[Stml2] [Mex 16.12]: "Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso" di Michele/Kuribayashi
Coral Nimosit
coral.nimosit a gmail.com
Lun 5 Mar 2018 08:42:56 CET
Ciao capitano, non ho resistito è ho letto subito il brano 😬. Intenso,
davvero intenso. Ogni cosa è al suo posto, secondo me. Il titolo ripreso da
Novalis è azzeccatissimo, hai azzeccato pure il fatto che Nothing Else
Matters dei Metallica è uno dei miei pezzi preferiti!!! Bellissimo il
collegamento col passato dato dallo Shamisen. Tutto molto bello. 👍
Anche secondo me sarebbe carino che ognuno degli ufficiali facesse un brano
sullo stile di questo, ovvero l'ultimo saluto alla nave prima dello sbarco.
Una cosa breve ma personale.
Che ne pensa la ciurma?
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Il giorno 5 marzo 2018 00:02, Capt. Tetsuya Kuribayashi <
captkuribayashi a gmail.com> ha scritto:
> Ho corretto qualche errore di battitura ...
>
>
> =================================================
> TITOLO: 16.12 - Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso
> AUTORE: Michele / Kuribayashi
> PRECEDENTE: 16.11- Scontro finale
> LUOGO: USS Novalis, Utopia Planitia
> =================================================
>
> *** USS Novalis, Alloggio del Capitano Kuribayashi
> 01/04/2396, ore 11:09 - D.S. 73249.9 ***
> Mentre la USS Novalis era ormeggiata presso Utopia Planitia, cantieri
> navali della Flotta Stellare in orbita geosincrona con SOL IV, per ricevere
> le riparazioni ai danni subiti durante l’ultima missione, tutti i membri
> dell’equipaggio, di ogni sezione e grado, avevano ricevuto l’ordine dal
> Comando di Flotta di raccogliere le proprie cose e contestualmente avevano
> ricevuto una licenza speciale di tre mesi che avrebbe garantito ai tecnici
> la più ampia libertà d’azione durante il loro lavoro. Anche Kuribayashi,
> come il resto del suo equipaggio, stava raccogliendo ed impacchettando i
> propri effetti personali e, visto che per la prima volta nella sua carriera
> poteva finalmente prendersi tutto il tempo che voleva, si concesse il lusso
> di indugiare nei propri ricordi, ripercorrendo i propri trascorsi ad ogni
> oggetto personale che gli passava per le mani per poi sistemarlo
> accuratamente in uno dei contenitori d’ordinanza. Era arrivato a metà
> dell’opera, quando la sua attenzione venne totalmente catturata da una
> valigetta di pelle nera finemente realizzata.
>
> Tetsuya la portò con sé verso il letto, quindi si sedette e se la mise
> sulle ginocchia.
> Poggiò entrambe le mani sulla superficie e le lasciò scivolare in una
> lunga e affettuosa carezza, quasi stesse salutando un’amica di vecchia data
> che incontrava nuovamente dopo tantissimo tempo. Lentamente le sue mani
> cercarono le due serrature a scatto dorate e con una lieve e delicata
> pressione le fece scattare all’unisono.
> Aprì lentamente il coperchio della raffinata custodia e ai suoi occhi si
> rivelò il prezioso contenuto: lo Shamisen regalatogli dalla madre, Miya
> Naoyuki, e tramandato di generazione in generazione dalla famiglia materna,
> fino ad arrivare a lui.
>
> Tetsuya, sempre con la massima delicatezza possibile, tirò fuori lo
> strumento e portatolo al petto cominciò a pizzicarne le corde, intonando
> una melodia che gli aveva insegnato la madre quando era ancora bambino.
>
> Ogni nota cominciò ad accendere nella sua memoria ricordi della sua
> infanzia, della sua famiglia e con loro anche colori, odori e profumi della
> sua terra.
>
> “Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso.” Esordì una voce nella
> stanza.
>
> Tetsuya fu riportato di soprassalto alla realtà ed aprendo gli occhi vide
> un imbarazzato Coral Nimosit stazionare sull’uscio della porta.
>
> “Come, scusi?!”
>
> “Dicevo ... Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso.” Ripetè Coral.
>
> “Novalis, giusto?!”
>
> “Sì, signore …” Sorrise Nimosit “Mi scusi Capitano, non volevo disturbarla
> … ho suonato, ma non ricevendo risposta mi sono permesso ...”
>
> “Nessun problema, si figuri … stavo solo raccogliendo le mie cose ...”
