[Stml17] [F. Bueller - 08.01] I giorni passano
Silvia Bianchini
ltcomm.sibi a gmail.com
Mar 8 Ago 2017 10:23:22 CEST
Molto divertente... ottimo lavoro come sempre :D
noi se non ci complichiamo la vita non siamo contenti, eh? ;)
Il giorno 7 agosto 2017 13:46, Ilenia De Battisti <fulmine791 a gmail.com> ha
scritto:
> Brano stupendo ^_^
> Finalmente Lon e Rest riescono a coesistere ^_^ credo sia già un gran
> passo avanti ^_^
>
>
> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail> Mail
> priva di virus. www.avast.com
> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
> <#m_-8743585622209601127_DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>
>
> Il giorno 7 agosto 2017 09:49, Silvia Brunati <sbrunati a gmail.com> ha
> scritto:
>
>> Bello!
>> Mi piace come sta andando avanti la storia. :)
>>
>> Silvia
>>
>> ------------------------------------------------------------
>> ------------------------------------------------------------
>> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
>> occupati. Bertolt Brecht
>> ------------------------------------------------------------
>> ------------------------------------------------------------
>>
>> Il giorno 7 agosto 2017 09:40, Franco Carretti <ferris.bueller a mail.com>
>> ha scritto:
>>
>>> Dato che sono gli uomini della Hope, anche se non lo sanno, ho pensato
>>> che comunque avrebbero attirato guai.
>>>
>>>
>>> =================================
>>> Nuwe Berria - Zona detentiva (ubicazione ignota) - 28/07/2396 - Ore 05:22
>>> I corpi di Rest e Basta giacevano raggomitolati in posizione fetale. La
>>> piccola cella, che era ormai da giorni divenuta la loro casa, era
>>> illuminata debolmente da una luce di emergenza posta sopra la porta.
>>> Sebbene i due sembrassero profondamente addormentati, in realtà erano ben
>>> svegli.
>>> "Stanno arrivando..." avvertì Rest con un filo di voce.
>>> "E' sicuro di farcela?" domandò Lon per l'ennesima volta sussurrando
>>> senza aprire gli occhi.
>>> "Il precedente tentativo è stato quasi sufficiente. Ma ci sono solo il
>>> 58% di possibilità di riuscita." rispose il vulcaniano senza muovere un
>>> muscolo.
>>> "Bene... allora mi affido a lei." entrambi aprirono gli occhi e si
>>> guardarono. Nei giorni passati in reclusione i due avevano un po' imparato
>>> a capirsi.
>>>
>>> Rest doveva ammetere di iniziare ad apprezzare il lato silenzioso e
>>> riflessivo di Basta. Rifletteva su ogni proposta cercando, per quanto
>>> possibile per un non vulcaniano, di elaborare strategie e proporre idee.
>>> Lon, dal canto suo, aveva ammesso con se stesso che le capacità di Rest
>>> erano di molto superiori alle sue, eppure, nonostante questo, il vulcaniano
>>> era molto più simile a Tucci di quanto pensasse. Come Edison, Rest sembrava
>>> inciampare su problemi pratici dimostrando la sua scarsa capacità di
>>> adattarsi alla vita normale. Probabilmente su una nave vulcaniana, Rest
>>> avrebbe fatto faville, ma come molti della sua razza si trovava spaesato
>>> quando si incontrava con la vita di gente comune che mostrava le proprie
>>> emozioni. Il betazoide era certo che l'egocentricità dei vulcaniani fosse
>>> solo un'armatura per non permettere agli altri di avvicinarsi troppo.
>>>
>>> Il gas uscì sibilando. Lon guardò ancora per un attivo il collega e poi
>>> fu tutto buio.
>>>
>>>
>>>
>>> Nuwe Berria - Spolecnost Company (6° piano - ufficio 03) - 28/07/2396,
>>> Ore 09:22
>>> Ferris stava chattando con tre segretarie di altrettanti piani,
>>> districandosi abilmente fra false promesse e buoni propositi. Erano stati
>>> giorni duri per lui con quella Xyr che gli stava sempre addosso cercando il
>>> più piccolo errore nella sua condotta. Fortunatamente una delle dirigenti,
>>> una bionda donna d'affari, dai modi imperiosi ma dall'appetito sessuale
>>> insaziabile, era dalla sua parte, vanificando ogni tentativo della sua
>>> avversaria di farlo cacciare dall'azienda.
