[Stml14] 04.06 - HAZYEL - Nulla è ciò che appare
Ilenia De Battisti
fulmine791 a gmail.com
Sab 4 Mar 2017 15:27:37 CET
Che strano... l'ultimo a rispondere è Wood.. XD
Il giorno 4 marzo 2017 15:26, Mauro Fenzio <oxila79 a gmail.com> ha scritto:
> Bel brano ^_^ sono proprio curioso di sapere come andrà avanti ^_^
>
>
> Il giorno 4 marzo 2017 11:25, Riccardo Caglio <rikij_ita a hotmail.com> ha
> scritto:
>
>> Ottimo brano mi è piaciuto molto, però ora sono scalpitante per scoprire
>> chi è il cattivo
>>
>>
>> Riccardo
>>
>>
>> ------------------------------
>> *Da:* Stml14 <stml14-bounces a gioco.net> per conto di Franco Carretti <
>> frank_moses a mail.com>
>> *Inviato:* venerdì 3 marzo 2017 11.11
>> *A:* stml14 a gioco.net
>> *Oggetto:* Re: [Stml14] 04.06 - HAZYEL - Nulla è ciò che appare
>>
>> Bel brano, dovrò rileggere tutto attentamente per cogliere alcuni punti
>> ma in ogni caso i miei complimenti!
>>
>> *Sent:* Thursday, March 02, 2017 at 11:16 PM
>> *From:* "Vanessa Reis Squirtaker" <Vanessa_Reis_Squirtaker a outlook.it>
>> *To:* "USS Raziel" <stml14 a gioco.net>
>> *Subject:* [Stml14] 04.06 - HAZYEL - Nulla è ciò che appare
>>
>> *FLASHBACK*
>>
>> *USS Raziel*
>>
>> *Ponte 1 – Ufficio del Capitano*
>>
>> *12 gennaio 2397, ore 12.00*
>>
>> “Comandante Mendel isoli il mio ufficio. Livello di protezione massimo.
>> Dall’esterno deve risultare vuoto”
>>
>> =^=Ricevuto Capitano.. un attimo solo.. tre.. due.. uno.. eseguito!
>> Mendel chiudo!=^=
>>
>> “Mmpf.. questa sceneggiata serve veramente?”
>>
>> “No.. forse no, ma è l’unico modo per far sì che mi stia a sentire prima
>> di partire alla carica direzione Praga..”
>>
>> “Senti ragazzino, nessuno meglio di te dovrebbe saperlo che se mi
>> toccano la famiglia o minacciano di farlo non mi ferma niente e nessuno,
>> tanto meno isolare questo ufficio”
>>
>> “Ricordo i tuoi pugni Moses, li ricordo molto bene.. ma ti ho giocato
>> quella volta e ora vorrei evitare che ci prendessero per il naso”
>>
>> “Mmpf.. hai avuto solo fortuna, lo sappiamo entrambi..”
>>
>> Di fronte al sorriso divertito ed all’espressione impertinente del
>> Risiano, Frank avrebbe voluto prenderlo nuovamente a cazzotti.. ma, in
>> fondo, proprio in fondo, il ragazzino aveva ragione.. quindi Moses si
>> limitò ad un burbero:
>>
>> “Va avanti”
>>
>> “Questa storia puzza di bruciato fin dall’inizio con la minaccia
>> terroristica della bomba sporca.. con colpevoli serviti su un piatto
>> d’argento, sia i mandanti sia gli esecutori tanto che lo stesso Gregoy è
>> stato catturato senza ostacoli da parte delle sue solite coperture
>> politiche..”
>>
>> “Sì l’ho notato.. sarò vecchio, ma non rincoglionito ragazzo: era il
>> classico diversivo per poi colpire il reale obiettivo.. con una fuga di
>> notizie pilotata hanno dato il pretesto alla convocazione d’emergenza degli
>> Ammiragli, ove far brillare una bomba per uccidere mia moglie”
>>
>> “L’Ammiraglio Bates è vulnerabile in molti altri luoghi, senza
>> movimentare tutto questo gran bailamme”
>>
>> “Mmpf.. Non credo proprio” borbottò Moses
>>
>> “Lo so io, lo sa Victoria e lo sa pure lei dei tuoi compari in pensione
>> che la sorvegliano ovunque vada”
>>
>> Frank fulminò il Risiano con uno sguardo di fuoco, ma non disse nulla.