>
> “Vedo." Annuì Coral dando una rapida occhiata agli alloggi di Kuribayashi
> "E quello strumento, cos'è? E’ la prima volta che ne vedo uno…”
>
> “E’ uno Shamisen … è appartenuto per generazioni alla mia famiglia da
> parte materna... Era da un po’ che non lo suonavo …”
>
> “Ha veramente un suono molto particolare … se non fosse così antico, le
> chiederei di potergli dare un’occhiata da vicino …”
>
> “Tenga… ” Gli rispose Tetsuya, porgendoglielo.
>
> “Ma io, veramente … No, Capitano ... non posso assumermi questa
> responsabilità ...”
>
> “Coral, durante questi anni le ho affidato la mia vita, quella del mio
> equipaggio e la Novalis … pensa davvero che possa avere delle remore ad
> affidarle anche questo strumento?” Precisò Kuribayashi con un sorriso
> rassicurante “Lo prenda.”
>
> Ormai non si poteva tirare in dietro, quindi Nimosit accettò l’offerta e,
> quasi stesse tenendo in braccio un pargolo, avvicinò lo strumento al petto
> delicatamente e cominciò a pizzicarne le corde.
>
> Coral accennò giusto l’inizio di ‘Nothing else matters’, un brano del XX
> secolo a cui era molto legato, poi con la stessa delicatezza con cui
> l’aveva preso, restituì lo strumento al legittimo proprietario.
>
> “Beh, forse non è proprio adatto a suonare il mio brano preferito, ma ha
> un bellissimo suono ….”
>
> “Magari in futuro le posso insegnare qualche brano tradizionale
> giapponese, se vuole allargare i suoi orizzonti musicali …”
>
> “Magari al rientro dalla licenza.” Rispose Nimosit “A proposito, ha già
> deciso dove la passerà, Capitano.”
>
> “Tornerò sicuramente a Nagano, la mia città natale … ma prima dovrò
> recarmi a San Francisco.”
>
> “Problemi, signore?”
>
> “L’Ammiraglio Maelstrom vuole vedermi…”
>
> “Se non sono troppo indiscreto, posso chiederle in merito a cosa?”
>
> “Non mi ha anticipato nulla, Coral … quindi sarà una sorpresa anche per me
> … anche se …”
>
> “Anche se…?!”
>
> “No, niente ...” Rispose Tetsuya mentre rimetteva lo Shamisen all’interno
> della sua custodia.
>
> “L’ordine di liberare gli alloggi non convince neanche lei, vero? Crede
> che la dismetteranno?”
>
> “La Novalis è stata pesantemente danneggiata, questo è vero, ma io non
> credo che sia arrivato il momento di mandarla in pensione. Magari il
> Comando di Flotta, vista comunque l’entità delle riparazioni, potrebbe
> optare per un refit anticipato … questo spiegherebbe anche la licenza
> speciale di tre mesi per tutto l'equipaggio ... ”
>
> “Me lo auguro, Capitano … sa, sono molto affezionato a questa nave … e con
> tutto il rispetto per lei , ho sempre sognato un giorno di prenderne il
> comando.”
>
> Tetsuya si avvicinò al suo Primo Ufficiale e appoggiandogli una mano sulla
> spalla destra, gli sorrise.
>
> “E’ chi le dice che i suoi sogni non diventino un giorno realtà!? Magari
> l’Ammiraglio Maelstrom vuole vedermi proprio a tal proposito …” E senza
> dargli la possibilità di replicare, aggiunse “Mi piacerebbe cenare assieme
> a tutti gli ufficiali questa sera … ci pensa lei, Numero Uno?”
>
> “Si, signore … prenoto un tavolo sul miglior ristorante della passeggiata…
> ora la lasciò alle sue cose …”
>
> “Grazie, Numero uno.”
>
> Avviatosi verso l’uscita dell’alloggio del Capitano, Nimosit indugiò un
> momento sulla soglia e si rivolse nuovamente verso Kuribayashi “Signore …
> ci tengo a dirle che … è stato un onore servire sulla Novalis sotto il suo
> comando.” E uscì, senza lasciare al Capitano possibilità di replica.
>
> Il commiato di Nimosit suonò come un arrivederci … e in cuor suo, sebbene
> cercasse di scacciare quella strana sensazione che lo accompagnava da
> quando aveva ricevuto la comunicazione del Comando di Flotta, anche
> Kuribayashi temeva che quella fosse stata l’ultima missione della Novalis,
> almeno sotto il suo comando.
