[Stml2] 00.03 – “Il più bel viaggio è quello che non è stato ancora fatto” - Si.Bi/lt. Com. Dwalla Thevek
Silvia Bianchini
ltcomm.sibi a gmail.com
Mar 15 Maggio 2018 14:44:58 CEST
Rimando perché mi sa che non è arrivato...
Per il vestito ho fatto una piccola ricerca e mi sono innamorata di
questo e ci ho subito visto Dwalla dentro... La scena nasce da questo
vestito per la verità 😜
Contenta che vi piaccia 😉
Andiamo su, Coral ha il cuore forte 😅
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Lt. Commander Dwalla Thevek
Counselor (CNS)
USS Vancouver - NX 75722
=========================
"Se ti guardi sempre indietro non puoi vedere quello che hai davanti"
______________________________
Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com
>
> Il mar 15 mag 2018, 14:23 Coral Nimosit <coral.nimosit a gmail.com> ha
> scritto:
>
>> Eccomi qua. IL brano è davvero molto bello. Intenso e scritto bene, c'è
>> poco da fare. Bravissima Silvia. Non posso fare a meno di notare il
>> tentativo spudorato di attentare alle coronarie del povero Nimosit. Bene,
>> me ne ricorderò all'atto di organizzare i prossimi turni gamma!! 😝
>>
>> Il giorno mar 15 mag 2018 alle ore 12:46 Silvia Bianchini <
>> ltcomm.sibi a gmail.com> ha scritto:
>>
>>> *Eccolo qui!*
>>>
>>> *Spero vi piaccia 😉*
>>>
>>>
>>> *Piccola nota, per godere meglio il brano è bene che abbiate presente i
>>> luoghi di cui parlo quindi nel dubbio cercateli su Google 😘*
>>>
>>>
>>> *Ciao!*
>>>
>>> *Si.Bi.*
>>>
>>> *==============================*
>>>
>>>
>>> *=============================*
>>>
>>> *Titolo: 00.03 – “Il più bel viaggio è quello che non è stato ancora
>>> fatto”*
>>>
>>> *Precedente: 00.02 – “Ritrovo”*
>>>
>>> *Autore: Si.Bi./Dwalla*
>>>
>>> *=============================*
>>>
>>>
>>>
>>> **** Orbita SOL III – Attracco Spaziale Terrestre – Cupola di Comando –
>>> Ufficio del Comandante*
>>>
>>> *30/04/2398, Ore 07:59 – D.S. 75326.94 ****
>>>
>>>
>>>
>>> Lo spettacolo che si poteva ammirare dal ponte di comando della Stazione
>>> era ogni volta da lasciare senza fiato. Il ponte di comando si trovava
>>> infatti al vertice della cupola e dalle vetrate a 360° si potevano ammirare
>>> tutti i ponti di attracco e i le passerelle, i ponti commerciali e dedicati
>>> ai divertimenti che si trovavano sotto. Tutto il brulicare di vita della
>>> stazione era sotto di loro. Spettacolo parimenti memorabile era quello che
>>> poteva mirare sulla parte esterna della struttura dove si trovavano uffici,
>>> laboratori, appartamenti e i sistemi tecnici e tattici, e che avevano ogni
>>> 4 ore un’alba e lo spettacolo della Terra bellissima e blu che placidamente
>>> ruotava sotto di loro. Un piccolo mondo, una città fatta di arrivi e
>>> partenze, di commercio e scambio culturale, di abbracci amorevoli e di
>>> strette di mano formali. Tutto doveva funzionare al meglio, ma nonostante
>>> le promesse della Federazione e della Flotta Stellare, la realtà era che i
>>> migliori ufficiali e marinai volevano stare sulle navi e non sulle basi
>>> stellari. Così restavano solo quelli che volevano una vita comoda, piena di
>>> piaceri e di licenze a terra, quelli che non erano mai assegnati ad alcuna
>>> nave perché i danni che potevano fare erano sempre contenibili su una base
>>> e invece potevano risultare letali su una nave. A questo stava pensando,
>>> guardando dalle finestre del suo ufficio, il Comandante Baroni, un uomo
>>> energico e brillante, seppur amante delle comodità considerati i suoi 61
>>> anni, che aveva il comando della stazione da più di 20 anni e aveva
>>> personalmente guidato i lavori di refit che si erano resi necessari dal
>>> danneggiamento subito dall’ultimo attacco dei Borg e aveva sempre cercato
>>> di tirare fuori il meglio dai suoi uomini, che pure avevano notevoli
>>> lacune. Il suo ufficiale alla sicurezza, Il Tenente Gruber, gestiva
>>> perfettamente le situazioni difficili sulla stazione che potevano crearsi
>>> quando equipaggi diversi si incontravano, ma era allo stesso tempo una
>>> persona assillante e ossessiva con le sue continue richieste per miglioramenti
>>> difensivi e tattici che a detta di tutti gli analisti tattici della Flotta
>>> Stellare non erano necessari. Il suo capo operazioni era il Tenente Drué,
>>> era invece molto precisa nel suo lavoro, ma di natura molto schiva, quasi
>>> asociale e non legava con nessuno, tanto da non avere nemmeno l’alloggio
>>> sulla stazione, ma tornava tutte le sere a dormire sulla Terra. Infine sia
>>> il suo ingegnere che il suo ufficiale medico erano al momento due giovani
>>> Guardiamarina appena usciti dall’Accademia. Non che fossero necessarie
>>> squadre tecniche superspecializzate, visto che bastava una buona e regolare
>>> manutenzione, o che fossero necessarie cure specialistiche vista la
>>> vicinanza con le strutture sanitarie della Flotta sulla Terra. Tutti gli
>>> altri marinai e sottufficiali, circa una quarantina, erano persone dello
>>> stesso tenore, bravi, ma non brillanti e tutti bene o male soddisfatti
>>> della vita che facevano. Negli oltre vent’anni di comando, la stazione
>>> aveva fatto il suo lavoro con diligente metodicità e ordinaria mediocrità.
