[Stml14] [STML14][08.03] Non e' un addio ma solo un arrivederci - FOX
Federico Rapuzzi
federico.rapuzzi a gmail.com
Dom 24 Feb 2019 23:04:17 CET
Ciao Ragazzi,
permettete una critica costruttiva?
Stefano, in seconda lettura, mi pare un pochino "ingenuo" il modo in cui
l'equipaggio maneggia i container dell'arma biologica: dato che si tratta
di una cosa non proprio standard, mi sarei aspettato delle misure un
pochino più restrittive rispetto a: prendi in mano e maneggia... inoltre,
quella roba è già passata per un deposito standard della Flotta e per
un'analisi non ufficiale. Se qualcosa di anomalo fosse dovuto succedere,
sarebbe successo allora. Toccante la parte con Chase.
Scusami se i toni non sono i migliori ma, considerato che sto scrivendo dal
bancone di un bar dove il coraggioso equipaggio dello yacht Adrigole sta
sacrificando fegati e neuroni per onorare i due gemelli in arrivo al nostro
mitico randista, sono perfettamente cosciente del concetto che voglio
esprimere, ma non della forma (il mio morigeraterrimo Armatore sta ballando
con una cameriera Mambo Number Five... detto tutto... sarà necessario
incendiare degli smartphones).
All the best, guys.
Federico Rapuzzi
Captain
S/Y Adrigole
ITA 17282
(+39) 3466794397
Il Dom 24 Feb 2019 19:47 Federico Rapuzzi <federico.rapuzzi a gmail.com> ha
scritto:
> Letto.
> Bellino bellino, grande Stefano.
>
> Federico Rapuzzi
> Captain
> S/Y Adrigole
> ITA 17282
> (+39) 3466794397
>
> Il Dom 24 Feb 2019 16:28 Stefano Zaniboni <stezani a me.com> ha scritto:
>
>> Buonasera a tutti, ecco qua il mio brano. Chiedo perdono per il ritardo.
>> Buona lettura:-)
>>
>> Stefano
>>
>> #########################################################################
>>
>> Brano: 08-03
>>
>> Titolo: NON E’ UN ADDIO MA SOLO UN ARRIVEDERCI
>>
>> Autore: Tenente Lucius Fox (aka Stefano Zaniboni)
>>
>>
>>
>> *FLASHBACK*
>>
>> *Utopia Planitia *
>>
>> *USS Raziel – Alloggi Ponte 1*
>>
>> *10/11/2398 – Ore 18.40*
>>
>> Era stato veramente un periodo intenso per Chase: la serie interminabile
>> di colloqui della Commissione della Flotta Stellare avevano messo alla
>> prova i suoi nervi e la sua pazienza, quasi a sentirsi sotto accusa per una
>> cosa su cui lui non aveva controllo.
>>
>> Il trasferimento alla USS Zen lo intrigava, una nuova avventura in cui
>> immergersi, ma, se da un lato aveva il senso di euforia, dall’altro vi era
>> in lui un senso di amarezza. Fra qualche giorno un’unità di trasporto
>> l’avrebbe portato alla nuova nave dove avrebbe poi preso ufficialmente
>> servizio.
>>
>> Del tempo trascorso con ognuno dei suoi compagni ad Empireo, tra tutte le
>> avventure e i pericoli che avevano dovuto affrontare, sentiva che il loro
>> legame andava oltre la semplice amicizia o il rapporto tra colleghi.
>>
>> Aveva affidato la sua vita in più occasioni nelle mani di tutti i membri
>> della sua squadra tanto da arrivare a considerarli come una sorta di
>> fratelli di sangue.
>>
>> Proprio perché credeva ci fosse un legame particolare si sarebbe
>> aspettato un addio all’altezza di ciò che avevano passato, mentre fino a
>> quel momento erano arrivate poche congratulazioni e dei sorrisi tirati, ma
>> nulla di più.
>>
>> Data la sua imminente partenza, aveva raggruppato le poche cose che
>> ancora teneva a bordo nella sua brandina e richiesto che il resto dei suoi
>> effetti personali, rimasti a Empireo, gli fossero consegnati sulla sua
>> nuova nave.
