[Stml2] 16.13: "Niente è più certo del cambiamento" Di Ilenia/Kuz e Mauro/Oxila

Silvia Bianchini ltcomm.sibi a gmail.com
Sab 10 Mar 2018 19:34:43 CET


Bravissimi!

Finalmente!!! Eravamo tutti in ansia per questo bacio!!! 😜
E ora? Denay facci sognare!😊

Per quello detto da Ric, sono d'accordo a dare dei titoletti. Non so se
numerarli, basta solo metterli in ordine logico 😅

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Lt. Commander Dwalla Thevek
Counselor (CNS)
USS Vancouver - NX 75722
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"Se ti guardi sempre indietro non puoi vedere quello che hai davanti"
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Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com




Il 10 mar 2018 19:17, "Coral Nimosit" <coral.nimosit a gmail.com> ha scritto:

> Come già detto......bel lavoro. Bravi. Molto bello.
> Per quanto riguarda numero e titolo del brano mi sto accorgendo che forse
> sarebbe bene numerarli del tipo 16.13 parte 1, parte 2, etc etc e per il
> titolo ogni parte potrebbe avere il titolo scelto dall'autore o dagli
> autori. Altrimenti è come se avessi scelto io il titolo per tutti. E non è
> giusto. Ma questo lo sistemo io quando creo il brano finale.
> Quindi se Ilenia e Mauro avevano pensato ad un loro titolo possono
> indicarlo tranquillamente.
> Non so se siete d'accordo. Ciao
>
> Il sab 10 mar 2018 18:15 Mauro Fenzio <oxila79 a gmail.com> ha scritto:
>
>> Ecco a voi il nostro pezzo a quattro mani di chiusura della Novalis
>> Speriamo vi piaccia
>> Ilenia/Mauro
>>
>> USS Novalis - Alloggio del Tenente Oxila
>>
>> D.T. 01/04/2396, ore 16:12 - D.S.
>>
>> Lan aveva più o meno terminato di raccattare tutte le sue cose e rimase
>> sorpreso ad osservare il proprio vecchio alloggio: sembrava addirittura più
>> grande ora che i vestiti non occupavano più l’intero pavimento ma se ne
>> stavano stipati all’interno della sua capiente valigia. Oramai erano poche
>> le cose rimaste appoggiate sulla scrivania ma, per quanto cercasse di
>> riporle nella borsa, qualcosa gli impediva di farlo. Lentamente prese fra
>> le mani un piccolo oloproiettore e si avvicinò al finestrone pensieroso, ma
>> il rumore del sensore lo fece fermare.
>>
>> “Avanti..” Lan ripose l’oloproiettore per poi voltarsi verso l’entrata
>> “Scusi il disord…” si fermò all’improvviso, era così abituato a scusarsi
>> per il modo che teneva l’alloggio da non pensare che, forse per la prima
>> volta da mesi, anche la sua stanza non sembrasse più il luogo di un
>> attentato dinamitardo.
>>
>> Nimosit fece qualche passo all’interno dell’alloggio “La disturbo?” vide
>> che Lan stava per scattare sull'attenti ma lo fermò con un gesto della mano
>> “No, non sono qui in veste ufficiale.. volevo solo vedere come sta ora
>> che..” fece un paio di passi nell’alloggio del sottoposto per poi osservare
>> fuori dai finestroni “Beh, tre mesi di licenza possono essere belli ma
>> anche molto lunghi.. soprattutto per un pilota”
>>
>> “In questo momento onestamente non pensavo a quello..”
>>
>> Nimosit si voltò ad osservare il giovane restando in silenzio, come ad
>> invitarlo a proseguire.
>>
>> “Non mi fraintenda, sono un pilota come lo è lei.. ti resta dentro, è una
>> passione.. forse potremmo dirlo uno stile di vita.. il brivido della
>> velocità, la sensazione di perfezione quando termini una manovra difficile
>> e la passione del restare dietro a quei comandi è qualcosa che farà sempre
>> parte di noi, ma..” Lan osservò nuovamente fuori dal finestrone “Qui c’era
