si rivolgeva ai presenti. Dopo le 
>ultime avventure avute nel quadrante delta e i misteriosi congegni 
>che l9enorme russo sembrava far sbucare dal nulla, aveva pensato di 
>dotarlo anche di sofisticati algoritmi di infiltrazione. In quella 
>modalità Zac poteva entrare all9interno dei sistemi di una 
>nave e raccogliere informazioni senza essere scoperto... certo non 
>poteva fare molto, non aveva dei software di guerra informatica, si 
>limitava a raccogliere dati, ma in quella situazione era già 
>un lusso non indifferente.        USS Cepheus - Tutta la nave - 
>05/12/2395 - ore 12,45  Zac volava attraverso i sistemi della nave 
>dissimulando il suo segnale. Aveva trovato molti software di anti 
>intrusione durante il suo viaggio ma era riuscito a superarli 
>sfruttando le loro debolezze. Quei software si aspettavano di 
>intercettare programmi che carpivano dati o manomettevano i sistemi, 
>lui si limitava a girare per la nave e 9imparare9 da quello che 
>vedeva. Usava le telecamere, microfoni ambientali, persino i dpad 
>lasciati incustoditi pur di vedere e sentire tutto quello che 
>succedeva in giro. Fu da uno di quei dpad che fece la conoscenza di 
>Clarice.  La bambina, che non sembrava avere più di sette 
>anni, se ne stava in un angolo mordendo il piede di una malfatta 
>bambola. La stanza era quasi al buio e da come se ne stava 
>raggomitolata Zac capì che aveva freddo. L9ologramma 
>assimilò l9informazione e poi passò oltre, ma qualcosa 
>nella sua programmazione, che nemmeno lui riusciva a spiegarsi, lo 
>fece tornare indietro. Attivò lo schermo del dpad abbandonato 
>che diffuse una luce un po9 spettarale nella stanza. Dal punto di 
>vista della bambina sembrava che qualcuno avesse aperto una finestra 
>sul pavimento e adesso la luce di una spelndida giornata di sole, 
>facesse capolino nella sua piccola stanza.     =^=Ciao!=^= 
>esclamò con voce allegra Zac. La bambina dopo un attimo di 
>titubanza si affacciò allo schermo è spalancò 
>gli occhi.  "Chi sei?" chiese lei alzando il dpad per guardarci 
>sotto.  =^=Io sono Zac... credo di essermi perso.=^=  "Dove stavi 
>andando?" chiese lei dopo averci pensato un attimo.  =^=In 
>realtà non lo so... stavo gironzolando. Come ti chiami?=^= 
> "Clarice... perchè sei nel dpad della mia mamma?" la bambina 
>morse di nuovo la bambola. Sembrava spaventata, come se sapesse che 
>toccare la roba di sua madre fosse una cosa da non fare. 
> =^=Signorina Clarice è un piacere conoscerla...=^= i due 
>parlarono molto. Zac cercava di carpire qualche informazione 
>dall9unico membro dell9equipaggio che non lo avrebbe tradito... e se 
>anche avesse parlato di lui nessuno avrebbe creduto alla storia di un 
>uomo che appare in un monitor. Nonostante la sua missione di raccolta 
>informazioni si ritrovò restio ad abbandonare la ragazzina, 
>qualcosa nei suoi sistemi gli impediva di andarsene...  *Dovrò 
>richiedere a Brown una verifica dei miei sistemi...* pensò 
>l9ologramma.        USS Cepheus - Ponte inferiore - 05/12/2395 - ore 
>14.25  La paratia si aprì di nuovo con un sibilo e il Capitano 
>Norton entrò accompagnato dal suo primo ufficiale. Sul volto 
>dei due era disegnato il solito ghigno malvagio che faceva 
>accapponare la pelle a Bhreel ogni volta che posava lo sguardo su di 
>loro.  "E9 un piacere rivedervi..." commentò Norton "Spero che 
>abbiate pensato a quello che vi ho detto."  "Certamente, ma non 
>capiamo cosa si aspetta da noi." chiese Suri con noncuranza. "Volete 
>che ci uniamo a voi in cosa? Una vendetta verso uomini morti da cento 
>anni? Contro l9intera Federazione?"  "Il piano qual9è? 
>Viaggiare per setta9anni verso la terra e poi distruggerla?" 
