[Stml9] [07.04] Brown – Regole!

Monica Miodini hannadegliiapigi a hotmail.it
Lun 29 Maggio 2017 00:34:56 CEST


si hai fatto bene, ma il vampiro-zombie-mutante dov'è ?

Bravo GG

Monica

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Da: Stml9 <stml9-bounces a gioco.net> per conto di Luigi Fantin <alan.brown.pytheas a gmail.com>
Inviato: domenica 28 maggio 2017 23:10
A: stml9 a gioco.net
Oggetto: [Stml9] [07.04] Brown – Regole!

Eccomi,
con SOLO una settimanina di ritardo. quindi vi ho graziato.
spero vi piaccia.


Nave stellare Kirrirrs – plancia - 17/11/2396 10:50

La plancia era immersa nella penombra, il silenzio degli uomini era assoluto. Solo i volti concentrati erano visibili, rischiarati da sinistre luci azzurre e verdi. Le console illuminate delle varie postazioni vibravano e crepitavano. La tensione era papabile e cresceva ad ogni secondo. Le comunicazioni con la nave gemella erano state interrotte. Silenzio radio prima dell’attacco.
“FUOCO!”
Successe tutto in pochi secondi. Le due navi spararono contemporaneamente uscendo dall’occultamento che le proteggeva. Ognuna aveva un proprio bersaglio sullo scafo della Galintius ed entrambe lo centrarono. Gli uomini esultarono, scaricando rabbia e tensione nello stesso momento.
 “Obbiettivo centrato Capitano! Stiamo analizzando la nave per riscontrare i danni. “
“Signore! Una delle navi sconosciute sta aprendo il fuoco contro di noi!” comunicò il tattico, sgomento.
“Manovre evasive timoniere. Ritirata! Comunichi al Capitano Soder di fare altrettanto.” Il capitano Larring non ci pesò due volte.
Prima che potessero iniziare le manovre di allontanamento per riprendere l’occultamento la USS Baffin fece fuoco e colpì i motori di una delle due navi.
“Capitano Larring. La Feront è stata colpita. I motori sono fuori uso. Non riusciranno ad allontanarsi: verranno catturati.”
“Non preoccupatevi il Capitano Siaminar sa il fatto suo. Allontaniamoci il più velocemente possibile.”
Il Capitano Larring era ben consapevole della pericolosità della situazione e dei protocolli da adottare in queste situazioni. Il dispositivo non poteva cadere in mani nemiche e nessuno doveva sapere. Prima di agire però invio un messaggio in codice al quartier generaele. Quasi con rabbia digitò un codice sulla console della sua postazione.

USS Baffin – Plancia - 17/11/2396 11:10

Fortunatamente, un istante prima che i siluri colpissero il nucleo di curvatura un bagliore azzurro aveva avvolto parzialmente la grande nave da battaglia Natvel.
“Situazione!” disse Enizia rivolta al tattico.
“Signore, l’estensione dei nostri scudi ha potuto proteggere solo parte dello scafo della Galintius. Rileviamo danni ingenti su molti ponti. Non ci sono, però, tracce di perdite del nucleo.”
“Chiami Bellamonte! Aggiungete la Curie alla chiamata e avvertiteli  che ci sarà da trasportare delle squadre di primo soccorso direttamente sulla Galintius. Tenete sotto controllo la nave nemica rimasta. Se si azzardano a caricare le armi sparate dei colpi di avvertimento.”
 “Capitano, la Galintius.”
Quando lo schermo si accese un giovane ufficiale ferito al volto in modo lieve si presentò. “Sono il Protettore Stellare  Saltodipalmo, il capitano è stato ferito e non può parlare. Abbiamo subito delle perdite e registriamo gravi danni su tutta la nave.”
“Protettore Stellare per adesso non correte più pericolo,” tentò di rassicurare Enizia ”le navi che vi hanno attaccato sono fuggite o sono state rese inoffensive. Se ce lo consentite siamo pronti ad inviare delle persone per soccorrere i feriti. Mettiamo a disposizione anche le nostre infermerie per curare i casi più gravi.”
“Grazie Signore, abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile. Attendiamo i vostri soccorsi.”
“Enizia a Capitano Suri.”
“Capitano, eravamo in ascolto. Stiamo già inviando delle squadre. A breve avremo i primi riscontri.”
“Grazie Capitano, mi tenga informata.”
“Signor Nurell, apra un canale con la nave rimasta. Ordini la resa immediata.”
“Non rispondono capitano.”
“Proporrei un gentile segnale di avvertimento, Signore.” Propose Volkoff dalla sua postazione.
“Proceda tenente.” Disse Enizia.
Un potente colpo di faser mancò, seppur di poco, la nave nemica.
“Tenente, prima o poi finirà che qualcuno si farà male.”
Mentre il Tenente Volkoff faceva spallucce: “e tre… due… uno…”
“Capitano ci chiamano dalla nave nemica.” informò l’addetto alle comunicazioni.
“Sullo schermo!”
“Sono il Capitano Siaminar della Feront, Gemma di Keren. Siamo pronti ad arrenderci.”
“Molto bene Capitano. Sono Enizia del clan Gishna Capitano della USS Baffin. Abbassate gli scudi e preparatevi all’abbordaggio.” Chiuse la comunicazione.
“Abbordaggio Capitano?” chiese Nurell alzando il sopracciglio della sua parte vulcaniana.
“Una frase un po’ romantica Comandante. Prima di agire volevo parlare con il Capitano Bellamonte, speriamo stia bene.”

