[Stml17] [09.09] - Ultimi spasmi di un mondo che non esiste più
Ilenia De Battisti
fulmine791 a gmail.com
Mar 20 Feb 2018 21:50:25 CET
Eh.. Vanessa capiscimi su.. stavo scrivendo il mio brano e nel mentre
minac... ehm, mi prodigavo nel convincere in modo convincente Wood a
mettersi a scrivere il suo brano
<https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
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priva di virus. www.avast.com
<https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
<#DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>
Il giorno 20 febbraio 2018 21:47, Vanessa Marchetti <hazyel91 a gmail.com> ha
scritto:
> Volendo fare la rompiball hai sbagliato solo il nome l'ammiraglio. La
> Bates è della Raziel. Lennox della Hope XD. Per il resto è ottimo come
> sempre
>
> Il 20 Feb 2018 21:22, "Silvia Bianchini" <ltcomm.sibi a gmail.com> ha
> scritto:
>
>> Molto bello!
>> Anche se arrivato con un imperdonabile ritardo 😜😘
>> Bravissima!
>>
>>
>>
>> =========================
>> Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
>> Flight Control Office (CONN)
>> USS Hope - NCC-25122-A
>> =========================
>> "Se hai tutto sotto controllo vuol dire che non stai andando abbastanza
>> veloce"
>> ______________________________
>> Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com
>>
>>
>>
>>
>> Il 20 feb 2018 21:07, "Franco Carretti" <ferris.bueller a mail.com> ha
>> scritto:
>>
>>> Ottimo finale, mi è piaciuto. Devo dire che mi è piaciuto soprattutto il
>>> fatto che noi siamo stati semplici spettatori, sta gente era troppo forte
>>> per fare i bulli.
>>> Devo dire che mi aspettavo una reazione più sentimentale da Xyr,
>>> dopotutto era rimasta parecchio scioccata dalla distruzione della Hope.
>>>
>>> Bravissima Ilenia
>>>
>>>
>>> *Sent:* Tuesday, February 20, 2018 at 8:32 PM
>>> *From:* "Ilenia De Battisti" <fulmine791 a gmail.com>
>>> *To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net>
>>> *Subject:* [Stml17] [09.09] - Ultimi spasmi di un mondo che non esiste
>>> più
>>>
>>> Con leggero ritardo vi invio il mio brano, ditemi cosa ne pensate ^_^
>>>
>>>
>>>
>>> *****************************************
>>>
>>> Brano: 09.09
>>>
>>> Titolo:
>>>
>>> Autore: Ten. Cmd. Rest figlio di Retok (Ilenia)
>>>
>>> *****************************************
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> Pianeta Demone - Paelyrion (area della “stanza proibita”)
>>>
>>> D.T. 08/11/2396 - Ore 10:03
>>>
>>>
>>> Xyr, Tucci e Luna apparivano un po’ confusi, ma mai quanto le tre
>>> ancelle: le bianchissime ragazze avevano uno sguardo a dir poco
>>> terrorizzato e si guardavano l’un l’altra senza riuscire ad esplicitare
>>> quel mare di emozioni che attanagliava loro.
>>>
>>> Ar Akul uscì dalla buia cella nella quale era stato rinchiuso senza
>>> prestare molta attenzione a nessun’altro se la madre “Mi fidavo di lui!” si
>>> ripulì rapidamente la tonaca “Ma come ha potuto comportarsi così?”
>>>
>>> Gli ufficiali della Hope si guardarono ma solo Luna sbottò incredula “Ma
>>> il Maestro Ar Akul non era il pazzo che passa per le pareti?”
>>>
>>> Il giovane da poco liberato focalizzò la propria attenzione sul gruppo
>>> di federali “Io sono Ar Akul, terzo ed ultimo figlio di Ar Pita.. e quello
>>> che avete conosciuto voi non è maestro in nulla, ma solo un ignobile ladro
>>> ed impostore! Sono passati così tanti secoli da quando mi ha chiuso lì
>>> dentro che oramai non saprei neppure come contarli!”