>>
>> “Quella bomba era potenzialmente in grado di compiere una strage non
>> solo nella sala riunioni, ma in tutta quella parte del complesso del
>> Comando. Una bomba ben congegnata, ma volutamente resa meno letale
>> utilizzando componenti datati o non sicuri, come a far credere che i
>> terroristi si fossero messi paura dalle indagini in corso ed avessero
>> deciso all’ultimo di accelerare i preparativi.”
>>
>> “Magari è stato così e solo per un caso fortuito mia moglie era con noi
>> e non in quella sala con gli altri. Conoscevo l’Ammiraglio Frieisian, era
>> un brav’uomo che non meritava quella fine. E non posso accettare di pensare
>> che ci poteva essere lei al suo posto. Quei tre bastardi me la pagheranno”
>>
>> “Se sono stati loro, la pagheranno.. hai la mia parola”
>>
>> “Ragazzino hai visto il video, è stata quella Bajorana a mettere la
>> bomba, senza ombra di dubbio”
>>
>> “Certo, ma nessuno dei tre, in base ai loro precedenti, ha mai avuto a
>> che fare con bombe. Nessuno dei tre può essere classificato come
>> dinamitardo o piromane. Nessuno dei tre poteva essere così morbosamente
>> attratto dall’esito dello scoppio della sua creazione per voler indugiare
>> ad assistervi.”
>>
>> “Ma l’hanno fatto!”
>>
>> “Mah.. un dinamitardo sarebbe rimasto in zona: l’eccitazione sarebbe
>> stata maggiore! Loro invece sono scappati sulla nave e rimasti in orbita
>> alta attorno a SOL VII e sono rimasti lì fino a quando?”
>>
>> “Mpff.. fino a quando i canali di informazioni non hanno dato la
>> notizia, interrompendo le ordinarie trasmissioni.. dopo di che hanno
>> immediatamente tagliato la corda, senza nemmeno sapere chi avessero ucciso”
>>
>> “E questo ha permesso la fin troppo facile identificazione della loro
>> nave in allontanamento da Urano. Debbono essere stati pagati per compiere
>> una strage, allettati dal potersi vendicare dell’Ammiraglio Bates. Quando
>> si sono accorti di aver fallito, sono scappati per paura di ritorsioni da
>> parte del mandante”
>>
>> “Mmpf.. se così fosse ci vengono fornite troppe piste e troppi indizi.
>> Anche Praga dovrebbe essere una trappola..”
>>
>> “Esatto chiunque tiri le fila di questo gioco ci sta muovendo tutti come
>> burattini.. l’altra sera ho beccato due agenti della Homeland Security che
>> mi stavano pedinando.. ed anche stamattina quando ero all’ospedale per
>> parlare con gli Ammiragli ero sorvegliato. Non a caso dopo poco è arrivato
>> come una furia quel deficiente borioso di McWilliams.. stanno cercando uno
>> scontro e stanno offrendo noi in pasto agli investigatori civili che ci
>> seguiranno ovunque ci spostiamo”.
>>
>> “Mmm.. abbiamo ricevuto l’ordine di tornare alla base, ma so già che
>> scelta compiere per farci rimanere bloccati qui senza alimentare
>> particolari sospetti.. il problema sarà Praga”
>>
>> “Non credo Moses, per Praga ho già un piano”
>>
>>
>>
>> *FLASHBACK*
>>
>> *SOL III (Terra)*
>>
>> *San Francisco - Comando di Flotta*
>>
>> *12 gennaio 2397, ore 12.10*
>>
>> "Comunicazione dalla USS Raziel, Ammiraglio"
>>
>> "Dica loro che non posso ora.."
>>
>> "Hanno insistito, Signora.. questione di pochi minuti"
>>
>> Bernadette inspirò pesantemente, prima di rivolgersi al suo
>> interlocutore: l'agente speciale Griffin Dowd.