>>>
>>> La luce della segreteria lampeggiò in rosso mettendo subito in allarme
>>> il giovane che chiuse immediatamente le finestre di chat e posizionò i
>>> faldoni dei documenti ben visibili davanti a lui. Un attimo dopo un deciso
>>> bussare risuonò nella stanza.
>>> Ferris sospirò. "Avanti!"
>>>
>>> Xyr fece il suo ingresso trasportando tra le braccia una voluminosa
>>> documentazione.
>>>
>>> "Buongiorno!" la salutò con scarso entusiasmo guardando abbattuto il
>>> contenuto delle sue braccia.
>>> "Non è un buongiorno signor Bueller, non lo è mai quando vengo a
>>> trovarla." sbuffò lei irritata lasciando andare il faldone sulla scrivania.
>>> "Che cosa ho fatto questa volta?" chiese lui sconsolato.
>>> "Si tratta del tessuto che stiamo preparando per le tute degli
>>> astronauti. E' un contratto enorme per la nostra azienda e non possiamo
>>> permetterci errori!"
>>> "E che centro io? Di questo se ne occupa direttamente l'amministratore
>>> delegato."
>>> "Lei però si è occupato dei materiali, guardi qui."
>>>
>>> La donna sfogliò qualche pagina e poi voltò la documentazione.
>>>
>>> In effetti sul documento c'era la sua firma, però non ricordava quella
>>> documentazione. Eppure leggeva sempre attentamente quello che firmava per
>>> non rischiare spiacevoli sorprese.
>>>
>>> "Non ricordo questo documento..." mormorò meditabondo, lasciando correre
>>> sull' "immaginavo" ricevuto in risposta.
>>>
>>> "C'è qualcosa che non va però..." continuò "Guardi qui." Ferris voltò di
>>> nuovo il documento e mostrò i dati del tessuto.
>>> "Non va bene... le tute di questo tipo dovrebbero avere fibre di
>>> alluminio nella loro struttura." I due si guardarono frastornati.
>>> "Come ha fatto a capirlo?" chiese lui guardandola intensamente.
>>> "Non lo so... mi pareva palese." Rispose lei incupendosi "Forse è
>>> qualcosa che ho letto..."
>>> "Beh io sono quasi certo di non aver mai letto niente di così noioso,
>>> eppure ero sicuro che queste fibre non andassero bene."
>>> "Ci vorrebbe qualcuno che ne sa più di noi..." propose Xyr riflessiva.
>>> "Chiamiamo il Signor Tucci." propose Ferris, aprì la bocca come per dire
>>> qualcosa ma poi scosse la testa confuso. "Ecco qua guardi, sulla
>>> documentazione c'è il nome di uno scienziato che ci ha fatto da consulente.
>>> Un astrofisico teorico."
>>> "Come sapeva il nome del consulente?" chiese Xyr mentre il nome dello
>>> scienziato le rimbalzava nella testa.
>>> "Devo averlo letto prima..." dedusse lui poco convinto.
>>> "Meglio non chiamarlo... andiamo direttamente da lui."
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> Nuwe Berria - Sterrevag Observatory (4° piano - ala est) - 28/07/2396,
>>> Ore: 09:56
>>> Il viaggio sulla spider di Ferris era stato molto silenzioso. Entrambi i
>>> giovani erano immersi nei loro pensieri. Il giovane si sorprendeva ogni
>>> tanto a guardare la collega. Un po' perchè si rendeva conto solo ora di
>>> quanto fosse attraente, un po' perchè gli sembrava che le mancasse qualcosa
>>> sulla testa. Un cappello forse?
>>>
>>> Giunti all'osservatorio i due attraversarono la grande hall schivando
>>> studenti e professori che si muovevano indaffarati lungo i corridoi
>>> dell'università. Chiesero informazioni ad una boriosa segretaria e presero
>>> l'ascensore che li avrebbe portati all'osservatorio.
