[Stml17] Una consigliera speciale

Reis Squiretaker vanessa_reis_squirtaker a outlook.it
Lun 22 Dic 2014 12:06:54 CET


Grazie a tutti.. e scusate l’attesa XD


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Guardiamarina Caitlyn
Consigliere
USS Hope NCC-25122
[CV]: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=169
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From: Maddalena 
Sent: Monday, December 22, 2014 10:15 AM
To: USS Hope 
Subject: Re: [Stml17] Una consigliera speciale

Bello, mi è piaciuto... rende molto bene l'idea.

Maddy

Il 21/12/2014 15:57, Reis Squiretaker ha scritto:

  Ciao a tutti.. faccio una premessa.. il brano che ho postato è monco.. ho deciso di tagliarlo per evitare ripetizioni.. ho ritenuto sufficienti le citazioni della doc e di Luna sul mio personaggio.. inizialmente avevo riletto le scene anche dal mio punto di vista, ma poi si complicavano le cose.. ossia dovevo stare attenta a non scrivere cose che poi venivano esplicitate nei brani successivi (come data temporale ma in realtà già scritti).. quindi ho deciso di troncare ad un certo punto. 

  Ho citato l’Ammiraglia, Luna, Bueller, Xyr, Rest e indirettamente Rodriguez.. 

  Anche qui comunicazione per Amedeo.. ho deciso di lasciare a te la spiegazione delle modalità per cui “venivi convinto” a fare quello che ti ho scritto in privato.. decidi liberamente se parlarne o solo citare che “i lavori sono stati fatti come richiesto dalla Consigliera”

  Se volete posso integrare io.. ma mi pareva avere un senso compiuto tagliandolo così come ho fatto.. fatemi sapere che ne pensate..

  PS  fra Luna e Bueller è una sfida all’ultimo sangue.. non date nulla per scontato XD

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  Betazed – Orbita – USS Washington NCC-60589 – Plancia – 22 ottobre 2394 – Ore 12.59



  “Cosa significa che non possiamo partire Comandante?” 



  L’Ammiraglio Lennox incalzò nuovamente, con aria imperativa, rivolgendosi al Primo Ufficiale della USS Washington, la nave classe Nebula che avrebbe dovuto farla tornare da Betazed alla Terra in tempo per tenere a battesimo quella pessima idea della USS Hope.. una vecchia Miranda in mano a dei cadetti impreparati..

  Aveva ricevuto da poche ore l’ordine dall’Ammiragliato: complice lo zampino del Contrammiraglio Crom, uno dei principali sponsor del progetto Hope, era stata scelta proprio lei per supervisionarlo.. forse proprio perché così poco la entusiasmava e convinceva. Le sue rimostranze si erano rivelate un boomerang. 

  Ci sarebbe stato da sorridere a ripensarci, ma Evelin non era dell’umore migliore: era voluta tornare sul pianeta natale per vedere i progressi della sua associazione per i profughi ed invece, suo malgrado, era stata obbligata a precettare all’improvviso la prima nave disponibile per un rientro anticipato in Ammiragliato. 

  Come se non bastasse, ora si trovava di fronte ad un impassibile Ufficiale Esecutivo Vulcaniano che le comunicava l’assenza del Capitano della USS Washington e del ritardo che avrebbero potuto accumulare, senza fornire ulteriori informazioni in merito. E ciò la infastidiva.. non era nella sua indole perdere la pazienza, ma aveva dovuto lasciare un progetto che le stava a cuore per tornare sulla Terra. Non voleva perdere tempo inutilmente in attesa.



  Betazed – Dalaria – Uno degli innumerevoli negozi – 22 ottobre 2394 – Ore 13.07



  “Caytlin!!! Per l’amor del cielo muoviti.. Mio fratello non può aspettare in eterno..”



  “Un attimo arrivo, prendo solo più questo.. e questo.. e forse pure quello!! Due secondi dai..”



  La scenetta che appariva dinanzi agli occhi divertiti del proprietario del piccolo bazar era quella che aveva visto innumerevoli volte.. due giovani stretti da un qualche legame di forte complicità pronti a partire verso l’ignoto..