>>
>> A differenza del collega McWilliams, questi sembrava algido come un
>> ghiacciaio: gli occhi piccoli e stretti sembravano essere in grado di
>> squarciare qualsiasi velo posto a protezione dei propri segreti e quegli
>> occhialini portati quasi sulla punta del naso fungevano da scaltro
>> specchietto per le allodole, conferendogli una mite aura da passacarte.
>>
>> Anche senza la soffiata dell'Ammiraglio Rexen, Bernadette aveva intuito
>> chi realmente guidava le indagini della Homeland Security.
>>
>> Sotto la sua aria gentile, Dowd riceveva continuamente aggiornamenti
>> tramite auricolare e freneticamente digitava sul suo dpadd con espressione
>> impassibile.
>>
>> L'interrogatorio, perché così si poteva chiamare, era in corso da più di
>> un paio d'ore: inframmezzate da decine di domande di routine o prive di
>> reale significato, Dowd infilava, simulando assoluto disinteresse,
>> questioni di primaria importanza per le indagini, non tralasciando di
>> insinuare sospetti, di lanciare provocazioni e frecciatine o a millantare
>> conoscenze di fatti ancora da accertare.
>>
>> Nella sua strategia, Dowd aveva già formulato varie ipotesi sul perché la
>> Bates non fosse stata presente alla riunione, pur essendo convocata.
>>
>> Dalla semplice abitudinarietà al ritardo, aveva vagliato in successione:
>> un’indisposizione dovuta a non meglio definite esigenze di coppia,
>> un’impossibilità dovuta ad una liaison col fin troppo giovane ufficiale
>> comandante della USS Raziel, un’incapacità nel cogliere l’importanza della
>> minaccia terroristica oggetto della riunione, fino ad arrivare ad insinuare
>> che la Bates non fosse presente alla riunione perché a conoscenza
>> dell'attentato che ne sarebbe seguito.
>>
>> Dowd ignorava che la Bates rientrasse nella Commissione dei Nove.. del
>> resto sarebbe parso anomalo il contrario, essendo una struttura rigidamente
>> segretata e protetta ad ogni livello all'interno del Comando di Flotta.
>>
>> Ignorava, pertanto, di avere di fronte una controparte addestrata, ma era
>> un osso duro e Bernadette non voleva commettere un passo falso, neppure
>> minimo.
>>
>> La serpe che aveva di fronte se ne sarebbe accorta ed avrebbe utilizzato
>> quella informazione a proprio vantaggio.
>>
>> Quella richiesta di comunicazioni da parte della Raziel rischiava di
>> giocare a tutto vantaggio dell’agente speciale della Homeland Security.
>>
>> Se fosse stata interrogata da McWilliams, Bernadette era certa di
>> riuscire ad ingannarlo senza problemi. Con ogni probabilità le avrebbe
>> impedito di ricevere la trasmissione e dalla nave avrebbero intuito ed
>> agito di conseguenza.
>>
>> Dowd era diverso e Bernadette sapeva che non le avrebbe fatto quel
>> favore. Aveva tentato di convincere il suo attendente che non era il
>> momento più adatto, ma il Vulcaniano Terel aveva insistito, non tanto
>> verbalmente, ma con lo sguardo.
>>
>> Una persistenza non da lui. Erano ormai parecchi anni che era al suo
>> fianco e, a parte la rigidità tipica della sua specie, era un ottimo
>> consigliere: efficiente e puntuale, a volte bastava un mero battito di
>> ciglia da parte sua affinché fosse consapevole di cosa lei voleva.
>>
>> In quel caso, non aveva capito o non aveva voluto capire; non essendo
>> Terel uno sprovveduto, Bernadette aveva optato per la seconda opzione:
>> dalla Raziel dovevano comunicarle qualcosa di importante.
>>
>> Il problema era farlo senza che Dowd se ne accorgesse.
>>
>> “Capitano Hazyel spero sia urgente, ha interrotto una riunione
>> importante” esclamò Bernadette con un tono leggermente infastidito.
>>
>>
>>
>> *FLASHBACK*
>>
>> *SOL III (Terra)*
>>
>> *Montreal – Stanza 404*
>>
>> *12 gennaio 2397, ore 21.41*
>>
>> Il cicalino alla porta si era fatto insistente. Troppo.