>commentò Volkoff scuotendo la testa come se parlasse con degli 
>imbecilli.  Il Comandante David fece un ringhio nella sua direzione 
>ma Norton lo bloccò.  "Signori vi prego. Non dovete per forza 
>credere che solo perchè vi abbiamo catturati noi siamo i 
>cattivi..." Norton alzò le mani in segno di pace e sorrise, 
>anche se non con gli occhi.   "E9 vero, vogliamo vendicarci della 
>Federazione e della Flotta Stellare, ma non come crede il vostro 
>grosso ufficiale - riprese quando anche Volkoff si sedette - la 
>nostra intenzione è tornare a casa e rendere pubbliche le 
>azioni compiute verso i nostri genitori. Sarà l9opinione 
>pubblica a decidere se abbiamo ragione o torto e a decretare se e 
>quanto la Federazione sia colpevole e come punirla. Per noi 
>sarà una vittoria in ogni caso. Riporterò la mia gente 
>a casa e avrò, per così dire, la mia vendetta. Sono 
>certo che la gente non apprezzerà quello che ci è stato 
>fatto."     Volkoff guardò la dottoressa Fuentes e il 
>comandante Bhreel. La prima sembrava pensierosa come se accettasse la 
>cosa come giusta, la sua empatia la metteva sempre dalla parte del 
>debole e sicuramente l9equipaggio della Cepheus faceva degnamente la 
>parte della vittima. Il comandante Bhreel aveva invece aggrottato la 
>fronte.  Dal canto suo Piotr, pur ritenendo che l9equipaggio della 
>Cepheus aveva tutto il diritto di chiedere soddisfazione e l9avrebbe 
>fatto in un modo del tutto legale, soprattutto perchè non 
>erano davvero degli ufficiali della Flotta Stellare e quindi non 
>soggetti a determinati giuramenti verso la stessa, non si fidava 
>assolutamente di quell9uomo. Il sorriso di Norton era ferale... certo 
>era un uomo nato e vissuto in un posto orribile e affrontando 
>chissà quali sofferenze, ma il suo istinto gli gridava di 
>ucciderlo... e lui si era sempre fidato del suo istinto.     "E quale 
>sarebbe il piano? Come ha detto il signor Volkoff il viaggio per 
>tornare sulla terra sarebbe troppo lungo." commentò Brown. 
> "Il piano è semplice ma pericoloso... molti di noi non 
>sopravviverebbero ad un viaggio così lungo, ma abbiamo delle 
>opzioni. Tempo fa abbiamo localizzato un nodo di transcurvatura 
>borg..."  "Siete pazzi?!" il comandante Boram, che era rimasto in 
>silenzio fino a quel momento si alzò di scatto facendo cadere 
>la sedia.  "Comandante si sieda!" esclamò glaciale il Capitano 
>Suri "Continui prego Capitano..." l9ufficiale scientifico 
>guardò i compagni e tornò a sedere rimettendo la sedia 
>al suo posto.  "In questi anni, come avete capito, abbiamo sviluppato 
>una serie di tecnologie ricavate dalla stessa razza che vi spaventa 
>così tanto. Certo il rischio rimane, ma molto inferiore a 
>quello che pensate voi... non posso assicurare niente, non abbiamo 
>nemmeno un piano. Ma ora abbiamo qualcosa che prima non avevamo. Voi! 
>Se naturalmente deciderete di aiutarci a tornare a casa."  "Dovremmo 
>discutere la cosa e, nel caso accettassimo, definire un piano 
>d9azione congiunto." rispose Suri con tono neutrale. Era difficile 
>capire se la vulcaniana trovasse la cosa accettabile.  "Come le ho 
>detto, prima di oggi non avevamo niente se non questa nave. Non 
>c9erano speranze di tornare. Adesso una speranza c9è, sta a 
>voi decidere se aiutarci a tornare a casa o abbandonarci come ha 
>fatto la Federazione."   "Potreste sempre unirvi a noi nel nostro 
>viaggio. Non sareste più soli..." intervenne il Consigliere 
>della Curie come a voler dare un nuovo punto di vista.  "Comandante 
>sono certo che dal suo punto di vista questa è un opzione 
>accettabile, ma lei non ha vissuto gli orrori che abbiamo vissuto 
>noi. Non potrebbe mai capire cosa vuol dire per noi rimanere qui 
>quando c9è una sola possibilità di fuggire." per un 
>attimo gli occhi di Norton espressero un genuino dolore e un orrore 
>sconfinato. Timeran rabbrividì.     "Comunque adesso vi faremo 
>riaccompagnare in sala teletrasporto e da lì tornerete sulla 
>vostra nave. Vi daremo il tempo per prendere una decisione."  "E se 
>fosse negativa?" chiese Suri sollevando un sopracciglio.  "Come ho 
>detto io farò di tutto per riportare a casa la mia gente. Non 
>posso costringervi, ma posso lasciarvi qui in questa sacca di nulla a 
>provare quello che abbiamo provato noi. Ma sono certo che i vostri 