  Lui era un bel ragazzo umano.. alto, ben proporzionato fisicamente e con una faccia squadrata ma ancora quasi infantile.. lei era una ragazza di Risa, come rivelava il simbolo in mezzo alla fronte, una presenza esotica da quelle parti, ed era altrettanto giovane, dal portamento elegante e sensuale, con un bel viso impreziosito da due occhi grigi come gemme e capelli color del fuoco. 

  Lui non sapeva più che scusa trovare rispondendo al suo comunicatore.. il suo interlocutore si faceva sempre più insistente e meno paziente.. ma il giovane non riusciva in nessun modo a tenere a freno la sua compagna.. alla ricerca di qualcosa di speciale o solo di tanti regali. 

  Lo vedeva sciogliersi negli occhi di lei e nel suo sorriso e rispondere sempre più inebetito al terzo incomodo.



  Betazed – Porto Spaziale di Dalaria – Navicella Ulixes – 22 ottobre 2394 – Ore 13.45



  “Capitano.. signore! Ehm.. non possiamo più aspettare.. dalla USS Washington pretendono notizie”



  Un giovane guardiamarina si stava rivolgendo titubante al suo superiore: un umano alto, con la barba tagliata corta e ben curata che esaltava il viso squadrato e gli occhi penetranti. Occhi che dardeggiavano rabbia ed impazienza! 



  “Si ok ok signor River.. comunichi al Numero 1 che a breve li raggiungo..” 



  Il Capitano Sungmas rispose ad alta voce, prima di continuare bofonchiando “in fin dei conti ero in licenza.. la prima dopo quasi un anno.. ed è durata solo tre giorni! Ora mi ritrovo un ammiraglio impaziente a bordo ed un fratello deficiente da recuperare.. appena arriva lo ammazzo!”



  Betazed – Porto Spaziale di Dalaria – Navicella Ulixes – 22 ottobre 2394 – Ore 14.05



  La navicella Ulixes stava ultimando i preparativi, a portelloni chiusi, con l’autorizzazione al decollo già ricevuta dalle autorità portuali di Dalaria.

  Il Capitano Sungmas era sprofondato sulla sua poltrona ed il suo viso fremeva di rabbia. Da quando erano rimasti soli si era sempre preso cura del fratello minore, ma ora stava esagerando.. erano tutti e due nei guai, senza motivo per giunta. La scusa della licenza non poteva reggere a lungo ancora. E una traccia di Erik non c’era.. aveva smesso di rispondere alle sue chiamate da una ventina di minuti e ciò lo faceva infuriare ancora di più che il ritardo in sé.



  “Pronti a partire signore..” disse il timoniere, un giovane trill, interrompendo il flusso di pensieri del suo furibondo superiore



  “Uhpf.. procedete.. leviamoci di qui alla svelta!” rispose piccato Sungmas



  “Roger.. pronti al mio tre.. uno.. due.. e.. e.. e quello schianto da dove diavolo sbuca fuori?? Capitano c’è suo fratello.. ehm ed è in dolce compagnia!!!”



  Betazed – Orbita – USS Washington NCC-60589 – Hangar Primario – 22 ottobre 2394 – Ore 14.28



  “Bentornato a bordo Capitano, mi auguro di non averla disturbata troppo” esordì in tono di rimprovero l’Ammiraglio Lennox 



  “Ho deciso di venire direttamente ad accoglierla per velocizzare la partenza.. come sa è di vitale importanza la mia presenza sulla Terra.. non è una cosa da me desiderata e comprendo di averle rovinato la licenza.. ma gli ordini che ho ricevuto sono chiari. Così come lo erano i suoi”



  Il Capitano Sungmas, colto in fallo, raddrizzò la schiena e dopo un lento ma studiato saluto militare rispose in maniera pacata, senza particolari inclinazioni vocali che lasciassero tradire le proprie emozioni



  “Ha ragione ammiraglio, se vuole può inserire una nota di demerito nel mio Ruolino di Servizio, ma la revoca della licenza è arrivata inaspettata. Mi sono prodigato immediatamente e, grazie ai buoni contatti di mio fratello minore, sono riuscito a recuperare anche il guardiamarina incaricato di assumere la mansione di Consigliere sulla nave cadet.. ehm sulla USS Hope.. le vorrei perciò presentare il Guardiamarina Caytlin”.