>
> ================================
> END OF TRANSMISSION
> ================================
>
>
> Il giorno 4 marzo 2018 23:40, Capt. Tetsuya Kuribayashi <
> captkuribayashi a gmail.com> ha scritto:
>
>> Ciao a tutti.
>>
>> E' con imperdonabile ritardo che vi invio il brano di chiusura delle
>> avventure della Novalis ... purtroppo gli ultimi mesi sono stati davvero
>> pieni ed estenuanti.
>> Spero che l'attesa sia valsa a qualcosa...
>>
>> Nota:
>> Come discusso in privato con Ric, magari potrebbe essere carino avere un
>> brano di chiusura da parte di tutti i personaggi.
>> Che ne pensate?
>>
>> Buona lettura (spero) ...
>>
>> =================================================
>> TITOLO: 16.12 - Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso
>> AUTORE: Michele / Kuribayashi
>> PRECEDENTE: 16.11- Scontro finale
>> LUOGO: USS Novalis, Utopia Planitia
>> =================================================
>>
>> *** USS Novalis, Alloggio del Capitano Kuribayashi
>> 01/04/2396, ore 11:09 - D.S. 73249.9 ***
>> Mentre la USS Novalis era ormeggiata presso Utopia Planitia, cantieri
>> navali della Flotta Stellare in orbita geosincrona con SOL IV, per ricevere
>> le riparazioni ai danni subiti durante l’ultima missione, tutti i membri
>> dell’equipaggio, di ogni sezione e grado, avevano ricevuto l’ordine dal
>> Comando di Flotta di raccogliere le proprie cose e contestualmente avevano
>> ricevuto una licenza speciale di tre mesi che avrebbe garantito ai tecnici
>> la più ampia libertà d’azione durante il loro lavoro. Anche Kuribayashi,
>> come il resto del suo equipaggio, stava raccogliendo ed impacchettando i
>> propri effetti personali e visto che per la prima volta nella sua vita
>> poteva prendersi tutto il tempo che voleva, si concesse il lusso di
>> indugiare nei propri ricordi, ripercorrendo i propri trascorsi con ogni
>> oggetto che gli passava per le mani e che poi accuratamente sistemava in
>> uno dei contenitori d’ordinanza. Era arrivato a metà dell’opera, quando la
>> sua attenzione venne totalmente catturata da una valigetta di pelle nera
>> finemente realizzata.
>>
>> Tetsuya la portò con sé verso il letto, quindi si sedette e se la mise
>> sulle ginocchia. Poggiò entrambe le mani sulla superficie e le lasciò
>> scivolare in una lunga e affettuosa carezza, quasi stesse salutando
>> un’amica che aveva reincontrato dopo tantissimo tempo. Lentamente le sue
>> mani cercarono le due serrature a scatto dorate e con una lieve e delicata
>> pressione le fecero scattare all’unisono. Aprì lentamente il coperchio
>> rivelando ai suoi occhi il prezioso contenuto, lo Shamisen regalatogli
>> dalla madre, Miya Naoyuki, e tramandato di generazione in generazione dalla
>> famiglia materna.
>>
>> Tetsuya con la massima delicatezza possibile tirò fuori lo strumento e
>> portatolo al petto cominciò a pizzicarne le corde, suonando una melodia che
>> gli aveva insegnato la madre quando era ancora bambino.
>>
>> Ogni nota cominciò ad accendere nella sua memoria ricordi della sua
>> infanzia, della sua famiglia d’origine, come anche colori, odori e profumi
>> della sua terra.
>>
>> “Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso.” Esordì una voce nella
>> stanza.
>>
>> Tetsuya fu riportato di soprassalto alla realtà ed aprendo gli occhi un
>> imbarazzato Coral Nimosit stazionare sull’uscio della porta.
>>
>> “Come, scusi?!”
>>
>> “Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso.” Ripetè Coral.
>>
>> “Novalis, giusto!”
>>
>> “Sì, signore …” Sorrise Nimosit “Mi scusi Capitano, non volevo
>> disturbarla … ho suonato, ma non ricevendo risposta …”
>>
>> “Nessun problema, si figuri …”
>>
>> “Cos’è quello strumento? E’ la prima volta che ne vedo uno…”
>>
>> “E’ uno Shamisen … è appartenuto per generazioni alla mia famiglia da
>> parte materna. Era da un po’ che non lo suonavo …”
>>
>> “Ha veramente un suono molto particolare … se non fosse così antico, le
>> chiederei di potergli dare un’occhiata da vicino …”
>>
>> “Tenga… ” Gli rispose Tetsuya, porgendoglielo.
