[St-ambientazione] Nuova nave per la STML2 - USS Novalis

Elena Fuccelli mf9115 a mclink.it
Dom 19 Nov 2017 22:48:25 CET


Ciao e scusate il ritardo con il quale rispondo.

Devo dire che il piano di lavoro, con una nave dedicata ad attività 
prettamente investigative mi piace molto.

 >Sul nome sono tutti d'accordo: USS Drake.

Come Sir Francis, o come l'omonimo rapper? LOL ^_______-

L'unica cosa che non capisco della proposta è il riferimento a Tom 
Paris. Perché una nave investigativa dovrebbe essere intitolata ad un 
timoniere?

Ciao! ;-D
Elena

>
> Di seguito una proposta fatta in lista.
>
> Affiliazione
>
> 	
>
> Federazione – Flotta Stellare
>
> Nome Classe
>
> 	
>
> Paris
>
> Tipo
>
> 	
>
> Fregata
>
> Unità prodotte
>
> 	
>
> 2:
>
> NX-74696- USS Paris
>
> NX- da definire - USS [nome da definire, suggerisco DRAKE]
>
> Commissionato
>
> 	
>
> Modello base del 2390
>
> Generalità
>
> 	
>
> Dopo l’ultimo scontro con Borg e dal ritorno della Voyager, la Flotta 
> Stellare ha elaborato numerosi progetti di difesa nei confronti delle 
> peggiori minacce alla sua sicurezza. Uno di questi progetti era il 
> progetto Excalibur, un super incrociatore di stazza elevata destinato 
> a sostituire le classi Sovereign o comunque a diventare la nave più 
> grande mai prodotta dalla Flotta Stellare. Il progetto Excalibur è 
> stato però fermato alla luce dei nuovi scenari politici. Così il 
> progetto è stato rivisto in una versione molto più leggera adatta ad 
> operare in ambienti ostili, ma senza essere una nave da guerra. Così 
> nasce il programma Paris, in onore del Timoniere della Voyager. La 
> Classe è stata studiata cercando di coniugare la resistenza e le linee 
> della classe Excalibur, la versalità della Prometheus, e la velocità 
> della Intrepid, continuando la tradizione di unire tecnologie 
> provenienti da varie classi iniziata con la Prometheus.
>
> La particolarità di questa classe, i cui sistemi derivano in gran 
> parte da quelli della Prometheus, sono i sistemi difensivi innovativi 
> e ad altissima efficienza. Oltre all’avanzatissimo sistema di scudi e 
> lo scafo doppio dotato di armatura ablativa (già peraltro presenti 
> nella classe Prometheus), la Classe Paris monta una speciale corazza 
> multifasica che, al costo di un notevole consumo di energia, permette 
> una straordinaria resistenza alla pressione e ai colpi diretti di 
> phaser e siluri. Tale corazza permette alle navi della Classe di 
> resistere a molteplici attacchi contemporanei e a condizioni estreme. 
> La nave infatti è studiata per operare da sola in ambienti ostili e 
> “oltre le linee nemiche”.
>
> Le navi di questa classe sono dedicate a famosi piloti, timonieri e 
> capitani che hanno dimostrato una particolare tenacia e che sono 
> sopravvissuti a condizioni estreme.
>
> Dimensioni
>
> 	
>
> Massa: 1.500.000 tonnellate
>
> Lunghezza: 393 m
>
> Larghezza: 151 m
>
> Altezza: 65 m
>
> Ponti: 15
>
> Propulsione
>
> 	
>
> *Sistemi Warp*
>
> Il motore a curvatura è in grado di sostenere lunghi periodi ad alte 
> velocità di crociera e la particolare geometria derivata dai motori 
> della Intrepid e della Prometheus evita danni al subspazio.
>
> Velocità di crociera: warp 7;
>
> Velocità massima di crociera: warp 9,975 per 36 ore;
>
> Massima velocità raggiunta: warp 9.991 per 6 ore
>
> Carburante (MRI): Deuterio Criogenico Supercritico.
>
> Carburante (ARI): Anti-Idrogeno Criogenico Supercritico.
>
> Elemento moderante della reazione M/AM: Dilitio Cristallino di quinta 
> fase.
>
> Integrazione dinamica del carburante: Collettore di Bussard Mark 3.
>
> Attivando la Corazza Multifasica questa causa un decadimento rapido 
> della traccia di curvatura rendendone impossibile l’individuazione, ma 
> a causa del notevole consumo di energia il motore può spingere la nave 
> ad una velocità massima di Warp 6 per 12 ore. Per velocità inferiori 
> la durata aumenta, ma il consumo di energia è comunque tale che 
> occorre spegnere quasi tutti i sistemi della nave.
>
> *Propulsione subluce (impulso)*
>
> Carburante: Deuterio Criogenico Bifasico.
>
> Reattori ad impulso: 24
>
> Gruppi di bobine di propulsione: 8.
>