>>
>> Solo Tyler, però, si era proposto di dargli una mano ed era, per giunta,
>> in ritardo mentre gli altri avevano accampato delle scuse.
>>
>> * *Il modo peggiore per andarsene, evidentemente non ero altro che un
>> collega.* * pensò tra sé con una punta di amarezza
>>
>> La porta del suo alloggio si apri mostrando un Tyler più esaltato del
>> solito.
>>
>> “Allora caro il mio Signor Chase hai radunato tutte le tue cose?”
>>
>> “ Sì, alla fine sta tutto in una scatola, erano poche cose visto lo
>> spazio ridotto. Ma tu che hai da sorridere cosi?” chiese Dave con tono
>> infastidito.
>>
>> “Ah beh.. io sorrido sempre. Il sorriso aiuta a mantenere uno stile di
>> vita sano e cose così no? E poi ho rimediato un appuntamento con una coppia
>> di sorelle gemelle di Tharsis III che lavorano al centro medico, le avrai
>> viste, no?” replicò Tyler cercando di tornare serio.
>>
>> “Sarà come dici.. comunque no.. sono stato troppo indaffarato per
>> accorgermene. Ma cosa ti sei messo addosso? “
>>
>> “Acqua di colonia Eau de Raisà! Per quegli uomini a cui non serve
>> chiedere, ma lo chiedono comunque.”
>>
>> “Bleah.. ti chiedo io di starmi dietro perché l’odore è fortissimo”
>>
>> “Saranno i feromoni o i miscugli delle boccette semi vuote, si sente
>> molto?”
>>
>> “Risponderti abbastanza sarebbe un eufemismo.. quindi vedi tu” borbottò
>> Chase coprendosi il viso con il bavero dell’uniforme mentre i due si
>> dirigevano verso la sala teletrasporto.
>>
>> “Ma come mai hai quel muso lungo? Sei stato trasferito per ricoprire un
>> ruolo che ti porterà sicuramente ad avere una carriera brillante. Dovresti
>> essere fiero di te stesso”
>>
>> “Sì, è vero, ma sembra che agli altri non importi il fatto che me ne
>> vada. Speravo almeno in un saluto finale, invece sono tutti a lavorare e ho
>> ricevuto delle fredde strette di mano e neanche da tutti”
>>
>> Mentre parlava Chase si accorse che, in giro per la nave, non vi era
>> anima viva.
>>
>> “Anche ora.. perché non c’è nessuno? Non dovrebbero essere in corso le
>> riparazioni o, che ne so, i primi preparativi per una partenza?” chiese
>> entrando nella sala del teletrasporto ed appoggiando le scatole sulla
>> piattaforma.
>>
>> “Oh mio caro è meglio che mi sbrighi a farti sbarcare perché il tuo muso
>> lungo mi sta spegnendo il ritmo. ENERGIA!”
>>
>> “Un momento cos…” E Chase fu avvolto da un lampo di luce.
>>
>>
>>
>> *FLASHBACK*
>>
>> *San Francisco*
>>
>> *Bar Interstellar*
>>
>> *10/11/2398 – 19.00*
>>
>> Chase si materializzò su una sedia al centro di una stanza buia ad
>> eccezione dell’unico cono di luce che offuscava la sua vista.
>>
>> “.. cosa diavolo stai dicendo?” si guardò intorno spaesato.
>>
>> “Dove sono?” chiese a voce alta.
>>
>> All’improvviso le luci si accesero e l’equipaggio della Raziel urlò con
>> tutto il fiato di cui disponeva.
>>
>> “SORPRESA!” e scoppiarono in un fragoroso applauso.
>>
>> Dave sorrise mentre andava incontro ai suoi compagni.
>>
>> “Sapevo che non potevate essere così freddi da liquidarmi con una stretta
>> di mano!” a Chase si inumidirono gli occhi.
>>
>> “Ricordati Dave, questo non è un addio… ma un arrivederci.
>> Congratulazioni per il tuo trasferimento amico mio” disse Fox abbracciando
>> il collega.
>>
>> “Nell’organizzare la festa io e Skip, avremmo voluto tappezzare il locale
>> di olofoto tratte dai nostri rapporti ma, essendo sotto seclar, avremmo poi
>> dovuto bruciare questo posto e non penso che i proprietari ne sarebbero
>> stati felici” bisbigliò sarcastico Di Nardo stringendo la mano del
>> timoniere.