>>>
>>> La madre, alle parole del figlio, si limitò ad un lieve sospiro mentre
>>> osservava con espressione quasi compassionevole le tre ancelle tremanti per
>>> la paura “Voi avete conosciuto V’Lic, ciò che un tempo era divenuto un
>>> servitore alla nostra Corte. Non ricordo quanto tempo fa successe, disse di
>>> essere fra i primi della sua razza ad aver lasciato suo il pianeta
>>> d’origine, vulcano”
>>>
>>> Ar Akul annuì alle parole materne per poi sbottare “Era su una nave
>>> quasi completamente distrutta, ultimo sopravvissuto di tutto l’equipaggio,
>>> e qualcosa decisamente non andava in lui”
>>>
>>> “Un vulcaniano?” Luna sgranò gli occhi pensando per un attimo a Rest “I
>>> vulcaniani hanno un pieno controllo sulle proprie emozioni e il maestro era
>>> tutto tranne che controllato!”
>>>
>>> “Un tempo i vulcaniani non avevano tutto quel controllo sulle emozioni”
>>> la voce di Xyr sembrò molto calma e riflessiva “C’è stato un tempo in cui i
>>> vulcaniani erano una razza estremamente violenta, adoratrice di una
>>> religione politeista che li spingeva a pregare divinità come la Guerra, la
>>> Pace.. la Morte. Fu solo dopo esser quasi giunti sull'orlo dell'estinzione
>>> che parte di loro iniziò a praticare una disciplina mentale che li spinse a
>>> sopprimere tutte le loro emozioni, dando vita al popolo dei Vulcaniani così
>>> come lo conosciamo oggi” fece una pausa “Tuttavia molti dissidenti
>>> partirono per creare nuove colonie, alcuni di essi giunsero su Romulus e..”
>>>
>>> “Qualcuno si è perso per strada?” chiese Luna con una piccola smorfia
>>> “Beh questo vuol dire che il nonnino lì fuori dovrebbe essere in cenere da
>>> tempo”
>>>
>>> “Il tempo è relativo.. Non scorre sempre nel medesimo modo” rispose la
>>> madre prima di tornare ad osservare le ancelle, poi le rimise a terra
>>> lasciandole andare “E tutto questo solo per… per questo”
>>>
>>> Ar Akul si osservò attorno “Per alcuni il tempo non scorre mai, sembra
>>> di essere tornati nel passato qui.. Non capirò mai cosa ci trovasse in
>>> tutto questo”
>>>
>>> “Onnipotenza, rispetto e potere..” rispose la madre “In maniera malata e
>>> probabilmente patologica ma pur sempre potere”
>>>
>>> Le ancelle continuavano a tremare terrorizzate, ma lo sguardo della
>>> donna in bianco a poco a poco sembrò avere lo stesso effetto
>>> tranquillizzante che aveva avuto sui membri della nave “Noi.. siamo le
>>> serve concubine del maestro Ar Akul.. obbediamo a lui” disse una delle tre
>>> per poi guardare confusa il giovane “Ma.. lui non è il maestro e.. non
>>> abbiamo idea di chi sia”
>>>
>>> Xyr fece una smorfia “Questo sembra medioevo.. le serve concubine
>>> esistevano nel passato di vari popoli, ma poi le cose sono cambiate!”
>>>
>>> “Si tratta degli ultimi spasmi di un mondo che non esiste più..” la
>>> madre alzò gli occhi al cielo “C’è stato un tempo in cui eravamo ad uno
>>> stadio evolutivo più primitivo.. eoni fa, la vita dei nostri avi non durava
>>> che un soffio di vento.. cento, centoventi anni al massimo. Con la morte
>>> sempre dietro all’angolo, essi iniziarono a credere nell’esistenza di un
>>> ordine divino, alla possibilità di reincarnazione seguendo la giusta via:
>>> tra i dettami insulsi che i nostri antenati seguivano vi era la credenza
>>> che vi fosse un motivo profondo nella distinzione fra uomini e donne, un
>>> motivo che andava ricercato nel diritto e dovere degli uomini di
>>> controllare le donne”
>>>
>>> “E’ passato così tanto tempo da allora che oramai non crede più nessuno
>>> a quelle idiozie”
>>>
>>> “Era ciò che credevo sino a che non ho visto questo” la madre continuò
>>> ad osservare le ancelle “Abbiamo voluto tramandare il racconto di quanto i
>>> nostri avi fecero come monito, a che gli errori non venissero ricompiuti..
>>> ma evidentemente nella mente deviata di V’Lic tutto questo era preferibile
>>> alla pace e all’armonia raggiunta in secoli di progresso ed evoluzione”
>>>
>>> “Quindi avrebbe creato tutto questo per vivere come facevano i vostri
>>> avi?” chiese Xyr osservandosi l’abito “Una sorta di nostalgia del tempo in
>>> cui l’uomo era il padrone incontrastato della casa?”