> Direzioni di orientamento selettivo della propulsione: 12.
>
> Razzi di manovra ad alta efficienza a plasma di deuterio per una 
> manovrabilità maggiore. È installata una camera di recupero dei gas di 
> plasma per minimizzare le possibilità di rilevazione dei sensori nemici.
>
> Personale
>
> 	
>
> Equipaggio standard: 175
>
> Equipaggio minimo: 120
>
> Massima Capacità di trasporto: 1.500
>
> Ponti
>
> 	
>
> *Ponte 1*: ponte di comando (il kit medico di emergenza si trova 
> dietro la consolle tattica, sala tattica, sala conferenze, accesso 
> alle scialuppe di salvataggio, gruppo sensori dorsali, stiva;
>
> *Ponte 2*: mensa ufficiali, cabina 125-A, alloggi degli ufficiali 
> superiori e VIP, laboratori, magazzini, gruppo sensori dorsali, 
> accesso alle scialuppe di salvataggio, mensa equipaggio (sezione 13), 
> Ufficio del Primo Ufficiale;
>
> *Ponte 3*: alloggio del Capitano, alloggi degli ufficiali superiori e 
> VIP, apparecchiatura per il movimento interno dei siluri fotonici, 
> stiva manutenzione turbo-ascensori;
>
> *Ponte 4*: vani carico merci, alloggi equipaggio, tubi lanciasiluri di 
> poppa, sale teletrasporto1 e 2, manutenzione phaser, gruppo sensori di 
> prua, accesso alle scialuppe di salvataggio, holodeck1, stiva, alloggi 
> degli ufficiali;
>
> *Ponte 5*: infermeria, sistemi di supporto primari dell'infermeria 
> (supporto materiali pericolosi, trattamento radiazioni, chirurgia, 
> cure intensive, trattamento in assenza di gravità, isolamento), 
> ufficio del Primo Ufficiale Medico, gruppo sensori, accesso alle 
> scialuppe di salvataggio, pattern buffer del teletrasporto;
>
> *Ponte 6*: controlli del deflettore ausiliario, nucleo computer 
> ausiliario, accesso alle scialuppe di salvataggio, trattamento del 
> deuterio, connettori di rifornimento dei materiali di consumo, 
> holodeck2, armeria, alloggi degli ufficiali;
>
> *Ponte 7*: nucleo ausiliario del computer, vani cargo superiori 1 e 2, 
> laboratori, accesso alle scialuppe di salvataggio, accesso ai 
> propulsori RCS, serbatoio del deuterio, accesso all'iniettore del 
> reattore materia/antimateria, alloggi equipaggio;
>
> *Ponte 8*: ufficio del primo ufficiale scientifico, trattamento del 
> deuterio, portelli di aggancio di babordo, tribordo e prua, serbatoio 
> deuterio, reattore materia/antimateria, magazzino delle capsule di 
> poppa, vani cargo inferiori 1 e 2, condotti principali della 
> distribuzione di energia e del network telematico, alloggi di 
> sicurezza, laboratori (sezione 22), laboratorio astrometrico (sezione 29);
>
> *Ponte 9*: portelloni di carico, parte superiore dell'hangar navette, 
> laboratori, reattore materia/antimateria, alloggi dell'equipaggio.
>
> *Ponte 10*: hangar navette principale, vani carico merci, nucleo 
> principale del computer, reattore materia/antimateria, tubi 
> lanciasiluri di prua, deflettore di navigazione principale, motore 
> warp di riserva, controllo del deflettore di navigazione (sezione 59), 
> controlli di volo, portello stagno per attività extra-veicolari di poppa;
>
> *Ponte 11*: sala macchine (sezione 32) con i banchi di memoria 
> olografici e lo snodo centrale di tutti i sistemi olografici della 
> nave, ufficio del Responsabile della Sezione Tecnica, nucleo 
> principale computer, reattore materia/antimateria, deflettore di 
> navigazione principale, sistemi ausiliari di curvatura;
>
> *Ponte 12*: deflettore di navigazione principale, serbatoio 
> antimateria, reattore materia/antimateria, deflettore principale, 
> accesso alle scialuppe di salvataggio, sistemi ausiliari di curvatura, 
> controlli ambientali, controllo navigazione (sezione B7);
>
> *Ponte 13*: emettitore raggio traente di prua, reattore 
> materia/antimateria, alloggi, laboratori, accesso alle scialuppe di 
> salvataggio, motore warp di riserva, condotti secondari della 
> distribuzione di energia e del network telematico;
>
> *Ponte 14*: trattamento dell'antimateria, accesso alle scialuppe di 
> salvataggio, motore warp di riserva, sistema di sostegno in caso di 
> atterraggio, emettitore raggio traente di poppa, sottosistemi raggio 
> traente;
>
> *Ponte 15*: portello di carico antimateria, emettitore anteriore 