>>
>> Eliza Cassan era appena rientrata da un’estenuante maratona in diretta ed
>> era semplicemente disfatta. Aveva chiesto di non essere disturbata, ma a
>> quanto pare qualcuno era riuscito ad eludere lo zelante custode del
>> complesso ove abitava.
>>
>> Al primo trillo, aveva fatto finta di nulla.. idem al secondo.. al
>> terzo.. ma ogni suo sforzo era stato vano. Il fastidioso ospite non atteso
>> e sgradito aveva deciso di tormentarla.
>>
>> Eliza si tirò su dal divano, prese una bomboletta spray al peperoncino
>> che teneva sempre vicino alla porta e sbirciò fuori dallo spioncino.
>>
>> L’ospite, chiunque fosse, le stava dando le spalle osservandosi indietro
>> furtivamente, mentre trafficava per aprire la serratura.
>>
>> Ad Eliza si gelò il sangue addosso. Avrebbe dovuto chiedere aiuto, ma era
>> come paralizzata.
>>
>> Per fortuna, la porta che la divideva dallo scocciatore era stata
>> blindata e rinforzata di recente per difendere la sua privacy da fans
>> troppo esagitati. Non avrebbe ceduto facilmente.
>>
>> All’improvviso, dalla penombra vicino agli ascensori brillò la luce di un
>> phaser. Un secondo dopo, lo scocciatore era riverso a terra.
>>
>> Istintivamente Eliza aveva controllato le chiusure aggiuntive interne e
>> tutte erano al loro posto: era al sicuro.. eppure la curiosità era troppo
>> forte in lei e continuò a sbirciare attraverso lo spioncino il lungo
>> corridoio che portava alla sua porta.
>>
>> Pur osservandolo da lontano, il nuovo arrivato aveva un non so che di
>> familiare, anche se poteva sbagliarsi.. un energumeno di circa due metri..
>> poteva capire come mai dabbasso avevano finto di non vedere, meglio evitare
>> guai.. anche lei con la sua misera bomboletta avrebbe potuto far poco.
>>
>> Eppure.. eppure sì, sembrava sorriderle nella penombra, mentre si
>> avvicinava al corpo dello scocciatore.
>>
>> Come faceva a sapere che era lì? Che continuava ad essere attaccata allo
>> spioncino come una vecchia pettegola? E poi quel sorriso chi le ricordava?
>>
>> L’energumeno rimase nella penombra delle luci soffuse del corridoio fino
>> quasi alla sua porta.
>>
>> Eliza era quasi ipnotizzata dalla curiosità e paralizzata dalla paura.
>>
>> Ad un tratto lo vide e le tremarono le gambe, mentre una sfilza di
>> palpiti le scuotevano il corpo.
>>
>>
>>
>> *FLASHBACK*
>>
>> *SOL III (Terra)*
>>
>> *Montreal – Stanza 404*
>>
>> *12 gennaio 2397, ore 00.08*
>>
>> =^=Ho fatto quanto richiesto, Capitano=^=
>>
>> “Molto bene signor Wood, ha accettato?”
>>
>> =^=Sì ho convinto mio fratello ad anticipare la partenza per la sua
>> tournée in Europa ed a darmi un passaggio.. ufficialmente sarò a casa dei
>> nostri genitori a Las Vegas.. anche se francamente non so quanto possa
>> durare questa farsa, Signore=^=
>>
>> “Quarantottore almeno durerà.. ed è il tempo che ci serve. Attui il
>> piano concordato con la Mendel non appena tutta la squadra sarà a Praga, ma
>> prima dell’arrivo di DiNardo”
>>
>> =^=Ricevuto=^=
>>
>> “Hazyel chiudo”
>>
>> Il rumore della doccia sonica si era interrotto.. segno che Eliza aveva
>> finito di lavarsi: meglio non farsi trovare con le mani nella marmellata.
>>
>> Decise di aspettarla appoggiato allo stipite dell’antibagno, anche per
>> non darle troppo tempo di riflettere sulla sua visita.
>>
>> Si conoscevano da anni, da quando lei era una timida inviata su Risa, ma
>> di tempo ne era passato.