>>> Quello che Baroni non si sarebbe mai aspettato invece era stata
>>> l’assegnazione di un ufficiale di coordinamento e consigliere che aveva un
>>> ruolino di servizio da nave ammiraglia. Da quando aveva posato gli occhi
>>> sul Tenente Comandante Thevek, oltre a notarne la bellezza, si era chiesto
>>> quanto quel miracolo si sarebbe fermato sulla sua stazione. Con il lavoro
>>> del comandante Thevek, Baroni era riuscito finalmente ad avere la base
>>> spaziale che aveva sempre sognato, in cui ogni cosa procedeva al ritmo del
>>> cronometro. I suoi ufficiali avevano mostrato miglioramenti e ogni cosa era
>>> filata liscia come mai prima. Ogni giorno negli ultimi 21 mesi aveva
>>> ringraziato la buona stella che gli aveva mandato Dwalla, e ogni giorno si
>>> era chiesto se quello sarebbe stato l’ultimo.
>>> Nascondi testo citato
>>>
>>>
>>>
>>> **** Orbita SOL III – Attracco Spaziale Terrestre –Ring*
>>>
>>> *30/04/2398, Ore 19:34 – D.S. 75328.26 ****
>>>
>>>
>>>
>>> Dwalla stava camminando con passo deciso lungo il cosiddetto Ring, la
>>> passeggiata principale della stazione, con gli occhi fissi su un padd sul
>>> quale stava compilando diverse modifiche. I presenti sulla passeggiata non
>>> facevano altro che cederle il passo mentre avanzava con i capelli mossi che
>>> ondeggiavano di qua e di là ad ogni passo. L’ultimo incarico del suo turno
>>> e ancora una volta doveva coprire le inefficienze del sottocapo Lazie,
>>> l’unico membro dello staff della stazione totalmente refrattario ai pochi,
>>> ma significativi cambiamenti che aveva chiesto e ottenuto dal Comandante
>>> Baroni. Era sempre stata abbastanza contraria ai richiami, cercando sempre
>>> la soluzione giusta al problema, ma in questo caso l’unica soluzione era
>>> trovare un nuovo impiego al sottocapo, possibilmente su un’altra stazione.
>>> continuando a leggere il padd si accorse solo troppo tardi di una figura
>>> sulla sua strada. Si scontrarono e la mano di lui la tenne stretta per
>>> evitare di farla cadere e come sempre il flusso di pensieri la travolse in
>>> uno schema mentale a lei familiare
>>>
>>> *sei sempre bellissima*
>>>
>>> “Grazie Comandante Nimosit, anche se non è vero… ma mi hai vista bene?”
>>> disse lei finalmente portando gli occhi sul viso dell’uomo
>>>
>>> “scherzi! Sei in formissima!”
>>>
>>> “non male per una settantaquattrenne, vero?”
>>>
>>> “in termini umani vuol dire meno di 40 e portati bene”
>>>
>>> “Troppo galante… che fai qui, sei in partenza con la Montale?”
>>>
>>> “No, no…in effetti sono qui per te”
>>>
>>> “Per me?”
>>>
>>> “Sì, possiamo trovare un posto per parlare?”
>>>
>>> “Devo portare questo padd sul ponte 21 e poi ho finito il turno. Andiamo
>>> a cena sul Ring? O vuoi scendere sulla Terra? C’è un favoloso ristorante
>>> dove potrei portarti”
>>>
>>> “Allora portamici, ti aspetto in sala teletrasporto 4?”