>>>
>>> “Possibile.. evidentemente il suo desiderio di controllo e potere era
>>> più grande di quanto avessimo immaginato, ma non avrebbe mai potuto fare
>>> tutto questo senza la nostra tecnologia” lo sguardo della madre si spostò
>>> sul figlio “Sei stato un imprudente! Ti era stato spiegato di non
>>> condividere i nostri poteri e le nostre tecnologie con altri popoli!”
>>>
>>> “Ma… veramente…” Ar Akul arrossì di fronte alla madre “Aveva detto che i
>>> miei fratelli tramavano alle mie spalle per uccidermi e…”
>>>
>>> “E tu ci hai creduto?” la madre scosse il capo “Hai lasciato la nostra
>>> nebulosa per trasferirti qui con un pazzo che alla prima occasione si è
>>> appropriato di tutto ciò che avevi per rinchiuderti in una cella e
>>> nascondere la vostra presenza con il nostro emettitore! Se non fosse che
>>> quell’emettitore è nettamente più complesso da qualsivoglia macchinario su
>>> cui V’Lic fosse mai riuscito a metter mano, non saremmo mai riusciti a
>>> trovarvi.. ne hai ancora di strada da fare Ar Akul!”
>>>
>>> Ar Akul abbassò per un attimo il capo, poi lo rialzò furioso “E adesso
>>> dov’è? Dov’è V’Lic?”
>>>
>>> “Ha tentato la fuga con un vascello primitivo ma è stato fermato.. ci
>>> penseranno i tuoi fratelli”
>>>
>>> Xyr ascoltò con Luna in silenzio ma fu allora che si accorse di essersi
>>> persa qualcuno: iniziò ad osservarsi attorno sino a che vide Tucci pochi
>>> metri più avanti che incideva a terra altre equazioni “Signor Tucci cosa
>>> fa?”
>>>
>>> Edison si alzò raggiante “Comandante, ho finito di fare i miei calcoli.
>>> Ritengo che se non lasceremo il luogo entro le prossime 48 ore resteremo
>>> qui all’incirca per i prossimi due secoli!”
>>>
>>> Xyr sgranò gli occhi osservando Tucci “E come possiamo andarcene da qui?”
>>>
>>> “Non ne ho la minima idea, Comandante!” rispose Edison prima di tornare
>>> ad osservare i propri calcoli
>>>
>>> Xyr aprì la bocca come per rispondere ma la madre di Ar Akul fu più
>>> rapida “Non temete, tornerete a casa.. torneremo tutti a casa”
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> Pianeta Demone - Paelyrion (area dello schianto della K’val-phavath)
>>>
>>> D.T. 08/11/2396 - contemporaneamente
>>>
>>>
>>> La K’val-phavath, nave scientifica vulcaniana, fiore all’occhiello della
>>> ricerca astrofisica del Gran Consiglio delle Scienze alla metà del
>>> ventituesimo secolo, ora giaceva inerme sul fianco, come un relitto
>>> abbandonato. Erano passati alcuni istanti, eppure le tre figure erano
>>> ancora lì a fissarsi l’un l’altro, con la stessa espressione di un
>>> cacciatore che studia la propria preda.
>>>
>>>
>>> Il primo a prender parola fu l’essere più grande e muscoloso, che mosse
>>> la saetta in direzione della nave vulcaniana oramai inutilizzabile “Che ne
>>> hai fatto degli uomini a cui hai preso quella nave?” la voce sembrò quasi
>>> un ringhio per la rabbia “Cosa hai fatto con la nostra tecnologia?”
>>>
>>> “Non erano utili ai miei scopi” la creatura raccapricciante rispose con
>>> voce glaciale “Nessuno di loro era utile ai miei scopi, gli uomini
>>> avrebbero potuto mettere in rischio il mio predominio e le donne.. non
>>> erano in grado di seguire la giusta via”
>>>
>>> “La giusta via?” la seconda figura, dall’aspetto decisamente più
>>> angelico, grazie alle due ali di piume ed i lunghi boccoli biondi, sembrava
>>> decisamente più calmo e misurato del fratello “Non esiste la via giusta,
>>> V’Lic.. quel mondo, quella mentalità è morta. Così come l’armatura che
>>> indossi, l’aspetto demoniaco con cui i nostri avi usavano bardarsi per
>>> apparire più minacciosi ed incutere paura è solo un ricordo di ciò che un
>>> tempo eravamo, ma non ha nulla a che fare con ciò che siamo e ciò che
>>> saremo.. è il passato. Va ricordato, ma solo come monito, affinchè certe
>>> cose non possano mai più accadere.”
