[Stml9] [07.03] Nurrel - Il dispositivo

Luigi Fantin alan.brown.pytheas a gmail.com
Mer 26 Apr 2017 09:10:26 CEST


Ciao,

bravo Marco, un bel brano.

GG

Il giorno 24 aprile 2017 08:46, Franco Carretti <piotr_volkoff a mail.com> ha
scritto:

> Bel lavoro! Scusa il ritardo nella lettura :)
>
> *Sent:* Friday, April 21, 2017 at 9:45 PM
> *From:* "Marco Calandri" <alexandros.nurell a gmail.com>
> *To:* stml9 a gioco.net
> *Subject:* [Stml9] [07.03] Nurrel - Il dispositivo
> ciao,
> ecco il mio brano scusate il ritardo. Spero che vi piaccia
>
> USS Baffin - Sala osservazione - 17/11/2396 - ore 10.35
>
> La riunione era finita ormai da parecchi minuti e Kariin aveva sentito
> un grandissima voglia di starsene da solo. Aveva vagato per
> quell’immensa nave camminando per corridoi senza avere una precisa
> direzione o uma meta. Aveva incrociato alcuni membri dell’equipaggio
> senza vederli o notarli. Aveva visto più razze quel giorno che in tutta
> la sua vita. Ma il flusso di pensieri gli impediva di vedere queste
> nuove forme di vita o l’eleganza dei corridoi di una classe Sorvereign.
>
> I suoi piedi lo portarono in una specie di salotto forse una piccola
> sala osservazione per il relax dell’equipaggio. Kariin arrivò ad un
> largo finestrone che si affacciava sullo spazio. Appoggiò la testa al
> vetro ericominciò a pensare a quanto fosse cambiata la sua vita in poche
> ore. Aveva risposto ad una richiesta d’aiuto, facendo la cosa più giusta
> e rispettando il codice d’onore dei marinai delle stelle. Era stato un
> gesto di generosità e altruismo che però gliaveva cambiato la vita.
> Quella sua scelta aveva portato la distruzione della nave su cui serviva
> come primo ufficiale e la morte di quasi tutto il suo equipaggio.
> Persone con cui aveva lavorato negli ultimi anni erano appena morte. Poi
> erano arrivati degli alieni che lo avevano salvato da morte certa ma gli
> avevano raccontato quella storia assurda sulle sue origini. Troppo
> assurda per essere falsa… aveva pensato. Come poteva essere vero che lui
> proveniva dall’altro lato della Galassia. Per un istante pensò se
> anziché agire con generosità e rispondere alla richiesta d’aiuto avesse
> agito con egoismo e menefreghismo così come aveva fatto il capitano
> nulla sarebbe cambiato e lui avrebbe continuato la sua solita, banale e
> tranquilla vita su un mercantile.
>
> Una parte di lui avrebbe preferito ciò mentre un’altra lo stava
> spingendo a chiarire il mistero delle sue origini e a scoprire cosa era
> successo a quel vascello scientifico.
>
> “Pensieri?” Chiese una voce.
>
> Kariin si voltò di scatto e riconobbe Sim, il medico della
> Sulaco:”Dottore… .” Il primo ufficiale lasciò la frese in sospeso.
>
> Per qualche strana ragione Sim iniziò a fare il rapporto sullo stato di
> salute dei 4 sopravvissuti.Kariin ascoltò con poco interesse ma quando
> il medico disse la parola “capitano” l’umano rispose seccato:”Il
> capitano è morto.”
>
> “Ora è lei il capitano.” Rispose con noncuranza il dottore. “… e devo
> farle il rapporto sullo stato di salute compreso il suo, capitano.”
>
> Sentirsi chiamare capitano infastidì non poco Kariin che rispose con
> evidente disappunto:”Capitano di che cosa?”
>
> Il medico rimase impassibile mentre l’umano continuava a parlare:”Sono
> capitano di un ammasso di gas molecolare e frammenti di scafo grandi
> appena come una mia unghia e di qualche mole di ghiaccio vaporizzato.”
>
> Sim si sedette ad un tavolo accanto a Kariin e lo invitò a sedersi.
> L’umano si sedette a sua volta muovendo la sedia con fare poco aggraziato.
>
> “E’ stato lei?” Chiese il medico con un sorriso malizioso.
>