>giuramenti di aiutare chi è in pericolo, vi spingeranno a 
>darci una mano... e permetteranno anche a voi di tornare a casa."  Il 
>Capitano Suri fece un segno di assenso con la testa.  "Comandante 
>David li faccia tornare alla loro nave."  "Signore?" chiese questi 
>come se non credesse alle proprie orecchie.  "E9 un ordine!" rispose 
>solamente Norton prima di sparire attraverso la paratia.        USS 
>Baffin - Sala telatrasporto 1 - 05/12/2395 - ore 15.45  Lo sfolgorio 
>del teletrasporto, simile ad una cascata di coriandoli luminosi era 
>appena terminato che nella sala era scoppiato un pandemonio. Il 
>Capitano Enizia sembrava aver trattenuto il fiato per tutto il tempo 
>della missione e ora lo faceva uscire tutto in una volta insieme ad 
>un9infinità di domande.     "Cosa è successo? Cosa 
>vogliono da noi? Dove diavolo ci hanno portati!"  "Si calmi Capitano 
>- commentò Suri lanciando un9occhiata verso il personale della 
>sala teletrasporto che mostrava palesemente la loro preoccupazione - 
>appena arriviamo in sala riunioni la informeremo di tutto quello che 
>abbiamo scoperto." poi si rivolse al suo ufficiale scientifico 
>passando il Capitano della Baffin in secondo piano "Comandante Boram, 
>è riuscito a leggere le loro menti?"     "Mi dispiace signore 
>ma gli impianti borg che sembrano aver adottato mi permettevano di 
>leggere solo le loro emozioni e dalle mie percezioni direi che il 
>Capitano Norton è completamente fuori di testa!"  "Il termine 
>corretto è pazzo da legare..." commentò il consigliere 
>Bhreel vicino a lui mentre la dottoressa Fuentes confermava annuendo 
>con enfasi.     "Signore..." la voce di Brown distrasse tutti 
>sembrava preoccupato. "Non trovo più il mio amico..." 
>mostrò il disco le cui scalanature non avevano più la 
>luce blu e fece una smorfia. "Ci sono delle informazioni, ma il 
>programma principale è assente. Zac è rimasto a 
>bordo..."     Suri lo guardò per un attimo e poi si 
>girò verso il turbo ascensore. "Capitano venga è 
>arrivato il momento delle spiegazioni!"        USS Cepheus - Ufficio 
>del Capitano - 05/12/2395 - contemporaneamente  "Opinione pubblica?" 
>esclamò il primo ufficiale entrando nell9ufficio e sbattendo 
>con uno schianto i palmi della mani sulla scrivania. I suoi occhi 
>mandarono lampi di odio sconfinato.  "Si sieda comandante..." 
>mormorò Norton senza alzare gli occhi dal pad che stava 
>leggendo.  "Io non le permetterò di..." non terminò la 
>frase, la mano del suo capitano gli afferrò i capelli 
>sbattendogli la testa contro la scrivania, un fiotto di sangue 
>macchiò il legno del mobile. Gli occhi di David si 
>spalancarono per la paura vedendo la lama di un coltello a pochi 
>millimetri dal suo occhio.  "Non ti permetto di parlarmi così! 
>Vuoi ascoltare o preferisci finire nella Bara?" David deglutì 
>sentendo il nome dello strettissimo tubo jefferies che spesso usavano 
>come cella.  "Mi scusi Capitano..." mormorò senza smettere di 
>guardare la lama del coltello.  "Ho un piano!" commentò 
>allegro Norton come se niente fosse successo continuando a muovere il 
>coltello come la bacchetta di un direttore d9orchestra. "Un piano 
>geniale per fargliela pagare!" Fece un passo di danza e sorrise, 
>questa volta il sorriso raggiunse anche gli occhi.  "E in cosa 
>consisterebbe?" chiese cauto l9altro.  "Come ho detto assalteremo il 
>nodo di transcurvatura borg, ne prenderemo il controllo e lo 
>calibreremo per tornare sulla terra."  "Tutto qui?"  "Dovranno 
>fornirci i codici per l9accesso alle difese della federazione, i 
>nostri sono vecchi di cento anni... lasceremo quei codici negli 
>archivi del nodo Borg. Pensa David! Centinaia di cubi Borg che 
>raggiungono il quadrante alfa e spazzano via tutto!" la risata di 
>Norton fu agghiacciante, il sorriso di David non fu da meno. 
>       ==================================== Lt. Piotr Alexei Volkoff 
>Capo della Sicurezza USS Baffin NCC-69096 Skype Combadge: Silente69 
>Private comunicator: francocarretti a mail.com [CV]: 
>http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=88 
>=================================== "Colpisci. Una volta iniziato il 
>combattimento, colpisci. Ogni altra cosa è secondaria." (La 
>spada della Verità) 



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