>>>
>>> “Taci!” V’Lic, all’interno di quella agghiacciante armatura urlò di
>>> rabbia “La vecchia via è il giusto modo di vivere! La vecchia via è il modo
>>> in cui io voglio vivere e non intendo rinunciarvi!”
>>>
>>> “Vivi come ti pare ma non con la nostra tecnologia!” ringhio il fratello
>>> più grande, pronto ad ingaggiare lo scontro, stringendo la saetta “Sono Ar
>>> Teer, secondogenito di Ar Pita, ti ordino di riconsegnare tutto ciò che hai
>>> rubato a nostro fratello Ar Akul e di tornare al luogo di origine per
>>> rispondere dei reati che hai commesso utilizzando tale tecnologia!”
>>>
>>> “Mai! Voi non mi avrete mai! Ho ancora l’armatura, posso ancora
>>> difendermi! Venderò cara la pelle!” la voce gelida e tagliente di V’Lic non
>>> sembrò avere alcun effetto sui suoi due avversari
>>>
>>> “Sono Ar Pankh, primo figlio di Ar Pita, ho intenzione di procedere con
>>> il sequestro di quanto da te indebitamente sottratto a mio fratello” la
>>> voce del più grande dei due fratelli era sempre molto posata, calma, e le
>>> due ali che si muovevano appena dietro alle sue spalle lo facevano spiccare
>>> sui tre “Ti consiglio di riconsegnare spontaneamente il mal tolto o
>>> provvederò a riprendermelo”
>>>
>>> “E come pensi di poterla prendere? Vorrei proprio vederlo!” la risata di
>>> V’Lic non fece arretrare i due fratelli ma suonò loro molto fastidiosa “Tuo
>>> fratello Ar Teer è forte, tu molto meno! Non mi fai nessuna paura, sei solo
>>> un ingegnere e non un soldato!”
>>>
>>> “Vero, ma forse non consideri un dettaglio..” rispose divertito Ar Teer
>>> osservando il fratello
>>>
>>> “Un dettaglio?” V’Lic si fermò di scatto “Quale dettaglio?”
>>>
>>> “L’armatura che indossi, per quanto esteticamente tu ti sia così tanto
>>> prodigato a modificarla e a renderla simile a quella dei nostri avi..” il
>>> giovane alato mosse un paio di volte le ali per poi sorridere “L’ho creata
>>> io..”
>>>
>>> V’Lic non fece in tempo a dir nulla che l’armatura, si disattivò cadendo
>>> a terra e lasciandolo lì, inerme alla balia dei due fratelli che lo
>>> fissavano immobili “Ma.. come..” la rabbia del vulcaniano esplose e
>>> quest’ultimo, oramai completamente accecato dall’odio, si lanciò di corsa
>>> contro i due armato di una semplicissima pietra “Maledetti bastardi!
>>> Rovinerete tutto!”
>>>
>>> I due fratelli si limitarono ad osservarlo e V’Lic si ritrovò ad essere
>>> bloccato dalla stessa forza invisibile che la madre aveva usato per
>>> bloccare le ancelle.
>>>
>>> “Rassegnati.. il mondo che ti ostinavi a voler ricreare è morto” Ar Teer
>>> ripose la saetta ed ambo i fratelli, assieme a V’Lic furono avvolti dalla
>>> medesima luce calda che aveva permesso loro di sbarcare sul pianeta,
>>> sparendo dalla superficie del planetoide.
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> USS Hope - Plancia
>>>
>>> D.T. 08/11/2396 - Ore 10:27
>>>
>>>
>>> Se fino ad ora la decisione di Melanne era stata inamovibile
>>> nell’impedire a Rest di uscire dalla plancia, il fatto che la nave fosse in
>>> avaria e la situazione fosse tale da presupporre che la nave fosse stata
>>> attaccata da forze nettamente superiori, avrebbe mai potuto portare
>>> l’ufficiale medico capo a rivedere la propria posizione? Ovviamente no..
>>> Bueller aveva tentato di riottenere il proprio ufficiale tattico ma nulla
>>> aveva funzionato ed alla fine si era dovuto accontentare del misero
>>> collegamento via interfono, sperando che non gli togliesse anche quello.
>>>
>>>
>>> “Signori, possibile che non possiamo far altro che stare qui a fluttuare
>>> in questa dannata nebulosa?”
