[Stml9] [Nurell - 07.08] Attacco a sorpresa

Elena Fuccelli mf9115 a mclink.it
Mar 15 Ago 2017 19:23:48 CEST


On Sun, 13 Aug 2017 11:28:35 +0200
  Marco Calandri <alexandros.nurell a gmail.com> wrote:
> Ciao,
> ecco il mio brano, spero che vi piaccia!

Il pezzo mi piace... Devo solo fare una stracciata solenne ai nostri 
cui era stato ordinato di monitorare i movimenti della nave occultata! 
Dormivano?

Ciao! ;-D
Elena
--
Capitano Suri
USS Curie
Progetto Pytheas - Delta Quadrant
--
mail: olimpia a mclink.it
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> 
> Ceres - Sede centrale Congregazione Federale - 23/11/2396, ore 14.40
> 
> Dopo un lungo e inquietante silenzio il console Annunaki fece la 
>domanda
> 
> che avevano tutti in mente: ”Chi?”
> 
> E per dare forza alle parole appena pronunciate aggiunse: ”Chi 
>potrebbe aver
> 
> rapito gli umani e portati dall’altro capo della Galassia?”
> 
> “Potrebbe anche aver rapito altre razze e portate qui.” Aggiunse il 
>Console
> 
> Natvel.
> 
> “E soprattutto perché?” Aggiunse il capitano Bellamonte.
> 
> “Non abbiamo queste risposte.” Ammise Suri con la tipica calma 
>Vulcaniana.
> 
> “Nemmeno noi.” Fu la sincera risposta del console Annunaki.
> 
> Capendo che la conversazione stava deviando verso discorsi 
>inconcludenti, il capitano Enizia cercò di riportare il tutto verso 
>una direzione più proficua e utile nell’immediato: ”Ma la cosa 
>importante ora è l’incontro pacifico tra i nostri popoli.”
> 
> Il console Reticuli era dello stesso parere: ”Concordo in pieno con 
>voi capitano Enizia.”
> 
> “Possiamo dire di aver fatto un buon lavoro come capitano della 
>Flotta Stellare quando un primo contatto avviene in questo modo.” 
>Aggiunse Suri.
> 
> “Vorremmo conoscervi meglio e farvi conoscere meglio la nostra 
>Federazione.” Concluse Enizia.
> 
> “Bene allora procediamo.” Fu la risposta del Console Natvel.
> 
> Cella detenzione G-4 angolo traditori – nel frattempo
> 
> Al contrario dei Federali, Antarr aveva avuto un’accoglienza 
>decisamente poco amichevole. Identificata come l’inventrice del 
>dispositivo di occultamento Kereven era diventata un prigioniero di 
>importanza strategica.
> 
> Non avevano perso tempo: appena il convoglio era arrivato sul 
>pianeta l’avevano prontamente trasferita con una navetta e portata in 
>un centro di detenzione per l’interrogatorio. A dire il vero le 
>avevano fatto ben poche domande, anzi avevano impegnato il tempo a 
>picchiarla e umiliarla cercando di spezzarla prima di chiederle 
>qualunque cosa.
> 
> Una forte scarica elettrica quasi letale l’aveva tormentata 
>nell’ultima mezz’ora e il dolore accecante l’aveva fatta urlare fino 
>a farla rimanere senza voce. Il respiro era affannoso, i muscoli 
>indolenziti e le estremità doloranti. Mani poco gentili la rimisero 
>in piedi facendola sedere su una scomoda sedia. Una forte luce la 
>illuminava dall’alto impedendole di vedere oltre a 30 centimetri da 
>lei. Improvvisamente un’ombra emerse dal buio e Antarr capì che era 
>pronta e a breve le avrebbero fatto la prima domanda.
> 
> “Come ti chiami?” Chiese l’interrogatore.
> 
> Antarr ancora dolorante e ferita ebbe appena la forza di alzare lo 
>guardo e di cercare di mettere a fuoco con gli occhi l’interlocutore. 
>Tuttavia riusciva a vedere a malapena una figura nera.
> 
> “Come ti chiami?” L’inquisitore ripeté la domanda con calma.
> 
> Antarr cercò di parlare ma il dolore e lo stordimento le fecero 
>uscire dalla bocca solo una serie di suoni gutturali e 
>incomprensibili.
> 
> Poi, decisa a non farla vinta ai nemici, aggiunse: ”Sapete chi sono… 
>.”
> 
>Fece una lunga pausa cercando di rimettere assieme le parole:” Io… 
>sono… .” Una fitta di dolore la interruppe, poi, con tutto l’odio che 
>aveva in corpo disse il
> 
> suo nome.”Antarr… .”
> 
> Detto ciò abbassò la testa travolta dal dolore causato dalle 
>scariche elettriche a cui l’avevano sottoposta.
> 
> Inquisitore sorrise soddisfatto ma Antarr non vide nulla.
> 
> Dopo una breve pausa il carceriere riprese a parlare: ”Parlami della 
>nuova arma.”
> 
> Tutto orgoglio e tutta la fedeltà al suo mondo si riattivarono e 
>diedero nuova forza alla martoriata donna: Io non tradirò mai il mio 
>mondo.”
> 
> “E’ meglio per te se collabori.”
> 
> “No… .”Un fitta di dolore colpì la donna ma che riuscì ugualmente a 
>parlare: ”Non mi piegherete.”
> 
> “Questo lo vedremo.” La figura si volse verso il buio dicendo: 
>”Fatele fare
> 
> un nuovo ciclo di cure.”
> 
> Nave stellare Kirrirrs della flotta d’assalto Kereven - 23/11/2396, 
>ore 14.50
> 
> Il capitano Larring aveva di sicuro compiuto un gesto memorabile: 
>entrare nel sistema Ceres senza essere visto fino a raggiungere 