>>
>> “Abbiamo anche una sorpresa per te..” disse Elaina visibilmente provata
>> dalla gravidanza, baciando sulle guance Chase.
>>
>> Il gruppo si aprì e, dietro di loro, Dave riconobbe i suoi genitori:
>> erano tutti lì per salutarlo.
>>
>> Mentre lui si commuoveva, alcuni del gruppo di ingegneria salirono su un
>> piccolo palchetto, imbracciarono gli strumenti ed iniziarono a suonare.
>>
>> Hazyel, vestito con un abito sportivo bianco che ne metteva in risalto i
>> muscoli, salì in piedi sopra ad un tavolo su cui era stata costruita una
>> piramide di bicchieri riempiti circa a metà di un liquido azzurrino.
>>
>> “Salutiamo come si deve il nostro timoniere!” esclamò il Risiano
>> accendendo con una piccola fiamma il bicchiere in cima alla piramide e
>> versando altro liquido fino a farlo tracimare.
>>
>> Mentre il piccolo spettacolo pirotecnico accendeva a cascata tutti gli
>> altri bicchierini, gli invitati si scatenarono nelle danze.
>>
>>
>>
>> *USS Raziel*
>>
>> *Ponte 2 – Laboratorio Scientifico*
>>
>> *27/12/2398 – Ore 10.00*
>>
>> Wood era intento a catalogare i nuovi materiali, destinati alla Raziel,
>> appena arrivati ai cantieri di Utopia Planitia. Stava per passare alla
>> revisione dell’ordine degli strumenti di analisi cellulare quando le porte
>> del laboratorio si aprirono e sulla soglia vide Elaina intenta a
>> raccogliersi i capelli con un elastico.
>>
>> “Ehi, che ci fai qua? Non riesci a staccare neppure in maternità!” chiese
>> Wood alla compagna.
>>
>> “Avevo bisogno di distrarmi un attimo, tra far mangiare Isabella,
>> cambiarla e pulirla e poi ricominciare con Gabryel necessito di maneggiare
>> qualcosa che non sia un pannolino… Poi mi conosci, sai che non so stare con
>> le mani in mano.”
>>
>> “Dove sono adesso?”
>>
>> “Sono con Stander per fare i test di routine sul loro sviluppo della
>> crescita. Ha detto che gli ci vorranno un paio d’ore e che gli mettevo
>> ansia se rimanevo in infermeria. Quindi mi ha mandato a fare un giro, in
>> qualità di ufficiale in capo pro tempore dell’infermeria. Però mi ha dato
>> il permesso di guardare i bambini via monitor di tanto in tanto” disse lei
>> porgendo ad Alexander un tablet.
>>
>> Wood non perse tempo e avviò lo streaming.
>>
>> “Tu che stavi facendo?” chiese Elaina.
>>
>> “Stavo per mettermi a catalogare quelle apparecchiature, ma ora la mia
>> attenzione è stata catturata da qualcos’altro” disse lui senza distogliere
>> lo sguardo dal piccolo schermo.
>>
>> Elaina appoggiò le mani sui fianchi e sul suo viso si dipinse
>> un’espressione infastidita.
>>
>> “Ero venuta per dare una mano a te, ma credo che, dandoti quel pad, io
>> abbia ribaltato la situazione”
>>
>> “Sì, scusa, è che non riesco a smettere di guardare la nostra Isabella…
>> guarda.. penso mi abbia sorriso!” disse lui mostrando lo schermo alla
>> compagna.
>>
>> “Non ti ha sorriso, sono movimenti naturali ed istintivi della
>> maturazione del suo sistema nervoso centrale e periferico. Sta imparando
>> come stare tra noi”
>>
>> “Oh, ma è bellissima..” disse lui immergendosi nello schermo.
>>
>> “E pensavo di essere io quella eccessivamente emotiva..” borbottò Elaina
>> tra sé e sé.
>>
>> La discussione fu interrotta dal campanello della porta.