>>
>> L’aveva trovata più scaltra e spregiudicata, non a caso era riuscita in
>> breve tempo a diventare anchorman della sua emittente scalzando vecchi
>> mostri sacri del giornalismo.
>>
>> La grande grinta e determinazione nel lavoro l’avevano trasformata anche
>> a letto: prima era decisamente più succube, ora pareva voler lei a condurre
>> le danze.
>>
>> Hazyel l’aveva lasciata fare, piacevolmente stupito.
>>
>> Gli aveva giusto concesso il tempo materiale per impacchettare lo stalker
>> per poi saltargli addosso. Non si ricordava di averle mai fatto
>> quell’effetto, ma era cambiata. Prima si lasciava corteggiare prima di
>> cedere alle avance. Ora si prendeva quello che voleva. E a quanto pare,
>> quella sera, cercava un po’ di divertimento dopo tanto stress.
>>
>> Lui l’aveva accontentata.. ora toccava a lei: do ut des.
>>
>> Lei lo sapeva anche se cercava di dissimulare, mentre si passava la
>> matita nera attorno agli occhi. Era un vezzo che aveva sempre avuto: amava
>> evidenziare il suo sguardo.
>>
>> Non ne aveva mai avuto bisogno veramente: gli occhi verde acqua
>> sembravano incastonati in un viso quasi perfetto, con naso allungato ma
>> fine, due labbra sottili il tutto incorniciato da un taglio a caschetto che
>> sembrava fatto su misura per rendere quel volto una piccola opera d’arte.
>>
>> Anche in quel momento, vestita con quella buffa vestaglia nera dall’ampio
>> collo ondulato color pesca, annodata al collo da una fascetta nera e
>> sorretta a vita da una cintura allacciata appena, Eliza era irresistibile.
>>
>> Lei lo sapeva e giocava su questo apposta mentre con fare ammiccante
>> sbirciava il torso nudo del Risiano, fingendo indifferenza.
>>
>> Lui le andò dietro e l’abbracciò baciandole dolcemente il collo.
>>
>> “Di cosa hai bisogno muscoli d’oro?” fece lei canzonatoria
>>
>> “Io? Tratti sempre così le tue fonti d’informazione? Sarebbe da essere
>> gelosi”
>>
>> “Geloso tu? Quando mai..”
>>
>> La risata colse entrambi all’unisono e rimasero abbracciati così per
>> quasi un minuto.
>>
>> Alla fine, Eliza decise di prendere l’iniziativa:
>>
>> “Voglio uno scoop!”
>>
>> “Tu vuoi tante cose tesoro. Mi hai voluto prima, mi vuoi ora e pretendi
>> pure uno scoop.. la celebrità ti ha fatto diventare esigente, sai?”
>>
>> “Due cose su tre le vuoi pure te muscoli d’oro.. cosa vuoi in cambio di
>> uno scoop?”
>>
>> “Oh una cosuccia da niente..”
>>
>> Le sussurrò qualcosa nell’orecchio, gli occhi della giovane donna si
>> spalancarono dallo stupore, ma alla fine acconsentì:
>>
>> “D’accordo furbacchione, però ti devi impegnare ancora un po’ stasera,
>> lo sai? Specie se non potrò usare l’esclusiva di tutta questa faccenda.. A
>> che ora parti per Parigi?”
>>
>> “Fra quattro ore”
>>
>> “Oh abbiamo così tanto tempo ancora? Ottimo..”
>>
>> Hazyel sorrise prima di venir travolto dal bacio prolungato di Eliza.