>>>
>>> La sala principale era gremita di studentesse nonostante non ci fosse
>>> nessuna esposizione e nessuna lezione. Il posto sembrava anzi in fase di
>>> ristrutturazione. Al centro dell'attenzione delle ragazze era un giovane
>>> dall'aspetto terrorizzato e rosso come un peperone. Ferris sorrise
>>> divertito per poi chiedersi perchè lo stesse facendo.
>>>
>>> "Ve lo ripeto, non sono un professore e l'osservatorio è chiuso per
>>> ristrutturazione." Balbettò il giovane ingegnere cercando di spalmarsi
>>> sulla parete per schivare le avances delle sue spasimanti.
>>> "Sempre la solita storia..." borbottò Xyr avanzando con passo marziale.
>>> "Voi! Non avete lezione?" sbraitò la ragazza come un sergente istruttore a
>>> soldati indisciplinati. La filippica che ne seguì fece scappare le ragazze
>>> dissolvendo la folla come neve al sole.
>>> "Grazie mille signore." sospirò Doohan quando anche Ferris li raggiunse.
>>> I tre si guardarono per alcuni istanti come se si riconoscessero, ma poi
>>> scossero il capo come a voler scacciare una nebbia che gli offuscava i
>>> ricordi.
>>> "Stiamo cercando il Signor Tucci." disse Ferris per superare quel
>>> momento di imbarazzato silenzio.
>>> "Certo... vi accompagno." rispose il giovane facendo strada.
>>>
>>> Edison Ray Tucci, era immerso nei calcoli da ore. La lavagna davanti a
>>> lui era piena di formule matematiche. Si stupiva di come gli fosse facile
>>> comprenderne il significato, sebbene molte di esse non rientrassero nella
>>> sua sfera di competenza. Non si accorse minimamente dell'ingresso delle
>>> persone nel suo studio e neppure delle prime due volte che lo chiamarono.
>>> "Signor Tucci!" ripetà per la terza volta Xyr portando esasperata le
>>> mani ai fianchi.
>>> "Lasci fare a me..." propose Ferris prendendo il documento e mettendolo
>>> davanti agli occhi del giovane interrompendo così la sua visuale sulla
>>> lavagna.
>>> "Cosa..." domandò lo scienziato prendendo il foglio "No qui è tutto
>>> sbagliato. Manca la fibra di alluminio!" disse iniziando a stendere dei
>>> calcoli matematici nell'unico angolo disponibile della già piena superficie
>>> nera.
>>> "Signor Tucci!" sibilò ancora Xyr e Edison fece un salto girandosi.
>>> "Comandan..." si fermò inciampando su quel titolo altisonante che stava
>>> per sfuggirgli dalle labbra. "Scusatemi... ci conosciamo?"
>>>
>>> I quattro si fissarono intensamente. Era palese per tutti che ci fosse
>>> una sorta di riconoscimento fra loro. Niente di effettivo, ma come una
>>> specie di deja-vu o un ricordo lontano sbiadito dal tempo.
>>> "Non credo..." rispose Ferris in modo poco convinto. "Comunque siamo
>>> venuti qui per chiederle spiegazioni. Secondo la documentazione della
>>> nostra azienda, questi sono i progetti per la costruzione delle tute
>>> spaziali per il prossimo programma spaziale di Nuwe Berria. Dati che lei ci
>>> ha fornito."
>>> "Impossibile, io sono un astrofisico, studio la meteria celeste, non me
>>> ne intendo di questa roba."
>>> "Allora come ha fatto a capire che manca la fibra di alluminio?" chiese
>>> Xyr incrociando le braccia al petto. All'inizio Xyr aveva pensato ad un
>>> errore del progettista che poteva portare un danno economico enorme
>>> all'azienda, ma quando lo aveva visto aveva subito capito che di quel
>>> giovane si poteva fidare. Non capiva perchè ma se lo sentiva.
>>> "Non lo so..." rispose Tucci confuso.
>>>
>>>
>>>
>>> Nuwe Berria - Esi Bhe Della Hospital - Bar dell'ospedale - 28/07/2396,
>>> Ore: 10:00
>>> "Buongiorno, è ancora qui?" chiese Melanne guardando il giovane che
>>> pochi giorni prima l'aveva interpellata lungo i corridoi di pediatria.
