[Stml2] [Turno] Riccardo/Nimosit dal 11/05 al 24/05 + proroga

Silvia Bianchini ltcomm.sibi a gmail.com
Mer 25 Maggio 2016 09:15:23 CEST


Mi sembra ottimo! ;-)
Bravo Ric
S.

========================
Lt. Commander Dwalla Thevek
Counselor (CNS)
USS Novalis - NCC-1792
=========================
"Se ti guardi sempre indietro non puoi vedere quello che hai davanti"

______________________________
Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com

Il 25/mag/2016 08:57, "Coral Nimosit" <coral.nimosit a gmail.com> ha scritto:

> Salve ciurmaglia!! Di seguito trovate il mio brano di missione, in
> questi ultimi giorni sono riuscito a dedicargli più tempo
> consecutivamente quindi a riguardarlo meglio. Prima che lo leggiate ci
> sono alcune precisazioni da fare. E' un brano abbastanza lungo e
> denso, come ho già detto. Questo perchè ho cercato di chiudere la
> missione. Non perchè mi fosse venuta a noia...^_*...anzi è stata una
> missione molto avvincente e divertente, ma piuttosto perchè le linee
> narrative si sono ben intrecciate tra di loro e hanno cominciato
> naturalmente a convergere verso il finale; non ho fatto altro che dare
> loro l'ultima spinta. Non so se questo sia o meno l'ultimo post di
> missione, anzi forse converrebbe attaccare alla fine il post di
> imbarco di Romanov che ha già fatto ingresso nella storia. Ma su
> questo vorrei sentire anche voi che ne pensate.
>
> Chiedo a tutti di indicarmi errori, incongruenze o quant'altro anche
> relativi all'uso dei vari PG, soprattutto di quelli che ho "mosso" di
> più; soprattutto Silvia e Pat.
>
> Ok non parlo più, spero vi piaccia. Buona lettura.
>
>
>
> ================================
>
> Titolo: 14-13 – Negoziato
>
> Autore: Riccardo/Nimosit
>
> Brano precedente: 14-12 Lealtà e inganno
>
> ================================
>
>
>
> Navetta Romulana catturata – Plancia
>
> DT 24/06/2395 ore 11,45   DS 72478.05
>
>
> =^= Può abbassare le armi Comandante Nimosit, siamo amici. =^=
>
>
> Il primo ufficiale rimase interdetto e confuso per alcuni istanti,
> fino a quando il volto attraente ma segnato dell'ammiraglio Valar
> comparve sullo schermo della navetta.
>
>
> "Signore!" - Esclamò alla fine con sollievo. - "Siamo tutti molto
> contenti di vederla, mi creda."
>
> "Lo immagino" - Fece lei - "preparatevi ad essere teletrasportati."
>
> Nimosit vide i suoi colleghi cominciare a svanire davanti ai propri
> occhi, prima di seguire la loro stessa sorte, qualche attimo prima che
> la navetta fosse bersagliata dai colpi provenienti dallo scout
> romulano e definitivamente distrutta. Gli ufficiali della Flotta non
> poterono neppure essere testimoni dell'urlo di frustrazione di
> D'Amarok che quasi increspò lo spazio-tempo circostante, mentre
> assisteva impotente alla fuga delle sue prede e dei suoi personali
> sogni di gloria.
>
>
> USS Ghostshell - sala teletrasporto 1 - subito dopo
>
>
> Si ritrovarono a bordo della potente nave dei servizi segreti
> federali, difronte a loro alcuni ufficiali e l'ammiraglio Valar che
> tese subito la mano a  Nimosit.
>
>
> "Come state comandante." Volle sincerarsi senza troppi convenevoli.
>
> L'uomo diede una rapida occhiata alla truppa dietro di lui.
>
> "Un pó ammaccati, ma decisamente tutti interi." Valar annuì poi cercò
> con lo sguardo l'ultimo di quel drappello, silenzioso ma vigile.
> Esattamente come se lo ricordava. Si mosse verso quella figura.
>
> "Selk! Amico mio." - Il vulcaniano la fronteggió senza battere ciglio,
> poi alzò la mano destra nel tipico saluto della sua razza, mentre la
> donna, noncurante, lo abbracciò con affetto sincero. - "Sei vivo
> dunque!" Fece, staccandosi quasi subito dall'altro, ancora un pó
> stordito.