>>
>>
>>
>> *FLASHBACK*
>>
>> *SOL III (Terra)*
>>
>> *Parigi – Hotel Napoleon*
>>
>> *13 gennaio 2397, ore 10.23*
>>
>> =^=Jaz e Jonson in posizione Capitano=^=
>>
>> “Molto bene” rispose Hazyel massaggiandosi il lobo dell’orecchio destro,
>> mentre col braccio sinistro abbracciava la dottoressa Tarev nell’ampia hall
>> del resort
>>
>> =^=Dai dati inviati dal Comandante Mendel, alla serata di gala di stasera
>> ci saranno almeno una ventina di agenti della Homeland Security oltre al
>> normale servizio d’ordine=^=
>>
>> “Faremo in modo che continuino a seguirci allora. Signor Jonson, al
>> momento opportuno, dovrà iniziare di nuovo ad impersonarmi affiancando il
>> Comandante Tarev, come avete fatto nella giornata di ieri. L’avevo
>> avvertita che le sue ottime imitazioni l’avrebbero cacciata nei guai, prima
>> o poi”
>>
>> =^=Ehm.. grazie Capitano=^=
>>
>> “Signor Jaz, a lei il compito di garantire le vie di fuga e preservare
>> l’incolumità del Comandante Tarev.. nessun rischio inutile o ne
>> risponderete personalmente. Siete due incursori esperti, eseguite alla
>> lettera il piano e poi evacuate senza lasciare traccia”
>>
>> =^=Roger=^=
>>
>>
>>
>> *FLASHBACK*
>>
>> *SOL III (Terra)*
>>
>> *Reims – Galà d’Ouverture*
>>
>> *13 gennaio 2397, ore 21.08*
>>
>> Non era la miglior serata per organizzare un ricevimento in grande stile,
>> a così breve tempo dall’attentato che aveva scosso San Francisco.
>>
>> Ciononostante nessuno aveva declinato l’invito ed anzi c’erano state
>> numerose aggiunte dell’ultimo minuto.
>>
>> Fra queste, grazie alla solerte opera di Lorraine Du Plessis, c’era
>> l’inedita coppia formata dal Capitano Hazyel e da un’incantevole Elaina
>> Tarev. Il primo indossava uno smoking color blu, in tessuto finemente
>> lavorato, la seconda portava invece un lungo abito da sera nero senza
>> scollatura, ma con la schiena scoperta.
>>
>> Nel pomeriggio, non appena glielo avevano portato da provare, Elaina si
>> era dimostrata riluttante all’idea di indossare un vestito così lontano dal
>> suo modo di essere, specialmente se abbinato a quel paio di tacchi per lei
>> così alti da apparire quasi vertiginosi.
>>
>> C’era voluta tutta l’abilità diplomatica di Lorraine per convincerla che
>> era uno schianto.
>>
>> Elaina aveva mantenuto la sua contrarietà fino a quando, poco dopo le
>> diciannove e trenta, non si era vista con l’acconciatura ed il trucco
>> pronti, adeguatamente abbinati con sapiente maestri all’abito indossato.
>>
>> Di lì a poco avrebbe fatto girare la testa a molti.. ed è quello che
>> doveva fingere di fare: avrebbe dovuto accettare di danzare con tutti
>> coloro che fossero stati così galanti da offrirle un ballo, alternando
>> quelli con il Capitano Hazyel.
>>
>> Dalle frecciatine della Du Plessis, il Risiano non sapeva ballare granché
>> bene: probabilmente la sua stazza comprometteva la grazia necessaria per
>> essere un buon ballerino.
>>
>> Le decine di leggeri pestoni da lei ricevuti in un paio di giri di danza
>> confermavano quel dato, ma nonostante la goffaggine fosse abbastanza
>> evidente, al Capitano non stavano mancando inviti a ballare: mogli, figlie
>> e persino madri di dignitari si facevano in quattro per farsi notare.
>>
>> Certo non era il solo: erano una mezza dozzina i cavalieri giovani e di
>> bell’aspetto che venivano maggiormente sollecitati a ballare dal gentil
>> sesso, ma a differenza del Risiano, gli altri ne erano anche capaci.
>>
>> Dal canto suo, Elaina stava richiamando parecchie simpatie e tutto
>> giocava a suo favore: più cavalieri cambiava, più poteva percepire le
>> emozioni più disparate.
>>
>> Il Risiano poteva carpire qualche confidenza rivelata con troppa fretta
>> da qualche invitata, ma spettava alla Betazoide scrutare le aure emotive
>> dai vari partecipanti al ricevimento.
>>
>> Certo non era brava come sua madre Dhania e l’enormità del numero di
>> invitati le avrebbe causato roboanti mal di testa, ma voleva ripagare la
>> fiducia riposta in lei dal Capitano.