> raggio traente di prua, sistema di sostegno in caso di atterraggio, 
> sala controllo distribuzione del plasma.
>
> Dispositivi Offensivi
>
> 	
>
> La nave monta i sistemi offensivi già presenti sulle navi di classe 
> Prometheus
>
> -12 Banchi Phaser Tipo XII, output totale di 60,000 TeraWatts
>
> -2 Tubi di lancio rapido frontale per siluri quantici. Ogni tubo 
> permette il lancio rapido e sequenziale di 6 siluri, permettendo 
> quindi il lancio simultaneo di 12 siluri. Tempo di ricarica 30 secondi.
>
> -1 Tubo di lancio a poppa per siluri quantici. Salva singola. Tempo di 
> ricarica 10 secondi
>
> -La Santa Barbara contiene 288 siluri quantici e n. 2 siluri al 
> Tricobalto
>
> Dispositivi difensivi
>
> 	
>
> La nave monta i sistemi difensivi già presenti sulle navi di classe 
> Prometheus quali:
>
> -Sistema scudi automodulanti e rigeneranti con capacità di dissipare 
> fino a 3,915,000 TeraJoules.
>
> -Scafo Double Hull in duranio/tritanio con armatura ablativa 
> nanorigenerante ad alta densità di 10 cm
>
> -Sistema di integrità strutturale ad alta efficienza
>
> Inoltre è dotata di una nuova tecnologia difensiva particolarmente 
> adatta a missioni di alto pericolo in ambienti ostili.
>
> -Corazza Multifasica: attivando questo dispositivo lo scafo della nave 
> viene fasciato da una speciale corazza che dissipa le forze che la 
> colpiscono su più fasi rendendo praticamente inutili i colpi di phaser 
> e disgregatori, anche i siluri risultano notevolmente depotenziati 
> tanto che un colpo diretto rimarrebbe comunque bloccato dall’armatura 
> ablativa dello scafo. Inoltre causando una distorsione della traccia 
> di curvatura la nave risulta virtualmente irrintracciabile. La pecca 
> del sistema è il consumo energetico talmente elevato da non consentire 
> l’uso dei phaser a velocità impulso e impone limiti di velocità forti, 
> nonché lo spegnimento della maggior parte dei sistemi, a velocità 
> warp. Dando la massima energia a tale corazza si ottiene una quasi 
> totale invulnerabilità al costo di dover spegnere tutti i sistemi ad 
> eccezione del supporto vitale ed anche così l’energia è sufficiente 
> solo per 5 minuti.
>
> Sistema Informatico
>
> 	
>
> La Classe Paris monta un sistema informatico di ultima generazione a 
> gelatine bioneurali di derivazione della classe Intrepid. Il sistema 
> di elaborazione centrale è in grado di accedere contemporaneamente a 
> 58 milioni di canali dati ed ha una potenza di calcolo transluminale 
> di 696 trilioni di operazioni ogni nanosecondo.
>
> Il computer è dotato del Dottore Olografico di Emergenza (MOE) Mark 2.0
>
> *Network interno di comunicazione*
>
> Tipo di trasferimenti supportati: Dati, Video e Fonia.
>
> Portata dei comunicatori personali: 800 chilometri.
>
> Portata delle comunicazioni nave-superficie: da 42.000 a 100.000 
> chilometri.
>
> Ampiezza di banda dati: 18,5 kiloquad/secondo.
>
> Velocità trasmissioni subspaziali: Warp 9.9997.
>
> *Sensori*
>
> Portata massima sensori ad alta definizione: 7 anni luce.
>
> Portata massima sensori a media e bassa risoluzione: 21 anni luce
>
> Sistemi Olografici
>
> 	
>
> Oltre ad essere dotata di due Ponti ologrammi, sono montati proiettori 
> olografici su tutta la nave al fine di facilitare l’intervento 
> dell’MOE Mark 2 come già previsto per la classe Prometheus.
>
> La nave è inoltre dotata di proiettori olografici esterni che 
> permettono di proiettare fino a due immagini di grande dimensione 
> simulando due navi di supporto. Tale tecnologia è stata pensata per 
> confondere i sensori di puntamento nemico moltiplicando i possibili 
> bersagli. La portata del proiettore è di 2.000km
>
>
>
> =========================================
> Ammiraglio di collegamento Rick Maelstrom
> Private Communicator: rickmaelstrom a gmail.com 
> <mailto:rickmaelstrom a gmail.com>
> www.starfleetitaly.it <http://www.starfleetitaly.it/>
> =========================================
> E non c’è niente di più bello dell’istante che precede il viaggio, 
> l’istante in cui l’orizzonte del domani viene a renderci visita e a 
> raccontarci le sue promesse.
>
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