>
> "Non posso contraddirti, ammiraglio." Rispose con la solita flemma,
> strappando una smorfia a Nimosit che assisteva alla scena.
>
> "Dottor Di Maria, la nostra infermeria è a sua disposizione" - Fece la
> donna qualche istante dopo - "a patto che anche lei si faccia dare
> un'occhiata."
>
> "Assolutamentesi ammiraglio, la ringrazio." Rispose lui.
>
> "Stiamo già procedendo a massima curvatura verso la nostra meta,
> appena sarete pronti vi ragguaglieró sulla situazione. Abbiamo molte
> cose di cui parlare!" Spiegò la donna alla fine.
>
>
> USS Ghostshell - sala tattica - un'ora dopo
>
>
> Per essere una nave fantasma aveva la miglior sala tattica che Nimosit
> avesse mai visto. Non c'era il classico tavolo da riunione con
> poltroncine intorno, ma un basso tavolino centrale contornato da
> comodissime poltrone in pelle, grandi e avvolgenti.
>
> "Ve la spassate di brutto da queste parti!" Si lasciò scappare il
> primo ufficiale appena mise piede nella stanza. L'ammiraglio Valar
> sorrise mentre fece cenno ai suoi ospiti di prendere posto a sedere.
>
> "La nostra, comandante, è una vita di privazioni, fisiche, mentali,
> affettive. Ogni tanto ci piace prenderci cura di noi stessi. È
> importante mi creda."
>
> "Non volevo sembrare scortese...." Cominciò lui, stoppato dal
> superiore con un cenno della mano.
>
> "Lo so bene. Non si preoccupi. Mi dispiace non potervi concedere altro
> tempo, ma dobbiamo sfruttare al meglio quel poco che ci rimane a
> disposizione." - attese fino a quando Nimosit, Kuz, Sev, Di Maria e
> Selk furono seduti nelle rispettive poltrone. - "Stiamo facendo rotta
> su Nike II alla massima curvatura, là è in corso la rinegoziazione di
> alcuni trattati tra Federazione ed Impero Romulano. Il sistema Entrax
> non rientra ufficialmente tra quelli oggetto del negoziato. Ma in
> realtà è il cuore del problema. Una delle lune di Entrax contiene
> tanto di quel dilitio da soddisfare il fabbisogno federale per circa
> 50 anni." - Kuz sobbalzó. - "Sorpresa?" Le chiese l'ammiraglio.
>
> "Dalle stime che ne facemmo sulla Mendel si parlava di circa 20 anni,
> non pensavo...."
>
> "Analisi successive hanno incrementato quel valore, più che
> raddoppiandolo. Già questo da solo porterebbe un macroscopico
> sbilanciamento dei rapporti tra le forze del quadrante se una sola
> delle razze presenti ottenesse i diritti di estrazione. "
>
> "Guerra!" Intervenne Sev.
>
> "Probabilmente. Tuttavia dobbiamo considerare che esistono tecnologie
> in grado di trasformare il dilito in trilithium, quest'ultimo è un
> componente altamente instabile e potente. Si stima che un siluro al
> trilithium avrebbe la stessa potenza distruttiva di circa 40 siluri
> fotonici standard!"
>
> Pausa.
>
> "Dio mio."
>
> "Esatto comandante." - Rispose lei al commento di Nimosit. - "Chi
> potesse disporre di armi tanto potenti avrebbe la capacità di
> annientare le altre specie del quadrante."
>
> "Al momento chi dispone di questa tecnologia." Chiese il primo
> ufficiale della Novalis.
>
> "Il DSS, anche se a livello puramente sperimentale. Ma.....temiamo che
> frange deviate dei servizi vogliano aiutare i Romulani ad ottenere i
> diritti di estrazione su Entrax e le sue lune per poi fornire loro la
> tecnologia per derivare il trilithium."
>
> "Sarebbe la fine della Federazione!" Concluse Sev sconcertato.
> L'ammiraglio Valar annuì grave.
>
> "Come possiamo impedirlo?" Volle sapere Di Maria.