>>
>> Sapeva cosa cercare e l’avrebbe trovato o in quel ricevimento o più
>> probabilmente in quello della serata successiva.
>>
>> Non appena il piano della squadra a Praga si fosse attuato, infatti,
>> qualcuno avrebbe emanato un’aurea dal colore sfumato fra il violaceo ed il
>> verdastro, il colore delle ecchimosi, legato ad un mix di collera, paura,
>> rabbia ed invidia.
>>
>> Lei se ne sarebbe accorta e sarebbero stati guai.
>>
>>
>>
>> *SOL III (Terra)*
>>
>> *Praga – Distretto di Cista*
>>
>> *14 gennaio 2397, ore 18.27*
>>
>> Il sole era tramontato da quasi due ore ed una spessa coltre di bruma era
>> scesa sulla città.
>>
>> Le strade si stavano lentamente svuotando: il freddo pungente aveva
>> dissuaso dal compiere passeggiate inutili.
>>
>> C’era poca gente in giro: era un buon segno, ma quella relativa quiete
>> dava i brividi a Chase.
>>
>> Aveva tentato di richiamare alla mente alcune delle tecniche Vulcaniane
>> di rilassamento che aveva imparato nel corso degli anni, ma quella
>> sensazione di gelo che gli penetrava fino alle ossa, non gli consentiva di
>> concentrarsi. Batteva i piedi e si sfregava le mani, cercando di dare il
>> meno possibile nell’occhio.
>>
>> All’improvviso un rumore metallico lo fece sobbalzare prima ed appiattire
>> poi contro il muro. Una coppia di mezz’età era uscita dalla porta sul retro
>> del Casinò gestito da Botkoveli. Chiaramente ubriachi e su di giri per la
>> vittoria appena ottenuta, barcollavano e ridevano in maniera sguaiatamente
>> fastidiosa, almeno per Dave che invece era costretto a battere i denti da
>> oltre un’ora.
>>
>> Moses aveva dato ordine a DiNardo di imbucarsi in quel Casinò aperto
>> ventiquattrore su ventiquattro e, grazie al mini apparato fornito dalla
>> Mendel, ora tutta la squadra aveva ben chiara la fisionomia del padrone di
>> casa: sulla sessantina, con folte sopracciglia modellate per conferirgli
>> un’aria più truce a degli occhi marroni sennò fin troppo vacui, coi capelli
>> già molto imbiancati ai lati, mentre sulla fronte ancora orgogliosamente
>> neri.
>>
>> Dall’ispezione fatta da Naidoo, erano riusciti a scoprire, senza
>> particolari difficoltà, che quotidianamente Botkoveli svolgeva tre visite
>> di controllo al suo Casinò, alternando le vie d’uscita, ma prediligendo
>> quella sul retro, ove un’auto a levitazione magnetica ed un solo autista,
>> scelto fra un ristretto elenco, ma mai lo stesso, erano pronti ad
>> aspettarlo.
>>
>> Abbastanza banale, ma la protezione della famiglia dei Dvali doveva
>> essere sufficiente per quel losco figuro se non prendeva altre precauzioni.
>>
>> Il compito di Chase era particolarmente elementare, almeno secondo
>> Moses.. doveva semplicemente sostituirsi all’autista e rapire Botkoveli. Il
>> fatto che la sua abilità nel corpo a corpo fosse arrugginita e che non
>> sapesse in quale momento agire erano per il Comandante del tutto
>> ininfluenti. Alle sue obiezioni, si era limitato a rispondere che avrebbe
>> capito facilmente quando entrare in azione.
>>
>> Ancora non si erano quietati del tutto gli echi delle risate della coppia
>> di ubriachi che con un rombo stava aumentando di potenza: segno
>> inequivocabile dell’arrivo dell’auto a levitazione di Botkoveli. Nel giro
>> di un’ora, non ne erano passate altre così a bassa quota.
>>
>> Chase strinse i denti, rimpiangendo di non avere in aiuto almeno il
>> Tenente Naidoo, ma anche lui a quanto pare era indisponibile.