>>>
>>> “Devo cambiarmi prima, ti raggiungo dopo sul Ring dal turbolift 1”
>>>
>>> “Allora a dopo”
>>>
>>>
>>>
>>> **** SOL III – Italia – Liguria – San Fruttuoso di Camogli*
>>>
>>> *30/04/2398, Ore 23:00 – D.S. 75328.65 ****
>>>
>>>
>>>
>>> Nemmeno la bellezza del ristorantino sul mare davanti all’abazia
>>> medievale illuminata da luci bianche, o le stelle che si specchiavano
>>> scintillando sul mare blu del piccolo golfo riuscivano a distrarre Coral
>>> dalla visione di Dwalla, la quale aveva lasciato la sobria divisa della
>>> Flotta per un molto più elegante e sexy abito da sera. Con le spalline
>>> sottili e la gonna a sirena, le fasciava il corpo in modo perfetto e il
>>> tessuto nero leggermente trasparente era fittamente rifinito con pizzi neri
>>> a forma di rami in fiore che coprivano tatticamente in modo che nessuno
>>> potesse dire che fosse praticamente nuda. Aveva raccolto i capelli in uno
>>> chignon e sfoggiava due grandi orecchini a cerchio di oro bianco. Le spalle
>>> nude erano però coperte dal fresco serale primaverile da uno scialle
>>> anch’esso nero. In un posto così bello e con la compagnia giusta, la cena a
>>> base di pesce e la bottiglia di vino avevano solo fatto il resto e la
>>> serata si era svolta perfettamente. Avevano riso e chiacchierato,
>>> raccontandosi reciprocamente aneddoti e si stavano gustando l’ultimo
>>> bicchiere
>>>
>>> “Com’è che non lo facciamo più spesso?” disse Dwalla “non è che
>>> lavoriamo a migliaia di anni luce l’uno dall’altra”
>>>
>>> “Lo sai… tu hai le tue preoccupazioni. Io le mie e poi…” Coral lasciò
>>> cadere il discorso. Entrambi sapevano il perché, tra loro c’era feeling,
>>> c’era attrazione, ma un rapporto più intenso avrebbe messo a rischio una
>>> bellissima amicizia che nessuno dei due aveva voglia di perdere e così, pur
>>> sentendosi spesso non si vedevano con uguale frequenza.
>>>
>>> “Lo so… come so che vorresti dirmi qualcosa, ma che non sai come fare”
>>> disse lei con una scelta di tempi capace di lasciare un silenzio allo
>>> stesso significativo, ma non imbarazzante.
>>>
>>> “difficile nasconderti qualcosa eh?”
>>>
>>> “Ormai dovresti saperlo. Dai dillo, prima che lo dica io”
>>>
>>> “Kuribayashi ha il comando di una nuova nave e mi ha chiesto di radunare
>>> gli ufficiali superiori della Novalis”
>>>
>>> “non era difficile” disse lei sorridendo
>>>
>>> “No è difficile perché so che tu molto probabilmente mi dirai di no”
>>> disse Coral
>>>
>>> “vero anche questo”
>>>
>>> “e non c’è niente che possa fare per farti cambiare idea?”
>>>
>>> “non direi, per quanto sarebbe bello venire con voi, devo dire che la
>>> mia esperienza all’Attracco Spaziale è bellissima. Ogni giorno affronto
>>> nuove sfide, conosco nuove persone e ho nuovi stimoli e cosa più importante
>>> non metto in pericolo di vita nessuno. Quando ho chiesto quell’assegnazione
>>> ci ho pensato moltissimo e il comando di Flotta mi ci ha mandato con
>>> riluttanza, con tutte le navi su cui avrebbero voluto mettermi. Ma non me
>>> la sento. Sono un medico della testa e quando ho dovuto sostituire un vero
>>> medico ho perso 17 persone” disse lei appoggiandosi allo schienale e
>>> spostando lo sguardo sul mare
>>>
>>> “non è stata colpa tua” rispose Coral poggiandole una mano sul ginocchio
>>>
>>> “Non dirmi che non è stata colpa mia. Posso dirmi di aver fatto il
>>> massimo e posso anche accettare quello che è stato, ma so che un vero
>>> medico con più esperienza sul campo di me ne avrebbe persi di meno. Almeno
>>> sull’Attracco Spaziale non è richiesto il mio contributo di medico, ma solo
>>> di psicologa e diplomatica cose su cui posso veramente dire la mia”
>>>
>>> “lo sapevo, ma dovevo comunque dirtelo…”
>>>
>>> “e noi ci siamo passati una bella serata”
>>>
>>> “infatti… dai cambiamo argomento. Hai più visto Nathan?”