>
> "Abili manovre diplomatiche hanno fatto sì che ai negoziati la
> Federazione sia rappresentata da degli stolti. Se non agiamo con
> tempismo questi cederanno su un vassoio d'argento ai Romulani i
> diritti di estrazione. Il vostro capitano ha suggerito che inviassimo
> a supporto della nostra delegazione il vostro consigliere, il
> comandante Thevek, " - Nimosit sobbalzó. - "che é stata molto scaltra
> nel farsi invitare ed è l'unica capace al momento di raddrizzare la
> situazione. Adesso è su Nike II. Il vostro compito era quello di
> ritrovare vivo Selk, che ha le prove di quanto detto, il mio compito è
> quello di farlo arrivare sano e salvo al negoziato, in modo da
> smascherare i Romulani ed i loro contatti nei nostri servizi,
> impedendo loro di impossessarsi di un arma così distruttiva."
>
> "Non pensa che se fosse la Federazione ad impossessarsi del dilito
> potrebbe sfruttarne a suo vantaggio le caratteristiche, magari anche
> contro gli stessi Romulani? Probabilmente una guerra sarebbe comunque
> inevitabile." Concluse Kuz.
>
> "Condivido le sue argomentazioni." - intervenne Selk, che fino ad
> allora era rimasto in assoluto silenzio. - "Sarebbe preferibile
> mantenere un equilibrio che consenta alle nostre specie di non
> annientarsi vicendevolmente."
>
> "Ma questo non è compito nostro." Spiegò Valar.
>
>  Nike II – Nike City – Luogo sconosciuto
>
>  DT 25/06/2395 ore 00.43 DS 72479.53
>
>
> Noxin era scosso. Fino ad allora aveva sempre pensato di avere molta
> libertà di manovra, scoprire che qualcuno controllava il suo operato
> così da vicino lo aveva innervosito parecchio. Qualcuno poi a cui non
> sapeva dare un volto.
>
> In condizioni normali avrebbe fatto fare quel lavoro a qualcun altro,
> ma fino ad allora quegli incapaci non avevano fatto altro che rovinare
> tutto! Doveva agire lui stesso. Rifletté mentre nell'oscurità quasi
> totale camminava a passo svelto fiancheggiando un grosso capannone
> alla periferia della città. Si fermò poco dopo davanti ad un varco, da
> un invisibile punto del muro uno scanner biometrico verificò che la
> retina fosse inserita nel database delle persone abilitate
> all'ingresso, poi si aprì silenziosamente lasciando entrare il
> consigliere.
>
> A pochi metri di distanza Romanov osservò la scena, protetto
> dall'oscurità. Non sarà banale entrare, rifletté, dovrò ricorrere a
> qualche schema d'attacco della vecchia scuola!
>
>
> Poco dopo un ubriaco si aggirava barcollando lungo lo stesso
> fabbricato, canticchiando rime stonate. A mala pena si reggeva in
> piedi. Si fermò appoggiandosi al muro con una mano proprio in
> corrispondenza del varco dal quale era entrato Noxin. Cominciò a
> cantare sempre piu forte, a ridere, sorseggiando allegramente da una
> bottiglia che reggeva con l'altra mano. Due paia di occhi lo fissavano
> da una piccola sala tattica dietro il muro.
>
>
> "Se non smette attirerà di sicuro qualcuno." Imprecó una delle due
> guardie romulane.
>
> "Feccia umana!" - intervenne l'altro - "Lo farei fuori volentieri."
>
> "Non sarebbe saggio lasciare cadaveri davanti all'entrata."
>
> "Lo so bene, che credi. " - si alzò stancamente - "Farò un lavoro
> pulito." Si diresse al varco a pochi metri di distanza e digitó un
> codice su un tastierino numerico.
>
>
> Romanov sapeva di essere studiato dall'interno; quello che non sapeva
> era quanti stavano controllando ogni sua mossa e che armi avessero.
> Tuttavia, rifletté l'ufficiale, se quello era un luogo segreto doveva
> essere presidiato da pochi, per non attirare troppo l'attenzione.
> Nella sua mente ordinata aveva già studiate almeno mezza dozzina di
> tattiche d'attacco, in base a chi si fosse trovato davanti.
>
> Appena uno dei due romulani scivolò fuori proprio acconto a Romanov,
> l'ufficiale iniettó una neurotossina sul collo dell'altro che non si
> aspettava quella reazione. Il tempo di sgranare gli occhi che
> precipitò nell'incoscienza finendo addosso al federale che fece finta
> di cadere all'indietro col romulano che gli finì proprio sopra.