> “A fare che cosa?”
>
> “Ad informare la Congregazione del messaggio di SOS.” Il medico guardò
> l’umano accusare il colpo e capì di avere ragione.
>
> “Sì.” Ammise Kariin.
>
> “Ecco perché lei sarà… anzi è un bravo capitano.” Il medico si alzò e
> fece per andarsene dicendo:”Sono sicuro che la Congregazione Federale le
> darà presto un suo comando.”
>
> Ad un passo dalla porta Sim aggiunse:”Tranquillo il suo segreto è un
> buone mani con me… ha fatto la cosa giusta.”
>
> Malgrado quelle parole Kariin rimase altri minuti chiuso nei suoi pensieri.
>
> Nave stellare Kirrirrs della flotta d’assalto Kereven plancia nel frattempo
>
> Il capitano Larring era seduto alla sua poltrona e osservava la
> situazione visibilmente soddisfatto. Aveva recuperato il dispositivo
> segreto, ucciso tutti i sabotatori e abbattuto un mercantile nemico. Ma
> la cosa più importante aveva potuto testareoperativamente il nuovo
> dispositivo e… aveva funzionato bene. Per una strana ironia i sabotatori
> aveva rubato una serie di prototipi ma erano stati fermati dai due
> incrociatori comandanti dal capitano Larring su cui erano stati appena
> installati i nuovi dispositivi segreti. Gli unici altri due dispositivi.
>
> Ora il capitano si stava godendo la strana tranquillità della plancia in
> penombra. I suoi ufficiali lavoravano in silenzio come separlare potesse
> sabotare il funzionamento del dispositivo protettivo.
>
> L’ufficiale tattico si alzò dalla poltrona e raggiunse il capitano:
> ”Signore ho terminato le analisi.”
>
> “Sugli alieni?” Chiese Larring.
>
> “Si signore.”
>
> “Sono due navi di tipologia e classe differenti molto potenti e ben
> armate… direi molto superiori alle nostre.” Spiegò il tattico per poi
> mostrare i dati su un dpadd:”Molto avanzate… poco fa hanno avvolto la
> navetta in un campo energetico e hanno teletrasportato via la squadra
> della Congregazione Federale.”
>
> “Teletrasportato?”
>
> “Sì è come se avessero compresso i loro corpi in un fascio di dati e
> riassemblati a bordo.” Illustrò il tattico.
>
> “Ingegnoso dovremmo catturare questa tecnologia.” Rise il capitano
> pregustando il prossimo obbiettivo.
>
> Ma l’ufficiale tattico riportò il capitano alla realtà: ”Signore c’è il
> discorso della Galintius… .”
>
> “Di che?” Chiese il capitano seccato.
>
> “Dell’incrociatore della Congregazione Federale.” Spiegò il tattico
> generando ulteriore rabbia nel superiore.
>
> “Come faccio a liberarmi di loro!” Il capitano era furente si alzò di
> scatto dalla poltrona dando una serie di calci ad una serie di armi
> poste poco dinnanzi.
>
> “Col dispositivo.” Rispose con calma il tattico con un sorriso feroce.
>
> Larring si voltò e fece un cenno al subordinato di proseguire: ”Parla ma
> attento non tollero piani campati in aria.”
>
> “Potremmo avvicinarci protetti dal dispositivo e far fuoco sulla nave di
> sorpresa colpendo il nucleo di curvatura.” L’idea era tanto semplice
> quanto efficace e fece breccia dell’abile capitano Larring tanto famoso
> quanto speitato in battaglia.
>
> “Bene.” Tornò a sedersi alla sua poltrona.
>
> “Con la spinta inerziale residua noi e la nostra nave saremmo in
> posizione di tiro tra 13 minuti.” Spiegò il tattico.
>
> “Giusto il tempo di caricare tutte le armi al massimo.”
>
> Nave stellare Galintius plancia -10.50
>
> Il sotto protettore stellare Gullaris era alla sua prima missione nello
> spazio profondo. Parecchie settimane di esercitazione estenuanti e poi
> finalmente azione. Due navi aliene avevano attaccato un mercantile. Ma
> la situazione si era rapidamente sgonfiata e stabilizzata in un primo
> contatto pacifico.Anziché una battaglia le era capitato un seccante