>> anche un componente personale..”
>>
>> “Si riferisce ai colleghi?” chiese Nimosit tornando ad osservare le
>> stelle “Si tratta solo di una licenza dopotutto” la frase del primo
>> ufficiale, seppure affermata con una certa convinzione, lasciò una strana
>> sensazione ad ambo gli ufficiali
>>
>> “Signore, posso farle una domanda?” Lan si voltò verso Nimosit “Ha mai
>> avuto la strana sensazione di essere sul punto di perdere la più grande
>> occasione della vita ma nonostante tutto non sapere come impedirlo?”
>>
>> Nimosit si voltò perplesso “Credo di non aver capito appieno di cosa sta
>> parlando, ma.. sono sempre stato convinto che la vita sia degna di essere
>> vissuta dando il meglio di se stessi, e.. perchè no, anche rischiando un
>> po’..” fece una piccola pausa “A volte credo sia meglio tentare e fallire
>> piuttosto che rimpiangere il non aver fatto nulla per paura..”
>>
>> Lan annuì per un attimo “Ero quello che immaginavo..”
>>
>> Nimosit fece un sorriso “La lascio terminare di preparare le sue cose..”
>> si diresse all’uscita per poi voltarsi “Il Capitano vorrebbe poter fare una
>> cena con tutti gli ufficiali superiori, anche lei è invitato.. ci
>> incontreremo alle ore 20 in passeggiata.. vado ad informare anche gli altri
>> ufficiali”
>>
>> “Mi scusi, il Comandante Kuz è già stata informata?”
>>
>> “No..” Nimosit si fermò ad osservarlo “Non ancora.. perchè?”
>> “Posso informarla io se vuole, stavo giusto andando da lei..”
>>
>> “Bene.. la ringrazio tenente” Nimosit osservò per qualche attimo il
>> tenente Oxila, pensieroso, poi uscì dall’alloggio.
>>
>>
>>
>>
>> USS Novalis - Alloggio del Tenente Comandante Kuz
>>
>> D.T. 01/04/2396, ore 16:34 - D.S.
>>
>> L’alloggio era stato perfettamente riordinato, tutti gli effetti
>> personali erano stati meticolosamente riposti all’interno del borsone con
>> il quale era salita a bordo, a parte un’unica cosa: appoggiato a pochi
>> passi dal resto delle cose un’uniforme consunta e macchiata se ne stava
>> perfettamente piegata, ma all’esterno del borsone. Denay le si avvicinò
>> osservandola e per qualche istante il suo pensiero tornò all’ultima
>> missione: l’esperienza di quel rapimento le era rimasta dentro, quasi come
>> una macchia di inchiostro in mezzo ad una pagina bianca.
>>
>> Prese l’uniforme per poi infilarla nel borsone, sapeva che sarebbe stato
>> più sensato gettarla via, ma stranamente faticava a disfarsene, quasi fosse
>> divenuta una parte di lei; si sedette sul proprio letto ed osservò per
>> qualche altro attimo la stanza ma il suono del sensore la fece alzare di
>> colpo.
>>
>> “Avanti..” si voltò facendo qualche passo verso l’entrata per poi
>> inclinare un po’ il capo vedendo entrare Oxila “Lan, qualcosa non va?
>> Sembri nervoso..”
>>
>> Il giovane non parlò per qualche istante, poi sorrise con espressione
>> quasi divertita “Ero partito con così tanta convinzione, così tanti
>> pensieri nella mia mente, e all’improvviso mi sembra che tutta quell’enfasi
>> si sia dissolta”
>>
>> “Non credo di averti capito…” Denay incrociò le braccia al petto
>> perplessa, osservando Lan che scoppiava a ridere
>>
>> “Si, fatico a capirmi anche io” Lan si avvicinò alla scrivania per poi
>> sedervisi sopra, tornando a sorridere alla scienziata “Già deciso cosa
>> farai in questi tre mesi di licenza forzata?”
>>
>> “Non esattamente” Denay rilassò un po’ la postura sedendosi sul letto
>> “Ora come ora ho solo voglia di godermi un po’ di giorni di vacanza, senza