>
>
> L'altra guardia all'interno, asisistette alla scena senza accorgersi
> di niente. Quello che vide fu il suo collega che stese l'ubriaco. I
> due  a terra non si mossero per alcuni minuti.
>
> "Che sta facendo quell'incapace!" - Sbuffó infastidito. Dopo un
> istante si alzò.  - "Lo sapevo......avrei dovuto pensarci io da
> subito. " Concluse dirigendosi verso il varco.
>
> Romanov attese che la guardia si sporgesse fuori per sparare un
> minuscolo dardo con la neurotossina direttamente sul collo del
> romulano che piombó a terra esanime.
>
> A questo punto non perse tempo, si scrolló di dosso la prima guardia e
> sgattaioló attraverso il varco, sperando che la sua ipotesi delle sole
> due guardie fosse corretta.
>
>
> Nike II – Nike City – Residenza delegazione Federale – appartamento di
> Dwalla Thevek – nello stesso momento
>
>
> Dwalla e Lan avevano fatto rirorno alla residenza della delegazione.
> Lui la stava osservando, appoggiato ad una delle grandi vetrate che
> dava sulla città, mentre lei girava per l'appartamento. Ad un occhio
> distratto sarebbe sembrato un classico tentativo di mettere in ordine
> la stanza. Oxila però la studiava sapendo bene che non ci fosse niente
> fuori posto e che il consigliere stava solo cercando la concentrazione
> che le serviva per metabolizzare quello che era successo da poco.
>
>  "Tutto ok?"
>
> "Si! No! Non lo so......"
>
> "Amico o nemico?" Proseguì il timoniere poco dopo. Lei si bloccò e lo
> fissò,  per diversi istanti.
>
> "Amico, o non staremmo qui a parlarne." Ovviamente si riferivano alla
> figura incappucciata che li aveva salvati poco prima.
>
> "Ma amico di chi?"
>
> "Buona domanda tenente." - Annuì lei con gli occhi oltre la città in
> lontananza. - "Non ho una risposta soddisfacente al momento." Sbuffó
> insoddisfatta.
>
> *Ma la troverò. * Pensò tra sé la donna. Così tanti interrogativi si
> stavano accavallando nella sua mente, tutti ancora senza risposta.
> Tante tessere di un puzzle del quale non riusciva a vedere chiaramente
> i contorni. Sapeva che tutto era legato ai negoziati in corso, ma in
> che modo? Perché lei? Non aveva riflettutto sul fatto di poter
> rappresentare un bersaglio. Doveva pensare.
>
> "Deve dormire!" - già! Dormire. - "Domani l'aspetta un'altra lunga
> giornata e deve essere riposata."
> Ovviamente Lan aveva ragione.
>
> Nike II – Nike City – Luogo sconosciuto - Nello stesso momento.
>
>
> Romanov non perse tempo, nonostante non avesse idea di cosa cercare e
> dove cercarla. Ipotesi. Fino ad allora aveva fatto delle ipotesi. Ma
> era tutto da verificare. Noxin non era altro che uno strumento nelle
> mani di qualcuno ben più potente. Aveva la sua rete di pedine che era
> riuscito sin qui piuttosto abilmente a manovrare per indirizzare gli
> eventi secondo schemi preordinati. Era un tipo al quale piaceva avere
> tutto sotto il proprio controllo, rifletté l'ufficiale mentre avanzava
> cauto nella quasi totale oscurità. Sperava col suo intervento di aver
> fatto vacillare le certezze del consigliere federale inducendolo a
> commettere un qualche errore.
>
> A quanto pareva doveva trovarsi in una specie di buio corridoio che
> scendeva leggermente verso il basso. Pareva esserci una flebile luce a
> qualche decina di metri dalla sua posizione. Aveva due phaser con sé,
> uno di questi ben stretto nella mano destra, mentre avanzava
> lentamente. Si fermò solo appena giunto alla fine del corridoio. Il
> chiarore si era fatto decisamente più intenso e questo faceva
> presagire la presenza di un altro locale.
>
> Delle voci concitate provenivano da là.  Cautamente si acquattò al
> muro cercando di sbirciare dentro.