>>> "Oh! E' lei dottoressa!" rispose il ragazzo sorridendo.
>>> "Sebbene sia onorata nel sentirmi chiamare in quel modo, è meglio se la
>>> smette se non vuole farmi finire nei guai. Sono infermiera." rispose lei
>>> divertita. "Ancora mal di schiena?"
>>> "Si signora, i medici dicono che non ho niente eppure continua a farmi
>>> male. E' sicura di non potermi dare un'occhiata? So che lei non è una
>>> dottoressa, ma non so perchè sono certo che lei possa fare qualcosa."
>>> "Signor... Rodriguez..." disse dopo che il giovane si presentò. "Sono un
>>> infermiera e di un genere totalmente differente da quello che le serve."
>>> "La prego..." gli occhi del giovane si trasformarono in due pozze
>>> languide simili a quelle di un cucciolo in cerca di attenzione. Nonostante
>>> le intenzioni di Melanne di sfruttare la propria pausa pranzo per leggere
>>> un trattato di medicina vascolare che si era curiosamente trovata a
>>> comprare in libreria senza sapere il perchè, la giovane si decise a fare un
>>> tentativo.
>>> "E va bene, ma solo perchè mi è simpatico." Venga con me.
>>>
>>> I due raggiunsero un laboratorio libero e Paulo si tolse la camicia
>>> sedendosi sul lettino diagnostico. Melanne controllò l'area della schiena
>>> dove il giovae sentiva dolore senza però riscontrare nessuna anomalia o
>>> gonfiore.
>>> "Non è che mi sta prendendo per i fondelli vero?" chiese lei guardandolo
>>> con sguardo critico.
>>> "Le giuro che non è come pensa, non sto cercando di appropiarmi di
>>> medicine da rivendere!" esclamò subito lui mettendo le mani avanti.
>>> "Non pensavo quello..." rispose l'infermiera, anche se quel sospetto
>>> aveva fatto capolino non appena l'aveva incontrato. "Pensavo più ad un
>>> tentativo di attaccare bottone..."
>>> "Ma lei non è fidanzata?" chiese Paulo titubante. "Non so perchè ma ho
>>> come la sensazione che fare la corte a lei sia deleterio per la salute."
>>> Disse scherzosamente notando però lo sguardo della ragazza che si incupiva.
>>> "Ho detto qualcosa di sbagliato?"
>>> "No... certo che no." Eppure anche lei aveva l'impressione che qualcosa
>>> o qualcuno mancasse nella sua vita. Come se l'ombra che sempre la seguiva e
>>> vegliava su di lei, di colpo se ne fosse andata.
>>>
>>> "Si tolga le scarpe..." ordinò quasi senza pensarci per poi controllare
>>> la pianta dei piedi "Ecco qua, c'è un infiammazione alla pianta del piede,
>>> di certo deve avere infiammato il nervo sciatico e lei ha cambiato
>>> inconsciamente la sua postura provocandosi il mal di schiena. Prenda questi
>>> antibiotici." Disse prendendo delle pastiglie da un armadietto.
>>> "E' sicura di non essere una dottoressa?" chiese Paulo ingoiandone una e
>>> infilando le altre in tasca.
>>> "Certo, sono solo un'infermiera, perchè?"
>>> "Beh... sono stato da cinque medici e nessuno a minimamente pensato a
>>> guardare le piante dei piedi."
>>> "Strano..." pensò lei, eppure l'aveva capito subito che poteva essere
>>> quella la causa solo vedendolo camminare. Come se conoscesse da sempre
>>> l'andatura di quel giovane. Forse era più brava di quanto pensasse... forse
>>> poteva davvero studiare medicina.
>>>
>>> "Senta, io mi occupo di logistica, ho una piccola compagnia di...
>>> trasporti e quindi non so quanto le possa essere utile, ma se ha bisogno
>>> di... qualcosa, non esiti a chiedere, farò qualsiasi cosa per ricambiare il
>>> favore."
>>> "Non credo, ma non si preoccupi, è il mio lavoro. Torni comunque fra una
>>> settimana e le darò un'occhiata." Il giovane era sincero, ma le giuste
>>> pause nella frase avevano fatto capire a Melanne che quei trasporti, alle
>>> volte, non erano molto legali. Chissà perchè Melanne se l'aspettava.