>>
>> “Avanti!” dissero i neo genitori all’unisono. Le porte si spalancarono
>> mostrando l’imponente Capo Ingegnere che sorreggeva una pesante scatola con
>> la sigla REACH 481.
>>
>> “Perdonate l’intrusione. Tenente Comandante Wood sono arrivati i nano
>> tubi di carbonio che aveva richiesto” l’aria nella stanza si fece
>> improvvisamente gelida.
>>
>> “La ringrazio Signor Fox. La lasci pure accanto alle altre” rispose Wood
>> con voce atona, mentre dal suo viso, il sorriso lasciava spazio ad una
>> faccia seria quasi priva di emozione.
>>
>> “Con permesso Signore, Dottoressa” Fox appoggiò con delicatezza il
>> contenitore e si congedò dalla stanza.
>>
>> Non appena le porte si chiusero Elaina si girò verso Wood: “Mi spieghi
>> una cosa? Da quando ci avete recuperate dagli Aetos, tu e Lucius non
>> riuscite a stare nella stessa stanza per più di cinque minuti senza che
>> l’atmosfera diventi glaciale.. Si può sapere che è successo?” chiese lei
>> alzando il tono della voce.
>>
>> “Non è successo niente..” rispose Wood scuro in volto
>>
>> “Non mi pare affatto!”
>>
>> “Uhm.. sì.. beh.. ecco.. mentre eravate prigioniere.. mi sentivo sotto
>> pressione.. ti avevano portata via da me e non ero lucido… potrei aver
>> avuto una reazione eccessiva in un alterco tra di noi e può darsi che, per
>> sbaglio, abbia anche cercato di dargli un pugno.. e lui, per tutta
>> risposta, mi ha quasi distrutto una mano con quel suo braccio bionico!”
>>
>> “Un pugno? Ma cosa ti è saltato in mente? Si sarà difeso e per questo
>> avrà risposto alla tua provocazione!”
>>
>> “Mi sembrava che solo io fossi preoccupato per voi e potrei aver
>> involontariamente detto che era un approfittatore nei tuoi confronti e che
>> ci stava provando con te, usando come scusa i vostri incontri per parlare
>> di quello che gli è successo sulla sua vecchia nave. Lui comunque ha avuto
>> una reazione eccessiva, non si è solamente difeso! Non ha tenuto in
>> considerazione come mi sentivo!”
>>
>> “Eccessiva? Ma se stavi per dargli un pugno! E l’hai colpito sapendo dove
>> era più vulnerabile, rievocando i ricordi del suo vecchio equipaggio e
>> portando alla luce i suoi rimorsi, cosa che, tra l’altro, ti ho detto in
>> confidenza, ma di questo ne parleremo un’altra volta. Capisco il momento
>> difficile, ma hai iniziato tu per primo. E poi da quando fai pesare il tuo
>> grado?”
>>
>> Wood mugugnò qualcosa a denti stretti.
>>
>> “No Alexander, devi trovare il modo per scusarti”
>>
>> Wood si girò ad osservare la compagna.
>>
>> “Sarebbe peggio se tu non lo facessi. Senti.. lo capisco come ti sei
>> sentito, il fatto di essere stati separati, per mesi, senza sapere le sorti
>> uno dell’altro, ha fatto stare male anche a me e, se fossi stata sola, non
>> so se avrei avuto la lucidità necessaria per affrontare tutto, ma le mie
>> compagne erano li per tenermi con i piedi per terra e, alla fine, siamo
>> riusciti a venirne fuori. Per te è stata la stessa cosa: tutti hanno
>> lavorato sodo per trovarci e riportarci a casa. Hai avuto un momento di
>> debolezza e hai detto cose che non avresti voluto, ma non siamo perfetti e
>> quindi possiamo sbagliare. Non possiamo permettere che risentimenti
>> personali influenzino indirettamente i nostri rapporti con gli altri,
>> specie per il lavoro che facciamo. Dobbiamo poter contare gli uni sugli
>> altri”
>>
>> Rimasero a fissarsi qualche manciata di secondi fino a quando Alexander
>> non sospirò rendendosi conto che al discorso della compagna non poteva che
>> rassegnarsi.
>>
>> “Sei una mamma perfetta, lo sai?”