>> pensieri e preoccupazioni. Quando mi sentirò pronta prenderò una decisione
>> su cosa fare nel prossimo futuro”
>>
>> “Prossimo futuro?” le parole di Denay fecero scattare un po’ Lan
>> “Andiamo.. si tratta solo di una licenza un po’ più lunga del solito, no?”
>> le parole uscirono dalle labbra del timoniere con un suono cupo, come se
>> anche lui non riuscisse a crederci a pieno “Solo una licenza…” ripeté
>> ancora meno convinto
>>
>> “Già.. solo una licenza..” gli fece coro Denay, ma sul volto le si
>> leggeva che nel profondo sentiva quasi un vuoto, stava dicendo addio
>> all’ennesima nave, all’ennesimo equipaggio e dentro di sé sentiva che era
>> stanca di tutto questo. Scosse il capo per allontanare quella sensazione di
>> ineluttabile impotenza per poi tornare a guardare Lan “Come mai eri
>> passato? Solo per fare quattro chiacchiere?”
>>
>> “No.. ho una comunicazione di servizio da lasciarti, anzi.. diciamo che
>> ne ho due” Lan si rialzò in piedi avvicinandosi a lei “La prima è da parte
>> del Comandante Nimosit, il Capitano vuole fare una cena con tutti i suoi
>> ufficiali prima che l’equipaggio debba sbarcare dalla nave.. ci
>> incontreremo alle ore 20, in passeggiata”
>>
>> Denay si alzò a sua volta “Molto bene, ci sarò..” rimase per un attimo in
>> attesa per poi chiedere “E l’altra comunicazione di servizio?”
>>
>> “L’altra comunicazione di servizio in realtà è mia” Lan si fermò ad un
>> passo da Denay, osservando il suo sguardo stupito “Ma è davvero molto
>> importante”
>>
>> “Molto bene, quale sarebbe questa comunicazione?”
>>
>> Lan si avvicinò a Denay portando le punta delle dita sotto il mento della
>> giovane per farle alzare il capo, quindi avvicinò il viso a quello di lei
>> restando a pochi centimetri dal suo volto “Volevo che tu sapessi come la
>> tua presenza abbia rappresentato l’alfa e l’omega di questo viaggio.. ti ho
>> visto cambiare giorno dopo giorno durante questo incarico, ho avuto la
>> gioia di poter festeggiare ogni successo che abbiamo avuto nelle nostre
>> avventure e.. beh, sì.. ho avuto anche modo di preoccuparmi per te ogni
>> qualvolta che sapevo come tu potessi trovarti in pericolo.. ma a conti
>> fatti non scambierei questo periodo passato sulla Novalis con nient’altro”
>> avvicinò le labbra alla giovane baciandola con grande passione “Volevo
>> sapessi che.. non ha importanza dove tu andrai o che cosa vorrai fare in
>> questo periodo o in futuro, qualsiasi cosa possa succedere sappi che per
>> qualcuno tu sei stata, sei e sarai il suo piccolo mondo”
>>
>> Denay rimase ad occhi spalancati, tutto si sarebbe aspettata tranne che
>> Lan all’improvviso decidesse di fare un simile passo, e la lasciò ancor più
>> esterrefatta il fatto che lui, finito il discorso, indietreggiasse per poi
>> dirigersi all’uscita “E finisce tutto così?”
>>
>> “Chi ha mai parlato di una fine?” chiede il giovane timoniere voltandosi
>>
>> “Siamo ad un passo dallo sbarcare dalla nave… perché ora?” Denay lo
>> osservava stupita “Fra poco scenderemo da questa nave, ci perderemo di
>> vista.. non capisco Lan”
>>
>> “Perchè a volte è meglio tentare e fallire, piuttosto che rimpiangere la
>> decisione di non fare nulla per paura” Lan le sorrise “Ora sai cosa penso..
>> sta a te decidere cosa fare, e non temere.. ovunque andrai, se lo vorrai
>> verrò con te” detto questo uscì dalla stanza, lasciando la giovane a
>> riflettere prima di prepararsi per l’ultima cena a bordo della Novalis.
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