  Evelin percepiva dal rossore delle gote dei due fratelli Sungmas che la versione del Capitano non era propriamente la verità, ma fu colpita ugualmente dalla figura che le veniva presentata: una ragazza dai capelli rossi che si muoveva con elegante leggiadria e che si presentò in maniera impeccabile con tanto di divisa indossata e recando un piccolo omaggio: una raffigurazione graziosa fatta probabilmente da bambini delle Venti Case di Betazed.



  La semplicità del gesto e l’aria innocente e scanzonata della giovane, fece svanire lo stress accumulato per il ritardo ed Evelin optò per un rimprovero bonario al terzetto prima di annunciare loro di avere fame e di non vedere l’ora di sedersi tutti assieme a tavola ammirando lo spazio.



  Spazio – Curvatura 6 – USS Washington NCC-60589 – Alloggio dell’Ammiraglio Lennox – 07 novembre 2394 – Ore 15.10



  Dopo giorni di tentennamenti, l’Ammiraglio Lennox aveva deciso di convocare Caytlin per testare personalmente di che pasta era fatta la ragazza. Aveva letto il brevissimo ruolino di servizio, con le varie annotazioni dapprima degli istruttori dell’Accademia e poi dei professori dell’Università di Betazed, Facoltà di Psicologia laddove stava sostenendo la specializzazione. Aveva persino parlato con la commissione che l’aveva designata all’incarico sulla USS Hope..



  Dal quadro che le avevano tracciato, pareva una giovane dedita al proprio dovere, ma c’era dell’altro.. ed Evelin non era soddisfatta da quello che aveva letto e sentito.. a ripensarci, l’approccio non era stato granché nemmeno a tavola né il giorno prima né gli altri che lo avevano preceduto, Caytlin sembrava sempre o troppo poco concentrata oppure esageratamente leggiadra. Forse non era colpa sua, la rossa Risiana sembrava possedere una naturale spensieratezza intrinseca che portava troppi colleghi a distrarsi dal lavoro che svolgevano. E questi erano ufficiali di Flotta, temprati da anni di esperienza, mentre sulla Hope sarebbero stati cadetti alle prese con i loro ormoni



  Evelin scosse pesantemente la testa.. non era convinta, affatto ma non era convinta nemmeno del progetto Hope, e quindi voleva dare una possibilità alla giovane.. che però era in ritardo..  già dieci minuti.. non proprio il massimo per fare bella figura ragazza mia.. pensò sorridendo la betazoide.



  Spazio – Curvatura 6 – USS Washington NCC-60589 – Alloggio del Capo SEC – 19 novembre 2394 – Ore 02.40



  Dopo essersi rivestita nel più assoluto silenzio, Caytlin si accingeva a lasciare il teatro del Jamaharon.. era un’usanza antichissima del suo popolo che difficilmente poteva essere capita apertamente dalle altre culture. L’avrebbero intesa solo come del sano sesso multiplo senza contare gli intangibili e fondamentali aspetti emozionali e spirituali. Nemmeno Erik l’avrebbe compresa appieno. Era troppo geloso del loro legame per capire.. E perciò non l’aveva invitato..



  La notte appena passata l’aveva rigenerata, era pronta per la nuova avventura. Certo.. non si poteva dire lo stesso dei suoi compagni, pensò con un sorriso mentre osservava l’intreccio di corpi nudi nella penombra.. dormivano con facce stremate ma felici, come dopo una dura lotta.. li aveva scelti per il loro aspetto e la loro vigoria fisica e non aveva sbagliato.. ormai era pratica.. sapeva distinguere ragazzi e ragazze in grado di sostenere le tremende fatiche del Jamaharon.



  Avvicinandosi verso la porta percepì una presenza dinnanzi a sé.. aveva un odore conosciuto.. e la sagoma indistinguibile della sinuosa responsabile andoriana della sicurezza della USS Washington.. le si avvicinò nuda e la baciò.. come si erano baciate nella notte, con passione e trasporto.. un bacio intenso d’addio.