>
>
> Nike II – Nike City – Residenza delegazione Federale – appartamento di
> Dwalla Thevek - contemporaneamente
>
>
> Lo sguardo di Dwalla si posò casualmente sullo specchio di camera e
> quello che vide non le piacque. Aveva ragione Lan, doveva smetterla di
> girare in tondo e sbattere la testa contro il muro. Rischiava solo di
> rompersela. Le prossime due sessioni del negoziato sarebbero state
> cruciali, rifletté la donna. Fino a quel momento la delegazione
> romulana aveva fatto la parte dello squalo con la sua preda.
> Concessioni e aperture su temi di scarsa rilevanza, mentre Dwalla era
> convinta che tenessero le carte ben coperte; avrebbero scoperto il
> loro gioco solo al momento opportuno puntando dritti su un obiettivo
> fino ad allora nemmeno considerato e di scarsa importanza apparente.
> Entrax.
>
>
> "Stavo pensando che, visto quello che è successo stasera, non sia
> affatto sicuro che lei rimanga qui da sola." Fece Oxila interrompendo
> quel flusso di pensieri.
>
> "Sta cercando di dirmi qualcosa tenente?" - Chiese lei sorridendo
> furbescamente. L'altro prima impallidí poi arrossí balbettando una
> qualche sorta di difesa. - "Sto scherzando Lan. Rilassati."  Il
> timoniere parve sollevato, ci mancava solo un incidente diplomatico
> col capo del corpo diplomatico!
>
> "Pensavo solo che....."
>
> "Hai ragione, non sarebbe saggio." Concluse lei con le mani sui fianchi.
>
> Oxila indicò con il dito indice la stanza attigua.
>
> "Divano."
>
>
> Nike II – Nike City – Luogo sconosciuto - Nello stesso momento.
>
>
> Noxin era infuriato. Davanti a lui un giovane romulano, più alto di
> almeno 15 cm, stava subendo una bella lavata di capo. Quello che però
> attrasse maggiormente l'attenzione di Romanov si trovava a pochi metri
> dai due. Su una sedia,  legato, il mento appoggiato al corpo, il volto
> sporco di sangue. Era un umano,  difficile dire se fosse ancora vivo o
> meno.
>
>
> "Siete riusciti a fallire in tutto, dannazione! Selk è vivo e ne avete
> perso le tracce. Potrebbe essere già qui per quanto ne sappiamo, e
> questa sarebbe una catastrofe."
>
> "Si calmi consigliere."
>
> "Ah! Calmarmi. Sono settimane che mi dite di calmarmi ma la verità è
> che siete solo di intralcio al nostro piano! Avrei dovuto far fare
> questa cosa a qualcuno dei miei."
>
>
> L'uomo sulla sedia si mosse, gemendo sommessamente. Per lo meno è
> vivo, rifletté Romanov. Anche Noxin e il romulano si girarono verso
> l'umano.
>
>
> "Cosa avete scoperto da lui?" Chiese il consigliere cambiando discorso.
>
> "Niente, ha resistito fino ad ora. Dovremo cambiare metodo di
> persuasione." Minacciò il romulano.
>
> "Finirete solo con ucciderlo, non vi dirà niente."
>
> Il romulano estrasse un phaser e lo appoggiò sulla fronte dell'uomo
> seduto. Doveva intervenire, pensò Romanov.
>
> La sua entrata in scena fu uno shock, soprattutto per Noxin che si
> trovò a fronteggiare nuovamente lo sconosciuto incappucciato. Il
> romulano cambiò bersaglio e fece fuoco nella direzione occupata un
> attimo prima dal federale che però si era già mosso una frazione di
> secondo in anticipo. Il colpo di phaser dell'ufficiale fu molto più
> preciso e colpì il romulano proprio al centro del torace, fondendogli
> alcuni tra gli organi vitali, uccidendolo all'istante. Romanov si
> guardò intorno subito dopo ma di Noxin nessuna traccia, evidentemente
> aveva approfittato del breve conflitto a fuoco per dileguarsi. Si
> avvicinò all'uomo legato; respirava, ma a fatica. Escoriazioni,
> contusioni, tagli, almeno esternamente. Purtroppo non aveva un
> tricorder medico con sé,  ma non ci voleva un genio per capire che
> avesse bisogno di cure mediche immediate.
>
>
> "Sono il comandante Romanov della Flotta Stellare." Sussurrò. L'altro
> aprì l'occhio sano e ispirò.