>>>
>>> “Beh, il rapporto del Consigliere è corretto.. la nave non ha subito
>>> nessun danno strutturale dovuto agli attacchi, non vi sono stati
>>> sovraccarichi di nessun genere, tuttavia una buona parte dei nostri sistemi
>>> si è disattivata ed ora è necessario procedere a diagnostiche manuali di
>>> livello 1 per averne piena operatività” rispose Basta guardando la consolle
>>>
>>> =^= Ad ogni modo è stato un attacco mirato unicamente per tenerci
>>> lontani dal pianeta Demone, e vi è una probabilità del 98% che sia stato
>>> eseguito per impedirci di intervenire a quanto sta accadendo sulla
>>> superficie =^= rispose Rest
>>>
>>> “Come mai tanta sicurezza?”
>>> “Perchè altrimenti avrebbero colpito il sistema di supporto vitale”
>>> rispose Basta osservando Bueller
>>>
>>> =^= Precisamente =^= intervenne Rest
>>>
>>> Bueller lanciò un’occhiata a Basta, sentire quei due andare d’accordo
>>> era ancora difficile da assimilare, ma poi tornò ad osservare di fronte a
>>> se “Abbiamo le comunicazioni?”
>>>
>>> “No Capitano.. e ad ogni modo sarebbero inutili date le interferenze
>>> della nebulosa” rispose l’addetto alle comunicazioni
>>>
>>> “Perfetto” rispose sarcastico Bueller “Ed i sensori? I sensori
>>> funzionano almeno?”
>>>
>>> “A corto raggio funzionano abbastanza bene.. anche se non al massimo
>>> della loro efficienza”
>>>
>>> Ferris portò la mano quasi a sfiorare il comunicatore per richiedere
>>> alla sezione ingegneria di occuparsi di migliorare la ricezione della
>>> griglia dei sensori ma all’ultima si bloccò ripensando al bell’umore
>>> dell’ingegnere capo e di tutta quella mole di lavoro che aveva sulle spalle
>>> “Ce lo dovremo far bastare per ora.. rileva qualcosa sul pianeta?”
>>>
>>> Basta rimase per un attimo perplesso ad osservare le rilevazioni “Ci
>>> sono delle forme di vita su quel pianeta.. e..” alzò la voce per la
>>> sorpresa “Un picco di energia!”
>>>
>>>
>>> Bueller si girò di scatto ma prima che potesse parlare Xyr, Tucci e Luna
>>> erano di nuovo in plancia, ad osservarsi attorno sorpresi e attoniti. Xyr
>>> fece alcuni passi in avanti per poi esclamare “Ma.. ma.. la Hope è ancora
>>> tutta integra?”
>>>
>>> “Contrariamente a ciò che può pensare la Hope non è destinata ad andare
>>> in pezzi in sua assenza” rispose Bueller osservando soddisfatto Xyr
>>>
>>> =^= Anche se in effetti l’operatività della nave è scesa drasticamente
>>> ad un 21% a causa dello spegnimento improvviso di svariati sistemi =^=
>>>
>>> Bueller alzò gli occhi al cielo “La ringrazio della puntualizzazione
>>> Rest”
>>>
>>> Xyr fissò per un attimo Bueller “Ma che ha fatto a questa povera nave?”
>>> scosse il capo “Ad ogni modo dobbiamo muoverci, se non ce ne andremo da qui
>>> non saremo più in grado di farlo per….”
>>>
>>> Le comunicazioni si aprirono da sole e dagli interfoni la voce di Ar
>>> Teer fu udita in tutta la nave =^= Siamo spiacenti di aver dovuto
>>> disabilitare la vostra nave, provvederemo a traghettarvi sino allo spazio
>>> aperto =^=
>>>
>>>
>>> La nave ebbe un sussulto, iniziando a muoversi da sola; tutti i membri
>>> della plancia si dovettero tenere alla consolle per non rischiare di
>>> cadere.
>>>
>>> “Situazione?” chiese Bueller raggiungendo con una certa difficoltà Basta
>>> alla consolle per verificare come stesse andando il suo lavoro
>>>
>>> “Sembra che abbiano esteso i loro scudi attorno al nostro vascello..
>>> forse con il ritorno non subiremo tutti i danni a cui siamo incorsi con
>>> l’entrata!” sorride Basta osservando Bueller
>>>
>>> “E’ fatta!” rispose con grande soddisfazione Luna “Siamo fuori!”