>>
>>
>>
>> *USS Raziel*
>>
>> *Ponte 2 – Sala mensa*
>>
>> *27/12/2398 – Ore 14.00*
>>
>> Fox era seduto in fondo alla piccola saletta con un pad in una mano e una
>> forchetta, con delle uova ormai diventate fredde, nell’altra.
>>
>> Era rimasto pressoché da solo, gli ultimi membri dell’equipaggio presenti
>> stavano riponendo i vassoi vuoti ed iniziando il loro turno di lavoro.
>>
>> Era totalmente assorto nella lettura che non si accorse di Wood di fronte
>> a lui.
>>
>> “Posso sedermi?” chiese Alex.
>>
>> “Tenente Comandante Wood, sì certo.. prego si accomodi. Stavo per
>> liberare il tavolo” rispose Fox affrettandosi.
>>
>> “No aspetta, stai seduto. Ho bisogno di parlarti”
>>
>> Lucius guardò Alexander dritto negli occhi.
>>
>> “Elaina vuole che mi scusi per il comportamento che ho tenuto nel nostro
>> piccolo diverbio. Ero fuori di me e non so cosa mi abbia preso. Tutta
>> quella faccenda mi stava facendo impazzire. Ti chiedo scusa”
>>
>> “Guardi non c’è nessun problema. La situazione non era facile ed anche io
>> non ho mantenuto la calma” disse Fox in maniera formale.
>>
>> “No invece, il problema c’è eccome” disse Wood.
>>
>> Lucius non disse altro ed incrociò le braccia al petto.
>>
>> “Sai, quando ci siamo risvegliati e mi sono reso conto che Elaina non
>> c’era più, mi sono sentito morire dentro non una, ma cento volte. Se mi
>> avessero strappato le braccia avrebbe fatto meno male.. ehm.. senza offesa…
>> Non riesco ad immaginare il mio futuro senza di lei e questa cosa mi ha
>> turbato a tal punto da perdere la mia lucidità e non sono riuscito ad
>> essere l’ufficiale degno del grado che porto. Ho visto complotti dove non
>> ce n’erano e stavo facendomi terra bruciata intorno senza badare agli
>> enormi sforzi che tutti voi stavate facendo per aiutare le nostre amiche e
>> colleghe in pericolo. Sono stato ottuso.. veramente ottuso.. ho usato ciò
>> che Elaina mi ha detto in confidenza per ferirti senza una ragione, quando
>> invece avrei dovuto soltanto dire grazie”
>>
>> Wood rimase in silenzio con lo sguardo basso. Non era solito ad essere
>> così sdolcinato, ma quella volta sapeva di aver oltrepassato il limite.
>>
>> Il silenzio fu interrotto da una voce metallica in loop.
>>
>> =^= Sono stato ottuso.. veramente ottuso.. =^= la voce veniva dal braccio
>> di Fox.
>>
>> “Questa finisce direttamente nella mia banca dati personale” disse Lucius
>> con un sorriso e porgendo la mano ad Alexander.
>>
>> “E’ forse un ricatto questo Tenente?” domandò retoricamente Wood
>> sciogliendosi in un sorriso e stringendo la mano del collega.
>>
>> “Oh ci puoi scommettere. Anche se potrei chiamarlo più un promemoria per
>> eventuali futuri attacchi di stupidità.. Comunque lasciamoci tutto alle
>> spalle, abbiamo del lavoro da fare e due nuovi ufficiali a cui brindare”
>> disse Fox ricambiando il sorriso. Andò verso il replicatore e prese due
>> bicchieri di sintalcool.
>>
>> “Congratulazioni Comandante. A Isabella! “
>>
>>
>>
>> *USS Raziel *
>>
>> *Stiva 1 – Ponte 3*
>>
>> *02/01/2397 – Ore 14.00*
>>
>> Terr, Wood e Fox stavano in piedi davanti al tavolo da lavoro su cui
>> erano state poste a confronto una delle casse ritrovate da Terr, che
>> avrebbe dovuto trasportare le tossine rinvenute presso i laboratori Biosyn,
>> con una di quelle scovate dal team di Empireo durante una delle prime
>> missioni della Raziel.