>
> "Comandante Moore........USS Novalis." Romanov annuì.
>
> "Comandante, lei ha bisogno di cure mediche immediate. La sua nave è
> in orbita....."
>
> "Il mio.....comunicatore...." Sussurrò l'altro muovendo gli occhi di
> qua e di là in  cerca del suo combadge. Romanov lo vide a terra, a
> circa due metri di distanza. Lo raccolse e, dopo aver slegato l’uomo,
> lo toccò prima di riconsegnarlo a Moore.
>
> "Romanov a USS Novalis."
>
> =/\= È la Novalis, sono il capitano Kuribayashi, lei chi è! =/\=
>
> "Capitano, sono qui con uno dei suoi ufficiali, il comandante Moore
> che necessita di cure mediche. Teletrasportatelo immediatamente in
> infermeria."
>
> =/\= Non ha risposto alla mia domanda. =/\= Continuò dopo un attimo il
> capitano.
>
> "Non sono autorizzato a darle ulteriori informazioni signore, mi
> dispiace. Romanov chiudo." Moore svanì davanti a lui; fece appena in
> tempo a scorgere un "grazie“ nello sguardo dell’uomo.
>
> Era tempo di muoversi.
>
>
> USS Ghostshell - ponte 13, corridoi
>
> DT 25/06/2395 ore 05.45   DS 72480.10
>
>
> Valar procedeva di gran carriera verso l'hangar principale seguita
> dalla squadra della Novalis e da Selk. Le porte si aprirono al loro
> passaggio mentre l'ammiraglio si fermò e si girò verso Nimosit.
>
>
> "Questo è il nostro punto di non ritorno, comandante. Oltre queste
> coordinate metteremmo a rischio la nostra copertura, la nostra stessa
> esistenza. Confido nel vostro senso dell'onore e nel vostro coraggio.
> Da adesso in poi dipende solo da voi." Nimosit gonfió il petto.
>
> "Ammiraglio ci avete salvato la vita, questo non possiamo
> dimenticarlo. Inoltre il vostro intervento ci ha dato un vantaggio.
> Chiunque sia il nostro nemico, non sa dove siamo in questo momento."
>
> "Quella navetta classe 12 è per voi." - Fece, indicando lo shuttle. -
> " Non è grandissima, ma vi porterà su Nike II molto velocemente.
> Arrivati lì la chiave di tutto sarà Selk." - Si avvicinò al vulcaniano
> che come al solito era quasi in disparte. - "Amico mio, non so se
> questo sia un addio o solo un arrivederci, comunque sia......buona
> fortuna. Lunga vita e prosperità. " Lui la fissò per un lungo istante.
>
> "Pace e lunga vita,  ammiraglio."
>
> "Molto bene truppa" - Fece Nimosit ai suoi - "è ora di andare."
>
>
> Nike II - Nike City - Palazzo Consiliare, Sala dell’Assemblea
>
> DT 25/06/2395 ore 16.12 DS 72480.84
>
>
> Dwalla era stanca. Le cose si stavano mettendo male. Non tanto perché
> Noxin fosse spariro senza lasciare traccia; anzi di fatto era più un
> vantaggio che uno svantaggio, visto che aveva sin lì remato contro gli
> interessi federali in maniera del tutto plateale. Il fatto era che gli
> altri membri della delegazione si erano dimostrati assolutamente
> incapaci ed il peso dell'intero negoziato era ricaduto pesantemente
> sulle sue spalle. Era sola. Non aveva potuto stabilire una strategia
> insieme con nessuno né chiedere un consiglio. Solo il buon Oxila le
> era stato accanto, supportandola sempre e, a dire il vero, anche
> sopportandola!
>
> I Romulani erano invece sicuri, anzi no, tronfi del loro successo
> finale, non servivano certo le sue qualità empatiche per capirlo.
> Aveva ancora poche frecce al proprio arco. Per non parlare dei dubbi
> che la stavano assalendo; che fine aveva fatto Moore? Chi era l'uomo
> incappucciato che le aveva salvato la vita? Selk sarebbe mai riuscito
> ad arrivare in tempo?
>
> Kuribayashi le aveva chiesto di prendere tempo per dare una chance ai
> suoi colleghi. Non era sicura di poter andare avanti per molto con la
> sua strategia. Come avrebbe fatto notare Nimosit..... stava mettendo
> in atto delle manovre evasive. Solo manovre evasive!