>>>
>>>
>>>
>>> Nuwe Berria - Fightertown Base, pista 15 - 28/07/2396, Ore 12:34
>>> Luna scese dalla carlinga del jet supersonico slacciandosi il casco.
>>> Certo era solo il jet adibito alle simulazioni, ma dopo pochi secondi
>>> dall'inizio del test era facile abbandonarsi alla simulazione e
>>> considerarla reale. L'adrenalina scorreva ancora nel suo corpo, aveva usato
>>> alcune manovre che aveva inventato durante le ore di solitudine in caserma.
>>> Ore che adesso però passava in compagnia di una insegnante di scuola
>>> elementare dai capelli rossi.
>>> "Eih Jones che ne dici di farci compagnia a pranzo?" domandarono alcuni
>>> piloti tentando l'ennesimo abbordaggio.
>>> "Mi dispiace ragazzi, ma ho un appuntamento!" esclamò lei divertita.
>>> "Chi è il fortunato?" La giovane indicò verso la recinzione che divideva
>>> la base militare dal suolo civile dove una bellissima giovane dai capelli
>>> rossi la salutò con una mano.
>>> "Ecco adesso siamo veramente invidiosi, possiamo partecipare?" chiese
>>> uno dei piloti, un giovane dall'aspetto sbarazzino molto famoso fra le
>>> soldatesse.
>>> "Mi dispiace Fer..." si fermò un attimo e si voltò guardando il giovane.
>>> Per un attimo l'aveva scambiato per un altro, qualcuno che avrebbe
>>> certamente fatto una battuta simile in una situazione analoga, ma chi?
>>>
>>> Ci rimuginò per qualche attimo, ma era come se tutti i suoni e gli odori
>>> della zona facessero di tutto per distrarla e alla fine, quando raggiunse
>>> la bella insegnante, si era dimenticata tutto.
>>>
>>> "Ciao rossa!" le due si scambiarono un leggero bacio per poi dirigersi
>>> verso una colorata coperta su cui era posato un tavolo da pic nic.
>>> "Tutto bene oggi?" chiese Caytlin
>>> "Non quanto volare davvero, ma mi sono divertita."
>>> "Hai chiesto il permesso per farmi visitare la base?" chiese la rossa
>>> sorridendo.
>>> "Ancora no, devo beccare l'ufficiale giusto e di buon umore. E' un
>>> periodo difficile, alla base c'è il prototipo di una nuova navetta e quindi
>>> i lasciapassa vengono rilasciati col contagocce. Come mai così tanto
>>> interesse?"
>>> "Mi piace vedere dove lavora la mia ragazza!" esclamò lei evasiva.
>>>
>>> Luna avrebbe voluto approfondire l'interesse della rossa, dato che la
>>> stava assillando da giorni per visitare la base, ma i baci della ragazza
>>> erano talmente fantastici che ben presto dimenticò cosa voleva chiederle.
>>>
>>>
>>>
>>> USS Hope - Ufficio del Capitano - 28/07/2396, Ore 14:54
>>> Ferris chiuse la comunicazione con l'Ammiragliato e sospirò. Davanti a
>>> loro Xyr e Strauss, seduti sulle poltroncine davanti alla scrivania fecero
>>> un cenno di assenso.
>>> "Non è andata male no?" chiese cercando conferma.
>>> "Meglio del previsto - rispose Xyr - ha fatto un ottimo lavoro Capitano.
>>> Come sempre del resto."
>>>
>>> I due si sorrisero e si alzarono per tornare in plancia.
>>>
>>> "Viene Signor Strauss?" chiese Bueller guardando l'uomo ancora seduto al
>>> suo posto.
>>> "Vengo ragazzi, stavo solo pensando ad altro. Andate pure!" rispose
>>> allegro.
>>>
>>> I due giovani uscirono dalla stanza e lo sguardo sospettoso del Capitano
>>> Strauss li seguì.
>>>
>>>
>>>
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>>> Capitano Ferris Bueller
>>> USS Hope - NCC-25122
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>>> Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F.
>>> Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
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