  Terra – Orbita – Base Stellare 16 alfa – USS Hope –  Hangar 1 – 28 novembre 2394 – Ore 07.30



  Fermatasi la navetta, in attesa dell’apertura del portellone e della rampa, Caytlin si sistemò con cura l’uniforme.. era suo dovere fare bella figura, specialmente perché aveva letto il ruolino del Primo Ufficiale. Sapeva che sarebbe stata lì ad aspettarla, lo prevedeva il regolamento e una come Xyr del Clan Clos giammai si sarebbe permessa di non attenersi al protocollo. Sapeva che avrebbe verificato ogni cosa, dall’abbigliamento all’equipaggiamento e persino alla mole di bagagli. 



  Era una maniaca del controllo.. non sarebbe stato facile con lei.. ma in cuor suo sapeva che poteva aiutare la rigida collega a migliorarsi.. persino l’Ammiraglio Lennox non le aveva nascosto che nutriva dei dubbi sulle sue reali capacità, ma Caytlin sapeva che l’unico motivo per cui era stata scelta era la sua indole nel cercare di spronare gli altri a migliorarsi.. certo non è detto che ci sarebbe riuscita, avrebbe forse fallito come pensava la betazoide, ma doveva tentare..



  Persa nel suo flusso di pensieri, Caytlin quasi non si accorse dell’apertura della rampa ai piedi della quale c’erano due colleghi che la stavano aspettando: entrambi molto alti.. un’andoriana dai lunghi capelli bianchi ed un vulcan con un’aria di superiorità snob datagli dal sopracciglio inarcato. Entrambi osservavano stupiti l’immobilità della loro collega.



  Il silenzio durò qualche istante di troppo, ma finalmente uscì dalle labbra di Caytlin l’abituale frase: 



  “Chiedo il permesso di salire a bordo! Computer riconoscimento vocale Caytlin-10-8-NuviaEchoSigma” 



  Xyr si prese a sua volta pochi attimi di tempo prima di acconsentire e di snocciolare informazioni regolamentari che la nuova arrivata avrebbe dovuto rispettare.



  Terra – Orbita – Base Stellare 16 alfa – USS Hope –  Ponte 3 – Ufficio del Consigliere – 28 novembre 2394 – Ore 10.00



  Lasciata da sola dal Primo Ufficiale, Caytlin poté finalmente riprendere il filo dei propri pensieri.. ammorbidire l’andoriana sarebbe stato decisamente difficile: in poco meno di tre ore aveva dimostrato di conoscere a menadito regolamenti, norme e codici di comportamento da rimanere disgustati.. per contro pareva molto preparata e competente.. si era accorta dell’inadeguatezza dell’alloggio in precedenza assegnato al Consigliere sul ponte 4 e, non prima di aver registrato una nota di rimprovero ufficiale al cadetto responsabile, gliene aveva mostrato un altro disponibile più ampio e con un bell’oblò sullo spazio.. certo le aveva fatto sottoscrivere una richiesta formale da sottoporre all’attenzione del capitano Bueller.. nell’attesa aveva fatto sistemare tutti i suoi bagagli nel suo nuovo ufficio..



  Nuovo.. parola che mal si addiceva a quello spazio.. troppi mobili in un ambiente ristretto, con un unico pregio.. comunicava direttamente con una delle piccole terrazze vetrate nella parte posteriore della nave.. da lì avrebbe potuto osservare le stelle..



  Un improvviso bussare alla porta distrasse Caytlin che si annotò a mente di contattare il Capo OPS.. in un modo o nell’altro l’avrebbe convinto che si sarebbe dovuto dare da fare.. bisognava rivoluzionare quell’ufficio.. troppo vecchio e stantio per i gusti della giovane Risiana.



  Aprendo la porta, Caytlin si trovò davanti un giovane ragazzo terrestre dai capelli castani e gli occhi verdi.. indossava orgogliosamente l’uniforme da Capitano.. 



  “Benvenuta a bordo..”



  Esordì Bueller prima di avvicinarsi a Caytlin baciandola in bocca e sospingendola dentro l’ufficio..



  “Mi sei mancata.. avrai l’alloggio che hai chiesto e tutto quello che desideri.. ora baciami tesoro”


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