>
>
> USS Novalis in orbita attorno a Nike II - plancia - nello stesso momento
>
>
> "Navetta tipo 12 appena uscita dalla curvatura a cinque minuti dalla
> nostra posizione, capitano,  in rapido avvicinamento!" Annunciò
> l'ufficiale alle comunicazioni. Kuribayashi balzó letteralmente in
> piedi.
>
> "Allarme giallo. Identificateli!" Ruggí l'ufficiale in comando.
>
> "Nessun numero di registro, signore." - L'altro annuì. - "Ci chiamano."
>
> "Sullo schermo."
>
> La faccia stanca del primo ufficiale comparve a tutto schermo.
>
> "Salve capitano, chiedo il permesso di appontare sulla Novalis.
> Abbiamo una consegna importante da fare."
>
> "Se non è quella giusta, comandante, la spedisco sul serio a
> consegnare viveri agli avamposti scientifici!" - Rispose Kuribayashi
> per le rime. - "Permesso accordato."
>
>
> Nike II - Nike City - Palazzo Consiliare, Sala dell’Assemblea
>
> DT 25/06/2395 ore 12.32 DS 72480.88
>
>
> La delegazione romulana stava snocciolando una interminabile, a loro
> dire, sequela di azioni scorrette di parte federale che avrebbero
> potuto far fallire il negoziato già in partenza; tuttavia, il buon
> senso e la grande disponibilità romulana avevano fatto si che quella
> grande opportunità per il quadrante non andasse definitivamente
> perduta.
>
>
> Dwalla aveva voglia di vomitare.
>
>
> Secondo i romulani alcune fasce della zona neutrale andavano riviste
> poiché danneggiavano l'impero in quanto ostacolavano alcune
> fondamentali rotte commerciali.
>
>
> Lo squalo stava puntando la sua preda, pensò il consigliere. La
> proposta romulana consisteva nel far entrare nella zona neutrale
> alcuni territori imperiali in cambio di altri che sarebbero diventati
> romulani a tutti gli effetti. Il sistema Entrax non venne mai
> menzionato esplicitamente, ma il consigliere della Novalis sapeva che
> era fra questi ultimi.
>
> Inspiró profondamente. Era il suo turno. Se avesse fallito, una guerra
> tra Federazione ed Impero Romulano sarebbe stata ben più di un vago
> esercizio di stile. Stava per cominciare il discorso che aveva
> preparato quando la sua attenzione fu attratta da uno dei messi
> consiliari che, entrato quasi di soppiatto, si chinò all'orecchio del
> cancelliere per sussurrargli qualcosa, con sguardo grave. Il
> cancelliere, l'arbitro della disputa in quel frangente, quasi
> sobbalzó, prima di rispondere al messo, con un ulteriore bisbiglio.
>
> Pochi attimi dopo le porte della sala consiliare si aprirono. Dwalla
> vide il capitano Kuribayashi fare il suo ingresso a passo deciso
> seguito da un vulcaniano. Gli anni trascorsi erano passati quasi
> indenni su di lui, l'esilio forzato e le relative privazioni, invece,
> erano ben visibili ai suoi occhi. Ma era lui senza ombra di dubbi.
> Selk! Sentì i propri battiti accelerare.
>
> Si sorprese a fissare la figura entrata dietro a Selk. Nimosit. Lo
> vide muovere gli occhi freneticamente per scrutare tutto il consesso,
> fino ad incrociare il suo sguardo. Poi lui, lentamente, alzò la mano
> destra con il pollice in sú. Dwalla, con un sorriso tirato sul volto,
> ricambió il gesto con sollievo.
>
> L'arrivo in extremis di Selk ebbe l'effetto di una granata al plasma.
> Quello che successe nei minuti seguenti fu solo bagarre, accuse
> reciproche, caos, pugni sul tavolo. Il negoziato, così come i romulani
> lo avevano pianificato, era definitivamente saltato.
>
> Dwalla, quasi in disparte, appoggiò stancamente la schiena sulla
> poltrona, sciolse i capelli, fin lì raccolti elegantemente dietro la
> nuca, lasciando che ricadessero morbidi sulle spalle e si godette il
> momento, liberando molte delle tensioni sino ad allora accumulate.
>
>
> END OF TRANSMISSION
>
>
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