>>
>> “Ma io, veramente …”
>>
>> “Coral, durante questi anni le ho affidato a mia vita, quella del mio
>> equipaggio e la Novalis … pensa davvero che possa avere problemi ad
>> affidarle anche questo strumento?” Precisò Kuribayashi con un sorriso
>> rassicurante “Lo prenda.”
>>
>> Ormai non si poteva tirare in dietro, quindi accettò l’offerta del suo
>> Capitano e, quasi stesse tenendo in braccio un pargolo, avvicinò lo
>> strumento al petto e cominciò a pizzicarne le corde delicatamente.
>>
>> Coral accennò giusto l’inizio di ‘Nothing else matters’, un brano del XX
>> secolo a cui era molto legato, poi con la stessa delicatezza con cui
>> l’aveva preso, restituì lo strumento al legittimo proprietario.
>>
>> “Beh, forse non è proprio adatto a suonare il mio brano preferito, ma ha
>> un bellissimo suono ….”
>>
>> “Magari in futuro le posso insegnare qualche brano tradizionale
>> giapponese, se vuole fare pratica…”
>>
>> “Magari al rientro dalla licenza.” Rispose Nimosit “A proposito, ha già
>> deciso dove la passerà, Capitano.”
>>
>> “Tornerò sicuramente a Nagano, la mia città natale … ma prima dovrò
>> recarmi a San Francisco.”
>>
>> “Problemi, signore?”
>>
>> “L’Ammiraglio Maelstrom vuole vedermi…”
>>
>> “Se non sono troppo indiscreto, posso chiederle in merito a cosa?”
>>
>> “Non mi ha anticipato nulla, Coral … quindi sarà una sorpresa anche per
>> me … anche se …”
>>
>> “Anche se…?!”
>>
>> “No, niente ...” Rispose Tetsuya mentre rimetteva lo Shamisen all’interno
>> della sua custodia.
>>
>> “L’ordine di liberare gli alloggi non convince neanche lei, vero? Crede
>> che la dismetteranno?”
>>
>> “La Novalis è stata pesantemente danneggiata, questo è vero, ma io non
>> credo che sia arrivato il momento di mandarla in pensione. Magari il
>> Comando di Flotta, vista comunque l’entità delle riparazioni, potrebbe
>> optare per un refit anticipato … questo spiegherebbe anche la licenza
>> speciale di tre mesi … ”
>>
>> “Me lo auguro, Capitano … sa, sono molto affezionato a questa nave … e
>> con tutto il rispetto, ho sempre sognato un giorno di prenderne il comando.”
>>
>> Tetsuya si avvicinò al suo Primo Ufficiale e appoggiandogli una mano
>> sulla spalla destra, gli sorrise.
>>
>> “E’ chi le dice che i suoi sogni non diventino realtà!? Magari
>> l’Ammiraglio Maelstrom vuole vedermi proprio a tal proposito …” E senza
>> dargli la possibilità di replicare, aggiunse “Mi piacerebbe cenare assieme
>> a tutti gli ufficiali questa sera … ci pensa lei, Numero Uno?”
>>
>> “Si, signore … prenoto un tavolo sul miglior ristorante della
>> passeggiata… ora la lasciò alle sue cose …”
>>
>> “Grazie, Numero uno.”
>>
>> Avviatosi verso l’uscita dell’alloggio del Capitano, Nimosit indugiò un
>> momento sulla soglia e si rivolse nuovamente verso Kuribayashi “Signore …
>> ci tengo a dirle che … è stato un onore servire sullaN ovalis sotto il suo
>> comando.” E uscì dalla stanza.
>>
>> Il commiato di Nimosit suonò come un arrivederci … e in cuor suo, anche
>> se cercava di scacciare quella strana sensazione, anche Kuribayashi temeva
>> che quella era stata l’ultima missione della Novalis, almeno sotto il suo
>> comando.
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>> OOOO
>> Captain Tetsuya Kuribayashi
>> Commanding Officer USS Novalis NCC-1772
>> ICQ Combadge: 126295405
>> Private comunicator: captkuribayashi a gmail.com
>> Webmaster http://gioco.net/startrek/novalis
>> ====================================
>> "To explore the new unknown ... and to face the old threats"
>>
>
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> Captain Tetsuya Kuribayashi
> Commanding Officer USS Novalis NCC-1772
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