>>
>> Sopra le due casse fluttuavano i dati dello schermo del computer
>> olografico con le analisi scientifiche compiute da Wood e dalla sua
>> squadra.
>>
>> Riguardo la composizione erano estremamente simili, tuttavia, eseguendo
>> delle scansioni, i risultati erano inconcludenti: il computer non sapeva
>> dare risposte sul tipo di materiale adoperato, anche se risultava
>> appartenere alla famiglia dei composti non metallici tetravalenti molto
>> simili al carbonio.
>>
>> “Niente da fare, per quanto condividano proprietà materiali simili, lo
>> scanner non individua nulla” disse Lucius.
>>
>> “E’ strano che non lo si riesca a ricondurre a nessun materiale
>> conosciuto. Per di più questi contenitori non sembrano interagire in alcun
>> modo con le sostanze presenti nella bio tossina..” Terr fece per sollevare
>> la seconda cassa “sicuramente, però, attirano tanta polvere” disse lui
>> guardandosi e sfregandosi le mani.
>>
>> “Polvere? Non è possibile. Il campione che teniamo a bordo era inserito
>> in un container sterile” intervenne Wood.
>>
>> Fox si avvicinò a controllare il fondo e strofinandoci le dita. Si
>> annerirono leggermente.
>>
>> “Questa non è polvere comune. Viene dalla scatola stessa”
>>
>> “In effetti, anche se il computer non riesce a fare analisi precise,
>> sembra che una sia molto più vecchia dell’altra. Il delta di decadimento
>> degli atomi è notevolmente superiore”
>>
>> “Possiamo analizzare la polvere?” chiese Terr.
>>
>> “Assolutamente” con un vetrino Wood prese un campione e lo inserì nel
>> microscopio elettronico. Il computer finì di elaborarlo e ne produsse una
>> rappresentazione nel monitor appoggiato sul tavolo. L’immagine mostrava un
>> piccolo corpo formato da una sfera nera centrale circondata da due poliedri
>> conici a sei facce.
>>
>> “Strana forma per un atomo” sentenziò Fox.
>>
>> “Infatti non è un atomo, l’ingrandimento è a 0.4 micro millimetri. In
>> pratica la dimensione di un batterio”
>>
>> “Strana forma per un batterio” ripeté Fox.
>>
>> La forma sullo schermo piegò i due poliedri a formare un angolo di 90
>> gradi per poi tornare nella posizione iniziale e dissolversi.
>>
>> “L’abbiamo visto tutti vero?” chiese Terr.
>>
>> “Sembrava un movimento volontario. Rimane da capire se questa cosa è di
>> natura biologica o se è artificiale. Se fosse un organismo simile ad un
>> batterio dobbiamo capire se e come questo interagisca con la biotossina:
>> dalle mie analisi della sostanza non sembra essere un composto volatile”
>>
>> Wood richiamo’ sullo schermo i dati raccolti in base alle analisi di
>> contaminazione della tossina della Biosyn.
>>
>> “ Potremmo prendere decine di boccette e rovesciarle a terra ma fino a
>> quando non entra in contatto il sangue risulta essere innocua. La cassa
>> oltre ad essere una schermatura potrebbe fungere da catalizzatore ed essere
>> l’elemento accelerante per la diffusione della sostanza nell’aria un po’
>> come avviene con i funghi.”
>>
>> Terr prese la parola.
>>
>> “ E se fosse di natura artificiale? “
>>
>> Fu Fox a rispondere: “ Se fosse artificiale significherebbe avere un
>> nanite che puo’ combinarsi insieme a miliardi di suoi simili e trasformarsi
>> in qualsiasi cosa, le applicazioni ingegneristiche sarebbero infinite.
>> Potrebbe passare come semplice involucro ai controlli e rimodellarsi per
>> diventare una bomba, o un oggetto comune da posizionare sulla scrivania
>> della vittima di turno. Potrebbe addirittura diventare un oggetto
>> fisicamente complesso composto da piu’ parti, come un dpadd e sarebbe
>> indistinguibile per uno scanner. I naniti possono essere programmati a
>> proprio piacimento per svolgere qualsiasi funzione.”
>>
>> “In entrambi i casi abbiamo un problema” disse Terr osservando i colleghi.
>>
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