> lavoro di ufficio: controllare i dati che avevano raccolto la squadra di
> sbarco della Sulaco. L’ufficiale della sicurezza un certo Amos aveva
> avuto il buon senso di fare un backup dei dati su un dispositivo mobile.
> Una scelta sensata per tutti tranne che per la povera Gullaris a cui le
> era stato affidato l’incarico di analizzarli.
>
> L’equipaggio aveva il possibile per condurre un analisi ben fatta con i
> pochi mezzi a loro disposizione.
>
> La ragazza stava lavorando sulle analisi esterne fatta dalla navetta
> quando sentì una presenza dietro di sé.
>
> Il giovane protettore stellare Saltodipalmo era dietro di lei cercando
> di attirare la sua attenzione. Da mesi la corteggiava senza successo:
> ”Dai vieni a mangiare… andiamo a prenderci qualcosa.”
>
> “Non posso.”
>
> “Perché?” Chiese lui facendo finta di essere offeso con una mossa teatrale.
>
> “Ho del lavoro da fare.” Disse lei.
>
> “Potrai farlo dopo.”
>
> “No vorrei finire… .” Poi con un sorriso malizioso, aggiunse: ”Magari
> l’aiuto di un protettore stellare della sezione scientifica può aiutarmi
> a capire una cosa.”
>
> Saltodipalmo non aveva proprio voglia di lavorare e sbuffo seccato ma si
> chinò sulla consolle: ”Qual è il problema?”
>
> La ragazza mostro un rilevamento fatto dalla navetta verso la nave
> Scopuli e ingrandì verso la falla dello scafo.
>
> “Che grande buco.” Commentò lui.
>
> “Già l’equipaggio della Sulaco lo a scambiato per una falla ma guarda ai
> bordi… nessuna bruciatura.”
>
> “Vorrai dire ossidazione da shock termico.” La corresse lo scienziato
> interessato a questo strano mistero.
>
> “E guarda le analisi ambientali… nessun segno di decompressione.”
> Aggiunse lei poi voltandosi verso il giovane aggiunse: ”E’ come se una
> sezione fosse invisibile.”
>
> Saltodipalmo rimase qualche istante pensieroso poi iniziò a parlare ad
> alta voce come per dar sfogo a quello a cui stava pensando: ”Esiste una
> teoria… un campo quantico in grado di generare l’invisibilità nei corpi
> a cui è applicato… .”
>
> Uss Curie Plancia- nel frattempo
>
> Il capitano Enizia era tornata in plancia soddisfatta dell’esito dei
> negoziati. Malgrado le prime difficoltà era andato tutto molto bene e
> poteva affermare di aver stabilito un primo contatto pacifico. Appena
> raggiunse la postazione del capitano, il comandante Nurell esclamò:
> ”Capitano rilevo due navi in occultamento in rapido avvicinamento.”
> “Se sono occultate come facciamo a rilevarli?” Chiese il capitano.
>
> “Si tratta di un sistema rudimentale... .” Dopo alcuni istanti il
> tattico aggiunse:” Hanno le armi cariche e puntate verso la Galintius.”
>
> “Comunicazioni chiamatemi il capitano Bellamonte.”
>
> Nave stellare Galintius plancia – nel frattempo
>
> Anche se ara una giovane sotto protettore stellare, Gullaris fece per
> voltarsi per informare il capitano Bellamonte. Se esisteva un
> dispositivo in grado di rendere invisibili le navi avrebbe avuto
> implicazioni tattico/strategico importanti. Come per prevedere le mosse
> della collega Saltodiplamo le mise una mano sulla spalla: ”Cosa vuoi fare?”
>
> “Informare il capitano.”
>
> “E’ solo una teoria… rischiamo di fare una figu… .” Non riuscì a
> terminare la frase in quanto arrivò una strana comunicazione in plancia.
>
> I due ufficiali si voltarono e la conversazione confermò i loro
> sospetti. Il capitano Enizia stava dicendo:=^=Ci sono due navi
> invisibili in avvicinamento… .=^=
>
> Saltodiplamo e Gullaris si avvicinarono al capitano Bellamonte cercando
> di dire qualcosa ma una serie di allarmi e di esplosioni avvolse la
> plancia.
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