>l’orbita. Quest’azione gli avrebbe valso in patria onori e gloria. Ma 
>c’era un problema anzi due: la nave gemella era andata distrutta 
>nello scontro contro quegli strani alieni i quali sembravano in grado 
>di poterli rilevare anche se occultati.
> 
> Un vero problema: non poteva attaccarli e non poteva nemmeno 
>permettere che la loro tecnologia molto avanzata finisse nelle mani 
>dei loro nemici. Avrebbe segnato la prematura fine del loro vantaggio 
>tattico dell’occultamento.
> 
> Da diverse ore aveva nascosto la sua nave in un punto lagrangiano e 
>ridotto l’energia per cercare di ridurre al minimo le emissioni nel 
>tentativo di rendersi invisibile ai sensori nemici. Non era certo 
>della riuscita del suo piano però era pronto a giocarsi il tutto per 
>tutto.
> 
> “Le navi alieni tengono la posizione.” Le parole dell’ufficiale 
>tattico destarono il capitano Larring dai suoi pensieri.
> 
> “Bene.” Il capitano respirò a lungo e chiese: ”I rilevamenti 
>dell’asteroide sono confermati?”
> 
> L’ufficiale scientifico rispose: ”Sì signore sull’asteroide sono 
>presenti diversi cannoni al plasma e batterie per missili da 
>attacco.”
> 
> Larring sorrise dicendo: ”Bene procediamo. Timoniere avanti piano 
>non facciamoci scoprire.”
> 
> Continente sud occidentale di Ceres - 23/11/2396, ore 14.55
> 
> Kariin aveva chiesto di essere sbarcato. Avevano accolto quasi 
>subito la sua richiesta. Le autorità civili e militari gli avevano 
>fatto poche domande riguardo l’incidente del mercantile per poi 
>congedarlo e chiedendogli di rimanere a disposizione.
> 
>Finalmente solo e attaccato da un turbinio di pensieri si stava 
>dirigendo a casa. Come avrebbe potuto dire alla sua gente e alla sua 
>famiglia che il loro mondo non gli apparteneva? Come poteva dire loro 
>di credere a quegli alieni dall’altra parte della galassia?
> 
> D’improvviso vide in lontananza una figura che si sbracciava per 
>chiamarlo. La riconobbe era sua madre. Con un breve sospiro le si 
>avvicinò pronto a raccontarle quella strana storia.
> 
> Uss Baffin plancia - 23/11/2396, ore 15.15
> 
> La situazione in plancia era tranquilla la Baffin assieme alla Curie 
>stavano orbitando attorno al pianeta e gli ufficiali erano impegnati 
>in attività manutentivi, analisi dei dati e esplorazione di quello 
>strano sistema stellare saturo di radiazione protoniche.
> 
> Nurrel era al tattico impegnato a cercare di scoprire la posizione 
>della nave Kereven di cui avevano perso le tracce appena entrati in 
>orbita. La probabilità che la Kirrirrs si trovasse ancora in zona era 
>molto remota tuttavia alcuni strani rilevamenti di echi l’avevano 
>messo in guardia.
> 
> Poco distante da lui il tenente comandante Fuentes, che era salita 
>sulla Baffin per ispezionare delle attrezzature mediche, le disse: 
>”Guardi qui.”
> 
> Nurrel si voltò e vide la dottoressa armeggiare con una consolle 
>scientifica assieme al tenente Wllis.
> 
> “Che cosa state facendo?” Chiese Alexandros.
> 
> “L’abbiamo trovata.” Spiegò l’ufficiale scientifico in seconda il 
>tenente Wllis.
> 
> “Chi?”
> 
> “La dottoressa Antarr.” Spiegò Luz per poi aggiungere: ”Dai dati 
>sembra che la sitano torturando.”
> 
> “Ah.” Nurrel sapeva che non potevano intervenire per la Prima 
>Direttiva ma d’altronde la tortura non era una cosa da prendere alla 
>leggera.
> 
> “Non mi piace.” Fu il commento di Luz.
> 
> “Meglio avvertire il capit… .”Un’ allarme si accese dalla postazione 
>di Nurrel.
> 
> “Ci stanno sparando addosso?” Esclamò il tattico mentre alzava gli 
>scudi.
> 
> Davanti a loro il tenente Payton attivò i motori per un azione 
>evasiva ma il primo colpo centrò in pieno la nave.
> 
> Nave stellare Kirrirrs della flotta d’assalto Kereven - 23/11/2396, 
>ore 15.17
> 
> Larring era pieno d’orgoglio per il suo equipaggio. Grazie alle 
>preziose informazioni dei loro servizi segreti una sua squadra di 
>ingegneri aveva facilmente preso il controllo di un installazione di 
>difesa planetaria di Ceres. Era stato facilissimo forse nessuno della 
>Congregazione Federale aveva mai pensato che una nave potesse 
>avvicinarsi così alle difese planetarie. Questa leggerezza gli aveva 
>permesso di avere un importantissimo vantaggio contro i suoi nemici.
> 
> Sul monitor vedeva i primi missili nucleari partire verso le due 
>navi della Flotta Stallare e i cannoni al plasma eseguire un 
>fortissimo fuoco di sbarramento.
> 
> Ora era il suo turno: avrebbe dato loro il colpo di grazia con la 
>sua nave e sarebbe tornato in patria come un eroe.
> 
> “A tutte le postazioni condizione d’attacco tutta l’energia alle 
>armi… fuoco!”
> 
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