>>>
>>> “Sì, viene il mercoledì per il poker e vado da lui la domenica a pranzo”
>>>
>>> “Sta ancora con… Amelie?”
>>>
>>> “No… una nuova… Fumiko… lo fa mangiare con le bacchette”
>>>
>>> Si guardarono e scoppiarono a ridere continuando a conversare come se
>>> nulla fosse stato.
>>>
>>>
>>>
>>> **** Orbita SOL III – Attracco Spaziale Terrestre – Cupola di Comando –
>>> Ufficio del Comandante*
>>>
>>> *01/05/2398, Ore 10:32 – D.S. 75329.97 ****
>>>
>>>
>>>
>>> Dwalla entrò nell’ufficio del suo superiore guardandosi intorno,
>>> sorpresa di non vederlo alla scrivania.
>>>
>>> “Mi ha fatta chiamare, Comandante?” disse vedendolo seduto su uno dei
>>> divanetti al centro della stanza
>>>
>>> “Sì, comandante. Si accomodi”
>>>
>>> Dwalla si sedette di fronte a Baroni in attesa. Baroni stava guardano un
>>> punto indefinito oltre le vetrate
>>>
>>> “Lo sa quante navi partono o arrivano ogni giorno?”
>>>
>>> “in media tremila, contando le navette”
>>>
>>> “Esatto, due ogni minuto. Contando solo le navi di taglia medio grande
>>> si scende a 1 ogni 5 minuti e lei non mi crederà, ma io vorrei essere su
>>> ognuna di quelle navi. non dico di non essere contento di avere questo
>>> comando. È un lavoro comodo che cerco di fare nel migliore dei modi, ma
>>> l’avrà notato anche lei, quelli bravi… quelli bravi per davvero non
>>> finiscono sulle basi stellari, almeno non quelle tatticamente irrilevanti”
>>>
>>> “Non credo che l’Attracco Spaziale sia tatticamente irrilevante” disse
>>> Dwalla sorpresa
>>>
>>> “e invece lo è, è solo una delle 47 stazioni, tra cantieri e altre basi,
>>> del sistema solare. Importante, ma non è unica. Come la nostra base ne
>>> hanno costruite 74”
>>>
>>> “Mi spiace, Comandante non capisco dove vuole arrivare”
>>>
>>> “Ho saputo che dopodomani sarà varata una nuova nave dai cantieri di
>>> Utopia Planitia, la USS Vancouver al comando del Capitano Kuribayashi. E
>>> dopo aver controllato sui registri della stazione ho scoperto che il
>>> Comandante Nimosit è venuto a trovarla ieri sera. Mi aspettavo una lettera
>>> di richiesta di trasferimento questa mattina e non l’ho trovata”
>>>
>>> “Si aspettava che partissi?”
>>>
>>> “Mi aspetto che parta dal primo giorno che è arrivata qui. Lei è troppo
>>> brava per stare su una base stellare. Il suo futuro è nello spazio”
>>>
>>> “Mi trovo bene qui”
>>>
>>> “Esattamente, qui non potrà mai stare meglio di “bene”… dovrebbe puntare
>>> al meglio. Mi sono chiesto per ogni giorno il motivo per cui abbia scelto
>>> la mia base. Di solito i motivi sono voler mantenere una vicinanza a casa o
>>> a familiari, ma se mi permette… lei non ha una casa sulla Terra. Le abbiamo
>>> dato un ottimo alloggio, ma lo stesso alloggio lo poteva avere da qualsiasi
>>> altra parte. Quindi ho escluso questi motivi. Sarebbe potuta anche tornare
>>> a insegnare all’Accademia, una vita anche più tranquilla di quella che
>>> passa qui ma non l’ha chiesto. Quindi sono giunto a una teoria: lei non
>>> cerca una vita tranquilla, ma pur bramando l’avventura lei abbia paura di
>>> scoprire il lato negativo. Mi perdonerà, ma il suo ruolino è pubblico e
>>> quindi so che ha perso molte persone care, ma stare qui al sicuro non mette
>>> al sicuro le altre. Io non ho altro che questa base, ma lei può avere molto
>>> di più”
>>>
>>> “Dice che dovrei andare?”
>>>
>>> “Dico di sì e lo dico contro il mio stesso interesse. Ci mancherà qui.
>>> Davvero”
>>>
>>> Dwalla lo guardò pensierosa
>>>
>>> “Ha ragione… sono ancora in tempo per presentare quella domanda di
>>> trasferimento?” disse infine
>>>
>>> “la vada a preparare” disse Baroni sorridendo “sarò contento di
>>> firmargliela”
>>>
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