>>>
>>> In tutta la plancia si sentì un sospiro di sollievo; mentre tutti
>>> iniziavano a rallegrarsi per la fine positiva che aveva preso la faccenda,
>>> un solo ufficiale sembrava essere via via sempre più sbigottito e
>>> contrariato.
>>>
>>> “No, no.. ma cosa fanno?” la voce di Tucci, che era riuscito a tornare
>>> alla consolle scientifica “Non lo possono fare! Distruggeranno tutto!”
>>>
>>> “Di cosa parla, Signor Tucci?” chiese Xyr avvicinandosi all’ufficiale
>>> scientifico
>>>
>>> “Stanno attaccando la nebulosa con un’arma ad energia polarizzata! In
>>> questo modo la nebulosa non si aprirà mai più! Il pianeta Demone sarà
>>> perduto per sempre!”
>>>
>>>
>>> =^= Abbiamo provveduto a disabilitare la via di accesso al pianeta
>>> Demone, riteniamo che possano esservi altre nostre tecnologie nascoste su
>>> di esso e preferiamo non lasciarle in mano a razze tecnologicamente troppo
>>> inferiori per comprenderne la pericolosità.. forse un giorno sarete in
>>> grado di averle anche voi, ma dovrete arrivarci con i vostri tempi e con le
>>> vostre forze. Addio =^=
>>>
>>>
>>> “Se ne sono andati…” Basta alzò il capo dalla consolle “Le due navi che
>>> ci hanno trainati fuori dalla nebulosa se ne sono andate”
>>>
>>>
>>> Bueller si grattò per un attimo il collo “Ottimo, ora basterà solo
>>> chiamare l’ammiraglio Bates, informarla che ci siamo persi una navetta su
>>> di un pianeta demone irraggiungibile e che abbiamo avuto un incontro
>>> scontro con una razza tecnologicamente superiore alla nostra che ha
>>> disabilitato quasi tutti i sistemi della Hope..” fa una pausa “..e che ci
>>> occorrerà un passaggio perchè siamo in panne” sbuffò per un attimo “Questa
>>> volta sento che mi pelerà e mi metterà sotto sale”
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> USS Hope - Ufficio del Capitano
>>>
>>> D.T. 09/11/2396 - Ore 20:16
>>>
>>>
>>> Xyr entrò nell’ufficio di Ferris con indosso la propria uniforme, ben
>>> contenta di aver fatto sparire quell’elegante abito barocco “Il Signor
>>> Doohan terminerà la riattivazione di tutti i sistemi entro il pomeriggio di
>>> domani, ad ogni modo avremo la curvatura già da domattina..”
>>>
>>> “Bene..” la voce di Bueller era rilassata
>>>
>>> Xyr lo osservò per qualche attimo prima di proseguire “Il tenente Rest
>>> sarà dimesso domani, anche se non ho ancora compreso come abbia fatto a
>>> rimanere ferito.. e solo lui per giunta”
>>>
>>> Bueller ignorò la velata domanda di Xyr per poi annuire “Molto bene,
>>> sono certo che sarà felice di poter riprendere servizio”
>>>
>>> “Già…” Xyr rimase ad osservare ancora per un po’ Bueller poi salutò
>>> rigidamente il collega per dirigersi verso l’uscita
>>>
>>> “Non le ho ancora chiesto come sia stato restare sul pianeta Demone”
>>> Bueller incrociò le braccia al petto osservano il proprio primo ufficiale
>>> “Non credo sia stato facile per lei”
>>>
>>> “Quando ci si imbatte con certe persone non è mai facile” Xyr scosse il
>>> capo “Faccio fatica a credere che un vulcaniano possa essere rimasto così
>>> legato al passato di un popolo diverso dal suo dal volerlo ricreare”
>>>
>>> Bueller si alzò annuendo “Già..” poi sorride alla giovane andoriana
>>> “Allora, pronta per stasera?”
>>>
>>> “Per stasera? Cosa dovrebbe esserci stasera?”
>>>
>>> “La festa di Halloween!” rispose con sicurezza Bueller
>>>
>>> Xyr fece una smorfia perplessa “Halloween è passato da più di una
>>> settimana!”
>>>
>>> “Eh.. ma come ci hanno insegnato..” Bueller sorrise aprendo la porta
>>> dell’ufficio “Il tempo è relativo.. non scorre sempre allo stesso modo”
>>> ammiccò divertito per poi uscire con Xyr dallo studio.
>>>
>>>
>>>
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>>> Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F.
>>> Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
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