USS Curie – Infermeria 1 – 17/11/2396 11:40

“Ha fatto benissimo capitano. Come nuovi amici della Congregazione non potete conoscere le nostre leggi e regole ma avete agito con coraggio e spirito di amicizia. Questo vi fa onore. Purtroppo però adesso non possiamo usare il teletrasporto per portare sulla Galintius i prigionieri. Dobbiamo usare una navetta e mandare il messaggio di ‘arresto formale’ della Congregazione. Altrimenti i vostri sforzi saranno stati inutili e saremmo costretti a liberare i nostri assalitori.”
“Mi faccia capire bene Capitano, se non seguiamo le vostre procedure non potremmo trattenere i prigionieri? Anche se ci hanno sparato addosso?”
“Purtroppo è così Capitano Enizia. Hanno sparato alla Galintius e non alla Baffin e siamo nel nostro territorio. Ahimè, questa è la legge.”
“Potrebbe essere una trappola.” Azzardò il tenente Volkoff.
“Ne sono consapevole Tenente e, mi creda, non sono per niente contento nel mandare i miei uomini su quella nave. Ma la legge…”
Volkoff sapeva perfettamente il significato della parola “burocrazia”. L’aveva dovuta affrontare tante e tante volte. Ogni tanto con le parole. Molto spesso con le armi. La memoria del ricordo era aspra con lui. Aveva perso dei cari compagni per colpa di questo nemico dalle sembianze amichevoli. Si era unito alla Federazione anche per scacciare questo serpente che comunque riusciva sempre a ritornare a morderlo. Sapeva che ogni arma era impotente contro di lui. Si piegavano i governi. Si piegavano gli uomini. Stava per allontanarsi disgustato e avvilito quando inaspettatamente un amico gli tese una mano.
“Tenente!” lo incalzò Bellamonte “questo strumento che chiamate teletrasporto è veramente sbalorditivo. Chissà quante vite avete salvato sul fil di lana.” L’occhiata di Bellamonte a Volkoff fu sufficientemente eloquente per il russo.

USS Baffin – Plancia – 17/11/2396 12:30

Il piano era semplice e accontentava un po’ tutti. Una navetta della Galintius era partita per prelevare gli ufficiali comandanti della nave nemica che sarebbero stati condotti a bordo e arrestati. Ogni uomo era stato dotato di un marker per l’aggancio al teletrasporto, nel caso di una trappola sarebbero tutti ritornati indietro in un lampo.
Volkoff non pensava ad una trappola. La nave aveva tentato la fuga con manovre di disimpegno reali e i loro motori erano stati veramente colpiti. Temeva più che altro qualche colpo di mano dei prigionieri.
La navetta stava ormai tornando con i prigionieri quando Nurell spezzò il silenzio della plancia. “Capitano! Rileviamo un comportamento anomalo dei sistemi di bordo della nave nemica.”
“Di che si tratta Comandante?” Chiese Enizia.
Volkoff si era girato verso il tattico, ma invece di aspettare i dettagli premette d’istinto il pulsante ed inviò immediatamente il segnale a tutti i ponti teletrasporto della Baffin e della Curie già preallertati. Contemporaneamente estese nuovamente gli scudi della Baffin per proteggere la navetta di abbordaggio.
“Sembra… Signore! Credo che abbiano attivato l’autodistruzione!”
Prima che qualcuno potesse intervenire la nave catturata esplose come un petardo in mille bagliori variopinti. Nessun Federale o Congregato morì in quell’azione, il destino non fu lo stesso per alcuni Kereven.

USS Baffin – Plancia - 18/11/2396 10:00

“Chissà come stanno andando gli interrogatori sulla Galintius.” Si chiese ad alta voce Payton.
Il Capitano era pensieroso e non rispose al suo ufficiale timoniere. Intervenne invece Volkoff: “Probabilmente le loro leggi disciplinano rigorosamente come tenere un legale e onesto interrogatorio.”
L’ironia non sfuggì a nessuno. E Enizia stava esattamente pensando la stessa cosa. Ma guardando il capo della sicurezza aggiunse: “Anche le nostre Tenente, sa?. Però con le doti mediche della dottoressa Fuentes o con l’aiuto delle capacità del Comandante Tynan potremmo ottenere qualche informazione in più.”
“Certo Capitano, ne parlo subito col Capitano Bellamonte.” Rispose Volkoff visibilmente più motivato.
“Molto bene Tenente, affido a lei la questione. Vedo che ha stretto ottimi legami con i nostri amici.”
“Io e il Capitano Bellamonte abbiamo scoperto molte affinità reciproche. Come il rispetto delle regole!”
“Più che altro la loro interpretazione…” non si capì chi lo disse.
 “In ogni caso, mi sembra, che i prigionieri abbiano ancora addosso i nuovi tag miniaturizzati del teletrasporto. Lei sa come il Comandante Brown ci tenga ai suoi gingilli.” Concluse il Russo.
“Proceda Tenente.”

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ho voluto caratterizzare un po' il nuovo popolo.
un saluto

GG

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Tenente Comandante Alan Brown
Ingegnere Capo
USS Baffin
Progetto Pytheas - Delta Quadrant
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Email: alan.brown.pytheas a gmail.com<mailto:alan.brown.pytheas a gmail.com>
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