>>
>>
>>
>> *SOL III (Terra)*
>>
>> *Parigi – Gran Galà*
>>
>> *14 gennaio 2397, ore 20.27*
>>
>> La notizia arrivò in sala come un uragano inaspettato e inarrestabile.
>>
>> Si dipanò e moltiplicò nei vari comunicatori con trilli e cicalii,
>> assumendo caratteri sempre più imponenti in un’iperbole di emozioni.
>>
>> Sgomento, rabbia, angoscia, turbamento, tristezza, terrore, sdegno,
>> inquietudine, commozione, costernazione regnavano sovrane mentre la notizia
>> veniva riportata su ogni bollettino d’informazione dei mass media:
>>
>> “Attentato a Praga!” era la scritta che campeggiava ovunque “Dopo San
>> Francisco, tocca a Praga, l’onda del terrore non accenna a fermarsi”
>>
>> “Ci sono delle vittime!”
>>
>> “Nuovamente colpiti membri della Flotta Stellare, massimo riserbo da
>> parte delle autorità, ma ci sono delle perdite.. fonti non confermate
>> rivelano che sono stati colpiti ufficiali di varie unità in libera uscita
>> in differenti aree della città”
>>
>> “Un’esplosione pare aver interessato un mezzo a levitazione magnetica
>> che trasportava appartenenti della Flotta, che ha perso quota inabissandosi
>> nelle acque del Danubio”
>>
>> “Testimoni narrano anche di un successivo ed intenso scontro a fuoco
>> attorno ad uno dei ponti sul fiume.. pare ci sia stato un cruento scambio
>> di colpi phaser.. nuovamente colpiti membri della Flotta Stellare,
>> probabilmente accorsi a soccorrere i colleghi ed attaccati da ignoti
>> terroristi”
>>
>> “Sangue è stato ritrovato sul ponte e segni di trascinamento.. è
>> plausibile che per mettersi in salvo, gli ufficiali si siano buttati nelle
>> gelide acque del Danubio? Rischiare il congelamento pur di rimanere in
>> vita?”
>>
>> Elaina aveva la testa che scoppiava, in quel turbinio caotico di emozioni
>> in libertà.. cercava di isolarsi dal contesto limitandosi a percepire le
>> sensazioni attorno a sé, ma era dannatamente ben più difficile di quello
>> che si aspettava.
>>
>> Ogni tanto le pareva di percepire un brillante arancione, ma non riusciva
>> a mettere a fuoco chi emanasse così tanta e piena soddisfazione per il
>> risultato raggiunto.
>>
>> “Testimoni oculari parlano di un altro intenso combattimento all’esterno
>> di un noto Casinò nella zona di Cista, quartiere di Praga, non lontano dai
>> recenti tragici avvenimenti.. su questi fatti però mancano ancora conferme”
>>
>> “Attenzione, ultime notizie: risultano coinvolti anche agenti della
>> Homeland Security.. alcuni residenti della zona affermano con forza di aver
>> notato individui armati.. e da essi essere stati fatti allontanare in
>> maniera brutale poco prima degli attentati ai danni di ufficiali in libera
>> uscita della Flotta Stellare”.
>>
>> “Una domanda ci poniamo tutti con angoscia: avrebbero potuto aiutare le
>> vittime? O sono loro stessi cagione di quanto successo? Rimanete sui nostri
>> schermi! Presto altri aggiornamenti con in studio Eliza Cassan”
>>
>> L’aurea arancione brillante era sparita. Al suo posto ce n’era una dal
>> colore sfumato fra il violaceo ed il verdastro. Non ci fu bisogno che
>> Elaina lo indicasse fra la folla: l’enorme mole del Capitano Hazyel stava
>> già muovendosi con determinazione al suo inseguimento.
>>
>> Il piano era compiuto.
>>
>>
>>
>>
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>> Capitano Hazyel
>> Ufficiale in Comando
>> USS Raziel NCC-79016
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>> Ten. Cmdr. Francis Moses
>> Primo Ufficiale
>> USS Raziel
>> [CV]: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=139
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>> "La tecnologia migliora ogni giorno e va bene, ma di solito basta un
>> pezzo di gomma da masticare, un coltellino e un sorriso." Spy game
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